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giovedì 11 agosto 2011

LA NUOVA FERRARI FF 4X4 660cv motore 12v

On Youtube by NuoviMotori

Bruto II di Vittorio Alfieri (Liber Liber on Ebookyou)












Bruto II è una tragedia sulle idi di marzo scritta da Vittorio Alfieri e pubblicata nel 1789. È una delle ultime tragedie alfieriane ed ha origine dalle letture di Plutarco. Bruto Marco Giunio, pretore,fervido sostenitore delle libertà repubblicane, apparteneva alla setta degli Stoici e fu uno degli organizzatori della congiura contro Cesare, reo di non rinunciare al proprio potere assoluto a favore della repubblica di Roma. Cesare caduto a terra sotto i colpi dei congiurati vedendo anche Bruto con il pugnale insanguinato gli disse : « Figlio.... e tu pure?...Io moro... » Nel personaggio di Bruto pervade un conflitto interiore per la consapevolezza che Cesare fosse il padre e che gli avesse perdonato di aver combattuto contro Roma nella battaglia di Farsalo. « .. È spento di Roma il re; grazie agli Iddii sen renda...Ma ucciso ha Bruto il proprio padre;... ei mertada voi la morte... E viver volli io forse?.... » La scena si svolge dapprima al Tempio della Concordia, poi presso la Curia di Pompeo in Roma. Il cambiamento viene annunciato nel corso della tragedia, alla fine della prima scena del primo atto, quando Cesare invita i presenti a riunirsi all'alba seguente: « Al sol novello, lungi dal Foro, e senza armate scorte che voi difendan dalia plebe, o dunque, entro la Curia di Pompeo invito... »

Il conte Vittorio Amedeo Alfieri (Asti, 16 gennaio 1749 – Firenze, 8 ottobre 1803) è stato un drammaturgo, poeta e scrittore italiano.

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Il libro del giorno: Costa d'Argento e Capalbio. Con le Guide d'Autore i cantautori ci accompagnano nelle loro terre (Effequ)












Tornano con due titoli e una rinnovata veste grafica le Guide d'Autore effequ. Come da tradizione corredate di un prezioso corredo fotografico le Guide d'Autore offrono al lettore l'occasione di farsi accompagnare in una città o in un lembo di terra da un cantautore (e non solo…) che quella terra la conosce, perché ci è nato. Questa volta tocca a Francesco Quatraro raccontarci i segreti della Costa d'Argento e a Claudio Bellumori svelarci i saliscendi tra le mura di Capalbio. Le guide sono illustrate dalle foto di Andrea de Maria (Costa d'Argento) e Andrea Bastogi (Capalbio).

Dov’è la Costa d’Argento? E soprattutto: è davvero d’argento? No. Però è bellissima. Prendete un po’ di macchia mediterranea, bagnatela con acqua più o meno salata, amalgamate il tutto con un bel po’ di vento e infine buttatelo. Vi rimarrà indelebile nel ricordo il tratto di costa che va da Capalbio a Talamone, passando dall’Argentario e così via, senza fermarsi mai. Questa guida d’autore offre un percorso tra il riflessivo e l’appassionato, tra il serio e il faceto, per scoprire minuzie e grandezze della costa maremmana più suggestiva di sempre. Visti dall’alto e dal basso, tra segreti e consigli utili, spiagge e paesi raccontati dalle orecchie di un cantautore che da queste parti c’è nato e cresciuto e ci vive ancora, e se lo portano via, come dice lui stesso, urla. Perché in Costa d’Argento si finisce per capire che cos’è la saudade in salsa italiana, quanto è bella, nascosta e sfuggente. La guida è anche corredata da un particolarissimo viaggio sulla Costa d’Argento fatto per immagini da uno dei fotografi maremmani più conosciuti. Oltre che da utili informazioni di servizio (dove si mangia, dove si dorme, cosa c’è da vedere) in pratiche schede che si trovano nei contenuti speciali in fondo al libro.

Capalbio. Uno dei borghi toscani più famosi d’Italia, tanto piccolo quanto notevole per i gradi conquistati sul campo negli anni. Medaglie al valore simboliche, soprattutto frutto di una bellezza naturale, che ancora riesce a sedurre gli sguardi di tanti. Nel testo c’è la storia del paese e il suo sviluppo, dall’antichità, alla riforma agraria degli anni ’50, ai giorni nostri. E poi il mare, la caccia, le sagre, l’Oasi WWF, il Giardino dei Tarocchi e molto altro ancora. Nel mezzo alcune testimonianze dirette, strumento chiave per rendere più diretto il racconto. Storie della porta accanto, che confermano il fascino e lo splendore di questo splendido spicchio di Toscana. La guida è anche corredata da un viaggio per immagini molto personali e particolari, oltre che bellissime, compiuto da uno dei fotografi maremmani che più conosce questi posti. Inoltre ci sono anche utili informazioni di servizio (dove si mangia, dove si dorme, cosa c’è da vedere) in pratiche schede che si trovano nei contenuti speciali in fondo al libro.

Gli autori:

Come occupazione principale Francesco Quatraro fa il cantautore di ventotto anni. È nato a Orbetello, è andato via da Orbetello, è tornato a Orbetello. Con Effequ ha già pubblicato due racconti Cinica, nella raccolta Il sapore del fumo; e Riflessioni in La voce dei matti.

Claudio Bellumori è un capalbiese doc e svolge il suo lavoro di giornalista per il Tirreno tra la Maremma e Roma. Laureato in Scienze politiche, appena ne ha l'occasione butta via penna e taccuino per indossare la maglia della Torbiera, squadra di calcio amatoriale che milita nel campionato Uisp di Prima divisione.

La collana: Guide d'Autore sono eleganti guide tascabili, in cui i cantautori ci guidano attraverso le loro terre con sguardo trasognato e dissacrante.

Capalbio, di Claudio Bellumori, Effequ, pp.128, euro 9

La Costa d’Argento, di Francesco Quatraro, Effequ, pp. euro 9

Un’estate “al fresco” con James Lowen, Philip Conkling, Richard Alley, Wallace Broecker, George Denton, Gary Comer e Edward J. Larson!












Quest’estate si sta presentando con temperature veramente bollenti e che stanno superando qualsiasi record. Almeno in America, e soprattutto dal punto di vista economico! Dunque per programmare dei viaggi almeno fino a fine agosto se non si ponderano bene le scelte si rischia di trovarsi davvero in brutte acque. Ad esempio qualcuno sa che nel Maine negli Stati Uniti ricco di boschi ombrosi e fresche acque, non è difficile imbattersi in condizioni meteorologiche estreme? Per coloro che desiderano trovare un posto davvero “cool”, ho pensato ad alcuni suggerimenti:
1. Antarctic Wildlife: A Visitor’s Guide, by James Lowen (Princeton/WildGuides, $22.95) questo libro nelle intenzioni dell’autore è una vera e propria guida indispensabile a identificare le miriadi di uccelli marini, foche, balene e, naturalmente, pinguini che vivono nella regione antartica. Un’opera corredata da foto a colori, tabelle e indici, suggerimenti su come scegliere una crociera ed individuare i luoghi migliori per osservare la fauna selvatica, oltre ad un attento esame delle minacce ambientali per i residenti autoctoni di quelle latitudini
2. The Fate of Greenland: Lessons from Abrupt Climate Change, by Philip Conkling, Richard Alley, Wallace Broecker and George Denton with photographs by Gary Comer (MIT, $29.95). Questo volume pone l'attenzione sulla Groenlandia, che è diventata un vero e proprio barometro dei cambiamenti climatici in tutto il mondo, grazie alla sua vasta coltre di ghiaccio che copre il 90 per cento della massa terrestre, ed è considerata la terra più grande al di fuori dell'Antartide. Fotografie mozzafiato accompagnano saggi dagli scienziati coinvolti in diverse spedizioni, mentre esaminano la storia della Groenlandia con i suoi relativi cambiamenti climatici improvvisi
3. An Empire of Ice: Scott, Shackleton, and the Heroic Age of Antarctic Science, by Edward J. Larson (Yale, $28). Un professore di storia e di diritto alla Pepperdine University a Malibu, in California, Edward J. Larson raccoglie in questo volume le cronache delle tre escursioni significative in Antartide fatte dagli inglesi negli anni precedenti la prima guerra mondiale. Un nome su tutti? Ernest Shackleton e la sua Nimrod Expedition (1907-1909). Questo libro chiarisce che la scoperta è stata veramente la forza trainante dietro ognuno di questi viaggi, soprattutto se si pensa che la Gran Bretagna ha sempre utilizzato la ricerca scientifica come pilastro delle sue ambizioni coloniali. Larson ha fatto una ricerca incredibile, e dunque non può che considerarsi un libro da leggere assolutamente

mercoledì 10 agosto 2011

THE FORCE by Volkswagen

The spot features a pint-sized Darth Vader who uses the Force when he discovers the all-new 2012 Passat in the driveway. It leverages humor and the unforgettable Star Wars™ score to create an emotional commercial. Find out why the all-new Passat is worth the wait at http://blogs.vw.com/2012-passat/#vwhsignup

Il libro del giorno: La rabdomante di Bradford Morrow (Elliot edizioni)












Volevo segnalarvi un libro appena uscito per Elliot: "La rabdomante" di Bradford Morrow. È un romanzo molto singolare, di un autore americano che è riuscito a sviluppare nuove contaminazioni nel genere mistery, tanto da creare un romanzo avvincente e allo stesso tempo molto colto per la lingua e lo stile. Impressionante la profondità dell'introspezione psicologica che rende questo romanzo un'affascinante indagine sul difficile rapporto tra l'uomo e quegli aspetti della natura che la scienza non è in grado di spiegare. Insomma un mistery ingegnoso che è anche una storia d’amore travolgente, carica di suspence, resa in una prosa davvero magica. Questo libro è da leggere con le dovute precauzioni, perché realizza l’alchimia perfetta tra suspense e sentimento in un’unica storia senza interruzioni che ti teneva in sospeso tra congetture e paura fino alla fine. Cassandra Brooks è una “strega dell’acqua”, ed ha ricevuto dal padre questa singolare proprietà. La prima volta era ancora una bambina, quando ha avuto la visione della morte del fratello maggiore. Da allora vive con il rimorso di non aver potuto fare niente per impedirla. Ora che è una donna adulta e madre single di due gemelli, riesce a sbarcare il lunario sia come insegnante part-time sia con gli incarichi come rabdomante che le arrivano dai vicini. Un giorno, mentre cammina in una foresta alla ricerca di acqua per un cliente, si imbatte nella visione scioccante di una ragazza impiccata ad un albero. Tornata sul luogo con la polizia, però, del corpo non c’è traccia, e questo contribuisce ad alimentare la diffidenza che l’accompagna da anni. Il mattino seguente, Cass e lo sceriffo, suo amico di vecchia data, si aggirano nuovamente per il bosco in cerca di indizi, quando all’improvviso tra gli alberi avanza una giovane in evidente stato di shock. Da quel momento strani fatti iniziano a verificarsi, tra visioni e oscuri presagi, stringendo Cass in un inquietante susseguirsi di pericoli, in una sfida mortale che affonda le radici nel suo lontano passato. In via di traduzione in dieci paesi, La rabdomante è un mystery originalissimo che indaga su enigmi del visibile e dell’invisibile, sui segreti del cuore e su quelli della natura, unendo sapientemente raffinati elementi letterari con la suspense, il gotico e il soprannaturale in un’opera indimenticabile che supera ogni confine di genere.
Bradford Morrow è nato a Baltimora nel 1951, dopo un decennio di vagabondaggi tra Honduras, Francia, Inghilterra e Italia si è stabilito a New York. Professore di letteratura, è autore di romanzi, saggi, poesie e libri per bambini e cofondatore della prestigiosa rivista letteraria «Conjunctions». Insieme a Patrick McGrath ha curato l’antologia New Gothic, dedicata alla letteratura gotica americana contemporanea. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti per la sua opera in ambito letterario, tra cui la Guggenheim Fellowship, il PEN/Nora Magid Award for Editino, un Academy Award for Literature (1998), l’O. Henry Prize for short story per Lush (2003).

Bruto 1 di Vittorio Alfieri (Liber Liber on Ebookyou)













Bruto I è una tragedia storica di Vittorio Alfieri portata a compimento fra il 1786 e il 1787. L'Alfieri la dedica a George Washington, il "liberator dell'America". Bruto Lucio Giunio sollevò il popolo alla tirannia di Re Tarquinio il Superbo e assisté all’esecuzione dei suoi due figli rei di tramare contro di lui a beneficio dei Tarquini. « ...alla mannaja da lor mertata or porgeriano il collo tanti e tanti altri; e n'anderiano esentiduo soli rei, perché nol pajon tanto? S'anco in fatti nol fossero, eran figli del consol: scritti eran di proprio pugno fra i congiurati: o morir tutti ei denno,o niuno. Assolver tutti, è un perder Roma; salvar due soli, iniquo fia, se il pare... »

Il conte Vittorio Amedeo Alfieri (Asti, 16 gennaio 1749 – Firenze, 8 ottobre 1803) è stato un drammaturgo, poeta e scrittore italiano.

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UGO MAZZOTTA: L’INTRIGANTE INCIPIT I suoi nuovi lavori in corso. Intervista a cura di Michela e Alessia Orlando












Ugo MAZZOTTA, ha ricevuto le domande per l’intervista e come una saetta ha spedito, via iPad, le risposte. Pertanto,la veste grafica è leggermente diversa dal solito. La lasciamo così come è: è giusto tutti sappiano quanto questo Autore sia ipertecnologico. Ci sentiamo davvero gratificate per il tempo che ci ha dedicato. È corretto evidenziare come le modalità che stiamo utilizzando per le interviste (spedire le domande e ricevere le risposte per e-mail), non consentano una modifica contestuale e non ci pare corretto correggere-modificare le domande senza che l’Autore lo sappia e magari possa prendere le misure della nuova versione. Pertanto le lasciamo come sono. Il lettore comprenderà, così, il nostro apparente scarso acume e ci scuserà. Segnaliamo gli ottimi consigli che emergono dal testo e speriamo siano utili a qualcun altro, oltre noi.

Evidenziamo la prima risposta: la foto che ha utilizzato come stimolo per l’incipit è quella che tutti potete vedere.

INTERVISTA

D. La prima domanda è un regalo: ecco, prendi questa foto; guarda l‘orologio, vedi che ore sono; osservala bene per due minuti. Poi basta. Chiudi gli occhi; rivedila. Riapri gli occhi e scrivi: l‘incipit per un libro che l‘immagine ti suggerisce. Siamo tutti in trepidante attesa…e promettici che lo userai, se ti è possibile farlo.

R. Sollevò la testa, nonostante ogni movimento gli provocasse una fitta alla nuca. Federica era lì, a due passi da lui, pochi gradini più in alto. Immobile, anche lei; appoggiata di traverso alla parete. Cominciò a ricordare, con difficoltà. Era caduto dalle scale, poi tutto si era spento, ma prima? Perché anche Federica sembrava priva di sensi? E perché gli sembrava così importante ricordare cosa stringeva ancora la ragazza nella mano destra, quella nascosta dietro il suo corpo accasciato sul gradino?

D. Tutto inizia con COMMISSARIATO DI POLIZIA “LA BELLA NAPOLI“?

R. Sì e no. È stato il mio primo romanzo pubblicato, e il primo che ho scritto pensando seriamente a mandarlo agli editori. Ma già intorno ai vent’anni avevo scritto un romanzo giallo à la Christie, a penna, su un quaderno. Ho sempre voluto scrivere.

D. Prima la tua mente diabolica, e forse omicidiaria, dove era? Come liberava la propria creatività?

R: Ovunque e in molti modi. Sono figlio di musicisti, ho provato a scrivere canzoni, a disegnare fumetti, fin da quando ero adolescente.

D. C‘è una tecnica speciale per giungere a una buona trama?

R: Immagino ce ne siano tante, forse quanti sono gli scrittori. La mia tecnica, se la si può definire tale, è di trovare uno spunto che mi piacerebbe leggere in un libro scritto da qualcun altro e andare avanti nel modo in cui mi piacerebbe vedere sviluppato quello spunto. Io leggo quello che scrivo mentre lo scrivo, ho sempre pensato al mio modo di lavorare come a una specie di lettura attiva.

D. Si può contaminare una trama noir con implicazioni comiche, senza rischiare di far calare la tensione? Potrebbe funzionare un personaggio che ammazza allegramente, con gioia sincera, senza alcuna apparente perversione, con piena consapevolezza e con presunta normalità?

R: La contaminazione tra comico e noir è una delle più frequentate e forse una delle poche che può funzionare bene, sempre a condizione di saperci fare. Nel noir moderno c’è spesso una venatura di cinismo che si presta all’annotazione umoristica. Però meglio ricordare che il lettore appassionato di narrativa di genere spesso è molto preciso a proposito di quello che secondo lui si adatta al genere in questione, e non ama essere tradito.

D. Avendo fatto l‘esperienza di stare chiuse in un ambiente angusto (siamo gemelle; l‘ambiente angusto: il grembo), sappiamo di che parliamo: credi che in un mondo troppo stretto (ci appare cosi, non tanto per il sovraffollamento, l‘attuale mondo, che si dice globalizzato, per via delle informazioni che ruotano vorticosamente e giungono ovunque, in un attimo) sia probabile che aumentino gli omicidi?

R: Per un puro calcolo delle probabilità credo di sì. Dubito che la natura umana sia cambiata sostanzialmente negli ultimi decenni e forse secoli, homo homini lupus non l’ha inventato uno scrittore noir, ma certo la vicinanza eccessiva e la coabitazione forzata può rendere più facile che scattino certe scintille.

D. La fama. Abbiamo visto cosa è accaduto a Maradona, come a qualche scrittore di successo: finiscono per chiederti di tutto. Al primo: cosa ne pensasse della contraccezione, della droga (prima dei suoi guai noti), dell‘amore, dell‘affido familiare…. Agli altri: come risolvere il problema della disoccupazione? E quello della mozzarella blu e a pallini colorati? E quello delle energie sporche? E del prossimo viaggio su Giove che ci dice?…C‘è mai stata una domanda che ti ha fatta incaz…Chiediamo scusa, che ti ha indignato, fatto venire la voglia di fuggire, fatto pensare a questo-a darei un morso in testa?

R. Direi di no. Almeno fino a questo punto di questa intervista, non so cosa mi aspetta nelle prossime domande! Scherzi a parte, no. Anche perché essendo conosciuto più che altro in una cerchia di appassionati del genere, non certo al grande pubblico, mi vengono proposte interviste da giornalisti e blogger interessati e preparati.

D. Possiamo rifartela anche noi?

R. Come dicevo, potreste provare voi a creare il precedente…

D. C‘è tra i personaggi da te inventati uno che non è stato compreso? E qual è quello da te più amato? E quello che ammazzeresti se lo incontrassi in questo preciso momento?

R. Alla prima domanda non so davvero rispondere. E forse nemmeno alla seconda, almeno non con una risposta secca. Ovviamente sono molto affezionato al commissario Prisco, il mio personaggio seriale; ma ci sono diversi personaggi che ricordo con affetto, sia tra le vittime, penso alla donna uccisa in Commissariato di polizia La Bella Napoli, sia tra i colpevoli (penso a Indagine privata ma non dico altro per non rovinare la sorpresa a chi lo volesse leggere). E per finire probabilmente ammazzerei il vice questore Donatelli, un burocrate che affligge di tanto in tanto il povero Prisco.

D. Il personaggio letterario che più hai amato in assoluto (ovviamente non escludiamo a priori i tuoi).

R. Questa è la classica domanda a cui non smetteresti mai di rispondere, nel senso che cominci a fare un nome, poi te ne viene in mente un altro, poi pensi “ah già ma c’è anche il tale” etc. etc. Diciamo il commissario Maigret.

D. C‘è qualcosa di te che nessuno sa e vorresti divulgare?

R. Supponendo per assurdo che io fossi arrivato alla rispettabile età di cinquantaquattro anni riuscendo a conservare anche un minuscolo segreto su di me, non credo che verrei a parlarne qui!

D. Dai tuoi personaggi si potrebbe ricostruire la tua idea di umanità migliore, finalmente liberata e capace di intuire che cosa questo pianeta davvero sia (visto come è trattato, pare non lo sappia nessuno)?

R. Suppongo di sì, questo dovrebbe essere possibile per qualsiasi opera di qualsiasi scrittore. Basta che non chiediate a me di farlo.

D. Cosa dovrebbe fare un giovane scrittore per avere qualche possibilità di essere pubblicato e farsi leggere? E cosa non dovrebbe fare per evitare il contrario?

R. Scrivere per il piacere di farlo, parlando di qualcosa che si conosce davvero. Evitare di scrivere perché si vuole spiegare al resto del mondo il senso della vita o perché tutti devono sapere quanto è stata difficile la tua adolescenza; sono entrambi argomenti di cui non frega molto a nessuno.

D. La raccomandazione serve?

R. Per essere assunti da qualche parte sì, tanto. Per essere pubblicati no, a un editore pubblicare un libro costa parecchio e nessuno pubblicherebbe un libro sapendo che fa schifo ma perché gliel’ha chiesto il tale. Certo, essere presentato da qualcuno può far sì che il tuo manoscritto venga letto prima degli altri, ma più di questo non credo. Ovviamente si parla di editori che non chiedono soldi all’autore e che non ottengono finanziamenti pubblici per pubblicare.

D. È ancora valido il grido-consiglio di Eduardo: Fuit‘venn‘? Esagerò? Sbagliò?

R. Maledettamente e tristemente valido. Se potessi fuggirei anche io, e spero che lo facciano i miei figli.

D. Tutto finisce per ora, salvo errore, con LA STAGIONE DEI SUICIDI. C‘è già altro di pronto nel cassetto? E nel futuro?

R. Di pronto niente, di quasi pronto c’è un nuovo romanzo, a cui sto lavorando in questi giorni e che è arrivato oltre la metà. Tra l’altro il mio primo romanzo senza il commissario Prisco e il primo ambientato a Napoli. Poi ci sono tanti altri progetti, il prossimo romanzo con Prisco, una commedia noir in napoletano veramente cattiva, il lavoro con la tv che spero continui…

D. Per scriverlo hai dovuto documentarti? Hai dovuto rileggere le tesi di Durkheim sul suicidio e, magari, qualche statistica sui suicidi? È proprio vero che il suicidio non è mai un atto di libertà contro la società repressiva?

R. Dio mio, no! (cit.) Sono pigro, faccio una fatica boia a documentarmi (e meno male che esiste Internet), figuriamoci se dovessi leggere saggi prima di scrivere un romanzo!

D. Ci avviamo al termine. La Sibilla ti ha già comunicato che sarai protagonista di un giallo; sarai un serial killer che uccide con un bisturi di ossidiana. Che effetto ti fa? Potrebbe funzionare uno come te, con tutte le caratteristiche psicosomatiche, con i tuoi interessi, con il tuo corredo di esperienze e relazioni sociali, come personaggio anche televisivo o cinematografico?

R. Oddio, temo di no. Sono piuttosto schivo, tendenzialmente timido, abbastanza abitudinario, per niente avventuroso, generalmente taciturno. Come personaggio sarei una noia mortale.

D. Ultima domanda, ma è già chiara la tua promozione (annunciata da due Pinco Pallino, deve essere molto gratificante): Un regalo vero. Ecco la Lampada di Aladino. Sfrega pure…Sono realizzabili i tuoi desideri?

R. Certo che sì. Sempre a proposito del personaggio noioso, non mi diverte avere desideri irrealizzabili. Piuttosto, quanti ne ho a disposizione?

martedì 9 agosto 2011

Timberland Formentor

Nuova scarpa Timberland Formentor: dal design moderno per massima performance in barca. All on Deck.

Il libro del giorno: Vivere slow. Apologia della lentezza di Maria Novo (Dedalo edizioni)













Marìa Novo propone in questo libro una serie di idee e strategie per riappropriarsi del proprio tempo e liberarsi dalla schiavitù della produttività. L'autrice racconta le sue personali vicissitudini nel "caos organizzato" di Roma; parla di progetti innovativi collegati a una nuova cultura del tempo, come quelli avviati a Ferrara, la Città delle biciclette, o a Fano, la Città dei bambini; descrive le esperienze concrete di individui singoli, gruppi, città o organizzazioni (come Slow Food, Città Slow e le Banche del Tempo) che hanno cominciato a cambiare, rallentando i ritmi e riducendo la velocità. Una riflessione sul tema dello sperpero di tempo, che rientra in una problematica più ampia: la ricerca di un benessere collettivo, fondato sull'equilibrio ecologico e l'uguaglianza sociale.

Le Satire di Ludovico Arisoto (Liber Liber on Ebookyou)












Le Satire furono scritte da Ludovico Ariosto tra il 1517 e il 1532, ma vennero pubblicate clandestinamente postume solo nel giugno del 1534 a Ferrara, probabilmente presso l'editore Francesco Rosso di Valenza. A questa editio princeps seguirà la filogicamente più corretta edizione Giolitiana del 1550 curata da Francesco Doni. Le Satire sono sette e composte in terzine.

Ludovico Ariosto (Reggio Emilia, 8 settembre 1474 – Ferrara, 6 luglio 1533) è stato uno scrittore e drammaturgo italiano, autore dell'Orlando furioso (1516-32). È considerato uno degli autori più celebri e influenti del suo tempo. Le sue opere, il Furioso in particolare, simboleggiano una potente rottura degli standard e dei canoni epocali. La sua ottava, definita "ottava d'oro", rappresenta uno dei massimi della letteratura pre-illuminista.

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A Baltimora rischia la chiusura il Poe Museum!










Anche ora, a 162 anni dalla sua scomparsa Edgar Allan Poe sembra ancora essere perseguitato dalla sfortuna. Per il secondo anno consecutivo i leader della città hanno deciso di non spendere un centesimo per tenere in vita la casa/museo dove il piccolo Poe visse dal 1833 al 1835. Questo in una parola significa CHIUSURA! Nei prossimi mesi consulenti assunti dalla città di Baltimora cercheranno di elaborare un business plan per rendere la casa/museo di Edgar Allan Poe finanziariamente autosufficiente, magari incrementando le attività per attirare più visitatori. Dal momento che ne “cattura” solo 5.000 l'anno. "Sarebbe davvero singolare, dopo tutti questi anni di impegno e di intensa promozione, far chiudere questo spazio mussale", ha detto Jeff Jerome, curatore della casa da più di 30 anni. E’ proprio a Baltimora che Poe ha ricevuto le prime suggestioni e primi nutrimenti culturali che lo hanno portato poi a diventare un grande mito della storia della letteratura internazionale. Attualmente alcuni artisti di Baltimora stanno radunando le loro forze per salvare la casa museo di Poe con una raccolta fondi, vuoi mettendo all’asta proprie opere ispirate a qualche racconto di Poe, oppure vendendo vecchie edizioni dell’opera del grande scrittore. Scrittori come Stephen King visitano quella dimora, e spesso alcuni visitatori hanno come lasensazione che la casa sia infestata. La risposta ufficiale è un no … anzi un ni!!!

lunedì 8 agosto 2011

Voyage d'Hermès - Le Nouveau Parfum d'Hermès

A travers ce film, Hermès vous raconte son nouveau parfum. L'histoire d'Hermès est un voyage. Voyage d'Hermès est une fragrance vive et rassurante, neuve et familière. Entre éclat et douceur, c'est un parfum boisé frais, musqué. Un parfum à partager pour les hommes comme pour les femmes. Allez maintenant vous promener sur le site http://www.voyagedhermes.com

Il libro del giorno: 1000 oasi e parchi naturali da vedere in Italia di Gianni Farneti (Rizzoli)












Baia di Ieranto, Parco Nazionale del Pollino, Bosco di Frasassi, Parco Nazionale delle Cinque Terre, Cratere degli Astroni, Foresta di Tarvisio, Lago di Toblino, Riserva dello Zingaro, Gole del Sagittario, Parco Nazionale del Gran Paradiso, Secche di Tor Paterno, Valle dell’Argentino, Cascate dell’Acquafraggia, Grotta di Santa Ninfa, Parco Naturale Adamello Brenta, Litorale di Ugento, Mont Avic, Sassi di Roccamalatina, Bus della Genziana...

“Come è stato detto, la civiltà di un popolo si misura da come sa proteggere i suoi beni naturali e garantire che essi possano essere tramandati a coloro che ci seguiranno sul Pianeta. Foreste e laghi, montagne e coste, fiumi e animali non ci sono stati dati in eredità dai nostri progenitori, ma li abbiamo avuti in prestito dai nostri discendenti.” (Fulco Pratesi)

GIANNI FARNETI è stato condirettore di “Panorama”, vicedirettore del “Messaggero” e del “Giorno”, creatore e direttore di “Gulliver”. Ha pubblicato numerosi libri, tra cui, per Mondadori, Guida alla natura in Italia e, per Ibis, Guida agli agriturismo romantici e Weekend di charme nell’Italia meno conosciuta.

UNICO INDIZIO LA CHITARRA BLU (DAMSTER EDIZIONI DI MASSIMO CASARINI MODENA)












Se sei vivo/ è solo perché/ volevo farti conoscere/ il motivo per cui ti ucciderò …

Ci sono libri da aprire a caso; lì, in quella pagina, esattamente nelle parole di un solo rigo, dove si appunterà lo sguardo, troverai un insegnamento che valga almeno per la giornata che ti attende. Potrà accadere di tutto, ma, prima o poi, ti sembrerà che la pagina lo avesse previsto, che sapesse quel che ti sarebbe successo. Si potrebbe anche rinvenire un insegnamento, di tipo trascendentale, che ti avvicini al Mistero. È quella spinta, l’imbeccata per svelare: il tuo mistero, le tue zone in ombra. Di quello si parla, naturalmente. Quando ci giunse notizia del concorso indetto da Damster Edizioni, ovvero da Massimo Casarini che è l’omino in nero del logo, fummo conquistate da una idea e volevamo produrre un racconto che nascondesse dei messaggi criptici; nessun insegnamento speciale, ma che almeno la trama non esposta potesse ancora interessare noi stesse nel rileggerlo.

Con la sua immagine nella mente, quella fisica di Massimo Casarini, giacché è un lungagnone ben diverso dall’omino predetto, decidemmo di fare un sopralluogo. Quel che vedemmo, il luogo fisico – geografico, bastò. La trama era lì, sotto un pilone di un ponte, quello disegnato da Santiago Calatrava. Il grande architetto è nato a Beninamet, nei pressi di Valencia, dove ha frequentato la Scuola di Architettura e la Scuola di Arti e Mestieri. Quei luoghi li abbiamo fotografati e pensammo meritasse che un racconto fosse collocato in una delle sue idee più viste. Basta percorrere l’autostrada del Sole, tratto Bologna – Parma e lì, qualche decina di chilometri prima delle uscite parmensi, c’è il ponte. C’è quel ponte!

Per la verità avremmo voluto calcare la mano sul fatto che a Venezia si è giocato e si gioca molto sul suo cognome, i veneti sanno farlo benissimo, sanno giocare con le lettere.

Lo chiamano CALABRAGA. Il tema prescelto non consentiva di esagerare: si trattava di narrare le faccende di Totò TRAINA, mafioso che da un brutale omicidio, e dopo tanti litri di sangue ancora, si ritrova a navigare sulle onde delle alte finanze americane, circondato da bellissime collaboratrici che parlano molte lingue. Ma prima, molto sangue prima, fa calare le braghe a un bel tomo destinato a fare una fine davvero bruttissima. Il libro che contiene il racconto, LE SETTE CAMICIE DI TOTÓ TRAINA, è adesso, finalmente, tra le nostre mani, con la sua copertina, il blu, la chitarra sanguinolenta, il titolo, l’omino in nero ...

Le prime parole: “La melodia è spazio. La chitarra diviene il luogo della cosa come fu, un comporre i sensi della chitarra blu.” L’uomo con la chitarra blu – Wallace Stevens

È così che inizia, con questo esergo, il racconto di Piergiorgio Annichiarico: HAVE YOU SEEN THE STARS TONIGHT? Le ultime parole, quelle che chiudono il libro e il racconto di Francesca Tombari, LA NEVE RIPRESE A SCENDERE: La neve riprese a scendere ricoprendo man mano i passi dei tre uomini che a piedi ripercorrevano la via del ritorno, in silenzio osservavano il tramonto e nessuno commentò l’accaduto, di quel che fu dopo non è dato dire niente.” E adesso, essendo ineludibile, apriamo il libro a caso, appuntiamo lo sguardo e leggiamo: “Non feci in tempo a obiettare e Salvatore lo afferrò per le ascelle; ruotandolo, lo spiaccicò contro il pilone; gli allargò le gambe da dietro con un paio di calci ai piedi e: - Tieni!

Lo guardai: non ammetteva repliche. Presi la pistola e avvicinai la canna alla nuca; lui, indicando le chiappe con lo sguardo – No! Lì … Totò si stava pisciando addosso; quando gli infilai la canna nel buco del culo accennò a una reazione. Sparai verso l’alto. Si accasciò a terra immediatamente, senza un fremito. Io feci lo stesso cadendo sulle ginocchia.”

Ci chiediamo chi sia questo folle! Dove avrà trovato la cattiveria per inventare tale faccenda? Andiamo a leggere il titolo: LE SETTE CAMICIE DI TOTÓ TRAINA, di Alessia e Michela Orlando.

Il canzoniere di Francesco Petrarca (Liber Liber on Ebookyou)












Il Canzoniere (titolo originale Francisci Petrarchae laureati poetae Rerum vulgarium fragmenta) è la storia, attraverso la poesia, della vita interiore di Petrarca.

Francesco Petrarca (Arezzo, 20 luglio 1304 – Arquà, 19 luglio 1374) è stato uno scrittore e poeta italiano. L'opera per la quale Petrarca è universalmente noto è il Canzoniere. Molto importante è anche il Secretum in cui Petrarca dialoga con S.Agostino. Petrarca, nonostante si considerasse soprattutto, come tutti gli eruditi del suo tempo, un autore di lingua latina, svolse un ruolo essenziale per lo sviluppo della poesia italiana in volgare. L'opera lirica di Petrarca, come è stato sottolineato dalla critica, somma infatti in sé tutte le esperienze della poesia italiana delle origini, compiendo tuttavia una selezione dal punto di vista della metrica (stabilendo ad esempio precise regole sull'accentazione degli endecasillabi che all'epoca di Dante era ancora meno codificata) e negli argomenti (escludendo dal canone tematico gli elementi goliardici e realistici che nel Duecento erano stati presenti e che continuavano ad avere successo nel Trecento) che influenzò fortemente tutta la poesia a venire. Il fenomeno del petrarchismo costituisce uno dei capitoli più complessi nella storia delle tradizioni letterarie europee.

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Facebook acquista Push Press Pop










Facebook del miliardario Mark Elliott Zuckerberg ha acquistato Push Press Pop per realizzare libri digitali? Forse perché anche se Facebook non ha intenzione nell’immediato futuro di immergersi nel variegato mondo dell’editoria on line, le idee le intuizioni e la tecnologia alla base di Push Press Pop saranno alla base di un’integrazione sistemica con Facebook, permettendo alle persone di trovare modi più “ghiotti” di condividere le loro storie. Dunque vi è una necessità estrema di innovazione nell’ambito delle nuove frontiere dell’editoria contemporanea, anche perché pare che la maggior parte delle grandi società di media con grandi quantità di capitali e grandi potenzialità tecnologiche, vede pochissimi motivi attualmente per investire in “libri”. Push Presso Pop è stata rilevata da Facebook perché stava lavorando nello stesso settore di interesse, anche se con una filosofia leggermente diversa. Fondamentalmente si è trattato di promuovere lo sviluppo sinergico di nuovi tipi di strumenti di narrazione multimediale, sicuramente per scrivere un nuovo futuro degli ebooks e delle modalità di fruizione .

domenica 7 agosto 2011

Italian Town of Gallipoli, (Italy) - Travel Guide by GeoBeats

Take a tour of Italian Town of Gallipoli in Gallipoli, Italy - part of the World's Greatest Attractions travel video series by GeoBeats. The new and the old come together on the Ionian coast of Italy, in the town of Gallipoli. Due to its pristine waterfront location and its gentle south Italian climate, the town has gained a reputation as a year round destination. Gallipoli, which means beautiful city in Greece, was originally a part of greater Greece before being usurped by the Roman Empire. The old city holds many medieval churches, such as this delicately sculpted 17th century baroque cathedral. The medieval residences around the Old Town attest to its long and often tumultuous history. This port was constructed around the 18th century, and was once the region's largest olive oil market. This town's architecture is capped by the towering 13th century Byzantine castle, visible over much of the town's roofs.

The Art of controversy by Arthur Schopenhauer (Liber Liber on Ebookyou)












Controversial Dialectic is the art of disputing, and of disputing in such a way as to hold one's own, whether one is in the right or the wrong-per fas et nefas. A man may be objectively in the right, and nevertheless in the eyes of bystanders, and sometimes in his own, he may come off worst...

Arthur Schopenhauer (22 February 1788 – 21 September 1860) was a German philosopher known for his pessimism and philosophical clarity. At age 25, he published his doctoral dissertation, On the Fourfold Root of the Principle of Sufficient Reason, which examined the four separate manifestations of reason in the phenomenal world. Schopenhauer's most influential work, The World as Will and Representation, claimed that the world is fundamentally what we recognize in ourselves as our will. His analysis of will led him to the conclusion that emotional, physical, and sexual desires can never be fulfilled. Consequently, he eloquently described a lifestyle of negating desires, similar to the ascetic teachings of Vedanta, Buddhism, Taoism and the Church Fathers of early Christianity. Schopenhauer's metaphysical analysis of will, his views on human motivation and desire, and his aphoristic writing style influenced many well-known thinkers including Friedrich Nietzsche, Richard Wagner, Ludwig Wittgenstein, Erwin Schrödinger, Albert Einstein, Sigmund Freud, Otto Rank, Carl Gustav Jung, Leo Tolstoy, and Jorge Luis Borges.

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Il libro del giorno: UCCIO ALOSI IL CANTO DELLA TERRA (Kurumuny)












Questo lavoro, che si compone di un libretto e un CD audio, vuole essere un omaggio alla memoria di Uccio Aloisi, una delle personalità più emblematiche della cultura popolare salentina. Riflessioni e ricordi di chi a vario titolo ha conosciuto e frequentato Uccio s’intrecciano e tessono il profilo umano e artistico del grande cantore, del maestro senza cattedra, “l’ultimo depositario di un alfabeto popolare fatto di tamburelli e canti d’amore, che ha messo a disposizione la sua sapienza, per accompagnarci qui, sotto il palco aperto di un Salento postmoderno” (Milena Magnani). Contadino, cavatore d’argilla, bracciante, Uccio ha già 50 anni quando la ricerca etnomusicologica si accorge di lui: è del 1978 la prima incisione di quattro brani eseguiti a Cutrofiano da Uccio Aloisi e dal suo compagno di canto Uccio Bandello: di quest’ultimo colpiva la potenza della voce, di Aloisi la straordinaria abilità nell’usarla come strumento musicale. Il CD allegato al libro è un saggio delle capacità espressive canore e poetiche di Uccio Aloisi che a giusta ragione ne hanno fatto un “albero di canto” e di cultura: la sua voce era avvolgente e rimarcava tutti i canoni della tradizione musicale salentina. Ascoltando la sua voce spiegata e aperta si poteva godere la musica scorrere per immagini. Il CD contiene 7 brani, tutti registrati dal vivo, che spaziano dalle arie tipicamente tradizionali salentine ad arie e melodie nazional-popolari e infine 3 tracce di una lunga intervista in cui Uccio si racconta e ci consegna attraverso la sua vicenda umana un affresco di storia e cultura del Salento.

A cura di Luigi Chiriatti e Sergio Torsello. Con scritti di Luigi Chiriatti, Antonio Calsolaro, Teresa De Sio, Daniele Durante, Flavia Gervasi, Milena Magnani, Antonio Melegari, Pierfrancesco Pacoda, Ivan Stomeo, Sergio Torsello.

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