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giovedì 2 febbraio 2012

President Obama Speaks at Washington Auto Show



President Obama discusses the resurgence of the American auto industry at the Auto Show in Washington, DC.

GAZEBO S.p.a.

“La GAZEBO S.p.A., presente sul mercato dal 1963, è specializzata nella progettazione, produzione ed installazione di impianti realizzati con vasche prefabbricate monoblocco in C.A.V., per:
- trattamento, depurazione, recupero acque reflue civili/industriali;
- trattamento, depurazione, recupero acque meteoriche;
- accumulo acque ad uso alimentare/potabile;
- impianti accumulo e pressurizzazione antincendio;
- impianti trattamento, depurazione, riutilizzo acque reflue autolavaggi;
- stazioni di sollevamento/pompaggio;
- locali tecnici/vani servizi;
- impianti di fitodepurazione.


La Gazebo S.p.A. mette a disposizione del cliente anche impianti cosiddetti “leggeri” in polietilene (PE). La preparazione dei nostri tecnici, unita alla continua ricerca e alla ottima conoscenza di tutte le tecnologie nel settore della depurazione acque, ci permette di offrire le migliori soluzioni sia sotto il profilo tecnico-funzionale che economico, per soddisfare le reali esigenze dei clienti. Il team tecnico e tutti i collaboratori della GAZEBO S.p.A., contribuiscono a creare una struttura aziendale solida ed elastica sempre in crescente evoluzione, garantendo qualità, affidabilità e sicurezza a tutte le nostre produzioni.
La GAZEBO S.p.A. è oggi una delle ditte leader sul mercato nazionale; l’obiettivo principale è offrire ai nostri clienti un servizio sempre più specializzato, efficiente e qualificato in ogni fase: consulenza, progettazione, realizzazione ed assistenza. Grazie all’esperienza acquisita, l'azienda si offre come partner tecnico di tutti coloro che devono operare nel settore delle acque e collabora alla soluzione di problemi complessi, fornendo inoltre, preventivi di spesa e progetti personalizzati. La GAZEBO S.p.A. è regolarmente iscritta presso la Camera di Commercio Industria-Artigianato-Agricoltura di Forlì-Cesena nel Registro Imprese, è certificata UNI EN ISO 9001:2008 ed è qualificata come esecutrice di Lavori Pubblici con Attestazione SOA Categoria OS22 - Impianti di potabilizzazione e depurazione delle acque - Classifica: V € 5.164.569,00.”

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QUADRATURE forme d’arte

“QUADRATURE forme d’arte inaugurata il 26 Febbraio 2005 è situata in via Garibaldi, pieno centro storico di Lamezia Terme. La giovane attività si prefigge di diventare vetrina permanente del panorama dell'arte contemporanea nazionale e locale ed inoltre di individuare artisti di diverse generazioni e tendenze per cercare di creare un dialogo-confronto tra di essi e il pubblico, un luogo atto alla sperimentazione artistica e allo stesso tempo punto di riferimento e di scambio per artisti, collezionisti e amanti della pittura e dell'arte in generale. La galleria offre un programma che spazia dalla pittura figurativa e astratta alla fotografia, dalla scultura all'installazione, al video, senza prediligere alcuna tecnica. Per la sua apertura si è presentata al pubblico con la collettiva "OUVERTURE", esibendo i suoi artisti, la propria scuderia, ed ha riscosso un buon successo ed ottimi riscontri. In permanenza sia artisti affermati sul piano locale e nazionale che giovani emergenti che espongono per la prima volta, in questo modo la galleria funge anche come fucina di giovani talenti.”

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mercoledì 1 febbraio 2012

“Un mondo al bivio. Come prevenire il collasso ambientale ed economico” di Lester R. Brown (Edizioni Ambiente). Intervento di Vander Tumiatti *

Siamo giunti in un momento storico molto particolare, dove il senso dell’urgenza, si fa sempre più pressante e forse necessario. Senso di urgenza che ovviamente abbraccia diversi livelli, politico, economico, sociale, ambientale, interessando sia i micro, sia i macro sistemi. Tra i tanti impegni lavorativi che mi occupano in Italia e all’estero non rinuncio al piacere di una buona lettura su questioni che penso possano interessare a vario titolo la comunità del lettori di opere di pregio e che vogliono “dire” qualcosa. Proprio in questi giorni mi è capitato tra le mani il lavoro edito da Edizioni Ambiente dal titolo “Un mondo al bivio. Come prevenire il collasso ambientale ed economico”di Lester R. Brown  L’autore, che ha  pubblicato numerosi interventi di natura saggistica e una cinquantina di libri, è il fondatore e presidente dell’Earth Policy Institute di Washington D.C. (USA) ed è persona degna di stima e onore, dal momento che per il suo costante apporto alla tutela dell’ambiente ha vinto numerosi premi a livello internazionale, ottenendo ben 25 lauree honoris causa. Il libro, che si legge davvero di getto, è una specie di speciale sintesi che parte dalle sue più interessanti riflessioni su economia e ambiente per arrivare a degli spunti di riflessione notevoli. In effetti da “Un mondo al bivio” Brown non ci si deve aspettare improbabili soluzioni miracolose, in grado di risolvere in linea puramente teorica i mali di questo mondo, ma un momento in cui la parola d’ordine irrinunciabile è “cooperazione”. Un termine che sta a significare che quanto fatto sino ad oggi non basta e non può bastare, in ambito economico ed ambientale soprattutto. Lo scrittore ci dice che è ora di smetterla con i temporeggiamenti, che è giunto il momento di realizzare metodi e strumenti che rappresentino misure decisive per una eco/sostenibilità dei sistemi produttivi, sia in senso particolaristico che in generale. E l’urgenza sicuramente c’è, vuoi per i cambiamenti climatici, per la scarsità di risorse idriche, vuoi per la nostra troppo limitata o irrazionale produttività alimentare. Brown illustra quindi il cammino più efficace per produrre energia da fonti rinnovabili, tutelare la resa dei terreni ed evitare il prosciugamento delle riserve d’acqua potabile. Lo fa partendo da una considerazione di fondo: il modello economico occidentale, fondato su concetti come crescita continua ed uso indiscriminato delle risorse non potrà funzionare ancora per molto. Già il “Club di Roma”, fondato nel 1968 dall'imprenditore italiano Aurelio Peccei e dallo scienziato scozzese Alexander King, insieme a premi Nobel, leader politici e intellettuali, aveva focalizzato queste criticità. Il famoso “Rapporto sui limiti dello sviluppo”, noto come “Rapporto Meadows” (1972), aveva predetto che la crescita economica è limitata dalla disponibilità di risorse naturali e dalla capacità di conversione delle emissioni di contaminanti da parte del pianeta.
E non potrà funzionare, soprattutto per la pressione delle economie emergenti (Cina, India, ecc.). La crescita incontrollata della popolazione mondiale (7 miliardi a fine 2011) e gli attuali modelli di consumo, determinano le condizioni di “Crisi del XXI Secolo” rendendo indispensabile rispondere dando priorità assoluta a una strategia di sviluppo sostenibile globale. Che fare, allora? Lester Brown ha pensato a una via altra, a una nuova economia rispettosa del pianeta che punti a preservare le risorse naturali, a farne semmai un uso (e riuso) intelligente, e che rinunci progressivamente ai combustibili fossili. Alla base del suo ragionamento, che lui definisce “Piano B”, in alternativo al “Piano A” che è quello attualmente e drammaticamente in vigore, vi sono quattro obiettivi prioritari: stabilizzare il clima, stabilizzare la popolazione, estirpare la povertà e ripristinare gli ecosistemi terrestri. Per conseguirli, è urgente abbandonare il modello attuale, basato sui combustibili fossili, centrato sull’automobile e sull’usa e getta. Continuare su questa strada significa andare verso la distruzione degli ecosistemi di supporto della stessa economia, col rischio concretissimo di fare la stessa fine delle prime civiltà (i Maya o i Sumeri, per fare un esempio): ovvero di procedere speditamente verso il declino e poi l’estinzione totale della nostra civiltà.
Ma questo eclettico pensatore – Brown è scrittore, economista e ambientalista - considerato tra i gli opinionisti più influenti del mondo, non si ferma all’analisi del problema oppure alla mera formulazione di ipotesi astratte, tanto salvifiche quanto irrealistiche. Egli avanza invece proposte concrete che, se adottate, potrebbero condurre in tempi sufficientemente rapidi a miglioramenti significativi della situazione. Innanzitutto, egli sostiene, occorrerebbe procedere a una ristrutturazione del sistema della tassazione in modo che  riduca le emissioni di CO2 dell’80% entro il 2020 (uno degli obiettivi fondamentali del Piano): ovvero introdurre una carbon tax mondiale più elevata, compensata da un’analoga riduzione, per le imprese, delle imposte sul lavoro. In questo modo non cambierebbe l’entità complessiva delle imposizioni fiscali, ma si incorporerebbero nella carbon tax i costi derivanti dai cambiamenti climatici globali. Per stabilizzare la popolazione, debellare la povertà e ripristinare i sistemi naturali della Terra la relativa spesa si aggira, secondo Brown, sui 200 miliardi di dollari l’anno. Apparentemente, fa notare l’autore, si tratta di una cifra estremamente elevata, che però corrisponde all’incirca a un terzo dell’attuale bilancio della difesa degli Stati Uniti (560 mld$) e a un sesto di quello mondiale (1.235 mld$). In un certo senso può essere vista come il nuovo modo di intendere il budget della difesa, quello che affronta le più serie minacce alla nostra sicurezza, quali sono quelle che mettono a repentaglio il nostro futuro.
Ma non è solo questione di grandi investimenti; quella di Brown è una “everyman’s strategy”, che punta – questa la novità - al coinvolgimento dei singoli individui, e non solo quali persone che responsabilmente effettuano la raccolta differenziata oppure riciclano la carta dei giornali o sostituiscono le loro lampadine a incandescenza con dispositivi più efficienti. Come? Diventando politicamente sempre più attivi, impegnandosi quotidianamente perché si arrestino gli attuali trend di distruzione ambientale e crescita demografica che minano il nostro futuro. La scommessa è di quelle da far tremare i polsi: salvare la nostra civiltà. Astenersi spettatori, siamo chiamati tutti al tavolo da gioco (si fa per dire) e a puntare, con consapevolezza, determinazione e coraggio, perché la posta non potrebbe essere più alta.

*Fondatore di Sea Marconi Technologies

OGGI MANGIO DA … 143: CIVICO 17

“Dopo la lunga esperienza acquisita dietro ai fornelli di grandi cuochi italiani, Marcella e Guido sono pronti a proporvi la loro cucina. Dai sapori tradizionali ai piatti all'avanguardia, dai profumi semplici ed equilibrati a quelli più ricercati, dalle colorate fantasie alle classiche portate. Un po' per gioco, un po' per passione e, perchè no, un po' per amore... con coraggio e gioia  si presentano al pubblico. In un ambiente fresco e giovanile, a mezzogiorno,  gli chef propongono un menù a prezzo fisso  a 17 euro;   in un locale riservato e d'atmosfera, la sera,  offrono il loro  ricercato menù alla carta. Marcella e Guido vi aspettano,  sicuri di regalarvi una piacevole esperienza sensoriale.”

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THE KEATS BROTHERS: The Life of John and George by Denise Gigante. (Belknap/Harvard University)

“John and George Keats—Man of Genius and Man of Power, to use John’s words—embodied sibling forms of the phenomenon we call Romanticism. George’s 1818 move to the western frontier of the United States, an imaginative leap across four thousand miles onto the tabula rasa of the American dream, created in John an abysm of alienation and loneliness that would inspire the poet’s most plangent and sublime poetry. Denise Gigante’s account of this emigration places John’s life and work in a transatlantic context that has eluded his previous biographers, while revealing the emotional turmoil at the heart of some of the most lasting verse in English. In most accounts of John’s life, George plays a small role. He is often depicted as a scoundrel who left his brother destitute and dying to pursue his own fortune in America. But as Gigante shows, George ventured into a land of prairie fires, flat-bottomed riverboats, wildcats, and bears in part to save his brothers, John and Tom, from financial ruin. There was a vital bond between the brothers, evident in John’s letters to his brother and sister-in-law, Georgina, in Louisville, Kentucky, which run to thousands of words and detail his thoughts about the nature of poetry, the human condition, and the soul. Gigante demonstrates that John’s 1819 Odes and Hyperion fragments emerged from his profound grief following George’s departure and Tom’s death—and that we owe these great works of English Romanticism in part to the deep, lasting fraternal friendship that Gigante reveals in these pages.”.


La Mountain Bike - Tecnica e Allenamento di Simone Diamantini (Elika Editrice)


La Mountain Bike - Tecnica e Allenamento


Questo testo illustra il mondo delle "route grasse" all'appassionato, al preparatore e all'amatore agonista. Partendo dalla strutturazione e programmazione dell'allenamento, passando per la scelta e la regolazione della bicicletta, e terminando con la tecnica di guida, esaurienti cenni di alimentazione e consigli su cura e manutenzione del mezzo, La mountain bike – tecnica e allenamento è l'ideale compagno del biker moderno.

Incontra le fate di Cathy Delanssay (Macro Junior)


Incontra le Fate Da non perdere


Chi sono le fate, queste creature misteriose e benevolenti? Forse non lo sapevate, ma ci circondano in ogni momento e in ogni luogo e si prendono cura dei nostri destini, anche se non le vediamo mai! Forse le hai già incontrate ma senza mai rendertene conto? Allora sii felice, perché conoscerle è una benedizione! Questo libro svela l’identità di alcune di loro, le loro storie e i loro segreti. Bellissime e delicate illustrazioni incorniciano un testo perfetto, pieno di sogni e poesia; un viaggio straordinario, un mondo da scoprire sia per i bambini che per gli adulti. Un piccolo gioiello che introduce il lettore ai miti su cui si fonda la nostra cultura e che susciterà la loro curiosità.

In uscita il 16 febbraio 2012 Un amore per sempre di Nora Roberts (Leggereditore)

Da bambine hanno condiviso tutto: giochi, segreti, speranze. Con gli anni sono diventate donne brillanti, sexy e indipendenti. E hanno fondato un’agenzia di wedding planning dove ognuna di loro dà il meglio di sé per garantire ai clienti un giorno indimenticabile e perfetto. E loro, per quanto ancora rimarranno single? Parker è la figura di riferimento dell’agenzia, quella che traduce in realtà i sogni delle future spose. Tuttavia, in quanto a relazioni sentimentali è un totale disastro. Il lavoro sembra essere la sua unica ragione di vita. Ma fino a che punto si può comandare al cuore? Forse Malcomb è ciò di cui ha bisogno, sempre che entrambi siano disposti a trasformare un semplice flirt in un legame speciale, e a dare nuovo senso ai loro giorni mettendo in gioco il loro futuro e il concetto stesso dell’amore. Con l’ultimo capitolo della serie che ha fatto sospirare migliaia di lettrici, Nora Roberts ci conduce nel luogo dove i sogni divengono realtà.
Breve estratto: “Quello, lo sapeva bene, rimaneva la base di tutti i suoi sogni, i suoi obiettivi, le sue ambizioni. Amare, essere amata, condividere, costruire a partire da quell’amore e complicità qualcosa di forte e duraturo. Poteva avere successo senza questo. Poteva essere felice senza questo. Ma si conosceva abbastanza bene per sapere che non si sarebbe mai sentita completa, pienamente felice, senza quell’amore e complicità. Credeva, assolutamente, nel potere e nella forza dell’amore, nelle promesse fatte, nella durata dell’impegno.  Ed era giunta a comprendere, era sulla buona strada per accettare, che Malcolm fosse il partner che voleva per quelle promesse, per tutta la vita. Tuttavia, rifletté, stare insieme richiedeva quella condivisione, una profonda fiducia, un sapere. C’erano ancora così tanti luoghi e frammenti di lui che Malcolm teneva in ombra, o che addirittura le precludeva. Come potevano quelle basi restare solide, per entrambi, se una parte di lui restava chiusa?”

Nora Roberts è considerata universalmente ‘la regina del rosa’. Ha al suo attivo oltre trecento romanzi ed è da sempre presente ai vertici delle classifiche di tutto il mondo. La sua carriera è disseminata di numerosi premi letterari e riconoscimenti ufficiali. Della stessa autrice, Leggereditore ha pubblicato L’amore ritrovato, Un’ombra dal passato e i primi tre titoli della serie Il quartetto della sposa: La sposa in bianco, Letto di rose, Il sapore della felicità.

Recentemente ha detto di sé: “Non scrivo storie di Cenerentole che sperano che il principe azzurro venga a salvarle mentre se ne stanno sedute in poltrona. Sono donne indipendenti, che ce la fanno anche da sole. Il ‘principe’ è qualcosa in più, un semplice complemento, ma mai l’unica risposta ai loro problemi.”

Il libro del giorno: In uscita il 9 febbraio 2012 per Leggereditore Il gioco della seduzione di Susan Elizabeth Phillips

Quando gli opposti, non solo si attraggono, ma divengono inseparabili... Cosa ci fa una donna che stravede per le scarpe, le borse di alta moda e le acconciature all'ultimo grido, al vertice di una delle aziende più prestigiose della città? Chicago non è pronta per l’affascinante e capricciosa Phoebe Somerville, tuttavia quando il padre le consegna le redini della squadra di rugby della famiglia, tutti, lei compresa, dovranno farsene una ragione. Lei è un vero tornado, ma è possibile che una semplice donna riesca a creare un tale scompiglio in città? Nessuno pensa che Phoebe riuscirà a risollevare le sorti della squadra, né tantomeno a far capitolare Dan Calebow, il fascinoso allenatore.  Ma si sa che spesso la prima impressione è quella meno affidabile... Lavorando fianco a fianco, i due comprenderanno che  il gioco della seduzione è l'unico per cui vale la pena rischiare tutto, anche a costo di imbattersi in guai molto più seri di quanto abbiano previsto. E che forse è giunto il momento di far cadere quel velo di imperturbabile perfezione dietro il quale entrambi si nascondono. Per la prima volta in Italia, una delle voci più esilaranti, fresche e sensuali del panorama internazionale. Prova Susan Elizabeth Phillips, non potrai più farne a meno.
Un estratto: “La sollevò fino a stringerla tra le braccia. Per un istante i loro occhi si incontrarono e Phoebe temette che lui potesse ritrarsi come aveva già fatto, invece le sue grandi mani da atleta la strinsero più forte contro il proprio grembo. Le loro labbra si unirono, aperte e vogliose. Phoebe gli intrecciò le braccia intorno al collo e insieme sprofondarono ancora di più nel divano. Attraverso la rete, Phoebe sentiva quelle mani su tutto il suo corpo. Entrambi persero il senso di quanto precario fosse il loro equilibrio finché non rotolarono giù dal divano. Quando arrivarono sul tappeto, Dan si girò per non schiacciarla sotto il proprio peso. Anche dopo essere finiti a terra, non staccarono subito le bocche uno dall’altra. Quando alla fine Phoebe aprì gli occhi per guardare Dan sotto di sé, lui stava sorridendo. «Ti stai divertendo tanto quanto me?» «Di più.» Lei non poté resistere e gli baciò quella piccola cicatrice sul mento.”

 Susan Elizabeth Phillips è una delle maestre del romanzo femminile internazionale. I suoi 20 romanzi si sono posizionati ai vertici delle classifiche USA, conquistando anche quelle di Paesi come la Germania e il Regno Unito. Il segreto del suo successo è sia la capacità di cogliere con estrema delicatezza e con un tocco di ironia le sfumature dell'animo femminile, sia quella di dare vita a scene di grande sensualità e intensità. Leggereditore pubblica per la prima volta in Italia un'autrice che ha conquistato lettrici in tutto il mondo,  con l'intento di diffondere anche qui la magia delle sue storie frizzanti e romantiche.


DELLE NUVOLE - Poesie di Mariella Bettarini (LaRecherche.it). Con una nota introduttiva dell’autrice

“cavalle mie - strepitose nuvole / che non abbisognate d'unghie / né d’unghie né di zoccoli / né di zoccoli o cielo / perché un girovagabondo galoppo / voi prenda”


Ho ideato questa breve raccolta - che via via lentamente si è andata componendo - spinta da ciò che spinge e muove da sempre il fare poetico: l’osservazione, la constatazione di ciò che esiste, la contemplazione, lo stupore, e poi la lunga dimenticanza e ancora l’osservazione, la meraviglia, il rapporto cangiante fra ciò che appare e ciò che - di quanto appare - non si conosce, ossia l’ignoto, l’inconoscibile e via via, circolarmente ma anche spiralicamente. Non dissimile, credo, nella sua origine, la passione dello scienziato, del biologo, del chimico, del botanico, dell’astronomo. […]

(Dalla nota introduttiva dell’autrice)


Mariella Bettarini è nata nel 1942 a Firenze, dove vive e lavora. Ha insegnato per venticinque anni nelle scuole elementari. Dagli anni Sessanta ha collaborato a più di centocinquanta fra giornali e riviste con scritti di critica e sui rapporti tra letteratura e società. Nel 1973 ha fondato il quadrimestrale di poesia “Salvo imprevisti”, che nel 1993 ha preso il titolo de “L’area di Broca”, semestrale di letteratura e conoscenza. Dal 1984, con Gabriella Maleti, cura le Edizioni Gazebo.
Dal 1966 ha pubblicato una trentina tra libri e plaquettes di poesia (tra cui si ricordano l’auto-antologia Tra lustri ed oltre, Poesie vegetali, Delle nuvole, Asimmetria, Zia Vera – infanzia, Per mano d’un Guillotin qualunque, Haiku di maggio, Nursia, con G. Maleti; La scelta – la sorte, ecc.) otto di narrativa (tra gli altri: Psycographia, Amorosa persona, La testa invasa, Il libro degli avverbi), oltre a due volumi di saggi: Felice di essere (scritti sulla condizione della donna e la sessualità) e, con Silvia Batisti, Chi è il poeta? (interviste a 33 poeti). È presente con prefazioni ed interventi critici in volumi di poesia, antologie e saggi. Negli anni Settanta ha tradotto (su rivista e in volume) scritti di Simone Weil. Assieme ai genitori di Alice Sturiale ha curato Il libro di Alice (Polistampa, 1996; indi Rizzoli 1997; ristampe nella BUR) tradotto in varie lingue. Nel 2003 e nel 2004 Amelia Sucapane ed Alessia Orsini hanno discusso una tesi dal titolo “L’opera poetica di Mariella Bettarini” rispettivamente presso l’Università “La Sapienza” di Roma (relatrice Biancamaria Frabotta) e quella di Chieti (relatore Giancarlo Quiriconi).  Nel 2008, con Gazebo Libri, ha pubblicato una autoantologia del suo lavoro poetico, dal titolo A parole – in immagini (1963-2007). Nel 2010, con laRecherche.it, ha pubblicato l’eBook Poesie per mia madre, Elda Zupo, liberamente scaricabile al seguente indirizzo: www.ebook-larecherche.it/ebook.asp?Id=43

Sito Internet: www.mariellabettarini.it

MISSMELISS

“I was born on August 17, 1970. Do your own math to figure out how old I am. If you ever feel like sending me a gift (I love presents) you can find my wishlist here.
I’ve been in love with words for as long as I can remember, and “published” my first “book” (a volume of poetry) when I was five. It was a limited edition, given only to close family members. I was ten when I realized I wanted to be a writer “when I grew up,” having already cast aside desires to become a jockey, a marine biologist, or a major league baseball pitcher (my curve breaks .200, by the way). I’ve had a web-presence since 1994, though I didn’t really begin formal blogging until April, 2001. At first, I limited myself to community writing sites like OpenDiary and LiveJournal, but in 2002, I made the leap to blogging on my own domain. I was an early adopter of Movable Type, but switched to WordPress in 2004. I also love performing. I acted and sang in grade school and high school, and studied cello from the age of nine (which is really old for a cellist). In college, I learned about the connection between theater and social justice, but I’ve never managed to do much with that knowledge, except for a piece of street theater in San Jose, CA in the 90′s, when I played Becky Bell. Since then, I’ve done a couple of radio commercials, spent three years as an improviser with the Dallas branch of ComedySportz, become the managing editor of the ezine All Things Girl, and done a lot of audio drama. Please visit my professional site, MelissaBartell.com, for more information. This blog is essentially an open journal. As such, I do not accept guest posts, and while I have participated in text-based advertising in previous incarnations of the blog, I no longer do so on this site.
To contact me, please leave a comment on any post (all comments are screened), or send email to Melissa [at] MissMeliss [dot] com.”

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JPMorgan Chase & Co.

“JPMorgan Chase (NYSE: JPM) is one of the oldest financial institutions in the United States. With a history dating back over 200 years, here's where we stand today:
We are a leading global financial services firm with assets of $2.3 trillion.
We operate in more than 60 countries.
We have more than 240,000 employees.
We serve millions of consumers, small businesses and many of the world's most prominent corporate, institutional and government clients.
We are a leader in investment banking, financial services for consumers, small business and commercial banking, financial transaction processing, asset management and private equity.
Our stock is a component of the Dow Jones Industrial Average.”
“JPMorgan Chase & Co. is one of the oldest, largest and best-known financial institutions in the world. The firm's legacy dates back to 1799 when its earliest predecessor was chartered in New York City.
Our firm is built on the foundation of more than 1200 predecessor institutions. Its major heritage firms — J.P. Morgan, Chase Manhattan, Chemical, Manufacturers Hanover (in New York City) and Bank One, First Chicago, and National Bank of Detroit (in the Midwest) were each closely tied, in their time, to innovations in finance and the growth of the United States and global economies. As JPMorgan Chase & Co does today, these firms also made significant contributions to their local communities.
Key mergers that shaped who JPMorgan Chase is today:
In 1991, Manufacturers Hanover Corp. merged with Chemical Banking Corp., under the name of Chemical Banking Corp., then the second-largest banking institution in the United States. In 1995, First Chicago Corp. merged with NBD Bancorp., forming First Chicago NBD, the largest banking institution based in the Midwest.
In 1996, The Chase Manhattan Corp. merged with Chemical Banking Corp., under the name of The Chase Manhattan Corp., creating what was then the largest bank holding company in the United States. In 1998, Banc One Corp. merged with First Chicago NBD, under the name of Bank One Corp. After a subsequent merger, Bank One became the largest financial services firm in the Midwest, the fourth-largest bank in the U. S. and the world's largest Visa credit card issuer.
In 2000, J.P. Morgan & Co. Incorporated merged with The Chase Manhattan Corp., effectively combining four of the largest and oldest money center banking institutions in New York City (J.P. Morgan, Chase, Chemical and Manufacturers Hanover) into one firm under the name of J.P. Morgan Chase & Co.
In 2004, Bank One Corp. merged with J.P. Morgan Chase & Co. The New York Times said the merger "would realign the competitive landscape for banks" by uniting the investment and commercial banking skills of J.P. Morgan Chase with the consumer banking strengths of Bank One.
In 2008, JPMorgan Chase & Co. acquired The Bear Stearns Companies Inc., strengthening its capabilities across a broad range of businesses, including prime brokerage, cash clearing and energy trading globally.
Also in 2008, JPMorgan Chase & Co. acquired the deposits, assets and certain liabilities of Washington Mutual's banking operations. This acquisition expanded Chase's consumer branch network into California, Florida and Washington State and created the nation's second-largest branch network — with locations reaching 42% of the U.S. population.
In 2010, J.P. Morgan acquired full ownership of its U.K. joint venture, J.P. Morgan Cazenove, one of Britain's premier investment banks.”

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FRACCARO – radiant solution

“FRACCARO SrL è oggi l'azienda italiana di riferimento nel settore dell' irraggiamento. Il fondatore Renzo, già nel 1961, aveva intuito le reali potenzialità di una tecnologia ispirata alla natura: in quegli anni, capovolgere il problema e immaginare la fonte di energia sulla parte alta dell'edificio - tipicamente sul soffitto - è stata una scommessa tanto rischiosa quanto visionaria. I fatti hanno dimostrato che, prima che le parole chiave della "green economy" fossero sulla bocca di tutti, le intuizioni di Renzo prima e del figlio Gimmi poi si sono rivelate vincenti. Ad oggi la Fraccaro è una delle aziende più qualificate al mondo nel campo del riscaldamento e del raffrescamento radiante a soffitto. In tutti questi anni ha avuto modo di formare tecnici di grande esperienza per offrire, oltre a prodotti di alta qualità, tutta la consulenza e i servizi necessari per realizzare impianti ad altissimo risparmio energetico. L'azienda è certificata UNI EN ISO 9001:2008. LA QUALITÀ IN OGNI ASPETTO DEL NOSTRO LAVORO È UN OBIETTIVO PRIMARIO”.

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Champions of Change: Trailblazers in American Diaspora Communities



The White House honors 14 leaders in American Diaspora communities with roots in the Horn of Africa as Champions of Change. These leaders are helping to build stronger neighborhoods in communities across the country, and are working to mobilize networks across borders to address global challenges.

Drake – Over



Music video by Drake performing Over. (C) 2010 Young Money Entertainment/Cash Money Records/Universal Motown


JOSEPH ZICCHINELLA

“Joseph Zicchinella è nato a  Somma Lombardo (VA) l'8-11-1975, vive e lavora a San Pietro Magisano (CZ). Inizia giovanissimo ad intraprendere l'attività artistica, l’incontro con la pittura avviene ad otto anni, quando comincia a dipingere delle stampe di pittura espressionista trovate per caso. Studia al Liceo Artistico e all’Accademia di Belle Arti di Catanzaro,(dedica la sua tesi di laurea all’artista Mimmo Rotella di cui ne diviene amico,ed è considerato dalla critica il suo erede artistico). dal 1996 in avanti, Zicchinella si dedica a nuove ricerche e sperimentazioni materiche, che sfoceranno in una particolare ed innovativa tecnica pittorica denominata dall’artista “TransCollage”, (attraversamento -mutamento- trasformazione della tecnica storica del collage nata dall’intuito di Picasso e Braque nei primi anni del 900’) una fusione di pittura e materiali eterogenei nel plexiglass
Sono anni di studio, ricerche e duro lavoro. Dopo alcune esposizioni tenute nel 1996 e nel 1997 nella Città di Catanzaro, che metteva a confronto le primissime esperienze pittoriche con le nuove ricerche sulla materia, è nel 1998 che Zicchinella presenta ufficialmente al pubblico i risultati delle sue  sperimentazioni pittoriche con una personale di pittura nel centro storico di Roma(Studio Logos-galleria d’arte e design a cura di M.C.Simotti). Il titolo della mostra è “transcollage” ed il pubblico romano rimane stupito soprattutto, dalle opere inglobate e sigillati nel plexiglas attraverso diversi procedimenti e passaggi pittorici che sviluppano un impatto percettivo di forte emozionalità. Importante è stata la personale tenuta nel 2001 a Bari (galleria “il Centauro” a cura di Vittoria Bellomo), qui i “transcollage”  inglobati in sottili lastre di plexiglas diventano una costante e continuano a suscitare l’interesse del pubblico. Nel corso della personale barese, Zicchinella incontra e conosce il critico d’arte Giovanni Amodio, anch’egli rimane colpito dalle sperimentazioni di Zicchinella e, in seguito, pubblicherà su diverse riviste e giornali, suoi scritti che evidenziano l’originalità del nuovo mezzo espressivo dei “trascollage”. Lo stesso Amodio presenterà la personale di Zicchinella nella galleria Studio 84 di Catanzaro nel 2002.(transcollage e opere grafiche).
Gli anni che susseguono al 2001, sono anni in cui l’artista intraprende numerosi viaggi in Italia e anche all’estero, visita gli ambienti culturali nelle maggiori città italiane ed europee,  toccando con mano lo stato attuale della situazione artistica contemporanea. Conosce artisti, critici e personaggi dello spettacolo, partecipa a mostre ed esposizioni di carattere nazionale ed internazionale. Con una sua opera in plexiglass dal titolo “prigionieri” è finalista al concorso artistico di livello internazionale indetto dalla casa di moda Elena Mirò, ad indicare Zicchinella come finalista è il critico Vittorio Sgarbi e la gallerista Antonia Jannone. Nel 2003 le opere di Zicchinella sono inserite nell’archivio internazionale Care of Art di via Farini a Milano, e nel circuito nazionale GAI (Giovani-Artisti- Italiani) Dal 2003 il avanti  collabora a Palermo con il Centro di Diffusione Arte, poi a Firenze con la Galleria Ken’Sart Gallery, a Cosenza con la Galleria “il Triangolo” a Trieste con la galleria Poliedro e con la Galleria Delle Arti di Vicenza. Tra la fine del 2003 ed i primi mesi del 2004, in collaborazione con la galleria d’arte Studio 84 di Catanzaro, inaugura un centro per l’arte contemporanea  di cui è direttore artistico; nascono iniziative che coinvolgono giovani artisti calabresi e non solo, è indetta a Catanzaro la “Via dell’arte” manifestazione artistico culturale con cadenza mensile con  esposizioni d’arte per le vie del centro storico del capoluogo calabrese. Nel febbraio del 2004, Zicchinella esordisce come scrittore, con il romanzo breve “l’ultima estate”, pubblicato da Calabria Letteraria Editrice. Nel 2004 conosce e collabora col il critico d’arte ed intellettuale calabrese Carlo Carlino che curerà le esposizioni personali di Zicchinella nell’agosto del 2004, (ArtHotel-Trascollage) personale di pittura allestita nella splendida cornice dell’Holiday Inn di Castlelvorturno (CE), e la personale (Attraversamenti e Residui) presso la Casa delle Culture di Cosenza. In occasione di Genova capitale della cultura 2004, è invitato dall’associazione culturale “Satura”  ad esporre insieme a giovani artisti provenienti da tutta Europa nel capoluogo ligure. Varie sono le collettive a cui partecipa nel corso degli anni,tra le piu’ importanti:(Fortezza da basso,Firenze; Associazione culturale Azimut, Torino; Hypegallery, Milano; Torre Strozzi, Perugia; Biennale d’Arte, Londra; Adrenalina, Roma; Galleria Poliedro, Trieste, Stoccarda; Artefiera. Parigi, Artefiera; Carrousel du Louvre) Nel 2005 la commissione selezionatrice presieduta dal critico d’arte Luca Beatrice nell’ambito della manifestazione  artistica “PagineBiancheD’autore”, inserisce e pubblica un’opera di Zicchinella dal titolo “Forme e Spazi” all’interno dell’ottocentomila copia degli elenchi telefonici distribuiti in Calabria. Nel 2006 inizia una collaborazione professionale con il critico d’arte Andrea Diprè, è ospite con le sue opere alla trasmissione televisiva Simply Art ed in molte altre tv satellitari. Ad ottobre del 2006 inaugura una personale a Milano presso lo “Spazio 1” del circolo culturale Bertolt Brecht ( “Attraversamenti” -a cura di L.Argentino e V.M. Carminati). Nel 2007 la tecnica del “Trans-Collage” compie dieci anni per l’occasione viene allestita una personale ad Aosta nella sala alla Torre dei signori di Porta Pretoria, l’evento è seguito da Rai tre regione. Nel settembre del 2009 Zicchinella è invitato a partecipare con una personale tenutasi nel castello dei conti Ruffo di Scilla (RC) nell’ambito del circuito internazionale del MUSAE (Museo,Urbano,d’Arte,Emergente), evento patrocinato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali. L’arte di Joseph Zicchinella nel corso  degli anni si è arricchita sempre più di nuove sperimentazioni e soluzioni materiche, il transcolage non  è solo una continua sperimentazione tecnica e  ricerca sui materiali, ma soprattutto un  percorso concettuale che viaggia di pari passo con il “farsi” dell’opera. Non a caso le opere di Zicchinella portano testimonianza, dei pensieri, delle fantasie e delle realtà della psiche umana, sconosciuta ed imprevedibile.
" L'arte è il mio nutrimento, è la sostanza che mi infiamma l'esistenza,è come un potentissimo incantesimo che si impossessa di me, è il caos, un labirinto d’emozioni dal quale ne uscirò solo dopo aver sconfitto l'oblio."  (J.Zicchinella) (l’immagine qui riportata rappresenta un’opera dell’artista Joseph Zicchinella)

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martedì 31 gennaio 2012

L’ultimo giorno felice di Tullio Avoledo (edizioni Verdenero). Intervento di Vander Tumiatti*

Francesco di mestiere fa l’architetto e decide di portare per una scampagnata domenicale, moglie, figli e amici in una gita lungo le isole della laguna veneta. Tutto sembra andare contro una giornata di relax, e infatti viene bombardato da telefonate sul cellulare, cosicché i pensieri si accumulano nella sua testa formando un nugolo inestricabile e malevolo di ansie, stress, e tensioni … il tutto in un’alchimia di storie provenienti dal suo lontano passato sino ai progetti di un futuro incerto e poco chiaro. Nella sua testa ecco che comincia a farsi strada però un pensiero nitido, preciso, che comincia a fare pulizia di tutta quella nebbia interiore che per poco non lo soffoca: l’unica proprietà rimastagli ovvero quella dove abita zio Tarciso, una persona piuttosto anziana, ma singolarmente scorbutica, e scostante. Un pensiero ossessivo che nella testa di Francesco si lega  ad un surreale pranzo slow food, e poi la verità su un mondo dove gli intrecci tra “eco/mafia” e politica assumono contorni quasi “fantascientifici”. Quali dunque i legami tra questi frame mnemonici che il protagonista vive sulla propria pelle? Uno solo: il paradigma di una grande lezione di educazione ambientale sul dissesto e il progressivo deterioramento dei nostri fiumi e della qualità della  nostra vita. Fondamentalmente l’autore parla della nostra incapacità di tutelare l’ambiente a noi circostante, arrivando a perdere quel senso dell’urgenza che forse potrebbe cambiare quell’impressione di deriva cui siamo obbligati a sottostare, arrivando quasi al punto di disprezzare le problematiche di carattere ecologico, come cose altre, che non ci riguardano da vicino. L'Avoledo che leggiamo in questo libro è un Avoledo insolito, rispetto alle sue non certo strabilianti prove come “Breve storia di lunghi tradimenti” o la “Ragazza di Vajont” che ho avuto modo di leggere qualche tempo fa. Questo libro è fondamentalmente bello, denso di essenzialità, prerogativa che solo una grande autore riesce a infondere alle sue opere, commovente, ironico, e si potrebbero elencare molte altre qualità! Ma ciò che ha colpito in particolare è il salto di prospettiva scelto dall’autore per dispiegare il tessuto narrativo, dando luogo a un insolito e perciò assai intrigante punto di vista. Devo dire che sfogliarlo mi e' piaciuto davvero, il libro si legge bene, e soprattutto ha il pregio di mostrarci quanto malata sia la società di oggi … una società che nell’arco di qualche generazione è riuscita nella titanica impresa di provocare enormi disastri ambientali sotto l’imperativo categorico del dio denaro, cancellando dall’agenda della nostra vita la possibilità di riconsiderare i nostri stili di vita. Ma il libro unisce alle tematiche ambientali quelle sociologiche tuffandoci nella provincia profonda del Nord Est e nei suoi miti, primo tra questi il benessere, conquistati a prezzo del tempo, del paesaggio, della perdita della memoria e della propria cultura. Francesco, architetto che ha venduto la sua anima alla mafia, diventerà pienamente consapevole di questa perdita incommensurabile, della grande assenza di vita, soltanto in quelle ultime ore di un giorno finalmente felice.

*Fondatore di Sea Marconi Technologies

OGGI MANGIO DA … 142: ANTICA OSTERIA DEI CAMELI’

“Sulla strada che da Bergamo porta a Lecco, fra Ponte San Pietro e Pontida, si trova Ambivere, piccolo paese di 2200 abitanti, frazione compresa. All'inizio del centro storico, racchiusa in una corte Lombarda del 500 sorge l'Antica Osteria dei Cameli. Fondata nel 1856 dagli avi degli attuali gestori, continua nella sua attivita' di ristorazione. Una mirata ristrutturazione, firmata dalla rispettosa capacita' dell'Architetto Lucio Agazzi di Bergamo, ultimata nel luglio 2001, ne ha riemerso l' antica personalita'. Una volta entrati, vi troverete in un ingresso cinquecentesco, arredato con salottino e camino. Li avrete la possibilita' di lasciare i vostri soprabiti e di accomodarvi, secondo preferenza, in una delle diverse sale. In un ambiente caldo e confortevole sarete accolti personalmente dal titolare Camillo Rota che vi sara' accanto durante tutta la vostra sosta. Una volta che avrete scelto, con tutta comodita' dal menu che cambia seguendo le stagioni e il mercato, potrete in tutto relax gustarvi le preparazioni che Loredana e Fernanda, rispettivamente moglie e mamma di Camillo, invieranno al vostro tavolo. E allora potrete notare la rigorosa ricerca delle materie prime, l' instancabile applicazione in cucina per trasformarle, alleggerirle, personalizzarle ed esaltarle senza cancellarle. Tutto questo per farvi conoscere il loro grande progetto: "la cucina dei colori, dei profumi, dei sapori; la cucina dell'amore".”

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JERUSALEM: The Biography by Simon Sebag Montefiore (Knopf)

“Jerusalem is the universal city, the capital of two peoples, the shrine of three faiths; it is the prize of empires, the site of Judgement Day and the battlefield of today’s clash of civilizations. From King David to Barack Obama, from the birth of Judaism, Christianity and Islam to the Israel-Palestine conflict, this is the epic history of three thousand years of faith, slaughter, fanaticism and coexistence. How did this small, remote town become the Holy City, the “center of the world” and now the key to peace in the Middle East? In a gripping narrative, Simon Sebag Montefiore reveals this ever-changing city in its many incarnations, bringing every epoch and character blazingly to life. Jerusalem’s biography is told through the wars, love affairs and revelations of the men and women—kings, empresses, prophets, poets, saints, conquerors and whores—who created, destroyed, chronicled and believed in Jerusalem. As well as the many ordinary Jerusalemites who have left their mark on the city, its cast varies from Solomon, Saladin and Suleiman the Magnificent to Cleopatra, Caligula and Churchill; from Abraham to Jesus and Muhammad; from the ancient world of Jezebel, Nebuchadnezzar, Herod and Nero to the modern times of the Kaiser, Disraeli, Mark Twain, Lincoln, Rasputin, Lawrence of Arabia and Moshe Dayan. Drawing on new archives, current scholarship, his own family papers and a lifetime’s study, Montefiore illuminates the essence of sanctity and mysticism, identity and empire in a unique chronicle of the city that many believe will be the setting for the Apocalypse. This is how Jerusalem became Jerusalem, and the only city that exists twice—in heaven and on earth.”.

ECOBIOEVOLUZIONE DI SAMUELE VENTURINI (CASTEL NEGRINO GRUPPO EDITORIALE)


Ecobioevoluzione


Il libro del giorno: Autori Vari - Imparare con la Robotica (Applicazioni di Problem Solving). Editore Erikson


Imparare con la Robotica
Autori Vari


La robotica educativa, indicata come priorità della scuola italiana dalla Direttiva del MIUR n. 93 del dicembre 2009 in tema di ampliamento Offerta formativa, offre agli insegnanti nuovi strumenti didattici che permettono una didattica attiva, in cui l'apprendimento è stimolato e motivato. In particolare la robotica è una tecnologia concreta, manipolabile, lontana dall'immaterialità di quanto avviene con il computer. Costruire e programmare un piccolo robot per svolgere un compito è un ottimo esercizio che costringe gli alunni a ipotizzare soluzioni a eventuali problemi, programmare e collaudare il robot, valutarlo e documentare l'esperienza realizzata. Questo libro propone suggerimenti concreti per realizzare in classe percorsi educativi multidisciplinari (matematica, fisica, informatica, scienze, ma anche elettronica, meccanica, teoria del controllo) attraverso la progettazione, la costruzione e l'utilizzo di robot. Dopo una parte introduttiva dedicata alla storia della Robotica Educativa e ai suoi fondamenti cognitivi e metodologici, vengono descritte le caratteristiche del robot utilizzato nel testo (LEGO® Mindstorms® NXT). Il libro propone una serie di esperienza da riproporre in classe; per ciascuna si forniscono le linee guida per gli studenti, le note per gli insegnanti, istruzioni per la costruzione, la programmazione e il collaudo del robot, olter a domande e suggerimenti di ulteriore approfondimento. Il volume si conclude con un'appendice che presenta il linguaggio testuale utilizzato per la descrizione dei programmi presentati (che vengono realizzati con un linguaggio iconico).


GENERATION STAR WARS

“This blog was founded in May 2004 to cover everything from Mac OS X to movies and beyond! However, it wouldn't be until the summer of 2007 that it was christened Generation Star Wars; in my mother's memory; I remembered a comment made by my former A-Level Sociology tutor; it was the 30th anniversary of Star Wars.
About the author - John Hood has a BA (Hons) in Media Production from the Media School of Bournemouth University and was featured in the Alumni Association magazine, The Talbot, a Media Careers special. An early childhood fascination with media production began when John's parents took him to see Star Wars in 1977. Shortly afterwards John was bought an Hitachi portable tape recorder as a Christmas gift... As part of an Exeter College/BBC Radio Devon partnership, John co-wrote and produced several documentaries. These were broadcast as part of teenage magazine show "90 MPH"!
After graduating from Bournemouth University, in June 1996, John worked for the BBC, Thomson Reuters and Dow Jones in various capacities. In 1998 John started developing original content (in mixed media) for internet distribution. The ability to work cross-platform, and conceptualise, and apply that thinking to print, broadcast or interactive content is key to successful multimedia practitioners! Successfully battled for justice on behalf of his late mother. John's legal action culminated in an out of court settlement with the RD&E NHS Foundation Trust Hospital, which was reported in the national press. The Chief Executive apologised for any deficiencies in his mother's care! Donations, made to Lucerne House Care Centre, in memory of John's mother, have been used to fund equipment for the computer room on Alphinbrook Unit! In view of his computer expertise, John was able to provide input, with the General Manager’s support, on suggested computer peripherals to provide assistive technology for residents. John was interviewed in BMW Magazine Autumn/Winter 2011 regarding his 1 Series Coupé M Sport. His artwork, photographs and blog posts are featured on Saatchi Online, Thomson Reuters, Nielsen, Chicago Sun-Times, TV Guide and USA Today websites.

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AmerisourceBergen

“AmerisourceBergen is one of the world's largest pharmaceutical service companies serving the United States, Canada and selected global markets with a focus on the pharmaceutical supply channel.  Servicing both pharmaceutical manufacturers and healthcare providers, the Company provides drug distribution and related services designed to reduce costs and improve patient outcomes.  Our scale, our position in the healthcare industry, and the value we bring to the channel have all helped our business continue to succeed.
Locations: AmerisourceBergen operations reach across the United States and Canada, as well as in selected global markets.  Our 26 pharmaceutical distribution centers and three specialty distribution centers are strategically located throughout the United States; and we currently have nine distribution centers in Canada.”

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DANESI LATERIZI

“La storia di Danesi ha radici antiche e tutta la forza e la solidità di un’impresa che, da oltre cinquant’anni, continua a evolversi e crescere, nei numeri, ma anche e soprattutto nella qualità dei suoi prodotti e sistemi. Una storia che comincia nel 1955, anno in cui viene fondato il primo stabilimento di Soncino, nel cuore della pianura lombarda, ovvero in una zona ricca di argille di qualità con le quali approvvigiona tutta l’area compresa fra Cremona, Bergamo e Milano, interessata, nei primi anni Sessanta, da uno straordinario boom edilizio che le restituisce nuova fisionomia. Nel 1983 lo sviluppo dell’attività aziendale prosegue con l’acquisizione e l’immediata ristrutturazione di una seconda fornace, la Casella Braga, situata in provincia di Brescia. Questa, potenziando gamma e capacità produttiva, rafforza la copertura commerciale nell’area lombarda e consente a Fornaci Danesi di cominciare a estendere il proprio sviluppo commerciale anche negli importanti mercati del Veneto e dell’Emilia. Un ulteriore significativo salto di qualità avviene poi nel 1999, quando Fornaci Danesi acquisisce gli impianti di produzione di laterizio di Casei Gerola e di Lugagnano Val d’Arda che, ristrutturati e gestiti secondo l’ormai consolidata esperienza acquisita, consentono di incrementare ulteriormente la gamma e la diffusione dei prodotti a marchio Danesi in tutto il nord e centro Italia. Gli anni 2000 confermano il dinamico sviluppo societario caratterizzato da una sapiente politica di acquisizioni mirate, di sinergie e alleanze, nonché attraverso l’ingresso in settori complementari a quello specifico della produzione di laterizi. Una strategia incalzante contraddistinta dalla volontà di garantire uno sviluppo costante dell’azienda e di consolidare gli importanti risultati raggiunti. Queste le tappe più significative:
Nel 2000 viene costituita Latercom, società commerciale di cui Fornaci Laterizi Danesi detiene la partecipazione di controllo, il cui scopo è commercializzare, insieme ai propri prodotti, anche quelli di alcuni tra i marchi più importanti del comparto del laterizio.
Nel 2004 viene acquisita la partecipazione di Gruppo Sereni, storica e qualificata azienda cremonese.
Il 2005 vede l’acquisizione di Laterizi Valdata la cui attività, affiancandosi a quella dello stabilimento di Casei Gerola, consente di rafforzare la presenza del gruppo nell’area nord ovest del paese. Nel 2006 Fornaci Laterizi Danesi consolida la pluriennale alleanza strategica con il Gruppo RDB attraverso l’acquisizione di quote di partecipazione in RDB Strutture, società produttrice di prefabbricato leggero, e in RDB Terrecotte, società produttrice di mattoni faccia a vista. Infine, un ulteriore rafforzamento si determina nel 2007 con l’acquisizione da parte di Fornaci Laterizi Danesi, di quote della stessa RDB.
Nel 2008 nasce Danesi Latertech (confluita in Danesi nel 2009) una nuova società specificamente finalizzata alla produzione di laterizi ad alte prestazioni termiche. Negli anni più recenti, infatti, il Gruppo Danesi ha investito ingenti risorse nella ricerca e nello sviluppo di nuove gamme di laterizi con ottime caratteristiche termiche e acustiche, ma senza mai dimenticare gli indispensabili requisiti di efficienza in fase di posa e di gestione in cantiere.
Nascono così le gamme più performanti e innovative - tra le quali spiccano la linea Thermokappa con inserti in Neopor o sughero e i nuovi blocchi Poroton Plan TS a setti sottili – specificamente progettate e realizzate per rispondere alla crescente domanda in tema di risparmio energetico. Una strategia produttiva mirata, al punto che nel 2010 Danesi e Danesi Latertech diventano Partner Casa Clima grazie all'elevata competenza tecnica acquisita e al suo costante impegno per una gestione sostenibile. Un grande traguardo per il Gruppo Danesi e un chiaro obiettivo per il prossimo futuro: trasformare l’argilla in benessere abitativo, producendo laterizio di elevata qualità e prestazioni, in grado di rispondere alle più elevate prescrizioni tecnico-normative finalizzate al risparmio energetico”.

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Weekly Address: President's Blueprint Includes Renewal of American Values



In his weekly address, President Obama discusses the blueprint he put forward this week in the State of the Union Address for creating an economy built to last. After focusing on American manufacturing, American energy, and skills for American workers during each of the last three days, he used his weekly address to highlight his commitment to a renewal of American values. The President is challenging leaders in Washington, DC to follow the model set by our men and women in the military, end the gridlock and start tackling the issues that matter -- without regard for personal ambition.

Piers Faccini: Tribe - Official Music Video



Remarkable animated video from the new album MY WILDERNESS

ROSA SPINA

“L’artista Rosa Spina siciliana di origine ma calabrese di adozione, vive e lavora a Catanzaro dove ha insegnato 'discipline pittoriche' presso il Liceo Artistico Statale. Dal 1964 è presente in numerose manifestazioni d’arte contemporanea a carattere nazionale e internazionale, ha avuto riconoscimenti e premi, ha allestito personali in varie città italiane e ha esposto anche all’estero, la sua creatività è conosciuta oltre che in tutta Italia, anche in Finlandia, Germania, Stati Uniti, Brasile, Francia e Australia. Da tempo l’artista Rosa Spina è operatrice culturale, ha promosso e organizzato eventi espositivi in numerosi location di città italiane. Pioniera in Italia nella genesi della Fiber Art, innovatrice sempre , oggi come al tempo del suo debutto, nel mondo delle esposizioni. L’arte di Rosa Spina ha riflessi nelle prime sperimentazioni di quel filone di artisti statunitensi che alla fine degli anni sessanta, indicò la via di una nuova estetica basata sulle possibilità espressive e poetiche del medium tessile. Per la sua creatività utilizza l’icona della tradizione e la racconta attraverso un linguaggio contemporaneo. Nelle sue opere emerge il Défilage, prodotto del telaio metamorfizzato, operando lacerazioni e sfilacciamenti al frammento di arcane rievocazioni.
Cascate di fili reinterpretate e trasformate esprimono una nuova forza creativa, producono contatti impensabili e allargano nuovi orizzonti mentali e visivi, dove il segno tessile si fonde con il segno pittorico in un unicum di grande suggestione. Alla fine degli anni settanta il rapporto di stima ed amicizia con il noto artista Mimmo Rotella è fondamentale per costruire un percorso autonomo e innovativo. A Milano conosce Pierre Restany che apprezza il suo lavoro e la stimola a proseguire nella sperimentazione. La straordinaria capacità di progettare , attraverso il telaio, trasformando successivamente il filo in arte ha reso il lavoro della spina elaborato, colto sofisticato, aperto alle più attuali istanze dei linguaggi artistici contemporanei, ha permesso all’artista di evolvere seguendo il proprio istinto creativo lungo diversi percorsi semantici, contando su una sicurezza del fare di eccezionale classe. (l’immagine qui riportata rappresenta un’opera dell’artista Rosa Spina)
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lunedì 30 gennaio 2012

“Non è un cambio di stagione” di Martin Caparròs (Edizioni Ambiente/Verde Nero) di Vander Tumiatti*

Martín Caparrós (Buenos Aires, 1957) si è laureato in Storia a Parigi, è vissuto a Madrid e New York e ha diretto riviste culturali. Ha tradotto Voltaire, Shakespeare e Quevedo, ha vinto il Premio Planeta Latinoamericano, il Premio Rey de España e la borsa di studio Guggenheim. Le sue opere sono state tradotte in svariate lingue. Lui  è un personaggio incredibile che di recente ha fatto delle affermazioni degne di essere prese in considerazione.  Se è vero dunque quello che dice l’ex funzionario ONU Martin Caparròs, ovvero che l’ambientalismo non solo si è macchiato di business e di velleità modaiole, la possibilità che per  vivere ogni giorno abbiamo bisogno di un’apocalisse diventa sempre più concreta. Parte da queste considerazioni Caparròs nel suo ultimo lavoro dal titolo “Non è un cambio di stagione” uscito in Italia per le Edizioni Ambiente. Questa è l’ultima pubblicazione che sono riuscito a valutare tra i miei tanti impegni di lavoro su e giù per l’Italia. Si tratta di un libro molto interessante, tanto che alcune considerazioni in esso riportate potrebbe suscitare nella migliore delle ipotesi un “vespaio”: una forte eco/delusione dovuta all’incapacità di fare analisi obiettive davanti alle grandi tragedie come la fame nel mondo; il fatto che l’ecologia sia diventata una moda e che detti l’agenda delle soluzioni che i principali capi di governo prendono in merito: un neoconservatorismo nelle frange più estreme della sinistra ecologica, dovuto ad una perdita del senso di un futuro eco/compatibile; il generale fraintendimento della società civile nei confronti delle questioni ecologiche più importanti … ovvero ci si preoccupa per una foca che sta annegando e non dei bambini denutriti che muoiono ogni giorno. Questo libro è importante perché ci fa riflettere sul fatto che ogni categoria di “impegnati”, ha la sua personale apocalisse, sulla quale però non riesce a mettere a fuoco possibili soluzioni o proposte. “Non è un cambio di stagione” è un percorso dunque in nove paesi dal Brasile alla  Nigeria al Niger al Marocco alla Mongolia all’Australia alle Filippine, alle isole Marshall sino agli Stati Uniti ormai sotto attacco del cambiamento climatico. Una vera e propria riflessione a fior di lama quella di Caparròs sulle contraddizioni dell’ecologismo e dell’ambientalismo esasperato che a sua volta si fa “affarismo” riuscendo addirittura a smascherare con ironia e intelligenza le zone d’ombra di certi ambienti dell’ecologia integralista che si mascherano di purezza quando in realtà sotto sotto a volte c’è del marcio.


*Fondatore di Sea Marconi Technologies

OGGI MANGIO DA … 141: RISTORANTE L’ARCO ANTICO

“"Pronto,arco antico?"
"Si?"
"Parlo con Flavio costa?"
"Si,sono io"
"Buongiorno, vorrei prenotare un tavolo per martedi' 10 aprile, siamo in due. E' possibile?"
"ehm,veramente avevamo intenzione di tener chiuso perchè a pasqua e pasquetta lavoriamo e martedi' volevamo riposare (n.b. il ristorante e' chiuso normalmente domenica e lunedi' a pranzo)..."
"Accidenti,io purtroppo sono di rientro da un giro e devo essere a Roma martedi' sera.
Ci tenevo tanto ad assaggiare la sua cucina. Stando cosi' lontano non ho molte opportunita' di venirla a trovare""
Mi dispiace....senta, allora facciamo cosi', ci vediamo martedi' a pranzo cosi' non rimane col dubbio..."
"E' sicuro? Non vorrei essere responsabile del suo mancato riposo..."
"Non si preoccupi"
"Va bene allora mi chiamo...,ci vediamo martedi'".

Ecco, con questi ottimi auspici e'iniziata la nostra piacevolissima esperienza all'Arco Antico, davvero un ristorante giovane, vivace, dove la freschezza gustosa dei piatti ne fa uno dei nuovi luoghi gourmet italiani a pieno merito.Ci accoglie con molta gentilezza la mamma dello chef che con altrettanto garbo, presenterà le varie portate che si susseguiranno:
spuma di asparagi violetti di Albenga con uovo di quaglia pochè e caviale di aringa affumicato (buona entree): crudo di nasello con emulsione di taggiasche e pinzimonio di verdure (fresco e gustoso);  brodetto freddo di piselli con nasello demi-cuit e schiuma allo champagne (la primavera in bocca);  crema di zucchette trombette all'extravergine con seppie al nero e scorzette di limoni candite (davvero eccellente); il famoso baccala' al contrario al vapore sul suo mantecato,chips di patate e salsa al basilico; gambero di oneglia al vapore con insalatina di carciofi e cipollotti nostrani; frittino croccante con agrodolce leggermente piccante di frutta e verdura (accostamento molto interessante); triglia farcita con foie gras d'anatra,salsa agrodolce allo sherry e caffe' ecomposta di cipolle (triglie freschissime ottime anche senza foie gras); orzo mantecato aglio, olio e peperoncino con cime di rapa, gamberi di oneglia e vongole veraci(il miglior piatto,forse); tagliatelle con frattaglie di agnello marinate al vino rosso ed erbe aromatiche(mi hanno ricordato l'oasis di vallesaccarda); capretto locale cotto a bassa temperatura in extravergine con salsa ai pernambucchi e spinacino(semplice ma ottimo); varianti di cioccolato ed agrumi. Una cucina solida e leggera,delicata e molto gustosa, con idee ben chiare,senza inutili orpelli,oserei dire in levare piuttosto che in battere.E poi lui, Flavio Costa, un ragazzo che definire alla mano e' dire poco,umile,simpatico e molto bravo.Belin,ecco un'altro indirizzo di quest'Italia golosa da tenere molto molto presente.”

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