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mercoledì 19 ottobre 2011

Il libro del giorno: La Scienza dell’Invisibile di Massimo Citro e Masaru Emoto (Macro edizioni)


La Scienza
dell'Invisibile Buono


La Scienza dell'Invisibile ci introduce, in maniera chiara e appassionante, a straordinarie scoperte scientifiche. Un’opera che finalmente ci spiega quei fenomeni fisici che i nostri sensi non percepiscono e che non sono magie o superstizioni, ma costituiscono una "nuova" scienza antica. Un affascinante viaggio tra fisica, medicina, spiritualità e filosofia. È possibile dare informazioni all’acqua attraverso suoni, parole ed emozioni? E l’acqua ha una memoria? Possiamo trasferire a esseri viventi le proprietà terapeutiche dei farmaci senza doverli somministrare? Si potrà arrivare ai “farmaci digitali”? «Tutti sanno che una cosa è impossibile da realizzare finché non arriva uno sprovveduto che non lo sa e la inventa». Albert Einstein
Attraverso La Scienza dell’Invisibile, una nuova disciplina scientifica contemporanea, Massimo Citro e Masaru Emoto ci conducono in un affascinante viaggio tra fisica, medicina vibrazionale, spiritualità e filosofia. Un percorso stimolante che chiarisce fenomeni fisici non percepibili dai sensi umani e dunque invisibili e non misurabili. Tutto quel che esiste al di fuori della nostra percezione è una nuova scienza, non magia o superstizione. Gli Autori si soffermano soprattutto sul fenomeno della cosiddetta memoria dell’acqua. Emoto racconta le sue esperienze di cristallizzazione e la possibilità d’informare l’acqua attraverso suoni, parole e emozioni.
Citro presenta la sua scoperta del Trasferimento Farmacologico Frequenziale (TFF) che consente di trasferire a sistemi viventi, attraverso particolari circuiti elettrici, le proprietà terapeutiche di molte categorie di farmaci senza doverli somministrare. Una vera rivoluzione, una svolta verso una medicina che utilizza “farmaci digitali” senza effetti tossici, con una maggiore efficacia e un minor costo. Le possibili applicazioni sono tante: nella clinica umana e veterinaria, nella bioagricoltura e nell’industria alimentare.


OGGI MANGIO DA … N.41: Bareiss Restaurant (72270 Baiersbronn-Mitteltal)













“Take the time. Open your senses. What awaits you here is not an everyday occurrence: the huge culinary experience. These pleasures are so extraordinary, composed with such concentration and care for you personally – the aroma, taste, colours, fine nuances, differing consistencies, sweet and salty, soft and crisp, etc. What harmony! Please remember to book your table well in advance and bear in mind that the Restaurant is closed on Mondays and Tuesdays, as well as from 26 February to 30 March and from 29 July to 24 August 2012.
Three stars in the Michelin Guide – more is not possible. To be awarded three stars is the highest of emotions. To have three stars is hard work at the very highest level. Claus-Peter Lumpp and his team cannot imagine anything better than to do this work every day. So that guests can enjoy something that is not everyday, within the wonderful framework of the Restaurant BAREISS. Looked after by Maître Thomas Brandt, vinologically accompanied by Sommelier Jürgen Fendt, a visit to our gourmet restaurant is a really extraordinary culinary experience.”


CLIPS




















Protagonista del fashion-system, Wanda Mode è una realtà che ha da tempo conquistato un ruolo importante e riconosciuto sui mercati italiani ed esteri. Un'azienda cresciuta in fretta, con incrementi costanti di fatturato, tanto da convincere la Dun & Bradstreet ad elevarla al livello di rating AA1, sinonimo di solidità finanziaria.  Il business in continua espansione deve i suoi risultati ad un range di linee completo e versatile, a marchi ben assortiti e posizionati come Clips, Clips More e Clips Tricot, distribuiti attraverso un network commerciale selezionato. L'impeccabile servizio al cliente e gli investimenti su prodotto e comunicazione rappresentano le leve strategiche con cui l'azienda intende consolidare ulteriormente la propria presenza sui mercati mondiali.


L’Unificazione italiana di Salvatore Lupo (Donzelli) a Montecitorio a Roma













Sarà presentato “L’unificazione italiana” di  Salvatore Lupo, con l’intervento di Paolo Mieli, Raffaele Romanelli e il coordinamento di Simonetta Fiori, giovedì 20 ottobre 2011 alle ore 19.00 a  Roma  per la rassegna “Giornate del libro politico a Montecitorio”. Dove? Presso la Camera dei Deputati in piazza Montecitorio negli spazi della Sala Aldo Moro. Ingresso libero ovviamente. L’ingresso del Mezzogiorno nello Stato-nazione rappresenta il culmine del processo di unificazione ed è il fulcro della celebrazione, e dell’anti-celebrazione revisionista, del centocinquantenario che si sta svolgendo sotto i nostri occhi. Se ne discute il 20 ottobre alle ore 19 a Roma, in occasione della presentazione del libro di Salvatore Lupo L’unificazione italiana, appena uscito da Donzelli. Il libro, che traccia una nuova originale sintesi storica di quegli avvenimenti, del mito che già allora si costruì intorno ad essi, nonché della rielaborazione della memoria che ne seguì, sarà presentato nell’ambito delle Giornate del libro politico a Montecitorio da Paolo Mieli e Raffaele Romanelli, coordinati da Simonetta Fiori. Lupo adopera il termine «Risorgimento», perché è quello che ci è stato consegnato dalla tradizione, consapevole che esso ha il difetto di nascondere gli elementi conflittuali che connotarono il percorso unitario. Per restituire la dimensione dei conflitti, Salvatore Lupo usa le parola «rivoluzione» e «controrivoluzione»; e poi quella di «guerra civile». Nel processo di unificazione italiana infatti ci fu un vero e proprio scontro politico e sociale, ma non solo: nell’Italia divisa di quel tempo, e soprattutto nel Mezzogiorno, si contrapponevano diversi patriottismi, quello siciliano, napoletano, italiano. Queste complicazioni, rimosse nella lavorio costruzione della nostra memoria, ci obbligano a ridefinire alcuni schemi interpretativi sul Risorgimento.

Salvatore Lupo è professore ordinario di Storia contemporanea all’Università di Palermo. È stato tra i fondatori della rivista «Meridiana», che attualmente dirige, ed è membro del comitato di redazione di «Storica». Per i tipi della Donzelli ha pubblicato: Storia della mafia dalle origini ai giorni nostri (1993, 2004); Andreotti, la mafia, la storia d’Italia (1996); Il fascismo. La politica in un regime totalitario (2000, 2005); Partito e antipartito. Una storia politica della prima Repubblica (2004); Che cos’è la mafia. Sciascia e Andreotti, l’antimafia e la politica (2007).

Tre volte all'inferno di Cristian Borghetti (Perdisa Pop). Intervento di Nunzio Festa

















Quando abbiamo scelto di leggere “Tre volte all'inferno”, ovviamente, già avevamo, tranquillamente superato il pregiudizio del genere; nel senso che, precisiamo, i romanzi dichiarati e dichiaratamente presentati e/o proposti come gialli noir ecc. è difficile prenderli sul serio: specie se a firmarli sono autrici e autori d'Italia. Specialmente se, poi, dello scrittore, permetteteci persino questo, nulla sappiamo. Ma Tre volte all'inferno del quasi esordiente Cristian Borghetti c'ha sconvolti. Dunque il libro, che contiene non racconti, ma addirittura tre (brevi) romanzi – del gotico più gotico – ha rotto argini per prendersi attenzioni alla grande. Per esempio il primo racconto fa vedere questa terra amena e praticamente lucubre di Bosco Oscuro, terra del dominatore Asmodeo Colonna, verso l'ultimo pezzettino d'Ottocento che si possa immaginare, che viene visitata accanitamente da una furia omicida non umana. E che il colonnello Flauros Ferramano, valoroso soldato e nemico giurato del nobile, è chiamato a rintracciare coi suoi uomini più duri. La lunga serie di colpi di scena è sempre detta da una voce narrante, apparentemente esterna alle scene e persino in grado di dare più di qualche giudizio sulle questioni, si paleserà solamente alla fine del filare della trama. La lingua di Borghetti, autore che Alan D. Altieri raccomanda con devozione paterna, costruisce uno stile che è la cifra in più dei fatti, comunque pure loro molto ben calibrati e soprattutto devastanti in quanto a originalità, materia della quale questi fatti sono pieni – e non era semplice. Quindi, nuovamente, Perdisa pesca molto bene. Senza remore possiamo inoltre aggiungere che uno scrittore, tra l'altro giovane, come Cristian Borghetti è destinato a passare a una delle major dell'editoria. Noi, molto più umilmente, dopo aver letto questa interessante opera, che per dirne un'altra riesce a re-inventare la figura di Medusa, attendiamo la prossima prova di Borghetti. Che c'auguriamo sia persino più soddisfacente. Cristina Borghetti, con questi suoi giri all'inferno, con questi viaggi diretti alle fiamme dell'Inferno, lascia un biglietto da visita che conserviamo.



martedì 18 ottobre 2011

GQ n.37: Rebecca Romijn-Stamos …di tutto di più!GQ n.37: Rebecca Romijn-Stamos ...we love New York!!


Mangiar Sano e Naturale con Alimenti Vegetali e Integrali di Michele Riefoli (Macro edizioni)


Mangiar Sano e
Naturale Da non
perdere



Consapevolezza alimentare ed evoluzione della coscienza: ecco i due pilastri su cui poggia questa preziosa guida, capace di rispondere alle domande più importanti su cibo, salute ed ecologia. Con un taglio educativo-scientifico e un linguaggio comprensibile da tutti, Michele Riefoli traccia un percorso di consapevolezza alimentare in grado di migliorare il nostro stato di salute e benessere e, al tempo stesso, di diminuire l’impatto ambientale del nostro stile di vita. Mangiar Sano e Naturale con Alimenti Vegetali e Integrali è un manuale di educazione alimentare ricco di informazioni utili, capace di spiegare l’importanza dell’ascolto del corpo e di indirizzare le scelte alimentari di chi voglia migliorare le proprie prestazioni fisiche e mentali in modo naturale. Il programma definito Veganic (Alimentazione Naturale Integrale Consapevole a base vegetale), si basa sulla felice unione di dieta mediterranea e vegetariana, con una particolare attenzione all’importanza di cereali, legumi e germogli. Chiude il volume un capitolo dedicato a più di 40 ricette per iniziare il lettore al nuovo sistema che gli darà energia e benessere e lo aiuterà a conquistare e mantenere il peso forma. Grazie ai risultati della ricerca medico-scientifica il cibarsi di vegetali è ormai un accertato, indiscusso potente mezzo per mantenere un buon livello di salute. Paradossalmente, le conoscenze necessarie per poter godere appieno di questi effetti, più che nei libri di medicina si trovano nella testa delle persone di buon senso che hanno avuto la fortuna di non diventare cieche e sorde di fronte a sollecitazioni devastanti di modernità e prosperità. Luciana Baroni (medico chirurgo, neurologo, presidente Società Scientifica Nutrizione Vegetariana - SSNV)





Il libro del giorno: L’ultima fortezza di Bernard Cornwell (Longanesi)




















John Moore è poco più di un ragazzo quando, nell'estate del 1779, viene mandato a difendere, alla testa di un pugno di uomini, un avamposto britannico a est del Massachusetts, durante la guerra di indipendenza americana. Da quell'ultima fortezza, in cima a un boscoso e impervio grumo di terra che domina la baia di Penobscot, la corona inglese spera di organizzare la propria riscossa. Ma il governo del Massachusetts, deciso a "catturare, uccidere o distruggere gli invasori", mette insieme una spedizione punitiva inviando un'imponente flotta contro il nemico. La battaglia, che scriverà una delle pagine più drammatiche e significative di quella guerra fratricida, avrà però un esito sorprendente. Questa è la storia di quella battaglia ed è la storia dimenticata, o volutamente nascosta da qualcuno, di John Moore: un uomo pronto a combattere per una causa superiore, pronto a morire per l'amore di una donna e pronto a cambiare le sorti di un combattimento armato soltanto del proprio cuore. È la storia di un eroe.

OGGI MANGIO DA … N.40: Akelaŕe by Pedro Subijana (Pº Padre Orcolaga, 56 - 20008 San Sebastián, Gipuzkoa)

















El Restaurante Akelaŕe es Pedro Subijana y un gran equipo humano, profesional y eficaz que ponen toda su pasión al servicio de procurarle a Ud. una estancia con la más fuerte impronta posible, a través de la comida y el ritual que suponen todos los demás detalles, desde que entre hasta que se vaya. Pedro Subijana les recomienda optar por comer en “fórmula menú” degustación. Por qué? Sin duda, porque cualquiera de los dos que les proponemos han sido elegidos a conciencia, equilibrados y actualizados constantemente con nuestras últimas novedades y los productos del momento. También cabe la posibilidad de que les organicemos unos a su medida. así podrán conocer y disfrutar a fondo la cocina de Akelaŕe. Además, nuestra carta les da la posibilidad de elegir su plato favorito, si no quieren dejarse guiar por nuestras propuestas, así como encargar los postres con antelación.


CHICCO
















“Secondo noi, no. Forse è per questo che ci sembra ancora il migliore del mondo. E ci sentiamo fortunati perchè possiamo pensare ogni giorno a come farlo. Così, ogni cosa che pensiamo nasce con un solo scopo. Arrivare un giorno in una casa, incontrare un bambino e renderlo felice. Per noi, non c'è nulla che valga più di questo. Perchè sappiamo che in cambio avremo il regalo più bello del mondo. Il sorriso di un bambino”


MINIMA ET MORALIA – il blog culturale di Minimum Fax















“minimaetmoralia nasce da un’idea precisa del luogo che i redattori volevano abitare nella rete: un luogo dove i testi non fossero pretesti per sbranarsi ma proposte sentite, da accogliere se non con gratitudine ogni volta, per lo meno con rispetto. Scrivere articoli per i giornali costa fatica e impegno. Siamo una redazione eterogenea, di persone che hanno diverse posizioni e concezioni della cultura, della politica, della letteratura: siamo liberi di andare sul blog la mattina e pensare tra noi le cose peggiori degli articoli degli altri. Lo stesso vale per chi ci legge: il privilegio di commentare brutalmente gli articoli che non ci piacciono vale per il tavolino del bar la domenica mattina così come per la poltrona davanti al computer ogni giorno della settimana. La cultura non può prescindere dalle reazioni viscerali. E allo stesso modo non può prescindere dai commenti critici: chiunque è libero di esprimere disaccordo, se ci tiene a entrare nel merito di un pezzo.
Abbiamo invece deciso di cancellare i commenti offensivi, in cui ci si limita a insultare il pezzo o l’autore del pezzo.”


lunedì 17 ottobre 2011

GQ n.36: Manuela Arcuri … in estate, d’inverno … sempre!


LIBERTA’ E GIUSTIZIA - il sito


















Sette anni di vita, alcune vittorie alle spalle e, in cantiere, progetti e iniziative per dare voce alla società civile. Libertà e Giustizia, presieduta da Sandra Bonsanti, si muove tra politica e urgenza di democrazia. L’associazione si presenta al pubblico il 18 novembre 2002, al Piccolo Teatro Studio di Milano, tenuta a battesimo da un gruppo di garanti di altissimo livello: Gae Aulenti, Giovanni Bachelet, Enzo Biagi, Umberto Eco, Alessandro Galante Garrone, Claudio Magris, Guido Rossi, Giovanni Sartori e Umberto Veronesi. Nel corso della serata viene presentato il manifesto costitutivo: “Libertà e Giustizia vuole intervenire a spronare i partiti perché esercitino fino in fondo il loro ruolo di rappresentanti di valori, ideali e interessi legittimi. Vuole arricchire culturalmente la politica nazionale con le sue analisi e proposte. Libertà e Giustizia vuole essere “l’anello mancante fra i migliori fermenti della società e lo spazio ufficiale della politica”. Lucca, Roma, Venaria Reale, Poggibonsi, Genova: i seminari annuali di LeG sono per i soci momento di approfondimento di alcuni temi fondamentali: la libera informazione, la democrazia, l’etica, i maestri, il ruolo della società civile. I seminari a tema, momenti di studio, come la due giorni sulla Giustizia a Fiesole, confronto tra professori, magistrati, avvocati e politici, che produce un documento in parte recepito dal programma dell’ultimo governo Prodi.
Dal 2004 LeG comincia la sua lunga battaglia in difesa della Costituzione. A febbraio parte la campagna “L’Italia è anche mia” con la vignetta che Altan regala a LeG. Il 15 ottobre parte il Coordinamento per il referendum confermativo, presieduto da Oscar Luigi Scalfaro. Nel giugno 2006 la grande vittoria dei sì, che demolisce il progetto del Polo di scardinare la nostra Carta fondante. Libertà e Giustizia persegue da anni un progetto di rinnovamento della politica e ha seguito con attenzione e spirito critico e in tutte le sue fasi il lungo processo che ha portato alla nascita del Partito democratico. E’ nell’ottica di promuovere una nuova cultura della politica, di discutere e confrontarsi sui temi sensibili della democrazia e della cittadinanza che nasce nel 2007 a Pavia, la scuola di formazione politica di LeG, pensata per chi svolge attività politica nei partiti e nelle istituzioni, ma anche per chi vuole contribuire attivamente alla crescita del Paese. Il successo della prima edizione è tale che nel giro di due anni il progetto, oltre a proseguire al Ghislieri di Pavia, si estende a Modena con un corso dedicato alle “Politiche pubbliche e al benessere di uomini e donne” e a Reggio Calabria con la Summer school sul tema del “Mezzogiorno oltre il vincolo della criminalità organizzata”. Nell’ottobre 2009, si inaugura a Poggibonsi una nuova scuola di formazione: “Le vie della democrazia in Italia e nel mondo”, curata dallo storico Paul Ginsborg. Il 17 e 18 aprile 2010, seconda edizione a Modena del corso dedicato alle politiche di genere mentre in autunno sarà la volta di Genova, con tre moduli dedicati al tema della “Città” in tutte le sue declinazioni. Sabato 7 febbraio 2009, con una pagina pubblicata su Repubblica e su alcune testate locali del gruppo Espresso, Libertà e Giustizia presenta il suo manifesto “Rompiamo il silenzio”, primo firmatario il presidente onorario Gustavo Zagrebelsky, e i garanti dell’associazione. L’appello di LeG, ripreso anche dal sito on-line di Repubblica, raccoglie in pochi giorni oltre 200.000 adesioni da ogni parte d’Italia ma la sua eco, grazie anche alla presentazione alla stampa estera, si ripercuote in molti paesi europei. 40 i circoli locali (ma molti altri stanno per nascere) impegnati sul territorio a diffondere le parole d’ordine dell’associazione. Dalla diffusione del manifesto “Rompiamo il silenzio”, alla battaglia sulla libertà d’informazione, culminata con la manifestazione nazionale del 3 ottobre a Roma, alla discussione sui temi etici, al problema dell’immigrazione e del reato di clandestinità l’appello “Non rimandateci indietro” che ha raccolto più di 1500 adesioni. Banchetti in tutta Italia e all’estero per raccogliere le firme per l’appello di Repubblica dei giuristi Cordero – Rodotà – Zagrebelsky e pubbliche manifestazioni sul “processo breve”. Sempre attenti alla salvaguardia della nostra Carta fondante, è di poco tempo fa la proposta dei presidenti emeriti Valerio Onida e Gustavo Zagrebelsky perché la festa del 2 giugno diventi anche festa della Costituzione. Domenica 14 febbraio 2010 esce, con una pagina pubblicata su Repubblica e su alcune testate locali del gruppo Espresso, il nuovo documento di LeG. “Il vuoto” denuncia la paralisi su cui si è avvitato il sistema Paese e propone ai cittadini di creare una “Comunità contro il degrado”, di costruire insieme una diga per arginare lo sfascio istituzionale, politico, sociale cui stiamo andando incontro.



Il libro del giorno: Dannazione di Chuck Palahniuk (Mondadori)


















Madison ha tredici anni ed è una ragazzina come tante. Be' insomma, più o meno... Figlia di una star del cinema parecchio narcisista e di un miliardario, viene, tra le altre cose, dimenticata per le vacanze di Natale nel suo collegio di iperlusso in Svizzera dai genitori, in giro per il mondo a caccia di orfani da adottare davanti ai media. Durante una notte degli Oscar, Madison riesce nella non facile impresa di morire per una overdose di marijuana, e all'improvviso si trova in una situazione assolutamente diversa da quella della maggioranza delle sue coetanee. Per dirla tutta, Madison non solo scopre di essere morta, ma per giunta di essere finita all'inferno, con la non esaltante prospettiva di dover trascorrere un bel po' di tempo (a occhio e croce l'eternità) tra le fiamme e quei tormenti che lo hanno reso tristemente famoso. Insomma, è innegabile che sia difficile pensare positivo, ma Madison è una ragazza pratica e cerca da subito di rendere meno terribili le sue prospettive: prima di tutto deve farsi degli amici, poi deve scoprire come funzionano le cose all'inferno. Infine (e questo è un obiettivo mica da ridere), deve cercare di farselo piacere. In poco tempo diventa amica di un gruppetto di coetanei: una cheerleader, un secchione, un punkrocker e un giocatore di football, e con loro attraverserà il Deserto di forfora e valicherà Colline di unghie tagliate, per arrivare alla città fortificata dove vive Satana...

Romolo il Grande, di Friedrich Durrenmatt con traduzione di Aloisio Rendi (Marco y Marcos). Intervento di Nunzio Festa






















La caduta di Roma durante la pollicultura. L'allevamento dei polli è il principale assillo, la passione più grande dell'imperatore romano Romolo Augusto, dell'imperatore “Romolo il Grande”. Che ozia mentre Roma è presa dai Germani. Il testo teatrale di Friedrich Durrenmatt, oggi ripubblicato da Marcos y Marcos, testo teatrale che è più interessante del “romanzo” in quanto tale, gioca con la calata dei Germani di Odoacre, ma ovviamente a maggior ragione si diverte disegnato un duce che da sempre conficcato nell'oziosità della villetta distante dalla capitale dell'Impero Romano d'Occidente, sonnecchia e mangia mentre i suoi soldati muoiono in battaglia. Come, tra l'altro, in battaglia s'era perso il vecchio fidanzato della figlia del tiranno, che tra una visita e l'altra del rigattiere che compra le sculture della residenza imperiale, in questo quinto secolo d.C. torna e cerca 
di convincere la sua amata a sposare un commerciante che potrebbe salvare la patria. Cosa alla quale, il matrimonio che darebbe facoltà al commerciante ricchissimo di comprare la ritirata del re Odoacre il duce Romolo è contrario. Le porzioni nelle quali l'opera è suddivisa, come il linguaggio meticoloso dell'autore svizzero, sono pensate per rappresentare, con fare cronologico, la progressione del vile e nullafacente ultimo imperatore di Roma in puntuale conoscitore di tutte le cose del Potere. Il momento impensabile e inatteso di Romolo il Grande, infatti, sbuca da una pertugio della trama. Quando l'Odoacre confessa, intanto, d'aver paura di suo nipote. E il faccia a faccia fra i regnanti, col romano che alla fine accetta un tranquillo pensionamento nonostante la moglia sia annegata nel tentativo di scappare dal regno, si trasforma in un discorso non sui massimi sistemi ma sui massimi tormenti del Potere. L'ironia dello scrittore di romanzi e di opere teatrali che hanno scavato, dunque, nelle viscere d'ogni forma di potere, è infinita. Perché ogni lettrice e lettore che avrà in mano queste pagine riconoscerà il tormeno che supera le normali scanzioni dei tempi e la verve a dir poco corrosiva di Friedrich Durrenmatt.



OGGI MANGIO DA … N.39: BRUNO OGER - 15 b Rue Notre Dame Des Anges - 06110 LE CANNET

















“Bruno Oger et son équipe vous accueillent dans un lieu unique, au Cannet-Côte d'Azur, à 10 mn de La Croisette, dans une bastide du 18ème siècle, de style provençal, nichée dans un écrin de Verdure et restaurée avec le souci de préserver l'âme du site. Il s'en dégage une atmosphère authentique, où l'on aime se retrouver, en famille ou entre amis, avec la sensation de se sentir chez soi. L'esprit d'un hôtel particulier où la gastronomie s'associe à la convivialité. Bruno OGER vous propose un concept de restauration, décliné en 3 univers distincts et complémentaires, où la gastronomie tient toute sa place, tout en répondant à la nouvelle attente de la clientèle en quête d'une cuisine accessible et de sages additions : La Villa Archange, Le Bistrot des Anges & L'Ange Bar. Restaurant gastronomique à l'ambiance très cosy, la Villa Archange vous accueille dans ses deux salons donnant sur une cour intérieure privée et ombragée sous des arbres centenaires.
L’Ange Bar - Bar chic et élégant, à l'ambiance feutrée et décontractée, l'Ange Bar vous accueille pour prendre un verre, en dégustant des encas gourmands, confortablement installé dans des fauteuils club en cuir ou en terrasse sous la pergola ombragée. 2 petits salons, le salon bleu et le salon rouge, équipés wi-fi, ajoutent une touche décalée au lieu. L'Ange Bar est ouvert tous les jours. Ambiance musicale tous les vendredis.”


MIRKO CASADEI BEACH BAND
















E' una tradizione che comincia nel 1928 quando Secondo Casadei, zio di Raoul, fonda una delle prime orchestre da ballo romagnole. Vanta quindi oltre 80anni di storia ed ha fatto incontrare e ballare tante generazioni di italiani a ritmo di valzer, mazurka e polka. Fin da ragazzino Raoul collaborava con lui scrivendo tutte le più belle canzoni della tradizione romagnola che poi lo zio Secondo proponeva nei suoi spettacoli. Più tardi Raoul iniziò a fare il maestro elementare (ha insegnato per 17 anni!) ed andava a suonare con lo zio secondo nei weekend. L’orchestra prende il nome di “Raoul e Secondo Casadei” e inizia a portare nelle piazze e nei locali la tradizione romagnola a tempo di “Romagna mia”….
La grande svolta avviene all’inizio degli anni 70 quando lo zio Secondo scompare dopo una malattia e Raoul si vede costretto a furor di popolo a lasciare la carriera scolastica per entrare in orchestra e portare avanti una tradizione che era già entrata nel cuore della gente. Nel 1972 Raoul prende in mano ufficialmente l'Orchestra, la ringiovanisce e la rinnova scegliendo musicisti e showmen di alto livello. Scrive una canzone che sarà l’inizio della sua grande carriera: “Ciao Mare”. Inventa la formula (e lo slogan) "l'orchestra spettacolo" e la lancia in tutta Italia arrivando in vetta alle classifiche con "Ciao Mare" che diventa una hit. E poi tantissimi successi come Simpatia, La Mazurka di periferia, La mia gente, Tavola grande, All’osteria, Pronto chi parla?, Ja ja allegria…… Il suo è un genere popolare, solare e soprattutto ballabile. Non esisteva una parola precisa per descriverlo, così Raoul inventa un nuovo termine che è poi entrato a far parte del dizionario italiano: “Liscio”. Da quel momento in poi comincia un liscio-tour che non ha mai avuto pause. In quegli anni nasce “La Ca’ del Liscio” il tempio del ballo riconosciuto in tutta Italia: una megastruttura a Ravenna dove si incontrano migliaia di ballerini e fans dell’orchestra Casadei.
Nel 1980 Raoul "appende la chitarra al chiodo". Non partecipa più alle serate live per dedicarsi completamente alla parte artistica ed organizzativa dell'enorme meccanismo che ha creato intorno al ballo. L'evoluzione è sempre stato l'obiettivo principale di Raoul Casadei, ribattezzato dalla stampa "il re del liscio", che inventa negli anni ’80 la “Musica Solare”. Anche l’aggettivo “solare” da lui coniato entra nella lingua parlata comune ed entra a far parte del dizionario della lingua italiana.
La sua Musica Solare parla della Riviera Romagnola, dell’estate, della vacanza e rispecchia la voglia di allegria degli italiani. Anche in questo periodo tantissimi successi hanno portato l’orchestra Casadei a far ballare milioni di italiani nelle piazze di tutto lo stivale: Simpatici italiani, Tradizioni, La mia gente, la musica solare, E..e..estate, Io ti do l’amore, Mazurkella, E viene sabato e poi domenica (sigla di Domenica In)… In questi anni nasce anche “La Nave del Sole”, quartier generale dell’orchestra Casadei a Gatteo Mare: una discoteca/balera galleggiante dove si balla tutti i giorni dalla mattina fino a notte con le musiche di Casadei. E’ un successo e centinaia di turisti da tutta Italia organizzano pullman ogni giorno per partecipare a una festa a bordo. Sono gli anni in cui Raoul come autore si dedica a canzoni di più alto spessore che parlano sempre della sua terra come Romagna capitale, La canzone del Mare, La famiglia, Mamma Romagna, L’amicizia, Tu da Napoli io da Rimini, Periferia, oltre alle famose, Ravenna beach, Amico liscio e Rimini Rimini Rimini e La pìda. Canta i valori della famiglia, della tradizione, dell'amore, dell'amicizia con parole e melodie semplici fatte per essere facilmente recepibili dal grande pubblico, quello più popolare, ma caratterizza tutte le sue produzioni con un'altissima qualità dal punto di vista tecnico e musicale per essere anche più vicino ad un pubblico più attento. Iniziano le contaminazioni musicali nelle quali Raoul si è sempre divertito tantissimo: La terra dei cachi con Elio e le Storie Tese, Com’è bello far l’amore con i Pitura Freska, Il Traballero con il grande Tito Puente.
Le musiche dei Casadei rappresentano il ballo italiano e il folk del nostro Paese, come il Country in America, Merengue e Salsa ai Caraibi, il Reaggae in Giamaica, il Samba in Brasile o il Blues a New Orleans.


SCEGLI VEGETARIANO di Arno Schneider e Hans Gunther Kugler (Macro edizioni)


Scegli
Vegetariano! Da non
perdere

Scegli Vegetariano è un’opera completa e dettagliata nella quale vengono presentate le motivazioni di carattere salutistico e le ragioni ambientali ed etiche che possono portare alla scelta di un'alimentazione vegetariana. Perché evitare di mangiare carne e pesce? Perché sempre più chiaramente sono riconosciuti gli effetti negativi del loro eccessivo consumo sulla nostra salute e, al contrario, gli aspetti positivi del mangiare vegetariano. Perché modificare le proprie abitudini alimentari e di comportamento? Perché, se decidiamo consapevolmente di ridurre o persino eliminare per lunghi periodi carne e pesce dalla nostra tavola, sosteniamo la riduzione dei disastri del cambiamento climatico dovuti alle emissioni di gas serra e agli allevamenti intensivi. Pensato e dedicato a tutti quelli che hanno a cuore la propria salute, quella degli animali e del nostro pianeta.







domenica 16 ottobre 2011

IL CORPO DELLE DONNE - Lorella Zanardo


















Autrice del documentario con Cesare Cantù e Marco Malfi Chindemi “Il corpo delle donne” e dell’omonimo libro ed. Feltrinelli. Consulente organizzativa, formatrice e docente. Scrive e si occupa di tematiche inerenti il femminile. Fa parte del Comitato Direttivo di WIN, organizzazione internazionale di donne professioniste con sede ad Oslo (www.winconference.net), è speaker apprezzata in convegni internazionali di donne, dove tratta il tema della conciliazione sostenibile tra vita privata e professionale. Ha ricoperto importanti ruoli direttivi manageriali in organizzazioni multinazionali sia in Italia che all’estero, in particolare a Parigi dove ha coordinato progetti europei. E’ stata consulente e docente nei paesi dell’Est per la Comunità Europea. Si è occupata lungamente di gestione dei Cambiamenti organizzativi ideando tra l’altro il corso “L’Arte del Cambiamento”. Ha gestito progetti di Diversity Management apprendendone i modelli in Canada e in USA. Ha coordinato il 1° Master in Etica del Business Laureata in Letterature Straniere con una tesi sul teatro inglese contemporaneo, ha successivamente conseguito un master in Business Administration. Ha studiato recitazione, canto e ballo per molti anni, passioni che continua a coltivare. Studiosa di Paesi mediorientali, ha girato un documentario in Iraq durante l’embargo : “ L’Iraq prima della guerra”.


Il libro del giorno: Le tredici di Susie Moloney – un’anteprima (GIUNTI)





















Chick era una donna vecchio stampo. Nonostante l’ora e le circostanze, era in piena «tenuta da combattimento» come diceva Bill. Reggiseno e mutandine abbinate. Niente di troppo audace, ma era un gran bel completino. La biancheria contenitiva la stava uccidendo. Calze, sottoveste e poi l’abito, il suo abito più bello, un Ralph Lauren blu navy senza maniche. L’ orologio di Cartier, la collana di perle che le aveva regalato Bill il giorno del loro matrimonio. Infine gli orecchini coordinati e la fede. Si guardò allo specchio, rigirandosi l’anello al dito, cosa che faceva solo quando era sovrappensiero. Ma si sentiva impacciata con quella benda sulla mano, così si fermò. L’ ustione non la smetteva di pulsare. Prese la bomboletta della lacca: se ne spruzzò un po’ sui capelli e se li lisciò. Le ciocche ondeggiavano appena a ogni tocco. Era una sensazione così piacevole che per poco non ricominciò a piangere. Invece si avvicinò ancora di più allo specchio e sotto una luce impietosa si diede un’ultima occhiata. Niente male. Davvero niente male per una sessantenne. Era una delle «ragazze» più vecchie del gruppo, ma nessuno al di fuori della loro cerchia lo avrebbe mai sospettato. Questo pensiero la riportò alla sua bruciatura e a Bill che le  diceva «Chick, tesoro, dammi le chiavi, non fare la stupida». Ma lei non gliele voleva dare, così le aveva strette nel pugno per nasconderle. Bill sfoggiava il suo solito sorriso vago, incerto, quando all’improvviso un insopportabile calore l’aveva costretta ad allentare la presa, lasciandole cadere. Bill però non l’aveva notato: era stordito, non a causa dell’alcol o di una droga, ma per colpa di Izzy, e non si era reso conto della pelle bruciata rimasta attaccata alla chiave né del dolore. Si era limitato a un «Grazie cara, ci vediamo stasera». Ovviamente lui non la rivide mai più.

Sentimenti sovversivi, di Roberto Ferrucci (Isbn). Intervento di Nunzio Festa





















Non ci sono scuse. Il parallelismo tra Francia e Italia che Roberto Ferrucci mette in scena in questo suo ultimmo “Sentimenti sovversi” è urticante. Sappiamo, dopo la lettura, ancor meglio quanto il Belpaese sia da molto ex Belpaese. Il romanzo, già benedetto da Tiziano Scarpa, racconta la residenza francesce dello scrittore che è ospitato a Saint-Nazaire come prima di lui tante altre penne. Ferrucci oppone il fascino di certi luoghi francesi a una Iesolo in devastazione. Per cemento. Nonostante il passato. E un po' di nostalgia che allo scrittore fa ricordare di quando era piccino e in quel mare senza tutti questi palazzoni c'erano corteggiamenti lunghissimi. Oppone, l'autore, un certo tipo di cordialità, francese e non, gusto dell'accoglienza e dell'integrazione con la i non necessariamente maiuscola ed evocativa con il linguaggio della nuova e morta Italia che deve incazzarsi necessariamente coi migranti. A Venezia, rammenta Roberto Ferrucci in righe sconvolgenti persino più d'altre, in pratica il filoso ed sindaco d'allora Massimo Cacciari invento un provvedimento razzista contro gli ambulanti: in quanto nelle fughe dai vigili dotati di repressione urtavano i cittadini. Assurdo. Viene di vomitare. Di certo la Lega gioisce e noi per un pezzo ancora moriamo di nuovo. La narrazione di Ferrucci parte dall'insediamento in terra straniera, salutato da un vero brindisi, passa nelle elezioni italiote che incoronarno e 're-incoronano' Berlusconi, si fa incantare da paesaggi soffiati dal vento. Roberto Ferrucci, in questo romanzo sentimentale assai e carico di meraviglie e forza della meraviglia, per quanto ancora sia possibile, per mezzo d'una lingua gentile e semplice, dialoghi minimi e simbolici, cerca di sconfiggere l'odio dell'italiano che italiano non si sente con l'Amore verso le cose e quindi in faccia alle persone. Non si può, e non si potrà, di certo, sovvertire con dolcezza. Ma, in fondo, Sentimenti sovversivi, lo voglia o no l'autore, di dolcezza è carico. A carica esplosiva. Pubblicato per la prima volta proprio in Francia, finalmente questo testo di Ferrucci si confronta con i resti dell'Italia. 

GQ n.35: KYLIE MINOGUE … FACCI BALLARE!


OGGI MANGIO DA N.38: HOTEL TRAUBE TONBACH – Restaurant Schwarzwald (Tonbachstrasse 237 - 72270 Baiersbronn im Schwarzwald)














At the Traube, there are a total of four restaurants to celebrate culinary diversity. Harald Wohlfahrt, acclaimed as one of Europe's best chefs, serves his top-class grand cuisine in the Schwarzwaldstube. Jürgen Reidt conjures up fascinating menus and buffets with market-fresh produce in the Silberberg restaurant. In the Köhlerstube, Henry Oscar Fried stands for a fine cuisine with internationally inspired accents. And you can experience his ability to excellently prepare plain, regional delights as well in the cosy Bauernstube.
Our rustic Bauernstube restaurant is the historic heart of the Traube. Typical Swabian specialities taste particularly good here in the comfortable and authentic rooms. Swabian noodles and ravioli-type noodle parcels, potato salad and lentils are prepared by our creative chef Henry Oskar Fried with a new, modern lightness. Sit back and wait for a surprise of the delicious kind.


CARTIER
















«Cartier si impegna nei confronti dell'intera società attraverso la  sua politica di Responsabilità  d'Impresa che rispecchia ciò che  siamo e ciò che vogliamo essere, coerentemente con l'impegno di  Cartier per l'eccellenza». Bernard Fornai - Presidente di Cartier International
“Dal 1847 la Maison Cartier fa propria la tradizione  dell'eccellenza. Questa tradizione è oggi anche un nostro  dovere. Questo dovere di mantenere l'eccellenza nelle  nostre creazioni, nel savoir-faire e nella qualità dei  servizi si estende anche alle scelte etiche, sociali e  ambientali che regolano le nostre principali attività. Con la nostra politica di Responsabilità d'Impresa  formalizziamo il nostro impegno ad agire come un  gioielliere responsabile e la nostra dedizione a un  continuo miglioramento. Dai nostri atelier fino alle boutique, ci assicuriamo che il  personale sia sempre ben informato così da poter  garantire che i nostri impegni siano rispettati nel corso di  tutte le operazioni quotidiane.”
La Fondation de la Haute Horlogerie risponde ad uno scopo  principale ed essenziale :Promuovere e sviluppare la cultura dell'Alta Orologeria tecnica e  preziosa nel mondo, attraverso le sue creazioni, le sue invenzioni e il  suo know-how. Ponendosi al punto di confluenza tra arte e tecnica, l'Alta Orologeria  offre al mondo contemporaneo un "supplemento d'anima". L'Alta  Orologeria è l'incarnazione di una cultura che ha il potere di far  sognare. È per diffondere, rafforzare e accrescere questa bella eredità che la Fondation de la Haute Horlogerie ha creato il sito www.hautehorlogerie.org, il portale dell'Alta Orologeria


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