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martedì 29 settembre 2009

Remo contro (Pendragon) di Enzo Gianmaria Napolillo alla Libreria Mondolibri di Milano

Remo ha quasi trent’anni ed è insoddisfatto: della sua vita, della sua famiglia, del suo lavoro, di Lara. Si scontra con le responsabilità della vita adulta, con scelte che sembrano obbligate. Remo vuole cominciare a vivere davvero, per non lasciarsi marcire in un ufficio di una Milano fredda e inospitale. Allora inizia a remare contro, rischiando tutto, fino a perdersi nella corrente. Un romanzo disperato e tenero sulla fatica di diventare grandi, l’esordio folgorante di un giovane autore.

Silvana Mazzocchi da Repubblica:
"Remo contro", il primo romanzo di Enzo Gianmaria Napolillo, da qualche settimana in libreria per la casa editrice bolognese Pendragon, è già diventato un piccolo caso editoriale, anche grazie a un fitto calendario di presentazioni estive che premiano la sua carica di vitalità e di ricerca. "Remo contro" riesce a scavare con sapienza nei turbamenti di una generazione, quella dei nati alla fine degli anni Settanta, giovani che hanno avuto molto, ma che si conoscono poco, intorpiditi da una sorta di analfabetismo di sé e delle proprie aspirazioni, desideri, pulsioni. "Remo contro" è una storia di formazione, è il racconto della fatica che il passaggio all'età della consapevolezza comporta. E' un romanzo scritto con sensibilità e talento da un autore che, già al suo esordio, dimostra di saper guardare l'animo umano."

Remo contro" di Enzo Gianmaria Napolillo alla Libreria Mondolibri di Milano. Sabato 3 Ottobre 2009 alle ore 17.00, presentazione del romanzo " in via Pergolesi. Con la postfazione di Alessandro Quasimodo. Editore Pendragon di Bologna. Sarà presenta l'autore.

martedì 28 luglio 2009

Il libro del giorno: Luogotenente del nulla Heidegger, Nietzsche e la questione della singolarità di Francesco Cattaneo (Pendragon)

Quello di Heidegger con Nietzsche è uno dei dialoghi filosofici più profondi e gravidi di conseguenze. In esso continua a essere in gioco la fisionomia del nostro presente e, in particolare, la possibilità di una sua rimessa in questione radicale – così come richiede l’intima indole della filosofia. Tale rimessa in questione viene qui sondata secondo il filo conduttore di quel concetto di singolarità che domina – nelle forme del soggetto, dell’individuo, della persona – il nostro orizzonte culturale, sociale, politico ed economico. Il tema della singolarità trova una sua specifica rimodulazione nelle parole chiave di “superuomo” e di “Da-sein”, la cui portata è ancora tutta da ponderare. Per farci carico di questo compito dobbiamo collocarci in modo consono nella spaziosità della domanda che il pensiero ci invita ogni giorno a rinnovare e in cui continuamente, volens nolens, ci troviamo: chi siamo noi?

Francesco Cattaneo collabora con la cattedra di Estetica del dipartimento di Filosofia dell’Università di Bologna, occupandosi di filosofia tedesca tra Ottocento e Novecento. Ha scritto saggi su Heidegger, Nietzsche e la fenomenologia ermeneutica. Nell’ambito dell’estetica del cinema, ha pubblicato Terrence Malick. Mitografie della modernità (Edizioni di Cineforum – ETS, 2006) e curato Werner Herzog, Incontri alla fine del mondo. Conversazioni tra cinema e vita (Minimum Fax, 2009).

edizioni Pendragon: http://www.pendragon.it/index.html

Luogotenente del nulla : Heidegger, Nietzsche e la questione della singolarità
di Francesco Cattaneo (Pendragon). Collana Le sfere - 121

lunedì 6 aprile 2009

Da Simona Dolce a Claudio Morandini a Zammù Libreria

Dalla A allo Zammù :: alfabeto letterario
a cura di Zammù Libreria e Casa Lettrice Malicuvata
Via Saragozza 32/a - Bologna


7 Aprile 2009 :: h. 21.30

Simona Dolce, Madonne nere, Nutrimenti edizioni
introducono Luigi Bernardi e Marco Nardini


Madonne nere è una cruda storia di famiglia. L’arcaico retaggio, le consuetudini e il potere del silenzio di una terra antichissima redenti in una commovente confessione corale – coro voce dell’anima, coro di “signori e signore” e il miscuglio di questi.

Negli spazi di Zammù, tra sculture di cartapesta, vini e formaggi, una rassegna letteraria per tutti i gusti, un vero e proprio alfabeto letterario. Otto mesi in compagnia di libri e autori, reading, installazioni video, teatro.

Informazioni
sito web: myspace.com/zammu - malicuvata.wordpress.com
e-mail: zammu@tiscali.it – malicuvata@gmail.com
telefono: 051-330303




8 Aprile 2009 :: h. 20.30

Francesco Dell’Olio, Vivere adagio, Historica.

Può capitarvi di tutto, a un appuntamento al buio. Potreste incontrare la vostra futura sposa o una serial killer che vi mangerà il cuore a colazione. Potreste passare una meravigliosa notte d’amore in una camera d’albergo o tirarvi addosso i menù del ristorante dopo aver ferocemente discusso di politica. [...] Cosa c’entra questo con Vivere adagio? Eh, girate pagina, su.”



9 Aprile 2009 :: h. 19. 30

Claudio Morandini, Le larve, Pendragon
introducono Marco Nardini e Bruno Fiorini

Strisciano e sgattaiolano i personaggi di questo romanzo, si muovono furtivi, si accoppiano in anfratti bui, tramano nei corridoi di un palazzo tetro, i cui sotterranei inesplorati sprofondano come radici nella terra nera, tra miriadi di larve.


Casa lettrice malicuvata
da martedì 7 aprile a giovedì 9 aprile 2009

Zammù, bologna
via saragozza 32/a
Bologna, Italy

martedì 4 novembre 2008

Le larve, di Claudio Morandini, Pendragon, (Bologna, 2008). Di Nunzio Festa

Peggio, per bruttezza, delle larve. Il protagonista del romanzo di Morandini, quello principale e non il ritratto che fa da cornice a tutta la storia, che è un ricco abominevole, dovrebbe essere mangiato dagli insetti; mentre, per esempio, tratta male le sue serve, esattamente o forse solo idealmente come suo nonno-padre da lui vorrebbe. Che, per dirla tutta, il ragazzo è figlio del nonno. E non del padre. A volte (sembrerebbe) le cose non sono nella maniera esatta di come te le raccontano quando sei un bambino. La trama nebulosa, ma non per insufficienza di doti bensì per scelta, è impregnata del clima ampiamente asfittico del palazzaccio nel quale i fatti succedono. In qualche passaggio, Claudio Morandini somiglia alla Chiara Cretella di Annunciazione in metropolitana; principalmente per alcune scene e piccoli risvolti psicologici di alcuni personaggi. La storia, la quale si svolge in vite rurali e perfettamente borghesi, è zeppa della terra più melmosa che esista. Siamo di fronte, addirittura, a più generazioni di larve. D’esseri, anzi, ripugnanti come e molto più delle larve. Le larve non proprio astrali. Forse, più esattamente il male annidato in cellule di uomini persi. La trama ci fa sentire tutto quel profumo, a volte claustrofobico, delle temperature gotiche. Gli eventi sono carichi, ancora, di male. Una donna è fatta impazzire. Un omicidio. Una vita a stare perfettamente e di continuo contro gli altri. Il dominio del padrone. Una serie di elementi ficcati nel corpo della narrazione, narrazione di un io-narrante scrupoloso e duro. Il protagonista, a tratti, è sospeso tra sogno-incubo e realtà. Il fattore salvifico, invece, è rappresentato appunto dalla terra. Quella iniziale e vitale, nonostante sempre le larve. Claudio Morandini riesce nell'operazione di scrivere con cautela e ricchezza, chiaramente funzionali ai luoghi. Morandini, però, capisce persino che deve permettere a lettrici e lettori d'entrare meglio e di più nelle menti dei personaggi, ed è capace allo stesso tempo del “lavoro”. Con questo romanzo si può dunque giungere nel territorio delle miserie umane, delle bassezze, leggendo facce di uomini orribili. Le larve è un romanzo fitto di contenuti. Parte dell'umanità, e delle sue 'passioni' è tenuta in vita con la forza delle parole.


Le larve, di Claudio Morandini, Pendragon, (Bologna, 2008), pag. 227, euro 14,00.

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