IL MANIFESTO DI MAMMA – “Siamo un
gruppo di donne e uomini nudi, uniti da un impulso creativo inarrestabile:
cambiare la storia della satira italiana. Siamo nudi per il gusto di praticare
l'onesta' intellettuale, perche' non abbiamo le spalle coperte da nessuno, e
perche' la lana pesante dei vestiti ideologici ci da' prurito alla fantasia, e
ci stimola a spogliarci di ogni preconcetto, per ridere delle contraddizioni di
ogni dogma e verita' "incontestabile". Ci piace scrivere e disegnare,
ma non sotto dettatura, e facciamo fatica a seguire regole diverse dalla nostra
libera ispirazione, inseguendo criteri astratti ma potenti come la "vendibilita'"
dell'arte o le vaghe e fantomatiche "leggi del mercato" dietro le
quali si nasconde la paura di editori e mercanti d'arte che non osano
percorrere strade nuove per colpa delle loro braccine corte, e danno a
"quello che vuole il pubblico" la colpa della loro vigliaccheria. Ci
piace ricevere un giusto compenso per quello che facciamo, ma sentiamo il
bisogno di scrivere e disegnare anche per il semplice gusto di farlo, perche'
non siamo macchine a gettone, e l'impulso di dare forma a parole, linee e
colori prescinde dai denari che ci vengono sventolati davanti. Pratichiamo
l'arte dello scritto e dell'immagine come creativita' senza strategia,
allergici alle strategie di marketing e desiderosi di costruire un nucleo di
messaggi denso e significante come il cuore di una stella. Siamo un laboratorio
creativo finalizzato alla comunicazione e alla crescita artistica (ma anche
umana e professionale) di ognuno dei ragazzi di bottega che partecipano a
questo progetto. In questo laboratorio il successo, comunque lo si intenda, e'
una conseguenza automatica di quello che faremo, e non un obiettivo angosciante
e meschino da raggiungere a tutti i costi per salire su un piedistallo
d'argilla a vincere medaglie di cartone. Testo e immagini danzeranno assieme in
liberta', e in questo laboratorio ognuno avra' spazio per seguire una personale
strada artistica, una sperimentazione o una collaudata formula espressiva. La
forza del lavoro di rete sta nel far incontrare questi percorsi individuali che
si arricchiscono e contaminano di nuovi spunti per la compresenza degli altri
autori. Ci siamo incontrati e ritrovati in rete tra simili per costruire un
nuovo spazio espressivo, tristi per il lento decomporsi della satira italiana
sulle pagine putrefatte dei giornali di partito, ma al tempo stesso eccitati e
affascinati dalle enormi potenzialita' espressive offerte dalle nuove
tecnologie. E adesso siamo qui, tutti insieme sul web con lo stesso spirito con
cui staremmo assieme in osteria, a ridere di gusto dandoci pacche sulle spalle,
e siccome la rete e' piu' grande di qualunque osteria, di spazio ce n'e' per
tutti. Chiunque e' libero di aderire a questo manifesto artistico e creativo
partecipando al nostro progetto, regalando al gruppo la propria arte per
ricevere in cambio l'enorme energia che nasce dall'innesto della creativita'
del singolo in una fertile rete di pensieri. Il nostro taccuino di appunti si
chiama Mamma! perche' le mamme sono l'ultimo riferimento sicuro per noi
bamboccioni fannulloni, costretti ad una eterna giovinezza dalla gerontocrazia
che da trent'anni a questa parte ha occupato tutti gli spazi disponibili nella
satira e nell'informazione, dove continuano a spadroneggiare gli stessi che
leggevamo negli anni '80 quando eravamo ragazzini, e che ancora oggi ci guardano
come tali. Ma ormai siamo cresciuti, abbiamo qualcosa da dire, e vogliamo dirlo
subito senza chiedere il permesso a papa' o all'editore di turno. E per questo
ci vuole la Mamma. Mamma!
E' una invocazione di aiuto, un sospiro di sollievo, un fastidio che finalmente
ti togli di dosso, un meravigliato stupore, una delle ultime parole che non
sono state colonizzate, stuprate, marchiate a fuoco e vendute a tranci, e per
questo ce la teniamo stretta, la urliamo dai tetti, la bisbigliamo di notte a
denti stretti quando abbiamo le bollette da pagare, e la pronunciamo con
fierezza quando creiamo dal niente qualcosa di bello. Mamma! E' il grido del
disperato un attimo prima di morire, ma e' anche la prima parola del bambino un
attimo dopo aver conquistato il potere di esprimersi, e in questa danza tra
vita e morte, tra nascita e distruzione, tra speranza e porcherie del mondo,
tra merda e pannamontata vogliamo creare una macedonia di allegria,
incazzatura, riflessione profonda e rilassamento leggero, dove il testo e
l'illustrazione si guardano e si parlano, diversi ma indispensabili l'uno
all'altro come l'uomo e la donna. Il nostro sguardo ironico e' profondamente
immerso nel nostro tempo, nella realta' sociale e microsociale che viviamo
quotidianamente, e pur non escludendo a priori forme di racconto intimista o
messaggi che richiamano valori assoluti e universali nel tempo e nello spazio,
sentiamo la necessita' di trasformare in parole e tratti l'epoca in cui
viviamo, per provare a raccontarla da una prospettiva diversa da quella a cui
ci hanno abituati. In un paese dove i comici fanno i politici e dove i politici
fanno ridere, non sappiamo piu' quali sono i confini tra disegno, satira,
illustrazione, giornalismo, fumetto, impegno politico e allegro disimpegno artistico,
e per questo vogliamo attraversarli a piu' riprese, mescolando generi,
linguaggi, strumenti e codici espressivi, usando come unico metro di giudizio
il nostro libero confronto tra pari. Libero perche' crediamo in un'arte che sia
un valore etico in se' e come tale libero da ogni altra sovrastruttura morale,
politica o religiosa. Confronto perche' crediamo nella comunicazione, nello
scambio di idee che fa lievitare il talento e nelle reti di persone che possono
fare cose molto piu' grandi delle reti di computer. Tra pari perche' ci piace
ritrovarci tra simili e spiriti affini, annusarci e riscoprire nell'altro lo
stesso odore di trucioli di matita e di carta da taccuino che ci e' cosi'
familiare. Ci piacerebbe cambiare in meglio il mondo che ci circonda,
consapevoli che Don Chisciotte non ha combinato poi molto, ma strada facendo si
e' divertito un casino. I nostri bersagli sono l'ipocrisia, l'assurdo, la
stupidita' che si annida dove meno ce lo aspettiamo. Noi combattiamo il male
come Goldrake, come i Cavalieri Jedi o quelli della Tavola Rotonda, come fanno
gli eroi di tutte le grandi saghe che hanno segnato l'umanita', la letteratura,
la cinematografia e le nostre esperienze individuali. Nella vita di tutti i
giorni siamo persone comuni, ma quando ci vestiamo con le nostre firme e
pseudonimi e' come se avessimo indossato la tuta di Batman, e sappiamo che
basta un tratto di matita o due parole scritte al posto giusto per scatenare la
forza primordiale dell'universo. Questa grande battaglia epica e' molto di piu'
di uno sfizio o un gioco creativo: e' una missione di civilta', cultura e
resistenza umana che ci spinge a scrivere e disegnare sfidando notti insonni,
lavori che facciamo per sopravvivere, malpagati o poco interessanti o entrambe
le cose, il poco tempo che ci resta per le persone a cui vogliamo bene e che
sopportano questo fuoco d'artista che ci brucia nelle vene, ogni forza oscura
che ostacola l'espressione del nostro genio e ci impedisce di produrre parole e
immagini che possano illuminare il buio anche se solo per il breve attimo
necessario ad un sorriso. Siamo un branco di animali selvaggi che trova in rete
il proprio terreno di caccia, creature telematiche espanse nei cavi telefonici,
e Internet e' al tempo stesso nostro cibo e nostro prodotto. Assieme a Riccardo
Cocciante cantiamo che "ne' soldi, ne' donne, ne' politica potranno
dividerci" e ci impegnamo a rispettare, provare a capire e prendere per il
culo quando necessario qualunque orientamento politico, ideologico, filosofico
o religioso che non siano palesemente delle cazzate tipo Scientology, o tipo le
varie forme di totalitarismo in stile Matrix colorate dalle ideologie piu'
varie, a cui siamo veramente allergici. Cerchiamo di muoverci con una onestà
intellettuale "individuale", non imposta o filtrata da un
"capo", ma con un approccio adulto e disincantato che rifiuta di
piegare i ragionamenti alla logica dell'appartenenza. Nel "fuori
onda" di una chiacchierata siamo più equilibrati, onesti e veri di quando
cerchiamo di ammiccare verso i gruppi sociali e politici da cui ci sentiamo
spalleggiati e rappresentati, e nel nostro fare satira in rete cercheremo di
riprodurre proprio l'onesta schiettezza del fuori onda e delle chiacchierate,
gettando via ogni maschera protettiva. Cerchiamo un coraggio di raccontare che
sia piu' e meglio della semplice trasgressione. Non ci interessa soltanto
rompere schemi e regole per raggiungere il barattolo della marmellata quando il
potere ce lo nasconde nello scaffale piu' alto. Vogliamo anche e soprattutto scrivere
nuove regole della satira che ci regalino un coraggio mai visto, quello che ci
vuole per guardarsi dentro e trovare anche nei nostri difetti, limiti, odi,
idiosincrasie e meschinita' tutto il riflesso delle porcherie sociali e globali
nelle quali siamo immersi come figli del nostro tempo, per poterle afferrare,
guardare, valutare e giudicare con uno sguardo sereno e ironico, che comincia a
far pulizie dalla cantina di casa come primo passo verso un mondo pulito. Se
saremo capaci di rivolgere in primis il coltello verso di noi, con la stessa
spietatezza con cui lo rivolgiamo verso il potere palesemente marcio, faremo
qualcosa di unico e grandioso. Sentiamo che in Italia c'e' bisogno piu' che mai
di satira, anzi di buona satira, anzi di buona satira fatta fuori dai giochi di
partito e dai grandi gruppi editoriali. Una satira artigianale, autoprodotta e
libertaria che sta alla satira commerciale cosi' come la marmellata fatta in
casa della mamma sta alle gelatine chimiche prodotte in serie. Se ne fa poca e
ci si guadagna zero, ma la qualita' e' immensamente superiore. Amiamo la satira
come forma libera di espressione artistica, senza sentirci necessariamente
legati a quello di cui parlano tutti o alla notizia del giorno. Non ci
piacciono le vignette e i testi prodotti in catena di montaggio, come se la
satira o l'informazione vera potessero sottomettersi alle esigenze della
produzione industriale. Il nostro e' un progetto artigianale, fatto con cura,
ogni pezzo va lisciato come si deve con la carta abrasiva ad acqua a grana 360,
e possiamo metterci anche giorni per arrivare al risultato finale. Nessuno ci
corre appresso, siamo noi che corriamo appresso alla realta' e la azzanniamo
con agguati e appostamenti che possono essere anche lentissimi. La rete non ci
basta, e appena possiamo cerchiamo di incontrarci per guardarci negli occhi e
raccontarci in poche ore quello che richiederebbe mesi e mesi di posta
elettronica per essere espresso senza sguardi, risate, cibo e presenza fisica.
Pronti a tutto per salvare il paese dalla morte cerebrale e dalla satira che
puzza di muffa, sfideremo l'impossibile fino a farlo diventare realta'.”