Viaggiando oltre Internet. Ovvero come si
cerca di supererare la miriade di luoghi comuni e poi di loghi comunissimi che
per i viaggi di e da internet si fanno. Pubblicato per la prima volta negli Usa
presso Spiegele & Grau nel 2008, col titolo aggressivo “Against the
Machine. Being Human in the Age of Electronic Mob”, il libro solamente
quest'anno tradotto in Italia, grazie al lavoro di Alessandra Goti e all'idea
della redazione della giovane e già notevole Piano B di Prato, che potremmo
nominare simbolicamente nell'ex castelvecchiano Alex Pietrogiacomi, “Homo
interneticus”, sottotitolato emblematicamente “Restare umani nell'era
dell'ossessioe digitale, è scritto dal famoso saggista e critico statunitense
Lee Siegel (classe '57): scrive su The New York Times, Harper's, The New Yorker
ecc. e nel 2002 ha
vinto il National Magazine Awards per la critica, appunto. Con la verve dei più
grandi polemisti, dove persino quando cita Marx e “smonta” Lenin risulta
credibile al mille per cento, Siegel non deve essere letto come saggista
'contro' Internet, ma finalmente intellettuale, molto preparato si capisce,
capacissimo d'andare più in fondo del livello di banale che deve esser superato
da chi volesse ragionare davvero su effetti positivi e negativi di internet. La
scrittura davvero incalzante del giornalista Lee Siegel c'accompagna,
finalemente, in una critica, più quindi che una visualizzazione, della
dimensione on-line. Che lo spazio telematico, per Siegel, dobbiamo riconoscero
almeno per quello che è: nonostante, e per comodità, voglia viverci parecchio
dentro: che siamo in un mondo, insomma, apparentemente libero e democratico ma
essenzialmente controllato dalla dimensione comerciale della vita,
dell'esistenza divenuta possibilmente esposizione continua e costante nelle
fittizia vetrina dove c'è la possibilità di fare soldi pur non essendo
preparati in nulla. Proprio il saggista che mette, ed era ora, in discussione
qualcosa, però arrivando alle basi del mezzo tecnologico, l'ultima innovazione
realmente di massa. Spappolando testi saggistici ed esempi concreti, lo
scrittore – utilizzando un linguaggio che è 'vincente' – cerca i vasi capillari
d'internet. E li trova. Magari facendo storcere il naso a chi non accetta dubbi
al pensiero forte e comune. Quando poi Siegel parla dei prosumer, non è più
possibile dargli torto. Come è difficile non essere d'accordo con la lettura
del fenomeno Bobo. L'edizione italiana del saggio, tra l'altro, è accopagnato
dalla mirabile prefazione firmata De Biase. Che fa da plusvalore. Mentre il
passaggio più illuminante per comprendere il passaggio “dalla cultura di massa
alla cultura della popolarità”, lo troviamo lì dove Lee Siegel riprende (e qui
pensiamo cadano le accuse d'operazione proposta da una sua ripicca personale)
le vicende d'un incontro sentimentale avvenuto in una community virtuale degli
Usa e risoltasi non solo con la rottura della coppia, ma bensì con l'ingaggio
del partner maschile della sceneggiata a moderare i commenti d'un giornale
statunitense quale premio per la bravura a gestire in pubblico le sue
situazioni private persino facendole diventare territorio di discussione
pubblica. Forse certi punti del testo appariranno banali, ma le argomentazioni
sono fortissime e sostengono abilmente l'obiettivo che l'autore s'era fissato:
graffiare l'intoccabile Internet che tutti mangiano e dal quale ci facciamo
mangiare. Al tempo del consumo portato a normalità delle vite tutte.
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sabato 24 settembre 2011
venerdì 23 settembre 2011
SANDRONE DAZIERI – il blog
“Eccola lì la morte paziente.
Sono abituato a quella feroce, che ti prende di colpo con un coltello o un
proiettile. O a quella crudele, che ti lascia sanguinare sul pavimento. So come
trattarla, a cosa pensare quando mi chino su un cadavere. Quella lenta, che ti
scava dall’interno, mi incute timore. Non è un incidente di percorso che si
possa scansare stando attenti. È il destino inevitabile, il saldo del conto.” LA CURA DEL GORILLA
Nato a Cremona nel 1964,
all’anagrafe con il nome di Sandro, dopo le scuole medie lascia la sua città
natale per trasferirsi nel collegio della scuola alberghiera di San Pellegrino
Terme dove studia come cuoco, mestiere che comincia a esercitare a partire da
quell’estate e che continuerà a praticare per una decina di anni. Intanto
continua con la sua passione per la narrativa di genere – giallo, horror,
fantascienza, spionaggio e fumetto – che ha cominciato a leggere da bambino e
che lo accompagnerà per tutta la vita. E’ in questo periodo che cominciano i
suoi primi tentativi di scrittura: reportage comici per il giornalino
scolastico e un paio di racconti horror che invia senza fortuna ad alcune
riviste. Con la maturità professionale si trasferisce poi a Milano e si iscrive
a Scienze Politiche. Senza casa nella Milano da bere, passa i primi due anni di
università dormendo sui treni della Stazione Centrale, poi occupando
abusivamente alcune case sfitte. E’ in questo periodo che entra in contatto con
il cosiddetto “movimento dei centri sociali” e soprattutto con il famigerato
“Centro Sociale Leoncavallo” di cui diventa un attivista, impegnandosi in lotte
ambientaliste e per il diritto alla casa. Durante una manifestazione contro la
centrale nucleare Montalto di Castro nel 1986, all’età di 22 anni, viene
arrestato per la prima volta e incarcerato per un breve periodo, anche se verrà
in seguito prosciolto. E’ solo il primo dei tanti processi che lo vedranno
imputato nei dieci anni a seguire, sempre come militante dei centri sociali,
per reati che vanno dall’occupazione alla manifestazione non autorizzata,
venendo regolarmente assolto. Le ruspe che distruggeranno il Leoncavallo nel
1994 segneranno il suo addio alla politica attiva (“non ho rimpianti”, dice “ma
è un percorso che si è esaurito”). Nello stesso anno lascia l’università dove
non si è laureato, il lavoro di facchino che ha sostituito quello di cuoco e si
avvicina all’editoria come correttore di bozze nel service editoriale
Telepress. Da correttore di bozze in breve tempo diventa giornalista
pubblicista e comincia a collaborare con il quotidiano il Manifesto, come
esperto di controculture e narrativa di genere. Diventa in seguito direttore
del service editoriale, fino a quando, nel 1999, dopo la pubblicazione del suo
primo romanzo Attenti al Gorilla, la Mondadori non lo chiama a dirigere i Gialli
Mondadori, poi tutto il comparto dei libri per edicola. Scrive altri tre
romanzi per adulti, sempre noir (La cura del Gorilla, Gorilla Blues, Il Karma
del Gorilla), un romanzo per ragazzi (Ciack si indaga, premio selezione
Bancarellino), numerosi racconti, alcuni soggetti per fumetti e sceneggiature
per il cinema e la televisione. Nel 2004 viene nominato direttore dei Libri per
Ragazzi Mondadori, incarico che lascia nel 2006 scegliendo di diventare
scrittore a tempo pieno. Continua a collaborare con la casa editrice come
esperto di narrativa di genere e scout di nuovi talenti. Sposato, vegetariano e
pacifista, è testimonial di Medici Senza Frontiere.
MANTEBLOG – il blog di Massimo Mantellini
“Il titolare di questo weblog e’
nato a Forli’ quarantanove anni fa. Come gli diceva sua madre quando era
piccolo “fa molte cose, tutte male“. Fra le altre scrive di tecnologia in rete
e altrove da molti anni, ripetendo sempre piu’ o meno le medesime quattro cazz,
stupid fondamentali intuizioni. Incredibilmente continuano a pubblicarlo. In
una casa di sole donne nella medesima cittadina in cui e’ nato vive insieme a
sua moglie Alessandra (che lo ha introdotto ai misteri dell’iconografia e della
storia medioevale) ad Elisa (20 anni che lo ha introdotto ai misteri
insondabili della musica del nuovo millennio) e a Francesca (8 anni) che lo ha
avvicinato alle problematiche complesse della paternità anziana. Se il titolare avesse un curriculum
vitae questo sarebbe il posto giusto nel quale metterlo". (La foto e’ di Suzukimaruti).
Serpente di Luce – Oltre il 2012 di Drunvalo Melchizedek tradotto da Nicoletta Cherubini (Macro edizioni)
"Solo la Madre Terra e gli
Antichi Maya sanno cosa sta per accadere". Ogni 13.000 anni sulla Terra ha
luogo un evento sacro e segreto che provoca un mutamento globale, un
avvenimento che modifica letteralmente il corso della storia. Oggi questo raro
evento è in corso, ma solo in pochi ne sono al corrente. Già da tempo la Terra ha cominciato quella
trasformazione che porterà a un mondo nuovo: la sua energia Kundalini ha
completato il proprio movimento e ha ormai raggiunto la sua nuova sede tra le
montagne andine, da dove distribuirà energia su tutto il pianeta per i prossimi
13.000 anni. Drunvalo Melchizedek, in questo nuovo illuminante libro, ci
racconta i retroscena esoterici di questi ultimi 30 anni, durante i quali è
stato preparato l’avvento di un nuovo ciclo della coscienza umana e della
Terra. Egli è stato protagonista in prima persona dei riti e delle celebrazioni
che si sono tenuti in tutto il mondo per rendere adatta la struttura energetica
del pianeta a ricevere le energie del nuovo ciclo, quello che sarà
completamente iniziato quando si avvererà la profezia dei Maya conosciuta come
la "Fine dei Tempi". I viaggi e i riti - con l’impiego dei cristalli
sepolti in luoghi sacri - che lo hanno visto protagonista, vengono descritti in
queste pagine con il ritmo incalzante di un romanzo, capace di toccarci in
profondità e di risvegliare il nostro cuore. L’autore racconta, con dovizia di
particolari, gli incredibili avvenimenti che gli hanno consentito di conoscere
a fondo le più grandi e spirituali culture del passato, come quella dei Maya e
degli aborigeni Waitaha, e come sia stato chiamato a svolgere alcuni rituali
nei luoghi più sacri e segreti del pianeta al fine di aiutare alcuni popoli a
rimediare agli errori del passato e permettere così alla "Griglia di
Coscienza dell’Unità" di essere integrata e bilanciata. Un libro di grande
speranza che illumina un futuro che molti vorrebbero tetro e terribile. Dalle
parole di Drunvalo emerge quella nuova Età dell’Oro da molti profetizzata come
il tempo in cui prevarrà il Cuore sulla Mente, e nella quale l’umanità si
riunirà con i Fratelli dell’universo in armonia e pace!
Il libro del giorno: Aleph di Paulo Coelho (Bompiani)
Nel suo romanzo più personale, Paulo Coelho
torna con un meraviglioso viaggio alla scoperta di sé. Come Santiago, il
pastore dell' "Alchimista", anche Paulo sta affrontando una profonda
crisi di fede ed è alla ricerca di un cammino che l'aiuti nella sua
rinascita spirituale. L'unica vera possibilità è di ricominciare tutto
da capo. Così intraprende un viaggio che lo condurrà attraverso
l'Africa, l'Europa e l'Asia lungo il percorso della Transiberiana, un
viaggio che gli riporterà energia e passione. Quello che Paulo non sa è
che incontrerà Hilal, una giovane violinista piena di talento, che ha
amato cinquecento anni prima, ma che ha tradito con un gesto di codardia
talmente estremo da impedirgli di raggiungere la felicità in questa
vita. Insieme inizieranno un viaggio mistico nel tempo e nello spazio
che li porterà più vicino all'amore, al perdono e al coraggio di
superare tutti gli ostacoli che la vita, inevitabilmente, ci presenta.
Meraviglioso e illuminante, Aleph ci invita a riflettere sul significato
del nostro viaggio personale. Siamo davvero quello che vogliamo essere,
facciamo davvero quello che vogliamo fare? Molti libri si leggono.
Aleph si vive. ci presenta. "Aleph" è un romanzo che parla di come
affrontare le proprie paure, credere nel proprio istinto e aprire la
mente alle infinite strade che collegano tutti noi mentre affrontiamo
insieme il viaggio della vita, pur seguendo percorsi diversi.
Oggi mangio da n.16: Oliver Glowig (via Ulisse Aldrovandi a Roma)
La storia professionale di Oliver
è segnata dal viaggio. Un percorso,
prima fatto di passi curiosi nei primi anni tedeschi insieme al padre,
poi divenuto uno sperimentare nuove
arti. L’arte di Oliver, infatti, nasce con la sua fanciullezza. In Germania a
fianco del padre. Ma è essa stessa un viaggio continuo tra sapori ed emozioni
che guidano il suo percorso. Esperienze importanti in Italia ed all’estero
segnate dal successo.
Oliver nel 2001 lascia la Germania, un anno dopo
aver ottenuto la sua prima stella Michelin al ristorante “Acquarello” di Monaco di Baviera. In Italia
la scelta è sulla Costiera Amalfitana, al “Capri Palace Hotel & SpA” di
Anacapri.
Lo chef è presto Executive Chef
del ristorante “L’Olivo” e qui, nel 2004, gli viene riconfermata la stella già
conquistata in Germania. Nel 2006, arriva un altro riconoscimento per la cucina
di Oliver con l’arrivo della seconda
stella Michelin e i 17/20 dell’Espresso. Scoprire alimenti e ingredienti unici
per la loro autenticità è la mission di Oliver, fulcro della sua arte. La
cucina dello chef tedesco nasce dalla volontà di unire e sperimentare i grandi
sapori. La varietà è caratteristica distintiva dei piatti di Glowig, leva del
suo successo, che esalta la tradizione attraverso reinterpretazioni di virtuoso
livello. Con l’ Italia nel cuore!
VITAMINA JEANS
LORD MANIFATTURE, Made in Italy
dal filo allo stiro. Creatività, dinamismo, stile. Il marchio Vitamina Jeans
esprime le attese delle ragazze che vivono ogni giorno con energia ed
entusiasmo, sempre in movimento per affermare il proprio stile di vita. Da più
di vent'anni Vitamina Jeans è il brand di punta di Lord Manifatture, azienda
che ha sempre creduto e scommesso sulla qualità del Made in Italy in tutte le
fasi della realizzazione di ogni capo. Una scelta importante che si combina con
un'attenta ricerca che si rinnova collezione dopo collezione. La crescita
costante dell'azienda è la risposta di un mercato attento alla qualità, ai
dettagli e allo stile dei capi. Nel corso degli anni le varie collezioni hanno
delineato un'identità definita ben definita e apprezzata dalle consumatrici.
Sono le ragazze con la voglia di vestire uno stile semplice e frizzante, sempre
in linea con i tempi. Quel tocco perfetto per sentirsi femminili e a proprio
agio in ogni momento della giornata.
NIGHTWOODS di Charles Frazier (Random House)
Di Charles Frazier ricordo " “Thirteen
Moons” " (2006) e il best-seller "Cold Mountain"
(1997). Eccezionali. Ed è splendido questo "Nightwoods" che
racconta una storia di possibilità e scelte forti dove ognuno dei suoi
personaggi principali si mostra per quello che è, ovvero gente comune come
tutti noi che però ha raggiunto un punto nella vita in cui stanchezza, rabbia e
altre negatività hanno sostituito un ingrediente fondamentale per sopravvivere:
la speranza. Luce è una giovane donna violentata
sin da bambina, che vive come un’eremita in un albergo abbandonato. Ma il
destino ha in serbo per lei Stubblefield: un uomo deluso da tutto, forse un po’ troppo
rude e terribilmente spicciolo, che da quando viene lasciato dalla sua
fidanzata, diventa un beone depresso che non gli va nemmeno di guardare tanto
lontano nel futuro. Stubblefield anni e anni prima aveva avuto una cotta per
Luce, e quando la incontra di nuovo, gli sembra di vivere in un sogno: qualcuno
o qualcosa gli sta permettendo forse di evitare alcuni errori fatti in passato,
di essere più audace, più intelligente, più divertente, e perché no …più
saggio!
Luce invece crede che non si può
"contare su nessuno," e dunque non permette a nessuno di avvicinarsi.
Già perché Luce non può permettersi nulla, perché deve badare a due bambini, i
figli della sorella Lily, uccisa dal marito violento, Bud. I gemelli, Dolores e
Frank, sono stati orribilmente fatti oggetto di abusi e da tempo non parlano
più con nessuno. Nemmeno con la zia. Luce crede che chi non si prende cura del
prossimo non merita di stare a questo mondo, ma mai avrebbe immaginato di amare
come figli anche figli non suoi. Ma un Disegno nascosto tra le maglie dell’esistenza
ha per lei in serbo una storia straordinaria tutta da scoprire. Nel raccontare le
vicende di questi personaggi Frazier mostra una profonda comprensione
psicologica delle loro paure e dei loro desideri, e soprattutto un’incredibile
consapevolezza nel descrivere il loro impulso di mantenere il quieto vivere ad
ogni costo. Attingendo alla sua profonda conoscenza dei boschi e delle montagne
della Carolina del Nord, l’autore mostra anche come Luce cerca di insegnare ai
gemelli il sorprendente mondo della natura che li circonda, i nomi delle piante
e degli alberi e le costellazioni, tentando di insegnarli anche qualcosa. Non
c'è dramma sufficiente nelle lotte di queste persone per superare il passato o
di forgiare una nuova vita per se stessi, perché qualcosa di oscuro in maniera
manifesta o latente nel loro intimo non riesce ad abbandonarli!
giovedì 22 settembre 2011
Catepol 3.0 - il blog di Caterina Policaro
Caterina Policaro, 35 anni,
insegnante ed esperta di e-learning e tecnologie nella didattica. Blogger, esploratrice instancabile del web, calabro-lucana. Docente di ruolo nelle scuole superiori e
formatrice. Si occupa da anni di didattica, e-learning, formazione e insegnamento/apprendimento
con le nuove tecnologie, dinamiche della comunicazione online.
Dal 2002 blogger
attiva sul web Catepol.net nel quale scrive di Web 2.0, Didattica e Social
Network, blog che nel 2009 è risultato quarto (primo fra gli italiani) agli European
Blog Awards di Bilbao.
“La donna assolutamente più 2.0
del Web italiano si chiama Caterina Policaro. Popolarissima blogger, prolifica
Twitteratrice, è un'utilizzatrice avanzata di tutti gli strumenti per il
publishing e per la socializazzione online. Caterina è anche un'insegnante di
professione e le sue esplorazioni online offrono spesso spunto al come meglio
affrontare il discorso dell'apprendimento al di fuori dei canoni tradizionali.
Se ti interessa capire come coinvolgere, fare amicizia e sfruttare al meglio i
social media per il tuo personal branding, Catepol è la persona alla quale
rivolgere le tue domande.” (fonte Youtube/ RobinGoodITA)
Zalando: l’online shopping non è stato mai così trendy!
Spesso capita di non riuscire a
trovare un paio di scarpe tanto desiderato o che il nostro numero sia già
esaurito. Nell’era di Internet e dell’e-commerce la soluzione è Zalando, il negozio leader nella
vendita di scarpe e abbigliamento online. Nata in Germania nel 2008, questa
azienda ha ottenuto un successo tale da condurre al lancio di siti dedicati al
mercato dei Paesi Bassi, della Francia e del Regno Unito. A marzo 2011 Zalando
è approdata anche in Italia, dove già dai suoi esordi ha raggiunto dei risultati
notevoli grazie al vasto assortimento che comprende grandi marche come Geox,
Fratelli Rossetti, Nike, Adidas, Guess e Pepe Jeans. L’online shop Zalando riesce a soddisfare le
esigenze di tutta la famiglia, mettendo a disposizione del cliente una vasta
scelta di abbigliamento e accessori da uomo, donna e bambino. Zalando vanta la
più ricca offerta di prodotti in-season disponibile in Italia, oltre alle
costanti promozioni che consentono di acquistare numerosi articoli a prezzi
scontati. Ultimamente è stata aggiunta anche la sezione Zalando Sports, dove
gli appassionati di sport possono trovare l’equipaggiamento adatto a praticare
numerose discipline. Il successo di Zalando è dovuto anche al servizio di
eccellenza che mette a disposizione del cliente e che comprende spedizione,
reso e servizio assistenza gratuiti. Recentemente è stata introdotta anche la
modalità di pagamento in contrassegno, sempre senza costi aggiuntivi, così da
rispondere alle necessità di tutti i suoi clienti. Zalando regalerà un’esperienza
assolutamente facile comoda di acquistare on line tutto ciò che di più cool c’è
nel campo delle calzature, dell’abbigliamento, degli accessori! In una parola
irrinunciabile!
Quando i Giganti abitavano la Terra Zecharia Sitchin (Macro edizioni)
Quale è la vera origine
dell’uomo? Fin dal suo primo libro, Il Pianeta degli Dei, Zecharia Sitchin
afferma che gli Elohim biblici che dissero «Creiamo Adamo a nostra immagine e
somiglianza» siano stati gli dei della Sumeria e di Babilonia, gli Anunnaki
giunti sulla Terra dal loro pianeta Nibiru. Secondo Sitchin, Adamo fu
geneticamente progettato circa 300.000 anni, quando i geni degli Anunnaki
vennero uniti a quelli di un ominide. Poi, secondo la Bibbia, vennero celebrati
matrimoni misti: sulla Terra abitarono i Giganti, che presero in moglie le
discendenti di Adamo, dando alla luce «uomini eroici», figure che l’autore
riconduce ai semidei delle tradizioni sumere e babilonesi, tra cui il famoso re
mesopotamico Gilgamesh, colui che rivendicò il diritto all’immortalità e
Utnapishtim, l’eroe babilonese del Diluvio. Ma allora tutti noi discendiamo da
semidei? In questo avvincente libro, che rappresenta la summa della sua opera,
Zecharia Sitchin procede passo dopo passo attraverso l’analisi di un’enorme
quantità di antiche scritture e manufatti, accompagnando il lettore alle tombe
reali di Ur e alla stupefacente conclusione che le due tombe più straordinarie
siano state l’ultima dimora di una coppia di divinità Anunnaki. Sitchin rivela
inoltre una fonte di DNA che potrebbe dimostrare la veridicità dei racconti
biblici e sumeri, fornendo la prova fisica definitiva della presenza aliena
sulla Terra in passato e un’opportunità scientifica senza precedenti di
rintracciare “l’anello mancante” nell’evoluzione del genere umano, svelando i
segreti della longevità e perfino il mistero fondamentale della vita e della
morte.
Il libro del giorno: Verso la scelta vegetariana. Il tumore si previene anche a tavola di Mario Pappagallo e Umberto Veronesi (Giunti)
Oggi l'alimentazione vegetariana
è una scelta che tutti dovrebbero considerare, un cambiamento in primo luogo
per la propria salute, ma anche per la difesa del nostro pianeta e per evitare
le sofferenze cui vengono sottoposti molti animali. Partendo dalla sua
esperienza di vita e dalle sue ricerche di oncologo di grandissima fama,
Umberto Veronesi espone in questo libro le ragioni legate all'etica, alla
sostenibilità e alla salute per cui dovremmo diventare vegetariani. Mario
Pappagallo spiega le basi scientifiche secondo le quali una buona alimentazione
è fondamentale per vivere in salute, al punto che il cibo diventa un elemento
essenziale per la prevenzione di numerose malattie, tra cui anche molti tipi di
tumore. Nella seconda parte del libro Carla Marchetti propone oltre 200
ricette, originali e facili da realizzare, per chi è già vegetariano e per chi
vuole avvicinarsi alla scelta vegetariana senza rinunciare al piacere del
gusto. I proventi del professor Veronesi derivanti dalla vendita di questo
libro verranno devoluti ai progetti di sostegno dei giovani ricercatori della
Fondazione Umberto Veronesi, il cui intento è quello di sostenere la ricerca
scientifica e promuoverne la divulgazione affinché i risultati della scienza
diventino patrimonio di tutti.
Oggi mangio da n. 15: LA CLUSAZ (Val D’Aosta)
La Locanda Ristorante
“La Clusaz” è
situata in Valle d’Aosta, a Gignod, lungo l’affascinante Valle del Gran San
Bernardo, a pochi chilometri dall’omonimo Colle. Salendo lungo la strada che da
Aosta conduce al valico naturale o al Tunnel del Gran San Bernardo,
incontrerete alla vostra sinistra l’inconfondibile allungato complesso di
edifici che compone “La Clusaz”,
ristrutturati con passione dai suoi proprietari, con una importante facciata
decorata da una artista locale molto apprezzata, che ha curato anche alcune
delle installazioni d’arte all’interno della
struttura, con l’obiettivo di far convivere anche nei decori e negli
arredi il passato con il moderno, la tradizione con l’innovazione. La Valle del Gran San Bernardo
è un percorso ricco di fascino, storia e tradizione, immerso in una grandiosa
cornice naturale, tra innumerevoli boschi e paesaggi incantati che mutano con
le stagioni. Nei vicini villaggi tipici tra le architetture caratteristiche dei
rascard e alcune storiche costruzioni, il tempo pare essersi magicamente
arrestato conservando intatta l’antica atmosfera contadina di questi luoghi.
L’accueil della Locanda
Ristorante è caldo e ospitale. Un’atmosfera rarefatta e discreta di quiete e
magico incanto tra colori e luce e reminescenze della nostra tradizione.
Un punto di incontro che vi
introduce alla scoperta dei due mondi della “Clusaz”: il Ristorante e la Locanda. Proseguite
quindi ed entrate nelle due sale del Ristorante, ricavate nei locali
anticamente frequentati dai viandanti in cerca di ristoro, sotto le grandi
spettacolari volte in pietra elegantemente illuminate da luci soffuse a creare
un ambiente caldo e accogliente. Gli spazi
a disposizione degli ospiti, eleganti e caratteristici, offrono due
situazioni diverse per finalità di utilizzo: la prima sala presenta
un’atmosfera più intima e raccolta, ideale per momenti di serena convivialità,
può ospitare un massimo di 30 persone; la seconda, di dimensioni leggermente superiori,
raffinata e sobria, ben si presta alla realizzazione di piccoli eventi, banchetti, feste private o
matrimoni. Il Ristorante presenta due menu fissi Tradizione e Stagione con
alcune variazioni di sapori e di
proposte in sintonia con il mutare delle stagioni. La Cucina della Clusaz propone con qualità e vitalità la
valorizzazione del patrimonio gastronomico tradizionale valdostano. L’obiettivo
è condurre innovazione e tradizione ad una felice e riuscita convivenza,
attraverso un costante lavoro di ricerca e sperimentazione. Al termine della
cena, godetevi una piacevole sosta dinanzi al fuoco del caminetto della nostra
saletta relax e nella bella stagione al fresco del nostro solarium, oppure
approfondite le conoscenza dei vini valdostani sotto le volte in pietra e tra
le spesse mura della nostra cantina, con una ricca selezione di vini operata
con passione da Maurizio. Se avete deciso di soggiornare alla Locanda, vi
accoglieranno con discrezione le 14 camere situate al piano superiore
dell’edificio, frutto di un’attenta ristrutturazione degli originali spazi che
costituivano il rifugio dei viaggiatori nel secolo scorso. Gli ambienti sono
personalizzati con cura, per creare
angoli discreti, raccolti e complici, con una suddivisione per tipologia
delle camere in Relax, Panorama e Ambient.
I patron della Locanda Maurizio
Grange e Sevi Math vi forniranno ogni
utile strumento per approfondire le vostre conoscenze sulla Valle d’Aosta e
accompagnarvi alla scoperta della nostra piccola regione, ricca di fascino,
storia, cultura e tradizione, ma anche di sport, natura e divertimento.
MET
Met nasce nel 1997 dall’ incontro
di Moreno Giuriato, titolare di Italservices, azienda specializzata nella
produzione in commercializzato per marchi internazionali, e Gegè Schiena,
pietra miliare nel panorama della jeanseria made in italy degli anni 70, personalità
di spicco nell’ambiente dell’abbigliamento informale, conosciuto per le sue
competenze di prodotto e stile e per essere stato fondatore di aziende e
inventore di marchi e linee di successo internazionali-Nasce con lui il famoso
e storico brand Americanino e molti altri marchi come ad esempio: Avirex,
Murphi & Nye, New York, Kingino. Questi 10 anni di met sono stati anni di
ricerca, di innovazione, di cambiamento , per un crescita naturale e costante
in un mercato che non consente un attimo di cedimento ma che al contrario si fa
sempre + difficile ed esigente. Esigente in termine di prodotto e di qualità,
ma anche in termini di servizio, ed è proprio in questa ottica che il Gruppo ha
lavorato per accontentare sempre di più sia il canale distributivo sia quello
del consumatore. Met è un total look che propone soluzioni everyday ma anche
capi ricchi nelle lavorazioni e nei tessuti. Un denim fashion che veste anche
l'eleganza di un'occasione importante.
La vera forza di questo marchio è
rappresentata anche dall’organizzazione che lo supporta, una struttura di
risorse e competenze che garantiscono un elevato livello di servizio alla
clientela, una notevole flessibilità produttiva, consentendo al prodotto di
assecondare il mercato nei suoi continui mutamenti.
Nuraghe beach. La Sardegna che non visiterete mai di Flavio Soriga (Laterza). Intervento di Nunzio Festa
Non solo nuraghe. L'insolita
guida di Flavio Soriga, scrittore sardo che ormai possimao dire si fa
apprezzare in Continente, non è una guida galattica per autostoppisti e neppure
un manuale del perfetto turista fai da te. “Nuraghe beach. La Sardegna che non
visiterete mai”, è una scanzonata descrizione dell'indescrivibile.
Trentottenne, ora barista e libraio, anzi più esattamente libraio-barista,
Nicola, il protagonista del viaggio di Soriga, un po' Soriga e un po' il sardo
per antonomasia ma persino il sardo sui generis, socio della libreria Giufà, è
protagonista a metà: nel senso che è centro della narrazione solamente,
facciamo per dire, nella lunghissima Premessa pensata e scritta o riscritta per
essere il vero libro. Nel senso che è il resto, potremmo sintetizzare ma
ricorrendo alla più elementare semplicificazione che ci sia, a fare da contorno:
nonostante solo con l'inizo di Nuraghe beach Soriga dice di cominciare
realmente il suo scritto. Ma, sappiamo, la brillante e sempre imprevedibile
collana Contromano stupisce in continuazione. E di nuovo ora. Allora, il
racconto del suo ritorno al paese alle porte di Cagliari - un villaggio di
contadini, a zero metri sul livello del mare – diviene: “il pretesto per
narrare le mille sfaccettature che caratterizzano la sua regione”. Essenza
della romanzata guida. Tra Cagliari e l'immenso resto della nazione sarda. Una
dichiarazione d'amore, scritta a più voci, che precede, quindi, un breve
scritto della madre dell'autore, Raffaella Pani, sulla Sardegna che non esiste
più. Come, tra le altre cose, alcune testimonianze d'amici dello scrittore, che
ricordano pure loro, ricordando “l'epopea del Cagliari calcio”. Dove la
chiusura è fatta, perfino, da un testo per musica reggae campidanese. Che il
campidano e immenso, e imperdibile. Sempre, ovviamente, considerando la
certezza che i sardi non vogliono più essere, o almeno molto inferiormente al
passato, carne da cannone, cantando il principio che potrebbe migliorare tutte
e tutti: “nostra patria è il mondo intero”. Quest'opera è davvero giusta per i
turisti della Sardegna. Com per gli studenti che dalla Sardegna si trovano a
Roma ecc. Quelli che lavorano a Bologna. I dipendenti degli alberghi della
valtellina, sardi pure loro. Insomma per abitanti della Sardegna, migranti
dalla sardegna e viaggiatori in genere, ma in fondo per ciascuno che non la
smette di provare a conoscere. E l'occasione è più che buona per salutare il
fratello Bruno Bellomonte, di nuovo e ingiustamente incarcerato dallo Stato
Italiano. Per la sua liberazione.
mercoledì 21 settembre 2011
Il Libro Perduto del Dio Enki di Zecharia Sitchin (Macro Edizioni)
Il passato diventerà il nostro
futuro? Al genere umano accadranno le stesse cose già successe su un pianeta
lontano dalla Terra? Circa 445.000 anni fa gli Annunaki, astronauti provenienti
dal pianeta Nibiru, giunsero sulla Terra in cerca di oro. Qui assunsero il
ruolo di divinità, trasmettendo la civiltà al genere umano e insegnando agli
uomini a venerarli. Zecharia Sitchin nelle sue opere ha descritto gli effetti
delle loro visite sull’evoluzione dell’umanità. Fino a oggi, però, è mancata la
parte relativa agli stessi Annunaki. Com’era la vita su Nibiru, il loro
pianeta? Per quale motivo sono arrivati e si sono stabiliti sulla Terra? Perché
aumentarono le tensioni e le rivalità tra di loro fino alla distruzione finale?
Per trovare risposta a queste domande serviva il racconto di chi aveva vissuto
da protagonista quelle antiche vicende. Convinto dell’esistenza di questa
testimonianza Sitchin ha cominciato a cercarne le prove. Grazie ad uno studio
approfondito di innumerevoli fonti archeologiche ha ricreato le memorie di
Enki, il comandante degli Annunaki. Nasce così Il Libro perduto del Dio Enki,
una ricostruzione di eventi che hanno letteralmente inizio in un altro mondo.
Un racconto epico di dei e uomini che si svolge parallelamente alla Bibbia e
che mette in discussione molte delle nostre certezze sul passato e sul futuro.
Il Sito Italiano di Zecharia
Sitchin è:
www.zechariasitchin.it
Oggi mangio da n.14: LA PORTA DEL CHIANTI (Piazza Castelli 10, SAN GUSME' - Castelnuovo Berardenga in provincia di Siena)
Percorrendo la strada che dal centro di Castelnuovo Berardenga ci conduce al
Castello di Brolio si incontra il Castello di San Gusmè. Il nome di questo
castello, era in origine, San Cosma e Damiano, santi ai quali è ancora oggi
dedicata la chiesa parrocchiale. Le prime notizie certe di San Gusmè ci fanno
risalire all'anno 867, con il famoso atto di costituzione dell'Abbazia di San
Salvatore a Fontebuona. San Gusmè può considerarsi oggi, a tutti gli effetti,
uno dei borghi chiantigiani più tipici, avendo perfettamente conservato la sua
antica struttura, con gli archi sovrastati da stemmi, le case strette e le
anguste stradine in salita. Oltre ad un ambiente riservato ed unico nel suo
genere, il ristorante 'La Porta
del Chianti' propone ai propri ospiti una cucina tipicamente toscana che fonda
le proprie radici nella tradizione culinaria senese. La ribollita di San Gusmè,
il cinghiale in umido e le pregiate carni di manzo sono alla base del nostro
menù che varia secondo i prodotti che offre la stagione. I proprietari saranno
a vostra disposizione cercando di accontentare ogni vostra richiesta,
riservando un'attenzione particolare a coloro che sono soggetti ad intolleranze
alimentari. 'La Porta
del Chianti' è caratterizzata inoltre da una vasta scelta di vini rigorosamente
italiani dove il Chianti Classico fa da padrone!
Il libro del giorno: Il caso Vittorio (nuova edizione) di Francesco Pacifico (Minimum Fax).
Il caso Vittorio è il brillante
romanzo di formazione con cui minimum fax ha lanciato Francesco Pacifico, una
delle voci più interessanti della nuova scena letteraria italiana. La vicenda
del giovane e camaleontico Vittorio, che attraversa gli scenari di un decennio
di storia italiana oscillando fra l’amore della disinibita Claudia e quello
della repressa Marta, fra l’edonismo altoborghese e il cattolicesimo più
dogmatico, ha fatto scoprire ai lettori la penna ironica e raffinata di un
geniale indagatore della società contemporanea. Chi è Vittorio, l’inafferrabile protagonista
di un romanzo che inizia ai tempi del primo governo Berlusconi e si conclude
nell’atmosfera irreale del post-11 settembre? Frequenta i centri sociali? È uno
studente modello? Un fan dei Pearl Jam? Un edonista in vacanza a Sharm el
Sheik? Un cattolico integralista? E soprattutto: è innamorato della bella e
disinibita Claudia o di Marta, chiusa, impacciata e rosa dalla frustrazione?
Vittorio riesce a essere tutte queste cose insieme, attraversando adolescenza e
giovinezza all’insegna di un camaleontismo luciferino e superando, praticamente
indenne, il periodo del grunge e quello del pop patinato, la vittoria
elettorale della sinistra e il ritorno di Berlusconi, il Giubileo del 2000 e il
momento d’oro della bolla speculativa, il crollo del Nasdaq e quello delle due
torri. Come molti, tra i suoi referenti più anziani (la storia recente del
nostro Paese ne è piena) ha un talento formidabile per il trasformismo. Ma a
differenza di loro questa vocazione al trasformismo non nasce dal bisogno di
rimanere a galla: è diventata una sorta di elemento genetico e quindi più
profondo, inespugnabile, insondabile agli altri e a se stessi.
DORALICE
Fresca, giovane, vivace: questa è
Doralice, questa è l’immagine più innovativa del fashion made in Italy e la più
frizzante anche. Ultima nata in seno a un’azienda che promette di riscrivere il
concetto di alta moda, Doralice oggi è la seconda linea di Manila Grace, non
una stella minore ma un astro nascente che già risplende di luce propria, una
cometa destinata a tracciare una scia indelebile nel mercato fashion. Doralice
è luce, Doralice è energia. Dopotutto, se è vero che il destino di ognuno di
noi è scritto nel nome che portiamo, quello di Doralice non può che essere un
destino luminoso:
Dòron e Lykè, da questi due
termini greci, infatti, deriva il nome di un brand che, letteralmente, allude a
un ‘dono dell’alba’. E siamo certi che non occorrano altre parole per definire
la filosofia che si cela dietro le collezioni proposte. Doralice, buon nome non
mente. Dotata di un’identità propria e immediatamente riconoscibile, Doralice
rappresenta la scelta migliore per una donna dinamica, capace di stemperare il
romanticismo con una sana dose di vitalità ed esuberanza. Una spezia rara, un
ingrediente pregiato, quel tocco in più che rende speciale e irripetibile un
sapore già unico. Doralice è la formula segreta dell’Italian young style, una
formula segreta finalmente svelata, grazie a un sortilegio di Manila Grace e a
quel destino splendente scritto nelle stelle. E in un nome. Doralice, un dono
dell’alba.
THE AFFAIR A Reacher Novel. By Lee Child (Delacorte Press)
I libri di Lee Child (siamo credo
al sedicesimo) di solito si concentrano sul genio strategico di Jack Reacher,
che da tempo ha conquistato il cuore degli americani come “eroe” modello. "The
Affair", scuote lo status quo di una saga satura ma dotata di prospera
longevità editoriale, fornendo addirittura le origini di Jack Reacher.
All'inizio della serie ("Killing Floor", nel 1997) questo ragazzo era
già un ex militare della polizia dell’esercito ma sulla sua storia si sapeva
poco o niente. Il libro inizia appositamente proprio quando Reacher deve lasciare
l'esercito. Gli eventi con un ritmo mozzafiato nella vita del protagonista si susseguono
fino a quando il governo non manda Reacher in missione nel Mississippi, con l’ordine
di fingersi un civile, per indagare su un possibile scandalo che coinvolge
l'attività segreta militare americana in Kosovo. Ma, c’è un ma! Mentre il
nostro eroe indaga sui fatti, si innamora dello sceriffo della piccola
cittadina in cui ha la sua base operativa, di nome Deveraux. Bella donna, che
si sa comportare da donna, che ama da femmina e che segue Jack Reacher dalle
battute, agli hamburger, sino all’azione nuda e cruda. Lee Child fa cominciare i
fatti narrati nel volume esattamente quattro anni e mezzo prima degli attacchi
dell'11 settembre, proprio per mettere in evidenza anche i suoi ricordi che
hanno visto un esercito sostanzialmente meno vigile e un mondo con regole meno
rigorose sulla sicurezza interna ed esterna. Ah dimenticavo … pare che
Hollywood voglia fare un film su Jack Reacher, e sembra che sarà proprio Tom
Cruise a impersonarlo! E allora una ragione in più per leggere questo libro
straordinario!!!
martedì 20 settembre 2011
Intervista alla escort Terry De Nicolò
L'ultima parola - Vittorio Romano intervista in esclusiva la escort barese Terry De Nicolò nella prima puntata della nuova stagione de "l'ultima parola" programma condotto su Rai due da Gianluigi Paragone. Guarda la puntata integrale QUI
Contagion
Gli Stati Uniti sono scossi da una possibile pandemia, generata da un
virus sconosciuto che alcune persone hanno contratto su un volo
proveniente da Hong Kong. Mentre i medici del CDC (Kate Winslet e Laurence Fishburne) e una specialista (Marion Cotillard) dell’OMS stanno già lavorando a un antidoto per salvare in tempo la vita ai contagiati - tra cui Beth (Gwyneth Palthrow), uno dei passeggeri del volo, accudita amorevolmente dal marito Thomas (Matt Damon)
-, il governo è chiamato a fronteggiare l’emergenza e a contenere i
disordini civili causati dalla psicosi collettiva, dovuta alla
diffusione sul web di alcune notizie false da parte di un blogger (Jude Law) (fonte Primissima)
La Grande piramide e lo Zed di Mario Pincherle (Macro edizioni)
Chi costruì le piramidi? Quale tecnica fu usata per smuovere
e trasportare gli enormi massi? È esistito veramente il faraone Cheope? In che
relazione sono Enoch (Trismegisto), Abramo e tanti altri personaggi del passato
con la costruzione della piramide? Come mai lo Zed, una torre alta 60 metri, il più sacro simbolo dell’antico Egitto e testimone
del ritorno di Osiride, fu nascosto dentro la piramide? È probabile che i
famosi libri sacri di cui parla Enoch siano stati nascosti proprio nello Zed,
luogo sicuro a prova di cataclisma? Infatti Enoch dice: “Verrà il giorno in cui
la torre renderà ciò che le è stato affidato, la Piramide salterà come un
ariete e allora terminerà la triste età del ferro”.
Mario Pincherle in questa sua opera dà risposta a innumerevoli
quesiti e tenta di portare alla luce gli innumerevoli misteri che ancora oggi
avvolgono questi monumenti del passato, che furono costruiti in base a principi
di geometria ermetica nota soltanto agli iniziati.
STEFANEL
Stefanel and Interfashion. Two separate
entities that make up a single international group. A strong presence, with
numerous stores throughout the world. The Stefanel Group’s extensive and
diverse product range ensures the flexibility needed today to compete
successfully in the international marketplace. We have just one goal: make
products available to our customers that meet their needs, by emphasising
quality and innovation. Stefanel, a major international group that is still in
touch with its roots.
The Story
1959 Carlo Stefanel begins to produce knitwear
in his factory, the ‘Maglificio Piave’.
1970 Giuseppe Stefanel, his son, takes on the
management of the company
1980 The first shop branded Stefanel opens in Siena.
1982 The first shop outside Italy opens in Paris.
1983 Stefanel becomes the company name
1985 The company increases fourfold its
turnover and the number of stores
1987 Quotation at the Milan Stock Exchange end
of the 80s Stefanel, through a series of acquisitions and international
alliances, takes the dimension of a large industrial group; it diversifies the
production of knitwear by adding sportswear, jeans and pret-à-porter.
1990 Acquisition of Interfashion
2007 HIGH, a casual chic clothing brand, is
launched by Interfashion S.p.A.
A second licence agreement signed with the
fashion designer Antonio Marras, On the basis of this agreement, which lasts
for 12 years, Interfashion will produce and distribute the I’M Isola Marras
brand
THE PHILOSOPHY
Fashion is at the heart of Stefanel. But style
is its beating pulse. Simple luxury is our promise. But quality is our core. Design
drives us. Technical integrity anchors us.
Our company has earned a place at the very
heart of Italian fashion. The Stefanel brand was born from the Maglificio Piave
in 1979. A
collection for women and men quickly achieved iconic fashion status around the
world. Throughout the world, our label became shorthand for Italian creativity,
craftsmanship and quality. And we did it at a price that made it accessible to
a market that was quickly developing a growing passion for fashion. During the
years Stefanel has navigated the shifting fashion territory, in step with every
shift in mood, we have consistently delivered great design, impeccable quality
and real value. The Stefanel customer is savvy, sophisticated, smart and sure
of what she wants. She has spent the ‘fast fashion years’, tapped into every
micro trend and style movement. She knows what is hot and what is not. Her
fashion favourites are like old friends. And for fashion, her passion could
always trump her purse. But, facing her future, she has learned new ways to be
demanding. She knows just what she wants: quality chic; mood boosting basics;
everyday luxury at an honest price; supreme service; fast fashion with a clear
conscience; instant impact. She has no patience to wait and see. The labels
that lure deliver a precise message with a clear voice. Every new Stefanel
collection evolves to address the style freedoms: brilliant basics better than
anyone else and reliably available; classics that are always chic, the staples
of every woman’s wardrobes; the secret style weapons that keep a look current;
the trends that take you farther than one season; reasons to always love knitwear.
Il libro del giorno: “L'eclissi - Dialogo precario sulla crisi della civiltà capitalistica” (Manni) di Bifo (Franco Berardi) e Carlo Formenti
Bifo e Formenti affrontano il
tema dell’evoluzione tecnologica ai tempi del Web 2.0 mettendone in luce le
implicazioni economiche, politiche, sociali. Dalla galassia Facebook, che ha
reso la dimensione relazionale così veloce e vasta da farla divenire
paradossalmente impossibile, al fenomeno WikiLeaks, che ha squarciato il velo
di Maya della net-neutrality, fino alla discussione su democrazia e Internet, e
alla questione della governance economica globale nell’attuale fase
post-neoliberista, sono molteplici gli scenari che si aprono in queste pagine.
Se la democrazia è una forma di organizzazione politica corrotta e storicamente
conclusa, esiste una nuova filosofia capace di includere cultura digitale,
movimenti di base e attivismo studentesco. Se il potere dominante è incapace di
trovare strumenti di crescita per le classi e le zone povere del pianeta, c’è
bisogno di una “ricomposizione” del tessuto politico di base, di nuove forme di
antagonismo culturale, di nuovi modelli di sviluppo. In un contesto nazionale e
mondiale sconfortante, di totale eclissi, c’è da chiedersi se sia possibile una
ricostruzione. Altrimenti, bisognerà inventarsi un altro cielo.
FRANCO BERARDI BIFO, leader del
movimento del 77 a
Bologna, tra i fondatori di Radio Alice, sin dalla fine degli anni Ottanta si è
occupato di Web e nuove tecnologie.
Insegna Elementi di storia della
comunicazione sociale all’Accademia di Brera. Ha pubblicato libri sulla
cybercultura, in Italia, in Francia, in Inghilterra, negli USA.
CARLO FORMENTI insegna Teoria e
tecnica dei nuovi media presso l’Università del Salento. Scrive sul “Corriere
della Sera” ed è membro del comitato storico di “Alfabeta2”. È autore di
numerosi saggi sul rapporto tra le nuove tecnologie e le trasformazioni
sociali. Tra gli ultimi, Cybersoviet (Raffaello Cortina 2008), Se questa è
democrazia (Manni 2009) e Felici e sfruttati (Egea 2011).
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