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martedì 21 giugno 2011

Bastardi senza storia di Valerio Gentili (Castelvecchi). Intervento di Nunzio Festa












Il nuovo saggio di Valerio Gentili è un risarcimento. “Bastardi senza storia” è il risarcimento che un giovane studioso, attento osservatore e analista della storia del movimento operaio e della storia dell'antifascismo, porta a migliaia d'antifascisti militanti di tutt'Europa. “Bastardi senza storia. Dagli Arditi del popolo ai combattenti rossi di Prima Linea: la storia rimossa dell'antifascismo europeo” è una ricerca che da anni avrebbero dovuto invece aver scritto una serie di storici, italiani o francesi o tedeschi, per esempio; storici che hanno sotterrato questa verità nei cassetti montanti dalle aderenze a dogmi monetari e partitici. Il libro di Valerio Gentili nasce e cresce grazie alla confutazione, sostenuta ovviamente da materiali su materiali, dell'asserzione pronta a volere i fascismi europei mai combattuti sul fronte della violenza politica da duri avversari. Per la verità, Gentili non approfondisce quanto servirebbe a darci la ragione della scelta trasversalmente intrapresa. Perché Valerio Gentili, prove alla mano, vuole smontare anni su anni e parola per parola una delle menzogne storiche più condizionanti che s'aggirano intorno e dentro l'analisi dei periodi indagati. Siamo certi, leggendo e rileggendo il saggio di Gentili, di come più d'un movimento politico di sinistra, generalmente di matrice comunista e anarchico, sia stato cancellato dalla Storia. Dalla rivisitazione dei decenni che videro vincere fascismi e nazismo. Gentili, facendo luce soprattutto su Francia e Germania, ma riferendo che fu quest'ultimo il paese maggiormente sperimentato, rammenta come e quanto nel corso degli anni, senza tralasciare il destino dell'Italia, nacquero e furono attivi diversi movimenti che contesero ai fasci il monopolio del dominio della violenza, partendo persino da un intero immaginario fatto di simboli, liturgie, marce, divise, slogan. Questi gruppi, il più delle volte, erano fatti dagli ex combattenti della Prima Guerra Mondiale. Poi, ancora, da lavoratori. Fino ai disoccupati. Di straforo, per giunta, si ricordi che a sconfiggere l'avanzare del fascismo di marca britannico furono i disoccupati organizzati in movimento. Con un focus, per il quale non poteva che essere chiamato in causa lo scrittore antifascista Lussu, sulla Spagna non ancora di Franco. Farà molto strano, indubbiamente, leggere nomi e simboli utilizzati. Stonerà, forse, leggere fotografie d'epoca che descrivono un universo tanto militarista. Il punto è, non violenti quali comunque siamo, comprendere che i fascismi, pagati dal potere economico, per farsi spazio picchiavano e uccidevano. Dall'altra parte i coraggiosi raccontati da Gentili. Finalmente.
Bastardi senza storia. Dagli Arditi del popolo ai combattenti rossi di Prima Linea: la storia rimossa dell'antifascismo europeo, di Valerio Gentili, prefazione di Cristiano Armati, con immagini, Castelvecchi (Roma, 2011), pag. 184, euro 16.00.

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