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giovedì 2 marzo 2023
mercoledì 1 marzo 2023
REALME GT3
Se stai cercando un telefono che possa ricaricarsi rapidamente e che abbia molta potenza, REALME GT3 è un'ottima opzione. La tecnologia di ricarica UltraDart da 150 W può caricare la batteria fino al 50% in soli 5 minuti. Il chipset 5nm Dimensity 8100 5G ha una CPU a sei core e una GPU a sei core per prestazioni ultraveloci. Il processore del display dedicato inserisce i frame intermedi in modo intelligente, aumentando i frame rate fino a 120 fps e determinando un significativo miglioramento della fluidità e della chiarezza. Il pannello posteriore del GT Neo 3 è realizzato in vetro satinato AG con un profilo elegante. La superficie liscia e raffinata riduce i riflessi e riduce al minimo le impronte digitali,
Ragazzo di luna di Alexander Korotko ( I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)
Korotko si riferisce alla demenza del tempo in modo trascendente, mentre l’intelligenza e la coscienza sono il frutto di uno sforzo che è necessario compiere: bisogna interrompere il sogno per potersi svegliare. Svegliarsi per poter incontrare il procuratore, il capo-redattore che incarna una forza distruttrice e al tempo stesso creatrice. Tuttavia, quando nulla dipende da te, hai paura. Ti si corregge, ti si dà un altro nome, ti si dà e ti si toglie il denaro, la posizione, la condizione e non rimane nulla all’infuori del sogno lunare, che sicuramente ti salva e allora nemmeno la morte di un vicino ti sconvolge più. Siamo davvero esseri umani? Cantiamo l’inno alla nobile follia dei temerari e ci logoriamo perché ci è stato cambiato il nome o è stato tolto un paragrafo al nostro testo. (dalla prefazione di Andreï Bitov)
Lessons: the new novel from the author of Atonement by Ian McEwan
Discover the Sunday Times bestselling new novel from Ian McEwan.
Lessons is an intimate yet universal story of love, regret and a restless search for answers.
While
the world is still counting the cost of the Second World War and the
Iron Curtain has descended, young Roland Baines's life is turned upside
down. Stranded at boarding school, his vulnerability attracts his piano
teacher, Miriam Cornell, leaving scars as well as a memory of love that
will never fade.
Twenty-five years later, as the radiation from
the Chernobyl disaster spreads across Europe, Roland's wife mysteriously
vanishes and he is forced to confront the reality of his rootless
existence and look for answers in his family history.
From the
fall of the Berlin Wall to the Covid pandemic and climate change, Roland
sometimes rides with the tide of history but more often struggles
against it. Haunted by lost opportunities, he seeks solace through every
possible means ¬- literature, travel, friendship, drugs, politics, sex
and love.
Roland's story asks can we take full charge of the
course of our lives without damage to others? And what can we learn from
the traumas of the past?
**A GUARDIAN AND THE TIMES BOOK OF THE YEAR**
'McEwan's writing is as elegant and ideas-packed as ever' The Times
'Lessons
triumphantly achieves its primary aim of conveying the "commonplace and
wondrous" intertwining of global history and everyday life' Daily Telegraph
'McEwan's wry humanity and gentle amusement at his own generation proves irresistible and a joy to read' Antony Beevor, Spectator, *Books of the Year*
lunedì 20 giugno 2022
venerdì 23 ottobre 2020
venerdì 25 settembre 2015
NASCE ROMA ACTORS ACADEMY: dal Salento a Roma con l’attrice leccese Rossana Ferrara nella scuola per il cinema e il teatro
Info
cell. 340.9140429
mercoledì 1 agosto 2012
TARANTAPATIA DI PIERFRANCESCO PACODA. DA OGGI IN LIBRERIA
venerdì 15 aprile 2011
Il libro del giorno: Storie dal Salento di Raffaele Polo (Lupo editore)
giovedì 1 ottobre 2009
Dal 10 ottobre, con i libri e per i libri, apre in via Cavallotti la Gutenberg a Lecce.
Teresa, Caterina ed Elisabetta
lunedì 31 agosto 2009
UNA PULP FICTION IN BREVE: DOVUNQUE ADESSO. Intervento di Angela Leucci
“Dovunque adesso”, cortometraggio girato in un Salento privo di cliché, raduna personaggi e sentimenti inediti di un universo parallelo di pistole, soldi e musica rock.“Ci sono giornate buone e giornate cattive. Poi ci sono giornate così, in cui tutti cercano di fregarti”.
Questa espressione riassume bene il plot del cortometraggio “Dovunque adesso” di Simone Covini, su sceneggiatura di Armando Pirozzi, con la colonna sonora dei Deasonika, interpretato, tra gli altri, dall'attrice Regina Orioli. Il corto è stato girato nel Salento, presso una struttura ricettiva di Poggiardo e l'Arci “I sotterranei” di Copertino, oltre che qualche scena sulla litoranea adriatica. Non è una novità che il Salento faccia da sfondo a grosse produzioni nazionali, ma a differenza di fiction e pellicole per il grande schermo girate in questi anni, in “Dovunque adesso” non c'è il Salento di sole, mare e vento, se non in un monologo dialettale all'interno dell'albergo, o in questa litoranea un po' anonima, che potrebbe essere anche Grecia o Croazia. Trovarsi dovunque, proprio come nel titolo. Una rock band, un boss con i suoi scagnozzi, un concierge innamorato di una cameriera prostituta per solitudine e per necessità, due ragazze allo sbando e un ragazzino con tanti problemi si incontrano e scontrano continuamente sulla scena. E poi spari, omicidi, e una valigia piena di denaro, in perfetto stile Quentin Tarantino degli esordi, che tuttavia passa in secondo piano: a fare la parte del leone in fondo sono i sentimenti, la rabbia del boss, la paura dei rocchettari tenuti sotto scacco dai gangster e la voglia di riscatto dei più bistrattati, fino a un inevitabile climax che fa porre una domanda: che siano proprio i più innocenti a essere i più colpevoli?
venerdì 7 agosto 2009
Per la Rassegna Lupi di mare domani a Torre S. Giovanni Raffaele Polo e Francesco Del Prete
“Eccolo, il menhir. Nella sua semplicità, una pietra alta e liscia, che sorprendeva perché, in effetti, non si sapeva nulla di quel simulacro di migliaia di anni fa. Né era sicuro che quella pietra fosse rimasta proprio là, in quel punto preciso, per tutto quel tempo. Stava qui attorno, certamente. Ma che sia rimasto proprio qui, equidistante dai muretti a secco e dalle case che sono vicine, non è plausibile. Tra l’altro, c’è una colata di cemento alla base, a segnalare l’intervento dell’uomo che non rispetta certo l’identità e il significato di una pietra che… Mi sono avvicinato e ho proteso la mano per appoggiarla contro la pietra liscia, nell’intento di sentire qualcosa. Un’impressione, magari, di vibrazioni lontane”.
Raffaele Polo (Piacenza, 1952) è uno scrittore e giornalista italiano. Vive e lavora a Lecce. Nei romanzi ha scelto sempre l'inconfondibile stile di ambientazione delle vicende nella sua terra, il Salento, con personaggi realmente esistenti, inseriti in un contesto fantastico ma contemporaneo.
L’Ultimo Menhir di Raffaele Polo (Lupo editore) Performance musicale di Francesco Del Prete (primo violino della Notte della Taranta)
Sabato 8 agosto 2009 h. 22,00, Gazebo Libreria Antica Roma, corso Annibale
Marina di Torre S. Giovanni (Ugento)
Info: Lupo editore, via Prov.le Copertino Monteroni, tel. 0832/931743
www.lupoeditore.com
sabato 18 luglio 2009
Rossano Astremo, 101 cose da fare in Puglia almeno una volta nella vita (Newton Compton). Anteprima dell'autore
Restare sobri sarà un’impresa ardua.
(Carpignano Salentino . Cercare di restare sobri alla Festa te lu mieru di Rossano Astremo - per concessione dell'autore)
Rossano Astremo, 101 cose da fare in Puglia almeno una volta nella vitacollana Centouno n. 25, Newton Compton
Dal 30 luglio in libreria
lunedì 13 luglio 2009
Pierluigi Mele, Da qui tutto è lontano (Lupo Editore 2009, pp. 224, con audio-libro cd). Dal 20 luglio in libreria
Mi avevano chiesto un intervento e non so come stilarlo altrimenti. Mi avevano detto “sei libero, scrivi ciò che ti pare”. Posso dire che parlo di un sogno, nel libro, e che ne aspetto il distacco per saperne di più. Aspetto che si perda lontano come un aquilone sfuggito di mano. Aspetto che qualcuno, più in là, lo raccolga. E allora estraggo un passo dal libro che offre il senso di tutto. Quello che ora dedico a voi. «Credo nel sole, le nuvole, il vento, la neve, la stagione improvvisa che torna, la luna nel pozzo e nei conti che tornano. Credo nei colori, e con questo mio nero li stringo tutti. Credo nell’illusione delle parole, ma credo che un canto valga più di tutti i libri che leggeremo. Credo che la poesia viva dovunque, che sia lei a cercarci, che si tuffi nei versi come ultima spiaggia. Credo in chi si commuove per le sciocchezze e ride senza motivo come un idiota nei campi. Credo nella semplicità e la invidio. Credo in chi non ho mai veduto eppure conosco da sempre, in chi alla fatica sfiorisce ma intanto cammina. Credo in chi ascolta, nei vecchi che svelano siccità e abbondanza con il fiuto dei cani. E soprattutto, credo nel giorno in cui nelle prime file delle autorità siederanno i bambini».
DAL 20 LUGLIO IN LIBRERIA
mercoledì 24 giugno 2009
Nasce Osservatorio News. L'intervento di Cosimo Pavone sul paradosso della transizione e il Salento
giovedì 4 giugno 2009
MARAVA’ PIEDI DI GOMMA di Gianni De Santis (Lupo Editore). Recensione di Silla Hicks
Però riconosco che leggere la carta è un’altra cosa, e difatti questo libro l’ho ascoltato, e poi l’ho letto, e sulla carta le parole hanno tutto un altro suono, un altro senso, sono lì, e sei tu a scegliere quando fermarti e quando ripartire, ed il tono da usare, anche: mi dispiace, lo so che sul CD le voci sono di attori e che di sicuro cadenzano il ritmo meglio di quanto possa fare io, ma so anche che un libro è di chi lo legge, se si decide di pubblicarlo, e quindi credo anche che ciascuno abbia il diritto di ritagliarselo addosso, di appropriarsi della storia, e farne ciò che vuole. La storia: all’inizio ricorda un po’ il cacciatore di aquiloni, parla di quell’amicizia che è essere fratelli di chi abbiamo scelto e ci ha scelto, miracolo possibile solo quando si è bambini. E loro due, Antonio e Raffaele, sono bambini, appunto, che insieme crescono in un mondo rurale e primitivo – l’esplosione del padre di uno dei due per la gomma bucata della bici è proto-umana se non dis-umana e basta – da cui insieme tentano di proteggersi e da cui insieme sognano di andarsene, di volare via, sulla luna dove gli astronauti rimbalzano coi loro piedi di gomma.
Finché non succede qualcosa che spezza loro le ali una volta per tutte, e si ritrovano inchiodati a una sedia a rotelle, per cause diverse ma tutti e due insieme, di nuovo, abbracciati ai loro sogni morti, e a questo punto subentra il mare dentro, tanto più che uno dei due s’è fracassato la schiena con un tuffo mal riuscito, e nell’acqua ha incontrato all’improvviso la faccia cattiva della vita, dopo cui niente è più uguale. Non discuto la scelta “buona” (politically correct, dicono oggi) di far trovare un senso a quello che il senso non ce l’ha, io, che non ho fede né speranze, e ho amato negli occhi disperati di Berdem/Ramon Sanpedro il mare cui decide di tornare, perché è quello che al suo posto farei io.
Come non discuto la forma epistolare, anche se oggi come oggi sarebbe stato più credibile un flusso di mail (va bene, io non ho il gusto per gli espedienti letterari, e anche quello del pupazzo-confidente non m’ha entusiasmato, ma è un problema mio) e anche se alla fine non si tratta di lettere ma di pagine di diario, un soliloquio in cui il dramma si scolora nella speranza di tornare a volare di nuovo. Quello di cui mi interessa parlare, piuttosto, è di quello che resta sullo sfondo, e da cui vengono gli spunti più interessanti, quello che io chiamo “quel che rimane” quando il libro l’ho chiuso.
Il mondo in cui i personaggi si muovono, in primo luogo, che è un sud primordiale, sonnacchioso e feroce, un mondo dentro il mondo tutto resta fermo anche mentre cambia, pastoia per i sogni dei due protagonisti e per chiunque altro vi resti invischiato, claustrofobico e livido pur sotto un sole che abbaglia.
E poi l’emigrazione, lo sradicamento precoce, tema che purtroppo porto cucito addosso, io che ho fatto il cammino inverso, sì, ma ugualmente senza che fossi io a sceglierlo, e con uguali conseguenze di emarginazione e incapacità d’integrarsi, perché i pregiudizi verso lo straniero/diverso sono sempre uguali, e la stupidità di chi li coltiva anche. E l’incapacità di confrontarsi con l’amore, anche: se c’è un rigo che vale tutto il libro, è a pagina 115, L’AMORE NON È UN SENTIMENTO MA UN BISOGNO/TORMENTO, scritto in maiuscolo, peraltro, perché è l’inizio di un paragrafo, in realtà, ma a me piace pensare per scelta consapevole che si tratti di verità folgorante e assoluta.
Maria: forse l’unica che davvero si ribella e paga la sua ribellione sulla propria pelle, perché in un mondo arcaico essere uomo è una lotta, ma essere donna può essere solo sconfitta.
È lei che mi resta, di questo libro. Lei, l’unica che ha davvero creduto di avere piedi di gomma. Non è rimasta bambina, no: non si è arresa, che è cosa diversa.
Così, è lei che mi resta, di questo libro.
Non la speranza che si possa imparare serenamente a rassegnarsi quanto piuttosto l’ammirazione per chi sceglie di non farlo, comunque vada a finire.
Chi sceglie il coraggio di provare a cambiare la propria vita, e non importa se ci riesce, almeno ci avrà provato, ci credo poco alla serena rassegnazione, io, o meglio non voglio crederci, io sono ancora negli occhi di Sanpedro, quando parla del mare, di come continui a sentirlo dentro, e sono sicuro che mentre s’addormentava abbia sentito l’acqua, non sono capace di dire “così sia”.
Ma questo è altro, da questo libro e dal suo senso.
Anche se in un certo modo ne fa parte, perché un libro è di chi lo legge, ed è questo, per me, quel che rimane.
UN TUFFO FUORI DAI SOGNI
(MARAVA’ PIEDI DI GOMMA, di Gianni De Santis, Lupo Editore, Copertino, 2009)
mercoledì 27 maggio 2009
Salomè di Oscar Wilde per la regia di Pierluigi Mele
Venerdì 10 giugno alle ore 20.30 nell’Atrio del Liceo Capece a Maglie è di scena lo spettacolo teatrale “Salomé” di Oscar Wilde.
Con - Alice Maruccia, Francesca Nicoletti, Paola Minosi, Alessandra De Luca, Arianna Merico, Natascia Giannini, Ludovica Petracca, Roberta Melissano, Alessia Petracca, Gianluca Panico.
Regia - Pierluigi Mele
Info:
Pierluigi Mele – Via Re di puglia 102, 73020 Castrignano dei Greci (LE)
339.6820463 – e mail: lelune@libero.it
l'opera riportata è di Franz Von Stuck
I prodotti qui in vendita sono reali, le nostre descrizioni sono un sogno
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