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venerdì 21 ottobre 2011

GRAVITA’ ZERO blog















Gravità Zero è un blog di divulgazione scientifica che cerca di spiegare la scienza in maniera chiara, semplice e divertente. Gravità Zero è strutturato come un corporate blog: un vero e proprio kit di sopravvivenza, un valido strumento che cerca di eliminare quella distanza tra chi fa ricerca e il grande pubblico. Articoli di approfondimento sulle questioni scientifiche più attuali, si alterneranno a news di carattere generale e ad articoli di giochi ricreativi e divertenti. Un blog che solletica l'emisfero sinistro del cervello, senza dimenticarsi di stimolare la parte creativa propria della parte destra. Un blog che da una parte si rivolge ai ricercatori, agli insegnanti, ai giornalisti e a coloro che svolgono la professione di comunicatore scientifico, che troveranno qui spunti e metodi per "comunicare al meglio le loro ricerche". Ma anche a giovani e appassionati che troveranno in queste pagine un modo particolare di approfondire la conoscenza del mondo fisico che li circonda sotto un'ottica del tutto innovativa e stimolante.


OGGI MANGIO DA … n. 43: La Madia a Licata (AG)

















Lo Chef Pino Cuttaia  – “Ho 41 anni e 3 figli; ho aperto la Madia a Licata insieme a mia moglie Loredana nel 2000, e abbiamo ricevuto la stella Michelin nel 2006. Sono nato a Licata, e da bambino ho seguito la famiglia nel nord Italia. Ho vissuto a Torino, e dopo gli studi ho cominciato a lavorare in fabbrica. Nel fine settimana cucinavo, per distrarmi. Poi la distrazione si è trasformata in lavoro, con lunghi soggiorni nelle cucine di ristoranti importanti (Il Sorriso a Soriso, Novara; Il Patio a Pollone, Biella). Al nord ho imparato la precisione nel lavoro. Al sud ho ritrovato il calore, la passione, gli ingredienti e le ricette della mia infanzia. Quel concorso di cose che tutte insieme si chiamano «identità». Ed è proprio questo che mi dà la libertà di reinventare, di cucinare ricordando momenti passati, stagioni, simboli della storia gastronomica della mia gente.”
La cucina – “Uno dei momenti più belli è quando sforniamo il pane, anzi, i pani: sette, tutti diversi, sono il nostro benvenuto. Ci piace essere semplici e buoni, a partire dal pane. Da noi troverete tecniche che citano giochi d’infanzia, episodi di vita isolana: come l’affumicatura alla pigna, la bottarga pensata per dare consistenza a una salsa, il nero di seppia essiccato e trattato come una spezia. Ingrediente, colore, consistenza: la cucina, da noi, parte da qui. Poi ci sono le chiacchiere coi pescatori, con i contadini. I pensieri prima di prendere sonno, le idee da mettere alla prova.
Dai pescatori e dai contadini, a saperli ascoltare, non si imparano solo le ricette di gente semplice che da generazioni sa mangiare bene. Si impara che per trasformare un’idea in ricetta bisogna saper aspettare il tempo. La cucina è il pensiero di un singolo: è frutto della solitudine dello chef, della riflessione su un ingrediente, su una tradizione. È un pensiero che diventa un fatto corale, di squadra da dividere con I nostri collaboratori. La fatica è di tutti. Il risultato, anche.”


Artificial Paradise, di Gianpaolo Borghini (LaRecherche.it) – un estratto



















“Lo choc è stato forte. La sera, nella luce spietata dei neon, l’ufficio di Corrado sembra più spoglio di quello che è. La luce lattiginosa appiattisce i rilievi, deforma l’umore, annulla le ombre. Lui sbatte nervosamente le dita sulla tastiera del computer. Muove isterico il mouse. Vorrebbe far quadrare dei conti che nessuna logica può far tornare: le poche voci in entrata contro le infinite in uscita. Lo schermo LCD è ogni istante più minaccioso: bocca di un forno a fuoco vivo che carbonizza speranze. Una rabbia sorda gli crea un tic nervoso a una gamba. I numeri sono sempre più piccoli: formiche rabbiose, spietati predatori. Le cifre escono dal monitor e lo colpiscono sugli occhi, sulle aree del cervello adibite ai calcoli, sfiniscono l’illusione. E poi i volontari da coordinare: sempre pochi e troppo sprovveduti e le telefonate problematiche per due ricoveri di vagabondi, le cui esistenze sono finite lo stesso pomeriggio. È disumano fondare e gestire due case per il recupero dei barboni se non sei Madre Teresa di Calcutta e nel suo Dio nemmeno riesci a crederci. Anche se vivi in una città moderna con la metropolitana, due aeroporti, ospedali, SUV in doppia fila e anziani custoditi in case di riposo asettiche e non in quella realtà meno che povera dove lei aveva scelto di compiere la sua missione. Ma avere una missione, o avere l’impressione di averla, sconvolge le esistenze e può cambiare tutto quanto ci circonda.”

giovedì 20 ottobre 2011

GQ n.39: ASIA ARGENTO … BELLA E RIBELLE!


Il libro del giorno: CANTI e SUONI della TRADIZIONE di CARPINO a cura di Pio Gravina ed Enrico (Kurumuny)




















“Quando per vecchiaia se ne saranno andati anche gli ultimi cantatori, pastori e contadini nati negli anni ʻ20, non ci sarà più modo di poter ascoltare dal vivo la musica di tradizione di Carpino, e di capire di chi siamo figli, e da dove proveniamo”. Con queste considerazioni che danno la misura del lavoro di ricerca condotto, Pio Gravina e Enrico Noviello aprono il loro lavoro Canti e suoni della tradizione di Carpino, composto da due Cd audio e da un libretto allegato, una sorta di guida all’ascolto con i testi dei canti eseguiti, le note dei due curatori e le traduzioni dei canti stessi. Proprio per cercare di salvare dall’oblio un patrimonio straordinario, un vero e proprio giacimento di memorie e di suoni antichi, Gravina e Noviello hanno deciso di intraprendere la stessa strada che prima di loro hanno percorso grandi ricercatori come Alan Lomax, Diego Carpitella e Roberto Leydi. Per due anni Noviello e Gravina hanno frequentato gli ultimi esponenti della tradizione carpinese, accompagnandoli con la chitarra battente e quella francese (quella classica) nei sonetti eseguiti nei tre modi tradizionali, alla montanara, alla viestesana, alla rodiana e documentando questi incontri. Una selezione dei materiali sonori provenienti da questa ricerca, scelti in base al valore documentario, alla qualità delle performances vocali, e al fatto di contenere strofe e modalità esecutive di particolare interesse o in qualche modo diverse da quelle finora conosciute, compone il primo Cd della raccolta. Il secondo invece contiene una serie di canti provenienti dalle ricerche storiche, a partire da una rodiana sporca registrata nel 1966 da Roberto Leydi e Diego Carpitella dalla viva voce di Antonio Di Cosmo, detto Marèssë, passando per alcuni brani registrati da Ettore De Carolis nel 1967, per arrivare ad altri brani registrati nel corso di alcune sessioni informali degli anni ʻ80 e a esibizioni più recenti dei componenti dei Cantori di Carpino, tra cui spicca una notevole ninna nanna eseguita da Antonio Piccininno, l’ultimo componente anziano del gruppo rimasto ancora in attività. Dall’ascolto di questa affascinante sequenza musicale, che nelle intenzioni dei due ricercatori “vuole restituire un’idea complessiva di uno dei corpus musicali della tradizione agricolo pastorale più interessanti di tutta Italia”, si rimane colpiti dalla complessità e dal virtuosismo delle tecniche strumentali e vocali elaborate nel centro della Capitanata e dall’estrema raffinatezza e varietà delle soluzioni poetiche, finalizzate in gran parte allo svolgimento delle serenate.

OGGI MANGIO DA … N.42: Martín Berasategui (Loidi Kalea 4. 20160 Lasarte-Oria, Gipuzkoa)












“Llevo 35 años dedicado en cuerpo y alma a lo que más me gusta en el mundo, cocinar. Siempre hemos procurado ser precisos con los gestos, prudentes con el horno, certeros con el filo, afinados con el olfato, avispados en el mercado y rectos en el fogón. No es tan difícil acertar con las cosas del comer, basta con saber aprovechar y mejorar lo que nos viene dado, pues pisamos un país privilegiado. La pelea que libro a diario con mi equipo es la más antigua del mundo: la que enfrenta a la mano con el fuego. La vieja batalla de la piel contra la llama. Si quieres conocer de cerca todo esto que te cuento, entra en mi casa, las puertas están del todo abiertas para ti.”

Johnny English - La rinascita




Questo è il primo trailer italiano ufficiale di Johnny English - La rinascita. A 8 anni dal primo esilarante "Johnny English", il dissacrante Rowan Atkinson ("Mr. Bean") torna a vestire i panni dell'agente segreto più maldestro che esista. Questa volta la goffa spia sarà alle prese con una ragnatela di cospirazione che corre per tutto il KGB, la CIA e persino l'MI-7, minacciando l'incolumità del primo ministro Cinese. Ad affiancarlo nell'impresa, l'affascinante Pamela Head (Gillian Anderson), la mai dimenticata Scully di "X-Files".

VULCANI di Sabrina Mugnos (Macro edizioni)


Vulcani Quali
Rischi? Da non
perdere


Se i vulcani vicini a noi iniziassero ad eruttare cosa succederebbe in Italia? Ci troveremmo ad affrontare una situazione simile a quella del terremoto dell’Aquila del 2009 o, ancora peggio, dovremmo far fronte ad una catastrofe come quella del Giappone del marzo 2011? E' nostra responsabilità, per non essere colti impreparati, informarci sulla geologia della terra su cui viviamo e sul suo divenire? Geologa specializza in vulcanologia, Sabrina Mugnos in "Vulcani - Quali rischi?", risponde a tutte queste domande attraverso un'appassionante disanima scientifica dei pericoli e delle meraviglie che caratterizzano i vulcani, incorniciato in una visione struggente della natura e del suo rapporto con l’uomo, magistralmente colta dal suo animo umanistico. Una lettura indispensabile per pianificare il nostro futuro sulle basi di conoscenze inoppugnabili. L'autrice dedica ampio spazio ai vulcani italiani (anche a quelli sommersi sotto il Mar Tirreno), in particolar modo a quelli campani, e racconta, mettendoli a confronto, quelli del resto del mondo. Propone, inoltre, un utilissimo prontuario da utilizzare nel caso in cui ci si trovi in mezzo ad un'eruzione, uno tsunami o semplicemente in terreni vulcanici. Il libro, che contiene numerosi dati, informazioni, immagini e illustrazioni, appassiona per lo stile avvincente con il quale vengono raccontate le storie dei principali eventi vulcanici, spesso narrati in prima persona dall’autrice nella forma di un diario di viaggio, trasmettendo al lettore la sensazione di averli vissuti davvero. Tutto il materiale proviene da fonti scientifiche accreditate e la stessa prefazione è stata fatta da uno dei massimi esperti mondiali in materia. Dalla prefazione di Augusto Neri Direttore della Sezione di Pisa dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia: “Il libro di Sabrina, unico nel suo genere sul panorama editoriale nazionale, è un saggio scientifico di alto profilo, ma anche un racconto appassionato e appassionante dei processi vitali del nostro pianeta. Sarebbe davvero un peccato non leggerlo!”

COMPTOIR DES COTONNIER





















“Depuis sa création en 1995, Comptoir des Cotonniers dessine ses collections en conjuguant modernité et chic intemporel. La silhouette allie naturel et raffinement, maîtres mots de la création où tout est pensé pour des femmes bien dans leur peau. En Europe, en Asie comme aux Etats-Unis, les clientes plébiscitent Comptoir des Cotonniers comme l’expression du chic à la française. La femme Comptoir joue en toute liberté avec les tendances, choisissant dans les collections les vêtements qui lui ressemblent, les matières qui lui plaisent et les couleurs selon son humeur. Elle est libre de créer sa mode et son propre style. Les collections Comptoir des Cotonniers lui permettent de trouver ce ton très juste, de mixer une pièce féminine avec une autre d’inspiration plus masculine, de réinterpréter un vêtement fonctionnel dans un esprit féminin. Pour rester toujours au plus près des femmes, Comptoir des Cotonniers a choisi en précurseur de faire vivre ses collections en mettant à l’honneur des anonymes, véritables duos de mères & filles, qui incarnent avec enthousiasme et plaisir les valeurs de la marque. Ces valeurs de naturel et de proximité s’expriment entre autres par la richesse extraordinaire et sans fin des liens qui unissent mères et filles, complices, touchantes, et pétillantes. Qui dit Comptoir, dit aussi, échanges, proximité et complicité avec les clients. D’où une atmosphère cosy, intime, chaleureuse et lumineuse dans les boutiques Comptoir. Engagement réel et sincère de la marque auprès des causes qui lui sont chères, le respect de l’humain et de l’environnement. Comptoir choisit de s’associer à des marques aux valeurs éthiques, telles que Veja ou Nu, et s’engage année après année, auprès de diverses associations, telles que Médecins du Monde, Vivre comme Avant, Toutes à l’Ecole ou W4 (Women’s Worlwide Web). Comptoir des Cotonniers puise son inspiration au cœur même de ces valeurs, en observant et écoutant ces femmes aux mille facettes, et crée ainsi des collections qui répondent à leurs goûts et au style propre de chacune d’entre elles. A chacune sa personnalité, à chacune son style.”


mercoledì 19 ottobre 2011

PETROLIO … uno sguardo dal picco! A cura di Debora Billi








 
“Il blog è curato da Debora Billi, laureata in Lettere, membro Aspo Italia e giornalista. Ha collaborato con produzioni televisive, radio e testate periodiche sugli argomenti più vari, dalla politica internazionale all'architettura, ma la sua (francamente inspiegabile) passione è il petrolio e le sue infinite implicazioni nel mondo moderno. Ha aperto questo blog perché convinta che di petrolio si può e si deve parlare con semplicità ma senza trascurare nulla. Ama i libri ed i viaggi, ed il suo ideale di vacanza è una gita a Proudhoe Bay in Alaska per vedere dal vivo il massacro ambientale operato dalle compagnie petrolifere. Purtroppo non trova nessuno disposto ad accompagnarla. Cura anche il blog Crisis


GQ n.38: Bruce Springsteen ... THE BOSS!


Il libro del giorno: La Scienza dell’Invisibile di Massimo Citro e Masaru Emoto (Macro edizioni)


La Scienza
dell'Invisibile Buono


La Scienza dell'Invisibile ci introduce, in maniera chiara e appassionante, a straordinarie scoperte scientifiche. Un’opera che finalmente ci spiega quei fenomeni fisici che i nostri sensi non percepiscono e che non sono magie o superstizioni, ma costituiscono una "nuova" scienza antica. Un affascinante viaggio tra fisica, medicina, spiritualità e filosofia. È possibile dare informazioni all’acqua attraverso suoni, parole ed emozioni? E l’acqua ha una memoria? Possiamo trasferire a esseri viventi le proprietà terapeutiche dei farmaci senza doverli somministrare? Si potrà arrivare ai “farmaci digitali”? «Tutti sanno che una cosa è impossibile da realizzare finché non arriva uno sprovveduto che non lo sa e la inventa». Albert Einstein
Attraverso La Scienza dell’Invisibile, una nuova disciplina scientifica contemporanea, Massimo Citro e Masaru Emoto ci conducono in un affascinante viaggio tra fisica, medicina vibrazionale, spiritualità e filosofia. Un percorso stimolante che chiarisce fenomeni fisici non percepibili dai sensi umani e dunque invisibili e non misurabili. Tutto quel che esiste al di fuori della nostra percezione è una nuova scienza, non magia o superstizione. Gli Autori si soffermano soprattutto sul fenomeno della cosiddetta memoria dell’acqua. Emoto racconta le sue esperienze di cristallizzazione e la possibilità d’informare l’acqua attraverso suoni, parole e emozioni.
Citro presenta la sua scoperta del Trasferimento Farmacologico Frequenziale (TFF) che consente di trasferire a sistemi viventi, attraverso particolari circuiti elettrici, le proprietà terapeutiche di molte categorie di farmaci senza doverli somministrare. Una vera rivoluzione, una svolta verso una medicina che utilizza “farmaci digitali” senza effetti tossici, con una maggiore efficacia e un minor costo. Le possibili applicazioni sono tante: nella clinica umana e veterinaria, nella bioagricoltura e nell’industria alimentare.


OGGI MANGIO DA … N.41: Bareiss Restaurant (72270 Baiersbronn-Mitteltal)













“Take the time. Open your senses. What awaits you here is not an everyday occurrence: the huge culinary experience. These pleasures are so extraordinary, composed with such concentration and care for you personally – the aroma, taste, colours, fine nuances, differing consistencies, sweet and salty, soft and crisp, etc. What harmony! Please remember to book your table well in advance and bear in mind that the Restaurant is closed on Mondays and Tuesdays, as well as from 26 February to 30 March and from 29 July to 24 August 2012.
Three stars in the Michelin Guide – more is not possible. To be awarded three stars is the highest of emotions. To have three stars is hard work at the very highest level. Claus-Peter Lumpp and his team cannot imagine anything better than to do this work every day. So that guests can enjoy something that is not everyday, within the wonderful framework of the Restaurant BAREISS. Looked after by Maître Thomas Brandt, vinologically accompanied by Sommelier Jürgen Fendt, a visit to our gourmet restaurant is a really extraordinary culinary experience.”


CLIPS




















Protagonista del fashion-system, Wanda Mode è una realtà che ha da tempo conquistato un ruolo importante e riconosciuto sui mercati italiani ed esteri. Un'azienda cresciuta in fretta, con incrementi costanti di fatturato, tanto da convincere la Dun & Bradstreet ad elevarla al livello di rating AA1, sinonimo di solidità finanziaria.  Il business in continua espansione deve i suoi risultati ad un range di linee completo e versatile, a marchi ben assortiti e posizionati come Clips, Clips More e Clips Tricot, distribuiti attraverso un network commerciale selezionato. L'impeccabile servizio al cliente e gli investimenti su prodotto e comunicazione rappresentano le leve strategiche con cui l'azienda intende consolidare ulteriormente la propria presenza sui mercati mondiali.


L’Unificazione italiana di Salvatore Lupo (Donzelli) a Montecitorio a Roma













Sarà presentato “L’unificazione italiana” di  Salvatore Lupo, con l’intervento di Paolo Mieli, Raffaele Romanelli e il coordinamento di Simonetta Fiori, giovedì 20 ottobre 2011 alle ore 19.00 a  Roma  per la rassegna “Giornate del libro politico a Montecitorio”. Dove? Presso la Camera dei Deputati in piazza Montecitorio negli spazi della Sala Aldo Moro. Ingresso libero ovviamente. L’ingresso del Mezzogiorno nello Stato-nazione rappresenta il culmine del processo di unificazione ed è il fulcro della celebrazione, e dell’anti-celebrazione revisionista, del centocinquantenario che si sta svolgendo sotto i nostri occhi. Se ne discute il 20 ottobre alle ore 19 a Roma, in occasione della presentazione del libro di Salvatore Lupo L’unificazione italiana, appena uscito da Donzelli. Il libro, che traccia una nuova originale sintesi storica di quegli avvenimenti, del mito che già allora si costruì intorno ad essi, nonché della rielaborazione della memoria che ne seguì, sarà presentato nell’ambito delle Giornate del libro politico a Montecitorio da Paolo Mieli e Raffaele Romanelli, coordinati da Simonetta Fiori. Lupo adopera il termine «Risorgimento», perché è quello che ci è stato consegnato dalla tradizione, consapevole che esso ha il difetto di nascondere gli elementi conflittuali che connotarono il percorso unitario. Per restituire la dimensione dei conflitti, Salvatore Lupo usa le parola «rivoluzione» e «controrivoluzione»; e poi quella di «guerra civile». Nel processo di unificazione italiana infatti ci fu un vero e proprio scontro politico e sociale, ma non solo: nell’Italia divisa di quel tempo, e soprattutto nel Mezzogiorno, si contrapponevano diversi patriottismi, quello siciliano, napoletano, italiano. Queste complicazioni, rimosse nella lavorio costruzione della nostra memoria, ci obbligano a ridefinire alcuni schemi interpretativi sul Risorgimento.

Salvatore Lupo è professore ordinario di Storia contemporanea all’Università di Palermo. È stato tra i fondatori della rivista «Meridiana», che attualmente dirige, ed è membro del comitato di redazione di «Storica». Per i tipi della Donzelli ha pubblicato: Storia della mafia dalle origini ai giorni nostri (1993, 2004); Andreotti, la mafia, la storia d’Italia (1996); Il fascismo. La politica in un regime totalitario (2000, 2005); Partito e antipartito. Una storia politica della prima Repubblica (2004); Che cos’è la mafia. Sciascia e Andreotti, l’antimafia e la politica (2007).

Tre volte all'inferno di Cristian Borghetti (Perdisa Pop). Intervento di Nunzio Festa

















Quando abbiamo scelto di leggere “Tre volte all'inferno”, ovviamente, già avevamo, tranquillamente superato il pregiudizio del genere; nel senso che, precisiamo, i romanzi dichiarati e dichiaratamente presentati e/o proposti come gialli noir ecc. è difficile prenderli sul serio: specie se a firmarli sono autrici e autori d'Italia. Specialmente se, poi, dello scrittore, permetteteci persino questo, nulla sappiamo. Ma Tre volte all'inferno del quasi esordiente Cristian Borghetti c'ha sconvolti. Dunque il libro, che contiene non racconti, ma addirittura tre (brevi) romanzi – del gotico più gotico – ha rotto argini per prendersi attenzioni alla grande. Per esempio il primo racconto fa vedere questa terra amena e praticamente lucubre di Bosco Oscuro, terra del dominatore Asmodeo Colonna, verso l'ultimo pezzettino d'Ottocento che si possa immaginare, che viene visitata accanitamente da una furia omicida non umana. E che il colonnello Flauros Ferramano, valoroso soldato e nemico giurato del nobile, è chiamato a rintracciare coi suoi uomini più duri. La lunga serie di colpi di scena è sempre detta da una voce narrante, apparentemente esterna alle scene e persino in grado di dare più di qualche giudizio sulle questioni, si paleserà solamente alla fine del filare della trama. La lingua di Borghetti, autore che Alan D. Altieri raccomanda con devozione paterna, costruisce uno stile che è la cifra in più dei fatti, comunque pure loro molto ben calibrati e soprattutto devastanti in quanto a originalità, materia della quale questi fatti sono pieni – e non era semplice. Quindi, nuovamente, Perdisa pesca molto bene. Senza remore possiamo inoltre aggiungere che uno scrittore, tra l'altro giovane, come Cristian Borghetti è destinato a passare a una delle major dell'editoria. Noi, molto più umilmente, dopo aver letto questa interessante opera, che per dirne un'altra riesce a re-inventare la figura di Medusa, attendiamo la prossima prova di Borghetti. Che c'auguriamo sia persino più soddisfacente. Cristina Borghetti, con questi suoi giri all'inferno, con questi viaggi diretti alle fiamme dell'Inferno, lascia un biglietto da visita che conserviamo.



martedì 18 ottobre 2011

GQ n.37: Rebecca Romijn-Stamos …di tutto di più!GQ n.37: Rebecca Romijn-Stamos ...we love New York!!


Mangiar Sano e Naturale con Alimenti Vegetali e Integrali di Michele Riefoli (Macro edizioni)


Mangiar Sano e
Naturale Da non
perdere



Consapevolezza alimentare ed evoluzione della coscienza: ecco i due pilastri su cui poggia questa preziosa guida, capace di rispondere alle domande più importanti su cibo, salute ed ecologia. Con un taglio educativo-scientifico e un linguaggio comprensibile da tutti, Michele Riefoli traccia un percorso di consapevolezza alimentare in grado di migliorare il nostro stato di salute e benessere e, al tempo stesso, di diminuire l’impatto ambientale del nostro stile di vita. Mangiar Sano e Naturale con Alimenti Vegetali e Integrali è un manuale di educazione alimentare ricco di informazioni utili, capace di spiegare l’importanza dell’ascolto del corpo e di indirizzare le scelte alimentari di chi voglia migliorare le proprie prestazioni fisiche e mentali in modo naturale. Il programma definito Veganic (Alimentazione Naturale Integrale Consapevole a base vegetale), si basa sulla felice unione di dieta mediterranea e vegetariana, con una particolare attenzione all’importanza di cereali, legumi e germogli. Chiude il volume un capitolo dedicato a più di 40 ricette per iniziare il lettore al nuovo sistema che gli darà energia e benessere e lo aiuterà a conquistare e mantenere il peso forma. Grazie ai risultati della ricerca medico-scientifica il cibarsi di vegetali è ormai un accertato, indiscusso potente mezzo per mantenere un buon livello di salute. Paradossalmente, le conoscenze necessarie per poter godere appieno di questi effetti, più che nei libri di medicina si trovano nella testa delle persone di buon senso che hanno avuto la fortuna di non diventare cieche e sorde di fronte a sollecitazioni devastanti di modernità e prosperità. Luciana Baroni (medico chirurgo, neurologo, presidente Società Scientifica Nutrizione Vegetariana - SSNV)





Il libro del giorno: L’ultima fortezza di Bernard Cornwell (Longanesi)




















John Moore è poco più di un ragazzo quando, nell'estate del 1779, viene mandato a difendere, alla testa di un pugno di uomini, un avamposto britannico a est del Massachusetts, durante la guerra di indipendenza americana. Da quell'ultima fortezza, in cima a un boscoso e impervio grumo di terra che domina la baia di Penobscot, la corona inglese spera di organizzare la propria riscossa. Ma il governo del Massachusetts, deciso a "catturare, uccidere o distruggere gli invasori", mette insieme una spedizione punitiva inviando un'imponente flotta contro il nemico. La battaglia, che scriverà una delle pagine più drammatiche e significative di quella guerra fratricida, avrà però un esito sorprendente. Questa è la storia di quella battaglia ed è la storia dimenticata, o volutamente nascosta da qualcuno, di John Moore: un uomo pronto a combattere per una causa superiore, pronto a morire per l'amore di una donna e pronto a cambiare le sorti di un combattimento armato soltanto del proprio cuore. È la storia di un eroe.

OGGI MANGIO DA … N.40: Akelaŕe by Pedro Subijana (Pº Padre Orcolaga, 56 - 20008 San Sebastián, Gipuzkoa)

















El Restaurante Akelaŕe es Pedro Subijana y un gran equipo humano, profesional y eficaz que ponen toda su pasión al servicio de procurarle a Ud. una estancia con la más fuerte impronta posible, a través de la comida y el ritual que suponen todos los demás detalles, desde que entre hasta que se vaya. Pedro Subijana les recomienda optar por comer en “fórmula menú” degustación. Por qué? Sin duda, porque cualquiera de los dos que les proponemos han sido elegidos a conciencia, equilibrados y actualizados constantemente con nuestras últimas novedades y los productos del momento. También cabe la posibilidad de que les organicemos unos a su medida. así podrán conocer y disfrutar a fondo la cocina de Akelaŕe. Además, nuestra carta les da la posibilidad de elegir su plato favorito, si no quieren dejarse guiar por nuestras propuestas, así como encargar los postres con antelación.


CHICCO
















“Secondo noi, no. Forse è per questo che ci sembra ancora il migliore del mondo. E ci sentiamo fortunati perchè possiamo pensare ogni giorno a come farlo. Così, ogni cosa che pensiamo nasce con un solo scopo. Arrivare un giorno in una casa, incontrare un bambino e renderlo felice. Per noi, non c'è nulla che valga più di questo. Perchè sappiamo che in cambio avremo il regalo più bello del mondo. Il sorriso di un bambino”


MINIMA ET MORALIA – il blog culturale di Minimum Fax















“minimaetmoralia nasce da un’idea precisa del luogo che i redattori volevano abitare nella rete: un luogo dove i testi non fossero pretesti per sbranarsi ma proposte sentite, da accogliere se non con gratitudine ogni volta, per lo meno con rispetto. Scrivere articoli per i giornali costa fatica e impegno. Siamo una redazione eterogenea, di persone che hanno diverse posizioni e concezioni della cultura, della politica, della letteratura: siamo liberi di andare sul blog la mattina e pensare tra noi le cose peggiori degli articoli degli altri. Lo stesso vale per chi ci legge: il privilegio di commentare brutalmente gli articoli che non ci piacciono vale per il tavolino del bar la domenica mattina così come per la poltrona davanti al computer ogni giorno della settimana. La cultura non può prescindere dalle reazioni viscerali. E allo stesso modo non può prescindere dai commenti critici: chiunque è libero di esprimere disaccordo, se ci tiene a entrare nel merito di un pezzo.
Abbiamo invece deciso di cancellare i commenti offensivi, in cui ci si limita a insultare il pezzo o l’autore del pezzo.”


lunedì 17 ottobre 2011

GQ n.36: Manuela Arcuri … in estate, d’inverno … sempre!


LIBERTA’ E GIUSTIZIA - il sito


















Sette anni di vita, alcune vittorie alle spalle e, in cantiere, progetti e iniziative per dare voce alla società civile. Libertà e Giustizia, presieduta da Sandra Bonsanti, si muove tra politica e urgenza di democrazia. L’associazione si presenta al pubblico il 18 novembre 2002, al Piccolo Teatro Studio di Milano, tenuta a battesimo da un gruppo di garanti di altissimo livello: Gae Aulenti, Giovanni Bachelet, Enzo Biagi, Umberto Eco, Alessandro Galante Garrone, Claudio Magris, Guido Rossi, Giovanni Sartori e Umberto Veronesi. Nel corso della serata viene presentato il manifesto costitutivo: “Libertà e Giustizia vuole intervenire a spronare i partiti perché esercitino fino in fondo il loro ruolo di rappresentanti di valori, ideali e interessi legittimi. Vuole arricchire culturalmente la politica nazionale con le sue analisi e proposte. Libertà e Giustizia vuole essere “l’anello mancante fra i migliori fermenti della società e lo spazio ufficiale della politica”. Lucca, Roma, Venaria Reale, Poggibonsi, Genova: i seminari annuali di LeG sono per i soci momento di approfondimento di alcuni temi fondamentali: la libera informazione, la democrazia, l’etica, i maestri, il ruolo della società civile. I seminari a tema, momenti di studio, come la due giorni sulla Giustizia a Fiesole, confronto tra professori, magistrati, avvocati e politici, che produce un documento in parte recepito dal programma dell’ultimo governo Prodi.
Dal 2004 LeG comincia la sua lunga battaglia in difesa della Costituzione. A febbraio parte la campagna “L’Italia è anche mia” con la vignetta che Altan regala a LeG. Il 15 ottobre parte il Coordinamento per il referendum confermativo, presieduto da Oscar Luigi Scalfaro. Nel giugno 2006 la grande vittoria dei sì, che demolisce il progetto del Polo di scardinare la nostra Carta fondante. Libertà e Giustizia persegue da anni un progetto di rinnovamento della politica e ha seguito con attenzione e spirito critico e in tutte le sue fasi il lungo processo che ha portato alla nascita del Partito democratico. E’ nell’ottica di promuovere una nuova cultura della politica, di discutere e confrontarsi sui temi sensibili della democrazia e della cittadinanza che nasce nel 2007 a Pavia, la scuola di formazione politica di LeG, pensata per chi svolge attività politica nei partiti e nelle istituzioni, ma anche per chi vuole contribuire attivamente alla crescita del Paese. Il successo della prima edizione è tale che nel giro di due anni il progetto, oltre a proseguire al Ghislieri di Pavia, si estende a Modena con un corso dedicato alle “Politiche pubbliche e al benessere di uomini e donne” e a Reggio Calabria con la Summer school sul tema del “Mezzogiorno oltre il vincolo della criminalità organizzata”. Nell’ottobre 2009, si inaugura a Poggibonsi una nuova scuola di formazione: “Le vie della democrazia in Italia e nel mondo”, curata dallo storico Paul Ginsborg. Il 17 e 18 aprile 2010, seconda edizione a Modena del corso dedicato alle politiche di genere mentre in autunno sarà la volta di Genova, con tre moduli dedicati al tema della “Città” in tutte le sue declinazioni. Sabato 7 febbraio 2009, con una pagina pubblicata su Repubblica e su alcune testate locali del gruppo Espresso, Libertà e Giustizia presenta il suo manifesto “Rompiamo il silenzio”, primo firmatario il presidente onorario Gustavo Zagrebelsky, e i garanti dell’associazione. L’appello di LeG, ripreso anche dal sito on-line di Repubblica, raccoglie in pochi giorni oltre 200.000 adesioni da ogni parte d’Italia ma la sua eco, grazie anche alla presentazione alla stampa estera, si ripercuote in molti paesi europei. 40 i circoli locali (ma molti altri stanno per nascere) impegnati sul territorio a diffondere le parole d’ordine dell’associazione. Dalla diffusione del manifesto “Rompiamo il silenzio”, alla battaglia sulla libertà d’informazione, culminata con la manifestazione nazionale del 3 ottobre a Roma, alla discussione sui temi etici, al problema dell’immigrazione e del reato di clandestinità l’appello “Non rimandateci indietro” che ha raccolto più di 1500 adesioni. Banchetti in tutta Italia e all’estero per raccogliere le firme per l’appello di Repubblica dei giuristi Cordero – Rodotà – Zagrebelsky e pubbliche manifestazioni sul “processo breve”. Sempre attenti alla salvaguardia della nostra Carta fondante, è di poco tempo fa la proposta dei presidenti emeriti Valerio Onida e Gustavo Zagrebelsky perché la festa del 2 giugno diventi anche festa della Costituzione. Domenica 14 febbraio 2010 esce, con una pagina pubblicata su Repubblica e su alcune testate locali del gruppo Espresso, il nuovo documento di LeG. “Il vuoto” denuncia la paralisi su cui si è avvitato il sistema Paese e propone ai cittadini di creare una “Comunità contro il degrado”, di costruire insieme una diga per arginare lo sfascio istituzionale, politico, sociale cui stiamo andando incontro.



Il libro del giorno: Dannazione di Chuck Palahniuk (Mondadori)


















Madison ha tredici anni ed è una ragazzina come tante. Be' insomma, più o meno... Figlia di una star del cinema parecchio narcisista e di un miliardario, viene, tra le altre cose, dimenticata per le vacanze di Natale nel suo collegio di iperlusso in Svizzera dai genitori, in giro per il mondo a caccia di orfani da adottare davanti ai media. Durante una notte degli Oscar, Madison riesce nella non facile impresa di morire per una overdose di marijuana, e all'improvviso si trova in una situazione assolutamente diversa da quella della maggioranza delle sue coetanee. Per dirla tutta, Madison non solo scopre di essere morta, ma per giunta di essere finita all'inferno, con la non esaltante prospettiva di dover trascorrere un bel po' di tempo (a occhio e croce l'eternità) tra le fiamme e quei tormenti che lo hanno reso tristemente famoso. Insomma, è innegabile che sia difficile pensare positivo, ma Madison è una ragazza pratica e cerca da subito di rendere meno terribili le sue prospettive: prima di tutto deve farsi degli amici, poi deve scoprire come funzionano le cose all'inferno. Infine (e questo è un obiettivo mica da ridere), deve cercare di farselo piacere. In poco tempo diventa amica di un gruppetto di coetanei: una cheerleader, un secchione, un punkrocker e un giocatore di football, e con loro attraverserà il Deserto di forfora e valicherà Colline di unghie tagliate, per arrivare alla città fortificata dove vive Satana...

Romolo il Grande, di Friedrich Durrenmatt con traduzione di Aloisio Rendi (Marco y Marcos). Intervento di Nunzio Festa






















La caduta di Roma durante la pollicultura. L'allevamento dei polli è il principale assillo, la passione più grande dell'imperatore romano Romolo Augusto, dell'imperatore “Romolo il Grande”. Che ozia mentre Roma è presa dai Germani. Il testo teatrale di Friedrich Durrenmatt, oggi ripubblicato da Marcos y Marcos, testo teatrale che è più interessante del “romanzo” in quanto tale, gioca con la calata dei Germani di Odoacre, ma ovviamente a maggior ragione si diverte disegnato un duce che da sempre conficcato nell'oziosità della villetta distante dalla capitale dell'Impero Romano d'Occidente, sonnecchia e mangia mentre i suoi soldati muoiono in battaglia. Come, tra l'altro, in battaglia s'era perso il vecchio fidanzato della figlia del tiranno, che tra una visita e l'altra del rigattiere che compra le sculture della residenza imperiale, in questo quinto secolo d.C. torna e cerca 
di convincere la sua amata a sposare un commerciante che potrebbe salvare la patria. Cosa alla quale, il matrimonio che darebbe facoltà al commerciante ricchissimo di comprare la ritirata del re Odoacre il duce Romolo è contrario. Le porzioni nelle quali l'opera è suddivisa, come il linguaggio meticoloso dell'autore svizzero, sono pensate per rappresentare, con fare cronologico, la progressione del vile e nullafacente ultimo imperatore di Roma in puntuale conoscitore di tutte le cose del Potere. Il momento impensabile e inatteso di Romolo il Grande, infatti, sbuca da una pertugio della trama. Quando l'Odoacre confessa, intanto, d'aver paura di suo nipote. E il faccia a faccia fra i regnanti, col romano che alla fine accetta un tranquillo pensionamento nonostante la moglia sia annegata nel tentativo di scappare dal regno, si trasforma in un discorso non sui massimi sistemi ma sui massimi tormenti del Potere. L'ironia dello scrittore di romanzi e di opere teatrali che hanno scavato, dunque, nelle viscere d'ogni forma di potere, è infinita. Perché ogni lettrice e lettore che avrà in mano queste pagine riconoscerà il tormeno che supera le normali scanzioni dei tempi e la verve a dir poco corrosiva di Friedrich Durrenmatt.



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