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martedì 24 aprile 2012

E QUALCOSA RIMANE – Nicoletta Bortolotti (Sperling and Kupfer, collana Pandora). Intervento di Vittoria Coppola


Un amore da lontano non è un amore da meno. E se poi scoppia dentro? Cosa succede al cuore se non riesce più a contenerlo? Sono questi e mille altri, gli interrogativi che affollano e fanno rumore nella mente, dopo la lettura del romanzo di Nicoletta Bortolotti. Nell'animo invece, c'è voglia di ricordare attraverso le parole, voglia di sorridere mentre ci si riconosce alla perfezione nelle donne che riempiono le pagine. Margherita chiede, Viola risponde, oppure non lo fa. Viola è sorella minore e Margherita la osserva mentre cresce veloce. Facendosi tante domande. L'autrice di queste pagine di sentimenti reali e quotidiani, ci presenta una storia in cui due giovani donne, sorelle nell'anima, prima ancora che nella vita, crescono, si allontanano, si ritrovano, si amano, si perdono. O forse no. A dipingere le pareti chiare delle loro esistenze, con colori vari e poco accesi, ci pensano due genitori che assistono al tempo che sgretola ciò che hanno costruito, ciò che l'amore giovane e passionale, ha costruito: in un magico momento di giovinezza sempre più distante dall'oggi. Ma qualcosa rimane, a riempire le vite: una nuova famiglia, un marito che forse non si ama, dei figli che si amano più di tutto. E qualcosa rimane a tenere legate due sorelle, qualcosa da cercare e da capire. Perché un amore da lontano non è un amore da meno, anzi, brucia dentro, rischiando di scoppiare. E poi il cuore che fa?

Tamburreddhu o Tamburello?


Il 30 aprile 2012 alle ore 19,00 presso l’Auditorium del Centro Anziani di Zollino, ci sarà il prestigioso Convegno di Studi sul tamburo a cornice salentino e le sue evoluzioni negli ultimi vent'anni dal titolo “Tamburreddhu o Tamburello?”. Intervengono Paolo Pacciolla (musicologo esperto di tamburi a cornice medio orientali); Luigi Chiriatti (storico e ricercatore di tradizioni salentine); Sergio Torsello (consulente scientifico, istituto "Diego Carpitella"); Gigi Toma, (musicista della tradizione - "Alla Bua"); Claudio "Cavallo" Giagnotti (musicista e produttore - "Mascarimirì"). Modera Stefano Donno giornalista e scrittore. È prevista inoltre una mostra di tamburreddhi storici a cura di Luigi Chiriatti, Claudio "Cavallo" Giagnotti e Biagio Panico. A seguire il  workshop a cura di Biagio Panico, costruzione del "TAMBURREDDHU" a cura di Alessandro Rizzello, e dimostrazione del preamplificatore per tamburo a cornice TC-1. L’appuntamento è organizzato e promosso da Comune di Zollino e Ass. Sotto Traccia che nasce dalla collaborazione tra Dilinò, il tamburello.com e Kurumuny.


Info 3480442053 – info@mascarimiri.com
Oppure 348 0029069 – alessandro@essenza.ws

Kurumuny Edizioni
telefax 0832801528
http://www.kurumuny.it/
www.iltamburello.com di Biagio Panico

lunedì 23 aprile 2012

GAVINO CRISPO


 “Gavino Crispo è nato a Cicciano (Napoli) nel 1952. Terminati gli studi all'Istituto d'Arte di Napoli nel 1970, frequenta l'Accademia di Belle Arti di Napoli. Nel 1975 lavora come art-director presso le più importanti agenzie di pubblicità del Veneto. Nel 1985 insegna Educazione artistica nel Veneto alternando mostre personali in Italia ed all'estero fino agli anni ’90. Attualmente vive a Latina e dipinge...
Hanno scritto di lui: Manfred Allenhofer, Renato Candia, Giulio De Martino, Encarnacion Sanchez Garcia, Gino Grassi, Raffaele Mauro, Gerardo Pedicini, Gabriele Perretta, Marcello Venturoli, Gisela Schatke, Roberta Busatto, Tobia R. Toscano, Andreas Stolzemburg, Guglielmo Gigliotti, Annamaria Acquafredda..” (l’opera qui proposta è di  Gavino Crispo)


PROGRESS ENERGY


“Progress Energy (NYSE: PGN), headquartered in Raleigh, N.C., is a Fortune 500 energy company with 23,000 megawatts of generation capacity and approximately $9 billion in annual revenues. Progress Energy includes two major electric utilities that serve about 3.1 million customers in the Carolinas and Florida. The company has earned the Edison Electric Institute's Edison Award, the industry's highest honor, in recognition of its operational excellence, and was the first utility to receive the prestigious J.D. Power and Associates Founder's Award for customer service. The company is pursuing a balanced strategy for a secure energy future, which includes aggressive energy-efficiency programs, investments in renewable energy technologies and a state-of-the-art electricity system. Progress Energy celebrated a century of service in 2008.”


Martin Chuzzlewit by Charles Dickens (Penguin Books)


“Set partly in the United States, this novel includes a searing satire on mid-nineteenth-century America. Martin Chuzzlewit is the story of two Chuzzlewits, Martin and Jonas, who have inherited the characteristic Chuzzlewit selfishness. It contrasts their diverse fates: moral redemption and worldly success for one and increasingly desperate crime for the other. In her Introduction to this new edition, Patricia Ingham discusses how, in writing a story that was meant only to recommend "goodness and innocence", Dickens succeeded in exploring "the intertwining of moral sensibility and brutality".

Oggi mangio da … n. 219: Ristorante Pizzeria Mediterraneo


“Mito, leggenda e storia ci fanno sapere che la Calabria e' per il vino luogo originario, Enotria (Oinotria, da oinotron, palo da vite) e' uno dei primi nomi con cui essa venne chiamata e gli Enotri, i suoi primi abitanti, erano un popolo di vignaiuoli. Terra dolce, mite, generosa, naturalmente votata alla coltura della vite, nel periodo magnogreco vide l'introduzione di vitigni greci pregiati, da cui furono prodotti vini eccellenti, diffusi e rinomati. Le colonie calabre - terre particolarmente care a Dionisio, e a Dionisio devote - videro pure nascere la coltura del vino come prodotto commerciale, richiesto ed apprezzato nell'intero bacino del Mediterraneo. E tale tradizione continuo' anche in epoca romana, attraverso il medioevo e resistette a tutte le invasioni e dominazioni che si avvicendarono nelle terre di Calabria; nel Cinquecento, i vini bianchi calabresi erano i prediletti da Papa Paolo III Farnese. E se vi e' stato, negli ultimi tre secoli, un periodo di opacita' riguardo alla notorieta' dei vini calabresi - dovuta all'incapacita' di stare al passo con i mezzi e i processi di produzione moderni - la Calabria oggi si e' riappropriata delle sue tradizioni enologiche, della sua arte della vinificazione impareggiabile, e si e' riscoperta terra eletta per la produzione di pregiati rossi, bianchi e rosati. (Lucia e Salvatore)”

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Il libro del giorno: Il Sistema di Guarigione della Dieta senza Muco di Arnold Ehret (Juppiter Consulting Publishing Company)



Il Sistema di Guarigione
della Dieta senza Muco Buono


La definizione di guarigione che appartiene al contesto della Dieta Senza Muco è questa: il processo naturale con il quale il corpo ripara se stesso.
Il traguardo della dieta è un corpo che ripara se stesso e lo raggiunge rimuovendo gradualmente tutti gli impedimenti, i depositi di materiali fermentati, le tossine, i veleni, le sostanze chimiche estrane, il muco e tutto quanto non appartiene alla composizione naturale del corpo. I germi, batteri o virus, comunque si voglia chiamarli, non attecchiscono in un terreno fisiologico pulito, semplicemente transitano. La dieta senza muco è stata pubblicato per la prima volta nel 1922, risponde a domande a cui molti ancora oggi pensano che non ci siano risposte. La natura dei cibi, in che modo e perché causano buona o cattiva salute, gli errori comunemente accettati come sacrosante verità e come ottenere una salute a livelli mai prima raggiunti, ogni cosa è spiegata in maniera semplice ed intuitiva. Cosa significa Dieta Senza Muco? Significa una dieta che utilizza cibi che non creano muco. Il muco qui ha un valore più esteso di quello comunemente noto come secrezione fluida nasale o secrezione protettiva della membrana intestinale. Con quel termine si accomunano tutte quelle sostanze vischiose come colesterolo, catarro, flemma, ecc., molto irriverente per la precisa distinzione che la scienza ha per ognuno di questi termini, ma nella Dieta Senza Muco è irrilevante. Infatti il muco è un soggetto trattato in modo esteso da Ehret, in quanto si lega ai cibi inadatti incistandosi nel colon e da lì inserendosi in tutti gli organi del corpo. Con il passare degli anni, la situazione peggiora e il nostro ventre diventa come il vaso di Pandora che conteneva tutti i vizi. Il nostro vaso contiene la causa di malattie che periodicamente, e poi tutte insieme ci colpiscono. Il Sistema di Guarigione della Dieta Senza Muco, rimuove quell'indesiderabile fardello e molto di più. A quel punto il corpo inizia a guarire se stesso, come intendeva Ippocrate. La Dieta Senza Muco è anche una dieta per chi è sano e vuole restare tale. I principi che si apprendono se applicati ci permettono di avere una vita attiva ed energica, libera dagli avvelenamenti a cui tutti purtroppo in maggior o minor misura siamo oggi soggetti. Per cogliere al meglio ciò che è esposto in questo libro è necessario considerare la possibilità che non tutto ciò che sappiamo sia giusto. Almeno fino alla fine del libro, dopo aver letto le informazioni "incredibili" di Ehret, così antitetiche ai fondamenti dell'odierna disciplina medica.

DAIKENGO





Daikengo, il guardiano dello spazio (Uchū majin Daikengō) è una serie anime di genere robotico, prodotta da Toei Animation, che conta 26 episodi nel 1978, e realizzata da Akiyoshi Sakai.

Graziella Gardini (Direzione Sea Marconi Envirotech Italia) consiglia: Dalla terra di Pomarico alla Rivoluzione - Vita di Niccola Fiorentino a cura di Nunzio Festa e Pietro Varuolo (Altrimedia Edizioni)


" Il 24 giugno 1799 la Restaurazione aveva spazzato via a colpi di baionette e lacci al collo decine di persone, gente umile e intellettuali, appartenenti alle classi meno abbienti e professionisti di fama. Furono decine i lucani assassinati da Ferdinando IV. Un'ondata di vendetta che non risparmiava. E dalla Basilicata sparirono le vite attive di tanti. Fra questi, Niccola Fiorentino. Portato sul patibolo il 12 dicembre 1799. Nonostante fosse stato servitore statale per lunghi anni, scrupoloso dipendente della monarchia borbone. Prima di divenire convinto rivoluzionario.”

IL LIBRO DELL’INQUIETUDINE DI BERNARDO SOARES (Fernando Pessoa, Feltrinelli). Intervento di Mariangela Notaro


Il Libro dell’Inquietudine si presenta ad occhio nudo come un’accozzaglia in apparenza sconnessa di riflessioni, impressioni, valutazioni, vaneggiamenti della mente. Non sarebbe quindi da ascrivere nella categoria del romanzo, ma piuttosto in quella del diario. Pessoa ha infatti inventato un personaggio di nome Bernardo Soares e gli ha affidato il compito di stendere un diario. Soares è dunque un personaggio di fantasia che usa la sottile finzione letteraria dell'autobiografia. L’autore delega così il diario alla penna di una delle sue molteplici identità letterarie: Bernardo Soares. Il diario di Pessoa copre l’arco di circa un ventennio ed è giunto tra le nostre mani quasi sotto le sembianze di fogli sparsi, come se l’autore avesse voluto privarlo di un ordine concettuale. La bellezza di quest’opera risiede proprio nella possibilità che offre al lettore di farsi leggere a caso e lasciarsi stregare; leggerlo diviene, infatti, un barcamenarsi nella poesia, è identificarsi in qualcuno che si tratteggia come nessuno, è isolarsi da una realtà che pure viene investigata in modo ossessivo ed analitico. Ad una prima disincantata lettura si ha pronta l’impressione che lo scritto non vesta alcuna consistenza, alcuna tangibilità di fatti, impressioni, esperienze. Il ricorrere insistente, sovrastante delle parole "fingere", “inganno”,  "mentire " può infatti facilmente portarci nella direzione di una non considerazione del reale come se Pessoa volesse eludere il nudo, crudo dispiegarsi della vita, ma ad una più coscienziosa lettura questo suo artificio si rivela essere la sola via per affrontare svestiti la nuda realtà. Il libro chiede di essere letto più e più volte per farci diventare coscienti che si tratta invece di un’opera eccezionalmente lucida sull'esistenza. Il risultato finale somiglia a qualcosa come“perdersi in Pessoa” e perdersi vuol dire conoscerlo e conoscersi, guadagnare se stessi. Pessoa è insieme poeta e filosofo e nel libro le due identità si compenetrano costantemente contribuendo a fare dello scritto una singolare opera d’arte. Il suo pensiero visionario di cui è impregnata ogni pagina, è ciò che in realtà conferisce all’uomo Pessoa , alla sua opera e alla vita stessa la sua significatività. Questa è una caratteristica profonda del suo pensiero: comunicarcelo attraverso immagini balenanti, inebrianti anche quando queste sembrano mostrarsi più rispondenti al concreto. Altro elemento degno di nota è il rapporto strettissimo tra l’Io e il resto del mondo, ma ciò che rende questo dettaglio insolito è ancora una volta l’esprimerlo attraverso un’apparente dicotomia d’immagini, pensieri, annotazioni. Pare che Pessoa voglia comunicarci la verità attraverso il suo contrario o l’annullamento della stessa e ciò che colpisce è l'estrema angoscia ed insieme l'estrema lucidità nel considerare ogni cosa, come si può ben vedere in frasi del tipo:“Ho capito, con una illuminazione segreta, di non essere nessuno”. Suona quasi sconcertante questa sua capacità di immergersi nella verità e fluttuare nei suoi labirinti più inesplorati e temuti sino a giungere alla conclusione che nulla di quel che si palesa è veramente. Attraverso la sua opera, Pessoa negando e al tempo stesso riconoscendo tutto e niente vuole educarci al mutamento, alla pluralità che ogni essere è al di là di verità umane date per risolutive e quindi, alla possibilità di risorgere sempre.

domenica 22 aprile 2012

SVETLANA OSTAPOVICI


 “Svetlana Ostapovici is born in Ribnita, Moldova, in 1967. She moved to Italy on 1999 where she lives and works now..” (l’opera qui proposta è di  Svetlana Ostapovici)
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UNUM


“Change is on the horizon... Today's benefits landscape is facing unprecedented changes. People are working longer and more flexible schedules, the cost of health care continues to rise and companies increasingly find it hard to provide competitive benefits while staying on top of changing regulations.
...and we're here to help - At Unum, we understand these challenges. As one of the world's leading benefits providers, thousands of businesses count on us. We help them build a robust benefits package, provide absence management services and keep them informed of emerging trends in employee benefits. The result? Customers who count on forward-thinking solutions backed by a strong and diverse company.”


Nicholas Nickleby by Charles Dickens (Penguin Books)


Around the central story of Nicholas Nickleby and the misfortunes of his family Dickens created some of his most wonderful characters: the muddle-headed Mrs. Nickleby, the gloriously theatrical Crummles, their protegee Miss Petowker, the pretentious Mantalinis, and the mindlessly cruel Squeers and his wife. Nicholas Nickleby's loose, haphazard progress harks back to the picaresque novels of the eighteenth century -- particularly those of Smollett and Fielding -- yet the novel's exuberant atmosphere of romance, adventure, and freedom is overshadowed by Dickens' awareness of social ills and financial and class insecurity. However, as Mark Ford writes in his Introduction to this new Penguin Classics edition, it is precisely these anxieties that "Nicholas Nickleby so often succeeds in transfiguring... into the wildest, most exhilarating forms of comedy."”

Oggi mangio da … n. 218: Ristorante La Locanda di Alia


 “Nel 1952, era appena finita la guerra, allorchè Papà  Antonio, fino ad allora sarto, e Mamma Lucia, casalinga, decisero di aprire una piccola Trattoria. Quattro tavoli ed una stufa a legna, in una cucina di qualche metro. In breve tempo,  divenne sosta per camionisti e viaggiatori di commercio. La loro filosofia era:  una cucina semplice con una materia prima eccellente.  Pinuccio e Gaetano, i loro figli, ancora oggi  rispettano questi insegnamenti..”
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Il libro del giorno: Guarire il Fegato con il Lavaggio Epatico di Andreas Moritz (Macro Edizioni)



Guarire il Fegato con il
Lavaggio Epatico Da non
perdere


Il fegato è l’organo responsabile della distribuzione e del mantenimento costante di “carburante” a tutto l’organismo. Agisce come una vera e propria stazione di depurazione che neutralizza gli effetti nocivi di ormoni, bevande alcoliche e farmaci. Depurando circa un litro e mezzo di sangue al minuto e fornendo la quantità necessaria di sostanze nutritive e di energia, il fegato garantisce il delicato equilibrio che ci mantiene in perfetta salute. Ma non sempre funziona al massimo delle sue capacità. I calcoli biliari, che formano delle ostruzioni al suo interno, possono indebolire in maniera considerevole la sua capacità di depurare il sangue ed è per questo che la loro presenza rappresenta il maggior impedimento all’acquisizione e al mantenimento di un buono stato di salute e vitalità, nonché una delle maggiori cause di malattia. Andreas Moritz in cui l'autore illustra il processo di lavaggio ed espulsione dei calcoli biliari da lui messo a punto e che può essere realizzatoin maniera autonoma a casa propria. Questo metodo naturale di depurazione semplice, economico indolore e sicuro può aiutarci a migliorare la nostra energia, liberarci dal dolore e regalarci bellezza e lucidità mentale, aprendoci le porte di una vita senza malattie.

DAIGUNDER




Daigunder (Bakutō Sengen Daigandā) È una serie anime che ha come protagonisti esseri umani che usano i robot nei tornei. Creato da Aeon e Takara e animato da Brains Base Animation Studio, la serie è andata in onda in TV Tokyo dall’ aprile 2002 al  dicembre 2002.

Graziella Gardini (Direzione Sea Marconi Envirotech Italia) consiglia: Tre volte all’inferno di Cristian Borghetti (Perdisa Pop)


" Tre romanzi brevi che danno nuova forza alla narrativa gotica italiana, tornando alle origini della stessa letteratura dell’orrore: Cristian Borghetti mescola linguaggi antichi e atmosfere storiche per dare vita a un mondo onirico e surreale, denso di citazioni e suggestioni proprie di scrittori come Edgar A. Poe o H. P. Lovecraft. Un’eccezionale immaginazione visionaria al servizio di incubi e paure ancestrali catapulta il lettore nell’oscurità, tra sangue ed erotismo, orrori e follie, creature infernali e misteriosi labirinti della mente, nei quali il macabro si allea con il romantico, la scienza con le arti occulte, l’amore con la morte.
Cristian Borghetti è nato a Lecco nel 1970. Ha studiato Filosofia Estetica all'università di Milano. Nell'ottobre del 2006 ha pubblicato la raccolta Ora di vetro (Montedit). Ha un blog www.cristianborghetti.it

L’ultimo vangelo di Barbara Goldstein. Traduzione di Taddeo Roccasalda (Fanucci Editore e Time Crime)


Un avvincente thriller storico che svela il segreto del mandylion, la raffigurazione del volto di Cristo la cui origine si perde nel buio dei secoli e del mito... Italia, inverno 1453. All’interno di un’abbazia abbandonata, un rudere fortificato in mezzo alle nevi del Gran Sasso, Alessandra d’Ascoli, una mercante di reliquie e confidente di papa Niccolò V, si sveglia: è ferita ma non ricorda nulla, salvo l’immagine di una sanguinosa battaglia. Uno sconosciuto, che afferma di essere suo marito, le rivela che il suo nome è Alessia. C’è tuttavia qualcosa in quell’uomo che le fa paura, qualcosa che le sfugge ma la terrorizza... Nonostante sia così debole, Alessandra si costringe dunque ad alzarsi e si inoltra lungo un sentiero che circonda l’abbazia, fino a una tomba sulla cui lapide è inciso il suo stesso nome. Comincia così un viaggio verso le ombre che assediano il suo passato, un viaggio che ben presto si rivelerà infernale: qual è la sua reale identità? Cos’ha fatto prima di perdere la memoria? Nel frattempo, qualcuno si aggira nel cuore dell’abbazia. Cosa sta cercando? E a chi appartiene quella salma esposta all’interno della cripta? Barbara Goldstein è nata nel 1966. Dopo aver lavorato come responsabile delle risorse umane per una grande banca tedesca, ha deciso di dedicarsi a tempo pieno alla scrittura. Studiosa di filosofia e scienze comportamentali, quando non viaggia per effettuare le sue ricerche risiede a Monaco di Baviera. È autrice di altri sette thriller storici, le cui protagoniste sono sempre donne forti e indomite, che hanno avuto ottimi riscontri di critica e di pubblico. Barbara Goldstein sta scrivendo un nuovo romanzo che ha per protagonista Alessandra d’Ascoli, Das Testament.
«Alessandra, per me, è una specie di alter ego grazie al quale mi muovo nel mondo virtuale del Rinascimento italiano; rispecchia il lato più audace, avventuroso e temerario della mia personalità, una donna capace di osare là dove io mi limito a sognare. È la personificazione della fermezza d’animo, del gusto d’avventura, della curiosità intellettuale e della tolleranza.» Barbara Goldstein

sabato 21 aprile 2012

ROCCO PELLEGRINI


“Rocco Pellegrini è nato a San Donato Val Comino (FR) nel 1954. Artista poliedrico, usa varie tecniche nel tipo pittorico e nella fotografia. Ha tenuto personali a Ferrara, Pignataro Interamna, Cassino e San Donato V.C.. Ha partecipato inoltre a varie rassegne a Milano, Pisa, Ravenna, Ferrara, Trevi (Flash Art Museum), Salerno, Torino, Alatri, Malta (Biennale 1995), Innsbruck (Galerie Bertrand Kass) ecc. ottenendo premi e consensi, fra cui il II Premio al Conc. De Pisis ’95 a ferrara. E’ stato recensito su Flash Art, Il Messaggero, Il Resto del Carlino, Ciociaria Oggi, La Provincia, Art Diary, Mercato ed Arte, Quadri e Sculture, Comed, L’Elite ed altre pubblicazioni.  Sue opere si trovano in collezioni pubbliche e private in Italia e all’estero.” (l’opera qui proposta è di Rocco Pellegrini )

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Xcel Energy


“Our products and services differ based on state. Please select your state (or the state you're interested in) from the list to the left. Why do our products and services differ based on state? Because our business is regulated by state. We have regulated operations in eight Western and Midwestern states. The different regulatory body for each state we serve determines what products and services we deliver in that state.”


Why Nations Fail: The Origins of Power, Prosperity, and Poverty by Daron Acemoglu, and James A. Robinson (Crown Business)


“"Brilliant and engagingly written, " Why Nations Fail "answers the question that has stumped the experts for centuries: Why are some nations rich and others poor, divided by wealth and poverty, health and sickness, food and famine? "Is it culture, the weather, geography? Perhaps ignorance of what the right policies are? Simply, no. None of these factors is either definitive or destiny. Otherwise, how to explain why Botswana has become one of the fastest growing countries in the world, while other African nations, such as Zimbabwe, the Congo, and Sierra Leone, are mired in poverty and violence? Daron Acemoglu and James Robinson conclusively show that it is man-made political and economic institutions that underlie economic success (or lack of it). Korea, to take just one of their fascinating examples, is a remarkably homogeneous nation, yet the people of North Korea are among the poorest on earth while their brothers and sisters in South Korea are among the richest. The south forged a society that created incentives, rewarded innovation, and allowed everyone to participate in economic opportunities. The economic success thus spurred was sustained because the government became accountable and responsive to citizens and the great mass of people. Sadly, the people of the north have endured decades of famine, political repression, and very different economic institutions--with no end in sight. The differences between the Koreas is due to the politics that created these completely different institutional trajectories. Based on fifteen years of original research Acemoglu and Robinson marshall extraordinary historical evidence from the Roman Empire, the Mayan city-states, medieval Venice, the Soviet Union, Latin America, England, Europe, the United States, and Africa to build a new theory of political economy with great relevance for the big questions of today, including: - China has built an authoritarian growth machine. Will it continue to grow at such high speed and overwhelm the West? - Are America's best days behind it? Are we moving from a virtuous circle in which efforts by elites to aggrandize power are resisted to a vicious one that enriches and empowers a small minority? - What is the most effective way to help move billions of people from the rut of poverty to prosperity? More philanthropy from the wealthy nations of the West? Or learning the hard-won lessons of Acemoglu and Robinson's breakthrough ideas on the interplay between inclusive political and economic institutions? "Why Nations Fail "will change the way you look at--and understand--the world.”

Oggi mangio da … n. 217: Ristorante L’Antico Ulivo


“Il Ristorante – Pizzeria L’Antico Ulivo si trova a Civita (CS), uno dei paesi più pittoreschi della Calabria, distante appena venti chilometri dalle spiagge dell’Alto Ionio e porta d’accesso alle incontaminate aree montuose del Parco Nazionale del Pollino. La sala, al pian terreno di un grazioso palazzetto ottocentesco, mette a disposizione 80 posti in un ambiente raccolto, caldo e raffinato, caratterizzato da belle volte a crociera con i mattoni a vista: il posto ideale per gustare le specialità che Patrizia, la padrona di casa e di cucina, prepara per palati che non si accontentano del “tipico” alla moda, conservando gli odori e i sapori della tradizione civitese. Nelle più miti giornate primaverili e nelle tiepide serate estive è possibile accedere al giardino dove, oltre all’antichissimo ulivo, si aggiungono vecchi fichi, peri, pruni, altri alberi da frutto e piante ornamentali tipiche del luogo. Intorno è possibile ammirare lo stupendo paesaggio delle rocce a strapiombo, mentre il paese si arrampica sul pendio. Sullo sfondo, il canto di gufi e usignoli – confuso dallo scroscio delle acque del Raganello che scendono nelle Gole – offrono intensi momenti di tranquillità.”

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Il libro del giorno: Umiltà di Ruben Cedeno (Editrice Italica)



Umiltà


Questa opera fu pubblicata il 27 ottobre 1986, Giorno del Disarmo Mondiale, nell'Anno ''Internazionale della Pace, durante la "Giornata Mondiale della Preghiera per la Pace" realizzata in Assisi con la partecipazione dei capi e rappresentanti delle Chiese cristiane e delle religioni di tutto il mondo invitati dal Santo. Padre e Beato Giovanni Paolo II, Gran Maestro della Divina Misericordia, al quale l'autore diede personalmente una copia di questo libro

DAI GUARD




Dai-Guard (Chikyu Boei Kigyō Dai Gado), definito tecnicamente "Terrestrial Defense Corp. Dai-Guard" è una serie televisiva di anime, prodotta da Xebec, e diretta da Seiji Mizushima.  E ' andata in onda dal 5 ottobre 1999 al 28 Marzo, 2000 su TV Tokyo, per 26 episodi.

Graziella Gardini (Direzione Sea Marconi Envirotech Italia) consiglia: Un segreto non è per sempre di Alessia Gazzola (Longanesi)


"Mi chiamo Alice Allevi e ho un grande amore: la medicina legale. Il più classico degli amori non corrisposti, purtroppo. Ho imparato a fare le autopsie senza combinare troppi guai, anche se la morte ha ancora tanti segreti per me. Ma nessun segreto dura per sempre. Tuttavia, il segreto che nascondeva il grande scrittore Konrad Azais, anziano ed eccentrico, è davvero impenetrabile. E quella che doveva essere una semplice perizia su di lui si è trasformata in un'indagine su un suicidio sospetto. Soltanto Clara, la nipote quindicenne di Konrad, sa la verità. Ma la ragazza, straordinariamente sensibile e intelligente, ha deciso di fare del silenzio la sua religione. Non mi resta che studiare le prove, perché so che la soluzione è lì, da qualche parte. Ma studiare è impossibile quando si ha un cuore tormentato. Il mio Arthur è lontano, a Parigi o in giro per il mondo per il suo lavoro di reporter. Claudio, invece, il mio giovane superiore, il medico legale più brillante che conosca, è pericolosamente vicino a me. Mi chiamo Alice Allevi e gli amori non corrisposti, quasi più delle autopsie, sono la mia specialità."

Il caso Maloney - La prima indagine del detective Joe Faraday. Traduzione di Mara Bevilacqua (Fanucci Editore e Time Crime)

Con Il caso Maloney, Graham Hurley inaugura una serie che in Gran Bretagna e in Francia ha fatto scalpore: thriller forti di una scrittura scabra e cristallina, e di una capacità di restituire la realtà della scena criminale con tale efficacia da annoverare tra i molti estimatori i più alti gradi della polizia e dell’investigazione del Regno Unito. Stewart Maloney è scomparso nel nulla: l’ispettore Joe Faraday è convinto che sia stato assassinato. Ma ci si può basare su una semplice intuizione in un luogo come Portsmouth, una delle città più povere e violente d’Inghilterra, dove le uniche leggi sono il traffico di droga e il crimine, e la sola regola è l’omertà? Sprecare energie dietro un presunto caso di omicidio è una perdita di tempo che Joe non può permettersi. Ma Faraday sta lottando anche contro altro: sotto un cielo grigio che incombe, nel quale solo il volo degli uccelli sembra avere ancora una direzione e un senso, i demoni di un passato che lo ossessiona non gli concedono tregua. Perché ritrovare Stewart Maloney vivo o morto è il perno intorno al quale ruota ormai la sua intera esistenza: e fallire significherebbe arrendersi a quei demoni, arrendersi alla follia...
Graham Hurley è nato nel 1946 a Clactonon-Sea, Essex. Dopo una fortunata carriera come documentarista, ha deciso di dedicarsi interamente alla scrittura. Il caso Maloney, primo thriller della serie che ha per protagonista Joe Faraday, consta al momento di dodici volumi e ha conosciuto un ampio consenso di critica e di pubblico; France 2 ha prodotto una fortunata trasposizione televisiva di quattro romanzi della serie. Hurley vive e lavora a Exmouth, nel Devon, con la moglie Lin, i tre figli e un gatto. «Se siete convinti, come lo sono io, che alcuni settori della nostra società siano al collasso, tenete presente che la prima testimone del degrado al quale si è giunti è la polizia. Perché è la polizia la prima ad avere a che fare con la rottura dei vincoli familiari, con gli orrori di un’educazione sbagliata, con la povertà e le ingiustizie che questa implica. Quello di cui sono testimoni oggi gli agenti di polizia è spesso lo specchio di quello che domani ci riguarderà tutti.» Graham Hurley

venerdì 20 aprile 2012

NEW PEP - Il quadro non è che un prodotto


C’era una volta la Pop Art. Un’arte fatta per le masse. Nata per la gente. Prodotta per il popolo. Popular, appunto. Da ingurgitare e consumare, esattamente come qualsiasi altro prodotto. Erano gli anni ’50-’60.  Andy Wharol, con la sua produzione seriale di ritratti serigrafati, dava inizio ad una sorta di catena di montaggio dell’arte. Trasponeva nella sua Factory la versione post-moderna della rinascimentale bottega d’artista, avvallando la teoria riguardante l’opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità tecnica già esposta da Walter Banjamin nel 1935,  e secondo la quale un’immagine più volte vista – dunque riconoscibile perché entrata a far parte del bagaglio iconico collettivo –, avrebbe in sé il potenziale per diventare un  eccezionale veicolo comunicativo. Un veicolo dall’idioma chiaro e fruibile e dall’impatto immediato, capace di  propagare  messaggi valicanti  lo status decorativo dell’immagine. Negli anni del Pop artisti come Warhol, Oldenburg e Dine recuperavano i loro soggetti  direttamente dagli scaffali di un supermercato o nei fast food, operando, in termini di scelta iconografica, una autentica decontestualizzazione duchampiana, capace di convertire un prodotto riconoscibile in opera d’arte. Quel prodotto, però, veniva ri-prodotto in chiave artistica, mediante tecniche grafiche, pittoriche o scultoree.  Era, dunque, l’arte che imitava il prodotto da scaffale o l’icona holliwoodiana, per rendersi istantaneamente fruibile. Oggi, a distanza di più di mezzo secolo, un artista come Pep Marchegiani  decide di ribaltare  i principi di base della Pop Art, nonché le regole di mercato. Capisce che,  per essere comunicativamente incisiva, l’immagine riconoscibile – il marchio, il logo, il ritratto o la caricatura del personaggio noto - deve essere riprodotta su supporti accessibili al grande pubblico, ovvero a quella fetta piuttosto farcita di gente che nelle gallerie e nei musei non entra quasi mai. Come afferma lo stesso Pep: “Il messaggio è indubbiamente lo stesso, quello che cambia è la scelta del supporto sul quale produrlo. La differenza è nella tecnica”. È  il prodotto stesso a farsi arte. Non più il dipinto, la serigrafia o la scultura, già capaci di ritrarlo e riprodurlo quale totem per la memoria iconica di massa. Il prodotto è già messaggio. Ma nella produzione di Pep Marchegiani si fa opera d’arte riproducibile, facilmente acquistabile, e altamente comunicativa. E lo stile adottato per perseguire un tale obiettivo non poteva che essere palesemente popular: essenziale, illustrativo e pubblicitario. Contorni netti e campiture. Talvolta piatte, talaltra strutturate a costruire volumi per livelli di gradazioni tonali. A questo punto è naturale captare che,  se l’immagine viene riprodotta su felpe,  t-shirt, borse, cover per iPhone o ruote di mountain bikes, la porzione di pubblico predisposta a riconoscerla e  fagocitarla sarà più variegata. Come afferma lo stesso  Pep “... trovo che l’opera  debba  comunicare sui più disparati supporti e essere alla portata di tutti dal collezionista al collezionista”. Le sue opere-prodotto  divulgano messaggi visivi audaci e impertinenti. Più precisamente agiscono una denuncia sociale, sfrontata e mai esiziale. Sono critiche formulate in chiave ironica e polemica.    Accuse sottili (ma non troppo), edulcorate dalla nettezza del segno e del colore. Con la stessa celerità di un rotocalco o di una pagina web,  Marchegiani  coglie la notizia, la mastica e la trasforma graficamente in un messaggio visivo da stampare e vendere al dettaglio. È così che nascono cicli in cui le immagini denunciano apertamente il principio di ‘sfruttamento’ –  umano, fisico e culturale –  sul quale si fonda il profitto stesso delle imprese. È il caso di Multinational. “Se penso al contenuto di un Big Mac – asserisce l’artista – mi viene in mente di denunciarli per strage”. Ecco allora personaggi politici mutare ridicolmente  in icone manga o eroi dei fumetti e dei cartoons. È il caso di Umberto Bossi, trasformato in una sconcertante Hello Kitty!  Perché secondo Pep, uno come lui non può che essere il prodotto di una multinazionale:  “… un essere umano pensa e comunica, il Bossi-Kitty esegue e si rompe, viene stampato su maglie ed è venduto grazie alla sua confezione con tanto di slogan sul ‘cell'hoddùro’… In sostanza Bossi è la risposta padana ad Hello Kittty, come il Trota è l'anti My Melody…”. La forza comunicativa e mediatica di Pep Marchigiani  è testimoniata  dai 20.000 visitatori che cliccano ogni giorno sulla sua pagina Facebook. Mentre  il suo brand  è prodotto  in licenza da grandi aziende, e  risulta presente in circa 200 boutique di alto livello. Una forza comunicativa pari a quella che le sue tele  hanno in galleria. Perché ora il collezionista non è il più soltanto il colto amatore d’arte, ma è anche  - e soprattutto – l’anonimo cittadino che indossa una felpa o una t-shirt. In questo senso, la produzione e riproduzione di Marchegiani sembra andare  ben oltre il concetto di Neo o New Pop. Si potrebbe parlare piuttosto di tendenza New Pep! Quando il quadro non è che un prodotto, e la vera opera d’arte diventa la t-shirt. A primavera inoltrata, in un festival di mutevoli cromie,  la Galleria Famiglia Margini di Milano ospita le sensazionali e sovversive creazioni  di Pep Marchegiani,  in una mostra che rovescerà il vostro modo di percepire l’oggetto d’arte. Sardonici ritratti e irriverenti caricature immortaleranno i grandi inganni della società contemporanea. Troverete magliette appese alle pareti come fossero quadri, e cover per cellulari esposte su piedistalli. Non mancheranno  le irriverenti pitto-sculture e i multipli in formato  polaroid. L’arte trascenderà l’arte, per diventare oggetto d’uso quotidiano.  E la causticità dell’immagine crescerà in modo esponenziale, proprio grazie all’istantanea riconoscibilità di loghi e soggetti, impastati con  lungimiranza dell’artista.  Perché l’opera  non è più pezzo unico da museo, ma può diventare oggetto riproducibile. Oggetto d’arte o oggetto d’uso. Indossabile e godibile.  Nasce una nuova forma di collezionismo di massa. Il messaggio visivo è immediatamente vendibile a chiunque. L’arte esce della galleria per entrare nel guardaroba della gente. Un modo decisamente esclusivo per fornire a compratori provenienti da qualsiasi status sociale,  e  di qualsiasi livello culturale, una nuova chiave di lettura della realtà.
Perché, per dirla  con le parole di Janet  Wolff:
“…. l’attività artistica intesa come genere di lavoro unico, con un prodotto anch’esso unico, addirittura trascendentale, è  un’idea errata, basata su determinati sviluppi storici, generalizzata erroneamente ed erroneamente considerata essenziale alla natura dell’arte.”

NEW PEP - “Il quadro non è che un prodotto." Mostra personale di Pep Marchegiani. Dal 27 Aprile al 27 maggio 2012. A cura di Giovanna Lacedra e Grace Zanotto.
Galleria Famiglia Margini - Via Simone D’Orsenigo, 6
20135 Milano
Vernissage: venerdì 27 aprile, ore 18.30

Info: www. famigliamargini.com / famiglia margini@gmail.com/ canoneinverso1977@libero.it
Tel.   +39/ 328 7141308

LUCIA SARTO


 “Lucia Sarto nasce in provincia di Udine nel 1950. Nel 1961 a Trieste si aggiudica il I° Premio al Concorso Regionale di Pittura per studenti delle Scuole Medie. La sua formazione artistica avviene tra Venezia e Torino, città nelle quali partecipa con notevole successo alle prime importanti Collettive. È a Torino, famoso centro della Cultura e dell'Arte Italiana, che si consacra Pittrice dell'Anno in una personale al Palazzo della Regione con le opere più significative del suo "Realismo Romantico". Ha al suo attivo oltre cento Mostre, di cui una cinquantina di Personali in Italia ed all'Estero. Nel 1979 a Como riceve il premio "Pittrice dell'Anno". Nel 1980 al Palazzo delle Manifestazioni a Como le viene assegnato il Premio "Costa Armatori" per le Mostre allestite sui Transatlantici nelle Crociere Internazionali. Nel 1981 riscuote un notevole successo di critica e di pubblico alla rassegna presso le Cave di Treviso. Nel 1983 partecipa, su invito, alla Expo Arte di Bari e alla Rassegna Internazionale d'Arte al Palazzo delle Manifestazioni di Salsomaggiore. Inoltre il Museo Civico di Foggia le dedica un'antologica di prestigio di grande successo. Tra il 1983 e il 1984 espone in diversi Paesi europei: sue le personali alla Galleria Kuck di Eschweiler (Aquisgrana), alla Castle Mews Gallery di Londra, all'Internationale Messe di Basilea. E' presente dal 1984 nella prestigiosa Galleria Otto di Vienna, in cui ogni anno viene allestita una sua Personale. Nel biennio 1986/87 è presente alle Fiere d'Arte di Parigi e di Los Angeles. Partecipa dall'86 a tutte le edizioni della Poggibonsi Arte, importante manifestazione ideata e promossa da Tommaso Giotti. Proprio su iniziativa di questi, nel 1993 viene proposta una sua personale al Palazzo Affari di Firenze. I suoi lavori sono presenti: dal 1993 alla galleria S.Giorgio di Portofino (GE), dal 1995 alla Decò Art Gallery di Lignano Sabbiadoro (UD) e dal 1998 alla Galleria Melori & Rosenberg di Venezia. Dal 1998 al 2005 partecipa all'Art Expo di New York. Nel 2005 la "Melori & Rosenberg Publishing" pubblica un nuovo catalogo con le opere più recenti. Le sue opere si trovano nelle più importanti collezioni pubbliche e private a Monaco, New York, Tokyo, Nagoya, Vienna, Francoforte, Londra, Portofino, Venezia. Nel maggio 2005 partecipa con due quadri alla mostra collettiva "Venice - Views on Ghetto" organizzata dalla Galleria Melori & Rosenberg presso la Sala Midrash Leone da Modena nel cuore del Ghetto Vecchio di Venezia. Nel settembre 2005 in occasione della VII Giornata Europea della Cultura Ebraica la Galleria Melori & Rosenberg inaugura presso la stessa sala storica una personale dell'Artista, "La Poesia dell'Attimo". La mostra riscuote un gran successo di pubblico e critica, motivo per cui verrà prorogata di oltre un mese. Nel giugno 2006 in seguito a contatti intercorsi tra la Galleria Melori & Rosenberg e l'Istituto Italiano di Cultura di Tel Aviv, l'Ambasciatore d'Italia in Israele Dr. Sandro De Bernardin ospita le opere della Mostra Views on Ghetto in occasione della Festa della Repubblica. In occasione di questo evento, la Casa Editrice Melori & Rosenberg pubblica un catalogo contenente le presentazioni dell'Ambasciatore e del Sindaco di Venezia, Prof. Massimo Cacciari. La Mostra "Venice - Views on Ghetto" diventa itinerante e viene ospitata dal Museo Italiano di Arte Ebraica U. Nahon di Gerusalemme e dagli Istituti di Cultura Italiana di Haifa e di Tel Aviv. Nell'aprile 2006 Lucia Sarto espone i suoi dipinti presso le " Otto Galerie" di Vienna. Nell'estate dello stesso anno i giclee delle sue opere più recenti vengono richiesti per l'allestimento del Cafè Jaleo, un punto di ritrovo a carattere culturale a Lanzarote. Dall' 1 al 31 dicembre 2006 partecipa all'importante collettiva "SMALLWORKS" presso la Galleria d'Arte ADDISON di Boca Raton (Florida). Da febbraio 2007  in esposizione permanente presso la Thornwood Gallery a Houston in Texas. Sempre a febbraio dello stesso anno l'Addison Gallery organizza una mostra personale con i nuovi lavori di Lucia Sarto " One Woman Exhibition" a Boca Raton FL che si protrae fino a marzo 2007. Da giugno 2007 i suoi originali sono in mostra permanente presso la Behr-Thyssen, Manhattan New York City. In concomitanza con questo evento il numero di giugno 2007 della prestigiosa rivista d'arte Art World News, pubblica un interessante articolo sui suoi lavori. Dal 4 al 25 gennaio 2008 la Thornwood Gallery le allestisce una mostra personale che presenta una ventina delle sue opere più recenti. A ottobre 2009 la A&D di Como organizza una personale dal titolo "Percorsi" promossa da AMACI nella giornata del Contemporaneo e con il patrocinio del comune di Como. A dicembre dello stesso anno ha partecipato al progetto culturale - 15² KUNST Macht Schule - ad Amburgo, terminato con un'asta da Sotheby's a Londra. Nel 2010 partecipa a Venezia all'importante collettiva "Nello Spazio della Croce", organizzata dalla Galleria Melori & Rosenberg in collaborazione con la Chiesa di San Salvador. Dal 16 Maggio 2010 la Galleria Melori & Rosenberg di Venezia presenta Lucia Sarto in "Interior Colors" una personale che apre il ciclo di mostre sul tema "Kitchen"” (l’opera qui proposta è di Lucia Sarto)

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CSX

“CSX Corporation, together with its subsidiaries based in Jacksonville, Fla., is one of the nation's leading transportation suppliers. The company’s rail and intermodal businesses provide rail-based transportation services including traditional rail service and the transport of intermodal containers and trailers. Overall, the CSX Transportation network encompasses about 21,000 route miles of track in 23 states, the District of Columbia and the Canadian provinces of Ontario and Quebec. Our transportation network serves some of the largest population centers in the nation. More than two-thirds of Americans live within CSX’s service territory. CSX serves major markets in the eastern United States and has direct access to all Atlantic and Gulf Coast ports, as well as the Mississippi River, the Great Lakes and the St. Lawrence Seaway. The company also has access to Pacific ports through alliances with western railroads. CSX moves a broad portfolio of products across the country in a way that minimizes the effect on the environment, takes traffic off an already congested highway system, and minimizes fuel consumption and transportation costs.”

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