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lunedì 30 maggio 2011

“Da questo libro presto un film” di Simona Toma (Mondadori)* Uno scambio di … battute con l’autrice












Simona Toma, è nata a Lecce nel 1976. A Bologna si laurea in Giurisprudenza e dopo il primo shock iniziale dell’alloro accademico, si riprende e comincia a fare una serie di lavori tutti non pagati ma di cui si poteva vantare con gli amici. A un certo punto, per ragioni oscure soprattutto alla sua famiglia, decide di provare a fare del cinema, “Da questo libro presto un film” è il suo primo romanzo (edito da Mondadori) e, in cuor suo, spera che non sia l’ultimo. La storia parla di Toni che ha diciotto anni, e fin qui va tutto bene: vive a Milano con la sua famiglia e con le sue migliori amiche, Clementina e Matilde. Poi arriva Filippo e, pur senza sentire cori di angeli, Toni se ne innamora perdutamente. Il fenomeno che le rubriche di posta del cuore chiamano “colpo di fulmine” per lei diventa una MISSIONE: se Filippo fa l’aiuto regista, non rimane altro che partecipare alle riprese del suo film! Questa decisione porta Toni e il suo buffo cuore lontano, addirittura in Puglia, e le sue amiche sono costrette a seguirla. Nel delirio di un set cinematografico, che a volte sembra uno zoo e altre un circo, tra costumisti variopinti, esseri mitologici metà uomo metà telefonino, registi in crisi, attrici che fanno della loro età un segreto di stato e litri di caffè, Toni scoprirà che l’amore e il cinema sono due mestieri molto faticosi. Soprattutto se arrivano insieme.

Davvero interessante il tuo esordio, ironico, tagliente al momento giusto, quel tanto pop che non guasta mai! Questo esordio è stato premeditato oppure …

Il libro è nato davvero per caso. Posso dire che, semplicemente, mi sono trovata al posto giusto, nel momento giusto, con la persona giusta e con la cosa giusta! Da qualche anno, collaboro con Mondadori Ragazzi e nel giugno del 2009 mi si dice che si è alla ricerca di nuovi autori italiani. Ho pensato: “e perché no”? In un giorno ho scritto i primi tre capitoli del libro che, sostanzialmente e nonostante le stesure successive, sono rimasti sempre quelli. Il mattino seguente li ho inviati in redazione e poi sono andata a fare i sopralluoghi per il film più bello e più geniale che abbia mai fatto W ZAPPATORE di Massimiliano Maci Verdesca (che, detto tra noi e nonostante io sia una dannata illuminista, considero il mio portafortuna). Ripeto, era il giugno del 2009. Esattamente due anni fa. E qualche mese dopo, mentre ero sul set, il 4 novembre del 2009 (scusate ma io per queste cose sono un po’ malata), mi giunge tramite sms, mentre preparavamo una faticosissima scena di massa con comparse metallare e quindi tutte metallate, la notizia che un editor, nonché affermatissimo scrittore, sempre per Mondadori, Francesco Gungui, aveva letto i capitoli e li aveva trovato belli al punto da volerci fare un libro. Gli era piaciuto soprattutto lo stile. Sono seguiti ancora alcuni mesi di altri e belli impegni (cinema, televisione e teatro) e poi è cominciata la fase della scrittura. E qui, all’improvviso, mi si sono spalancati tutti i sensi e ho cominciato a guardarmi intorno con una curiosità diversa, rapace, affamata, ho cominciato a tendere agguati a chi popola il mio mondo o anche solo a chi ci capitava per caso e di passaggio e quindi a nutrire con questo cibo i personaggi e le storie del mio romanzo. E, così, piano piano, il libro si è lasciato scrivere. E, a volte, penso che abbia fatto tutto da solo perché voleva essere scritto.

Tutto è filato liscio come l’olio nella stesura e realizzazione del lavoro, o la legge di “gravitazione universale” della scrittura ha fatto il suo dovere?

I momenti più difficili li ho avuti dopo la prima stesura quando pensavo di non avere più nulla da dire e invece, quando ci ho rimesso mano per seguire i preziosissimi e vitali suggerimenti del mio editor, le cose hanno continuato a venire fuori e a mettersi, a quanto pare, nei posti in cui dovevano stare. Tutto aveva già un posto e io ancora non lo sapevo. Anche se, chiaramente, il momento ad elevatissimo impatto emotivo è quando viene letto da altri occhi. Un po’ mi spaventa, sono esposta come una mamma davanti alla prima pagella del figlio: responsabile ma impotente. Adesso è tutta una questione tra Toni (la protagonista) e chi vorrà leggerla. Mi devo rassegnare, ci posso fare poco, oramai.

Per te scrivere che “sapore” ha ?

La scrittura più che una passione è stata una cosa che c’è sempre stata, come una caratteristica fisica, come un bisogno fisiologico ma mai una cosa ragionata. Ho sempre scritto ma senza volerlo veramente. Io ero la classica bambina cui i professori, soprattutto alle medie, dicevano sempre “scrivi molto bene, dovresti fare il liceo classico”. Poi, arrivi al liceo classico con questa convinzione, in un’età in cui tutto traballa e trovi il professore di italiano che ti mette 6- al compito in classe e, siccome sei in una fase in cui avere fiducia in te stessa non è esattamente il tuo hobby, riconsideri tutto e decidi di iscriverti a Giurisprudenza. Poi, io sono sempre stata una lettrice onnivora, una che legge 5/6 libri in un mese, per intenderci. Non esiste un ricordo senza un libro, sin da bambina. Io sono sempre stata bene così. Anche se, poi, molto spesso, non ricordo le trame dei libri che ho letto o le scene dei film che ho visto anche se si accomodano profondamente in me. E, all’università, ho incontrato un libro cha raccoglieva gli scritti di una straordinaria intellettuale e editor, purtroppo scomparsa, Grazia Cherchi “Scompartimento per lettori e taciturni” che è sempre stato un memento per me “è questo che sei, è questo ciò che ami fare”.

Il titolo colpisce molto, anzi fa venire “appetito” …

È carino il modo in cui è nato il titolo del libro. Si tratta di una frase letta sulla fascetta di un altro libro, un giorno che io e la mia migliore amica, eravamo in giro per librerie. Era un sabato mattina di dicembre ed eravamo alla Feltrinelli della Stazione centrale di Milano, appena aperta. Ci ha fatto molto ridere il fatto che venisse lanciato il film prima ancora della sua realizzazione “Da questo libro prossimamente un film”, era la dicitura originaria. Quindi tutto è nato come uno scherzo ma poi questo titolo ha cominciato a far innamorare un po’ tutti e, nella sua colorata follia, è diventato il nome del libro. L’altra cosa che mi affascina è che, nonostante ogni riferimento a fatti e persone sia puramente casuale, qualcuno possa riconoscersi in alcune parole di questo libro e comprendere meglio alcune altre cose anche se QUESTO LIBRO NON È AUTOBIOGRAFICO! In tutto ciò, e me ne scuso, io non sono una scrittrice, ho sempre scritto ma non ho mai avuto un romanzo nel cassetto. Questo è davvero il mio primo romanzo. E voglio aggiungere che, nel breve volgere di due anni ho smesso di fumare, ho smesso di mangiare le unghie, mi sono innamorata moltissimo, mi sono trasferita a Milano e il mio primo romanzo è stato pubblicato da Mondadori. E adesso? Magari un film?

Cosa ti piace e chi ha sollecitato il tuo interesse tra la contemporaneità letteraria dei nostri giorni?

Tra gli autori italiani amo appassionatamente Fabio Geda. Mi piace quello che scrive, amo le sue storie e la sua onestà crudele e poetica. Amo anche la scrittura e le storie di Giulio Morozzi e Paolo Nori. Mi fanno ridere, per me fondamentale, e mi appassionano ferocemente. In genere, ho l’impressione che si abbia poco il coraggio di far ridere, come se una penna leggera e ironica automaticamente squalificasse un libro, compromettendone il valore. Bisogna far ridere e per risata non intendo un atteggiamento frivolo o disinteressato ma bisogna far ridere come, per esempio, fanno Stefano Benni e Daniel Pennac. Tra i pugliesi, ho amato molto leggere Desiati e Argentina. Belle le storie, bella la scrittura. E trovo geniale Francesco Dimitri sebbene il suo sia un genere che, solitamente, non frequento.

* intervento apparso sul quotidiano Paese Nuovo del 30/05/2011

domenica 29 maggio 2011

Paul - il trailer



Graeme Willy e Clive Collings, due nerd inglesi appassionati di fantascienza, partono per gli Stati Uniti alla volta di una convention di fumetti. Attraversando il deserto del New Mexico s'imbattono in Paul, un alieno che per 60 anni è stato tenuto prigioniero di una base militare top secret dall quale è appena evaso. Paul condurrà i due terrestri in un'avventura on the road nel tentativo di raggiungere l'astronave che lo potrebbe riportare a casa prima di essere bloccato dagli agenti del governo o del padre infuriato di una giovane che hanno accidentalmente rapito.


REGIA: Greg Mottola
SCENEGGIATURA: Nick Frost, Simon Pegg
ATTORI: Nick Frost, Simon Pegg, Seth Rogen, Jason Bateman, Kristen Wiig, Bill Hader, Jane Lynch, Sigourney Weaver, Blythe Danner, Jeffrey Tambor, David Koechner, John Carroll Lynch

Linea borbonica di Antonio Devicienti (LietoColle)









Cosa sia o cosa rappresenti LINEA BORBONICA di Antonio Devicienti edito da LietoColle difficile a dirsi, vuoi per uno splendore visionario post-barocco quasi rococò ( mai fenomenologia del vuoto) che contraddistingue l’incedere della parola tra le pagine di questo libro, vuoi per genomatica provocazione del senso che divora miti geo/esistenziali come Bisanzio, Castiglia, l’oriente nel suo essere visione esoterica. Fondamentalmente auto/analisi dell’Io poetante che dissemina nuove lingue e si fa soffio di vita meta/narrativa.

LINEA BORBONICA - Aprile non dà requie, eccita il respiro. // Mese faustiano, patto mefistofelico, // sabba del rifiorire, sonetto cavo // nell’alba di bambù: convessità, // sporgenze, anfratti così colmi d’attesa (…) // Perché è vero: visionari utopisti // bruniani impenitenti santi naturalisti: // nutriamo la nostra fame feroce // di libri, scriviamo di lontananza, // emigriamo (emigreremo) da borboniche // terre (vi imparammo carnalità // di parola, aspra spasmodicità // di metafore, passione politica).

sabato 28 maggio 2011

ALFRED HITCHCOCK IN ITALIA



fonte Youtube/Rai Storia

Piero Grima con "L'uomo ucciso due volte" scrive il Giallo del Salento












Piero Grima per i tipi di Negroamaro pubblica "L'uomo ucciso due volte. NEGROAMARO è il nuovo marchio editoriale di Salento Books, che si aggiunge a Besa Editrice e Edizioni Controluce e che darà risalto e attenzione a questo tipo di pubblicazioni “dal” e “per” il territorio. La scrittura di Piero Grima di sposa fin dal suo apparire alle eccellenze produttive del territorio salentino. Grima mette al centro della sua narrazione l’uomo con le sue ansie, e con la paura della morte che tenta di esorcizzare in tutti i modi. I contesti sono quelli del Salento, con i suoi profumi e i colori che si tingono del colore del sangue e del crimine, e di tanto tanto ancora. Il libro ha questa trama:“Il nuovo caso che il commissario Santoro è chiamato a risolvere riguarda il ritrovamento, in una cisterna della campagna salentina, del corpo senza vita di un uomo, un forestiero, una sorta di commerciante circondato da una fitta coltre di misteri che nel corso delle indagini vengono abilmente chiariti, pur con molte difficoltà, dall’astuto e perspicace commissario. Pochi indizi guidano il tortuoso percorso investigativo, tra questi un paio di polsini di corallo nero che, secondo le credenze locali, “nessuno compra in quanto porta iella”. I fatti confermano quanto è convincimento popolare. La storia si svolge tutta tra le viuzze “inchiancate” e l’elegante barocco della terra salentina, in un ritratto discreto e tenue ma suggestivo di questa bella terra ricca di storia, di arte ma anche di antichi proverbi pieni di saggezza e gustose ricette popolari a cui Santoro è particolarmente legato. Anche in questa vicenda, l’aiuto di Nella, la sagace moglie del commissario, risulterà determinante, così che nonostante l’omertà, le maldicenze, le maligne allusioni e l’arroganza anche il caso dell’uomo di Soncino verrà brillantemente risolto.”

venerdì 27 maggio 2011

Cars 2 - Disney Pixar



Accendete i motori e seguite "Cars 2" su facebook: http://www.facebook.com/carsit

Dai creatori di Toy Story 3, benvenuti al World Grand Prix. Guardate il nuovissimo Trailer di Cars 2. Il film arriverà nelle sale il 22 giugno 2011 in Disney Digital 3D™ e in IMAX® 3D nei migliori cinema

La popolare macchina da corsa Saetta McQueen e il suo incomparabile carro attrezzi Cricchetto stanno per visitare nuovi eccitanti luoghi in "Cars 2": la loro amicizia attraverserà l'oceano per partecipare nel primissimo Grand Prix Mondiale, che decreterà chi è la macchina più veloce del pianeta. Ma la strada verso la gara si rivelerà disseminata di buche, deviazioni e divertentissime sorprese quando Cricchetto si ritroverà coinvolto in prima persona in un'intrigante avventura: spionaggio internazionale. Combattuto tra l'assistere Saetta McQueen in una gara importante o l'eseguire gli ordini in una missione di spionaggio top secret, il viaggio ricco di azione di Cricchetto lo condurrà a un inseguimento esplosivo tra le strade del Giappone e dell'Europa, seguito dai suoi amici e osservato dal mondo intero. Al divertimento a tutta velocità si aggiunge un coloratissimo cast di nuove auto tra cui agenti segreti, loschi furfanti e concorrenti di gara da tutto il mondo

fonte Youtube/Walt Disney Studios

Appunti sul contro di Manlio Della Serra (Besa editrice)












Nelle solenni parole di Tacito (Annalia, XV, 63), i lenti fiotti di sangue che bagnano la morte di Seneca raccontano il calore della vita che si disperde e gli attimi preziosi di una veglia ancora non interrotta. Una testimonianza dell’unica rivincita possibile, quando il contro sembra congedarsi nei pochi istanti vergini tra vita e morte. Si vive nel contro, si muore nel contro. Il vivere e il morire conservano una parentela che si esteriorizza nella menomazione, che riaffiora nel disprezzo di ogni risposta provvisoria. Il moto del contro è la ferita, lo svantaggio permanente, l’assenza di rimedio, l’ustione inguaribile che nessuna promessa divina può cancellare. Il contro urta il sentimento e affoga ogni sensazione. Per descrivere questo penoso ritardo non si procede con andamento sistematico, né si confida nella maturità compiuta e definitiva della poesia. Al contro si può rispondere senza illusione, nella collera di una battaglia non voluta e di una sconfitta già assegnata, nel torpore del massacro congenito che si adibisce per salutare l’immensa insoddisfazione e conoscere la caduta. I tre movimenti di Appunti sul contro sono risposte insoddisfacenti, ma così plausibili da dimostrare come si possa eludere il contro con la finta esecuzione di una contrarietà che potrà solo imitare e mai andare a segno.

Manlio Della Serra (Roma, 1983) è dottorando in Filosofia presso l’università degli studi di Roma Tor Vergata. Ha curato nel 2004 la rassegna “Tempi a confronto” presso il museo civico “Umberto Mastroianni” (Marino, RM). Lavora ad alcuni progetti di traduzione di testi medievali e ha pubblicato saggi su periodici specialistici (“Schede Medievali”, “Ricerche Teologiche (SIRT)”, “Gregorianum”, “Augustinianum”, “Studia Monastica”, “Rivista di Scienze Religiose”). È autore di Parentesi filosofiche (Milano 2007) e coordinatore del progetto Calixtilia (www.calixtilia.com).

Harry Potter e i Doni della Morte di J.K. Rowling (Salani)












"Mi apro alla chiusura": è uno dei tanti enigmi lasciati da Silente con cui Harry Potter deve confrontarsi in questo ultimo, settimo libro. E la saga stessa, giunta alla sua conclusione, si apre a sorpresa su nuovi mondi, nel passato e nel futuro: getta la luce della meraviglia su dettagli, personaggi ed eventi che sembravano già noti, rivelandone segreti e significati profondi. Insieme a Harry, nella sua disperata ricerca della verità, un caleidoscopio di avventure apparentemente già vissute, piccoli fatti e grandi eventi, seguendo il filo della consapevolezza che si dipana e si acuisce in un crescendo di emozioni, colpi di scena, perdite e conquiste. La conclusione, piena di luce e vapore, sembra indurre a rileggere tutto dall'inizio, per arrivare a chiudere il cerchio. Mai gli interrogativi sono stati così tanti; mai come in questo ultimo volume si ha la piena soddisfazione di una risposta che vada oltre l'apparenza; mai come in questo episodio l'autrice dimostra la sua capacità di sorprendere i lettori, di alimentare un fuoco d'artificio che non cessa di ammaliare il lettore.

Harry Potter e i Doni della Morte – il trailer

Dopo l'omicidio di Silente da parte di Piton, Harry, Hermione e Ron decidono di abbandonare Hogwarts per cercare i restanti horcrux e distruggerli, così da uccidere Voldemort una volta tornato mortale.

Fonte Youtube/iltrailer

Prepariamoci di Luca Mercalli (Chiarelettere)












Mai tante crisi tutte insieme: clima, ambiente, energia, risorse naturali, cibo, rifiuti, economia. Eppure la minaccia della catastrofe non fa paura a nessuno. Come fare? Ci vuole una nuova intelligenza collettiva. Stop a dibattiti tra politici disinformati o in conflitto d’interessi. Se aspettiamo loro sarà troppo tardi, se ci arrangiamo da soli sarà troppo poco, ma se lavoriamo insieme possiamo davvero cambiare. L’autore racconta il suo percorso verso la resilienza, ovvero la capacità di affrontare serenamente un futuro più incerto, e indica il PROGRAMMA POLITICO che voterebbe. Il cambiamento deve partire dalle nostre case (più coibentate), dalle nostre abitudini, più sane ed economiche (dal consumo d’acqua, ai trasporti, dai rifiuti alle energie rinnovabili, dall’orto all’impegno civile). Oggi non possiamo più aspettarci soluzioni miracolistiche: meglio dunque tenere il cervello sempre acceso, le luci solo quando servono.
Luca Mercalli, torinese, presiede la Società meteorologica italiana e dirige la rivista “Nimbus”. Ospite fisso della trasmissione Rai3 “Che tempo che fa”, cura per “La Stampa” la rubrica di meteorologia e clima. Tra i suoi ultimi libri: FILOSOFIA DELLE NUVOLE (Rizzoli 2008), CHE TEMPO CHE FARÀ (Rizzoli 2009), VIAGGI NEL TEMPO CHE FA (Einaudi 2010). Vive e lavora in Val di Susa, in una piccola casa con orto, alimentata da energia solare.

Il libro del giorno: Passione Vintage di Isabel Wolff (Leggereditore)












Ecco uno splendido romanzo che parla di Vintage come stile di abbigliamento e stile di vita, come punto di vista sulla vita e sull’amore. Phoebe, la protagonista del romanzo, crede fermamente che gli abiti siano dotati di anima, che portino in sé la storia di coloro che li hanno comprati, indossati, conservati nel tempo. Tra tutti, il cappottino blu della signora Bell, simbolo di una colpa mai espiata e di un dolore che non è mai riuscito a dissiparsi, e che permetterà a entrambe le donne di riconciliarsi con un passato che non sono mai riuscite ad accettare. Per l’uscita di questo romanzo sono stati coinvolti circa 30 negozi Vintage italiani, che supporteranno l’uscita del libro esponendolo nei propri punti vendita e nelle fiere di settore a cui prenderanno parte. Questa la storia: un cappello di paglia intrecciata è tutto ciò che a Phoebe rimane della sua amica Emma. Ed è da quell’accessorio a lei tanto caro che decide di ripartire. Perché secondo Phoebe ogni oggetto, e ogni capo porta con sé l’anima di chi l’ha creato e di chi l’ha indossato. Quando Phoebe decide di lasciare il suo incarico nella prestigiosa casa d’aste Sotheby, tutti rimangono di stucco. Perché lasciare un impiego così ambito per aprire una boutique di abiti vintage? Presto un capo che proviene dal passato, e da una piccola cittadina oltreoceano, le aprirà gli occhi e cambierà per sempre la sua vita. Thérèse Bell, un’anziana signora francese, ha una straordinaria collezione di capi vintage. Ma fra gli abiti da sera e i tailleur d’alta moda, Phoebe trova un cappottino blu che non sembra essere mai stato usato, e dal quale Thérèse non vuole separarsi. Le due donne stringono un’amicizia profonda, e presto scoprono che nonostante le differenze d’età e di cultura, un destino comune le unisce. Entrambe, infatti, non riescono a riconciliarsi con il proprio passato. Le settimane scorrono e passo dopo passo, davanti a una tazza calda di tè, Phoebe scopre la storia del cappottino blu. E quando Thérèse le confessa che le mancano pochi giorni di vita, Phoebe decide di aiutarla ad affrontare i fantasmi che la richiamano dall’infanzia, perché soltanto così anche lei potrà dare una svolta alla sua vita, riuscendo forse a innamorarsi e a vivere di nuovo. Una storia commovente, un inno all’amicizia e alle seconde possibilità che la vita riserva.
ISABEL WOLFF è un’autrice molto affermata in Inghilterra e nel mondo. Ha scritto sette romanzi, tutti bestseller di grande successo, tradotti in venti Paesi. È stata spesso paragonata ad autrici del calibro di Marian Keyes e Cecilia Ahern. Passione vintage ha segnato una svolta nella sua carriera ed è in corso di pubblicazione in Germania, Francia, Spagna, Norvegia, Olanda, Polonia, Portogallo, Russia, Serbia, Svezia, Thailandia, Taiwan, Turchia e Vietnam.

giovedì 26 maggio 2011

RECD. RASSEGNA EUROPEA DEL CORTOMETRAGGIO E DEL DOCUMENTARIO - QUARTA EDIZIONE













RECD è secondo numerosi operatori ed esperti del settore, una delle più prestigiose rassegne di cortometraggi e documentari per giovani filmaker in Italia che nasce con l’obiettivo di scoprire, sostenere e promuovere giovani talenti del cinema italiano. RECD "A corto di idee", nasce nel 2007 ad opera di un gruppo di giovani appassionati dell'arte cinematografica. Location della rassegna, è stata da sempre Specchia, comune iscritto nel prestigioso elenco dei Borghi più d'Italia.

PATROCINI. Per l’Edizione 2011 RECD ha ottenuto tre importanti riconoscimenti istituzionali: Il Ministro della Gioventà On.le Giorgia Meloni, la Regione Puglia e l’Apulia Film Commission, hanno concesso il patrocinio per la quarta edizione della Rassegna Europea del Cortometraggio e del Documentario.

RECD, giunta quest'anno alla sua 4° Edizione, ha raccolto dal 2008 un importante numero di opere cinematografica di giovani filmaker italiani ed europei. La selezione è avvenuta grazie al lavoro di esperti ed operatori del settore che hanno fatto parte delle giurie delle varie edizioni della Rassegna.

Un appuntamento dunque di grande valore che ha visto nel corso della sua esistenza (tre edizioni) la selezione, la proiezione, e la promozione di oltre 200 cortometraggi e documentari di giovani registi italiani ed europei.

La 4a edizione della Rassegna Europea del Cortometraggio e del Documentario RECD - ”A corto di idee” si svolgerà a Specchia nei giorni 16, 17 e 18 Agosto 2011, rivolta a giovani filmaker di età compresa tra i 14 e i 35 anni. L'intento è di valorizzare, promuovere e divulgare il Cortometraggio e il Documentario come forme espressive particolarmente valide ed attuali, per sviluppare i linguaggi artistici dei nuovi media, per rispondere alle esigenze di crescita culturale dei giovani registi emergenti che continuano a stupire con il proprio potenziale creativo, e per dare a tutti i Filmaker la maggiore visibilità possibile.

Questa edizione non sarà solo un Concorso ma anche un Festival ed una Festa. Mostre fotografiche e di pittura, incontri con autori di libri e con personaggi del mondo del cinema faranno da cornice a questa edizione.

BANDO 2011. Il tema scelto per questa edizione ed al quale ogni autore dovrà attenersi è il seguente: “LE TRADIZIONI”: Raccontare le tradizioni vuol dire parlare delle radici di un popolo, di una terra, vuol dire narrare le sue usanze, i suoi costumi, il suo linguaggio; la tradizione esprime anche cultura, storia, arte. Tradizione come ricordo del passato che non si vuole cancellare o come elemento che può essere modificato? Tradizione vista come qualcosa di statico o come continua trasformazione della cultura?

SCADENZA. L’iscrizione è aperta ai giovani autori (di età compresa tra i 14 e i 35 anni) e scade il 25 Giugno 2011. Ogni opera deve avere una durata massima di 30 minuti. Il bando potrà essere scaricato dal sito www.recd.it.

Ora l’unica cosa da fare è non restare a … corto di idee

Per Info: Sito web: http://www.recd.it - info@recd.it - Telefono: 0039 0833.772652 - Fax: 0039 0833.772652 - Mobile: 333.8856323

Jennifer Lopez - On The Floor ft. Pitbull



fonte Youtube/Vevo

Music video by Jennifer Lopez performing On The Floor feat. Pitbull. © 2011 Island Records

La creatura delle acqua. Spiderwick. Il nuovo mondo. Vol. 1 (Mondadori) di Tony DiTerlizzi e Holly Black




















Nella nuova serie, le Cronache di Spiderwick lasciano l'affascinante New England per approdare nel divertente quanto diabolico mondo incantato della Florida. L'incontro con un impaurito mostriciattolo verde vicino a casa sarà per Nicholas e la sorellastra Laurie l'occasione per tuffarsi in una nuova stupefacente avventura. Ma i due ragazzi dovranno usare tutte le loro conoscenze fantastiche per fermare la furia devastatrice di un gruppo di giganti prima che tutta la Florida prenda fuoco.

Spiderwick - Le cronache



La regia è di Mark Waters. Con Nick Nolte, David Strathairn, Freddie Highmore, Sarah Bolger, Mary-Louise Parker, Andrew McCarthy, Martin Short, Izabella Miko, Tod Fennell.

Lasciata New York per trasferirsi nella vecchia e decrepita casa, appartenuta ad un loro pro-zio, la famiglia Grace (mamma, due gemelli, Jared e Simon, e la sorella Mallory), si trovano alle prese con le strane cose che accadono intorno a loro. Jared viene accusato dagli altri delle misteriose sparizioni e dei fatti inconsueti che si verificano, ma quando insieme ai fratelli, decidono di cercare di capire, finalmente, cosa sta realmente accadendo, si troverà immerso in fantastico e misterioso mondo popolato da bizzarre creature... Jared, infatti, trova uno strano libro, scritto dallo Zio Arthur, "La Guida Pratica di Arthur Spiderwick al Mondo Fantastico che Vi Circonda". Tra le creature che popolano questo mondo parallelo però ce n'é qualcuna molto pericolosa, ed i ragazzi capiscono che il libro dello zio é la chiave per rapportarsi a questo mondo e che per nessuna ragione deve cadere nelle mani sbagliate, perchè chi lo possiede é in grado di acquisire un potere straordinario... (fonte FilmUp)

Il libro del giorno: Luca Di Persio MOMENTO ZERO (Elliot)














Morire sarà l’unico modo per restare vivi. Marylin Monroe, Elvis Presley, James Dean, Bob Kennedy, John Lennon, Jim Morrison, Michael Jackson… un segreto li accomuna: sono sopravvissuti alla propria morte. Momento Zero è la loro seconda possibilità. Il mortale incidente d’auto in cui scompare Frank Altobelli, testimone chiave di un importante processo contro la criminalità organizzata, dapprima sembra riconducibile a una tragica fatalità. Polizia, giornali e opinione pubblica, infatti, sono d’accordo: si è trattato di un banale incidente causato dall’eccessiva velocità del veicolo su cui viaggiava Altobelli. Due uomini, però, Paolo Assi e Francecsco Gualtieri, due persone la cui vita non potrebbe essere più diversa, notano alcune inspiegabili anomalie. A Paolo Assi, poliziotto di giorno e killer di notte, appare subito evidente che la dinamica dell’incidente è straordinariamente simile a quella che sette anni prima ha distrutto la sua famiglia e la sua vita. A sua volta Francesco Gualtieri, ricercatore scientifico attualmente ingaggiato dai servizi segreti, ha notato che c’è qualcosa di inspiegabile e illogico nell’incidente. Assi decide di avviare un’indagine personale sulla morte di Altobelli, un’indagine che lo porta a scoprire l’esistenza di un’organizzazione segreta che agisce da oltre duecento anni, infiltrata nel sistema economico, militare, politico e in grado di compiere un’impresa straordinaria definita Momento Zero: mettere in scena la morte dei propri facoltosi clienti e dare loro una nuova identità, un nuovo volto, un nuovo destino. In questa ricerca disperata e mortale che lo porterà a scontrarsi infine con il capo dell’organizzazione, l’italiano Lorenzo Costantini, Assi incrocia la propria traiettoria con quella di Gualtieri, l’unico uomo che ora potrebbe aiutarlo e al contempo la vittima predestinata dell’organizzazione criminale per cui Assi stesso lavora come killer. Sullo sfondo delle vicende dei due, si muovono però i feroci personaggi del team Zero: Costantini e gli agenti dell’organizzazione, in lotta tra loro per il controllo del potere e della misteriosa “sequenza inversa” in cui si celerebbe il segreto dell’immortalità. Un segreto che riguarda da vicino proprio Paolo Assi e la sua famiglia… Momento Zero, romanzo d’esordio di Luca Di Persio, è un thriller originale e potente che richiama le atmosfere dei film di Tarantino e il mondo enigmatico di Lost, superando brillantemente i confini italiani di genere.
LUCA DI PERSIO - Vive a Roma, dove è nato nel 1975. Questo è il suo primo romanzo.
Un estratto - Lunedì 15 ottobre, ore 4.50. Roma, periferia sud, via Appia Nuova, 5 km oltre il Grande Raccordo Anulare. Intense perturbazioni in arrivo dal versante atlantico. Ottantadue km/h. La luce stava tornando. La sentiva strisciare alle sue spalle, guadagnare spazio. Sarebbe arrivata di colpo a prenderlo e trascinarlo via, come la massa di una marea. Avrebbe divorato ogni cosa e riempito fino all’orlo tutti i buchi, le cavità e le fessure della sua testa. Strinse gli occhi e schiacciò l’acceleratore. Il vetro era appannato, nonostante lo sbrinatore fosse alla massima velocità. Staccò una mano dal volante per pulirlo, quando le luci lampeggianti della strada illuminarono di colpo il gomito di una curva chiusa e stretta. Un’ondata di riflessi gialli invase l’abitacolo: sterzò all’ultimo momento e colpì con la fiancata dell’auto un pezzo sporgente di guardrail. Lo specchio retrovisore destro si staccò dallo sportello, sbatté a terra e schizzò via in mille frantumi. Sentì le ruote posteriori perdere aderenza e scivolare verso il limite della carreggiata. Diede un colpo di gas, scalò marcia e in qualche modo riprese il controllo dell’auto, prima che fosse troppo tardi. Gli alberi e i burroni non si muovono, lo aveva sentito dire una volta a un famoso pilota di rally. Ma ora non gli credeva affatto. Riprese fiato. Il naso gli andava a fuoco. Alzò il volume girando la manopola a vuoto, oltre il limite, e le casse davanti gracchiarono distorcendo i bassi. Non riusciva a sentire alto quanto avrebbe voluto. Gli sembrò di vedere una c’hai le palle. Chiamiamo il Giona che se la carica lui la tipa. Dai. Ci costa duecento euro il Giona, vero Darietto? Darietto?». Lippo si rivolse al tizio che guidava; ma quello non disse nulla. Aspettò qualche secondo, poi riprese a parlare. «E la tipa ce la scopiamo tutti e tre senza rischiare un cazzo. Un cazzo. Noi tre più Giona, è chiaro. Ci pensa lui a tutto e poi gli dà quattro sveglie alla troia e la scarica da qualche parte. Facciamolo dai. Darietto, lo hai già fatto, vero? Come si chiamava quella che vi siete caricati a Capodanno? Lucrezia? Luridella? Porella… anzi, porella ’sto grandissimo cazzo! Cazzo. Oh, un’altra cosa, Darietto bello e tenebroso: ma quanto fa ’sto bidone di macchina di tuo padre? Li prende i duecinquanta all’ora? All’ora?». Ridevano. Ma Dario Murri guidava e non rideva. E non parlava. Guidava, non rideva, non parlava. Gli altri due continuavano a beccarsi con una voce troppo alta per il suo mal di testa. Lippo poggiò la mano sui tasti dell’impianto stereo. «Basta salsa! C’ha rotto le palle ’sta salsa. Mettiamo Radio Globo. A palla. Che fanno la musica “antica” da discoteca. Vai Riccardino, alziamo la caciara vera. Rolla pure un cannone, che c’ho voglia. Voglia». «Grande Lippo!». Riccardo prese le cartine dalla tasca della giacca, quando notò qualcosa in lontananza, sulla strada, oltre il vetro del parabrezza. Indicò un punto con il dito, tra le gocce di pioggia sempre più fitte. Poi disse. «Oh, ragazzi… laggiù… li vedete quei fari? Eh? Che dite?». Lippo gli rispose eccitato, mentre con la mano smuoveva la testa di Dario. «Che vuoi fa’ il giochetto? Lo facciamo caga’ sotto dalla paura? Dalla paura?». A quel punto, Dario Murri parlò. «Lippo, ma perché cazzo ripeti sempre le cose due volte, te?». «Ma guarda! Darietto il silenzioso ha parlato! Parlato! Guida e parla pure, adesso. Allora ce l’hai la lingua, Darietto bello, però la usi quando non devi. Non devi. È una malattia, ve l’ho spiegato già, mi pare. Mi pare. Quando sono fatto mi prende. Prende!».

Oltre l'orizzonte di Gianfranco La Grassa (Besa editrice)












Il testo qui presentato è il quinto, e ultimo, volume di una ricerca teorica intorno a diverse forme della società capitalistica; una ricerca che si riallaccia al pensiero di Marx, ma che se ne allontana su alcune questioni decisive. Il testo si divide idealmente in due parti. Nella prima si illustra il primo disvelamento teorico compiuto da Marx con riguardo alle correnti della scienza sociale dei suoi tempi. Nella seconda si compie un passo successivo, criticando varie impostazioni odierne, accomunate dal riferimento o alla pura volontà e forza politica o alla netta predominanza assegnata all’ambito economico e al calcolo che lo pervade, quello del minimax (minimo costo o massimo beneficio). Qui si tenta di connettere strettamente la razionalità economica e quella strategica (applicata al conflitto per la supremazia), pur assegnando la prevalenza alla seconda. Se ne traggono numerose conseguenze in merito all’interpretazione delle “strutture” economico-sociali, della loro storia, delle pratiche politiche perseguite nel XIX e XX secolo, ecc. Soprattutto ci si sforza di superare la generica indicazione della società moderna quale capitalismo, segnalando l’esistenza di sue forme diverse, sia in successione temporale (storica) sia nella loro compresenza attuale.
Gianfranco La Grassa ha lavorato nell’industria ed è stato docente di Economia nelle Università di Pisa e Venezia. È autore di decine di libri e articoli vari. Fra gli ultimi volumi pubblicati: Gli strateghi del capitale e Finanza e poteri (Manifestolibri) e Tutto torna ma diverso (Mimesis).

mercoledì 25 maggio 2011

Vasco Rossi - Manifesto futurista della nuova umanità



Music video by Vasco Rossi performing Manifesto futurista della nuova umanità. (P) 2011 The copyright in this audiovisual recording is owned by EMI Music Italy s.r.l.

fonte Youtube/Vevo

Il libro del giorno: Lagune (quasi) blu - Condizioni di vita e di salute degli stagni costieri in Italia di Mauro Lenzi (Effequ)












Esce “Lagune (quasi) blu - Condizioni di vita e di salute degli stagni costieri in Italia” di Mauro Lenzi per Effequ. Mauro Lenzi ci guida alla scoperta delle "zone di transizione: le aree in cui avviene la mescolanza delle acque dolci, provenienti dalle terre emerse, con le acque marine. Tra queste devono annoverarsi le lagune costiere … di cui è ricca la costa del Mediterraneo (nonostante gli scempi del passato) soprattutto nell'arco Nord, tra Spagna, Francia e Italia". In che stato si trovano le lagune costiere italiane? Questo libro prova a dare una risposta comprensibile a tutti scattando una impietosa e lucida fotografia ("Le zone di transizione sono state fortemente compromesse dallo sviluppo della nostra civiltà"). Si tratta di ambienti di transizione tra mare e terraferma che furono scelti dai nostri antenati per le loro palafitte proprio per la possibilità di facile sopravvivenza offerta dall’habitat, perfetto per numerosissime specie animali e vegetali ("costituiscono habitat per numerose specie di animali, per alcune delle quali risultano un vero e proprio paradiso alimentare. E questo le ha rese appetibili all'uomo: in esse ha potuto cacciare e pescare con relativa facilità"). E tuttora le lagune e gli acquitrini italiani sono zone di grande importanza ecologica, naturalistica, paesaggistica, ma anche economica, con il loro indotto di attività lavorative (turismo, pesca, allevamento ittico). Nella storia più recente, però, nelle lagune sono stati perpetrati scempi di ogni tipo ("Una laguna che risultasse in pessimo stato ambientale richiederebbe ingenti interventi della spesa pubblica. Ma non solo, ci si scontra sul tipo di interventi da adottare. Ecologi e ingegneri spesso non hanno buoni rapporti tra loro"). Con tutte le ripercussioni pratiche, economiche e politiche conseguenti; e anche dopo interventi d’urgenza esse sono diventate comunque ambienti problematici, su cui si scontrano le idee opposte di ecologi, ingegneri, cacciatori, pescatori, gestori di attività turistiche, amministratori…
L’autore: Mauro Lenzi è membro della Società italiana di biologia marina, cofondatore della rete italiana per la ricerca lagunare Lagunet e dirige le attività di ricerca del laboratorio di ecologia della laguna di Orbetello per la società Orbetello pesca lagunare. Collabora inoltre con il polo universitario di Grosseto, con le università di Pisa, Firenze, Siena, Parma, Venezia e Roma, con l’Ispra (Istituto di ricerche protezione dell’ambiente) di Roma, con il Wwf Italia, con l’Arpat (Protezione ambientale toscana), con la Fao Roma, con il Cnr Italia (National research council), con l’Enea (Agenzia nazionale per la nuova tecnologia), con l’Iss (Istituto superiore della salute) e con l’Authority per la bonifica della laguna di Orbetello. Ha al suo attivo numerosissime pubblicazioni di carattere scientifico.
La collana: I Saggi Pop sono volumi tascabili, leggeri nella forma e nel contenuto, ma che non rinunciano alla sostanza, mai banali o superficiali, testi che aiutano a riflettere e offrono risposte immediate, pratiche, curiose sulla storia, il costume e la società. Un'attenzione alla leggerezza, che si riflette anche sul portafogli.
Lagune (quasi) blu - Condizioni di vita e di salute degli stagni costieri in Italia di Mauro Lenzi, Effequ, pp.160, euro 10

L' isola della paura di Dennis Lehane (Piemme)












A chi arriva dal mare l'isola non fa una bella impressione. Una macchia scura in mezzo alla foschia, alberi macilenti e radi a interromperne il grigiore. Ma è difficile aspettarsi di meglio da un luogo come quello. Anche perché l'agente federale Teddy Daniels sa che lo attende un incarico delicato: una paziente dell'Ashecliffe Hospital, istituto per la detenzione e la cura dei criminali psicopatici, è scomparsa e le sue preoccupanti condizioni psichiche ne rendono più che urgente il ritrovamento. Ma su quell'isola, che un uragano travolge impedendo qualunque collegamento con la terra ferma, niente è davvero ciò che sembra: cosa succede veramente in quell'ospedale? E che cosa sta cercando Teddy Daniels? Una detenuta inspiegabilmente scomparsa, oppure le prove che all'Ashecliffe Hospital si fanno esperimenti sugli esseri umani? Forse, invece, è qualcosa di torbido che lo tocca più nel profondo, e che riguarda i fantasmi che da tempo lo tormentano, da quando l'adorata moglie è morta tragicamente in un incendio doloso. E quanto più Teddy si avvicina alla verità, tanto più la morsa si stringe intorno a lui.

Shutter Island

Fonte Youtube/intothemoview

Shutter Island è un film del 2010 diretto da Martin Scorsese con Leonardo DiCaprio, Mark Ruffalo, Ben Kingsley, Michelle Williams, Emily Mortimer e Max von Sydow. Il film è basato sul romanzo del 2003 L'isola della paura (Shutter Island) di Dennis Lehane.

Nessuna speranza per Malceski di Alfonso Ramunni (Besa editrice)












La vita umana si allunga e si crede che la vecchiaia non arrivi mai, consentendoci di proseguire anche in età avanzata le peripezie della giovinezza. Di questo vuole convincersi Stanislao Malceski che, nel corso della sua turbinosa esistenza, ha sperimentato ogni sorta di piacere e non vuole arrendersi al decadimento fisico. Assolda pertanto un geniale ricercatore, il dottor Davide Verastri, perché faccia luce sui processi della degenerazione vascolare e gli fornisca in fretta una cura contro l’invecchiamento. Non contento, affianca a Verastri, e senza che questi lo sappia, l’infido Ocanesian, sperimentatore dalla dubbia moralità… Da qui un’appassionante vicenda umana e scientifica, di sapore faustiano, nella quale l’autore ha innestato le proprie esperienze mediche in una trama fitta di avvenimenti e percorsa da straordinaria tensione: una grande saga sui segreti e gli artifici della medicina – più un’arte dell’invenzione che una scienza arida.

Alfonso Ramunni vive a Bari, dove lavora come medico nefrologo ospedaliero. È autore di numerose pubblicazioni scientifiche nazionali e internazionali. Nessuna speranza per Malceski è il suo primo romanzo.

martedì 24 maggio 2011

Hell Boy il film

Fonte Youtube/16noni

Hellboy è un film del 2004, diretto da Guillermo del Toro. Nato dalle fiamme dell'inferno durante la Seconda guerra mondiale, Hellboy è stato chiamato sulla Terra a commettere il male dal malefico Grigori Rasputin. Destinato ad essere il presagio vivente dell'Apocalisse, Hellboy è stato salvato dal professor Broom, capo delle forze alleate e fondatore dell'Ufficio segreto per la ricerca sul paranormale e la difesa.

Hell Boy – il fumetto










Hellboy è un personaggio dei fumetti creato da Mike Mignola nel 1993, per l'etichetta Legend della editrice Dark Horse. (oggi Mondadori e Magic Press). Hellboy è "l'alter/nome" dato dal Prof. Trevor Bruttenholm al demone Anung Un Rama, portato in evocazione sulla Terra nel 1945 da Grigorij Efimovič Rasputin per conto dei membri della Divisione Ahnenerbe delle SS.

Hellboy viene portato via dai nazisti quando è ancora piccolo e cresciuto dal Prof. Bruttenholm come un figlio. Da adulto, Hellboy diventa il miglior detective del BPRD (Bureau of Paranormal Research and Defense). I suoi compagni del BPRD sono la pirocinetica Elizabeth "Liz" Sherman, il misterioso umanoide anfibio Abraham "Abe" Sapien e l'omuncolo ritrovato in un castello in Romania Roger.

Il libro del giorno: I ragni in testa di Alessandro Angeli (Besa editrice)












Quattro frammenti di un romanzo popolare che ha il Sud italiano come protagonista. Storie di fughe e ritorni, per la maggior parte attinte dalla cronaca. La sposa bianca narra del bell’Antonio di Gela, riprendendo e rielaborando l’articolo apparso sulla “Repubblica” di Palermo l’8 dicembre 2007, la Giostra dei camminanti la cacciata degli zingari dal campo rom di Ponticelli (Napoli) per il presunto rapimento di una bambina, mentre I ragni in testa è una delle tante storie di caporalato, ormai consuetudine del lavoro nero nel Mezzogiorno. Metaponto invece è il racconto di uno studente meridionale emigrato al nord in cerca di fortuna. Lotto Zero è soprattutto l’immagine di una non terra, di uno spazio “ideale” disumanizzato. Il nome preso in prestito dalla toponomastica sottolinea l’incontrastata opera di cementificazione italiana che come un cancro si è propagata dai rioni popolari fino ai paesaggi naturali più suggestivi per installarsi definitivamente nelle coscienze delle persone.

Alessandro Angeli è nato a Roma nel 1972 e vive a Grosseto. Si è laureato in lettere moderne presso l’università di Siena. Dopo aver frequentato il master per redattori editoriali all’università di Urbino, ha collaborato con diverse case editrici. Attualmente è consulente e redattore editoriale per Dario Flaccovio editore e Martin Eden agenzia letteraria. Cura una rubrica di autori toscani su un mensile di cultura e tradizioni popolari della Maremma. Per il comune di Grosseto ha ideato e curato insieme a Luca Bonelli il progetto De-generazioni, percorsi linguistici tra cultura moderna e oralità. Ha pubblicato un racconto su Sagarana e il romanzo Maginot, fotogenesi di un romanzo, (Edizioni Controluce 2008).

Anteprima: Il labirinto di James Dashner (Fanucci)












Quando Thomas si sveglia, le porte dell’ascensore in cui si trova si aprono in un modo che non conosce. Non ricorda come ci sia arrivato, né alcun particolare del suo passato, a eccezione del proprio nome di battesimo. Con lui ci sono altri ragazzi, tutti nelle sue stesse condizioni, che gli danno il benvenuto nella Radura, un ampio spazio limitato da mura di pietra, che non lasciano filtrare neanche la luce del sole. L’unica certezza dei ragazzi è che ogni mattina le porte di pietra all’inizio del gigantesco Labirinto che li circonda vengono aperte, per poi chiudersi di notte. Ben presto i ragazzi elaborano l’organizzazione di una società ben ordinata e disciplinata dai Custodi, nella quale si svolgono riunioni dei consigli e vigono regole rigorose per mantenere l’ordine. Ogni trenta giorni qualcuno si aggiunge a loro dopo essersi risvegliato nell’ascensore. Il mistero si infittisce un giorno quando – senza che nessuno se lo aspettasse – arriva una ragazza. È la prima donna che abbia mai fatto la propria comparsa in quel mondo, ed è il messaggio che porta con sé a stupire, più della sua stessa presenza. Un messaggio che non lascia alternative. Ma in assenza di altri mezzi visibili di fuga, il Labirinto sembra essere l’unica speranza del gruppo…o forse potrebbe rivelarsi una trappola da cui è impossibile uscire.
James Dashner è nato e cresciuto in Georgia, ma ora vive nello Utah con la moglie e quattro figli. Dopo diversi anni di lavoro nella finanza, ora è uno scrittore a tempo pieno. Oltre a Il labirinto, romanzo d’apertura di una trilogia di successo, ha scritto la saga di Jimmy Fincher e la trilogia Realtà 13.
Un estratto: Cominciò la sua nuova vita tirandosi in piedi, circondato da un buio freddo e da un’aria viziata, che sapeva di polvere. Udì un rumore sferragliante, metallico. Un fremito violento scosse il pavimento sotto i suoi piedi. Il movimento improvviso lo fece cadere. Poi si trascinò all’indietro, a gattoni, con la fronte imperlata di sudore nonostante l’aria fredda. Batté la schiena contro una parete di metallo duro contro cui scivolò fino a incontrare l’angolo della stanza. Si lasciò cadere sul pavimento e tirò le gambe al petto, stringendole forte, nella speranza che gli occhi si abituassero presto all’oscurità. Con un altro scossone, la stanza salì di botto verso l’alto, come fosse un vecchio ascensore nel pozzo di una miniera. Suoni stridenti di catene e pulegge echeggiarono nella stanza, come macchinari di una vecchia acciaieria, rimbombando tra le pareti con un cupo gemito metallico. L’ascensore buio salì, oscillando avanti e indietro, rivoltando lo stomaco ormai inacidito dalla nausea del ragazzo. Poi si sentì pervadere i sensi da un odore di nafta bruciata che lo fece stare anche peggio. Voleva piangere, ma non trovava lacrime. Riusciva solo a starsene seduto lì, da solo, in attesa.

lunedì 23 maggio 2011

"Trenta miserie d'Italia" di Roberto Roversi (Sigismundus Editrice, 2011). Il book trailer



Booktrailer del libro "Trenta miserie d'Italia" di Roberto Roversi (Sigismundus Editrice, 2011).
A cura di Andrea Pulcini e Gabriele Sisti. Con la collaborazione musicale di Henry Giardini.

Short Stories n. 10 (Edizioni Scudo)












Il crinale della follia, dove le prospettive narrative e i piani della coscienza si confondono, rischiando di farci perdere la bussola. Il numero dieci di Short Stories (Edizioni Scudo) s'intitola Dove la ragione vacilla. Sono tanti gli autori che si sono avventurati nella dimensione dell'incerto. In primis Luca Oleastri (che disegna anche la copertina) in una delle sue rare esternazioni letterarie. Paolo Durando, Giandomenico Amato, Claudio Tanari narrano di quando la realtà non è quella che credevamo fosse. Fabio Calabrese presenta coloro che si perdono nei mondi della propria fantasia, così come Adriano Muzzi, Claudio Cillemi, Paolo Ninzatti, Miriam Mastrovito, Raffaele Olivieri e Diego Di Dio.
Alcune tavole di Short Stories n. 10 vedono come protagonisti: Bruno Lazzari, con le chiavi della nostalgia, evoca un testimonial d’eccezione come Lucio battisti e questo fanno anche Marco Maria Sorge e Stefano Baccolini scegliendo altri personaggi noti. Quando sono le dimensioni delle cose a trarci in inganno, incontriamo Federica Ramponi, Francesco Sedda e Spartaco Mencaroni. Pia Barletta, Alessandro Oliviero e, in un certo senso, anche Giorgio Burello, presentano follie sortite da giovani menti, mentre Alessandro Napolitano, insieme a Michela e Alessia Orlando, tentano soprattutto di confonderci. (fonte Corriere della Fantascienza)
Short Stories n. 10. Copertina di Luca Oleastri, venticinque illustrazioni di Giorgio Sangiorgi
pagg. 206, dimensione 15.2 x 22.9 cm — rilegatura termica/ disponibile stampato (14.50 euro) e in formato elettronico (PDF, 7 euro)

Genesis - Mama



fonte Youtube/Vevo

Music video by Genesis performing Mama (2004 Digital Remaster).

Il linguaggio di Trolla di Malgorzata Musierowicz (Besa editrice)





















Bisogna andare con la memoria a Zazie nel metro di Quenau per trovare una ragazzina tutta pepe come Trolla, il vero centro propulsore degli avvenimenti che in quattro giorni, dalla notte dell’ultimo dell’anno del 2003 al 4 gennaio dell’anno successivo, cambiano radicalmente la vita di Giuseppe Palys. Siamo a Poznan, in un interno borghese. Il giovane Giuseppe, un ragazzino di nove anni che tutti chiamano affettuosamente Gigi, si sta annoiando davanti alla televisione in attesa che i suoi genitori vadano a un ballo per l’ultimo dell’anno. Discretamente infelice, come molti adolescenti, Giuseppe, ragazzo di poche parole, vorrebbe starsene in casa a pensare, non gli va di andare dai nonni. Saranno pure simpatici quei due svitati, ma Gigi ha bisogno di stare da solo per pensare a Trolla. Trolla è arrivata da poco nella sua classe e subito si è imposta con un caratterino marcatamente libertario. Non è bella Trolla, ma emana una carica vitale che Giuseppe non ha mai conosciuto tra i compagni di scuola. Nessuna meraviglia, quindi, che il giovane sia attratto dalla sana follia creativa di Trolla. La ragazza vive immersa in un mondo nel quale il ribaltamento delle norme è la norma.
Trolla, insieme al cognato Helmut “Scratch”, sono i sovversivi che rompono le regole, i veri protagonisti del romanzo. A un certo punto tutti i personaggi, a contatto con una visione del mondo ribaltata e libertaria, si troveranno in casa di Helmut, dove tra reggae, tromboni, cucina vegetariana, in un clima da helzapoppin’, faranno apprendistato su ciò che veramente conta nella vita.

Malgorzata Musierowicz è nata a Poznan il 9 gennaio 1945. Scrittrice molto popolare in Polonia, ha pubblicato diversi libri per ragazzi letti e amati anche dagli adulti.

Il libro del giorno: Tutto su Stephen King. Alla scoperta di un genio: scritti autografi, lettere, fotografie, disegni inediti e memorabilia di Bev Vi








"Dove allignano le cose oscure..." Cosi inizia "Carrie," il romanzo che lanciò Stephen King nel panorama mondiale degli autori bestseller. Grazie alle migliaia di pagine terrificanti pubblicate da quel lontano 1974, e alle sue storie avvincenti e intramontabili, lo scrittore del Maine è ora universalmente riconosciuto come acclamato genio della letteratura internazionale. Questo libro rivede le sue opere più significative per rivelare le influenze e i demoni personali che lo hanno ispirato, lasciandoci letteralmente spiare tra le righe. Letteralmente perché il volume contiene foto di famiglia e documenti inediti, note ai manoscritti, prime stesure, annotazioni personali, disegni per il giornale universitario. Ricco di particolari biografici, interpretazioni letterarie e cimeli fedelmente riprodotti, "Tutto su Stephen King" è un modo unico, originale e immediato per entrare nel mondo di Stephen King.

It di Stephen King

« Sono il peggior incubo che abbiate avuto, sono il più spaventoso dei vostri incubi diventato realtà, conosco le vostre paure, vi ammazzerò a uno a uno. » (Pennywise)

It è un film-tv di Tommy Lee Wallace del 1990, tratto dal romanzo omonimo di Stephen King. Il film è tratto dall'omonimo romanzo di Stephen King. Una demoniaca creatura, di origini aliene e di età antichissima si aggira per Derry, una piccola cittadina del Maine, uccidendo periodicamente i bambini che la abitano. Il mostro non ha una forma reale ma assume l'aspetto delle paure più profonde di ogni individuo

Eldorado di Vladimir Luxuria (Bompiani)












Vladimir Luxuria esordisce con Bompiani con uno splendido romanzo dal titolo “Eldorado” E l’esordio devo dire funziona alla grande sia per la intensa prova di scrittura sia per la sensibilità che affronta nel parlare di mondi altri, amori altri, sensazioni altre ai limiti e forse oltre i limiti. Già perché Vladimir Luxuria con quest’opera di grande ironia e intelligenza, scrive pagine di denuncia senza troppi peli sulla lingua, dando vita a un “j’accuse” fortissimo nei confronti delle umiliazioni estreme subìte dagli omosessuali in uno dei momenti più bui della storia umana. Raffaele, il protagonista, è un anziano omosessuale originario di Foggia, lo stesso paese di Luxuria, da anni trasferitosi a Milano. Una sera Raffaele dà un passaggio in auto ad un ragazzino, in una strada di periferia e viene “spogliato” dei soldi e dell’auto, dopo essere stato malmenato crudelmente. E qui comincia il viaggio nella memoria, al suo rapporto con il pugliese Michele, agli anni precedenti la secondo guerra mondiale, quando si esibiva come ballerino travestito in un locale di Berlino, insieme ad altri due omosessuali, Franz e Karl. Poi l’arresto da parte delle SS, il rimpatrio in Italia per lui, la tortura e la deportazione verso la morte in un campo di sterminio di Franz e Karl. “Milano, anni ottanta Altri cinque minuti. La situazione era sotto controllo. La lancetta rossa dei secondi girava ticchettando. Raffaele si mise a fissare l’orologio a pendolo colorato a forma di baita; sotto, tra le pigne appese, una fanciulla sorridente attaccata alle funi di un’altalena oscillava a destra e a sinistra. Come in preda a uno stato ipnotico allentò l’impugnatura sui pomoli e adeguò il movimento della mezzaluna a quello del pendolo, poi si distolse e riprese a sminuzzare con vigore il ciuffo di prezzemolo sul tagliere. Sorridi anche tu al tempo che scorre. Sei giovane e bello e hai un grande futuro dietro di te! Sorridi agli anni che passano e non preoccuparti mai del futuro… vedrai, il futuro se la caverà benissimo anche senza di te! Buon compleanno, le tue care carogne amiche. Bastarde! pensò e sorrise ricordando il bigliettino che i suoi amici gli avevano fatto trovare nella scatola dell’orologio a pendolo che aveva ricevuto in regalo. Gli amici rimasti. Si erano divertiti alla festa del suo compleanno, qualcuno gli aveva anche ricordato che ormai alla sua età costavano più le candeline della torta. Gli venne alla mente una frase famosa, quella dell’attore comico americano George Burns: “Quando avrai ottant’anni avrai imparato tutto della vita. Il problema sarà ricordarlo!” Il traguardo di quella età si avvicinava sempre di più. Adesso la cena era pronta. Spense la fiamma, alzò il coperchio della pentola e disperse nelle nebbie del vapore quei verdi coriandoli tritati. Nel tempo necessario a lasciar freddare la minestra avrebbe preparato la tavola, un rito quasi religioso al quale dedicare tutte le cure. Raffaele non trascurava alcun dettaglio: la tovaglia doveva essere stirata e sempre linda, senza macchie come la camicia bianca della domenica, una distesa profumata sulla tavola di uccelli dorati e angioletti ricamati con il filo cangiante che piaceva tanto alla mamma; gliela aveva lasciata in eredità e tutte le volte che apparecchiava era una dolce occasione per ricordarla. La brocca dell’acqua, il calice per il vino, il sottopentola, il piatto fondo sul piatto piano, la candela accesa, il suo vaso preferito di porcellana verde tubolare a forma di bambù con un crisantemo bianco. Alla faccia di tutti quelli che pensano che sia un fiore luttuoso! si disse convinto; ma ne tolse un paio di petali avvizziti. Gli piaceva lasciare una sedia in più, sebbene vuota gli faceva compagnia. Tenendola con le presine posò la pentola di terracotta attento a non scottarsi e ne versò il contenuto con il mestolo nel piatto per farlo freddare più velocemente. Il profumo era intenso e invitante, ci aveva messo gli ingredienti giusti: patate, carote, verza, bietola, porro, fagioli, cipolla e pane raffermo. Niente sale. Gli avrebbe fatto male. Amava la cucina dei contadini, l’arte di non buttare via nulla che è peccato, il suo essere riconoscente a chi aveva saputo arricchire per povertà il nostro ricettario. Nulla deve essere sprecato, il pane deve essere ridotto a una roccia di muschio per essere costretti a buttarlo via, baciandolo prima in segno di rispetto.

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