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martedì 21 febbraio 2012

TO END ALL WARS: A Story of Loyalty and Rebellion, 1914-1918 by Adam Hochschild. (Houghton Mifflin Harcourt)


“World War I was supposed to be the “war to end all wars.” Over four long years, nations around the globe were sucked into the tempest, and millions of men died on the battlefields. To this day, the war stands as one of history’s most senseless spasms of carnage, defying rational explanation.
To End All Wars focuses on the long-ignored moral drama of the war’s critics, alongside its generals and heroes. Many of these dissenters were thrown in jail for their opposition to the war, from a future Nobel Prize winner to an editor behind bars who distributed a clandestine newspaper on toilet paper. These critics were sometimes intimately connected to their enemy hawks: one of Britain’s most prominent women pacifist campaigners had a brother who was commander in chief on the Western Front. Two well-known sisters split so bitterly over the war that they ended up publishing newspapers that attacked each other. As Adam Hochschild brings the Great War to life as never before, he forces us to confront the big questions: Why did so many nations get so swept up in the violence? Why couldn’t cooler heads prevail? And can we ever avoid repeating history?”

ANTONIO BIASIUCCI


“Antonio Biasiucci nasce a Dragoni (Caserta) nel 1961. I suoi primi interessi vanno alla fotografia antropologica e al mondo contadino campano, al quale dedica numerose ricerche. Si trasferisce a Napoli nel 1980 dove comincia un lavoro sugli spazi delle periferie urbane. Nel 1984 inizia a collaborare con l'Osservatorio Vesuviano, svolgendo un ampio lavoro di documentazione sui vulcani attivi in Italia. Nel 1987 conosce Antonio Neiwiller, attore e regista di teatro: con lui nasce un rapporto di collaborazione che durerà fino al 1993, anno della sua scomparsa. Nel 1992 vince ad Arles il premio "European Kodak Panorama". Fin dagli inizi della sua attività, lavora a una ricerca che si radica nei temi della cultura del sud e dell'Italia e si trasforma, in anni recenti, in un viaggio dentro gli elementi primari dell'esistenza e della memoria personale.
Molte sue opere fanno parte della collezione permanente di musei e istituzioni tra cui: Centre Méditerranéen de la Photographie, Bibliothèque Nationale di Parigi, Departamento de documentaciòn de la cultura audiovisual di Puebla, in Messico, Centre de la Phothographie di Ginevra, Château d'Eau di Tolosa, Maison Européenne de la Photographie di Parigi, Fondazione Banca del Gottardo di Lugano, Musée de l'Elysée di Losanna, Galleria Civica di Modena, Fondazione Banco di Napoli, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo per l'Arte Contemporanea di Guarene (Cn) e Galerie Freihausgasse di Villach, Austria, Calcografia di Stato, Roma, PAN-Palazzo delle Arti, Napoli, Collezione Banca Unicredit.
Ha ottenuto importanti riconoscimenti: gli ultimi per il volume Res: Lo stato delle cose, pubblicato nel 2004 sono il Kraszna-Krausz Photography Book Awards vinto a Londra nel marzo 2005 e il premio Bastianelli vinto a Roma nell’aprile 2005.” (l’opera qui riproposta è di Antonio Biasucci)


URSA


“Ursa International, divisione Isolamento del Gruppo Uralita produce e commercializza prodotti isolanti termo-acustici per l'edilizia. Con le sue due principali linee di prodotto URSA XPS, pannelli in polistirene estruso per l'isolamento termico, e URSA GLASSWOOL, pannelli e feltri in lana di vetro per l'isolamento termo-acustico, Ursa è al secondo posto in Europa nella produzione di materiali isolanti. Dispone di un'organizzazione capillare con una coperetura geografica ben equilibrata. Con 13 unità produttive e 2100 dipendenti Ursa International realizza un fatturato di oltre 540 milioni di euro.”


Quiet: The Power of Introverts in a World That Can't Stop Talking by Susan Cain (Crown). Intervento di Mariangela Notaro


Passionalmente argomentato, ricercato in un modo che inebria e colmo di storie memorabili di gente comune, “Quiet”  mette in vetrina la misura in cui gravemente sminuiamo gli introversi, e quanto di quel “Noi” di cui restiamo privi nel comportarci così. Prendendo in analisi un lettore durante il viaggio dal luogo natio di Dale Carnegie fino alla Harvard Business School, un seminario di Tony Robbins in una mega chiesa evangelica, Susan Cain disegna l’ascesa dell’ “Ideale di Estroversione” lungo il dodicesimo secolo ed  esplora i suoi effetti nel tempo. La scrittrice parla agli studenti asiatico- americani che si sentono alienati dall’atmosfera esuberante e beffeggiatrice  delle scuole Americane. Ella si interroga sui valori regnanti nella cultura Americana collettiva, dove la collaborazione forzata può battere persino il sentiero per l’innovazione e dove il potenziale degli introversi viene spesso guardato dall’alto verso il basso. E la scrittrice attinge dalle ricerche d’avanguardia in ambito psicologico e neuro scientifico per giungere a palesare le differenze sorprendenti tra il mondo degli estroversi e quello degli introversi.
Forse molto più stimolata nel dare degli esempi, la Cain ci presenta alcuni introversi di successo: da un brillante oratore al cospetto di un pubblico accalorato che però rifocilla la propria fame di solitudine dopo i discorsi, ad un imprenditore “divoratore” di record che sommessamente attinge dal potere delle domande. Infine, la Cain regala preziosi consigli su ogni cosa, da come condurre meglio la macchina delle differenze nelle relazioni tra introversi ed estroversi,  a come tonificare l’Io di un bambino introverso sino a renderlo consapevole di essere un “estroverso che fa finta di essere introverso”.
Questo libro straordinario possiede il potere di trasformare fermamente  il cieco sguardo con cui puntiamo  gli introversi  e alla stessa stregua quello pullulante di ombre con cui questi ultimi scrutano se stessi. “‘Ché a tener lo sguardo chiuso si uccidono bellezze…”

DA PERDISA POP … BE POP!


Perdisa Pop nel 2012 decide di puntare sul web, iniziando con la creazione di un blog letterario. Il blog si chiama be-pop ed è già on line (www.be-pop.it). Ospiterà articoli, narrativa e testi di approfondimento culturale, e ambisce a diventare un punto di riferimento qualificato nel panorama culturale italiano. Si comincia con tre racconti inediti di Gea Polonio, Silvia Tebaldi, e Domenico Trischitta. La nuova strategia è frutto di un processo spontaneo, per un editore da sempre interessato a proporre libri che possano davvero incontrare il gusto del pubblico a cui ci rivolgiamo, cioè lettori curiosi, attenti alle nuove tendenze e desiderosi di qualità. Nell'ambito di questa strategia rientra anche la decisione di ridurre la pubblicazione di novità nell'anno, ciascuna delle quali sarà un appuntamento irrinunciabile per i nostri lettori. La scelta nasce dalle ormai note difficoltà dell'editoria indipendente, costretta a fronteggiare un mercato sovraffollato ed eccessivamente caratterizzato dal libro più commerciabile, ma anche per meglio garantire a ogni singolo titolo la durata e la visibilità che merita.

Clicca qui per andare sul blog e leggere l'articolo di apertura di Antonio Paolacci, direttore editoriale di Perdisa Pop.

Gli Illuminati parte 2


lunedì 20 febbraio 2012

Oggi mangio da … n. 161: Ristorante La Scaletta


“La Scaletta torna agli antichi splendori grazie alla nuova gestione targata Fratelli Teruzzi. Manolo, Karol e Raul hanno realizzato il loro sogno di sempre: aprire un locale che non è soltanto un semplice ristorante, ma un vero punto di incontro per persone che amano l’arte, la musica e i sapori. La sala interna è decorata con opere di Marco Pessa (www.marcopessa.it)  e la buona cucina regna sovrana. Il giardino d’estate offre la possibilità di trascorrere piacevoli serate in un ambiente raccolto e raffinato. Il ristorante propone una cucina tradizionale con piatti tipici della tradizione italiana, sopratutto lombarda, e una carta dei vini sorprendente.”


Giuseppe Rossi


“Giuseppe Rossi è nato l’11 luglio 1939 a Casagiove (Caserta). Nel 1969 ha seguito un libero corso di nudo nell’Accademia di Belle Arti di Napoli. È presidente della Associazione Culturale "D’ARTE" - Casagiove. È laureato in Economia e Commercio nell’Università di Napoli. Alle sue opere associa la poesia che è la trasposizione letteraria delle sue realizzazioni pittoriche e delle sue sculture. Nella sua casa natale accoglie manifestazioni anche di altri artisti.” (l’opera qui riprodotta è di Giuseppe Rossi)


Il Medico di Se Stesso di Naboru Muramoto (Feltrinelli)


Il Medico di Se
Stesso Buono


Un manuale per conoscere e capire il nostro corpo, gli organi e le loro funzioni. Un’esposizione chiara, corredata di disegni e ricette, per raggiungere un perfetto equilibrio psico-fisico e mantenersi in buona salute. Muramoto, in base al principio che l’uomo nato libero dev’essere capace di guarirsi da solo, spiega come affrontare l’autodiagnosi e l’autotrattamento. I sintomi della malattia non vanno combattuti sopprimendoli o nascondendoli, vanno invece interpretati e compresi allo scopo di controllare e migliorare le reazioni di difesa del corpo. I singoli organi non vanno considerati separatamente né l’individuo va scisso dalla totalità dell’ambiente in cui vive, poiché nella medicina orientale quel che conta è la sintesi, non l’analisi. Di vitale importanza è poi l’alimentazione, intesa come reciproco scambio fra l’uomo e gli elementi vitali di cui si nutre, e la dieta è considerata l’unica vera “medicina” preventiva. Le cure sono fatte con metodi naturali (impiastri, decotti, tè ecc.), anziché farmacologici, e mirano al duraturo ristabilimento dell’equilibrio globale, non all’effimera “guarigione” del singolo organo. Curarsi da soli implica quindi una diversa visione del mondo, un concepirsi come organismi completi che devono essere in armonia con il proprio corpo, la propria mente e l’ambiente circostante.

TYSON FOODS


“Tyson Foods, Inc. (NYSE: TSN), founded in 1935 with headquarters in Springdale, Arkansas, is one of the world's largest processors and marketers of chicken, beef and pork, as well as prepared foods. The company provides products and services to customers throughout the United States and more than 90 countries. Tyson employs 115,000 Team Members at more than 400 facilities and offices in the U.S. and around the world. More details about the company’s strategy, business segments, locations and history, are available in the latest Tyson Fact Book.”


GENTLEMAN’S GADGETS


“Gentleman's Gadgets is the first choice for American & German men, who search a daily dose of contemporary elegance. From state-of-the-art gear over bland accessories to the finest sartorial selections, hand-picked to inspire your genuine gentleman's lifestyle day-for-day.

Managing Editor: 
andreas@gentlemansgadgets.com follow me on
Editor: frank@gentlemansgadgets.com (actually unavailable)
Contributing Editors: Jonathan Cubes | Robert Peterson | John Blackstone
For Advertising Issues: advertising@gentlemansgadgets.com


TO A MOUNTAIN IN TIBET by Colin Thubron (Harper/HarperCollins)


“Colin Thubron's To a Mountain in Tibet is a memoir of discovery and loss, chronicling the author's journey to the holiest mountain on earth, the solitary peak of Kailas in modern-day Tibet. To Buddhists and Hindus, it is the mystic heart of the world and an ancient site of pilgrimage. It has never been climbed. Thubron undertakes this journey in the wake of his mother's death, using the pilgrimage as a lens to examine both his deeply felt loss and his lifelong need for solitude, which has shaped his career as a writer—one who travels to places far outside his own history and culture. A vivid and powerful travelogue through an evocative landscape, To a Mountain in Tibet provides a fascinating encounter with the mythic and spiritual traditions of a foreign culture—encapsulated in the wondrous insights of an intimate personal voyage…”

UPONOR


“Uponor è un gruppo finlandese quotato in borsa a Helsinki. Le nostre radici risalgono al 1918, quando la struttura, che allora si chiamava Aukusti Asko- Avonius, avvia una piccola distribuzione di materiale da carpenteria prettamente dedicata al mercato locale. Nel 1920 ha inizio l’attività produttiva, mentre nel 1965, dopo diverse esperienze industriali in altrettanti campi (mobili, edilizia, ecc.), si è il deciso ingresso nel mondo delle tubazioni in plastica, con la nascita di una produzione dedicata, a Nastola (Finlandia). Da allora il gruppo conosce una costante crescita, con il preciso intento di proseguire in un cammino al passo con i tempi e con le necessità dei mercati clienti che, sino al 1982, sono prevalentemente nordici. Varie operazioni strategiche (acquisizioni, fusioni, ecc.) e un’importante crescita fisiologica hanno condotto il gruppo al carattere internazionale che lo contraddistingue. Uponor oggi conta circa 3200 dipendenti in 30 paesi nei quali lavora a stretta collaborazione con i professionisti del settore dell'edilizia: progettisti, costruttori, installatori. Il nostro obbiettivo è di creare ambienti umani migliori.

Uponor Corporation è un titolo quotato al NASDAQ OMX Helsinki Ltd”


Michela Marzano autrice di Volevo essere una farfalla (Mondadori) libraia per un giorno


Venerdì 24 febbraio alla Feltrinelli Point di Lecce in via Cavallotti 7/a dalle ore 16,30 alle ore 17,30 una libraia d’eccezione incontrerà i lettori fornendo i suoi consigli di lettura… Per chi vuole conoscerla direttamente, avere consigli e suggerimenti, scambiare pareri “letterari”, la può trovare in giro per la libreria Feltrinelli Point di Lecce, in un incontro eccezionale e unico nel suo genere… Di chi stiamo parlando? Di Michela Marzano, autrice per Mondadori di Volevo essere una farfalla. Inoltre sarà a disposizione per firmare le copie del suo libro.

Michela Marzano è un'affermata filosofa e scrittrice, un'autorità negli ambienti della società culturale parigina. Dalla prima infanzia a Roma alla nomina a professore ordinario all'università di Parigi, passando per una laurea e un dottorato alla Normale di Pisa, la sua vita si è svolta all'insegna del "dovere". Un diktat, però, che l'ha portata negli anni a fare sempre di più, sempre meglio, cercando di controllare tutto. Una volontà ferrea, ma una costante violenza sul proprio corpo. "Lei è anoressica" le viene detto da una psichiatra quando ha poco più di vent'anni. "Quando finirà questa maledetta battaglia?" chiede lei anni dopo al suo analista. "Quando smetterà di volere a tutti i costi fare contente le persone a cui vuole bene" le risponde. E ha ragione, solo che è troppo presto. Non è ancora pronta a intraprendere quel percorso interiore che la porterà a fare la pace con se stessa. "L'anoressia non è come un raffreddore. Non passa così, da sola. Ma non è nemmeno una battaglia che si vince. L'anoressia è un sintomo. Che porta allo scoperto quello che fa male dentro. (...) Oggi ho quarant'anni e tutto va bene. Perché sto bene. Cioè... sto male, ma male come chiunque altro. Ed è anche attraverso la mia anoressia che ho imparato a vivere. Anche se le ferite non si rimarginano mai completamente. In questo libro racconto la mia storia. Pensavo che non ne avrei mai parlato, ma col passare degli anni parlarne è diventata una necessità." Michela Marzano

Giù la maschera! al Cafè di Veglie


Prosegue la rassegna "Bookatini...in maschera", presso il Bar Cafè di Veglie (Via Italia Nuova, 24), con l'ultima giornata dedicata interamente al Carnevale.
Il Martedì Grasso di Bar Cafè, dopo gli appuntamenti con Franco Ungaro, e Paola Scialpi, sarà ancora dedicata al tema della maschera, questa volta con un punto di vista inedito dal titolo "Giù la maschera", dedicato all'intellettuale, all'artista, allo scrittore che intendono gettare la maschera e svelare se stessi e la propria produzione. Protagonisti della serata saranno gli scrittori e poeti. Gianluca Conte (con una sua performance dedicata alla figura dell'intellettuale), Elio Coriano, Francesco Pasca, Francesco Carrozzo, Stefano Donno, Luciano Pagano. Tutti i presenti sono invitati a partecipare a questo incontro mascherati, 'realmente' o 'virtualmente'. Dopo la performance verrà presentato un inedito aperitivo d'autore a cura di Antonio Caputo, maestro di fornelli, e la sera proseguirà con una festa in maschera.
Nume tutelare della serata Pantalone. Maschera veneziana della metà del '500, rappresentante il tipico mercante vecchio, avaro e lussurioso. Questa figura era già presente nelle commedie erudite rinascimentali, ma la sua vera origine risale al personaggio del Magnifico che recitava nelle piazze accanto al servo Zanni, performando scene di grande comicità, che conquistarono i primi palcoscenici della Commedia all'improvviso o dell'arte.

GLI ILLUMINATI 1


domenica 19 febbraio 2012

Oggi mangio da … n. 160: Ristorante La maniera di Carlo


“La maniera di Carlo è una sfida. Nasce dal’entusiasmo nel voler realizzare un sogno... senza compromessi. Significa credere, rischiare, sbagliare per migliorare continuamente. Significa il voler condividere un’esperienza, i cui ingredienti sono passione, voglia di sperimentare, conoscere e costruire. Vorremmo trasmettere quest’amore attraverso un insieme di buone maniere che soddisfino tutti i sensi, che rievochino ricordi e tradizioni assopite, che facciano guardare al futuro con ottimismo e vivere il presente in maniera entusiasta. La cucina italiana è una cucina di prodotti. Da questo assunto parte il nostro viaggio. Le materie prime rimangono le protagoniste indiscusse. La giovane mano talentuosa del nostro chef, Lorenzo Santi, e del suo staff, crea, abbina e valorizza quanto di meglio la nostra terra ci possa offrire. Una affascinante e continua ricerca di eccellenze ci porta a una selezione di piccoli produttori che, come noi, mettono la passione e amore per il proprio lavoro al primo posto. Materie prime povere e a volte dimenticate, insieme al nobile operato dell’uomo che da secoli le lavora secondo tradizioni, meritano di essere conosciute e tramandate.”


ANNA GIORDANO


“PER UNA PITTURA IN CONTINUA EVOLUZIONE - La pittura di Anna Giordano, nonché la sua versatilità nella ricerca dei più disparati linguaggi espressivi, la inserisce nell'alveo  dei  più  interessanti esponenti delle avanguardie nazionali. Il suo credo, la sua volontà nel manifestare gli aspetti iconografici ed iconologici di un'arte tutta tesa al femminile, la pone al centro del singolare dibattito relativo al raggiungimento estetico della bellezza non soltanto esteriore, ma, soprattutto, interiore. La formazione  di  Anna Giordano,  nativa  di  Santa  Maria  Capua  Vetere,  è napoletana. I suoi trascorsi sono caratterizzati da un lungo e faticoso percorso svolto presso la partenopea Accademia di Belle Arti , sotto la guida di un grande maestro quale Domenico Spinosa. Gli esordi in pittura della Giordano sono prevalentemente dedicati alla definizione di un linguaggio fortemente figurativo,  ma,  allo  stesso  tempo,  astratto.  Non  a  caso  la  sua passata produzione, ed in parte anche quella recente, è evidenziata molto da soluzioni cromatiche e compositive che spaziano, appunto, dal figurativo all'astrazione. Quindi non è difficile scorgere nel corpus di opere dell'artista lavori che, in maniera equilibrata e raffinata, esibiscono le sperimentazioni più ardite. La  pittura  di  Anna  Giordano  è, inoltre, il risultato di lunghe e mai banali riflessioni sull'universo femminile. Ciò che conta maggiormente nella sua arte è  il  concetto “d'essere  donna”.   I suoi dipinti, ma anche le sue non poche sculture, sono sempre caratterizzati da una forte introspezione psicologica. Ogni gesto, dalla pennellata alla stesura ultima del colore, è un continuo interrogarsi su se stessa e sul suo passato; i soggetti raffigurati sono spesso delle metafore utili alla comprensione della sua sensibilità e delle competenze raggiunte nell'ambito dell'indagine artistica. Dalle sue tele emergono gli amori, le speranze, gli impulsi erotici, le illusioni e, soprattutto, le disillusioni. Ogni impressione trasmessa è come se fosse il tassello di un puzzle in continua evoluzione. L'insieme delle molteplici emozioni sentite dalla Giordano, nonché il suo viver liberamente da artista “a tutto tondo”, sono il frutto di una educazione mentale e di una esperienza pratica che si pongono  al di là del suo mondo affettivo. Le sue iconografie  sono anche l'esito  di  una  doverosa  e  consapevole meditazione sulle varie sfaccettature della società contemporanea. In lei, inoltre, si sintetizzano gli sforzi di altre donne che l'hanno preceduta nel campo della pittura. Basti ricordare Artemisia Gentileschi, Angelica Kaüffman, Frida Kalo, tutte pittrici, appunto, che, grazie all'arte, hanno raccontato le molteplici problematiche purtroppo insite nell'appartenenza al gentil sesso. La recente produzione di Anna Giordano è ricca di processi investigativi, di notevole interesse, sulla forma e sul colore. L'esperienza maturata, in tanti anni di attività, l'ha  spinta  ad avvalersi di linguaggi espressivi sempre nuovi. La performance, la poesia e, prevalentemente, la musica sono, già da tempo, gli elementi caratterizzanti della sua pittura. Ogni rivelazione visiva e sensoriale è concepita in modo sapiente ed armonioso. L'artista, in particolare durante i vernissage delle sue mostre, ama circondarsi di amici o, come sostiene, di “bella  gente”; e questi, a loro volta, diventano i protagonisti dei suoi quadri o delle sue azioni. Il tempo per la Giordano sembra non trascorrere mai e, di conseguenza, la sua arte è  un  incessante “work  in  progress”. Forse non metterà mai un punto alla sua ricerca, in lei aleggerà, senza interruzione, quel senso di “non finito”, che, del resto, rende unica una qualsiasi sua opera. (Luigi Fusco)” (l’opera qui riprodotta è di Anna Giordano)

Il libro del giorno: FIGURINE (monologhi in versi). Poesie di Liliana Ugolini, LaRecherche.it


“Ti pieghi, batti gli occhi, hai pelle / di velluto e bocca aperta vibrata alle parole / seduto e in piedi stai, / volgi braccia / e mani che protendi come vero.”

Liliana Ugolini è nata a Firenze nel 1934, dove abita. Ha pubblicato diciassete libri di poesia in proprio e in collaborazioni: Il Punto, La baldanza scolorata, Flores, Bestiario, Fiapoebesie/vagazioni, Il corpo-Gli elementi, Celluloide, Una storia semplice, L’ultima madre e gli aquiloni, Marionette e miti, Pellegrinaggio con eco, Imperdonate, Spettacolo e Palcoscenico, A. Nera dalle Voyelles di Rimbaud, Mito e Contagio, Gioco d’ombre sul sipario, La pasta con l’anima.(ediz. Gazebo, Masso delle Fate, Polistampa, Stelle Cadenti, Campanotto, Esuvia, Morgana, Gierre Grafica. Quaderni di Pianeta Poesia.); tre in prosa La Pissera e Delle Marionette, dei Burattini e del Burattinaio (Rilettura fantastica del Teatrino)- Des Marionnettes-( Ripostes, Genesi, The Book Edition) e uno di teatro “Tuttoteatro” (Joker curato da Sandro Montalto). Da questi sono stati prodotti nove spettacoli andati ripetutamente in scena. Cura da 16 anni per “Pianeta Poesia” con Franco Manescalchi per il Comune di Firenze, la poesia performativa e la scrittura in scena. Per la poesia contemporanea ha curato con Franco Manescalchi l’antologia “Carteggio” ediz. Polistampa, Pianeta Poesia Documenti per il Comune di Firenze e Pianeta Poesia Documenti 2 Edizioni Polistampa. Collabora con l’Associazione Multimedia 91 all’Archivio Voce dei Poeti e fa parte del gruppo performativo “Cerimonie Crudeli”. Sul lavoro di scrittura e di teatro Sandro Gros-Pietro ha scritto un saggio antologico: “Liliana Ugolini Poesia teatro e raffigurazione del mondo”. Ediz Genesi. Partecipazioni a performances e mail art.


Amicizia con Dio di Donald Walsch (Sperling Paperback)


Amicizia con Dio Buono

"Dio cerca dei leader, non dei seguaci, seguire Dio può cambiare la nostra vita, ma guidare gli altri verso di lui può cambiare il mondo!". Dopo il successo della trilogia Conversazioni con Dio, Neale Donald Walsch continua il racconto di un rapporto spirituale dalle enormi implicazioni concrete e dall'approccio semplice e disincantato. Un rapporto spirituale che ha avuto inizio in una lontana notte di disperazione, quando l'autore ha scritto una lettera di protesta a Dio e Lui gli ha risposto. Da allora, ironico e affettuosamente brutale, come solo i veri amici sanno essere, Dio lo ha fatto riflettere, lo ha destabilizzato, stuzzicato e divertito, accompagnandolo passo dopo passo. Ecco dunque dipanarsi un irriverente - e allo stesso tempo profondo - dialogo con un'entità superiore assai poco convenzionale, capace di parlare con tutti noi. Per scoprire la nostra natura più autentica e l'importanza di ogni singolo istante vissuto. Walsch ci propone di nuovo un irriverente e insieme profondo colloquio con un’entità superiore, assai poco convenzionale, facendoci scoprire la nostra natura più autentica senza aspettative o falsi bisogni.

INTERNATIONAL PAPER . Lettera di Sharon Ryan - Direttore/Direttrice etica e conformità

“Il primo Codice etico dell’attività di International Paper fu pubblicato nel 1997, e undici anni dopo siano lieti di pubblicare la terza edizione del Codice etico dell’attività. La nostra storia però risale ad un’epoca assai più lontana. Sin dalla fondazione della Società 110 anni fa, la caratteristica fondamentale dell’organizzazione è stata l’impegno verso un comportamento etico. Le politiche e le azioni della International Paper in quei tempi costituirono la base di una cultura etica e della ricerca dell’eccellenza, che caratterizzano tuttora la Società nel ventunesimo secolo. Continueremo in futuro a concentrarci senza sosta su tre punti chiave essenziali del nostro business: Persone, clienti ed eccellenza operativa. I dipendenti della Società International Paper sono convinti che "un comportamento etico e l’integrità personale siano elementi essenziali della nostra cultura.” Questo è il modo con cui ci descriviamo, e forma le fondazioni etiche che guidano il nostro lavoro e la nostra vita. Ogni dipendente di International Paper è in possesso di una copia del Codice etico dell’attività della Società. Il nostro Codice non cerca di risolvere qualsiasi situazione e dilemma: il complesso ambiente in continua evoluzione in cui lavoriamo preclude tale semplificazione. Il Codice rappresenta piuttosto una guida ed uno strumento per il posto di lavoro, raccomandando le nostre politiche ed i nostri standard di comportamento sul posto di lavoro ed incoraggiando i dipendenti a cercare risposte alle loro domande e preoccupazioni. È basato sull’aspettativa che i dipendenti di International Paper assumano l’iniziativa prendendo decisoni etiche. I clienti di International Paper, come in generale qualsisi Cliente, preferiscono trattare con una società etica. Sia che i nostri clienti siano altre aziende/enti o clienti individuali, o che i nostri clienti siano in contatto con noi per telefono, di persona o tramite canali di comunicazione elettronici, siamo convinti che tutti loro meritino di avere fiducia nell'integrità con cui trattiamo con i nostri clienti. Per noi, trattare in modo etico con i nostri clienti significa fornire prodotti e servizi di qualità, che rappresentino il miglior valore, anticipando i requisiti dei clienti e venendo incontro alle loro aspettative. Agiremo in tal maniera, in piena conformità alla lettera ed allo spirito delle leggi vigenti. Nella International Paper, "eccellenza operativa" significa perseguire la qualità in tutto quanto facciamo. Utilizziamo tecnologie per realizzare vantaggi concorrenziali, e mettiamo in atto strategie che sono basate sulle migliori pratiche e che ci differenziano dalla concorrenza. A tale scopo, collaboriamo con clienti ed organizzazioni ambientali, accademiche, municipali e governative, oltre che a proprietari di terreni e coltivatori professionisti, per incoraggiare la gestione forestale sostenibile, per migliorare la salute e la produttività di terreni forestali e per aumentare il recupero dei nostri prodotti riciclabili. Da molto tempo la nostra Società ha in atto una politica di non utilizzare legno da foreste a rischio. Eccellenza operativa significa anche che siamo impegnati a trattare in modo etico tutto il processo della nostra catena di fornitura, e con tutte le parti interessate alla nostra azienda. In breve, assumiamo le nostre responsabilità in tutte le nostre azioni. Siete invitato a consultare le pagine di questo sito. Troverete la terza edizione del Codice etico dell’attività di International Paper, oltre alle modalità per contattarmi per telefono o per posta elettronica. Se vi interessa sapere di più sul fatto che "fare la cosa giusta" faccia parte della nostra vita in International Paper, o se osservate qualcosa che vi desta preoccupazioni e su cui volete un chiarimento, utilizzate queste informazioni per un contatto. (Sharon Ryan - Direttore/Direttrice etica e conformità.)”



EDWARDIAN PROMENADE


 “Edwardian Promenade (est. 2007) is an edutainment blog devoted to the social and political history, the literature, the music, the fashion, the food, and so on, of the world between the years 1880 and 1920, with a primary focus on life in Great Britain and the United States. Featuring occasional interviews, feature columns, book reviews, and discussions about the history behind period dramas such as Downton Abbey, the site hopes to raise interest and excitement in this much-dismissed time period!
ABOUT EVANGELINE - I initially began this blog as a place to share snippets of information from my research of the Edwardian era, but it has morphed into something amazing and rewarding. I write romantic historical fiction and dabble occasionally in steampunk, and hope that someday soon, my books will find their way onto the shelves of your local (e-) bookstore. If you have any questions or feedback, please email me: evangeline [at] edwardianpromenade [dot] com. Or follow me on Twitter @edwardian_era, and friend me on Facebook!
HOW TO USE THE SITE - There are three ways in which to keep track of new and updated posts: subscribe via email (do so at the section on the left), subscribe via RSS Feed, or Like Edwardian Promenade on Facebook. The Facebook page is also linked to my Twitter account so that any post I make on the actual page will send a tweet to @edwardian_era. Unfortunately Facebook takes you directly to whatever I’ve linked to (a YouTube video, other blog, article, etc), so you must visit the actual page to leave comments or read my entire post. You can also keep track of Edwardian Promenade on Bloglovin, which is an aggregation website where all blogs registered to the site will fall into one page. First time comments are usually held in moderation, so don’t freak out if your comment doesn’t immediately appear! I’m still working on the Search Engine capacities, but categories, monthly archives, tags, and Link Within make it easy to browse my old posts. I think that’s all I need to cover for now, so go on and read!”



THINKING, FAST AND SLOW by Daniel Kahneman (Farrar, Straus and Giroux)


 “Daniel Kahneman, recipient of the Nobel Prize in Economic Sciences for his seminal work in psychology that challenged the rational model of judgment and decision making, is one of our most important thinkers. His ideas have had a profound and widely regarded impact on many fields—including economics, medicine, and politics—but until now, he has never brought together his many years of research and thinking in one book. In the highly anticipated Thinking, Fast and Slow, Kahneman takes us on a groundbreaking tour of the mind and explains the two systems that drive the way we think. System 1 is fast, intuitive, and emotional; System 2 is slower, more deliberative, and more logical. Kahneman exposes the extraordinary capabilities—and also the faults and biases—of fast thinking, and reveals the pervasive influence of intuitive impressions on our thoughts and behavior. The impact of loss aversion and overconfidence on corporate strategies, the difficulties of predicting what will make us happy in the future, the challenges of properly framing risks at work and at home, the profound effect of cognitive biases on everything from playing the stock market to planning the next vacation—each of these can be understood only by knowing how the two systems work together to shape our judgments and decisions. Engaging the reader in a lively conversation about how we think, Kahneman reveals where we can and cannot trust our intuitions and how we can tap into the benefits of slow thinking. He offers practical and enlightening insights into how choices are made in both our business and our personal lives—and how we can use different techniques to guard against the mental glitches that often get us into trouble. Thinking, Fast and Slow will transform the way you think about thinking.”

TUBOSIDER



“TUBOSIDER S.p.A.,società operativa tra le più importanti della holding Gruppo Ruscalla S.p.A., è da oltre quarant'anni protagonista nel mercato mondiale delle opere civili. L'Azienda, infatti, nasce nel 1965 dall'attività di una famiglia di imprenditori astigiani, che impiegano condotte e manufatti in acciaio per usi stradali. La costante e continua espansione ha visto, nel tempo, gli interessi dell'Azienda allargarsi a tutti i mercati: dall'Europa al Medio ed Estremo Oriente, dal Sud America all'Africa e Australia, con un conseguente miglioramento e affinamento delle tecniche e delle tecnologie.
Un'espansione che ha determinato la necessità di affiancare al primo stabilimento: Mongardino d'Asti (AT), un secondo impianto, notevole per capacità produttiva a livello tecnologico a Monticello d'Alba (CN) , a seguire, l'unità di Stroncone(TR) e gli stabilimenti all'estero: St.Helens (Gran Bretagna), Neuville-sur-Saône (Francia), Biatorbàgy (Ungheria), Al Garabulli-Al Ataia (Libia) pari a una superficie coperta di 64.450 mq, su area totale di 262.000 mq , con una capacità produttiva di 250.000 tonn/anno. Il volume d'affari annuo è di circa 100 milioni di euro con una struttura approssimativa di 250 dipendenti.

Oggi TUBOSIDER opera in tutto il mondo e controlla una serie di Filiali quali:
TUBOSIDER ESPANOLA S.A. (Valencia)
TUBOSIDER FRANCE S.A. (Neuville-sur-Saône)
TUBOSIDER UNITED KINGDOM Ltd (St.Helens)
TUBOSIDER HUNGARIA Kft (Biatorbàgy)
TUBOSIDER AMERICA LATINA S.A. (Santiago-Cile)
TUBOSIDER LIBYA (Tripoli-Libya)

La diversificata produzione TUBOSIDER può essere così sintetizzata: condotte e strutture portanti in acciaio ondulato per opere di viabilità, idraulica, stoccaggio, ecc.; serbatoi, vasche di laminazione per la raccolta delle acque di prima pioggia e ad uso antincendio; barriere metalliche di sicurezza certificate ed omologate nel rispetto delle più recenti e restrittive normative internazionali di prevenzione stradale; opere di difesa dal rumore, dalle tradizionali barriere antirumore laterali, integrate con sistemi innovativi quali riduttore di sommità o moduli fotovoltaici, alle gallerie artificiali e rivestimenti fonoassorbenti per pareti di tunnel; gallerie: rivestimenti ed allestimenti secondo i requisiti essenziali di protezione dal fuoco, comfort illuminotecnico ed acustico, prevenzione di fenomeni di stillicidio, corretto arredo architettonico con le relative implicazioni sulla sicurezza; opere di protezione sul territorio, nella difesa passiva contro frane da crollo e valanghe con barriere a rete di tipo deformabile e di ponti rigidi.

La completa conformità del Sistema Gestione Qualità alle norme internazionali è garanzia che TUBOSIDER opera sempre in regime di Qualità Totale: dalle prime fasi di progettazione e sviluppo, sino alla produzione, spedizione ed installazione dei prodotti finiti. Tale Sistema, impostato in conformità alle vigenti norme UNI EN ISO 9001:2000, ha ottenuto la certificazione dall'Ente Lloyd's Register Quality Assurance già dall'anno 1994. Tutti i manufatti TUBOSIDER seguono un ciclo di fabbricazione che prevede, in ciascuna delle varie fasi produttive, i controlli specifici atti a verificarne le caratteristiche principali. I prodotti finiti vengono sottoposti ad ulteriori prove sul campo, conformemente alle richieste delle normative ufficiali. Tali verifiche, effettuate in occasione di test per l'omologazione dei prodotti, sono firmate da laboratori di Università e Politecnici o da Enti Ufficiali accreditati alle verifiche. L'alta qualità di tutti i manufatti TUBOSIDER ha oggi il riconoscimento delle stesse società concorrenti: un premio di cui l'Azienda è particolarmente fiera..”




Francesco Renga - La Tua Bellezza




Il video ufficiale di "La Tua Bellezza", con protagonista Francesca Inaudi; brano con cui Francesco Renga ha partecipato a Sanremo 2012. Contenuto nell'album "FERMOIMMAGINE" - acquista orasu iTunes 

Il Nazismo Esoterico [Le SS Occulte] parte 3


sabato 18 febbraio 2012

Oggi mangio da … n. 159: Ristorante L’Oca Ciuca


“In un vecchio palazzo nel centro di Vigevano, storica sede di un ospizio per anziani prelati messi a riposo dalla Curia, ha trasferito la sua nuova sede il ristorante L'Oca Ciuca….
La nuova location è strutturata in 2 sale: una più informale, in stile bistrot, per un totale di 20 coperti, in prossimità dell'importante banco di mescita in legno wengè e marmo di Carrara con l'esposizione dei 150 vini in esposizione proposti in carta. L'altra sala, più tradizionale, composta da 3 tavoli rotondi, che possono ospitare piccole cerimonie e colazioni d'affari fino a 20 coperti.
Da maggio a fine ottobre il grazioso dehor esterno, affacciato su di una delle porte principali di accesso al Castello Sforzesco, consente di godere della cucina dell'Oca Ciuca nello splendido scenario della corte rinascimentale di Ludovico il Moro.
Paste fresche, pane e grissini, dolci sono prodotti giornalmente dalla nostra cucina. Taglieri di pregiati salumi d'oca della tradizione Lomellina, formaggi affinati, carni pregiate di Chinina Toscana, anatra , oca e selvaggina sono il biglietto da visita del nostro ristorante, nato dalla passione per il buon cibo e il buon vino…e che siamo orgogliosi di offrirVi. (Fulvia e Stefano. Rossana e Rinaldo)”


Massimiliano Mirabella


“Massimiliano Mirabella, nasce a Napoli il 24/01/1970, vive e lavora tra Napoli e Caserta dove tuttora insegna decorazione pittorica e scenografica all’Istituto d’Arte di San leucio. Nel 1993 si diploma all’Accademia Belle Arti di Napoli in Pittura con il Maestro Armando De Stefano.
Guardare da vicino l’opera di Massimiliano Mirabella significa esplorare i recessi della sua anima.
Passione, impeto, sofferenza, ossessione, umani vincoli contraddistinguono la sua poetica. Forsennata ricerca di un io in alternanza perduto e ritrovato nei legacci e nei volti nascosti. Anelito ad un simbolico ritorno nella placenta, nel liquido amniotico, dove ci si ripara da una realtà troppo spesso aggressiva e intollerante. L’artista si rifugia nella sua arte usando tutti i mezzi che la sua ricerca riesce a trovare, sperimentando tecniche e avendo come parola d’ordine la mutazione e l’inarrestabilità espressiva. Metallo, gessetti, colori a olio, a carboncino, addirittura lucido da scarpe
per sfumare forme create forsennatamente, con la passione di chi vive a pieno la sua dimensione di
uomo e di artista. Un tema ricorrente è la distruzione, meglio se quella lavica, culturalmente affine
alla sua condizione geografica e storica Ferite aperte dalle quali può fuoriuscire la vita caratterizzano le sue fotografie. L’essere umano nel suo ambiente naturale e i comportamenti che vengono scatenati sono un altro tema della sua fotografia. Si avvale spesso di autoritratti, perché è partendo da se stesso, dalla sua condizione che intende trascendere all’oggettivazione di stati mentali e sensazioni. Ricerca intima che tende ad allargarsi per inglobare l’umano sentire e divenire. “Giuseppe De Angelis ,in arte Dag, nasce a Caserta il 17 Giugno del ‘1980. Terminata la scuola dell’obbligo si iscrive,all’età di quattordici anni,all’Istituto Statale d’Arte di San. Leucio ( Caserta ),dove consegue da prima la qualifica professionale di “Maestro d’Arte”e inseguito il Diploma Superiore di “ Architetto e Arredatore”. Nel ‘2000 si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Napoli,nella sezione di pittura, con la Docente Prof. ssa Loredana Filomena D’Argenio dopo quattro anni ottiene il Diploma di Laurea con il massimo dei voti (110 e lode su 110).
Già all’età di sedici anni partecipa alla mostra collettiva al Circolo Nazionale sito in Piazza Dante a Caserta, dove presenta due opere,riscuotendo un notevole successo;da qui’ partecipa a numerose mostre collettive e diverse personali, sia in Associazioni Culturali che Club privati che in Assessorati Comunali e Provinciali,e anche gallerie private. La sua massima espressione la otterrà tramite l’incontro dell’Astrazione Informale e la ricerca di materiali poveri,tramite l’uso dell’istallazione e della performances. Attualmente,dopo alcune mostre in gallerie private dislocate sul territorio nazionale,collabora con tre eminenti gallerie,la Parthenia di Palermo,la Emmediarte di Cuneo e la Cassiopea di Roma. Vive e lavora tra Caserta,Napoli e Roma.” (l’opera qui riprodotta è di Massimiliano Mirabella)


I prodotti qui in vendita sono reali, le nostre descrizioni sono un sogno

I prodotti qui in vendita sono per chi cerca di più della realtà

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