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giovedì 8 aprile 2021

The Hill We Climb. Parole di coraggio, speranza e futuro di Amanda Gorman (Garzanti)

 

 

Amanda Gorman's powerful and historic poem 'The Hill We Climb,' read at President Joe Biden's inauguration, is now available as a collectible gift edition.

'I was profoundly moved as I watched you read your poem 'The Hill We Climb' at last month's Inauguration. The power of your words blew me away' Michelle Obama, TIME

'Deeply rousing and uplifting' Vogue


On 20 January 2021, Amanda Gorman spoke a message of truth and hope to millions.

Aged twenty-two, she delivered a poetry reading at the inauguration of US President Joe Biden. Her poem, 'The Hill We Climb', addressed the country and reached across the world: a call for a brave future.

This special edition, which includes an enduring foreword by Oprah Winfrey, marks that poem and offers us courage, consolation and the inspiration to make change.

'Stunning' CNN
'Dynamic' NPR

'A moment of history in book form' Stylist

'When that young, vibrant, charismatic woman walked to the front of the platform in her bright yellow coat and that magnificent presence, I was thrilled' Hillary Clinton

'If the hardest part of an artist's job is to fully and honestly meet the moment, Amanda delivered a master class [at the inauguration]. She spoke truth to power and embodied clear-eyed hope to a weary nation. She revealed us to ourselves' Lin-Manuel Miranda, TIME

 

Delitto d'inverno di John Banville (Guanda)

 

 

1957, contea di Wexford, Irlanda. In una fredda notte d'inverno, nella biblioteca di Ballyglass House, elegante residenza degli Osborne - famiglia protestante molto in vista - viene scoperto il cadavere di un prete cattolico ucciso da una pugnalata alla gola. Chi può aver colpito padre Thomas Lawless, un uomo benvoluto da tutti? Dalla capitale arriva per indagare l'ispettore Strafford, anch'egli di famiglia protestante, un'eccezione in polizia. A Dublino il sovrintendente Hackett è molto preoccupato; l'arcivescovo McQuaid esercita infatti pressioni non troppo velate per insabbiare il caso: i preti irlandesi non muoiono di morte violenta. Mentre la neve continua a cadere implacabile, Strafford si trova da solo a indagare in un ambiente ostile, dove tutti sembrano avere qualcosa da nascondere e forse, più degli altri, proprio la vittima...

mercoledì 7 aprile 2021

Il mistero del silenzio di Vimala Thakar (Ubaldini)

Il pasto silenzioso. Un sociologo alla mensa dei monaci di Lucio Meglio (Carocci)

 

 

Il volume mostra come il silenzio rappresenti, innanzi tutto, un potente strumento di relazione sociale tra i membri di una comunità monastica, che ritrova il momento dell’unione attorno alla tavola eucaristica e a quella del refettorio; ma rivela anche che questa forma di vita suscita sempre più curiosità nella società di oggi, dove il turismo esperienziale è in continuo aumento. Il testo si compone di tre parti, complementari tra di loro. La prima conduce il lettore in un viaggio storico all’interno della sociologia dell’alimentazione monastica. La seconda presenta i risultati di una ricerca compiuta nel monastero certosino di Serra San Bruno (vv) assieme ad alcune interviste ai priori di vari ordini monastici. Infine, nella terza si riportano le interviste qualitative realizzate in occasione delle cene del silenzio organizzate dalle clarisse eremite di Fara in Sabina. Il percorso di riflessione proposto vuole tenere insieme i due aspetti analitici attraverso cui studiare il silenzio nei suoi risvolti sociologici: sia come modello relazionale, che ha origini specifiche nel mondo monastico, sia come genere di discorso in cui rintracciare nuove forme di ricerca della propria identità all’interno dell’iperconnesso mondo contemporaneo.

Il silenzio di Don DeLillo (Einaudi)

 

 

Manhattan, 2022. Una coppia è in volo verso New York, di ritorno dalla loro prima vacanza dopo la pandemia. In città, in un appartamento nell'East Side, li aspettano tre loro amici per guardare tutti insieme il Super Bowl: una professoressa di fisica in pensione, suo marito e un suo ex studente geniale e visionario. Una scena come tante, un quadro di ritrovata normalità. Poi, all'improvviso, non annunciato, misterioso: il silenzio. Tutta la tecnologia digitale ammutolisce. Internet tace. I tweet, i post, i bot spariscono. Gli schermi, tutti gli schermi, che come fantasmi ci circondano ogni momento della nostra esistenza, diventano neri. Le luci si spengono, un black-out avvolge nelle tenebre la città (o il mondo intero? Del resto come fare a saperlo?) L'aereo è costretto a un atterraggio di fortuna. E addio Super Bowl. Cosa sta succedendo? È l'inizio di una guerra, o la prima ondata di un attacco terroristico? Un incidente? O è il collasso della tecnologia su se stessa, sotto il proprio tirannico peso? È l'apparizione di un buco nero, l'aprirsi di una piega dello spazio e del tempo in cui le nostre vite scivolano inesorabilmente? Di certo c'è questo: era dai tempi di "Rumore bianco" che Don DeLillo non ci ricordava con tanta accecante precisione che viviamo, disperati e felici, in un mondo delilliano.

martedì 6 aprile 2021

Tempo. Il sogno di uccidere Chrónos di Guido Tonelli (Feltrinelli)

 

 

 Esiste un tempo dell'esperienza, scandito dalla memoria e dal desiderio. Esiste un tempo delle grandi distanze cosmiche. Ed esiste un tempo dell'infinitamente piccolo. Chrónos è un mistero, e non solo per i fisici. Lo era per i primi uomini e continua a esserlo per noi oggi. Ma da sempre chi comprende le leggi dello scorrere del tempo domina il mondo. Da Newton ad Amleto, da Einstein a Dalí, il tempo è stato protagonista di metamorfosi vertiginose, affascinanti e mostruose. Esiste? Si può fermare? E se ne può invertire il corso? Guido Tonelli ci guida lungo la tortuosa via d'accesso alla comprensione di una realtà molto diversa da come crediamo che sia. In cui il ritmo regolare del nostro tempo, la sua periodicità quasi perfetta, nasce da un insieme intricato e complesso di zone turbolente, fenomeni caotici, immani catastrofi, interi sistemi solari sbriciolati da esplosioni di supernove, galassie devastate da nuclei galattici attivi. Quei mondi lontani sono una sfida alla nostra immaginazione, così come lo sono le particelle elementari, con le loro esistenze effimere e le loro vite eterne. Quando le distanze sono così vaste o guardiamo all'infinitamente piccolo, il concetto di "adesso" e l'idea della simultaneità perdono qualunque consistenza. Il tempo è uno strumento formidabile per sopravvivere nel nostro ambiente, ma ci inganna appena cerchiamo di capire come funziona il mondo al di fuori del nostro piccolo pianeta. E toccare con mano questa impossibilità ci turba profondamente. Ne nasce un viaggio che ci costringe ad abbandonare ogni certezza, e per il quale dovremo fare ricorso alla fantasia non meno che alla ragionevolezza. Un viaggio in cui il mito, l'arte e la filosofia ci soccorreranno dove la mente vacilla.

lunedì 5 aprile 2021

Corpi speciali di Francesca D'Aloja

 

 

In questo libro si raccontano le storie di uomini e donne di grande talento: alcuni molto famosi, altri ingiustamente dimenticati e talvolta incompresi, che trovano qui un meritato risarcimento. Tutti loro sono i “corpi speciali”. Quali sono le persone straordinarie che hai incontrato nella tua vita? E quali altre avresti dato tutto per conoscere? In una galleria di personaggi memorabili, Francesca d'Aloja alterna ritratti dal vivo e ricostruzioni narrative appassionate. Da una parte abbiamo i volti raccontati attingendo a incontri, ricordi e aneddoti privati: da Vittorio Gassman all'amato suocero Dino Risi, da Laura Antonelli a Ray Charles, dalla timida figlia di Albert Camus, Catherine, a Franca Valeri, da Edith Bruck a Luciana Castellina e Claudio Caligari, il regista di film “maledetti”. Ma il viaggio prosegue seguendo le piste di personaggi che sono tutti al limite della leggenda. Veniamo condotti in giro per il mondo, dalle montagne del Tibet, insieme al primo uomo occidentale diventato Lama, ai ghiacci dell'Antartide, dai palchi dove si esibisce la sfortunata e bellissima ballerina Lucia Joyce, figlia di James, alle arene dove volteggia il più grande torero vivente. Grandi verità inascoltate e bugie clamorose riprendono vita intorno alla testimonianza dei lager nazisti. Fino ad approdare alle palestre della Romania di Ceausescu, dove qualcuno nota una bambina che sta per diventare la prima stella della ginnastica mondiale: Nadia Comaneci. Con entusiasmo, pietà, divertimento e commozione, l'autrice, avendo per compagni d'avventura i propri miti, entra nelle esistenze di artisti, esploratori, donne di mondo e scrittori vagabondi segnati dalla stessa smania di vivere. Una galleria di vite “maiuscole” che stimolano la fantasia del lettore come personaggi di un grande romanzo.

Persecuzione. Il fuoco amico dei ricordi di Alessandro Piperno (Mondadori)

 

 

Luglio 1986. Leo Pontecorvo, quarantottenne oncologo pediatrico di fama internazionale, viene accusato di un reato ripugnante. Dalla sera alla mattina, il professor Pontecorvo si ritrova trasformato nell'oggetto privilegiato del pubblico biasimo: vittima inerme di odio, pettegolezzo, delazione, calunnie, intimidazioni. Leo sarebbe forse in grado di sopportare tutto questo: ciò che lo annienta è il silenzio della moglie e dei figli. Che siano loro i primi a non credere alla sua innocenza? Con lo sguardo feroce ma sempre emotivamente compromesso, con la capacità di affondo psicologico Piperno ci racconta la storia di un uomo di successo giunto improvvisamente alla resa dei conti con il proprio narcisismo e le proprie infantili fragilità; ci racconta una famiglia, i suoi riti, le sue tenerezze e i suoi tabù. E insieme scandaglia i meccanismi della nostra psiche, l'urgenza collettiva di capri espiatori, le sottili ma spaventose distorsioni generate dalla lente deformante dell'informazione.

Il fratello minore. Il mistero di Ettore Barzini, ucciso a Mauthausen di Andrea Barzini (Solferino)

 

 

Che fine ha fatto Ettore Barzini, figlio del celebre giornalista Luigi Senior e fratello di Luigi Junior? Perché in famiglia nessuno ricorda la sua morte nel campo di concentramento di Mauthausen? A dare una risposta all’enigma è il nipote Andrea, in un intenso racconto personale che è anche un capitolo di storia italiana attraverso le vicende di una famiglia eccentrica e di due fratelli molto diversi tra speranze e guerre, amore e morte, fascismo e aneliti di libertà. In queste pagine s’incrociano il declino di un padre compromesso col regime, la carriera ambiziosa di un figlio al «Corriere della Sera», e la vicenda dell’altro figlio, Ettore, agronomo solitario, cresciuto tra Italia, America e l’amata Somalia. Ma sono vite destinate a non incontrarsi mai, se non nella guerra che i primi due vissero da reporter e che il terzo decise di vivere con spirito di giustizia, a rischio della propria vita. Un travolgente romanzo autobiografico. Un viaggio tragico e ironico attraverso tre generazioni in cui l’autore, con l’aiuto di lettere dimenticate, ricerche d’archivio e incontri sorprendenti, riscopre la figura di uno spirito libero nato nella famiglia sbagliata. Prefazione di Paolo Mieli.

domenica 4 aprile 2021

L'arte di legare le persone di Paolo Milone (Einaudi)

 

 

«Avendo fuggito ogni altro lavoro per paura, mi ritrovo a fare il lavoro che fa più paura a tutti». Quante volte parliamo dei medici come di eroi, martiri, vittime... In verità, fuor di retorica, uomini e donne esposti al male. Appassionati e fragili, fallibili, mortali. Paolo Milone ha lavorato per quarant'anni in Psichiatria d'urgenza, e ci racconta esattamente questo. Nudo e pungente, senza farsi sconti. Con una musica tutta sua ci catapulta dentro il Reparto 77, dove il mistero della malattia mentale convive con la quotidianità umanissima di chi, a fine turno, deve togliersi il camice e ricordarsi di comprare il latte. Tra queste pagine così irregolari, a volte persino ridendo, scopriamo lo sgomento e l'impotenza, la curiosità, la passione, l'esasperazione, l'inesausta catena di domande che colleziona chiunque abbia scelto di «guardare l'abisso con gli occhi degli altri». «Si riesce a lavorare in Psichiatria solo se ci si diverte. Io mi sono divertito per anni. Non tutti gli anni: non i primi – troppe illusioni, non gli ultimi – troppi moduli, non quelli di mezzo – troppo mestiere». Ci sono libri che si scrivono per una vita intera. Ogni giorno, ogni sera, quando quello che viviamo straripa. Sono spesso libri molto speciali, in cui la scrittura diventa la forma del mondo. È questo il caso dell'«Arte di legare le persone», che corre con un ritmo tutto suo, lirico e mobile, a scardinare tante nostre certezze. Con il dono rarissimo del ritratto fulminante, Paolo Milone mette in scena il corpo a corpo della Psichiatria d'urgenza, affrontando i nodi più difficili senza mai perdere il dubbio e la meraviglia. Così ci ritroviamo a seguirlo tra i corridoi dell'ospedale, studiando le urla e i silenzi, e poi dentro le case, dentro le vite degli altri, nell'avventura dei Tso tra i vicoli di Genova. Non c'è nulla di teorico o di astratto, in queste pagine. C'è la vita del reparto, la sete di umanità, l'intimità di afferrarsi e di sfuggirsi, la furia dei malati, la furia dei colleghi, il peso delle chiavi nella tasca, la morte sempre in agguato, gli amori inconfessabili, i carrugi del centro storico e i segreti bellissimi del mare. Ci sono infermieri, medici, pazienti, passanti, conoscenti, caduti da una parte e dall'altra di quella linea invisibile che separa i sani dai malati: a ben guardare, solo «un tiro di dadi riuscito bene».

Il bambino intermittente: 1 di Luca Ragagnin (Miraggi)

 

 

Il piccolo Berg vive in una città del Nord con la madre professoressa. Ha molti nomi inventati e da un certo punto in avanti anche una sorella - vera o immaginaria? Ha un padre con un maggiolino giallo a pois rosa che gli insegna i nomi degli alberi e dei funghi. Ha dei nonni di città che gli insegnano l’uso filosofico degli Agnolotti e la contemplazione del meccanismo ha dei nonni di mare che lo accompagnano nella crescita, da una cucina con finestra sul mare e da uno sga- buzzino magico. Berg cresce rimodellando la realtà, in un travaso continuo di immaginazione, e in tal modo at tra- versa l’infanzia, adolescenza e l’età adulta. Da bambino, conosce Man mano il pericolo me- metafisica degli oggetti, inesorabile dei pensieri altrui, gli anni di piombo; da ragazzo - stupito e incredulo - l’amore e il risveglio di un'intera città industriale; da adulto la forza e abbandona, l’affollamento muto e una solitudine che continua a sfrigolare con le sue decine di voci interiori.

Lingua madre di Maddalena Fingerle (Italo Svevo Edizioni)

 

 

 Paolo Prescher, bolzanino di lingua italiana, è ossessionato dalle parole che si sporcano. Dopo la morte del padre, si trasferisce a Berlino dove lavora come bibliotecario. Ma il ritorno a Bolzano, al bilinguismo, e la nascita del figlio lo fanno ripiombare tragicamente nella mania della lingua.

sabato 3 aprile 2021

Abbecedario di Gillo Dorfles

 

 

Educare con l’arte’. Forse Gillo si era ispirato a questa massima di Herbert Read quando ha pensato di sollecitare la curiosità di noi nipoti disegnando questo abbecedario, anche se, pur piccoli, in parte sapevamo già districarci con la lettura. I significati di riferimento sono un campionario di animali, nomi e aggettivi spesso di uso non comune. Ma Gillo, più che avere progetti didattici, tendeva a mettersi al nostro livello, divertendosi, provando con noi i giochi che portava dai suoi viaggi, e sfidandoci sul piano della creatività. Dopo aver tracciato il contorno a penna del soggetto, spesso ci invitava a completare i suoi disegni con i colori a pastello e a inventarne i nomi. Dalla Prefazione di Piero e Giorgetta Dorfles

Arte a parte di Tullio Pericoli (Adelphi)

 

 

Da qualche anno Tullio Pericoli conduce su se stesso, nel suo studio, una serie di curiosi esperimenti, di cui poi racconta i risultati in forma di libro. L'ultimo – questo – è per certi versi il più audace. Si trattava infatti di mettere alla prova gli occhi della fronte (come li chiama Pericoli) e gli occhi della mente, chiedendo ai primi di controllare tutto quello che la mano al lavoro faceva, e intanto ai secondi di addentrarsi nei «corridoi bui del cervello», riportando tutto quello che di inusuale gli accadesse di notare. I risultati della ricerca sono tanti quante sono le pagine di questo libro. In alcuni i lettori riconosceranno l'autore, ma altri hanno sorpreso lui per primo, spingendolo ad esempio a modi nuovi di vedere la pittura. Modi che Pericoli tenta di mettere definitivamente a fuoco anche per la via che gli è più naturale – ridisegnando cioè a matita le opere di alcuni suoi spiriti guida, da Morandi a Saenredam, alla ricerca dei loro segreti.

venerdì 2 aprile 2021

Pochi amano veramente. Aforismi e versi in prosa di Emily Dickinson - Silvio Raffo (De Piante Editore)

 

 

Una inedita raccolta di aforismi di Emily Dickinson, illuminano le profondità dell'animo umano e comunicano le gioie e i dolori dell'amore e della vita.

Sparare a una colomba di David Grossman (Mondadori)

 

 

Da sempre la presenza di David Grossman sulla scena internazionale va oltre i suoi romanzi: i suoi saggi e interventi su politica, società e letteratura sono ormai diventati un punto di riferimento ineludibile per tantissimi lettori ai quattro angoli del mondo. "La situazione è troppo disperata per lasciarla ai disperati" sostiene. La dimensione personale che è al centro della sua narrativa è indissolubilmente legata a quella politica. Ed è per questo motivo che, nei saggi e nei discorsi che compongono questo libro, Grossman non si limita ad analizzare la situazione di Israele cinquant'anni dopo la Guerra dei Sei Giorni, a descrivere le conseguenze dell'impasse politica in Medio Oriente o dell'abbandono della letteratura nell'era post-fattuale, o a parlare di Covid, ma finisce sempre per raccontarci qualcosa della sua esperienza personale. Questa appassionata e lucida difesa dei valori della libertà e dell'individualità, la strenua opposizione a disfattismo e disimpegno prendono corpo in questi testi, che faranno certamente breccia nelle menti e nei cuori dei suoi lettori.

Maschi e murmaski di Chiara Bongiovanni (Feltrinelli)

 

 

Da Claudine et les chats, la libreria più anticonvenzionale di Parigi, nulla è mai scontato, a partire dal motto: "Leggere non serve a niente". È la filosofia di madame Albertine, proprietaria del negozio e grande sacerdotessa del tout-Paris alternativo da oltre sessant'anni, convinta che nessuna esperienza di lettura sia completa se non lascia spazio alla sperimentazione. Ed è l'ideale e l'incubo di Babette, giovane libraia animalista, affascinata dalle stravaganze della titolare ma intimorita dalla sua intraprendenza. Ogni terzo martedì del mese, alle cinque in punto, madame Albertine riceve la visita di un misterioso amico: Simon, soprannominato l'Orco per la sua aria scorbutica e accigliata. Freddo e distante, lui. Impulsiva e passionale, Babette. Sembra l'inizio di un romanzo ottocentesco, ma Simon è un biologo favorevole alla sperimentazione animale, mentre Babette vive con un porcospino nel cassetto della biancheria, raccoglie firme contro la vivisezione e complotta per scardinare i cancelli di un allevamento clandestino di murmaski (a proposito, cosa diavolo è un murmaski?). È solo il primo ostacolo di una accidentata corsa che, dalla libreria sul canale Saint-Martin, si snoda fino a un castello isolato dove, in una notte buia e tempestosa, risuonano urla disumane e si aggirano enigmatiche cameriere basche e bellissime scienziate turche. Tra feste in costume e svampite matriarche, Babette sperimenterà che anche i porcospini nel loro piccolo si incazzano, che Mr Darcy è sexy ma in certi casi Maigret è più affidabile, e che il vero amore, come la vera via di Kafka, "passa per una corda che non è tesa in alto, ma appena al di sopra del suolo. Sembra destinata a far inciampare più che a essere percorsa".

venerdì 12 febbraio 2021

Sparare a una colomba di David Grossman (Mondadori)

 

 

 

Da sempre la presenza di David Grossman sulla scena internazionale va oltre i suoi romanzi: i suoi saggi e interventi su politica, società e letteratura sono ormai diventati un punto di riferimento ineludibile per tantissimi lettori ai quattro angoli del mondo.

"La situazione è troppo disperata per lasciarla ai disperati" sostiene. La dimensione personale che è al centro della sua narrativa è indissolubilmente legata a quella politica. Ed è per questo motivo che, nei saggi e nei discorsi che compongono questo libro, Grossman non si limita ad analizzare la situazione di Israele cinquant'anni dopo la Guerra dei Sei Giorni, a descrivere le conseguenze dell'impasse politica in Medio Oriente o dell'abbandono della letteratura nell'era post-fattuale, o a parlare di Covid, ma finisce sempre per raccontarci qualcosa della sua esperienza personale. Questa appassionata e lucida difesa dei valori della libertà e dell'individualità, la strenua opposizione a disfattismo e disimpegno prendono corpo in questi testi, che faranno certamente breccia nelle menti e nei cuori dei suoi lettori.

 

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