Lo scopo più appariscente della Divina Commedia è quello di raccontare
la grande mirabile visione, e di renderla accessibile a tutti mediante
l'espressione artistica, il "linguaggio poetico". Tale fine, che è il
movente, la causa esteriore, è quindi anche lo spunto dell'opera per
intraprendere la narrazione dall'inizio, dal momento in cui è cominciato
il viaggio. Ma Dante non comincia né dal "principio" Né dalla "fine":
il punto di partenza è nel mezzo. Lo stesso termine scelto dall'autore è
stato meditato a lungo: basti pensare che "mezzo" Può significare
strumento, tramite, metà, centro; e tali sensi possono essere tutti
validi contemporaneamente. In verità ci troviamo con Dante proprio in
una metà ben precisa, in un centro cosmico, "nel" Quale e "attraverso"
Il quale soltanto è possibile compiere il cammino spirituale.
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