Fonte Youtube/MasterChief1801
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“Sono un vecchiaccio. Dovrei dire che sono una persona anziana, come mi hanno insegnato i miei genitori per i quali chiunque, anche un infanticida antropofago, arrivato a una certa età meritava rispetto. La verità, però, è che sono un vecchiaccio. Mi lavo poco, mi rado una volta alla settimana e giro per il quartiere indossando un cappotto che, dopo la mia prostata, è la cosa piú malridotta che mi porto dietro. Negli ultimi quindici anni mi sono lasciato andare, come fanno certi calciatori quando capiscono che la partita è persa e allora smettono di giocare e cominciano a dare calcioni agli avversari.” Il protagonista di questo libro è un vecchio scorbutico, vitale, simpaticissimo, che fa i conti con l'ostinazione della sua prostata, con un'insana passione per la portinaia e con la sua amicizia per Armando, aspirante Cupido in pensione. L'ironia e il caratteraccio invecchiando migliorano come la grappa, per questo ci diverte così tanto la sua voce cinica, borbottante, capace di battute fulminanti sempre in bilico tra la sciocchezza e il colpo di genio. Dentro quella voce, poi, ne sentiamo guizzare un'altra che conosciamo bene: quella di Marco Presta, autore della trasmissione cult «Il ruggito del coniglio».
Marco Presta è uno dei migliori autori e conduttori radiofonici italiani. In coppia con Antonello Dose anima da molti anni la mattinata di Radio 2 con «Il ruggito del coniglio». Scrive su «Il Messaggero» e su «Il Misfatto », allegato satirico de «il Fatto Quotidiano». Con Aliberti Editore ha pubblicato la raccolta di racconti Il paradosso terrestre (2009). Per Einaudi ha pubblicato nel 2011 “Un calcio in bocca fa miracoli”.
Info: www.einaudi.it
La domanda a cui tutti indistintamente cerchiamo di rispondere è sempre la stessa: siamo soli nell’universo? Un interrogativo che affascina e seduce, e soprattutto permette di sperare in una co/abitazione cosmica che sia di reciproco potenziale sostegno ad un possibile scambio di saperi tra diverse ed ipotetiche civiltà per il progresso del genere umano. Ed è incredibile, nel senso reale del termine, una delle ultime uscite della sempre più brava Armenia. Parlo di “Messaggi dall’universo” di Stan Romanek (con J. Allan Danelek) dove sono presenti una carrellata nutrita e sconvolgente di testimonianze filmate e fotografie che arricchiscono un lavoro veramente esaustivo sulla contattistica ufologia. Dunque Romanek, e suppongo quanto sia costato in termini di emotività, ha riversato le sue esperienze personali che vanno dal suo primo avvistamento UFO alla “devastante” esperienza di abduction. Spettacolare l’immagine dell’ormai celeberrimo «alieno alla finestra». “Messaggi dall’Universo” dispone inoltre di un campione documentativi notevole dalle testimonianze oculari, a materiale di laboratorio ai misteriosi messaggi di creature dell’infinito, dove si parla di come siano possibili i viaggi spazio/temporali e che cosa sia realmente per la civiltà umana il 2012. Posso con certezza sostenere che dopo la lettura di questo libro, una piccola crepa nello scetticismo dilagante su argomenti quali UFO e affini, comincerà a sorgere, perché quest’opera dimostra che all’interrogativo posto all’inizio di questo intervento una risposta è possibile darla: ovvero sì e le prove si trovano tra queste pagine.
2350 voci, tutte ampiamente trattate e sistemate in ordine alfabetico: dall'esoterismo al simbolismo, dagli ordini massonici ai riti, alle religioni, al laicismo.Un'opera (che si avvale inoltre della "consulenza" di Andrea Aromatico) veramente monumentale quella di Riccardo Chissotti per i tipi di Bastogi. L'autore che non ha mai nascosto di essere un "militante" all'interno del Rito di York, scandaglia tutta quella fenomenologia riguardante aspetti essoterici ed esoterici della Massoneria, e aspetto ancora più sorprendente non trascura argomenti di carattere ufologico, e per l'appunto si possono leggere argomenti come Ufo, Adamski, Palenque (astronauta di).Chissotti ha una scrittura che coinvolge, e cerca di fornire al lettore una visione quanto più dettagliata, bibliograficamente completa, e imparziale possibile dei temi che vengono via via sviluppati. Libro che troviamo da cosnigliare insieme al DVD "Italia e Massoneria" (Mediaframe) realizzato con la collaborazione di Luigi Pruneti Gran Maestro della Gran Loggia d'Italia, e la presenza di Roberto Pinotti in qualità di sociologo che si è occupato di Ufo e delle tante dichiarazioni di astronauti massoni.
RICCARDO CHISSOTTI è nato il 1° Luglio 1934 a Torino,dove ha conseguito il diploma di Perito Industriale elettrotecnico. Ufficiale di Complemento dell’Esercito, al congedo riprendeva la propria attività nel laboratorio elettronico del settore aeronautico della grande azienda torinese della quale era dipendente da un mese circa quando era stato chiamato alle armi. Nel 1970 veniva assegnato alla Panavia Aircraft GmbH, un’azienda manageriale creata a Monaco di Baviera da Germania, Gran Bretagna ed Italia, allo scopo di progettare e realizzare un "sistema d’arma" futuristico, denominato MRCA-75 e poi Tornado. Responsabile dell’allestimento dell’Avionica, con un team di colleghi inglesi e tedeschi preparava le gare d’appalto internazionali e stipulava i contratti di sviluppo e di produzione dei sistemi avionici di bordo e di supporto a terra. Nel 1972 veniva iniziato alla Massoneria presso la Johannis Loge In Treue fest (Saldi nella Fede) N° 508 all’Or. di München. Verso la fine del 1977 la Panavia lo assegnava al settore Marketing, allestito per tentare la vendita del Tornado ad altre nazioni. Nel frattempo acquisiva, gradualmente ed inconsapevolmente, capacità peculiari in vari campi di sfruttamento della quasi misteriosa "energia mentale", tra cui la chiaroveggenza, la pranoterapia e la bioplasmologia. Approfondiva pure le conoscenze in campo fitoterapeutico e nella cromoterapia. Nel corso della sua permanenza in Germania ha raggiunto (1976) il grado di Knight Templar del Rito di York, mentre (1977) a Green Bay (U.S.A.), ha ricevuto il 32° grado del R.S.A.& A. Nel Rito di York ha fatto parte del Capitolo Isar N° 21 (München), e nel periodo 1977-79 ha ricoperto la carica di Illustrious Master nel Council Monachia N° 12 . Ha fatto parte dello Shrine presso la Commandery Bavaria N° 3, e nel Tempio di Moslah è stato Ambassador at Large fino al 1984, mentre detiene la membership vitalizia presso lo European Shrine Club. Rimpatriato nel 1980, è subito entrato a far parte della R\ L\ Pentalpha N° 935 all’Or\ di Ciriè, divenendone in seguito Maestro Venerabile (1993). Nel Rito di York ha fatto parte del Capitolo Montebianco N° 28 ed è stato Illustr\ Master nel Council Compostela N° 10. È stato Ispettore di Loggia dal 1994 al 1997. Nel 1982 ha aderito all’ A\ e P\ Rito di Memphis e Misraim, dove ha raggiunto il 33° grado. Oltre a numerosi libretti redatti su varie tematiche oggetto di Tavole e poi sviluppate per l’approfondimento, ha scritto un’autobiografia, un volume sull’Ordine del Tempio, nonché un compendio di tutte le Tavole prodotte negli ormai trent’anni di militanza massonica.
Marx e Lenin non potevano prevedere la depressione derivante dalle loro dottrine non psicologiche e anti-religiose. Misero l’accento sulla comunità, ma negarono il ‘campo del sogno’ in cui viviamo. Auspicavano una grande famiglia senza classi, ma proibirono la comunità di esseri umani e di spiriti in cui tutti siamo nati. Certo, avevano ragione: quando le persone sono deprivate, povere e abusate, il bisogno di denaro può renderle confuse e vendicative. Maggiore la distanza tra ricchezza e povertà nella società, maggiore è la rabbia e più profonda la disperazione dei poveri. Ma Marx e Lenin avevano anche torto: un rapporto con gli dèi è un potere che consente di trascendere la disperazione. I governi che cercano di proibire questo collegamento finiscono per reprimere il senso del significato, che è indipendente dall’epoca storica: il significato è importante e necessario quanto il cibo. Il comunismo è simile al capitalismo: entrambi sono occidentali, europei e materialisti, nel senso che promuovo la proprietà, di pochi o delle masse. Entrambi svalutano le esperienze estetiche e intellettuali che non sono legate all’economia. Entrambi negano l’ambiente. Entrambi ignorano le tradizioni spirituali e mistiche dei popoli nativi, la cui spiritualità è fondata sull’interconnessione con tutte le cose. L’attivista per i diritti dei Lakota Oglala, Russel Means, oppone al marxismo le credenze e le tradizioni spirituali dei nativi americani: Un’insistenza squilibrata degli uomini sugli uomini, l’arroganza europea di comportarsi come se fossero al di là della natura dell’interconnessione di tutte le cose, può produrre soltanto una totale disarmonia e un riassetto che riporta all’umiltà gli esseri umani arroganti, dando loro un assaggio di quella realtà che è oltre la loro portata e il loro controllo. Non occorre una teoria rivoluzionaria perché accada. È al di là del controllo degli uomini.
Il paradosso del processo di gruppo è questo: per essere utile, deve riguardare i problemi sociali e di rango di tutti. Deve affrontare il problema di chi detiene il denaro. Nello stesso tempo, una comunità muore se si focalizza soltanto su ciò che è giusto o sbagliato per entrambe le parti. Come dice Russell Means, la comunità è condannata se si concentra solo sugli esseri umani. La cosa definitiva è lo spirito della natura, il misterioso e infuocato processo che ci spinge dentro e al di là di tutti i molteplici aspetti di noi stessi e dei ruoli nella nostra comunità.
(tratto dal paragrafo "Chi detiene il denaro?" del libro Essere nel fuoco. Conflitto e diversità come strumenti di trasformazione sociale di Arnold Mindell, AnimaMundi edizioni, Otranto, 2010)
La pagina web del libro:
E’ il film di "realscienza" diretto da Varo Venturi con Massimo Poggio, Laura Glavan, Ludovico Fremont e Marina Kazankova basato sulle testimonianze emerse dalle ricerche condotte dal Prof. Corrado Malanga dell'Universita' di Pisa sul fenomeno dei rapimenti alieni - Abductions, da lui ridefiniti Interferenze Aliene.
«I Romani colonizzarono tutto il loro vastissimo impero occupando i territori con l’esercito e, subito dopo, costruendo terme e teatri, diffondendo il latino e con esso la loro letteratura e il loro stile di vita. Gli americani hanno colonizzato il pianeta disseminandolo di soldati e di basi militari, diffondendo la loro lingua, le loro piattaforme informatiche, i loro film, la loro Coca Cola, la loro way of life. I Romani aggiunsero alle loro falangi l’arma penetrante del diritto; gli americani hanno aggiunto ai loro bombardieri l’arma micidiale del management. Mentre nella mecca di Harvard si elaborano paradigmi teorici, schiere di profeti e di apostoli si incaricano di diffonderli in tutto il mondo officiando seminari nelle business school costruite e gestite a immagine e somiglianza della casa madre bostoniana […] Matthew Stewart, filosofo di formazione e ormai ex consulente di grandi aziende e banche, fulminato dal licenziamento sulla via di Damasco, fa causa, vince e intasca i soldi che gli consentono di ritirarsi a riflettere. Twilight Manager è l’utile frutto, vendicativo e illuminante, di questa riflessione, innescata da una duplice valutazione: la prima è che “i clienti delle società di consulenza sono, per un processo di autoselezione, più disorganizzati della media”; la seconda è che “la profusione ripetuta di sforzi inutili fa crescere nei consulenti un cinismo spietato sulla condizione umana”».
Dalla prefazione di Domenico De Masi
Matthew Stewart - Laureatosi in filosofia politica a Oxford, ha lavorato per diversi anni come consulente manageriale di successo presso grandi aziende e banche. Oggi vive a Santa Barbara, California, « “Strappa, straccia, fai a pezzi, mutila, distruggi la gerarchia”, scrive Peters in Liberation Management, acquistato e metabolizzato in tutto il mondo da milioni di dirigenti. Strappa, straccia, fai a pezzi, mutila, distruggi i guru, le società di consulenza e il pensiero manageriale, incalza Matthew Stewart in Twilight Manager, cui auguro un successo almeno pari a quello di Peters perché fornisce una miracolosa cura omeopatica contro i santuari e i santoni del management»
L'autore ed editore materano Nunzio Festa scrive della sua città e lo fa con un agile ma completo tascabile uscito per la collana internazionale “Cahier di viaggio” diretta da Francesca Mazzucato per Historica edizioni. Sette piccoli passi, sette passeggiate per descrivere una Matera inedita con le sue viuzze, le sue antiche chiese, con i sassi, ma anche con i palazzi: “Matera, che è composta, Sassi a parte, da palazzi e palazzoni, esempi di nuovi quartieri sposati e votati con e alla logica del mercato di calce e mattone”. Quella che emerge dal libro di Nunzio Festa è una Matera viva, reale, una città che andrebbe o dovrebbe essere più visitata e conosciuta. Una città magica, ricca di atmosfere che richiamano tempi passati, unica nel suo genere in Italia. L'autore è bravo nel tratteggiare i luoghi della città e a incuriosire il visitatore ma anche ad avvicinare i materani a scorci della città che spesso passano inosservati. Quella di Nunzio Festa è la Matera che si muove in direzione di una possibile candidatura a Capitale Europea della Cultura per l’anno 2019, e questa è una Matera, vista in un piccolo viaggio che porta agli occhi dei luoghi e agli spazi degli uomini. Un racconto che Nunzio Festa destina alla “memoria” dei materani, ma anche al turista occasionale e quello più colto, che voglia ascoltare un pezzettino fascinoso dell'ex Belpaese. “Un lungo filo mette in accordo le due sfere del catino. Salvando con gli occhi una parte e l'altra dei Sassi, non si può che testimoniare la traiettoria d'aria e di spessa strada spesso rovente che allaccia il Caveoso con il Barisano”.
L'AUTORE - Nunzio Festa è nato a Matera, nell’81. Poeta, narratore, critico; lavora nel campo dell’editoria, prevalentemente come editor per la materana Altrimedia Edizioni – della quale è anche direttore editoriale, e come consulente editoriale. Collaboratore con Il Quotidiano della Basilicata . Nel 2004 ha pubblicato la sua prima silloge poetica E una e una (Montedit), mentre nel 2005 la sua prima raccolta di racconti Sempre dipingo e mi dipingo. Storie di vita ballate e condite con musica (Edizioni Il Foglio letterario). Nel 2007, la silloge poetica Deboli bellezze è entrata a far parte della collana curata da Silvia Denti, ‘I quaderni Divini’. Dieci brevissime apparizioni è il titolo delle prose poetiche pubblicate da LietoColle nel 2009. Il suo primo romanzo è stato pubblicato presso Arduino Sacco Editore, sempre nel 2009, ed è titolato L’amore ai tempi dell’alta velocità. Nel 2011 è uscito presso sempre Arduino Sacco Editore, il ’saggio’ “Birra di paese. Piccolo viaggio nei luoghi che perdono popolazione e prendono birra”.
Il sito ufficiale di Historica Edizioni: www.historicaweb.com
Contatti: info@historicaedizioni.com
Distribuzione: www.discepolidistribuzione.com
Fonte Youtube/Rai
Una celebre e storica clip in versione completa
http://raffaellacarraforum.forumup.it/
“I segreti dei Santi – Platea Sancti Petri” di William Larson (Cerebro Edizioni) sarà presentato venerdì 17 giugno alle ore 19,30 presso il Macbeth Revolution a Pagani (Sa) con Luana Ferraioli (giornalista de "Il quotidiano"). Dott.ssa Colomba Pappalardo, Vice Dirigente del I° circolo didattico di Pagani (Sa), esperta di Storia e Metastoria
Un piccolo centro della Provenza diventa il teatro di un orribile delitto. Un uomo porta via qualcosa di prezioso da Villa de Lacan e si lascia alle spalle due corpi senza vita. L’unico sopravvissuto è un bambino, il figlio della coppia, che crescerà con una domanda angosciante: Cosa conteneva quell’oggetto per scatenare un gesto così disumano? Quali sono i significati esoterici custoditi dalle mura della Sagrada Familia il monumento catalano più famoso al mondo? E cosa unisce Antoni Gaudì a Berengère Sauniere, il parroco “dei miracoli” di Rennes-le-Château? Tutto ha inizio con l’omicidio di François de Villaret e Jasmine de Chateauneuf , massacrati brutalmente nella loro villa a Saint Paul de Vence (in Provenza a ridosso della Costa Azzurra). La loro unica colpa quella di custodire un segreto che avrebbe posto in discussione le stesse fondamenta della cristianità. Il figlio, Pierre de Villaret, l’unico testimone dell’omicidio, sarà la chiave di volta per districare la fitta matassa di silenzi, menzogne, e misteri che alimentano un gigantesco complotto all’umanità ad opera di organizzazioni operanti ai limiti della fede e della legge. Quello dei "Pauperes commilitones Christi templique Salomonis" (Poveri compagni di Cristo e del Tempio di Salomone), meglio conosciuti come Cavalieri templari o semplicemente Templari, fu uno dei primi e più noti ordini religiosi cavallereschi cristiani, il più misterioso e il più discusso di tutta la storia. L’Opus Dei, fondato in Spagna nel 1928 da Josemaría Escrivá, canonizzato da Papa Giovanni Paolo II, è un’associazione cattolica di prelati e laici, diffusa in oltre ottanta paesi. Tra i suoi membri si contano professionisti, uomini di Stato e personalità di spicco della politica internazionale, e il suo potere sembra immenso. La famiglia Sinclair è custode di una grande verità, legata con un filo rosso all’Ordine Templare, al di là del tempo e dello spazio. L’ISME è un singolare istituto che si occupa di storia medievale e dotato di grande influenza. Una corsa contro il tempo tra Spagna, Francia e Italia, tra inseguimenti mozzafiato, documenti “fantasma”, e un grimorio proibito forse scritto dal noto mago e profeta Nostradamus: “Vaticinia Michaelis Nostradami De Futuris Cristi”. Tutto questo e molto di più nelle pagine di William Larson che scrive “I segreti dei Santi – Platea Sancti Petri” un romanzo che lascia col fiato sospeso e che tra le righe custodisce uno scrigno di informazioni, che fanno pensare ad una conoscenza esoterica che ha dell’incredibile.
William Larson nasce a Foggia nel 1976, si trasferisce con la famiglia in un piccolo centro dei castelli romani, nei pressi della capitale, dove, terminati gli studi, si dedica all’informatica. Ha sempre nutrito interesse per l’enologia e la letteratura, alternandoli al costante impegno nel suo lavoro primario, fino alla scrittura di questo romanzo.
Info:
http://www.macbethrevolution.it
“I segreti dei Santi”, William Larson, Cerebro Editore, p. 380, 2011, 9788896782255
http://www.youcanprint.it/youcanprint-libreria/narrativa/segreti-santi-larson-cerebro.html
“Dalla Montagna Nera, scrittori e poeti montenegrini contemporanei” è l’antologia pubblicata dalla Besa Editrice che per la prima volta presenta al pubblico italiano uno spaccato dell’esperienza letteraria contemporanea del Montenegro. “Dalla Montagna Nera, scrittori e poeti montenegrini contemporanei” è il primo testo organico, di questo spessore, a essere pubblicato in Italia, esso ha l’obiettivo di illustrare la particolarità dell’esperienza letteraria montenegrina, presentando i momenti di spicco della sua produzione letteraria; davanti al lettore si trovano testi finora non tradotti scritti da eremiti letterari sia balcanici che mediterranei. L'antologia rende nel migliore dei modi l'attuale mappa letteraria montenegrina, alquanto frastagliata, senza caratteri costanti, rappresentata dai trentacinque autori selezionati da Pavle Goranović. Le opere di questa raccolta contribuiscono a plasmare un nuovo rapporto nei confronti dell’eredità universale, rapporto che diventerà il motore di nuove energie creative.
Il volume verrà presentato Giovedì 16 Giugno alle ore 11,15 presso la Libreria Feltrinelli di Bari dall’Assessore al Mediterraneo della Regione Puglia Silvia Godelli e dal Vice Ministro della Cultura del Montenegro Dragica Milica. Alla presentazione, promossa unitamente al “CESFORIA Centro studi e formazione in relazioni interadriatiche” della Università di Bari, alla Fondazione Gramsci di Puglia, all’Assessorato al Mediterraneo, alla Regione Puglia e all’editore Besa interverranno Franco Botta, Giovanna Scianatico e Nicolò Carmineo, docenti della Università di Bari, l’Editore, il curatore della antologia Pavle Goranović, il capo di gabinetto del Ministero della cultura del Montenegro Danica Bogojevic, il Console del Montenegro a Bari Luigi Morfini.
La Puglia e il Montenegro sono legati da antichi e profondi vincoli di amicizia e cooperazione, la pubblicazione di una antologia della letteratura montenegrina è una occasione per promuovere una maggiore conoscenza della realtà culturale di questo paese favorendo ulteriormente il dialogo e la comprensione reciproca.
La Besa editrice è partner integrante dunque di questo progetto editoriale con l’Assessorato al Mediterraneo, la Fondazione Gramsci di Puglia, con Cesforia e con la Regione Puglia al fine di permettere la conoscenza delle nuove esperienze letterarie dei paesi dei Balcani sud occidentali in Italia e di autori pugliesi nei paesi oltre Adriatico.
In occasione della presentazione sarà inoltre illustrato il progetto del Consolato del Montenegro a Bari di realizzazione di un fondo alimentato da contributi di imprenditori privati per incentivare la iscrizione nelle Università pugliesi di studenti montenegrini che potranno usufruire di borse di studio in particolare per la partecipazione a master e a corsi di specializzazione.
Fra qualche giorno in libreria si potrà leggere in occasione dell’uscita al cinema de “I guardiani del destino”, con Matt Damon e Emily Blunt, l’omonimo racconto di Philip K. Dick pubblicato da Fanucci. Infatti la casa editrice romana propone una nuova antologia di racconti, intitolata per l’appunto “I guardiani del destino e altri racconti”, che raccoglie i migliori racconti brevi che hanno ispirato il mondo del cinema. I guardiani del destino (Adjustment Team) è stato scritto da Philip K. Dick nel 1954. Pubblicato per la prima volta sulla rivista Orbit Science Fiction, successivamente è stato ristampato in diverse raccolte. I guardiani del destino narra la vicenda surreale di Ed Fletcher, venditore immobiliare che scopre che il mondo, la realtà che quotidianamente viviamo, viene continuamente cambiata e riplasmata da alcuni ‘guardiani’, potenti e misteriosi, che vivono al di fuori del pianeta. Il racconto è interamente incentrato su uno dei temi più cari a Dick, quello del rapporto tra realtà oggettiva e realtà soggettiva, e quindi ben rappresentativo della visione dell’autore. Una storia che pone domande sul destino e sulla sua forza misteriosa, e lascia, come solo Dick sa fare, aperti numerosi quesiti che riguardano il nostro modo di leggere la realtà e stare al mondo.
Philip K. Dick nasce a Chicago il 16 dicembre 1928. Nel 1955 esce il suo primo romanzo, Lotteria dello spazio. Durante un’esistenza segnata dalle difficoltà economiche, scrive capolavori come La svastica sul sole, Ma gli androidi sognano pecore elettriche?, da cui è tratto Blade Runner di Ridley Scott, e Ubik. La Trilogia di Valis è la sua ultima opera, pubblicata negli anni Settanta. Muore il 2 marzo 1982, stroncato da un ictus. La notorietà di Philip K. Dick deve molto agli adattamenti cinematografici, tra cui Atto di forza (1990), Screamers – Urla dallo spazio (1995), Impostor (2002), Minority Report (2002), Paycheck (2003) e Un oscuro scrutare (2006). Nel 2008 è uscito il film Next, con Nicholas Cage, tratto dal racconto The Golden Man.
PUBBLICITA' / ADVERTISING Gundam è più di un semplice anime o manga. È un fenomeno culturale che ha travalicato i confini del Giappone ...