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mercoledì 28 settembre 2011

KONTATTO






















Kontatto viene fondata nel 1995 per volere di Federico Ballandi, Stefano Trecchi e Gianluca Goldoni, i tre soci che ancora la oggi la guidano con successo. Il nome Kontatto nasce da un'intuizione dei suoi creatori, dalla loro intenzione di esprimere al meglio l'idea della maglia che si posa delicatamente sulla pelle, 'con tatto' e a 'contatto'; da lì poi si è preso spunto dal linguaggio dei giovani, così la C ha lasciato il posto, con originalità, alla K.
All'interno dell'azienda non esiste una rigida divisione gerarchica di ruoli, si è creata naturalmente in base alle attitudini e predisposizioni caratteriali di ciascuno: Federico Ballandi, che ne è il presidente, cura la parte commerciale e lo sviluppo del marchio, in sintesi è l'immagine dell'azienda, mentre gli altri due soci, Trecchi e Goldoni, lavorano dietro le quinte, gestendo la produzione, arteria vitale dell'azienda.
La storia della Kontatto inizia con soli tre dipendenti ma con il passare del tempo la crescita è costante; ad oggi, considerando tutte le attività che vi ruotano intorno, l'azienda vanta un indotto di centinaia di persone che contribuiscono alla creazione delle collezioni. La posizione all'interno del Centergross di Bologna, polo di grande importanza per il commercio e l' economia della moda, ha giocato un ruolo strategico.
Il fatturato della Kontatto continua la sua costante crescita e da alcuni anni si parla di un consolidato che si aggira sui 20 milioni di euro, per un venduto di un milione e cinquecento pezzi di capi in un anno. Le politiche di sviluppo del prodotto sono incentrate sulla creatività dell'ufficio stile, fondamentale reparto interno all'azienda, incrementata dai continui viaggi di ricerca a Londra, Parigi, New York, finalizzati a regalare al prodotto un' immagine sempre più fashion e attenta ai dettagli La Kontatto si avvale di più sistemi di distribuzione: agenti, monomandatari, depositi sulle piazze di Bologna, Milano, Napoli, che tutti i giorni effettuano una vendita continua ai dettaglianti. Grazie a questa capillare distribuzione del prodotto, il brand è presente su tutto il territorio nazionale ma non solo: all'estero è venduto in Portogallo, Francia, Belgio, Grecia, Repubblica Ceca, Polonia, Russia e Giappone. La strategia di vendita si basa su una comunicazione d'impatto, nel pieno rispetto di quello che è il valore aggiunto della Kontatto: l'estrema attenzione al proprio target.
Per questo motivo si cerca di comunicare il prodotto in maniera semplice e immediata: in tutte le campagne pubblicitarie esso è il protagonista assoluto, valorizzato in modo da colpire il cliente finale.


MATTEO PERICOLI














Matteo Pericoli was born in Milan, where he graduated from the Polytechnic School of Architecture. He moved to New York in 1995, where he has worked as an architect, illustrator, author, journalist, and teacher. From 1997 to 2000 he worked at the architectural firm Richard Meier & Partners as the project architect for the Jubilee Church in Rome. His drawings have been published in various newspapers and magazines, both in the US and in Europe—including The New York Times, The New Yorker, Conde' Nast Traveler, Travel & Leisure, Vanity Fair, Il Corriere della Sera, and La Stampa, among others. He is a regular contributor of La Stampa, Gardenia, and of Bell'Italia where his monthly column Finestra sull'Italia appears. He has written for the Italian newspapers L'Unità and La Stampa. In 2007 he completed Skyline of the World, a 397-foot-long panoramic mural for American Airlines' new International Terminal at John F. Kennedy Airport in New York. He has taught architecture and illustration at Saint Ann’s School in Brooklyn, NY, and is now living with his wife and daughter in Turin, Italy, where he held a Visiting Professorship at the Polytechnic of Turin, Faculty of Architecture, where he is working on new projects on London and Turin, and where he teaches architecture to creative writing students at the Scuola Holden.
Other than in the US, his books have been published in the United Kingdom, Italy, South Korea, Taiwan, and China.

Published Books:

The City Out My Window: 63 Views on New York (Simon & Schuster, November 3, 2009)
Tommaso and the Missing Line (Knopf for Young Readers, December 2008)
World Unfurled (Chronicle, 2008)
Manhattan Unfurled (Random House, 2001)
Manhattan Within (Random House, 2003)
See the City: the Journey of Manhattan Unfurled (Knopf for Young Readers, 2004)
The True Story of Stellina (Knopf for Young Readers, 2006)
New York e altri disegni (Quodlibet, IT, 2005).
New York, Line by Line, Illustrations by Robinson, foreword by Matteo Pericoli (Universe, October 2009).

Awards:

AIGA, Borders Group, Inc. (nomination for “2006 Original Voices Award”), Cooper-Hewitt - National Design Awards (nomination for “Architecture Design Award”), Gryphon Award, Municipal Art Society (nomination for “Brendan Gill Award”), NY Book Show, NY Bookbinders Guild, NY Public Library, Pewter Award, Society of Illustrators.

Facebook Page: http://www.facebook.com/Pericoli.Matteo





WePub - editori nativi digitali































Nasce la prima casa editrice digitale a scouting diretto. Ieri, lunedì 26 settembre 2011, ha aperto ufficialmente WePub, la prima casa editrice digitale italiana a scouting diretto. L’obiettivo di WePub è creare un rapporto diretto e trasparente con autori e lettori, e costruire il proprio catalogo in maniera coerente a questa filosofia. La casa editrice inaugura quindi la sua attività con il concorso letterario WePubYou!, dedicato a opere inedite di narrativa italiana. Le opere vincitrici, pubblicate in eBook, diventeranno i primi titoli del catalogo di WePub, e saranno pubblicate a partire da gennaio 2012. Il concorso sarà aperto dal 26 settembre al 31 dicembre 2011, ma l’attività di scouting sarà sempre al centro del progetto. Voci sulla nascita di una nuova casa editrice digitale circolavano in rete già dall’estate, ma solo da martedì 20 settembre gli indizi sono diventati una certezza: alla comparsa di un countdown all’indirizzo www.wepub.it è seguita infatti la creazione del profilo Twitter @wepub_you e della pagina Facebook ufficiale, facebook.com/wepub.
I fondatori di WePub, che provengono dal mondo dell’editoria milanese, considerano il digitale una nuova, importante opportunità per gli editori, gli autori e i lettori. Scrivono nel loro Manifesto: “L’editoria è il nostro pane quotidiano. L’editoria digitale è il nostro credo. WePub è la nostra scommessa. Una realtà nuova nel panorama dell’editoria italiana: una casa editrice nativa digitale che ambisce a creare il proprio catalogo tramite scouting diretto… Il nostro obiettivo è proporre ai lettori storie di qualità a un prezzo accessibile”. Quello dell’editoria digitale in Italia è un mercato in cui si muovono attori diversi con strategie diverse. Affrontarlo con logiche differenti da quelle dell’editoria tradizionale è, per i fondatori di WePub, fondamentale. “È un mondo ancora da esplorare, ma noi crediamo che sia la strada giusta da percorrere”.

CONTATTI

WEPUB
E-mail: comunicazione@wepub.it
twitter.com/wepub_you
facebook.com/wepub

martedì 27 settembre 2011

GQ n.16: Sabrina Ferilli a ruota libera!


Oggi mangio da n.20: Locanda Liuzzi a Cattolica (RN)















Raffaele Liuzzi - Nasce a Canosa di Puglia il 13 Gennaio 1964 Inizia il suo cammino gastronomico tra la campagna di famiglia e il laboratorio di pasticceria di suo zio all'età di sette anni.Istituzionalizza poi le sue attitudini con un diploma della scuola alberghiera e diviene Executive Chef nel 1989. Da allora la sua forte personalità si impone sui fornelli a difesa del sapore originario della materia prima nonché sulla tavola a beneficio dell'occhio dell'ospite.
A questo gioco di ricerca il commensale non può e non deve estromettersi, ed ecco che il divertimento di Raffaele si estroflette in sala.
QUALITÀ, PROFESSIONALITÀ,E SERIETÀ. Sono queste le caratteristiche che contraddistingue la locanda LIUZZI: l'attenzione per i dettagli negli addobbi, nel servizio e nei piatti, mantenendo il gusto mediterraneo, senza scendere mai sul banale, rendere unico il vostro evento, significa differenziarsi, staccarsi dalla routine.
DOVE? A casa vostra o nelle ville convenzionate con noi, avrete tutta l'atmosfera della locanda LIUZZI. Inoltre per i novelli sposi la prima notte sono nostri ospiti, nei migliori hotel della riviera di Cattolica. Contattateci per preventivi e informazioni sulle ville a disposizione.


Morte Cerebrale e Donazione degli Organi - I dubbi e le indagini di una madre che ha donato gli organi del figlio di Renate Greinert (Macro edizioni)


Morte Cerebrale e
Donazione degli Organi


Dopo il caso di Eluana Englaro un libro di grande attualità. Una lettura per riflettere sul più delicato e fragile dei momenti, quello durante il quale ognuno di noi ha il diritto di essere accompagnato con dignità e amore. In questo libro racconto le mie esperienze personali dopo il prelievo degli organi di mio figlio, morto a quindici anni. Totalmente disinformata sulle conseguenze, profondamente sotto shock, condizionata dalle pressioni dei medici e assolutamente incapace di comprendere la portata di qualsiasi decisione, ho dato il consenso per l’espianto. L’autrice Il confine tra la vita e la morte si fa ancora più sottile quando a parlare è una madre orfana del proprio figlio. Nel 1985 Renate Greinert ha perso Christian a causa di un incidente stradale. Attraverso il consenso alla donazione degli organi, Christian – dichiarato in stato di morte cerebrale – è stato di aiuto a diversi bambini in tutta Europa. Ma dopo vent’anni di studi e ricerche, sua madre non ha ancora smesso di interrogarsi sulla propria scelta. Un racconto doloroso e a tratti scioccante che invita a considerazioni talvolta scomode e controcorrente. Come deve essere considerato un donatore di organi subito prima del prelievo? Un cadavere, come sostiene la trapiantologia, oppure un morente e quindi, come tale, una persona ancora in vita? Quali interessi si nascondono dietro l’equivoca medicina dei trapianti? Cos’è la morte se non un processo naturale che necessita di un proprio tempo per svolgersi? Affidandoci ciecamente alla scienza o alla religione corriamo il rischio di perdere il senso della nostra volontà individuale. Talvolta l’esperienza di altre persone può essere d’aiuto per formarci un’opinione o mettere in discussione quelle che già abbiamo.

Il libro del giorno: Morti, amanti e funerali di Matteo Gennai (Abel Books)



















Edgardo Giardini e la moglie gestiscono un´impresa di pompe funebri. Lui la tradisce con la segretaria, lei lo scopre, dopo un periodo in cui rimane muta chiede il divorzio. Lui va a vivere con la segretaria a Milano (l´impresa si divide tra Pesaro e Milano). Durante un viaggio in macchina verso Pesaro fa un incidente, entra in coma. Due spiriti, uno buono e l´altro cattivo, si contendono la sua anima. Lui vede e ascolta tutto, si riprende dal coma ma non è più lo stesso. Vede spesso lo spirito di un amico di infanzia morto in un incidente stradale. 

Matteo Gennari, nato a Milano il 9 febbraio 1975, laureato in lettere moderne. Ha collaborato come reporter con alcune riviste italiane (D di Repubblica) e cilene (Geografica) e con un settimanale (L´eco del Sud Milano), ha pubblicato un racconto sulla rivista letteraria Ellin Selae, un racconto su internet letto da numerose persone (Diario carioca), un romanzo e tre raccolte di racconti a pagamento (per Edizioni Tracce e Prospettiva Editrice). Vive in Brasile a Rio de Janeiro dove insegna italiano e portoghese presso alcune societá italiane. Scrive romanzi in italiano e li traduce in portoghese. È sposato e ha una figlia.

FITFLOP




















Tutti ci sentiamo meglio quando siamo in forma, ma trovare il tempo per fare sport spesso è più difficoltoso dell’esercizio fisico in sé. Ispirata dalla mancanza di tempo, la fondatrice di FitFlop, Marcia Kilgore (che ha anche fondato sia Soap & Glory che la catena Bliss Spa, ex-personal trainer e impegnatissima madre lavoratrice), si è posta un’altissima sfida personale: creare una calzatura che rendesse più efficace la camminata, facendola diventare una forma di ginnastica, di esercizio fisico, E che fosse anche un articolo alla moda. Per quanto riguardava gli aspetti tecnici del progetto ha ingaggiato due esperti di biomeccanica, il Dr. David Cook e il Dr. Darren James dello Human Performance Centre dell’Università Southbank di Londra. E dopo due lunghi anni di studi e prove, nei negozi è comparso il primo paio di sandali FitFlop.
A poche settimane dal lancio nel maggio del 2007 sono cominciate ad arrivare una gran quantità di testimonianze da persone che si erano liberate da tanti tipi di dolori indossando i sandali FitFlop e parlavano non soltanto di miglioramenti della postura, ma anche di sollievo da dolori lombari (bassa schiena) cronici, dolori alle ginocchia, dolore alla pianta del piede (dovuti alla sindrome dello sperone calcaneare ed alla fascite plantare) e molte altre patologie. Il fenomeno FITFLOP non passò inosservato e la stampa cominciò presto a parlarne. Nel 2007 Newsweek definì le FITFLOP il “must” della calzatura estiva, mentre l’inglese Independent Newspaper descrisse i sandali FITFLOP addirittura come “miracolosi”. Inoltre, le FITFLOP furono l’unica calzatura ad essere inclusa nell’elenco dei “Must dell’estate” di Oprah (luglio 2008).
I fan delle FitFlop sono diventati dei veri e propri fanatici, che si compravano molte paia e ci chiedevano di produrre anche scarpe e stivali con la stessa tecnica biomeccanica. I nostri sandali sono diventati l’articolo più richiesto dell’estate su AOL, l’articolo più letto sul timesonline e il primo sandalo da fitness alla moda venduto su Net-a-porter.com (ed anche l’articolo più venduto di tutti i tempi dalla fondazione del sito). Ad oggi (2009) abbiamo venduto più di 4 milioni di paia di sandali in 48 paesi. Per quanto piacere ci faccia tutta la fanfara, le innumerevoli testimonianze e le tante celebrità avvistate con le nostre calzature, c’è qualcosa di ancora più profondo che ultimamente ci ha resi particolarmente orgogliosi: l’aver ricevuto il prestigioso “Sigillo di Accettazione” (il Seal of Acceptance) dell’Associazione dei Podologi Americani.Questo prestigioso sigillo viene concesso solo dopo un rigoroso processo di valutazione scientifica ed è un riconoscimento riservato a quei prodotti che vengono certificati essere di grande beneficio per la salute del piede. Per noi è un riconoscimento ufficiale (e la prova biomeccanica) confermato da esperti in medicina che le calzature FITFLOP sono uno dei migliori prodotti del settore. Ora stiamo introducendo la nostra tecnologia Microwobbleboard™ in attesa di brevetto in altri nuovi modelli, cosicché donne, uomini e bambini potranno godere dei benefici FITFLOP tutto l’anno. Oltre ai nostri primi sandali, infatti, oggi offriamo anche ciabatte, zoccoli e stivali dai look trendy e alla moda (e sono anche in arrivo scarpe da ginnastica, da escursionismo/trekking e stivali in cuoio).
Dunque, presto sarà possibile fare esercizio e mettersi in forma durante le vostre gite, in vacanza, nelle uscite dopo cena, mentre fate shopping o durante il lavoro, sempre nelle vostre FitFlop™ preferite!



NINJA MARKETING













Fondato nel 2004 da Alex Giordano e Mirko Pallera, è da prima che esistesse YouTube  una risorsa preziosa per comprendere i cambiamenti in atto nel campo del marketing e della comunicazione, nell’innovazione tecnologica e sociale alla base dell’evoluzione rapidissima a cui stiamo assistendo. Dalla sua fondazione in un “covo” nascosto della Costiera Amalfitana, Ninja Marketing ha aggregato un movimento di creativi, professionisti del marketing,  studenti di Scienze della Comunicazione, uniti dalla voglia di rinnovare il modo di comunicare delle aziende. Al primo posto fra i blog italiani di marketing (fonte Wikio), Ninja Marketing  viene visitato giornalmente da influencer, trend setter, early adopters, in particolare imprenditori, manager di agenzie e aziende, pr, giornalisti, geek e appassionati del Web 2.0.
La filosofia - I Ninja per centinaia di anni vissero sulle montagne, praticando arti esoteriche e dedicandosi allo studio delle leggi fondamentali della natura. Furono così in grado di perfezionare un sistema di arti marziali che gli ha fatto guadagnare la reputazione di guerrieri invincibili. Al contrario dei Samurai, che servivano il rigido codice del Bushido, i Ninja utilizzavano tecniche non convenzionali come quelle utilizzate dai guerriglieri, che in battaglia non cercano lo scontro frontale non avendo alcuna possibilità contro formazioni “regolari”. Allo stesso modo noi del Clan Ninja Marketing ci dedicheremo allo studio delle “tecniche segrete” del marketing. Come i Ninja ci addentreremo nell´arte della guerriglia, del mimetismo e dell´attacco improvviso, con l´obiettivo di ottenere il massimo dei risultati con il minimo di risorse.  Come i Ninja, grandi osservatori della natura, il nostro approccio al marketing si baserà su una profonda conoscenza del territorio: sullo studio “dal basso” della psicologia del target, dello spazio in cui si muove, dei codici che ne regolano il comportamento. Come i Ninja, guerrieri spirituali che accrescevano la propria forza attraverso l´utilizzo di formule e simboli magici, riscopriremo il potere e la magia di ciò che è sconosciuto ai più, agendo sempre nel rispetto della Legge Universale.

lunedì 26 settembre 2011

GQ n.15: MARTINA COLOMBARI ... PLUS!


Ciò che i dottori non dicono di Lynne McTaggart (Macro edizioni)


Ciò che i Dottori non
Dicono Da non
perdere


Esiste oggi un’insana fede nelle capacità di guarigione della medicina moderna. Il problema è che la medicina non è una scienza infallibile. E a volte, purtroppo, non è nemmeno una scienza. Lynne McTaggart è una giornalista scientifica che da vent’anni indaga limiti e rischi della medicina. Il suo obiettivo non è quello di puntare il dito contro dottori e infermieri, ma di trasformare il lettore in un consumatore consapevole anche nell’ambito della salute, in un paziente attento e informato, in grado di porre domande, fare ricerche, analizzare pro e contro di quello che gli viene suggerito ed eventualmente dire NO al proprio medico. Il libro infatti mette in guardia da terapie inutili e da cure dannose, ponendo leciti dubbi sulla medicina preventiva, che cura – o danneggia ? – un corpo sano. Dalla pressione alta al colesterolo, dal PAP Test alla TAC, dalle vaccinazioni alla cura dei denti, l’autrice analizza i più diffusi strumenti di diagnosi e terapia, rivelando quanto spesso siano infondati e inaccurati, quindi pericolosi. Dall’altra parte Ciò che i dottori non dicono informa sulle molte alternative disponibili: terapie naturali, non invasive e soprattutto rispettose delle incredibili capacità di autoguarigione del nostro organismo. Ciò che i dottori non dicono vuole farci diventare dei “consumatori” ben informati anche nell’ambito della sanità. Grazie a questo libro possiamo evitare terapie inutili e pericolose, salvarci dalla medicina “preventiva”, che ci danneggia ancora prima che ci ammaliamo, scoprire i pericoli insiti in molte prassi mediche normalmente accettate e trovare alternative sicure, provate, per la diagnosi, la prevenzione e la cura di molte malattie. Ciò che i dottori non dicono sfata una delle certezze più solide con le quali siamo cresciuti, che afferma che la medicina moderna è una scienza nobile, basata su ricerche di laboratorio, con prove e riprove accurate. Scopre, infatti, “la logica spesso tortuosa degli studi della medicina ufficiale”: le terapie vengono adottate con una base scientifica povera se non nulla; molti degli errori più gravi, dovuti alla trascuratezza nella progettazione delle ricerche, vengono tralasciati; i risultati di ricerche, che dimostrano chiaramente come alcuni farmaci possano provocare il cancro, vengono superficialmente accantonati o travisati... Troppo spesso la medicina non è una scienza, ma un sistema di credenze così radicato, così insito, che qualsiasi verità che affermi il contrario viene rifiutata come blasfema.

KOOKAÏ

















Alive and ever-evolving, KOOKAÏ has been distinguished apart for 25 years by its knit creations and visual identity. Through these collections KOOKAÏ expresses its strength and sensitivity by offering a personal and creative interpretation of current trends. This legendary fashion brand is distinguished by a deliberately accessible high-range positioning. The dynamic and reactive company shares a passion for fashion with its designers. Stylists and model-makers have created a collection that is completed by an original accessories range.
Exclusive prints, rich fabrics, fashion details and fine cuts are hallmarks of KOOKAÏ collections and attract free-thinking strong women by weaving an emotional bond to the clothing. This emotion is linked to the pleasure of creating and is conveyed by the sales teams in the “industrial chic” style boutiques.
KOOKAÏ also proposes a little girl’s collection expanded from year to year with several trendy, comfortable and slightly flirtatious styles which thrill budding fashionistas and Mummies alike!
KOOKAÏ is a subsidiary of the Vivarte group and as such complies with the ethical charter that guarantees respect for working conditions and is also committed to ecological action to respect the environment.


Il libro del giorno: Verso la montagna sacra di Colin Thubron (Ponte alle Grazie)





















Il monte Kailash è la montagna più sacra del mondo, venerata da un quinto dell'umanità. Isolato alle spalle dell'Himalaya centrale, secondo il mito sarebbe la fonte dell'universo scaturito dalle acque cosmiche e dalla mente di Brahmà. La sua vetta non è mai stata espugnata, ma per secoli pellegrini indù e buddhisti ci hanno camminato ritualmente attorno. Colin Thubron si unisce a questi pellegrini, dopo un'estenuante camminata dal Nepal, attraverso gli alti passi del Tibet, fino ai magici laghi che riposano alle pendici del Kailash. Un bellissimo diario di viaggio dal ritmo incalzante che coniuga la forza e la poesia della scrittura di Thubron con la sua capacità di mettersi in sintonia con le persone che incontra. Parla con contadini isolati e con monaci rinchiusi in monasteri decadenti; racconta storie di esilio e di eccentrici esploratori occidentali. Ma Verso la montagna sacra custodisce un'ulteriore dimensione: l'autore ha di recente assistito alla morte della madre. Sta compiendo un pellegrinaggio anche lui. Il suo percorso attorno alla grande montagna, venerata da una moltitudine di altri pellegrini, risveglia un paesaggio interiore di solitudine, amore e dolore, ridando vita a preziosi frammenti delle sue stesse origini.

Oggi mangio da n.19: Ristorante Il Pagliaccio a Roma















Ristorante il Pagliaccio, un angolo di pace e tranquillità nel cuore di Roma, nella cornice tipicamente capitolina di via dei Banchi Vecchi, a pochi passi da via Giulia. La cucina del Ristorante il Pagliaccio è leggera e raffinata. La creatività,il gioco dei sapori, i colori ed i contrasti si ritrovano in ogni piatto del menù. Senza però dimenticare l’esperienza della grande cucina, anzi arricchendo ogni portata con suggestioni che solo una grande tradizione può inglobare, alla ricerca di nuovi traguardi di grande qualità.. I coperti sono 28, in uno spazio ideale per creare l'atmosfera adatta ad incontri sia privati che di lavoro. Aperto a pranzo ed a cena, è gradita la prenotazione.
Il ristorante Pagliaccio nasce da un’idea di Anthony Genovese, Chef e artigiano, e di Marion Lichtle, Chef pasticcera. Anthony nasce in Francia nel 1968 da genitori italiani e frequenta la scuola alberghiera francese. Dopo aver maturato il suo talento in vari ristoranti di prestigio e lavorato in svariati paesi (Italia, Francia, Giappone, Malesia, Thailandia), approda nella costiera amalfitana, presso Palazzo Sasso, a Ravello. Dopo pochi anni riceve la prima stella Michelin della sua carriera (1999-2000). Trasferitosi poi a Roma, rende omaggio a questa città di rara bellezza, creando piatti dove unisce con maestria le sue esperienze orientali con le tradizioni classiche della cucina internazionale, compenetrandole con quella italiana.. Nel menù si percepisce sia la creatività che l'esperienza professionale, che abbraccia i due mondi, l'oriente e ll'occidente, nella perfetta fusione di sapori e profumi differenti. Ogni piatto è curato con professionalità, unita all’amore per la cucina, e la creazione risultante è una gioia per la vista e un piacere per il palato. In ogni parte dei nostri menù sono sempre presenti i contrasti e le consistenze, la creatività, il gioco dei colori e dei sapori, ma tutti come complementi essenziali di una tecnica culinaria, talvolta anche sperimentale, ma sempre proiettata alla costante ricerca di un’eccellenza nella sublime arte del cucinare.
Le dolci tentazioni... Marion Lichtle, chef Pasticcera, ha lavorato in prestigiosi ristoranti londinesi prima di approdare anche lei a Roma assieme ad Anthony, conosciuto nelle precedenti esperienze lavorative a Londra. É nata in Alsazia, ma le sue professionalità di pasticceria sono naturalmente internazionali. I suoi dessert sono prima di tutto delle emozioni ed il suo grande merito sta nel pensarli con arte e sapienza, riuscendo a trasmetterli poi in modo indimenticabile, per il loro gusto al palato assolutamente nuovo e delicato. A fine pasto, a volte, tutto può sembrare diverso, tra golosi contrasti di ingredienti morbidi e croccanti, dentro a suadenti dolcezze. Talvolta sapori di frutta si mischiano assieme a sensazioni leggere, in matematiche alchimie. La nostra tradizione, attraverso l’amore e la passione per queste piccole dolci tentazioni di profonda delicatezza e semplicità, viene degnamente rappresentata dai dessert di Marion Lichtle.



IL DISINFORMATICO DI PAOLO ATTIVISSIMO















Nato a York (Regno Unito) nel 1963. Residente a Lugano, in Svizzera. Cittadino britannico e italiano. Scrittore (dal 1994) e giornalista informatico freelance, iscritto al Sindacato Svizzero Massmedia riconosciuto dalla International Federation of Journalists (ifj.org). Conduttore della trasmissione radiofonica settimanale Il Disinformatico della Rete Tre della Radiotelevisione Svizzera di lingua italiana dal 2006. Creatore e autore del blog Il Disinformatico (disinformatico.info) dal 2002; classificato nel 2006 fra i dieci blog di lingua italiana più influenti secondo Technorati, vincitore del premio Macchianera 2008 e 2009 per il miglior blog tecnico-divulgativo di lingua italiana. Consulente per RSI, Mediaset, RAI e altre emittenti su Internet, nuove tecnologie e disinformazione nei media. Relatore a conferenze e docente di corsi su Internet, sicurezza informatica e diritti del cittadino nell'era digitale, bufale e cospirazionismi.
Traduttore e interprete tecnico-scientifico italiano-inglese. Primo utente italiano a ottenere un rimborso per Windows inutilizzato (1999). Informatica e nuove tecnologie: autore di dieci libri (fra i quali "L'acchiappavirus", "Internet per tutti" e "Da Windows a Linux") e di articoli su Internet e nuove tecnologie per riviste online (APOGEOnline, Zeus News, Punto Informatico, The Register) e per Gazzetta dello Sport, PC Magazine, Linux Magazine, Computer Idea. Consulente per RSI (Radiotelevisione Svizzera di lingua italiana): Il Quotidiano, ImpulsoWeb, Millevoci, La Consulenza, Falò, Storie, Patti Chiari, Il Giardino di Albert. Consulente per La Borsa della Spesa. Cospirazionismi, bufale e pseudoscienze: Creatore e autore del Servizio Antibufala (antibufala.info) dedicato alle indagini sugli appelli, gli allarmi e le dicerie che girano in Rete, e di articoli per la rivista Scienza e Paranormale. Autore del blog La bufala delle scie chimiche. Relatore a conferenze sulle bufale mediatiche.
11 settembre: Coordinatore e coautore del blog Undicisettembre (undicisettembre.info) dedicato alle indagini di smentita delle ipotesi di complotto riguardanti gli attentati dell'11 settembre 2001 Co-traduttore del libro "11 settembre - I miti da smontare" (Terre di Mezzo, 2007). Coautore di "11/9 - La cospirazione impossibile" (Edizioni Piemme, 2007) e di "Zerobubbole Pocket" (Ilmiolibro.it e Lulu.com, 2009). Autore di articoli per Diario e Altreconomia (2006) e dei video della serie "Misteri da vendere" (2007 e 2008). Consulente di Matrix per le puntate dedicate all'argomento (Canale 5, 2006).
Luna: Collaboratore dell'Apollo Lunar Surface Journal della NASA. Coordinatore e coautore del blog Complotti Lunari (Complottilunari.info), dedicato alla divulgazione dell'esplorazione della Luna e allo sbufalamento delle tesi di messinscena riguardanti gli sbarchi umani sulla Luna. Autore dei documentari Contact Light, Moonscape e del libro "Luna? Sì, ci siamo andati!"
Astronomia: autore di articoli per Meridiana (rivista della Società Astronomica Ticinese).

fonte iconografica tratta da Massimo Polidoro


domenica 25 settembre 2011

CUSTO BARCELONA





















Custo Barcelona fue creada a principio de los años 80 por los hermanos Dalmau, Custo y David, tras un largo viaje que les llevó alrededor del mundo. En su camino descubrieron no solo nuevos paisajes sino también las más variadas manifestaciones artísticas, culturales y filosóficas. Una de las cosas que más llamó su atención fue el estilo de California, expresado en el look de los surferos que vivían en el sur del estado, así como la psicodelia de la parte norte. La innovadora moda llena de color que encontraron allí les impresionó, especialmente un estilo de camisetas que no existía en España en aquella época. Usando esto como punto de partida, la marca se lanzó bajo el nombre de Custo Line. Los hermanos Dalmau empezaron a trabajar aprendiendo todo lo posible sobre técnicas de impresión y sus acabados, con una particular atención al área del diseño gráfico, en la que se sentían especialmente cómodos. Con el tiempo, la investigación en el uso del color y los estampados se convirtió en innovación, audacia y sofisticación. Algo más tarde, las camisetas estampadas que identificaban a Custo Barcelona fueron complementadas con todo tipo de prendas como faldas, pantalones o abrigos, construyendo colecciones completas. En la actualidad, se puede decir que Custo Barcelona existe como un estilo en sí mismo que en cierta medida sugiere una manera concreta de ver la vida.


GQ n.14: Rock Shock con Morgan e Asia Argento


Oggi mangio da n.18: Ristorante Lorenzo a Forte dei Marmi

















In una Versilia famosa quanto affascinante, a Forte dei Marmi nella prestigiosa Via Carducci , esiste da oltre 30 anni un luogo di riferimento per appassionati gourmet dove, nel tempo una trattoria si è poi trasformata in un raffinato ristorante, conquistando sin dai primi anni riconoscimenti e crescendo gradualmente nei voti della critica, del pubblico e delle più prestigiose guide gastronomiche sin dal 1984. Il patron Lorenzo Viani e sua figlia Chiara, eredi di una tradizione familiare di albergatori e nipoti del omonimo grande impressionista Lorenzo Viani , hanno saputo conferire all'ormai conosciutissimo locale, classe, eleganza e buon gusto unitamente ad un servizio impeccabile in un'ambientazione speciale. L'ambiente è elegante, con arredi di pregio ed opere d'arte, senza inutili orpelli poiché ciò che conta nella filosofia del patron e il massimo confort dell'ospite, che si traduce in cura nei dettagli, grande senso di ospitalità, sobria ed elegante apparecchiatura, servizio impeccabile. Sotto la regia dello stesso Lorenzo, il tutto collabora ad alimentare la bellissima storia di questo ristorante, che si fa così luogo di cultura, del mangiare, del bere e dell'incontro. Lo staff: Lorenzo e Chiara Viani con lo Staff di sala e di cucina, Giocchino Pontrelli (Chef);  Libero Musetti e Lorenzo Giannini (Sommeliers)


Il libro del giorno: Lo scalpellino di Camilla Läckberg (Marsilio)





















Al largo di Fjällbacka, nella nassa di un pescatore a caccia di aragoste rimane impigliato il corpo senza vita di una bambina. Nei suoi polmoni ci sono tracce d'acqua dolce e sapone: qualcuno l'ha annegata in una vasca da bagno prima di gettarla in mare. Mentre Erica, mamma da poche settimane, è completamente assorbita da una neonata che tutto le offre fuorché le "gioie deliranti della maternità" che si aspettava, Patrik guida le indagini. Ma chi può aver voluto la morte della piccola Sara? Il paese è alla ricerca di un capro espiatorio, la gente bisbiglia, i conflitti nutriti negli anni si fanno più aspri: dentro le case dalle facciate perfette affiorano drammi famigliari che il tempo non ha saputo placare. Al terzo romanzo della sua serie pubblicata in trentadue paesi, Camilla Làckberg, con occhio attento agli esseri umani e alla loro psicologia, intreccia le colpe del passato agli effetti devastanti sul presente, tracciando il ritratto lacerante di una psiche femminile sfrenata, affascinante, e mostruosa.

Robopocalypse by DANIEL H. WILSON (Doubleday Books and Random House)





















Daniel H. Wilson ha conseguito un Ph.D. nel campo della robotica presso la Carnegie Mellon University. E’ autore di fanta/fiction e ha esordito con due romanzi che da subito sono stati opzionati per l'adattamento cinematografico. In un prossimo futuro, in un momento che nessuno noterà, tutta la tecnologia del mondo si rivolterà contro di noi. Assumendo la personalità propria di un ragazzo umano piuttosto timido, un'intelligenza artificiale estremamente potente conosciuta come Archos entrerà nella rete e assumerà il controllo globale delle macchine che regolano tutto, dai trasporti alle utilities, dalla difesa alla comunicazione. Nei mesi precedenti a questo evento, difetti tecnologici sporadici vengono notati da alcune persone in diverse nazioni: una madre single sconcertata dalle “minacce intelligenti” dei giocattoli della figlia, uno solitario scapolo giapponese che è “vittima” del suo robot domestico, un “unità di pacificazione” che durante un’operazione bellica va in tilt, nonostante i controlli e la straordinaria manutenzione. Una ribellione latente che scatenerà una guerra robotica totale dove gli umani si stringeranno in un unico corpo combattente. Robopocalypse guarda a un ipotetico terribile futuro con i contenuti di un gigantesco thriller apocalittico meticciando stili e nuances che vanno da Max Brooks a Isaac Asimov a Philip K. Dick. Quando ho sentito parlare di Robopocalypse, ho pensato subito a Terminator. Ma mi sbagliavo, perché il romanzo di Daniel H. Wilson attinge ad un retroterra culturale che nulla ha da invidiare ai mondi fantascientifici di un immenso regista come Steven Spielberg! Robopocalypse è un romanzo che ti fa capire quanto poi in fondo nessuno riesce a superare la bravura di un Michael Crichton, anche perché secondo me nelle sue mani Robopocalypse sarebbe diventato qualcosa di speciale. Forse anche un capolavoro. Aspettiamo dunque il film (in uscita fra un anno), e forse l'adattamento sarà di gran lunga superiore al materiale di origine ...

sabato 24 settembre 2011

The Jim Henson Company and Google partner to honor Jim Henson's 75th birthday



The Jim Henson Company has remained an established leader in family entertainment for over 50 years and is recognized worldwide as an innovator in puppetry, animatronics and digital animation. Best known as creators of the world famous Muppets, Henson has received over 50 Emmy Awards and nine Grammy Awards. Recent credits include the Emmy® nominated "Sid the Science Kid," "Dinosaur Train" "Wilson & Ditch: Digging America" and "Pajanimals." Features include "The Dark Crystal," "Labyrinth," "MirrorMask," and "Unstable Fables" and television productions include "Fraggle Rock" and the sci-fi cult series "Farscape."
With additional locations in New York and London, The Jim Henson Company is headquartered in Los Angeles on the historic Charlie Chaplin lot, complete with soundstage and postproduction facilities. Independently owned and operated by the five adult children of founder Jim Henson, the Company is also home to Jim Henson's Creature Shop™, a pre-eminent character-building and visual effects group with international film, television and advertising clients, as well as Henson Recording Studios, one of the music industry's top recording facilities known for its world-class blend of state-of-the-art and vintage equipment.
The Company's Henson Alternative brand recently launched the New York run of "Stuffed and Unstrung," a live puppet improvisational show at the Union Square Theatre

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DOLCENERA POSA PER PLAYBOY

















Dolcenera, nel 2009 ha collezionato una serie piuttosto nutrita di successi, e pare proprio che il nuovo album “L’Evoluzione della specie” non sarà da meno. L’album uscito il 17 maggio scorso, con il singolo “Il sole di domenica”, da subito entrato nella Top Ten dei brani più ascoltati del momento, ha segnato una vera e propria svolta per la cantante che ha abbandonato le sonorità pop precedenti per aderire alle nuances della musica elettronica. E ora sembra che il 2011 per l’artista salentina riservi “calde” novità che per i suoi fan saranno piuttosto ghiotte. E infatti per spingere il singolo, L’amore è un gioco (splendido!!!), posa quasi “nature”per Playboy. Nessuna volgarità ma lo splendore e il fascino di una donna come Dolcenera che ha fatto non solo dell’immagine la sua forza. Emanuela Trane compie dunque il salto di paradigma e si lascia guardare in tutta la sua forza e bellezza!

ROXY

















When Quiksilver decided to start a women's line in 1990, it was a gutsy move. The surf market has always been a fickle one. And female surfers, despite their achievements in and out of the water, hadn't drummed up nearly the notoriety nor the community that guys had long enjoyed. But great ideas always take some guts. And the company saw the untapped women's surf market as a huge opportunity. Turns out they were right. Like all things Quiksilver, Roxy was born in the water; initially a swimwear line, it debuted in late summer 1990 to immediate success. By the next year, a Roxy sportswear line was introduced, and that too prospered, with sales of over $1 million. 1992 saw continued expansion of the brand with a new denim line and key snowwear pieces. The fact that Roxy was a women's line offered by an authentic surf brand made it intriguing for both retailers and girls alike. It was the first of its kind on the market, and soon after, the other surf brands followed. By 1993, Roxy was on a serious roll. The ever-popular Roxy logo was born, a heart-shaped crest adapted from the recognizable Quiksilver logo. The brand's popularity was growing, as was its staff. And then one afternoon in Hawaii, as legend has it, the Roxy crew was sitting on a beach watching the surf when they came up with the idea of the women's board short. Offering fit and flexibility while still managing to be feminine, the women's boardshort was an innovation that forever changed the women's surf market. It was also the perfect example of what the Roxy brand had originally set out to be, in the words of Quiksilver's 1990 Annual Report: "Fun, Bold, Athletic, Daring and Classy". The boardshort became a huge trend. Roxy, and women's surfing along with it, was suddenly the next big thing. 1994 marks another major milestone for Roxy: Lisa Andersen, then the reigning ASP Female World Champion, became the first member of the Roxy team. Lisa went on to win three more world titles, and along with them, crossover mass-market fame. She is considered by many to be the most influential surfer in the history of women's surfing, and her contributions to the Roxy brand and the team continue to play a key role in Roxy's success. Under her guidance, the Boardrider's Team has grown into the most respected and accomplished pro team in women's surfing. Current team members include: Megan Abubo, Chelsea Georgeson, Veronica Kay, Kassia Meador, Kula Barbieto, 'tween surfing phenom Carissa Moore, and reigning world champ Sofia Mulanovich. A Roxy-branded professional event was a natural progression from team sponsorship, and thus the first annual Quiksilver/Roxy Women's Pro Surfing event was born. It took place in winter 1995 on Sunset Beach, Oahu's North Shore. Ten years later, the Roxy Pro Hawaii remains one of the most prestigious and exciting ASP World Championship surf events of the year. The success of this event led to other Roxy competitions, including: the Roxy Pro Fiji, the Roxy Pro Gold Coast (Australia), and the Roxy Jam UK, all ASP World Championship Tour events; the Roxy Pro Women's Surf Festival (Australia), one of the biggest World Qualifying Series events on the tour; and a series of amateur surf contests for young surfers the world over. With such substantial event sponsorship and an ever-expanding team, Roxy is proud to be the largest corporate sponsor of women's surfing worldwide. As Roxy's popularity has grown so has its product line and its audience. Accessories and eyewear joined the mix in 1995; footwear, watches, and Roxy Girl, a line for girls aged 7-16, emerged the following year. Roxy enjoyed its New York Fashion week debut at The Girl's Rule Show in 1996, the same year the brand was nominated for The "California Rising Star Award" for design innovation and excellence. A snow line including outerwear and accessories was added in 1997, along with Teenie Wahine, Roxy's children's line. 1999 was big, with jewelry, bags, backpacks, travel accessories, skate gear, and Roxy Room, a line of bedding, lamps, and posters. By the end of the '90's, Roxy had become the brand for girls everywhere, enjoying mass-market appeal without losing its core audience. The new millennium has brought an exciting and eclectic evolution of Roxy, with a full line of snowboards introduced in 2003, produced in partnership with industry innovator Mervin Manufacturing; Luna Bay, a Roxy Girl Series, seven young adult fiction novels also released in 2003; a new toddlers' line in stores Spring of 2005; a soon-to-be-debuted fragrance line; and the imminent arrival of Roxy Ski, a line of skis and boots produced in partnership with Rossignol's Dynastar brand. As Roxy's snow product line has expanded, so have its sponsorship efforts. The Roxy Chicken Jams, a series of all-girls pro snowboarding events, debuted in 2004 in Innsbruck, Austria and Park City, Utah. Roxy's pro snow team is bigger and bigger too, with recent world-class additions Torah Bright, Alexis Waite and Amber Stackhouse. And with some Olympic hopefuls in the mix, 2006 could be the year that Roxy brings home its first medal. Roxy has long been in the media spotlight. After garnering editorial merit from major publications like Lucky, Teen Vogue and In Style in addition to most of the U.S. and international surf and snow publications, it was only a matter of time before Roxy hit prime time. "Surf Girls", a collaboration of Roxy and MTV Networks, debuted on MTV in 2003 featuring Roxy's team manager Danielle Beck as host and Roxy team rider Heidi Drazich as a cast member. The series was a hit, and helped to further popularize women's surfing and Roxy's part in the sport. The series also gave Roxy two new team riders: Kula Barbieto and Aimee Vogelgesang. Strong retail presence is key to a strong brand, and Roxy retail stores were the perfect opportunity to showcase the Roxy lifestyle. The first freestanding Roxy store was opened in Hawaii in 1997, and another store followed in 2000 in Southern California's South Coast Plaza. The Roxy retail chain now features stores all over the world, offering a taste of the Roxy surf lifestyle to girls everywhere. Roxy is now a $400 million lifestyle brand, offering products for every aspect of the active girl's life. From handbag to Henley, wetsuit to tide watch, the key ingredient of our products is that inimitable Roxy spirit. "Daring, confident, naturally beautiful, fun, alive: Roxy".


I prodotti qui in vendita sono reali, le nostre descrizioni sono un sogno

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