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giovedì 16 giugno 2011
Lettera d'amore a Bertrand Cantant, di Francesca Mazzucato (Giraldi). Intervento di Nunzio Festa
mercoledì 15 giugno 2011
I segreti dei Santi – Platea Sancti Petri” di William Larson (Cerebro Edizioni) al Macbeth Revolution di Pagani
“I segreti dei Santi – Platea Sancti Petri” di William Larson (Cerebro Edizioni) sarà presentato venerdì 17 giugno alle ore 19,30 presso il Macbeth Revolution a Pagani (Sa) con Luana Ferraioli (giornalista de "Il quotidiano"). Dott.ssa Colomba Pappalardo, Vice Dirigente del I° circolo didattico di Pagani (Sa), esperta di Storia e Metastoria
Un piccolo centro della Provenza diventa il teatro di un orribile delitto. Un uomo porta via qualcosa di prezioso da Villa de Lacan e si lascia alle spalle due corpi senza vita. L’unico sopravvissuto è un bambino, il figlio della coppia, che crescerà con una domanda angosciante: Cosa conteneva quell’oggetto per scatenare un gesto così disumano? Quali sono i significati esoterici custoditi dalle mura della Sagrada Familia il monumento catalano più famoso al mondo? E cosa unisce Antoni Gaudì a Berengère Sauniere, il parroco “dei miracoli” di Rennes-le-Château? Tutto ha inizio con l’omicidio di François de Villaret e Jasmine de Chateauneuf , massacrati brutalmente nella loro villa a Saint Paul de Vence (in Provenza a ridosso della Costa Azzurra). La loro unica colpa quella di custodire un segreto che avrebbe posto in discussione le stesse fondamenta della cristianità. Il figlio, Pierre de Villaret, l’unico testimone dell’omicidio, sarà la chiave di volta per districare la fitta matassa di silenzi, menzogne, e misteri che alimentano un gigantesco complotto all’umanità ad opera di organizzazioni operanti ai limiti della fede e della legge. Quello dei "Pauperes commilitones Christi templique Salomonis" (Poveri compagni di Cristo e del Tempio di Salomone), meglio conosciuti come Cavalieri templari o semplicemente Templari, fu uno dei primi e più noti ordini religiosi cavallereschi cristiani, il più misterioso e il più discusso di tutta la storia. L’Opus Dei, fondato in Spagna nel 1928 da Josemaría Escrivá, canonizzato da Papa Giovanni Paolo II, è un’associazione cattolica di prelati e laici, diffusa in oltre ottanta paesi. Tra i suoi membri si contano professionisti, uomini di Stato e personalità di spicco della politica internazionale, e il suo potere sembra immenso. La famiglia Sinclair è custode di una grande verità, legata con un filo rosso all’Ordine Templare, al di là del tempo e dello spazio. L’ISME è un singolare istituto che si occupa di storia medievale e dotato di grande influenza. Una corsa contro il tempo tra Spagna, Francia e Italia, tra inseguimenti mozzafiato, documenti “fantasma”, e un grimorio proibito forse scritto dal noto mago e profeta Nostradamus: “Vaticinia Michaelis Nostradami De Futuris Cristi”. Tutto questo e molto di più nelle pagine di William Larson che scrive “I segreti dei Santi – Platea Sancti Petri” un romanzo che lascia col fiato sospeso e che tra le righe custodisce uno scrigno di informazioni, che fanno pensare ad una conoscenza esoterica che ha dell’incredibile.
William Larson nasce a Foggia nel 1976, si trasferisce con la famiglia in un piccolo centro dei castelli romani, nei pressi della capitale, dove, terminati gli studi, si dedica all’informatica. Ha sempre nutrito interesse per l’enologia e la letteratura, alternandoli al costante impegno nel suo lavoro primario, fino alla scrittura di questo romanzo.
Info:
http://www.macbethrevolution.it
“I segreti dei Santi”, William Larson, Cerebro Editore, p. 380, 2011, 9788896782255
http://www.youcanprint.it/youcanprint-libreria/narrativa/segreti-santi-larson-cerebro.html
“Dalla Montagna Nera, scrittori e poeti montenegrini contemporanei” (Besa editrice) alla Feltrinelli di Bari
“Dalla Montagna Nera, scrittori e poeti montenegrini contemporanei” è l’antologia pubblicata dalla Besa Editrice che per la prima volta presenta al pubblico italiano uno spaccato dell’esperienza letteraria contemporanea del Montenegro. “Dalla Montagna Nera, scrittori e poeti montenegrini contemporanei” è il primo testo organico, di questo spessore, a essere pubblicato in Italia, esso ha l’obiettivo di illustrare la particolarità dell’esperienza letteraria montenegrina, presentando i momenti di spicco della sua produzione letteraria; davanti al lettore si trovano testi finora non tradotti scritti da eremiti letterari sia balcanici che mediterranei. L'antologia rende nel migliore dei modi l'attuale mappa letteraria montenegrina, alquanto frastagliata, senza caratteri costanti, rappresentata dai trentacinque autori selezionati da Pavle Goranović. Le opere di questa raccolta contribuiscono a plasmare un nuovo rapporto nei confronti dell’eredità universale, rapporto che diventerà il motore di nuove energie creative.
Il volume verrà presentato Giovedì 16 Giugno alle ore 11,15 presso la Libreria Feltrinelli di Bari dall’Assessore al Mediterraneo della Regione Puglia Silvia Godelli e dal Vice Ministro della Cultura del Montenegro Dragica Milica. Alla presentazione, promossa unitamente al “CESFORIA Centro studi e formazione in relazioni interadriatiche” della Università di Bari, alla Fondazione Gramsci di Puglia, all’Assessorato al Mediterraneo, alla Regione Puglia e all’editore Besa interverranno Franco Botta, Giovanna Scianatico e Nicolò Carmineo, docenti della Università di Bari, l’Editore, il curatore della antologia Pavle Goranović, il capo di gabinetto del Ministero della cultura del Montenegro Danica Bogojevic, il Console del Montenegro a Bari Luigi Morfini.
La Puglia e il Montenegro sono legati da antichi e profondi vincoli di amicizia e cooperazione, la pubblicazione di una antologia della letteratura montenegrina è una occasione per promuovere una maggiore conoscenza della realtà culturale di questo paese favorendo ulteriormente il dialogo e la comprensione reciproca.
La Besa editrice è partner integrante dunque di questo progetto editoriale con l’Assessorato al Mediterraneo, la Fondazione Gramsci di Puglia, con Cesforia e con la Regione Puglia al fine di permettere la conoscenza delle nuove esperienze letterarie dei paesi dei Balcani sud occidentali in Italia e di autori pugliesi nei paesi oltre Adriatico.
In occasione della presentazione sarà inoltre illustrato il progetto del Consolato del Montenegro a Bari di realizzazione di un fondo alimentato da contributi di imprenditori privati per incentivare la iscrizione nelle Università pugliesi di studenti montenegrini che potranno usufruire di borse di studio in particolare per la partecipazione a master e a corsi di specializzazione.
“I guardiani del destino e altri racconti" di Philip K. Dick (Fanucci)
Fra qualche giorno in libreria si potrà leggere in occasione dell’uscita al cinema de “I guardiani del destino”, con Matt Damon e Emily Blunt, l’omonimo racconto di Philip K. Dick pubblicato da Fanucci. Infatti la casa editrice romana propone una nuova antologia di racconti, intitolata per l’appunto “I guardiani del destino e altri racconti”, che raccoglie i migliori racconti brevi che hanno ispirato il mondo del cinema. I guardiani del destino (Adjustment Team) è stato scritto da Philip K. Dick nel 1954. Pubblicato per la prima volta sulla rivista Orbit Science Fiction, successivamente è stato ristampato in diverse raccolte. I guardiani del destino narra la vicenda surreale di Ed Fletcher, venditore immobiliare che scopre che il mondo, la realtà che quotidianamente viviamo, viene continuamente cambiata e riplasmata da alcuni ‘guardiani’, potenti e misteriosi, che vivono al di fuori del pianeta. Il racconto è interamente incentrato su uno dei temi più cari a Dick, quello del rapporto tra realtà oggettiva e realtà soggettiva, e quindi ben rappresentativo della visione dell’autore. Una storia che pone domande sul destino e sulla sua forza misteriosa, e lascia, come solo Dick sa fare, aperti numerosi quesiti che riguardano il nostro modo di leggere la realtà e stare al mondo.
Philip K. Dick nasce a Chicago il 16 dicembre 1928. Nel 1955 esce il suo primo romanzo, Lotteria dello spazio. Durante un’esistenza segnata dalle difficoltà economiche, scrive capolavori come La svastica sul sole, Ma gli androidi sognano pecore elettriche?, da cui è tratto Blade Runner di Ridley Scott, e Ubik. La Trilogia di Valis è la sua ultima opera, pubblicata negli anni Settanta. Muore il 2 marzo 1982, stroncato da un ictus. La notorietà di Philip K. Dick deve molto agli adattamenti cinematografici, tra cui Atto di forza (1990), Screamers – Urla dallo spazio (1995), Impostor (2002), Minority Report (2002), Paycheck (2003) e Un oscuro scrutare (2006). Nel 2008 è uscito il film Next, con Nicholas Cage, tratto dal racconto The Golden Man.
martedì 14 giugno 2011
I guardiani del destino
http://www.film.it/i-guardiani-del-destino
Il trailer italiano del film "I Guardiani del Destino (The Adjustment Bureau)" di George Nolfi, con Emily Blunt, Matt Damon, Anthony Mackie, Daniel Dae Kim, Terence Stamp e John Slattery.
Il libro del giorno: Dovevamo saperlo che l’amore di Nelson Martinico (Lupo editore)
Nelson Martinico, di origini siciliane, è nato a Roma. Dopo una folgorante quanto effimera carriera da giovane promessa del pallone – interrotta a un passo dal professionismo in seguito a uno sfortunato incidente – ha fatto di tutto: camionista, barman, imbianchino, stuntman in una dozzina di spaghetti-western del periodo declinante, fatto parte di un quintetto folk sardo-siculo (alla fisarmonica). Infine ha insegnato Latino e Greco. Ha pubblicato cinque volumi di poesia. L’ultimo, un poema in terza rima dantesca, è stato adottato nelle scuole. Conduce laboratori itineranti di tecnica della poesia nei mercati rionali. Odia l’automobile. Chi volesse comunicare con lui può scrivere al suo migliore amico: pinoligotti@yahoo.it
Salvare una biografia per i posteri: questo garantisce la Polizza “Genial Biography” proposta da Nelson e sottoscritta da Pino con l’impegno di raccontare almeno quarant’anni della sua vita familiare. E si va per libera associazione di idee… dai nonni emigrati dalla Sicilia a Roma negli anni Trenta, ai traumi della guerra e alle incertezze della difficile ricostruzione, alle svolte epocali degli anni Sessanta e all’atmosfera di piombo di quelli successivi. La scrittura – unica terapia – ricostruisce esistenze, ripercorre infanzia e adolescenza nel chiassoso e a volte goliardico clima di una grande famiglia sicula di cuore generoso, nei quartieri romani della formazione; rivive i passaggi di una giovinezza tanto avida di sperimentare quanto bisognosa di nutrirsi di scoperte (la poesia, il cinema, la politica) per individuare la propria vocazione. Mentre la famiglia si allarga e la narrazione vive tra le estati siciliane, la Capitale e il Veneto, che si fa quasi patria d’adozione del protagonista, egli attinge alle donne che hanno provveduto alla sua educazione sentimentale, agli indimenticabili personaggi che con la loro stravaganza o semplicità gli hanno aperto la mente, alle proprie non sempre lineari tappe esistenziali, ai cult che hanno fatto da riferimento alla sua crescita. E la storia (le storie) si fa registro dell’evoluzione della società italiana di quegli anni: un vasto affresco di intense passioni collettive alternate ai momenti bui delle stragi e dei terremoti. Ogni evento esterno si traduce in “segnale” di vissuto, trova eco nel percorso privato incalzandolo, determina orientamenti e disorientamenti, suscita buona e cattiva coscienza nel contratto di sincerità stipulato dal narratore col suo puntiglioso alter-ego. Tra sorriso e “incazzatura” (alla De Andrè), col pudore delle pulsioni poetiche ma con il coraggio delle fragilità, l’autore intreccia il filo della propria storia nel tessuto collettivo e in anni che hanno visto la fondazione di un’Italia alla quale un’intera generazione guarda forse con nostalgia.
“STAMMI A SENTIRE, NELSON. Da qualche tempo mi perseguita un sogno. Sempre lo stesso, come nei peggiori romanzi, o come in certi film dell’orrore, sì, insomma quelle vaccate che ti fanno scendere un brivido lungo la schiena. E non so, credimi, se è un incubo, o un desiderio represso, o forse forse una censura. Sì, deve essere una censura, quella che poi scatena i conflitti, perché, vedi Nelson, certi bisogni affettivi lì stanno e lì restano, anche se li scacci. La vuoi sapere tutta? Insomma, nel sogno io mi sposo. Io, misogino conclamato, finisco con l’accettare l’idea del matrimonio, cioè dell’ordine innaturale delle cose. Perché così ho sempre ragionato, così ho sempre visto le cose, e credo nella giusta luce… Il matrimonio? una scommessa isterica, un negozio troppo virgolettato, una serenità in armi: e la colpa è di nessuno. La colpa, ho sempre pensato, è nel patto, nell’istituzione. E che mi succede in sogno? Porca troia, mi sposo. Io. E il sogno lo apri tu, Nelson, tu, da dietro questo diavolo di computer, con questo tuo ghigno da vecchio registratore, tu a preannunciarmi il disastro: «E bravo il mio scapolone! avevi voglia a dire io non mi sposo, non mi sposerò mai… Ti sposi ti sposi…». E io, il pentito, il dissociato, l’uomo dell’abiura, io a giustificarmi: «Che vuoi? la zavorra degli anni… le rughe stanno avanzando… e poi penso a lui, a mio padre, a mia madre, ai nonni, l’idea della trasmissione…» e qui si scatena la spirale, il vortice. Il sogno prende sostanza”.
Zazoom
Originariamente il web è stato concepito come modo per visualizzare documenti ipertestuali statici, ma col passare del tempo esso si è evoluto in qualcosa di mostruosamente grande ed interattivo. Oggi con i blog chiunque è in grado di pubblicare i propri contenuti, dotandoli anche di veste grafica accattivante, senza possedere alcuna particolare preparazione. Se prima le comunità web erano in stragrande maggioranza costituite da esperti informatici, oggi la situazione è completamente ribaltata. I principali produttori di blog sono scrittori, giornalisti, artisti le cui attività non presuppongono una conoscenza informatica approfondita. Il continuo crescere di questa enorme mole di informazioni e contenuti, ha fatto nascere negli internauti il bisogno e l'esigenza di costruire virtualmente una propria rete, più o meno estesa, fatta di contatti e siti web con cui scambiare informazioni... Zazoom punta esclusivamente a questo, Diffondere Informazione!
Scarnificazioni nutrienti di Massimiliano Manieri
Lo avete trovato, finalmente…
Sul ciglio della noia impolverato e lindo…
Disseminato calmo aveva già in veranda…
Tutti i vostri discutibili mangimi scaduti…
Nel nome dei vostri suggestivi dik-tat al neon
ha ucciso ogni colpevole animaletto domestico
Perché dietro rappresaglie bibliche pompose
Nascondevate i pacifici legionari del pensiero
Perché dietro i vostri ossessivi moijto ghiacciati
dormivano le tiepide facce da buco nell’orzoro…
mi avete trovato, finalmente…
che già ero pronto alla nuova prostituzione
rintanato nel bisogno di giacchette rassicuranti
avrei osato colori intonanti le vostre facce ingiallite
avrei osato tutto ciò che è degno di un uomo
ma poi l’uomo mi avrebbe raggiunto sin qui…
sotto un’opaca lampada aragosta scassata
dove fingo di leggere l’ultima rivista superflua
dove tu mi chiedesti della mia incredulità
ed io blaterai sul mio inutile bisogno d’America
mi avete trovato, finalmente…
e vi siete riuniti nei salottini in finta pelle
dove avete annotato del nuovo nemico ricomposto;
dove ciarlate dell’odierna tendenza culturogena
immaginando sia alla terza pagina dell’ultimo Ikea,
ma non trascurate di portare nelle tavernette chic
il plotoncino di giacobini entusiasti ed applaudenti
che vi tiene lontani dal minimo reale accenno d’io
e dal prossimo lettino da specialista rionale
che v’aggiusterà come i sudoku che abbandonate
mi avete trovato, finalmente…
nei confessionali intinti da metallurgiche liturgie
dove amate alternare l’ultimo trendy-finto sushi
al vostro irrefrenabile bisogno dichiarante pudicizia
ed in confidenza nell’orecchio del vicino liberate…
quella precisa, malinconica voglia di nomination
ed a me, che in trincea friggo omelettes d’ordinanza
dal fermo biologico conclamato d’ogni guerra santa
cosa ne è ora che la catena è adornata dalla pace clonata
e delle rabbie che al risveglio avevano il mio puzzo originale
mi avete trovato, finalmente…
e mi scansate provando un senso di rassicurante schifo,
scostate il tristo opaco residuato e bandieraccia lisa
e vi chiedete dietro occhialucci lucidi freschi di outlet
chi mi ha dimenticato, o lasciato fuori dopo l’ora d’aria
ora che la ricreazione global infine regna incontrastata
e vi raccomandano che è fashion parlare anglofono
mangiar cinese, l’agghindarsi da basso mediterraneo
e continuare a voltare il viso sullo scomodo negretto di turno
che affronta tutti i possibili mestieri che conviene scansare
mi avete trovato, finalmente…
spossato dall’anno lavorativo a meditar di spiagge e musei
ed optare viaggi culturali in una Thailandia libidinosa qualunque
dove il nodo della cravatta regimental sfida la caluria
ma le bambine hanno imparato a sfilarla senza stropiccio alcuno
le stesse che vi adagiano sulle lenzuola finalmente lontane
dalle grigie mogli che scegliete perché vengono bene in foto
che vi tengono abbastanza lontani da voi, ma non dalla mia vista
così che nella dogana dove aprite il documento che vi rispecchia
io aprirei piuttosto la valigia carica della merda che vi racconta
mi avete trovato, finalmente…
e cadete sul fianco, non trovando straccetto alcuno di Versace
strabuzzate increduli sull’io non toccato da scontatezza tatuata
nello stesso posto dove tu mi raccontasti dell’ultima caduta
ed io seppi riportarti intatto il ricordo di cosa tu eri per me,
e ti raccontai di quando a pallone non mi passavano la palla
perché l’assenza del coraggio mi si vedeva dritta in faccia
e forse l’imparai molto più tardi delle regole del fuorigioco
ma non dimenticai più la differenza tra un dribblarti pallido
e l’arrivare sotto porta intanto che gli avversari se la ridevano
mi avete trovato, finalmente…
sulla soglia di un ipermercato scavalcare transenne leggero
per il fantastico cellulare ultrasottile con l’offerta del mese
presentarmi alla cassa sanguinante chiedendo se l’incarta
che strapparlo a pugni a chi precedeva in fila lo fa sentire dono.
dovreste vedermi, mentre con orgoglio lo mostro ai bambini
con la faccia da ebete sicuro di sapere che non capiranno mai
quanto tutti insieme scivoliamo da scalinate senza gradini
che dopo l’invenzione dei pulsanti per ciechi negli ascensori
soffiammo alla luna che la cecità non ci avrebbe più sorpreso.
lo avete trovato, finalmente…
e l’ultimo lembo di innocenza gli si staccò senza rumore…
Come un qualunque gioco riposto, smise instupidito di brillare…
Nella bocca di Peter croccava l’ultimo cracker masticato…
Il ragazzino lasciato solo senza alcuna ragione apparente…
I pantaloncini corti ora piegati e dismessi da tempo…
pareti da bunker intirizzivano paure che sarebbero sopravvenute…
Cosa avrebbe trattenuto per sé, cosa abbandonava ai nuovi nemici…
Si guardava intorno senza sapere da dove sarebbero arrivate…
Le tanto gentili, attese, scarnificazioni dell’adulta età…
lunedì 13 giugno 2011
Beastie Boys - Sabotage
Fonte Youtube/Emi Music
Music video by The Beastie Boys performing Sabotage. (C) 2009 Capitol Records, LLC
Il libro del giorno: Guida al mondo dei cocktail e dei bar il Saggio Pop di Enrico Piscitelli (Effequ)
Il libraio di Régis de Sá Moreira (Aisara)
domenica 12 giugno 2011
Assassin’s Creed Revelations
Quando un uomo ha vinto tutte le sue battaglie e sconfitto i suoi nemici, cos'altro gli resta da raggiungere? Ezio Auditore deve lasciarsi alle spalle la sua vita per cercare la verità. Scopri il primo trailer di Assassin's Creed Revelations! Per maggiori informazioni visita http://www.assassinscreed.com
Fonte Youtube
Il libro del giorno: Una scommessa per amore di Jennifer Crusie (Leggereditore)
“Bacchiglione Blues” di Matteo Righetto (Perdisa Pop): autorevole pulp in salsa padana di Roberto Martalò
sabato 11 giugno 2011
Super 8
fonte Youtube/UniversTrailers
Natile Antonio: Dove c'era il lago (LietoColle - Collana Erato)
… un libro fatto di dialetto, di tosse e di bandiere in una quasi feroce tensione antilirica […] emerge una serie di fermi immagine da film in bianco e nero, le impressioni di un lungometraggio dove i legami sono forti e virili, sono scabri legami di parentela e lavoro e dove la voce della terra è – sebbene sommessa – onnipresente, a dimostrazione che ciascuno porta nella sua parola la sua vita, ma appunto con quello scarto, quel disorientamento che induce la poesia. […]
vengono accostati frammenti di discorso a frammenti di visione a frammenti di realtà: raramente, nemmeno nelle piccole prose, veniamo accompagnati da una narrazione e da una sintassi convenzionali. Eppure, si capisce in che mondo questo speleologo-poeta voglia calarci: emerge per immagini un mondo vivo e vero abitato da creature vive e vere ma sempre leggermente altre da sé: emerge ovvero l’effetto picassiano di un mondo negli occhi di un poeta: le cose ci sono ma i loro accostamenti aprono crepe in noi.
dalla prefazione di Maria Grazia Calandrone
U fuatte iere sembe u stesse: aqquanne se deve a paròle a bascine verse i cose ière mene affunne. //Càngene de chelore i facce e dìscene tutt’i cère d’a stòrie a’ memòrie.//Tre cose uguèle sckitte a paròle.// Sarè nonne pegghijète che fesse ch’i carecatune sobb’e spadde e l’òssere scettète accom’ u sanghe. – ji ca tremuluèsceche o penzire –// U fuatte, stasère, u donne arrète e sè.// Picche è remuaste attacchète e i meràchele na vàlene chiù nudde, nann’è u sciuèche d’i numere addovve iune vèle l’alte e i pete sàpene ciocch’ onna sapè: i fiète strengiute ind’e passatòrele, a morte ca passe da ‘nganne, cio ca rummuanne d’u sòle//
Il trucco era lo stesso: alla parola data la discesa verso le cose era meno tragica.// Cambiano di colore i visi e le facce ripetono gli sguardi della storia a memoria.// Tre cose uguali a parole.// Forse ci hanno preso in giro con i carichi sulle spalle e le ossa buttate come il sangue. – Io che tremo –// La replica è per questa sera alle diciotto.// Poco è rimasto attaccato e i prodigi sono poca cosa, non è il gioco dei nomi dove uno vale l’altro e le pietre sanno quello che si deve sapere: i fiati stretti nei sentieri, la morte che passa dalla gola, ciò che resta del sole.
venerdì 10 giugno 2011
Wind Of Change degli Scorpions
fonte Youtube/Vevo
Music video by Scorpions performing Wind Of Change. (C) 1991 The Island Def Jam Music Group
Blue Note Records di Richard Cook (Minimum Fax)
Da più di settant’anni la casa discografica Blue Note Records è sinonimo di musica di altissimo livello. Punto di riferimento imprescindibile nel mondo del jazz, si è sempre distinta per essere un vero e proprio laboratorio di idee, basato su un interscambio fecondo e paritario tra il produttore e gli artisti. L’elenco dei musicisti che hanno inciso per l'etichetta newyorkese è, di fatto, il Who’s who della storia del jazz: dai pionieri Thelonious Monk, Bud Powell, Art Blakey, Horace Silver, fino ai contemporanei John Scofield, Wynton Marsalis, Dianne Reeves, Joe Lovano e Norah Jones. La «biografia» della Blue Note viene ricostruita per la prima volta in questo volume ormai classico, pubblicato originariamente nel 2001 e finalmente disponibile anche in italiano. Con lo stile asciutto e il rigore documentario che lo hanno consacrato tra i massimi esperti mondiali di musica jazz, Richard Cook ripercorre tutte le fasi di vita dell’etichetta, dalla fondazione nel 1939, al fallimento sul finire degli anni Sessanta, fino alla rinascita negli anni Ottanta. Guidando il lettore tra le session e gli album più celebri, raccontando i retroscena dei rapporti tra la Blue Note e i suoi artisti (ma non trascurando di soffermarsi anche su «curiosità» come le tecniche di registrazione di Rudy Van Gelder o la cover art di Reid Miles), le pagine di Cook ci fanno rivivere l’atmosfera e lo spirito dell’etichetta che per molti, da sempre, rappresenta «the finest in jazz since 1939».
“Sul finire degli anni Trenta, il jazz era una musica ricca e potente. L’industria discografica, a quel tempo una pivellina nel mondo del commercio statunitense, era diventata florida mano a mano che l’intrattenimento americano cominciava a dominare il tempo libero in tutto il mondo occidentale. Se il cinema di Hollywood era la prima voce d’esportazione degli Stati Uniti, subito dopo veniva il jazz, rappresentato nel paese da un numero immenso di orchestre da ballo. Anche l’Europa poteva vantarne moltissime, comunque ispirate quasi tutte alle grandi orchestre americane: quelle di Duke Ellington, Benny Goodman, Tommy Dorsey, Count Basie. Questi personaggi, oggi icone del jazz, a quell’epoca erano solo direttori di orchestre che suonavano principalmente per far ballare la gente. Quello fu il decennio d’oro, l’unico breve momento nella sua complicata storia in cui il jazz dominò il campo della musica popolare.”
giovedì 9 giugno 2011
RUN - DMC ft. Aerosmith - Walk this way
fonte Youtube/Vevo
Music video by RUN-DMC performing Walk This Way. (C) 1986, 1999 Arista Records, Inc.
Mario Gregu, Nato all'inferno a cura di Mario Arosio (Salani Editore)
mercoledì 8 giugno 2011
ALICE NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE e ALICE NELLO SPECCHIO di Lewis Carroll (Salani)
Un luogo unico al mondo. Una terra colma di meraviglia, mistero e pericolo. Si dice che per sopravvivere si debba essere matti come un cappellaio... Visitate il Paese delle Meraviglie, seguendo Alice e il Coniglio Bianco. Un classico intramontabile nella traduzione di Donatella Ziliotto e Antonio Lugli
"Era il Coniglio Bianco che tornava indietro trotterellando, e guardandosi attentamente attorno, come se avesse perduto qualcosa. Alice lo sentì mormorare tra sé: «Ohimè, la Duchessa! La Duchessa! Povere le mie zampe, povero il mio pelo e poveri baffi miei! Mi farà tagliare la testa, com’è vero che i furetti sono dei furetti! Dove ho potuto perderli!». Alice intuì subito che esso stava cercando il ventaglio e i guanti di capretto bianco, e siccome era una bambina di buon cuore, si mise anche lei a cercarli, ma non li vedeva da nessuna parte. Tutto sembrava aver mutato radicalmente aspetto dopo il bagno nel lago: la grande sala, il tavolino di cristallo e la porticina erano scomparsi. Indaffarato com’era, il Coniglio non notò subito Alice, ma appena la vide le gridò in tono irato: «Marianna! Cosa stai facendo qui? Corri immediatamente a casa e portami un paio di guanti e un ventaglio! Muoviti!»"
Lewis Carroll, pseudonimo di Charles Lutwidge Dodgson (Daresbury, 27 gennaio 1832 – Guildford, 14 gennaio 1898), è stato uno scrittore, matematico, fotografo e logico britannico. È celebre soprattutto per i due libri Alice nel Paese delle Meraviglie e Alice nello specchio, opere che sono state apprezzate da una straordinaria varietà di lettori, dai bambini a grandi scienziati e pensatori.
martedì 7 giugno 2011
Caparezza ft. Tony Hadley - GOODBYE MALINCONIA
fonte Youtube/telecaparezza
Primo singolo estratto da "Il sogno eretico" (Universal), il nuovo album di Caparezza. Regia di Riccardo Struchil
Franco Battiato. Soprattutto il silenzio di Annino La Posta (Giunti editore)
In questo libro Annino La Posta realizza un affresco ricco e completo, che parte dalla Milano beat degli anni 60, sfiora Gaber, incrocia il progressive e l'elettronica anni 70, fa una diversione inattesa verso Sanremo e i primi posti delle classifiche e arriva ai giorni nostri, con un album nuovo previsto entro l'anno. Battiato è ritratto nella sua complessità di cantautore mai banale, capace di uno sguardo acuto e originale nelle sue canzoni; dove si parla, si è sempre parlato, di amore oltre che di amore, di vita spirituale, di tic e deformazioni della nostra epoca, di "povera patria", di grande arte e letteratura che siano esempio di una vita degnamente vissuta.
lunedì 6 giugno 2011
Franco Battiato - Inneres Auge
Dall'album "Inneres Auge - Il tutto è più della somma delle sue parti".
Fonte Youtube/ xxIGNOTExx
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Bruce Lee: 50 anni dalla scomparsa, l'eredità di un'icona globale (MERCHANDISING LICENCE SDCC 2022 Bruce Lee VHS Action Figure Standard)
PUBBLICITA' / ADVERTISING Sono passati 50 anni da quando il mondo ha perso Bruce Lee, leggenda delle arti marziali, attore e filosofo. ...
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E’ accaduto già con un altro caso letterario: il “Necronomicon” di Howard P. Lovecraft. Il dibattito ancora oggi tutt’altro che conclu...
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Di cosa siamo veramente responsabili? Qual è il margine di libertà delle nostre azioni, anche di quelle che crediamo dipenda...
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Il movimento MODERATI 2.0 PER LE LIBERTA’ trae le sue origini dalla rete e si riallaccia al movimento politico internazionale pirata...