Cerca nel blog

sabato 24 settembre 2011

Homo interneticus. Restare umani nell'era dell'ossessione digital di Lee Siegel, traduzione di Alessandra Goti e prefazione di Luca De Biase (Piano B). Intervento di Nunzio Festa





















Viaggiando oltre Internet. Ovvero come si cerca di supererare la miriade di luoghi comuni e poi di loghi comunissimi che per i viaggi di e da internet si fanno. Pubblicato per la prima volta negli Usa presso Spiegele & Grau nel 2008, col titolo aggressivo “Against the Machine. Being Human in the Age of Electronic Mob”, il libro solamente quest'anno tradotto in Italia, grazie al lavoro di Alessandra Goti e all'idea della redazione della giovane e già notevole Piano B di Prato, che potremmo nominare simbolicamente nell'ex castelvecchiano Alex Pietrogiacomi, “Homo interneticus”, sottotitolato emblematicamente “Restare umani nell'era dell'ossessioe digitale, è scritto dal famoso saggista e critico statunitense Lee Siegel (classe '57): scrive su The New York Times, Harper's, The New Yorker ecc. e nel 2002 ha vinto il National Magazine Awards per la critica, appunto. Con la verve dei più grandi polemisti, dove persino quando cita Marx e “smonta” Lenin risulta credibile al mille per cento, Siegel non deve essere letto come saggista 'contro' Internet, ma finalmente intellettuale, molto preparato si capisce, capacissimo d'andare più in fondo del livello di banale che deve esser superato da chi volesse ragionare davvero su effetti positivi e negativi di internet. La scrittura davvero incalzante del giornalista Lee Siegel c'accompagna, finalemente, in una critica, più quindi che una visualizzazione, della dimensione on-line. Che lo spazio telematico, per Siegel, dobbiamo riconoscero almeno per quello che è: nonostante, e per comodità, voglia viverci parecchio dentro: che siamo in un mondo, insomma, apparentemente libero e democratico ma essenzialmente controllato dalla dimensione comerciale della vita, dell'esistenza divenuta possibilmente esposizione continua e costante nelle fittizia vetrina dove c'è la possibilità di fare soldi pur non essendo preparati in nulla. Proprio il saggista che mette, ed era ora, in discussione qualcosa, però arrivando alle basi del mezzo tecnologico, l'ultima innovazione realmente di massa. Spappolando testi saggistici ed esempi concreti, lo scrittore – utilizzando un linguaggio che è 'vincente' – cerca i vasi capillari d'internet. E li trova. Magari facendo storcere il naso a chi non accetta dubbi al pensiero forte e comune. Quando poi Siegel parla dei prosumer, non è più possibile dargli torto. Come è difficile non essere d'accordo con la lettura del fenomeno Bobo. L'edizione italiana del saggio, tra l'altro, è accopagnato dalla mirabile prefazione firmata De Biase. Che fa da plusvalore. Mentre il passaggio più illuminante per comprendere il passaggio “dalla cultura di massa alla cultura della popolarità”, lo troviamo lì dove Lee Siegel riprende (e qui pensiamo cadano le accuse d'operazione proposta da una sua ripicca personale) le vicende d'un incontro sentimentale avvenuto in una community virtuale degli Usa e risoltasi non solo con la rottura della coppia, ma bensì con l'ingaggio del partner maschile della sceneggiata a moderare i commenti d'un giornale statunitense quale premio per la bravura a gestire in pubblico le sue situazioni private persino facendole diventare territorio di discussione pubblica. Forse certi punti del testo appariranno banali, ma le argomentazioni sono fortissime e sostengono abilmente l'obiettivo che l'autore s'era fissato: graffiare l'intoccabile Internet che tutti mangiano e dal quale ci facciamo mangiare. Al tempo del consumo portato a normalità delle vite tutte.

venerdì 23 settembre 2011

SANDRONE DAZIERI – il blog















“Eccola lì la morte paziente. Sono abituato a quella feroce, che ti prende di colpo con un coltello o un proiettile. O a quella crudele, che ti lascia sanguinare sul pavimento. So come trattarla, a cosa pensare quando mi chino su un cadavere. Quella lenta, che ti scava dall’interno, mi incute timore. Non è un incidente di percorso che si possa scansare stando attenti. È il destino inevitabile, il saldo del conto.” LA CURA DEL GORILLA

Nato a Cremona nel 1964, all’anagrafe con il nome di Sandro, dopo le scuole medie lascia la sua città natale per trasferirsi nel collegio della scuola alberghiera di San Pellegrino Terme dove studia come cuoco, mestiere che comincia a esercitare a partire da quell’estate e che continuerà a praticare per una decina di anni. Intanto continua con la sua passione per la narrativa di genere – giallo, horror, fantascienza, spionaggio e fumetto – che ha cominciato a leggere da bambino e che lo accompagnerà per tutta la vita. E’ in questo periodo che cominciano i suoi primi tentativi di scrittura: reportage comici per il giornalino scolastico e un paio di racconti horror che invia senza fortuna ad alcune riviste. Con la maturità professionale si trasferisce poi a Milano e si iscrive a Scienze Politiche. Senza casa nella Milano da bere, passa i primi due anni di università dormendo sui treni della Stazione Centrale, poi occupando abusivamente alcune case sfitte. E’ in questo periodo che entra in contatto con il cosiddetto “movimento dei centri sociali” e soprattutto con il famigerato “Centro Sociale Leoncavallo” di cui diventa un attivista, impegnandosi in lotte ambientaliste e per il diritto alla casa. Durante una manifestazione contro la centrale nucleare Montalto di Castro nel 1986, all’età di 22 anni, viene arrestato per la prima volta e incarcerato per un breve periodo, anche se verrà in seguito prosciolto. E’ solo il primo dei tanti processi che lo vedranno imputato nei dieci anni a seguire, sempre come militante dei centri sociali, per reati che vanno dall’occupazione alla manifestazione non autorizzata, venendo regolarmente assolto. Le ruspe che distruggeranno il Leoncavallo nel 1994 segneranno il suo addio alla politica attiva (“non ho rimpianti”, dice “ma è un percorso che si è esaurito”). Nello stesso anno lascia l’università dove non si è laureato, il lavoro di facchino che ha sostituito quello di cuoco e si avvicina all’editoria come correttore di bozze nel service editoriale Telepress. Da correttore di bozze in breve tempo diventa giornalista pubblicista e comincia a collaborare con il quotidiano il Manifesto, come esperto di controculture e narrativa di genere. Diventa in seguito direttore del service editoriale, fino a quando, nel 1999, dopo la pubblicazione del suo primo romanzo Attenti al Gorilla, la Mondadori non lo chiama a dirigere i Gialli Mondadori, poi tutto il comparto dei libri per edicola. Scrive altri tre romanzi per adulti, sempre noir (La cura del Gorilla, Gorilla Blues, Il Karma del Gorilla), un romanzo per ragazzi (Ciack si indaga, premio selezione Bancarellino), numerosi racconti, alcuni soggetti per fumetti e sceneggiature per il cinema e la televisione. Nel 2004 viene nominato direttore dei Libri per Ragazzi Mondadori, incarico che lascia nel 2006 scegliendo di diventare scrittore a tempo pieno. Continua a collaborare con la casa editrice come esperto di narrativa di genere e scout di nuovi talenti. Sposato, vegetariano e pacifista, è testimonial di Medici Senza Frontiere.



MANTEBLOG – il blog di Massimo Mantellini














“Il titolare di questo weblog e’ nato a Forli’ quarantanove anni fa. Come gli diceva sua madre quando era piccolo “fa molte cose, tutte male“. Fra le altre scrive di tecnologia in rete e altrove da molti anni, ripetendo sempre piu’ o meno le medesime quattro cazz, stupid fondamentali intuizioni. Incredibilmente continuano a pubblicarlo. In una casa di sole donne nella medesima cittadina in cui e’ nato vive insieme a sua moglie Alessandra (che lo ha introdotto ai misteri dell’iconografia e della storia medioevale) ad Elisa (20 anni che lo ha introdotto ai misteri insondabili della musica del nuovo millennio) e a Francesca (8 anni) che lo ha avvicinato alle problematiche complesse della paternità  anziana. Se il titolare avesse un curriculum vitae questo sarebbe il posto giusto nel quale metterlo". (La foto e’ di Suzukimaruti).



Serpente di Luce – Oltre il 2012 di Drunvalo Melchizedek tradotto da Nicoletta Cherubini (Macro edizioni)


Il Serpente di
Luce Buono


"Solo la Madre Terra e gli Antichi Maya sanno cosa sta per accadere". Ogni 13.000 anni sulla Terra ha luogo un evento sacro e segreto che provoca un mutamento globale, un avvenimento che modifica letteralmente il corso della storia. Oggi questo raro evento è in corso, ma solo in pochi ne sono al corrente. Già da tempo la Terra ha cominciato quella trasformazione che porterà a un mondo nuovo: la sua energia Kundalini ha completato il proprio movimento e ha ormai raggiunto la sua nuova sede tra le montagne andine, da dove distribuirà energia su tutto il pianeta per i prossimi 13.000 anni. Drunvalo Melchizedek, in questo nuovo illuminante libro, ci racconta i retroscena esoterici di questi ultimi 30 anni, durante i quali è stato preparato l’avvento di un nuovo ciclo della coscienza umana e della Terra. Egli è stato protagonista in prima persona dei riti e delle celebrazioni che si sono tenuti in tutto il mondo per rendere adatta la struttura energetica del pianeta a ricevere le energie del nuovo ciclo, quello che sarà completamente iniziato quando si avvererà la profezia dei Maya conosciuta come la "Fine dei Tempi". I viaggi e i riti - con l’impiego dei cristalli sepolti in luoghi sacri - che lo hanno visto protagonista, vengono descritti in queste pagine con il ritmo incalzante di un romanzo, capace di toccarci in profondità e di risvegliare il nostro cuore. L’autore racconta, con dovizia di particolari, gli incredibili avvenimenti che gli hanno consentito di conoscere a fondo le più grandi e spirituali culture del passato, come quella dei Maya e degli aborigeni Waitaha, e come sia stato chiamato a svolgere alcuni rituali nei luoghi più sacri e segreti del pianeta al fine di aiutare alcuni popoli a rimediare agli errori del passato e permettere così alla "Griglia di Coscienza dell’Unità" di essere integrata e bilanciata. Un libro di grande speranza che illumina un futuro che molti vorrebbero tetro e terribile. Dalle parole di Drunvalo emerge quella nuova Età dell’Oro da molti profetizzata come il tempo in cui prevarrà il Cuore sulla Mente, e nella quale l’umanità si riunirà con i Fratelli dell’universo in armonia e pace!

Il libro del giorno: Aleph di Paulo Coelho (Bompiani)





















Nel suo romanzo più personale, Paulo Coelho torna con un meraviglioso viaggio alla scoperta di sé. Come Santiago, il pastore dell' "Alchimista", anche Paulo sta affrontando una profonda crisi di fede ed è alla ricerca di un cammino che l'aiuti nella sua rinascita spirituale. L'unica vera possibilità è di ricominciare tutto da capo. Così intraprende un viaggio che lo condurrà attraverso l'Africa, l'Europa e l'Asia lungo il percorso della Transiberiana, un viaggio che gli riporterà energia e passione. Quello che Paulo non sa è che incontrerà Hilal, una giovane violinista piena di talento, che ha amato cinquecento anni prima, ma che ha tradito con un gesto di codardia talmente estremo da impedirgli di raggiungere la felicità in questa vita. Insieme inizieranno un viaggio mistico nel tempo e nello spazio che li porterà più vicino all'amore, al perdono e al coraggio di superare tutti gli ostacoli che la vita, inevitabilmente, ci presenta. Meraviglioso e illuminante, Aleph ci invita a riflettere sul significato del nostro viaggio personale. Siamo davvero quello che vogliamo essere, facciamo davvero quello che vogliamo fare? Molti libri si leggono. Aleph si vive. ci presenta. "Aleph" è un romanzo che parla di come affrontare le proprie paure, credere nel proprio istinto e aprire la mente alle infinite strade che collegano tutti noi mentre affrontiamo insieme il viaggio della vita, pur seguendo percorsi diversi.

GQ n.12: Forza ... KRISTEN PAZIK!


Oggi mangio da n.16: Oliver Glowig (via Ulisse Aldrovandi a Roma)














La storia professionale di Oliver è segnata dal viaggio. Un percorso,  prima fatto di passi curiosi nei primi anni tedeschi insieme al padre, poi  divenuto uno sperimentare nuove arti. L’arte di Oliver, infatti, nasce con la sua fanciullezza. In Germania a fianco del padre. Ma è essa stessa un viaggio continuo tra sapori ed emozioni che guidano il suo percorso. Esperienze importanti in Italia ed all’estero segnate dal successo.
Oliver nel 2001 lascia la Germania, un anno dopo aver ottenuto la sua prima stella Michelin al ristorante  “Acquarello” di Monaco di Baviera. In Italia la scelta è sulla Costiera Amalfitana, al “Capri Palace Hotel & SpA” di Anacapri.
Lo chef è presto Executive Chef del ristorante “L’Olivo” e qui, nel 2004, gli viene riconfermata la stella già conquistata in Germania. Nel 2006, arriva un altro riconoscimento per la cucina di Oliver con l’arrivo  della seconda stella Michelin e i 17/20 dell’Espresso. Scoprire alimenti e ingredienti unici per la loro autenticità è la mission di Oliver, fulcro della sua arte. La cucina dello chef tedesco nasce dalla volontà di unire e sperimentare i grandi sapori. La varietà è caratteristica distintiva dei piatti di Glowig, leva del suo successo, che esalta la tradizione attraverso reinterpretazioni di virtuoso livello. Con l’ Italia nel cuore!


VITAMINA JEANS





















LORD MANIFATTURE, Made in Italy dal filo allo stiro. Creatività, dinamismo, stile. Il marchio Vitamina Jeans esprime le attese delle ragazze che vivono ogni giorno con energia ed entusiasmo, sempre in movimento per affermare il proprio stile di vita. Da più di vent'anni Vitamina Jeans è il brand di punta di Lord Manifatture, azienda che ha sempre creduto e scommesso sulla qualità del Made in Italy in tutte le fasi della realizzazione di ogni capo. Una scelta importante che si combina con un'attenta ricerca che si rinnova collezione dopo collezione. La crescita costante dell'azienda è la risposta di un mercato attento alla qualità, ai dettagli e allo stile dei capi. Nel corso degli anni le varie collezioni hanno delineato un'identità definita ben definita e apprezzata dalle consumatrici. Sono le ragazze con la voglia di vestire uno stile semplice e frizzante, sempre in linea con i tempi. Quel tocco perfetto per sentirsi femminili e a proprio agio in ogni momento della giornata.


NIGHTWOODS di Charles Frazier (Random House)





















Di Charles Frazier ricordo " “Thirteen Moons” " (2006) e il best-seller "Cold Mountain" (1997). Eccezionali. Ed è splendido questo "Nightwoods" che racconta una storia di possibilità e scelte forti dove ognuno dei suoi personaggi principali si mostra per quello che è, ovvero gente comune come tutti noi che però ha raggiunto un punto nella vita in cui stanchezza, rabbia e altre negatività hanno sostituito un ingrediente fondamentale per sopravvivere: la speranza.  Luce è una giovane donna violentata sin da bambina, che vive come un’eremita in un albergo abbandonato. Ma il destino ha in serbo per lei Stubblefield:  un uomo deluso da tutto, forse un po’ troppo rude e terribilmente spicciolo, che da quando viene lasciato dalla sua fidanzata, diventa un beone depresso che non gli va nemmeno di guardare tanto lontano nel futuro. Stubblefield anni e anni prima aveva avuto una cotta per Luce, e quando la incontra di nuovo, gli sembra di vivere in un sogno: qualcuno o qualcosa gli sta permettendo forse di evitare alcuni errori fatti in passato, di essere più audace, più intelligente, più divertente, e perché no …più saggio!
Luce invece crede che non si può "contare su nessuno," e dunque non permette a nessuno di avvicinarsi. Già perché Luce non può permettersi nulla, perché deve badare a due bambini, i figli della sorella Lily, uccisa dal marito violento, Bud. I gemelli, Dolores e Frank, sono stati orribilmente fatti oggetto di abusi e da tempo non parlano più con nessuno. Nemmeno con la zia. Luce crede che chi non si prende cura del prossimo non merita di stare a questo mondo, ma mai avrebbe immaginato di amare come figli anche figli non suoi. Ma un Disegno nascosto tra le maglie dell’esistenza ha per lei in serbo una storia straordinaria tutta da scoprire. Nel raccontare le vicende di questi personaggi Frazier mostra una profonda comprensione psicologica delle loro paure e dei loro desideri, e soprattutto un’incredibile consapevolezza nel descrivere il loro impulso di mantenere il quieto vivere ad ogni costo. Attingendo alla sua profonda conoscenza dei boschi e delle montagne della Carolina del Nord, l’autore mostra anche come Luce cerca di insegnare ai gemelli il sorprendente mondo della natura che li circonda, i nomi delle piante e degli alberi e le costellazioni, tentando di insegnarli anche qualcosa. Non c'è dramma sufficiente nelle lotte di queste persone per superare il passato o di forgiare una nuova vita per se stessi, perché qualcosa di oscuro in maniera manifesta o latente nel loro intimo non riesce ad abbandonarli!

giovedì 22 settembre 2011

Catepol 3.0 - il blog di Caterina Policaro



Caterina Policaro, 35 anni, insegnante ed esperta di e-learning e tecnologie nella didattica. Blogger, esploratrice instancabile del web, calabro-lucana. Docente di ruolo nelle scuole superiori e formatrice. Si occupa da anni di didattica, e-learning, formazione e insegnamento/apprendimento con le nuove tecnologie, dinamiche della comunicazione online. 
Dal 2002 blogger attiva sul web Catepol.net nel quale scrive di Web 2.0, Didattica e Social Network, blog che nel 2009 è risultato quarto (primo fra gli italiani) agli European Blog Awards di Bilbao.
 “La donna assolutamente più 2.0 del Web italiano si chiama Caterina Policaro. Popolarissima blogger, prolifica Twitteratrice, è un'utilizzatrice avanzata di tutti gli strumenti per il publishing e per la socializazzione online. Caterina è anche un'insegnante di professione e le sue esplorazioni online offrono spesso spunto al come meglio affrontare il discorso dell'apprendimento al di fuori dei canoni tradizionali. Se ti interessa capire come coinvolgere, fare amicizia e sfruttare al meglio i social media per il tuo personal branding, Catepol è la persona alla quale rivolgere le tue domande.” (fonte Youtube/ RobinGoodITA)



Zalando: l’online shopping non è stato mai così trendy!


















Spesso capita di non riuscire a trovare un paio di scarpe tanto desiderato o che il nostro numero sia già esaurito. Nell’era di Internet e dell’e-commerce la  soluzione è Zalando, il negozio leader nella vendita di scarpe e abbigliamento online. Nata in Germania nel 2008, questa azienda ha ottenuto un successo tale da condurre al lancio di siti dedicati al mercato dei Paesi Bassi, della Francia e del Regno Unito. A marzo 2011 Zalando è approdata anche in Italia, dove già dai suoi esordi ha raggiunto dei risultati notevoli grazie al vasto assortimento che comprende grandi marche come Geox, Fratelli Rossetti, Nike, Adidas, Guess e Pepe Jeans.  L’online shop Zalando riesce a soddisfare le esigenze di tutta la famiglia, mettendo a disposizione del cliente una vasta scelta di abbigliamento e accessori da uomo, donna e bambino. Zalando vanta la più ricca offerta di prodotti in-season disponibile in Italia, oltre alle costanti promozioni che consentono di acquistare numerosi articoli a prezzi scontati. Ultimamente è stata aggiunta anche la sezione Zalando Sports, dove gli appassionati di sport possono trovare l’equipaggiamento adatto a praticare numerose discipline. Il successo di Zalando è dovuto anche al servizio di eccellenza che mette a disposizione del cliente e che comprende spedizione, reso e servizio assistenza gratuiti. Recentemente è stata introdotta anche la modalità di pagamento in contrassegno, sempre senza costi aggiuntivi, così da rispondere alle necessità di tutti i suoi clienti. Zalando regalerà un’esperienza assolutamente facile comoda di acquistare on line tutto ciò che di più cool c’è nel campo delle calzature, dell’abbigliamento, degli accessori! In una parola irrinunciabile!


Quando i Giganti abitavano la Terra Zecharia Sitchin (Macro edizioni)


Quando i Giganti
abitavano la Terra Da non perdere

Quale è la vera origine dell’uomo? Fin dal suo primo libro, Il Pianeta degli Dei, Zecharia Sitchin afferma che gli Elohim biblici che dissero «Creiamo Adamo a nostra immagine e somiglianza» siano stati gli dei della Sumeria e di Babilonia, gli Anunnaki giunti sulla Terra dal loro pianeta Nibiru. Secondo Sitchin, Adamo fu geneticamente progettato circa 300.000 anni, quando i geni degli Anunnaki vennero uniti a quelli di un ominide. Poi, secondo la Bibbia, vennero celebrati matrimoni misti: sulla Terra abitarono i Giganti, che presero in moglie le discendenti di Adamo, dando alla luce «uomini eroici», figure che l’autore riconduce ai semidei delle tradizioni sumere e babilonesi, tra cui il famoso re mesopotamico Gilgamesh, colui che rivendicò il diritto all’immortalità e Utnapishtim, l’eroe babilonese del Diluvio. Ma allora tutti noi discendiamo da semidei? In questo avvincente libro, che rappresenta la summa della sua opera, Zecharia Sitchin procede passo dopo passo attraverso l’analisi di un’enorme quantità di antiche scritture e manufatti, accompagnando il lettore alle tombe reali di Ur e alla stupefacente conclusione che le due tombe più straordinarie siano state l’ultima dimora di una coppia di divinità Anunnaki. Sitchin rivela inoltre una fonte di DNA che potrebbe dimostrare la veridicità dei racconti biblici e sumeri, fornendo la prova fisica definitiva della presenza aliena sulla Terra in passato e un’opportunità scientifica senza precedenti di rintracciare “l’anello mancante” nell’evoluzione del genere umano, svelando i segreti della longevità e perfino il mistero fondamentale della vita e della morte.

Il libro del giorno: Verso la scelta vegetariana. Il tumore si previene anche a tavola di Mario Pappagallo e Umberto Veronesi (Giunti)




















Oggi l'alimentazione vegetariana è una scelta che tutti dovrebbero considerare, un cambiamento in primo luogo per la propria salute, ma anche per la difesa del nostro pianeta e per evitare le sofferenze cui vengono sottoposti molti animali. Partendo dalla sua esperienza di vita e dalle sue ricerche di oncologo di grandissima fama, Umberto Veronesi espone in questo libro le ragioni legate all'etica, alla sostenibilità e alla salute per cui dovremmo diventare vegetariani. Mario Pappagallo spiega le basi scientifiche secondo le quali una buona alimentazione è fondamentale per vivere in salute, al punto che il cibo diventa un elemento essenziale per la prevenzione di numerose malattie, tra cui anche molti tipi di tumore. Nella seconda parte del libro Carla Marchetti propone oltre 200 ricette, originali e facili da realizzare, per chi è già vegetariano e per chi vuole avvicinarsi alla scelta vegetariana senza rinunciare al piacere del gusto. I proventi del professor Veronesi derivanti dalla vendita di questo libro verranno devoluti ai progetti di sostegno dei giovani ricercatori della Fondazione Umberto Veronesi, il cui intento è quello di sostenere la ricerca scientifica e promuoverne la divulgazione affinché i risultati della scienza diventino patrimonio di tutti.

GQ n.11: Belle scoperte!


Oggi mangio da n. 15: LA CLUSAZ (Val D’Aosta)

















La Locanda Ristorante “La Clusaz” è situata in Valle d’Aosta, a Gignod, lungo l’affascinante Valle del Gran San Bernardo, a pochi chilometri dall’omonimo Colle. Salendo lungo la strada che da Aosta conduce al valico naturale o al Tunnel del Gran San Bernardo, incontrerete alla vostra sinistra l’inconfondibile allungato complesso di edifici che compone “La Clusaz”, ristrutturati con passione dai suoi proprietari, con una importante facciata decorata da una artista locale molto apprezzata, che ha curato anche alcune delle installazioni d’arte all’interno della  struttura, con l’obiettivo di far convivere anche nei decori e negli arredi il passato con il moderno, la tradizione con l’innovazione. La Valle del Gran San Bernardo è un percorso ricco di fascino, storia e tradizione, immerso in una grandiosa cornice naturale, tra innumerevoli boschi e paesaggi incantati che mutano con le stagioni. Nei vicini villaggi tipici tra le architetture caratteristiche dei rascard e alcune storiche costruzioni, il tempo pare essersi magicamente arrestato conservando intatta l’antica atmosfera contadina di questi luoghi.
L’accueil della Locanda Ristorante è caldo e ospitale. Un’atmosfera rarefatta e discreta di quiete e magico incanto tra colori e luce e reminescenze della nostra tradizione.
Un punto di incontro che vi introduce alla scoperta dei due mondi della “Clusaz”: il Ristorante e la Locanda. Proseguite quindi ed entrate nelle due sale del Ristorante, ricavate nei locali anticamente frequentati dai viandanti in cerca di ristoro, sotto le grandi spettacolari volte in pietra elegantemente illuminate da luci soffuse a creare un ambiente caldo e accogliente. Gli spazi  a disposizione degli ospiti, eleganti e caratteristici, offrono due situazioni diverse per finalità di utilizzo: la prima sala presenta un’atmosfera più intima e raccolta, ideale per momenti di serena convivialità, può ospitare un massimo di 30 persone; la seconda,  di dimensioni leggermente superiori, raffinata e sobria, ben si presta alla realizzazione di  piccoli eventi, banchetti, feste private o matrimoni. Il Ristorante presenta due menu fissi Tradizione e Stagione con alcune variazioni di  sapori e di proposte in sintonia con il mutare delle stagioni. La Cucina della Clusaz  propone con qualità e vitalità la valorizzazione del patrimonio gastronomico tradizionale valdostano. L’obiettivo è condurre innovazione e tradizione ad una felice e riuscita convivenza, attraverso un costante lavoro di ricerca e sperimentazione. Al termine della cena, godetevi una piacevole sosta dinanzi al fuoco del caminetto della nostra saletta relax e nella bella stagione al fresco del nostro solarium, oppure approfondite le conoscenza dei vini valdostani sotto le volte in pietra e tra le spesse mura della nostra cantina, con una ricca selezione di vini operata con passione da Maurizio. Se avete deciso di soggiornare alla Locanda, vi accoglieranno con discrezione le 14 camere situate al piano superiore dell’edificio, frutto di un’attenta ristrutturazione degli originali spazi che costituivano il rifugio dei viaggiatori nel secolo scorso. Gli ambienti sono personalizzati con cura, per creare  angoli discreti, raccolti e complici, con una suddivisione per tipologia delle camere in Relax, Panorama e Ambient.
I patron della Locanda Maurizio Grange e Sevi Math  vi forniranno ogni utile strumento per approfondire le vostre conoscenze sulla Valle d’Aosta e accompagnarvi alla scoperta della nostra piccola regione, ricca di fascino, storia, cultura e tradizione, ma anche di sport, natura e divertimento.


MET















Met nasce nel 1997 dall’ incontro di Moreno Giuriato, titolare di Italservices, azienda specializzata nella produzione in commercializzato per marchi internazionali, e Gegè Schiena, pietra miliare nel panorama della jeanseria made in italy degli anni 70, personalità di spicco nell’ambiente dell’abbigliamento informale, conosciuto per le sue competenze di prodotto e stile e per essere stato fondatore di aziende e inventore di marchi e linee di successo internazionali-Nasce con lui il famoso e storico brand Americanino e molti altri marchi come ad esempio: Avirex, Murphi & Nye, New York, Kingino. Questi 10 anni di met sono stati anni di ricerca, di innovazione, di cambiamento , per un crescita naturale e costante in un mercato che non consente un attimo di cedimento ma che al contrario si fa sempre + difficile ed esigente. Esigente in termine di prodotto e di qualità, ma anche in termini di servizio, ed è proprio in questa ottica che il Gruppo ha lavorato per accontentare sempre di più sia il canale distributivo sia quello del consumatore. Met è un total look che propone soluzioni everyday ma anche capi ricchi nelle lavorazioni e nei tessuti. Un denim fashion che veste anche l'eleganza di un'occasione importante.
La vera forza di questo marchio è rappresentata anche dall’organizzazione che lo supporta, una struttura di risorse e competenze che garantiscono un elevato livello di servizio alla clientela, una notevole flessibilità produttiva, consentendo al prodotto di assecondare il mercato nei suoi continui mutamenti.


Nuraghe beach. La Sardegna che non visiterete mai di Flavio Soriga (Laterza). Intervento di Nunzio Festa





















Non solo nuraghe. L'insolita guida di Flavio Soriga, scrittore sardo che ormai possimao dire si fa apprezzare in Continente, non è una guida galattica per autostoppisti e neppure un manuale del perfetto turista fai da te. “Nuraghe beach. La Sardegna che non visiterete mai”, è una scanzonata descrizione dell'indescrivibile. Trentottenne, ora barista e libraio, anzi più esattamente libraio-barista, Nicola, il protagonista del viaggio di Soriga, un po' Soriga e un po' il sardo per antonomasia ma persino il sardo sui generis, socio della libreria Giufà, è protagonista a metà: nel senso che è centro della narrazione solamente, facciamo per dire, nella lunghissima Premessa pensata e scritta o riscritta per essere il vero libro. Nel senso che è il resto, potremmo sintetizzare ma ricorrendo alla più elementare semplicificazione che ci sia, a fare da contorno: nonostante solo con l'inizo di Nuraghe beach Soriga dice di cominciare realmente il suo scritto. Ma, sappiamo, la brillante e sempre imprevedibile collana Contromano stupisce in continuazione. E di nuovo ora. Allora, il racconto del suo ritorno al paese alle porte di Cagliari - un villaggio di contadini, a zero metri sul livello del mare – diviene: “il pretesto per narrare le mille sfaccettature che caratterizzano la sua regione”. Essenza della romanzata guida. Tra Cagliari e l'immenso resto della nazione sarda. Una dichiarazione d'amore, scritta a più voci, che precede, quindi, un breve scritto della madre dell'autore, Raffaella Pani, sulla Sardegna che non esiste più. Come, tra le altre cose, alcune testimonianze d'amici dello scrittore, che ricordano pure loro, ricordando “l'epopea del Cagliari calcio”. Dove la chiusura è fatta, perfino, da un testo per musica reggae campidanese. Che il campidano e immenso, e imperdibile. Sempre, ovviamente, considerando la certezza che i sardi non vogliono più essere, o almeno molto inferiormente al passato, carne da cannone, cantando il principio che potrebbe migliorare tutte e tutti: “nostra patria è il mondo intero”. Quest'opera è davvero giusta per i turisti della Sardegna. Com per gli studenti che dalla Sardegna si trovano a Roma ecc. Quelli che lavorano a Bologna. I dipendenti degli alberghi della valtellina, sardi pure loro. Insomma per abitanti della Sardegna, migranti dalla sardegna e viaggiatori in genere, ma in fondo per ciascuno che non la smette di provare a conoscere. E l'occasione è più che buona per salutare il fratello Bruno Bellomonte, di nuovo e ingiustamente incarcerato dallo Stato Italiano. Per la sua liberazione.

mercoledì 21 settembre 2011

Il Libro Perduto del Dio Enki di Zecharia Sitchin (Macro Edizioni)


Il Libro Perduto del Dio
Enki Da non perdere


Il passato diventerà il nostro futuro? Al genere umano accadranno le stesse cose già successe su un pianeta lontano dalla Terra? Circa 445.000 anni fa gli Annunaki, astronauti provenienti dal pianeta Nibiru, giunsero sulla Terra in cerca di oro. Qui assunsero il ruolo di divinità, trasmettendo la civiltà al genere umano e insegnando agli uomini a venerarli. Zecharia Sitchin nelle sue opere ha descritto gli effetti delle loro visite sull’evoluzione dell’umanità. Fino a oggi, però, è mancata la parte relativa agli stessi Annunaki. Com’era la vita su Nibiru, il loro pianeta? Per quale motivo sono arrivati e si sono stabiliti sulla Terra? Perché aumentarono le tensioni e le rivalità tra di loro fino alla distruzione finale? Per trovare risposta a queste domande serviva il racconto di chi aveva vissuto da protagonista quelle antiche vicende. Convinto dell’esistenza di questa testimonianza Sitchin ha cominciato a cercarne le prove. Grazie ad uno studio approfondito di innumerevoli fonti archeologiche ha ricreato le memorie di Enki, il comandante degli Annunaki. Nasce così Il Libro perduto del Dio Enki, una ricostruzione di eventi che hanno letteralmente inizio in un altro mondo. Un racconto epico di dei e uomini che si svolge parallelamente alla Bibbia e che mette in discussione molte delle nostre certezze sul passato e sul futuro.

Il Sito Italiano di Zecharia Sitchin è:
www.zechariasitchin.it

GQ n.10: HOT ... ops! Alessia Marcuzzi HOT!


Oggi mangio da n.14: LA PORTA DEL CHIANTI (Piazza Castelli 10, SAN GUSME' - Castelnuovo Berardenga in provincia di Siena)














Percorrendo la strada che dal centro di Castelnuovo Berardenga ci conduce al Castello di Brolio si incontra il Castello di San Gusmè. Il nome di questo castello, era in origine, San Cosma e Damiano, santi ai quali è ancora oggi dedicata la chiesa parrocchiale. Le prime notizie certe di San Gusmè ci fanno risalire all'anno 867, con il famoso atto di costituzione dell'Abbazia di San Salvatore a Fontebuona. San Gusmè può considerarsi oggi, a tutti gli effetti, uno dei borghi chiantigiani più tipici, avendo perfettamente conservato la sua antica struttura, con gli archi sovrastati da stemmi, le case strette e le anguste stradine in salita. Oltre ad un ambiente riservato ed unico nel suo genere, il ristorante 'La Porta del Chianti' propone ai propri ospiti una cucina tipicamente toscana che fonda le proprie radici nella tradizione culinaria senese. La ribollita di San Gusmè, il cinghiale in umido e le pregiate carni di manzo sono alla base del nostro menù che varia secondo i prodotti che offre la stagione. I proprietari saranno a vostra disposizione cercando di accontentare ogni vostra richiesta, riservando un'attenzione particolare a coloro che sono soggetti ad intolleranze alimentari. 'La Porta del Chianti' è caratterizzata inoltre da una vasta scelta di vini rigorosamente italiani dove il Chianti Classico fa da padrone!





Il libro del giorno: Il caso Vittorio (nuova edizione) di Francesco Pacifico (Minimum Fax).





















Il caso Vittorio è il brillante romanzo di formazione con cui minimum fax ha lanciato Francesco Pacifico, una delle voci più interessanti della nuova scena letteraria italiana. La vicenda del giovane e camaleontico Vittorio, che attraversa gli scenari di un decennio di storia italiana oscillando fra l’amore della disinibita Claudia e quello della repressa Marta, fra l’edonismo altoborghese e il cattolicesimo più dogmatico, ha fatto scoprire ai lettori la penna ironica e raffinata di un geniale indagatore della società contemporanea.  Chi è Vittorio, l’inafferrabile protagonista di un romanzo che inizia ai tempi del primo governo Berlusconi e si conclude nell’atmosfera irreale del post-11 settembre? Frequenta i centri sociali? È uno studente modello? Un fan dei Pearl Jam? Un edonista in vacanza a Sharm el Sheik? Un cattolico integralista? E soprattutto: è innamorato della bella e disinibita Claudia o di Marta, chiusa, impacciata e rosa dalla frustrazione? Vittorio riesce a essere tutte queste cose insieme, attraversando adolescenza e giovinezza all’insegna di un camaleontismo luciferino e superando, praticamente indenne, il periodo del grunge e quello del pop patinato, la vittoria elettorale della sinistra e il ritorno di Berlusconi, il Giubileo del 2000 e il momento d’oro della bolla speculativa, il crollo del Nasdaq e quello delle due torri. Come molti, tra i suoi referenti più anziani (la storia recente del nostro Paese ne è piena) ha un talento formidabile per il trasformismo. Ma a differenza di loro questa vocazione al trasformismo non nasce dal bisogno di rimanere a galla: è diventata una sorta di elemento genetico e quindi più profondo, inespugnabile, insondabile agli altri e a se stessi.

DORALICE





















Fresca, giovane, vivace: questa è Doralice, questa è l’immagine più innovativa del fashion made in Italy e la più frizzante anche. Ultima nata in seno a un’azienda che promette di riscrivere il concetto di alta moda, Doralice oggi è la seconda linea di Manila Grace, non una stella minore ma un astro nascente che già risplende di luce propria, una cometa destinata a tracciare una scia indelebile nel mercato fashion. Doralice è luce, Doralice è energia. Dopotutto, se è vero che il destino di ognuno di noi è scritto nel nome che portiamo, quello di Doralice non può che essere un destino luminoso:
Dòron e Lykè, da questi due termini greci, infatti, deriva il nome di un brand che, letteralmente, allude a un ‘dono dell’alba’. E siamo certi che non occorrano altre parole per definire la filosofia che si cela dietro le collezioni proposte. Doralice, buon nome non mente. Dotata di un’identità propria e immediatamente riconoscibile, Doralice rappresenta la scelta migliore per una donna dinamica, capace di stemperare il romanticismo con una sana dose di vitalità ed esuberanza. Una spezia rara, un ingrediente pregiato, quel tocco in più che rende speciale e irripetibile un sapore già unico. Doralice è la formula segreta dell’Italian young style, una formula segreta finalmente svelata, grazie a un sortilegio di Manila Grace e a quel destino splendente scritto nelle stelle. E in un nome. Doralice, un dono dell’alba.


THE AFFAIR A Reacher Novel. By Lee Child (Delacorte Press)





















I libri di Lee Child (siamo credo al sedicesimo) di solito si concentrano sul genio strategico di Jack Reacher, che da tempo ha conquistato il cuore degli americani come “eroe” modello. "The Affair", scuote lo status quo di una saga satura ma dotata di prospera longevità editoriale, fornendo addirittura le origini di Jack Reacher. All'inizio della serie ("Killing Floor", nel 1997) questo ragazzo era già un ex militare della polizia dell’esercito ma sulla sua storia si sapeva poco o niente. Il libro inizia appositamente proprio quando Reacher deve lasciare l'esercito. Gli eventi con un ritmo mozzafiato nella vita del protagonista si susseguono fino a quando il governo non manda Reacher in missione nel Mississippi, con l’ordine di fingersi un civile, per indagare su un possibile scandalo che coinvolge l'attività segreta militare americana in Kosovo. Ma, c’è un ma! Mentre il nostro eroe indaga sui fatti, si innamora dello sceriffo della piccola cittadina in cui ha la sua base operativa, di nome Deveraux. Bella donna, che si sa comportare da donna, che ama da femmina e che segue Jack Reacher dalle battute, agli hamburger, sino all’azione nuda e cruda. Lee Child fa cominciare i fatti narrati nel volume esattamente quattro anni e mezzo prima degli attacchi dell'11 settembre, proprio per mettere in evidenza anche i suoi ricordi che hanno visto un esercito sostanzialmente meno vigile e un mondo con regole meno rigorose sulla sicurezza interna ed esterna. Ah dimenticavo … pare che Hollywood voglia fare un film su Jack Reacher, e sembra che sarà proprio Tom Cruise a impersonarlo! E allora una ragione in più per leggere questo libro straordinario!!!

martedì 20 settembre 2011

Intervista alla escort Terry De Nicolò



L'ultima parola - Vittorio Romano intervista in esclusiva la escort barese Terry De Nicolò nella prima puntata della nuova stagione de "l'ultima parola" programma condotto su Rai due da Gianluigi Paragone. Guarda la puntata integrale QUI


Contagion



Gli Stati Uniti sono scossi da una possibile pandemia, generata da un virus sconosciuto che alcune persone hanno contratto su un volo proveniente da Hong Kong. Mentre i medici del CDC (Kate Winslet e Laurence Fishburne) e una specialista (Marion Cotillard) dell’OMS stanno già lavorando a un antidoto per salvare in tempo la vita ai contagiati - tra cui Beth (Gwyneth Palthrow), uno dei passeggeri del volo, accudita amorevolmente dal marito Thomas (Matt Damon) -, il governo è chiamato a fronteggiare l’emergenza e a contenere i disordini civili causati dalla psicosi collettiva, dovuta alla diffusione sul web di alcune notizie false da parte di un blogger (Jude Law) (fonte Primissima)

La Grande piramide e lo Zed di Mario Pincherle (Macro edizioni)

La Grande piramide e lo
Zed Buono

Chi costruì le piramidi? Quale tecnica fu usata per smuovere e trasportare gli enormi massi? È esistito veramente il faraone Cheope? In che relazione sono Enoch (Trismegisto), Abramo e tanti altri personaggi del passato con la costruzione della piramide? Come mai lo Zed, una torre alta 60 metri, il più  sacro simbolo dell’antico Egitto e testimone del ritorno di Osiride, fu nascosto dentro la piramide? È probabile che i famosi libri sacri di cui parla Enoch siano stati nascosti proprio nello Zed, luogo sicuro a prova di cataclisma? Infatti Enoch dice: “Verrà il giorno in cui la torre renderà ciò che le è stato affidato, la Piramide salterà come un ariete e allora terminerà la triste età del ferro”.

Mario Pincherle in questa sua opera dà risposta a innumerevoli quesiti e tenta di portare alla luce gli innumerevoli misteri che ancora oggi avvolgono questi monumenti del passato, che furono costruiti in base a principi di geometria ermetica nota soltanto agli iniziati.

GQ n.9: Mi sposi o no? E se te lo chiedesse Claudia Schiffer?



STEFANEL
















Stefanel and Interfashion. Two separate entities that make up a single international group. A strong presence, with numerous stores throughout the world. The Stefanel Group’s extensive and diverse product range ensures the flexibility needed today to compete successfully in the international marketplace. We have just one goal: make products available to our customers that meet their needs, by emphasising quality and innovation. Stefanel, a major international group that is still in touch with its roots.

The Story

1959 Carlo Stefanel begins to produce knitwear in his factory, the ‘Maglificio Piave’.
1970 Giuseppe Stefanel, his son, takes on the management of the company
1980 The first shop branded Stefanel opens in Siena.
1982 The first shop outside Italy opens in Paris.
1983 Stefanel becomes the company name
1985 The company increases fourfold its turnover and the number of stores
1987 Quotation at the Milan Stock Exchange end of the 80s Stefanel, through a series of acquisitions and international alliances, takes the dimension of a large industrial group; it diversifies the production of knitwear by adding sportswear, jeans and pret-à-porter.
1990 Acquisition of Interfashion
2007 HIGH, a casual chic clothing brand, is launched by Interfashion S.p.A.
A second licence agreement signed with the fashion designer Antonio Marras, On the basis of this agreement, which lasts for 12 years, Interfashion will produce and distribute the I’M Isola Marras brand

THE PHILOSOPHY

Fashion is at the heart of Stefanel. But style is its beating pulse. Simple luxury is our promise. But quality is our core. Design drives us. Technical integrity anchors us.

Our company has earned a place at the very heart of Italian fashion. The Stefanel brand was born from the Maglificio Piave in 1979. A collection for women and men quickly achieved iconic fashion status around the world. Throughout the world, our label became shorthand for Italian creativity, craftsmanship and quality. And we did it at a price that made it accessible to a market that was quickly developing a growing passion for fashion. During the years Stefanel has navigated the shifting fashion territory, in step with every shift in mood, we have consistently delivered great design, impeccable quality and real value. The Stefanel customer is savvy, sophisticated, smart and sure of what she wants. She has spent the ‘fast fashion years’, tapped into every micro trend and style movement. She knows what is hot and what is not. Her fashion favourites are like old friends. And for fashion, her passion could always trump her purse. But, facing her future, she has learned new ways to be demanding. She knows just what she wants: quality chic; mood boosting basics; everyday luxury at an honest price; supreme service; fast fashion with a clear conscience; instant impact. She has no patience to wait and see. The labels that lure deliver a precise message with a clear voice. Every new Stefanel collection evolves to address the style freedoms: brilliant basics better than anyone else and reliably available; classics that are always chic, the staples of every woman’s wardrobes; the secret style weapons that keep a look current; the trends that take you farther than one season; reasons to always love knitwear.


Il libro del giorno: “L'eclissi - Dialogo precario sulla crisi della civiltà capitalistica” (Manni) di Bifo (Franco Berardi) e Carlo Formenti





















Bifo e Formenti affrontano il tema dell’evoluzione tecnologica ai tempi del Web 2.0 mettendone in luce le implicazioni economiche, politiche, sociali. Dalla galassia Facebook, che ha reso la dimensione relazionale così veloce e vasta da farla divenire paradossalmente impossibile, al fenomeno WikiLeaks, che ha squarciato il velo di Maya della net-neutrality, fino alla discussione su democrazia e Internet, e alla questione della governance economica globale nell’attuale fase post-neoliberista, sono molteplici gli scenari che si aprono in queste pagine. Se la democrazia è una forma di organizzazione politica corrotta e storicamente conclusa, esiste una nuova filosofia capace di includere cultura digitale, movimenti di base e attivismo studentesco. Se il potere dominante è incapace di trovare strumenti di crescita per le classi e le zone povere del pianeta, c’è bisogno di una “ricomposizione” del tessuto politico di base, di nuove forme di antagonismo culturale, di nuovi modelli di sviluppo. In un contesto nazionale e mondiale sconfortante, di totale eclissi, c’è da chiedersi se sia possibile una ricostruzione. Altrimenti, bisognerà inventarsi un altro cielo.

FRANCO BERARDI BIFO, leader del movimento del 77 a Bologna, tra i fondatori di Radio Alice, sin dalla fine degli anni Ottanta si è occupato di Web e nuove tecnologie.
Insegna Elementi di storia della comunicazione sociale all’Accademia di Brera. Ha pubblicato libri sulla cybercultura, in Italia, in Francia, in Inghilterra, negli USA.

CARLO FORMENTI insegna Teoria e tecnica dei nuovi media presso l’Università del Salento. Scrive sul “Corriere della Sera” ed è membro del comitato storico di “Alfabeta2”. È autore di numerosi saggi sul rapporto tra le nuove tecnologie e le trasformazioni sociali. Tra gli ultimi, Cybersoviet (Raffaello Cortina 2008), Se questa è democrazia (Manni 2009) e Felici e sfruttati (Egea 2011).

I prodotti qui in vendita sono reali, le nostre descrizioni sono un sogno

I prodotti qui in vendita sono per chi cerca di più della realtà

Cerca nel blog

Capitan Harlock: Il pirata dello spazio con il cuore d'oro n. 2

 PUBBLICITA' / ADVERTISING Capitan Harlock è un personaggio iconico nato dalla mente del mangaka Leiji Matsumoto, che ha conquistato il ...