Alain Elkann è nato il 23 Marzo1950 da padre francese e da madre italiana, entrambi di religione ebraica. Giornalista e scrittore, collabora a
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lunedì 29 marzo 2010
Nonna Carla di Alain Elkann (Bompiani)
domenica 28 marzo 2010
Il libro del giorno: Cotto e mangiato di Benedetta Parodi (Vallardi A.)
Accogliendo le richieste dei suoi numerosissimi fan, Benedetta ha ora raccolto in un libro il meglio del suo tesoro culinario e lo ha dedicato a tutte quelle donne (ma anche agli uomini!) che, pur indaffarate, prive di tempo e di fantasia, non vogliono rinunciare ai piaceri della tavola e a condividerli con gli altri.
La sua formula di successo è semplice e più che mai attuale: ricette per tutti, facili, veloci, sane e economiche, con un occhio di riguardo ai tempi di realizzazione e al portafogli.
Il mistero della bara di Lorenzo Bosi (Freaks edizioni)
Il risultato è un libro di 150 pagine, edito dalla neonata casa editrice faentina Freaks Edizioni, che si può ordinare sul sito www.freaksedizioni.it o trovare in vari punti vendita del faentino.
In viaggio per la memoria - diario fotografico di Massimiliano Spedicato (Lupo editore)
sabato 27 marzo 2010
Il libro del giorno: La parola contro la camorra di Roberto Saviano (Einaudi Stile Libero)
Roberto Saviano
In questo cofanetto, che riunisce un libro e un DVD, lo scrittore e giornalista napoletano, autore di Gomorra e La bellezza e l’inferno, torna ad affrontare uno dei temi a lui più cari: il ruolo che la parola può avere nello sconfiggere le organizzazioni criminali.
Il volume, un agile testo di poco più di 60 pagine, propone due testi inediti di Roberto Saviano. Il primo, intitolato Una luce costante, è una riflessione sul potere della parola, uno strumento di cui la camorra si è sempre servita per diffamare e isolare i suoi avversari perché «Le organizzazioni criminali hanno necessità di portare avanti un assioma: chi è contro di noi lo fa per interesse personale. Chi è contro di noi sta diffamando il territorio, perché noi non esistiamo come loro ci raccontano». In Così parla la mia terra, invece, l’autore ripercorre la puntata speciale di Che tempo che fa del 25 marzo 2009 a lui dedicata, una serata seguita da oltre 4 milioni e mezzo di telespettatori, e approfondisce i temi toccati in quell'occasione: dal modo in cui i giornali locali parlano del crimine organizzato al rapporto tra linguaggio dei media e organizzazioni criminali.
Arricchisce il volume Il racconto delle immagini, una ricca serie di fotografie, tra cui spiccano le pagine dei quotidiani napoletani con gli articoli dedicati ai fatti di cronaca criminale, istantanee di delitti e foto di funerali. Lo completano, infine, gli scritti di Walter Siti, Aldo Grasso, Paolo Fabbri e Benedetta Tobagi, approfondimenti personali e illuminanti, omaggi al coraggio civile di Saviano, al suo impegno nella ricerca della verità e nella denuncia sociale. Nel Dvd, della durata di 120 minuti, sono contenuti due video. Il primo, un'«orazione civile» di quasi un'ora, assolutamente inedita, è stato registrato lo scorso 30 ottobre appositamente per il questo cofanetto. Il secondo è la puntata speciale di Che tempo che fa, uno degli eventi televisivi dello scorso anno, di cui Benedetta Tobagi, nel suo contributo, parla così: «Saviano porta nelle case in prima serata quello che una gran parte del Paese non vuole vedere. A partire dai titoli dei quotidiani locali, spiega come decodificare i meccanismi di intimità complice tra la stampa e le organizzazioni criminali in Campania. …Saviano rompe il silenzio, insegna a vedere, svela infine il volto osceno della realtà. Mentre racconta, guardiamo lo scheletro nudo e spietato del mondo di tutti i giorni attraverso la lente dei suoi occhi, come chi uscisse dalla caverna e scorgesse per la prima volta, con stupore e spavento, i veri contorni delle cose. Resta come un sasso nella scarpa, sotto il materasso, fastidioso, la verità».
La parola contro la Camorra di Roberto Saviano (Einaudi Stile Libero, isbn 8806202189)
Hanno tutti ragione di Paolo Sorrentino (Feltrinelli)
venerdì 26 marzo 2010
Il libro del giorno: Come funzionano i romanzi di James Wood (Mondadori)
James Wood si pone questo arduo obiettivo e tenta un approccio diverso, meno teorico. Forse più di ogni altra forma letteraria, la finzione narrativa vive in osmosi con il reale: nei romanzi e nei racconti, letteratura e vita creano un circolo virtuoso, arricchendosi vicendevolmente. Sul piano dell'esperienza individuale, chi legge, o scrive, affina il proprio sguardo sulla realtà, e vivendo impara a penetrare con maggior acume la pagina scritta, in una continua evoluzione. In tale prospettiva, analizzare gli elementi costitutivi della narrazione l'intreccio, i personaggi, il dialogo, lo stile - e approfondire le tecniche dell'artificio può rivelarsi un prezioso strumento di conoscenza.
La prima notte solo con te di Arnaldo Colasanti (Mondadori)
Penso che sia fondamentalmente questo il senso dell’ultimo lavoro di Arnaldo Colasanti (La prima notte solo con te, Mondadori), autore che ho sempre seguito e apprezzato sin dai tempi di “A giorno chiaro. Ritratti di poesia italiana” per poi amare definitivamente nel suo penultimo lavoro dal titolo “Gatti e scimmie”. Il primo che ho citato di saggistica il secondo un romanzo. Una bambina, nella sua stanza, viene vegliata dal padre scrittore, che in preda ad una strana e singolare ansia, le dedica tutta la sua vita, raccontandola con l’amore e la delicatezza che solo un genitore può avere, in una lunga lettera dove si respirano i giorni vissuti tra le pagine di un libro (quello magari che ti ha fatto finalmente capire come va il mondo), le cicatrici lasciate sulla pelle dalle illusioni più brucianti, le delusioni, le disillusioni, le bugie, i rancori, i pudori, ma con una fiducia estrema nella Vita, sì quella con
Ad ogni modo parliamo di un modo di pensare e del fare scrittura come un profondo gesto spirituale in cui i propri tracciati autobiografici si intrecciano vuoi con la finzione vuoi con la riflessione. Un processo inscindibile che Colasanti sente come missione, come imperativo categorico affinchè le parole e quello che descrivono e raccontano non cadano nel vuoto, ed anzi si affermino con sempre più forza con la consapevolezza che tutto è sempre un grande inizio. Perché consigliare questo libro? Perché si tratta di un libro intriso di delicatezza e poesia che ci fa riflettere in maniera lieve ma puntuale, sulle paure, i sogni, le memorie e quello che c’è di più vero in ogni vita. Un racconto in cui le storie testimoniano la forza dell’amore paterno e la necessità di tramandare ai figli un’eredità di sentimenti.
Claudio Comandini, Basso Impero (Sovera edizioni). Un estratto
GIOIA (p. 22). Gioia vuole bene a tutti, e gli sta bene così. Lei è così, rossa così, pienotta cosi. Il suo pomeriggio trascorre fra le immagini della tv i cosmetici e le telefonate. Lei adora Fiorello come una muta che attende da lui la voce, e tutte le canzono le ha imparate da lui. E’ amica di Ambra, certo, gli batte le mani quando si muove così ben telecomandata, ma non ha il suo stile, non fa la saccente con quella forzata disinvoltura che piace tanto ai frustrati. Questo lo sa. Ma non si cura di capire. Cambia ad ogni notiziario, poi figurati oggi che c’è sta manifestazione, cheppalle. La guarda un po’, ma poi si rompe, e canta le sigle pubblicitarie. E prega che i Take That non si scioglino mai, lei prega che i Take That non si sciogliano mai. Esce un giorno con me e un giorno con te, e dà a tutti quel che gli và. Lei adesso ha quindici anni, e non gliene importa un granché. Si sente grande, sa di essere piccola. Guarda la borgata fuori, non pensa che sia brutta. Fra un po’ esce con Mario, stasera forse farà pace con Lele, magari stasera andrà a ballare. Fuori la pioggia ha smesso, ma può ricominciare, ma non gli importa.
giovedì 25 marzo 2010
Il libro del giorno: Cattive abitudini di Jim Nisbet (Fanucci)
C’è solo uno steccato di legno a separare la sua casa da quella dei vicini – Toby Pride, un tizio poco raccomandabile dedito al traffico di droga, e la sua fidanzata Esme, un’avvenente bionda costantemente persa tra i fumi di alcol e droghe –, ma le distanze fra i tre sembrano incolmabili.
Poi, un giorno, dopo quattordici anni di fedele servizio, Banerjhee perde il lavoro che svolgeva nel laboratorio di un’industria farmaceutica e, in preda al senso di inadeguatezza e agli interrogativi sul suo futuro, finisce per rendersi complice delle losche attività del suo vicino di casa e prendere parte a una feroce sparatoria in cui sono coinvolti narcotrafficanti e agenti federali. L’accelerazione degli eventi non lascia a Banerjhee altra alternativa che mettersi in fuga e andare incontro al destino, imprevedibile come una roulette che gira in silenzio rischiando di fargli perdere tutto.
Marco Inguscio, Storie minime, Poet/Bar 15.11 (Besa editrice)
Marco Inguscio è nato nel mese di maggio del 1986 e risiede a Galatone (LE). Nel 2005 è stato premiato al concorso di poesia Internazionale “Arnaldo da Brescia”. Collabora con riviste locali e con associazioni studentesche preposte a favorire la mobilità internazionale tra gli studenti. Questa è la sua prima raccolta di versi e prose.
Alieni. Un mistero tra noi di Enrico Ruggeri e Candido Francica (Rizzoli)
mercoledì 24 marzo 2010
Il libro del giorno: Altre stanze, altre meraviglie di Daniyal Mueenuddin (Mondadori)
A farci capire che quello descritto da Daniyal Mueenuddin è il Pakistan contemporaneo sono soltanto la comparsa di una motocicletta, per quanto datata, l'evocazione del fantasma di una Rolls Royce, la visita di una figlia occidentalizzata, l'incontro a Parigi tra i genitori di un giovane pachistano e la sua fidanzata americana... Per il resto l'atmosfera del racconto è quella di una terra senza tempo, dove non hanno posto l'Occidente, o il fondamentalismo, e che brilla invece dell'intelligenza e dell'astuzia affinate dalle avversità dei personaggi più sfortunati.
Mueenuddin mette a nudo - a volte in commedia, più spesso in tragedia -, la complessità della cultura pachistana nel momento in cui l'ordine feudale sopravvissuto viene scardinato e trasformato in modernità: il risultato è una comédie humaine in miniatura dove spiccano personaggi femminili molto diversi da quelli che la cronaca propone quotidianamente alla nostra facile indignazione.
Prove di felicità a Roma Est di Roan Johnson (Einaudi Stile Libero)
«È che lo sfigato è sfigato per natura. Magari perché è grasso, timido, balbuziente. Io ero sfigato per convinzione. Era accaduto per eccesso di sensibilità, avrebbe detto mia mamma. Ero stato fregato, avrei detto io» Dopo Mario Desiati con il suo “Vita precaria e amore eterno” edito da Mondadori o antologie precarie come “Tu, quando scadi?” edita da Manni dove a più voci si racconta di un futuro incerto a rischio di povertà ed esclusione sociale, il medesimo orizzonte precario di una generazione, fatto di ricattabilità e sottomissione, ecco che Einaudi pubblica l’esordio di Rohan Johnson dal titolo “Prove di felicità a Roma Est”.
Si racconta la vita e gli amori del giovane Lorenzo Baldacci di anni 21, che da un piccolo paese di provincia si trasferisce con la sua vespa a Roma, per tentare di prendere in una scuola privata il desiderato diploma. Per tirare a campare fa il pony pizza boy ( ogni giorno per le consegne rischia di spaccarsi la schiena a causa del terribile dissesto stradale in cui vive l’eterna capitale d’Italia) , e vive con un professore in pensione, in attesa di trapianto, in attesa della morte nella sua sepolcrale solitudine.
A Lorenzo piace osservare, fotografare, memorizzare sfumature degli altrui tracciati biografici, per deglutire stili di vita, tic metropolitani, esistenze quasi in preda ad una compulsione voyeuristica.
Roan Johnson, è italiano al 100%. Nato da madre materana e padre londinese, è cresciuto a Pisa. Ha 35 anni e da 10 vive a Roma. Prove di felicità a Roma Est (Stile libero, 2010) è il suo primo romanzo.
martedì 23 marzo 2010
Il libro del giorno: Azzeccare i cavalli vincenti di Charles Bukowski (Feltrinelli)
"Azzeccare i cavalli vincenti" va oltre il testamento letterario. In questa raccolta di riflessioni Bukowski innesca una personalissima, vitale ed esplosiva battaglia contro la fiacca mentalità borghese, con uno humour disincantato, dark e cinico che non può lasciare indifferenti.
Ecco allora le prese di posizione contro la cultura "alta" delle università, i poco convenzionali pamphlet sul piacere di defecare e sul diritto di guidare ubriachi, e le dichiarazioni programmatiche sulla superiorità di una vita spogliata dagli agi materiali e magari arricchita da una bottiglia di vino e da un disco di Mozart.
Tristezza, follia, humour. L'universo bukowskiano concentrato in una raccolta di saggi e scritti apparsi su riviste e taccuini tra il 1944 e il 1990.
Il dolce cammino di Fabrizio Buratta e Faraòn Meteoses (Aracne edizioni)
Scassata dentro di Enzo Mansueto (D'If edizioni) vista da Nunzio Festa
La crosta dei componimenti di Mansueto è spaccata dal rumoreggiare del linguaggio. Tanto è vero che con “Scassata dentro”, in contemporanea, si devono accogliere i tormenti musicali de
lunedì 22 marzo 2010
Il libro del giorno: Assalto a un tempo devastato e vile. Versione 3.0 di Giuseppe Genna (Minimum Fax)
The Guardian
«Genna scrive con un’energia prodigiosa e agghiaccia il lettore».
The New Yorker
«Genna dimostra di essere lo scrittore italiano che tenta davvero la via di una letteratura civile, che non scompaia a libro finito».
Il Giornale
Assalto a un tempo devastato e vile è il libro cult di Giuseppe Genna, l'opera che al momento della sua prima pubblicazione fece gridare alla nascita di una voce potente e originalissima della letteratura italiana.
Oggi questo piccolo classico della letteratura italiana torna in una nuova edizione riveduta e ampliata.
Utilizzando le forme del racconto, del saggio, del reportage, Genna esplora il cuore delle città in cui viviamo e di un paese intero, componendo un vertiginoso mosaico del nostro tempo. Le storie, le parabole, le analisi, gli ammonimenti che Genna mise su carta sul finire degli anni Novanta oggi suonano paurosamente profetici. La degradazione delle periferie, l'impoverimento economico, il crollo della solidarietà e delle regole di convivenza, e soprattutto la desertificazione etica e spirituale di un intero popolo visti dalla lente deformante di una Milano fredda e inumana sono pugni nello stomaco difficilmente dimenticabili. Ma anche i racconti autobiografici, le riflessioni sulla letteratura, sulla religione, sui più scottanti temi politici e sociali, fanno di Assalto una bussola e un compagno di viaggio per tempi sempre più incerti.
“LEONARDO DA VINCI’S MUSICAL GIFTS AND JEWISH CONNECTIONS di Giovanni Pala e Loredana Mazzarella. Intervento di Luciano Pagano
il Cenacolo di Leonardo sul sito di Haltadefinizione
informazioni ulteriori qui: www.davinciexperience.info
Per acquistare il libro su Amazon http://www.amazon.com/Leonardo-Vincis-Musical-Jewish-Connections/dp/0935047719/ref=sr_1_1?ie=UTF8&s=books&qid=1264480993&sr=8-1
Ash di Malinda Lo, collana Scatti (Elliot edizioni)
Risale al 20 gennaio l’uscita del romanzo d'esordio della scrittrice americana di origine cinese Malinda Lo che è stato pubblicato in Italia da Elliot edizioni. Meglio tardi che mai!
Libro sorprendente, originale, atipico, una vera e propria provocazione, che se non fosse per il fatto che si tratta di un libro veramente eccezionale, penserei ad una delle tante trovate da marketing editoriale per vendere un prodotto in realtà scadente. A metterci poi “la carica da
Malinda Lo è una giornalista americana di origine cinese. Ash, suo primo romanzo, è stato subito salutato da critica e lettori con entusiasmo e ammirazione ed è in corso di pubblicazione in numerosi paesi.
domenica 21 marzo 2010
Manifesto della poesia fenicea di Massimiliano Antonucci
“Certi poeti rappresentano la realtà/ ma questo lo sanno fare tutti./ L’unica lirica in grado di saziare lo stomaco/ zampilla acqua e sangue/
Capita che guardi e veda acqua. Le ombre dell’Arno si muovono dentro di me dove si trova sempre presente una dimensione parallela a quella del vivere giorno per giorno. L’acqua è una forza che mi perseguita e mi spezza la schiena, si nasconde ma alle volte fa di tutto per emergere in maniera prepotente sotto forma artistica: una sorta di ribellione e riscatto, una potenza vitale che mi rende elettrico come una gatta prima di mangiare. Nella sua voce si nasconde rabbiosa una disperazione fatta arte. Altri poeti hanno preferito scorciatoie, mezzucci per allietarsi l’esistenza, ma hanno finito per produrre una falsa forma di bellezza. Se sei poeta non sei facchino o imprenditore, non sei avvocato, impiegato o macellaio. Sei ladro. Un ladro che ruba dissonanze dentro le perfette costruzioni della mente. E mentre la notte mi invade con una continua richiesta di morte e di rinascita, lo spirito mi viene addosso in una vestaglia di raso rosso e il suo calore è più appagante di mille vittorie. Non abbiamo bisogno di una vita cauta ed infelice. Non abbiamo bisogno di una felicità vuota alla quale tutti possiamo ambire. Abbiamo bisogno di sentire. Di emergere. Per le strade noi vaghiamo oltre l’istinto in situazioni ai limiti della percezione, in luoghi apparentemente sconosciuti dove bruciamo, bruciamo sempre insieme a moschee piene d’odio e a cattedrali dorate che inneggiano falsi dogmi. Adesso che stiamo per scrivere l’anima della notte giunge e si mostra subito irrequieta. La notte ci invidia.
1) Nessuno è in grado di accedere alla propria realtà interiore senza avviare un processo di conoscenza profonda che inizia quando lo spirito s’impone sulla rozzezza della materia.
2) La poesia fenicea scaturisce dalla tensione prodotta dall’uomo-poeta che urta la materia e si oppone alla mediocrità che non vede prigioni.
3) Lo sforzo creativo dell'uomo supera tutte le prigioni della mente costruite sotto il comando impietoso della paura attraverso una differenziazione dell’individuo dallo status quo.
4) Il feniceismo rappresenta un movimento artistico di rottura verso quei comportamenti istintivi che preservano la propria natura dal distruggere le certezze mai discusse, sviluppando nel poeta una ricerca intuitiva che affonda oltre l’assetto consolidato dell’ordine sociale.
5) Gradino dopo gradino il poeta si inoltra al di sotto della soglia del logico per superare gli argini dell’essere statico e le allucinazioni indotte dalla falsità del vivere: egli è nella oscurità, oltre i simboli del giorno, dove è il baratro in cui si trova originario ed intatto un personale senso di verità.
6) La sensibilità di questi scrittori della vertigine si muove verso la scaturigine del bene e del male che compare dentro di sé.
7) Il potere di penetrare tra le ombre dell’esperienza li rende abili a trascendere il visibile; essi stracciano le vesti alla bellezza per imbattersi in quella verità che solamente il corpo ha il potere di raccogliere, nascondendola.
8) Sudore bile lacrime seme sangue plasmano il suono di un nuovo lirismo che non indietreggia al buio, anzi lo attraversa nel segno
di un linguaggio ruvido e non uniforme.
9) I poeti fenicei sono deliranti uccelli senza respiro che trapassano le vette del meraviglioso e profanano le profondità del fantastico
per rivelare l’oscenità di una forma di coscienza primordiale.
10) Tutti quelli che creano senza sapere il motivo, tutti gli invisibili, gli emarginati e gli inconsapevoli che vivono l’arte come una possibilità di redenzione, che rimuovono l’illusorietà dalla finzione poetica e non sanno ancora a cosa appartengono, fanno parte di questo movimento e sono detti poeti della fenice.
11) Il mondo ama l’arte ma odia l’artista che afferma la sua unicità su ogni metodo e tecnica.
12) Chi non vive la condizione di diversità non può capire la dimensione eroica dell’esistenza che traduce la frantumazione della regola
nella formazione di uno stile che aderisce alla più autentica individualità.
13) L’artista si denuda senza compiacersi. Mettere il trucco sopra i volti non è suo affare. Se sapesse farlo non riuscirebbe ad abbracciare l’Osceno. L’esercito della scimmia è contro di lui, l’umanità lo ripudia.
Il libro del giorno: La mamma del sole di Andrea Vitali (Garzanti libri)
Quando arriva la notizia che manca una delle ospiti del Pio Ospizio San Generoso di Gravedona, sulle due rive del lago i carabinieri iniziano a indagare. Un secondo enigma segna l'estate del 1933. Dietro pressante richiesta del Partito e della Prefettura, i carabinieri devono raccogliere informazioni su una "celebre" concittadina, Velia Berilli, madre di quattordici figli, tra legittimi e illegittimi. Perché mai Velia Berilli è diventata così importante? Due misteri, insomma, cui si aggiunge un altro problema: in caserma si è rotto il vetro del bagno, e aggiustarlo non sarà semplice.
Ancora una volta, le pagine di Vitali si animano di una piccola folla di protagonisti e comprimari: dall'equipaggio della Nibbio alle autorità locali, e poi don Gheratti, il sacrestano Bigé e la perpetua Scudiscia. Non possono mancare i carabinieri della locale stazione, vere star dei suoi romanzi: il maresciallo maggiore Ernesto Maccadò, l'appuntato Misfatti, il brigadiere Mannu e il carabiniere Milagra, che segue giorno dopo giorno, con indomita passione, i gloriosi trasvolatori della Seconda Crociera Atlantica.
Una storia coinvolgente, che vede per protagonista ancora una volta l’intera comunità bellanese e il coro delle sue voci. Un romanzo infarcito da una serie di digressioni poetiche e comiche come caroselli e che ricorda le atmosfere dei classici del neorealismo italiano.
Il valore dei giorni di Sebastiano Nata (Feltrinelli)
Quello che questo autore è in grado di fare, è più di una semplice leva di archimede che “solleva il mondo”: egli aiuta a capire meglio il nostro esserci nell’ “universo”, ci fa riflettere sul declino immenso e la scomparsa definitiva della classe borghese con una solidità scritturale che non si vedeva da Moravia e Pasolini. Faccio riferimento all’ultimo lavoro per i tipi di Feltrinelli di Nata dal titolo “Il valore dei giorni”.
Il rumore bianco di sottofondo che aleggia tra le pagine di questo lavoro nasce dal meccanismo perverso della “crisi”, quella iniziata più o meno verso la fine del 2006. Crisi che diventa organismo con tanto di fauci nel febbraio-marzo 2007 e che comincia a divorare le banche d’affari più note nel settembre-ottobre 2008. Lehman Brothers dichiara la bancarotta, Goldman Sachs e Morgan Stanley sub classate a banche normali. Parliamo sottovoce però di crisi dei “B-papers”, una corto circuitazione nata direttamente dal famelico appetito dei banchieri e dalla volontà (effimera) di potenza di ciascuno di noi. In questo romanzo, vademecum forse di sopravvivenza per chi lavora in aziende private (dove una parola è poco e due sono troppe direbbe qualcuno), il protagonista è Marco, manager di successo, possessore di un BlackBerry da cui non si separa mai, sempre tirato a lucido, che da tempo ha perso i contatti con se stesso, a causa dei suoi innumerevoli impegni professionali. Ha un fratello di nome Domenico che vive a Porto San Giorgio, dove gestisce un negozio di infissi, ed è teneramente innamorato di una giovane donna. Tra di loro, quando si incontrano, si accende un fuoco violento e terribile, non riuscendo a vedersi reciprocamente nel verso giusto, e dunque sembra che le due tipologie di esistenze non possano trovare un punto d’incontro. Ma
I prodotti qui in vendita sono reali, le nostre descrizioni sono un sogno
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