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martedì 7 febbraio 2012
Oggi mangio da … n. 148: Ristorante Alice
“Αlice è il racconto della
meravigliosa passione della giovane chef, Viviana Varese, per la cucina. Cucina
intesa come arte, una difficile arte fatta di sensibilità e di equilibrio, di
rispetto per ogni singolo ingrediente e di accostamenti audaci ed innovativi. La
cucina di Viviana Varese è un mondo ricco di alchimie che coniugano tradizione
mediterranea e sperimentazione, un mondo di gusti e profumi, di colori ed
invenzioni. In ogni piatto, troviamo un comune denominatore che distingue e
rende raro il modo di fare ristorazione di Alice: l'assoluta attenzione nella
scelta delle materie prime. I migliori alleati dello Chef sono la genuinità e
la qualità dei prodotti; prodotti che rappresentano il meglio di ciò che ci
offre la nostra terra con le sue tipicità, il nostro mare con il pesce
sapientemente selezionato, il nostro sole con i diversi prodotti che ci
regalano le stagioni.
Ed è infatti insieme alle
stagioni che Alice cambia il menù. Cambiano gli ingredienti, cambiano i piatti,
cambiano i colori delle sorprendenti presentazioni che affascinano il nostro
sguardo, prima ancora del palato. La cucina di Viviana Varese si ispira alla
sua regione natale e utilizza materie prime di altissima qualità. Carne di
fassone, agnello e maialino da latte provenienti dal mastro macellaio Franco
Cazzamali, i latticini della Fenice e la pasta di Gragnano di Gerardo di Nola.
La sua socia Sandra Ciciriello,
grande esperta e commerciante del prodotto ittico da 20 anni, è fornitore
ufficiale del pesce di Alice.”
GIACINTO FERRARO
“Le opere pittoriche presentate
della prima sezione sono state eseguite in un arco di tempo compreso tra il
1997 e il 2006, e costituiscono la chiusura di un ciclo decennale. (tema
metropoli, architettura). Molte di esse sono opere che affrontano da più punti
differenziati e con modalità diverse la dinamica della forma architettonica,
mentre altre costituiscono una sorta di personale " Farbenlehre".
Questa 'teoria dei colori' è stata costruita oltre che sulle tecniche e le
'visioni'di altri grandi pittori, soprattutto dopo una lunghissima riflessione
teoretica sulla filosofia dalle origini (presocratici) fino a Wittgenstein e
Husserl, con 'passaggi' sulle filosofie di Descartes, Leibniz, Newton, Kant,
Schelling, Hegel, ecc. A titolo puramente esemplificativo vengono indicati i
passi in cui il poroblema, il tema o il singolo accenno sul colore sono presenti
nella filosofia di Platone e di Aristotele. Questo, ovviamente non per mostrare
una qualche erudizione, ma per due motivi essenziali: la questione dei colori
viene qui assunta nella sua inizia problematicità (Fragwurdigkeit ) e perché il
colore è uno dei luoghi di provenienza della pittura. La seconda sezione è
costituita prevalentemente da pitture a olio su cartone, e il tema è ancora
quello relativo alla dinamica architettonica, con uno spostamento verso le
geometrie non euclidee. La terza sezione è costituita da opere ad acquerello.
E' qui presente in maniera più o meno esplicita una sorta di rottura
epistemologica sull'apparato visivo precedente, con un uno spostamento verso
gli aspetti più 'informali'. Successivamente ,data l'enorme complessità del
problema, saranno resi noti alcuni scritti sullo 'spazio' (geometrico, logico,
rappresentativo, metafisico e quindi pittorico). La quarta sezione è costituita
da opere sulla condizione manicomiale in Italia, un tema sul quale si è
lavorato dal '92 a
oggi e che continua a restare negli interessi intellettuali e politici di chi
scrive. In questa sezione sono presentate 14 tele. Successivamente saranno
presentate circa 90 disegni e altre 30 tele,oltre a una serie di testi sulla
follia e sui manicomi. Infine l'ultima sezione è costituita da circa trenta
ritratti 'tratti' dall'Atlante dell'Uomo delinquente' di Cesare Lombroso e
alcune tele a olio. Successivamente saranno presentate altri 60 ritratti, a
olio e a matita. In questa stessa sezione saranno presentati anche alcuni
scritti e note su Lombroso, per certi versi sorprendenti.” (l’opera presentata
in questa sede è di Giacinto Ferraro)
2/2/12: White House Press Briefing
White House Press Briefings are conducted most
weekdays from the James S. Brady Press Briefing Room in the West Wing.
TOGLIETEVELO DALLA TESTA DI RICCARDO STAGLIANO’ (CHIARELETTERE)
La domanda è: il nostro compagno
più inseparabile (il cellulare) ci sta forse tradendo? Prove ce ne sono, e
parecchie (nel 2011 l'Agenzìa
internazionale per la ricerca sul cancro ha inserito il telefonino tra i
possibili cancerogeni). I manuali di istruzione dicono di tenerli da 1,5 a 2,5 centimetri
dall'orecchio (perché? E soprattutto: chi lo fa davvero?). In molti paesi
precise disposizioni sanitarie raccomandano di non farli usare ai bambini, di
non lasciarli sotto il cuscino di notte (come fanno molti adolescenti in attesa
del fatidico sms prima di dormire). Una sentenza del Tribunale di Brescia ha stabilito
un risarcimento a carico dell'Inail per un ex manager colpito da un tumore alla
testa causato dall'uso eccessivo del cellulare. Il libro è un viaggio a caccia
di storie, fatti e testimonianze, dall'Italia a New York, Seattle, San
Francisco, Sydney, Stoccolma, sulle tracce dell'ultima ricerca, incontrando le
prime vittime che lottano contro il silenzio dei media, raccontando l'eterno
braccio di ferro con le multinazionali impegnate a difendere il più grande
business del nuovo millennio.
JCP - James Cash Penney
“Over 110 years ago, James Cash Penney founded
his company on the principle of treating customers the way he wanted to be
treated himself: fair and square. Today, rooted in its rich heritage, J. C.
Penney Company, Inc. (NYSE: JCP) is re-imagining every aspect of its business
in order to reclaim its birthright and become America’s favorite store. The
Company is transforming the way it does business and remaking the customer
experience across its 1,100 jcpenney stores and on jcp.com. On every visit,
customers will discover straightforward Fair and Square Pricing, month-long promotions
that are in sync with the rhythm of their lives, exceptionally curated
merchandise, artful presentation, and unmatched customer service”
MY SONG: A Memoir by Harry Belafonte with Michael Shnayerson (Knopf)
“Harry Belafonte is not just one of the
greatest entertainers of our time; he has led one of the great American lives
of the last century. Now, this extraordinary icon tells us the story of that
life, giving us its full breadth, letting us share in the struggles, the
tragedies, and, most of all, the inspiring triumphs. Belafonte grew up,
poverty-ridden, in Harlem and Jamaica.
His mother was a complex woman—caring but withdrawn, eternally angry and rarely
satisfied. His father was distant and physically abusive. It was not an easy
life, but it instilled in young Harry the hard-nosed toughness of the city and
the resilient spirit of the Caribbean
lifestyle. It also gave him the drive to make good and channel his anger into
actions that were positive and life-affirming. His journey led to the U.S. Navy
during World War II, where he encountered an onslaught of racism but also fell
in love with the woman he eventually married. After the war he moved back to
Harlem, where he drifted between odd jobs until he saw his first stage play—and
found the life he wanted to lead. Theater opened up a whole new world, one that
was artistic and political and made him realize that not only did he have a
need to express himself, he had a lot to express. He began as an actor—and has
always thought of himself as such—but was quickly spotted in a musical, began a
tentative nightclub career, and soon was on a meteoric rise to become one of
the world’s most popular singers. Belafonte was never content to simply be an
entertainer, however. Even at enormous personal cost, he could not shy away from
activism. At first it was a question of personal dignity: breaking down racial
barriers that had never been broken before, achieving an enduring popularity
with both white and black audiences. Then his activism broadened to a lifelong,
passionate involvement at the heart of the civil rights movement and countless
other political and social causes. The sections on the rise of the civil rights
movement are perhaps the most moving in the book: his close friendship with
Martin Luther King, Jr.; his role as a conduit between Dr. King and the
Kennedys; his up-close involvement with the demonstrations and awareness of the
hatred and potential violence around him; his devastation at Dr. King’s death
and his continuing fight for what he believes is right. But My Song is far more
than the history of a movement. It is a very personal look at the people in
that movement and the world in which Belafonte has long moved. He has
befriended many beloved and important figures in both entertainment and
politics—Paul Robeson, Eleanor Roosevelt, Sidney Poitier, John F. Kennedy,
Marlon Brando, Robert Kennedy, Nelson Mandela, Fidel Castro, Tony Bennett, Bill
Clinton—and writes about them with the same exceptional candor with which he
reveals himself on every page. This is a book that pulls no punches, and turns
both a loving and critical eye on our country’s cultural past. As both an
artist and an activist, Belafonte has touched countless lives. With My Song, he
has found yet another way to entertain and inspire us. It is an electrifying
memoir from a remarkable man.”
RIVERCLACK
“L’attività ha inizio nel 1964
nel settore delle coperture di edifici industriali. Le attività principali
erano costituite dalla commercializzazione e dalla realizzazione di coperture,
rivestimenti in fibrocemento e isolamenti termici. Attorno al 1970, e quindi
molti anni prima che i pericoli derivanti dalla presenza di amianto nel
fibrocemento venissero individuati e portati a conoscenza, ISCOM, alla ricerca
di miglioramenti qualitativi dei prodotti offerti, si rivolse alla tecnologia
del metallo, allora scarsamente diffusa in Italia. Ponendosi come obiettivi
primari la durata e l’ affidabilità, ISCOM SPA si concentrò sullo sviluppo
tecnologico delle opere con l’impiego di metalli capaci di garantire tali
caratteristiche, tra i quali le leghe di alluminio, il rame, l’acciaio inox.
Iniziava così la ricerca e
l’utilizzo dei migliori materiali che la metallurgia rendeva di volta in volta
disponibili e, di pari passo, la realizzazione di un numero sempre crescente di
opere la cui impostazione progettuale ed il cui livello qualitativo
riflettevano la filosofia dell’Azienda. Dall’impegno creativo e dalla tenacia
nella ricerca nasce, muovendo i primi passi nel 1987, RIVERCLACK®, la copertura
metallica a giunto drenante per tetti piani (brevetto mondiale) più volte poi
migliorato nelle caratteristiche e prestazioni. L’attenzione continua ai
miglioramenti tecnologici e qualitativi spinge successivamente ISCOM SPA ad
integrare la gamma proposta con nuovi profili: RIVERGRIP® - RIVERCLACK®Agorà –
KAYAK® - SINUS, oltre a completare i propri sistemi con ogni tipo di accessorio
e lavorazione (lastre curve, lastre rastremate, tetti a doppia curvatura).
ISCOM ha sede in Verona e si articola su una superficie di 25.000 metri quadrati.
All'interno dell'area trovano posto i reparti di progettazione e sviluppo, i
laboratori di ricerca, il centro prove del sistema e controllo qualità, dalle
materie prime al prodotto finito. La ricerca è priorità costante nell'attività
aziendale. L'applicazione del sistema anche alle nuove richieste dei mercati
come, TETTI FOTOVOLTAICI, TETTI INSONORIZZATI e TETTI VERDI, è la sfida vinta
negli ultimi anni. ISCOM si avvale da sempre di ogni supporto tecnologico di
ultima generazione per svolgere al meglio i compiti per cui è vocata. L'azienda
produce e modifica le proprie macchine profilatrici per soddisfare esigenze
progettuali, logistiche e normative, sempre più frequenti nel panorama
dell'architettura del XXI secolo..”
Il libro del giorno: Il circolo delle ingrate di Elizabeth Von Arnim (Bollati Boringhieri)
Anna coltiva un unico, profondo
desiderio: essere indipendente. E invece, orfana e costretta a vivere a carico
della ricca cognata - a sua volta mossa dal solo desiderio di maritarla al
miglior partito su piazza e togliersela di torno -, Anna rifiuta i
corteggiatori e si convince di esser condannata a una vita dimezzata. Fino a
quando non accade l'impensabile: un'inaspettata, cospicua eredità arriva a
cambiarle la vita e a garantirle l'autonomia tanto desiderata. Ma arrivano
anche le impreviste ma prevedìbili difficoltà. Colta da un irrefrenabile
impulso di generosità, Anna decide di condividere la sua fortuna, e concepisce
un progetto filantropico inteso a donare la felicità a dodici donne provate dalle
asprezze della vita. Ma dopo una spassosa girandola di situazioni che l'ingenua
Anna non poteva immaginare, tutto precipita... Con la verve che distingue la
sua scrittura, Elizabeth von Arnim ritorna a un tema che le sta particolarmente
a cuore, l'indipendenza femminile, già al centro di Lettere di una donna
indipendente. Mettendo con delicatezza alla berlina la protagonista e il suo
progetto improbabile, Elizabeth von Arnim dà voce al tema del destino delle
donne, sempre legato al matrimonio, e di quali concrete alternative si possano
davvero presentare a chi desideri restare "fuori dal coro".
Nuovo volto per LietoColle. Venticinque anni di poesia e oltre
LietoColle, specializzata in
poesia, nata nel 1985 per volontà dell'editore Michelangelo Camelliti, rinnova
il proprio sito internet www.lietocolle.com per potenziare dialogo e
interazione nello spazio virtuale, favorendo l'incontro con i lettori,
appassionati di poesia e i giovani aspiranti autori. In quest'ottica, promuove
Lezioni di poesia, con la collaborazione di Mario Santagostini - poeta,
curatore dell'antologia I Poeti di vent'anni e saggista - rubrica rivolta a chi
vuole sottoporre all'attenzione i propri testi per ottenerne una utile
valutazione. In linea con la tradizione della casa editrice, sempre attenta ai
giovani talenti, continua ad avere una centralità particolare tiLeggiamo che
offre la possibilità agli esordienti di inviare le proprie raccolte e avviare,
nel caso di esito positivo, un progetto editoriale. Importante spazio viene
riservato, inoltre, alle firme autorevoli del panorama culturale, poetico
italiano e straniero con la nascita della rubrica Contributi, con riflessioni e
approfondimenti di intellettuali, filosofi, saggisti, poeti. “Ho ritenuto
necessario apportare piccole novità in armonia con la linea editoriale di
LietoColle - afferma l'editore Michelangelo Camelliti - per rendere centrale la
poesia, i suoi autori, le riflessioni e i validi contenuti, oltre che per
favorire un modo di interagire agile e dinamico, al passo con i tempi.”
Il catalogo LietoColle, che
ospita i nomi di rilievo della poesia contemporanea, da Alda Merini a Dario
Bellezza, da Guido Oldani a Maurizio Cucchi, da Antonella Anedda a Ko Un, per
citarne alcuni, è riorganizzato secondo una efficace ripartizione in collane:
oro, blu, verde, rossa, SoloDieci, Kopi Luwak, Il Segreto delle fragole. In
primo piano, infine, sono contenute le informazioni riguardanti le novità
editoriali in arrivo, gli eventi di poesia, gli incontri promossi dagli autori,
ma anche i bandi di concorso gratuiti a cui partecipare. Come Il segreto delle
fragole - Poetico diario 2013 che in questa sua edizione propone un tema
fortemente attuale: il vuoto nutrimento nell'era bulimica - La poesia in tempo
di crisi. Oppure il singolare bando Letè ed Eunoè sul tema della migrazione,
rivolto a tutti quegli autori di origine straniera, ma inseriti nel contesto culturale
italiano, che vogliano proporre i propri versi. Non da ultimo, il sito continua
a ospitare L'Ulisse, rivista di poesia, arti e scritture diretta da Alessandro
Broggi, Stefano Salvi e Italo Testa, scaricabile gratuitamente, che offre
preziosi contributi e approfondimenti, dibattiti, analisi e letture.
Nella nuova veste, puoi seguirci
anche su Twitter e Facebook e ricevere così su smartphone e tablet tutte le
informazioni sulle ultime novità editoriali, gli articoli pubblicati, i bandi e
i concorsi, gli interventi dei grandi pensatori, insomma su tutta l'attualità
unita all'approfondimento, per essere ancora insieme e diffondere poesia.
L' O di Roma. In tondo e senza fermarsi mai, di Tommaso Giartosio (Laterza). Intervento di Nunzio Festa
Ricordiamo del saggista e
scrittore Tommaso Giartosio ai tempi della rivista, diretta da Lanfranco
Caminiti e pubblicata grazie alla Provincia di Roma, “il malepeggio”, della
quale l'autore romano è stato fra i redattori; attualmente, invece, Giartosio è
fra i conduttori di Farhenheiti di Sinibaldi di Radio Rai 3. E fra le sue opere
più importanti, il saggio edito qualche anno fa presso Donzelli “La città e
l'isola. Omosessuali al confino nell'Italia fascista”. Ma adesso, perché siamo
di nuovo nell'originale istrionica e imprevedibile “contromano” della Laterza,
Tommaso Giartosio ci stupisce con “L'O di Roma”. Un giro anti-turistico,
potremmo anzi possiamo sintetizzare, nella Capitale. Più precisamente in un
bordo scelto della Capitale. Altrimenti come si fa, ci si chiede, a 'mappare'
Roma intera? Il giro contro-turistico di Giartosio è fatto apposta. Perché
viene fuori da una demarcazione delle linee da seguire che è redatta dal
compasso puntato sulla cartina. Con una punta sull'abitazione dello scrittore e
l'altra al antro della metropoli, dove la città si chiama Foro. La corda è
tesa: tra l'Ostiense e il Foro Romano. L'idea prende corpo da una semplice e
facile costatazione: Roma è una città ad anelli. Però nessun anello fa un tondo
perfetto uguale all'O di Roma: “una linea che scava e scavalca palazzi e
giardini ma anche ville e musei, caserme e teatri, discariche e biblioteche,
campi da calcio e conventi, cantieri e ministeri, cimiteri e cinema, studi
psichiatrici e aule scolastiche, binari e tunnel e due fiumi. Ciò che si trova
esattamente su questa linea - che sia un sepolcro sconosciuto, un precipizio da
lasciarci la pelle, la Pietà
di Michelangelo, la gabbia delle tigri allo zoo, la Biblioteca nazionale,
un giardino zen, o il tetto più alto di Roma - deve venire attraversato. La O diventa così un cerchio magico
che si anima di presenze antiche e moderne. Accanto a Rilke, Borges e Leopardi
troviamo seminaristi scettici e suore anarchiche, poliziotte sospettose e
carabinieri incantevoli, receptionist ignare e segretari filosofi, geometri
appassionati e operai noir: tutta una città inattesa perché colta alla
sprovvista...”. Perché, appunto, Giartosio vaga e improvvisa. Nel senso che si
presenta con una lettera in mano, e poi chiede d'entrare, di guardare, di
visitare. La maniera più sbarazzina per descriverci Roma. E per noi una Roma
così è persino più bella del solito. Eppur un ultimo motivo non possiamo
tacerlo. Quindi rintracciamo il senso di spaesamento, tra l'altro non tacitato
neppure dallo scrittore stesso, che contraddistingue tante invenzioni
letterarie destinate alla collana laterziana più giovane e strana. Altra dote
importante del testo imperdibile.
lunedì 6 febbraio 2012
Alieni e fascismo - Gli UFO di Mussolini e di Hitler
"Preciso che i fatti raccolti nel video sono corroborati da
molte fonti e sono documentati. Il gabinetto RS/33 dell'OVRA fu istituito da
Mussolini e vi hanno collaborato almeno i seguenti scienziati:
Filippo Bottazzi, chirurgo e biologo sperimentale.
Gaetano Arturo Crocco, ingegnere aeronautico.
Romualdo Pirotta, botanico.
Francesco Severi, matematico.
Giancarlo Vallauri, docente di elettrotecnica e di
ferromagnetismo.
Francesco Giordani, chimico.
Dante De Blasi, medico igienista.
Guglielmo Marconi, fisico.
Dal video ho escluso tutti quegli UFO ipotetici e di
fabbricazione nazista su cui le fonti storiche non sono dirette o attendibili.
Come ad esempio gli ipotetici Vril. Devo dire cha anche le testimonianze e i
documenti circa l'esistenza dei dischi volanti Haunebu, citati nel video, sono
scarsi e fumosi.
Comunque di certo i nazisti svilupparono dei dischi volanti,
come i V-7."
Fonti:
(postato su Yotube da nessuno200)
Oggi mangio da … n. 147: Ristorante Al Mercato
“Al Mercato Ristorante e
Gastronomia nasce dalla passione di due giovani chef milanesi per la cucina.
Beniamino Nespor e Eugenio Roncoroni hanno voluto dar vita ad una cucina in cui
tradizione e innovazione si incontrano. I piatti, creati con passione,
utilizzano i migliori ingredienti di stagione miscelandoli con fantasia e
creatività. Beniamino e Eugenio hanno entrambi una formazione che parte
dall'Italia, attraversa l'Europa e finisce in California. Dalle loro numerose
esperienze capiscono la necessità di un nuovo concetto di ristorazione: l'arte
culinaria rimane il fulcro centrale, attorno a cui si sviluppa Il Ristorante,
dove, in un ambiente intimo e raffinato, si può sperimentare la cucina dei due
chef, e La Gastronomia
ad altissimo livello dove il cliente può acquistare ingredienti singoli per
creare, una volta a casa, piatti di alta qualità.”
QUI
PINO CHIMENTI
“Nato nel 1952 ha frequentato
l'Accademia di Belle Arti di Urbino sotto la guida di Concetto Pozzati. I suoi
esordi nel panorama artistico italiano risalgono intorno alla metà degli anni
Settanta.
Tale attività espositiva prosegue
con numerose mostre personali e collettive in importanti spazi pubblici e
privati in Italia e all'estero. Nella seconda metà degli anni Settanta, dopo un
breve periodo di ricerca concettuale, la sua pittura acquista maggiore libertà
compositiva con accenni atratto/fantastici (Ciclo Fabule mitopoietiche). Mai
legato in maniera assoluta alla tendenze artistiche dei nostro tempo, la sua
pittura si caratterizza subito per la sua particolare atmosfera fiabesca e per
la sottile ironia, che a volte sconfina nell'umorismo dei suoi personaggi
fantastici vagamente antropomorfi. Agli inizi degli anni Ottanta (82 - 83 - 84)
partecipa agli Incontri Internazionali di Arte Contemporanea
"Anacapri": questioni delle arti organizzati dal Comune di Anacapri
con il patrocinio dei Ministero dei Beni Culturali , Ministero Pubblica
Istruzione e coordinati da Gillo Dorfles, dove ha l'opportunità di conoscere :
Enrico Baj, Toti Scaloja e Joe Tilson. Nel 1985 viene segnalato da Gillo
Dorfles ed appare tra gli artisti scelti dalla critica nel Catalogo dell'Arte
Moderna Italiana n. 20, Edizioni Mondadori. Successivamente Chimenti, pur
mantenendo sempre nell'opera una forte componente mitica, onirica ed ironica,
inserisce nel quadro nuove stesure cromatiche di raffinata fattura. Di questi
anni sono le mostre Biennale del Sud - Rassegna d'Arte Contemporanea
all'Accademia di Belle Arti di Napoli (1988) e XV Premio Nazionale Città di
Gallarate, "l'attualità per l'aggiornamento di un museo" presso la Civica Galleria
d'Arte Moderna di Gallarate (1989). Nel 1991 con il ciclo "Entelechie
immaginifiche" la sua pittura si polarizza sempre più verso una
straordinaria ricerca inventiva fantastica e fabulatrice, "Chimenti, ormai
da diversi anni prosegue nell'invenzione costante di piccoli miti personali, di
strane leggende". come sostiene Gillo Dorfles nella presentazione in
catalogo della mostra personale alla Galleria "L'Idioma" di Ascoli
Piceno. Nel 1997 partecipa alla Rassegna d'Arte Contemporanea Le donne, i cavalier,
l'arme e gli amori tenutasi alla "Galleria dell'Istituto Italiano di
Cultura", Il Cairo, Egitto ed espone presso la Galleria "Ammiraglio
Acton" di Milano (personale).
Nel recente ciclo "Cartigli
ermetici", attraverso lo sviluppo di una particolare tecnica pittorica e
l'ambiguità percettiva delle forme astratto/simboliche costituenti il quadro,
evolve il suo linguaggio espressivo tra mito, realtà e mistero. Nell'aprile del
2003 espone alcune opere significative del suo ultimo ciclo pittorico presso la Gallery@49 di New York
(personale).
Successivamente partecipa alla
XIV Quadriennale, Anteprima, Napoli (novembre 2003, gennaio 2004) con un nuovo
lavoro dal titolo Dittico dell'identità con simbionti immaginifici vagamente
industriosi, che, come precisa Vincenzo Trione nella presentazione critica
dell'opera, allude alla mutazione dell'uomo, in un complesso intreccio tra
naturale ed artificiale.” (l’opera presentata in questa sede è di Pino Chimenti)
2/1/12: White House Press Briefing
White House Press Briefings are conducted most
weekdays from the James S. Brady Press Briefing Room in the West Wing.
QUESTA E’ LA VITA DI OSHO (MONDADORI)
È possibile attivare dentro di sé
un modo di avvicinarsi alla vita libero da schemi e modelli? E come coltivarlo?
Osho risponde a questi quesiti dell'uomo contemporaneo con una forza forse
maggiore che in ogni altro discorso. Per farlo, da vero Maestro di Realtà qual
è, cavalca una delle più alte esperienze di consapevolezza mai conseguite
dall'umanità: le Upanishad. Un'esperienza del Reale unica, una trasmissione di
"antichissimi" veggenti, le cui intuizioni offrono a Osho lo spunto
per risvegliarci con la sua scintilla di Essere Illuminato. "Io appartengo
al mondo delle Upanishad, le Upanishad appartengono a me. La loro visione è
anche la mia visione: vorrei distruggere questo approccio negativo alla vita,
sradicarlo completamente. Vi ha fatto soffrire e vi ha aiutato a razionalizzare
la vostra sofferenza: per questo l'unica via è la fuga. Ma conoscete le persone
che sono fuggite? Sono davvero felici, beate?" (Osho)
UPS
“Founded in 1907 as a messenger company in the United States,
UPS has grown into a multi-billion-dollar corporation by clearly focusing on
the goal of enabling commerce around the globe. Today, UPS is a global company
with one of the most recognized and admired brands in the world. We have become
the world's largest package delivery company and a leading global provider of
specialized transportation and logistics services. Every day, we manage the
flow of goods, funds, and information in more than 200 countries and
territories worldwide.”
STYLEABAAD BY ELSA TERMENON
“What does Styleabaad really mean? It’s a mix
of the English word style and the Hindi suffix abaad meaning abode or home. It
is very common for Indian city names to end with abaad. So Style abaad
literally means: style abode, or - the city of style.”
HERE
MOBY-DUCK: The True Story of 28,800 Bath Toys Lost at Sea and of the Beachcombers, Oceanographers, Environmentalists, and Fools, Including the Author, Who Went in Search of Them by Donovan Hohn (Viking)
“A compulsively readable narrative of whimsy and curiosity- "adventurous, inquisitive, and brightly illuminating" (Janet Maslin, The New York Times).
When the writer Donovan Hohn heard of the
mysterious loss of thousands of bath toys at sea, he figured he would interview
a few oceanographers, talk to a few beachcombers, and read up on Arctic science
and geography. But questions can be like ocean currents: wade in too far, and
they carry you away. Hohn's accidental odyssey pulls him into the secretive
arena of shipping conglomerates, the daring work of Arctic researchers, the
lunatic risks of maverick sailors, and the shadowy world of Chinese toy
factories. Moby-Duck is a journey into the heart of the sea and an adventure
through science, myth, the global economy, and some of the worst weather
imaginable.”
INTERNORM
“Il più grande marchio in Europa
- Internorm marchio leader a livello europeo offre soluzioni innovative per
porte e finestre di alta qualità. Prodotto di qualità ai massimi livelli che
accompagnano il cliente dall'acquisto fino al montaggio e all'assistenza post
vendita. Acquistando i prodotti Internorm vi garantite la massima sicurezza,
una qualità di vita migliore e più valore per la vostra casa. Potete aver
maggiori informazioni sui prodotti rivolgendovi direttamente ad un rivenditore
Internorm oppure contattando il numero verde gratuito 800 017701.”
Il libro del giorno: Nei tuoi occhi di bambino di Tiberio Timperi (Longanesi)
Questa è la storia di un padre
che vorrebbe semplicemente poter fare il padre. Giocare con suo figlio,
accompagnarlo all'asilo, insegnargli a vivere. Ma non può farlo. Perché
Leonardo adesso è diventato un padre a metà, come ormai ce ne sono tanti,
troppi. Dopo il fallimento del suo matrimonio, è costretto a contare le ore e
ad aggrapparsi al ricordo di un sorriso per sopravvivere nell'attesa di poter
vedere il figlio. La storia di Leonardo è un percorso fra mille difficoltà e
sentimenti contrastanti. Un viaggio fatto di amarezze, solitudine e rimorsi, di
pregiudizi e beghe legali, ma anche di piccole conquiste quotidiane e rari
momenti di gioia. Finché un incontro insperato gli offrirà una semplice ma
importantissima opportunità... In questo romanzo, Tiberio Timperi tratteggia la
storia intima, e drammaticamente attuale, di un padre alla ricerca di un
equilibrio fragile e prezioso, da raggiungere e difendere giorno dopo giorno.
Toghe verdi. Storie di avvocati e battaglie civili di Stefania Divertito (Edizioni Ambiente). Intervento di Vander Tumiatti (fondatore di Sea Marconi Technologies
In uno dei miei frequenti “blitz”
in libreria mi sono imbattuto in un libro molto interessante, a cominciare dal
titolo: “Toghe verdi. Storie di avvocati e battaglie civili”. Edito per le
Edizioni Ambiente è l’ultimo lavoro della giornalista e scrittrice Stefania
Divertito. Oltre al titolo, del volume mi ha colpito particolarmente la frase
di Erri De Luca, che compare nella prefazione: “Stefania Divertito fruga nella
discarica della memoria pubblica e l’aggiorna. Fa restauro di coscienza civile
della nostra sbracata identità di popolo. Reagiremo, alla lunga succederà, ma
dopo quale altra sciagura ancora?» Non posso che amaramente sposare le
considerazioni di questo grande scrittore italiano, soprattutto se penso a
quanto è raro incontrare pubblicazioni di tal sorta che siano dotate di
altrettanta lucidità e onestà intellettuale.
Ho avuto modo di apprezzare
l’autrice già nel suo precedente lavoro dal titolo “Amianto” e dopo aver
terminato di leggere questo libro non posso che confermare la mia stima nei
suoi confronti. Si parla nelle pagine di quest’opera di luoghi passati, ahimè,
alla cronaca per veri e propri atti criminali portati avanti da gente disonesta
e senza scrupoli: Porto Tolle, Praia a Mare, Malagrotta, Mugello.
“Ho letto – scrive l’autrice - che in Italia si compie un delitto
contro l'ambiente ogni 43 minuti, secondo i dati del 2010 del ministero per
l'Ambiente. E nei tribunali sono almeno 300 gli eco-avvocati, contando solo
quelli del Wwf, oltre mille ore l’anno di lavoro al servizio della società
civile, 250 udienze nel solo 2010 per difendere salute e ambiente. È da qui che
è partita la ricerca. Mi ha fatto attraversare l’Italia, da Nord a Sud, isole
comprese, scoprendo un altro Paese, che è orgoglioso, e che resiste, nel
silenzio generale. È stato un bel viaggio, quello che mi ha fatto conoscere da
vicino alcune di queste toghe verdi”.
E "Toghe verdi" parla
di situazioni di inquinamento ai limiti della deriva, racconta di zone
geografiche e territoriali completamente devastate, delle lotte senza “se e
senza ma” di associazioni e comitati di liberi cittadini, pronti a lottare per
non accettare passivamente l’orrore dinanzi ai loro occhi di un futuro
tutt’altro che eco/compatibile. Uno scontro quasi antropologico, insomma, tra
due opposte e apparentemente inconciliabili filosofie di vita, tra chi vede il
mondo come una casa in cui abitare, la cui bellezza è da preservare, e chi
riesce a vederlo solo con occhi rapaci, come una “cosa” da sfruttare fino in
fondo, in nome di un indefinito e indefinibile progresso, senza curarsi delle
conseguenze che ne potranno derivare. Da questo assunto e dalle battaglie
legali che si scatenano intorno all’ambiente è partita la ricerca di Stefania
Divertito, la quale offre ai suoi lettori uno spaccato tragico di scenari
naturali e umani irreversibilmente compromessi. E’ vero, possiamo dire che ogni
giorno leggiamo sui giornali di storie a volte anche più gravi, ma che passano
inosservate: c’è stato chi per dare al nostro paese un treno super-tecnologico
non si è fatto scrupoli a “svuotare” il Mugello, a sottrarre acqua a fiumi e
acquedotti, rischiando di mettere in ginocchio una buona parte di Firenze; c’è
stato e c’è tuttora chi (tanto a nord quanto a Sud) mette deroghe alle leggi
pur di favorire imprese fortemente inquinanti, senza curarsi di parchi naturali
o altre zone protette. Eppure, nonostante la lotta intrapresa da parecchie
istituzioni pubbliche e private, accade che non tutti gli “investigatori
togati”, protagonisti di importanti battaglie ambientali, siano realmente
“verdi”. E questo lascia spazio ad alcune mie considerazioni in merito a
giustizia, legalità, ambiente. La lotta per la difesa del nostro ecosistema è
resa particolarmente difficile dalle dimensioni economiche degli interessi con
cui si scontra. Si pensi al confronto permanente, al limite della
conflittualità, tra molti stati per accaparrarsi le risorse del pianeta: idrocarburi
e materie prime, ma anche della stessa acqua. E’ una questione che ci coinvolge
tutti, nessuno escluso, perché dai suoi esiti dipendono salute, lavoro,
ricchezza e qualità della vita di ogni essere umano, ma anche l’esistenza di
piante e animali. Il punto è che, un po’ per la complessità della materia, un
po’ per gli enormi interessi in gioco, un po’ per la prevalenza dell’ideologia
sull’analisi scientifica, non sempre il bianco è bianco e il nero è nero, così
come non è affatto detto che il verde sia verde per davvero. Anzi a volte
accade che, per quelle imprevedibili e imperscrutabili pieghe che può prendere
la realtà quando viene sapientemente “addomesticata”, alcuni colori possano
virare addirittura, con una bella e
acrobatica giravolta cromatica, nel loro esatto opposto.
domenica 5 febbraio 2012
Area 51 - Segreto di Stato (History Channel)
In foto satellitari dell'area provenienti da Giappone e Russia, e
recentemente in mappe satellitari pubbliche disponibili attraverso
alcuni software gratuiti come Google Earth (37° 14' 14" N - 115° 48' 05"
O), nella zona occupata dall'area 51 si può notare, tra le altre, una
pista (con orientamento 14R/32L) lunga circa 3775 m con un prolungamento
asfaltato rettilineo che porta la lunghezza totale all'eccezionale
valore di circa 7 km, che attraversa il lago e vari hangar di
contenimento, caserme, uffici. Alcuni[senza fonte] ritengono che questa
sia soltanto la punta di un iceberg e che la base si estenderebbe nel
sottosuolo, 90 piani sotto terra dove il livello di segretezza e
protezione aumenterebbe con l'aumentare della profondità. La maggior
parte ritiene che nel sottosuolo si trovino soltanto ulteriori ricoveri
per aeromobili segreti[senza fonte], specialmente per quelli ancora allo
stadio di prototipo.
La base è molto nota per l'attenzione ad
essa dedicata da parte di alcuni ufologi che sostengono che il governo
degli Stati Uniti ha o avrebbe avuto contatti con extraterrestri[senza
fonte], mantenuti per diverse ragioni all'oscuro dell'opinione pubblica
generale. In particolare tra gli ufologi è diffusa la convinzione che
dopo il cosiddetto incidente di Roswell (1947), i resti di un UFO e del
suo equipaggio fossero stati trasportati all'interno della base. Teoria
cospirativa sostenuta, tra gli altri, almeno in parte, anche dall'ex
ministro alla difesa canadese Paul Hellyer (si veda la voce
corrispondente per i riferimenti).
Vi sono ufologi che
sostengono[senza fonte] di aver ricevuto informazioni da scienziati e
militari che avrebbero lavorato ai progetti segreti per poi disertare
scomparendo dalla circolazione, i quali avrebbero successivamente
rivelato al mondo i segreti della base (vedi Bob Lazar).
Il
segreto militare fa sì che poco si sappia sui lavori effettuati
all'interno dell'area 51, favorendo lo sviluppo di leggende e teorie
cospirative di ogni sorta, che hanno alimentato anche la fantasia di
sceneggiatori e scrittori. Un esempio fra tutti è la ben nota serie
televisiva X-Files.
Oggi mangio da … n. 146: L’Ochina Bianca
“Aperta nel 1992 come osteria
aderente a Slow food, è dal 2001 gestita da Roberto e Patrizia Tonelli. Un
ambiente caldo e accogliente costituito da tre sale distinte, con piatti
antichi alle pareti, mobili anni ’30 e ’50, candele e luci soffuse, ne fanno un
“bistrot parigino”. Quattro cuoche esperte hanno aggiunto alle tipiche ricette
di cucina mantovana – tortelli di zucca, agnoli di manzo, riso alla pilota –
molte ricette di pesce, tra le quali spiccano anche piatti di pesce crudo e il
“Gran piatto di fritto misto” da molti addirittura considerato “il migliore
d’Italia”. Anche la carta dei dolci, da sempre seguita da Patrizia, è ormai
riconosciuta come elemento caratterizzante e insostituibile.
La Torta Sbrisolona,
tipico dolce mantovano, prodotta secondo la ricetta originaria, potrà anche
essere acquistata per un piacevole regalo. La posizione centrale, a pochi
minuti da Piazza delle Erbe e da Piazza Sordello, ne fanno un meta obbligata
per chiunque voglia conoscere e degustare sia la tipica cucina mantovana che una
moderna cucina di pesce.”
ANDREA BIFFI
“Pittore, Scultore, Designer e
Poeta, Andrea Biffi è nato a Bari nel 1943. Diplomato all’ISTITUTO STATALE
D’ARTE, si è successivamente abilitato all’insegnamento del “DISEGNO E STORIA
DELL’ARTE” e a quello delle “DISCIPLINE PLASTICHE”. Già docente nei Licei, ha
coperto più volte la carica di “COMMISSARIO GOVENATIVO DI CONCORSI A CATTEDRE”,
per l’insegnamento del “DISEGNO E LA STORIA DELL’ARTE”, NELLE Scuole Superiori di II°
grado. Dal 1977 risiede in Calabria a Corigliano (CS), dove dirige lo “STUDIO
ARTE SETTE”.
Ha partecipato a numerose
collettive e personali d’Arte, nazionali ed internazionali come
“L’INTERNAZIONALE DRAWING BIENNALE” di CLEVELAND 1977 (ENGLAND); la “I^
BIENNALE D’ITALIA” (TREVI ART MUSEUM); le “EXPO ARTE INTERNAZIONALI DI BARI”
1982 e 1983; la “MIAMI ARTE IN VIDEO” (FLORIDA) 1977; la IV, V e VI “BIENNALE
INTERNAZIONALE di ROMA” (SALE DEL BAMANTE); la I^ “RASSEGNA INTERNAZIONALE D’ARTE CONTEMPORANEA
DI CELANO” (L’AQUILA), MUSEO NAZIONALE DELLA MARSICA; la III “QUADRIENNALE D’ARTE
CITTA’ DI TARANTO” (CASTELLO ARAGONESE) e L’ECO EVENTO “SPIRITUAL BRITTIUS”
CALABRIA PERCORSO1 collegato alla mostra “MOVIMENTO/MOVIMENTI” della 50ESIMA
ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE della BIENNALE DI VENEZIA (CASTELLO DUCALE DI
CORIGLIANO CS) 2005.
L’artista ha sempre ottenuto
consensi di critica e di pubblico nonché premi e attestati prestigiosi. Se ne
citano alcuni:
il I° PREMIO NAZINALE per la SCULTURA alla “2^ MOSTRA
DI ARTI FIGURATIVE DI ROMA”, 1996; la coppa DEL SIG. MINISTRO RENATO ALTISSIMO,
per la PITTURA,
ALL’8^ “PREMIO INTERNAZIONALE ARTI FIGURATIVE DI ROMA” (MUSEO DELLE ARTI E
DELLE TRADIZIONI POPOLARI) 1983; la COPPA DEL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE
GIUDICATRICE, per la SCULTURA,
all’XI° “PREMIO INTERNAZIONALE ARTI FIGURATIVE DI ROMA” 1991 (MUSEO DELLE ARTI
E DELLE TRADIZIONI POPOLARI); IL PREMIO INTERNAZIONALE “BRONZI DI RIACE” (R.C.
1983); il PREMIO NAZIONALE “ARTISTI FAMOSI NEL MONDO” I GRANDI MAESTRI DEL XX
SECOLO (VIAREGGIO 1990); il “REMIO MONTECITORIO” (ROMA 1984); il PREMIO “MINISTRO
DEGLI INTERNI” al XXXIV “PREMIO PRIMAVERA” FOGGIA 2002; il I° PREMIO NAZIONALE
E INTERNAZIONALE “CITTA’ DI AVELLINO” 2000; la MEDAGLIA D’ARGENTO alla
IV^ “BIENNALE INTERNAZIONALE DI ROMA” SALE DEL BRAMANTE (2002); la COPPA DEL MINISTRO
DELL’INTERNO al XXIX e XXXIV “PREMIO PRIMAVERA” città di FOGGIA; il II° PREMIO
EUROPEO “TINDARI TERZO MILLENNIO” ANTONELLO DA MESSINA (ME); TARGA DI
RICOSCIMENTO REGIONI LAZIO e ABRUZZO (CIAC) ROMA, alla I^ “RASSEGNA
INTERNAZIONALE D’ARTE CONTEMPORANEA” (MUSEO INTERNAZIONALE DELLA MARSICA)
CASTELLO PICCOLOMINI (CELANO – L’AQUILA) 2003. Le opere di Biffi figurano in
musei, e numerose collezioni pubbliche e private. Hanno parlato di lui
autorevoli critici: Marino, Santamato, Cracas, Cotenna, Bonini, Modesto, Bruni,
Fusca, Bugliaro, Tralli, Di Giorgio, Vincenzi, Mazzei, Serradifalco ed altri.
E’ inoltre recensito sulla stampa specializzata, riviste, giornali e sui più
importanti cataloghi dell’Arte Moderna e Contemporanea come: BOLAFFI 19 -
COMANDUCCI N°4 e 5 – L’ELITE 1983/84 e 2002 – I MAESTRI DEL COLORE DAL ’47
ALL’’87 – IL MERCATO ARTISTICO “900 e 800” – L’ENCICLOPEDIA MONDIALE DEGLI ARTISTI
CONTEMPORANEI 1984 – L’ANNUARIO D’ARTE CONTEMPORANEA “ACCA” 1998 e 2002 –
PITTORI E SCULTORI ITALIANI DEL ‘900 (2005) – IL DIZIONARIO ENCICLOPEDICO
D’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA 2003 e 2004 – FIERA INTERNAZIONALE D’ARTE
CONTEMPORANEA 1982 e 1983 (EXPOARTE) BARI – LE AVANGUARDIE ARTISTICHE 2003 –
MAESTRI DEL VENTESIMO SECOLO 1985 – ART DIARY 1985 – L’AGENDA DEI POETI 1996 –
ASPETTI STORICI DELL’ARTE CONTEMPORANEA 2004 – PITTORI E SCULTORI ITALIANI DEL
NOVECENTO (ED. “IL QUADRATO” 2005 – ARCHIVIO).” (l’opera presentata in questa
sede è di Andrea Biffi)
Tuskegee Airmen visit the White House
The President and the First Lady host Tuskegee
Airmen along with cast and crew members of the movie Red Tails for a screening
at the White House.
Il Significato del Disegno Infantile di Anna Oliviero Ferraris (Bollati Boringhieri)
Il disegno e la pittura dei
bambini possono rappresentare, di volta in volta o allo stesso tempo,
un'espressione della vita emotiva e della personalità, uno strumento per lo
sviluppo della creatività e della maturazione e un indice del loro andamento,
un mezzo di indagine e di scambio con l'ambiente sociale e per il genitore,
l'insegnante e lo psicologo - uno strumento per la comprensione delle,
relazioni che si creano o che mancano tra adulto e bambino. In questo libro,
diventato subito il testo di riferimento in materia e ora riproposto in una
nuova edizione, Anna Oliverio Ferraris analizza disegni e pitture di bambini
normali o con ritardo mentale disadattamento, dai primi scarabocchi alle
raffigurazioni più complesse in cui compaiono ritratti, prospettive spaziali,
sequenze narrative, un uso immaginifico del colore. Ci guida così
nell'esplorazione dell'universo infantile, aiutandoci a decifrare, attraverso
il segno grafico, gli atteggiamenti che nascono dal rapporto con i genitori, i
fratelli, i coetanei, maestri, e poi i timori di fronte alla disgregazione di
forme di vita familiari, le carenze e i disagi di chi deve fare i conti con un
contesto socioculturale deprivato e con la malattia, o al contrario, il tasso
di creatività di chi gode di stimoli e di un ricco mondo interiore.
ALBERTSONS
“ - You've got to give the customer the
merchandise they want, at a price they can afford, complete with lots of
tender, loving care - Joe Albertson.”
This simple philosophy guided Joe Albertson as
he opened his first grocery store in Boise,
Idaho on July 21, 1939.
Albertsons was built upon the foundation of providing superior service, a wide
and varied product selection, and tremendous value to our customers every day.
That tradition continues today at our more than 450 stores in nine states
throughout the Northwest and West Coast. We offer everything from Preferred
Card savings to convenient, in-store pharmacies to fresh produce and excellent
meat and seafood - all tailored to the specific needs of the neighborhoods we
serve.”.
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