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sabato 24 aprile 2021

Guida inutile di Roma. Luoghi e storie della città di un tempo di Stefano Caviglia

 

 

Che cosa vedeva un visitatore del passato, entrando a Roma dal colle Esquilino o avvicinandosi al Campidoglio da via del Corso? Che ne è stato delle arcate superstiti del ponte Rotto, delle cinque sinagoghe del vecchio ghetto, della collina di fronte al Colosseo, dei palazzi rinascimentali che facevano da anticamera alla magia di piazza San Pietro? I cambiamenti di scenario degli ultimi 150 anni e i mille fili che li legano alla storia della città, sono il tema principale di questa inconsueta guida di Roma. Nelle sue pagine troviamo le descrizioni, spesso di viaggiatori famosi, di luoghi affascinanti oggi irriconoscibili e soprattutto il racconto di quando, come e perché hanno perso la loro forma di un tempo per assumere quella attuale. Guida inutile solo nel senso che non potrà servire da indice delle tappe canoniche di una visita in città. Più che adatta invece a trovare, anche grazie a un'ampia raccolta di immagini, nuovi e preziosi punti di osservazione di fronte allo spettacolo della Città eterna.

lunedì 19 aprile 2021

«Cinese» e «Spagnola». Una tempesta di citochine e un virus (quasi) innocente! Le proteine killers di Vincenzo Dell'Aria

 

 

I coronavirus pandemici non differiscono fra loro in quanto a virulenza ma per una diversa vivacità nello stimolare l’apparato immunologico a produrre il loro arsenale bellico di citochine, le “proteine killers”. Se per il covid 19 si stabilisce il cortisone quale terapia elettiva e si abolisce quella impropria, deleteria e, purtroppo, protocollare eparinica, la mortalità potrebbe scendere nei limiti fisiopatologici di una normale pandemia. Allora l’attuale strategia anti virale andrebbe rivista dando al virus la tolleranza, che nei secoli ha sempre goduta nelle pandemie, affinché la fisiologica maturazione del pool anticorpale delle popolazioni lo possa meglio controllare ed alla fine eliminarlo. Ed è questo che sempre è avvenuto per il passato e, si spera, avverrà in futuro senza le mascherine, i tamponi e la segregazione.

mercoledì 7 aprile 2021

Il pasto silenzioso. Un sociologo alla mensa dei monaci di Lucio Meglio (Carocci)

 

 

Il volume mostra come il silenzio rappresenti, innanzi tutto, un potente strumento di relazione sociale tra i membri di una comunità monastica, che ritrova il momento dell’unione attorno alla tavola eucaristica e a quella del refettorio; ma rivela anche che questa forma di vita suscita sempre più curiosità nella società di oggi, dove il turismo esperienziale è in continuo aumento. Il testo si compone di tre parti, complementari tra di loro. La prima conduce il lettore in un viaggio storico all’interno della sociologia dell’alimentazione monastica. La seconda presenta i risultati di una ricerca compiuta nel monastero certosino di Serra San Bruno (vv) assieme ad alcune interviste ai priori di vari ordini monastici. Infine, nella terza si riportano le interviste qualitative realizzate in occasione delle cene del silenzio organizzate dalle clarisse eremite di Fara in Sabina. Il percorso di riflessione proposto vuole tenere insieme i due aspetti analitici attraverso cui studiare il silenzio nei suoi risvolti sociologici: sia come modello relazionale, che ha origini specifiche nel mondo monastico, sia come genere di discorso in cui rintracciare nuove forme di ricerca della propria identità all’interno dell’iperconnesso mondo contemporaneo.

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