venerdì 30 settembre 2011

GQ n. 19: ZETA come ... Catherine Z. Jones!


CARLO PIGNATELLI





















Carlo Pignatelli nasce a Latiano in provincia di Brindisi nel 1944. La sua griffe è nota nel mondo soprattutto per i suoi abiti maschili da cerimonia. Sono oltre 40 gli anni che scandiscono la storia del designer iniziata presso laboratori sartoriali prestigiosi da cui apprese l'arte della sartoria. Lo stile sartoriale lo contraddistingue da sempre in maniera inequivocabile sin dalle prime collezioni uomo e donna legate alla cerimonia. E' proprio nel settore della Cerimonia e degli sposi che il designer opera una "rivoluzione". La sua creatività ed il suo continuo bisogno di evoluzione lo hanno portato a ridisegnare le forme e i contenuti stilistici di un comparto moda tanto legato alle tradizioni. E nel rispetto delle tradizioni sartoriali che nel 1980 a Torino debutta la prima collezione uomo confezionata artigianalmente dallo stilista. In passerella uno sposo insolito, linee, colori e tessuti inediti, vengono proposti per un uomo protagonista di una cerimonia sino ad allora rivolta esclusivamente alla donna. Per la prima volta nella storia della moda maschile, una collezione Alta Moda. Da quel momento inizia il suo successo, destinato a spaziare velocemente in Italia e nel mondo.
"Per me la sartorialità è un'etica, lo strumento unico per la ricerca della perfezione e del bello sul corpo. La mia sfida è applicarla costantemente alla ricerca ed alla creatività fondendo, in tal modo, la tradizione all'innovazione."
Il 1993 è l'anno in cui per la prima volta la griffe torinese solca le passerelle dell'allora Milano Collezioni Uomo. Il successo inducono la sartoria a razionalizzare il ciclo produttivo trasportando sull'impostazione artigianale alcune tecniche industriali. A Torino sede attuale della Carlo Pignatelli SPA lo stilista supportato da uno staff progetta tutte le collezioni la cui prototipia è realizzata interamente dalla sartoria. Tutt'oggi quest'ultima confeziona per i personaggi dello spettacolo e per i più esigenti abiti su misura. Il '95 segna lo storico sodalizio con la Juventus per cui disegna le divise ufficiali. Alla Juventus seguiranno la Nazionale Italiana di calcio, l'Olympic Marsiglia (1999), il Torino (2001) e il Watford (2002).
Oggi le oltre venti collezioni Carlo Pignatelli spaziano dal mondo maschile a quello femminile nei diversi segmenti compreso quello degli accessori. "In tutte le mie collezioni troverete parte della mia formazione, l'arte sartoriale, la ricerca della qualità e dell'innovazione, principi cardini del nostro made in Italy".


Il libro del giorno: ESPERIENZA - Poesie di Gabriella Maleti (LaRecherche.it)





















Ora siamo nella soffitta che respira misteriosamente, / esecrati prima anche da noi, ora concetti privi di / gloria terrena, bianchi come neve nella soffitta, / soffitte di neve, e uccellini mai più sparuti.


Gabriella Maleti è nata a Marano sul Panaro (MO) nel 1942 e vive a Firenze. Fotografa è anche autrice di numerosi video. È stata redattrice della rivista “Salvo imprevisti” e lo è de “L’area di Broca”. Con Mariella Bettarini ha fondato e cura le Edizioni Gazebo. Ha pubblicato nove volumi di poesia tra i quali si ricordano: Il cerchio impopolare (1980), Madre padre (1981), Memoria (1989), Fotografia (1999), Parola e silenzio (2004), Trialogo (2006).
Come narratrice ha pubblicato: Morta famiglia (1991), Due racconti (1992), Amari asili (1995), tradotto in inglese dalla casa editrice Carcanet di Manchester nel 1999. Queneau di Queneau (2007), Sabbie (2009). Nel 2010 un suo eBook fotografico è stato presentato su LaRecherche.it, con il titolo Cosmo vegetale (www.ebook-larecherche.it/ebook.asp?Id=50). È presente su riviste e antologie di poesia e narrativa italiana.


Sito internet: www.gabriellamaleti.it

Oggi mangio da n…23: Ristorante Al FOGHER (Contrada Bellia - S.S. 117 Bis - Piazza Armerina a ENNA)















Il ristorante Al Fogher di Piazza Armerina, ad Enna, è rinomato per: la cucina d'autore dello chef, la cantina con oltre 450 etichette di vini, i piatti unici ed esclusivi, che accostano creatività e sapori con effetti ricercati e di classe. L'attenzione e la cura per le esigenze di gusto dei suoi clienti rendono il luogo un punto di riferimento nel settore, e contraddistinguono ogni sua offerta, selezionata con attenzione tra le migliori proposte della cucina italiana. All'interno del sito si troveranno le più esclusive proposte culinarie del ristorante. Navigate pure: potreste trovare il piatto che stuzzica occhi e palato, e vi fa venir voglia di venirci a trovare.
All'interno del ristorante si potranno gustare moltissime specialità tra cui: un flan di piacentino con una riduzione di nero d'avola al profumo di cacao, un filetto di triglia croccante in crema di peperone giallo e riso nero selvatico al pistacchio, filetto di maialino al pepe nero con salsa alla bottarga di tonno e asparagi e, per finire, piramide di cioccolatto con uva passa e cedro.
Il tutto accompagnato da una delle nostre etichette tra vini, spumanti, champagne selezionati tra le migliori offerte del mercato nazionale ed internazionale.


Senza padrini. Resistere alla mafia fa guadagnare di Filippo Astone con la prefazione di Andrea Camilleri (Tea). Intervento di Nunzio Festa





















Il nuovo libro d'inchiesta del giornalista Filippo Astone, “Senza padrini”, fosse stato scritto in maniera meno tecnica, certamente l'avremmo persino consigliato quale libro di testo per le scuole; ma non usando una formula trita e ritrita, bensì per sottolineare che questo sforzo titanico di dipingere i caproni - ovvero i mafiosi siciliani - con le loro stesse grasse malefatte serve perfettamente l'imposizione e impostazione etica di lavorare contro l'Illegalità: cioè raccontando il bene e il male delle mafie, e per spingere giovani e meno giovani, come suol dire, a vivere con lo schifo dell'Illegalità mafiosa. E, soprattutto, spiegando questa necessità raccontando 'persino' che, tipo per l'impreditore sicialiano qualsiasi, eppure anche non necessariamente siciliano, in quest'Italia comunque maltrattata dal malcostume generalizzato, “Resistere alla mafia fa guadagnare”. Pure. Cosa, ovviamente e giustamente, ripresa non a caso in sottotitolo al saggio. Il nuovo libro d'Astone, giornalista dalla penna acunimata quanto puntigliosa, soprattutto saggista privo di scrupoli e che mai scende a compromessi, lungi dall'osannare i comportamenti naturali e oggi tipici di Confindustria, comunque considerata in fondo ferma su se stessa e realmente non disposta sempre a tentare strade per rilanciare l'economia complessiva italiana, prende idealmente e in maniera franca le mosse dalla scelta iniziata con un atto quasi eretico di Confindustria Sicilia. Quando la componente sicula di Confindustria, insomma, decise di sanzionare i propri iscritti che finivano per cedere alle lusinghe della mafia oppure che solamente crollavano di fronte alle richieste di silenzio della mafia – quelle post richiesta estorsiva. Ivan Lo Bello e Antonello Montante, per i loro atti di disobbedienza, non casualmente furono raggiunti da proiettili intimidatori che si dovevano spartire con il procuratore generale di Caltanissetta, Sergio Lari e il procuratore capo di Reggio Calabria, Giuseppe Pignatone. Perché proprio chi spezza l'asse borghesia mafiosa – corruzione fa un danno molto rilevante alle mafie. “Specie se, come hanno fatto Lo Bello e Montante, riesce a dimostrare che è possibile operare senza le mafie. Anzi, che liberarsi dal crimine organizzato, oltre che giusto, conviene. E che ormai chi paga il pizzo non lo fa perché costretto, ma perché ritiene che la collusione sia vantaggiosa”. Dunque Astone, dopo aver narrato, illuminandoci e usando la dovizia di particolari cara sempre ai grandi giornalisti, dei pochi padroni che tengono in mano l'Italia e dei metodi che usano per moltiplicarsi e rigenerarsi, racconta un'altra verità del percorso adesso di Confindustria. Quello che dovrebbe diventare esempio per un vero cammino verso il distacco dalle mafie e soprattutto contro la sottocultura mafiosa. Infine, e non lo si dimentichi, nell'ultima parte del testo, Filippo Astone spiega altre “storie di economia mafiosa”: “Olga Acanfora, la camorra per scontare le fatture”, “Ivano Perego, 'ndranghetista lumbard” ecc. Perché come ormai sappiamo non esiste solamente “cosa nostra” e non esiste solamente la Sicilia. Ma dalla Trinacria, questa volta, nasce un fiore che dovrebbe divenire il fiore d'una nuova primavera dell'onestà. E, come dice Camilleri, rivedere la Storia, con la “S” maiuscola appunto. 

RITALIN E CERVELLO di Heinrich Kremer (Macro edizioni)


Ritalin e Cervello

Il Ritalin (metilfenidrato) è un potente stimolante del Sistema Nervoso Centrale, simile alla cocaina. Anche in Italia, dopo gli USA, migliaia di bambini, diagnosticati come disattenti ed irrequieti (ADHD), rischiano di essere trattati con questo narcotico, efficace solo attraverso un costante incremento di dosaggio. Il danno alle funzioni cerebrali di questi piccoli pazienti potrebbe risultare irreparabile e il loro futuro essere per sempre condizionato dall’assunzione di psicofarmaci. Una descrizione scientifica che medici, pediatri, educatori e genitori devono conoscere per impedire la rovina di tanti bambini e adolescenti. Completano l’articolo preziose indicazioni di efficaci alternative terapeutiche.

giovedì 29 settembre 2011

DARK SOULS (FROM SOFTWARE, Inc. and NAMCO BAN DAI)



Dark Souls è un nuovo action GDR (gioco di ruolo) ambientato in un profondo universo fantasy dark. Rischiose esplorazioni di dungeon, terribili scontri con i nemici e innovative caratteristiche online sono i punti di forza di questo suggestivo titolo. Dark Souls abbatte ogni barriera con la presenza di un intero mondo che incoraggia l'esplorazione e permette di provare diverse esperienze di gioco. Mentre i giocatori affronteranno terrificanti nemici e scopriranno nuove aree di gioco, le fondamenta del gameplay costruite su un solido rapporto tra sfida e ricompensa permetteranno di offrire un impareggiabile senso di appagamento. Rispetto a Demon's Souls, Dark Souls avrà una componente esplorativa sensibilmente maggiore: ampie vallate da attraversare nella loro interezza, una mappa di gioco gigantesca e la possibilità di visitare qualsiasi luogo ammirato a chilometri di distanza, comprese decine di dungeon e di castelli. L'universo di Dark Souls non è lo stesso di Demon's Souls, mostrerà ambientazioni in uno stile fantasy medievale più variegato e avrà una narrazione tutta propria. (fonte gamestar.it)

GQ n.18 : Jennifer Lopez ... oltre ogni ragionevole dubbio!


Oggi mangio da … n. 22: Casa Grugno a Taormina in via Santa Maria dei Greci

















Ventata di novità a “Casa Grugno”. L’elegante ristorante, che una decina di anni fa Enrico Briguglio apre al piano terra del palazzetto cinquecentesco dalle splendide architetture gotico-catalane nel centro di Taormina, si presenta al pubblico dei gourmet con una new-entry di tutto rispetto: il trentaseienne chef toscano David Tamburini. “È un nuovo inizio, annuncia il patron Briguglio, resteremo legati alla tradizione esprimendo come sempre qualità e novità con una rinnovata attenzione per il cliente in sala, affidato come accade da ben 6 anni, al maitre sommelier Antonio Currò. Il connubio tra la blasonata Casa Grugno e lo chef “giramondo” Tamburini è di quelli decisamente promettenti e ricco di “provocanti” prospettive. Tamburini ha un forte entusiasmo ed idee molto chiare in proposito: nessuno stravolgimento, niente “fusion”, piuttosto enfatizzazione originale dei sapori con l’utilizzo di cibi “antichi” e materie prime “povere” ma dal gusto eccellente, attorno a cui creare il piatto perché … “un cuoco è un interprete di ciò che ha intorno!”.
La storia spesso si compie negli anni, ma nell’epoca moderna la storia racconta i fatti, e i fatti raccontano che nel 2001 da un’idea di Enrico Briguglio nasce Casa Grugno e nel giro di pochi anni la storia è fatta.
Si afferma da subito come uno tra i migliori ristoranti dell’isola con consensi unanimi da parte delle maggiori guide nazionali e nel 2005 arriva la prima meritata stella michelin.
La forza di Casa Grugno può racchiudersi in alcuni semplici aggettivi; cura, passione e amore.


Come Impedire al Vostro Medico di Nuocervi di Vernon Coleman (Macro edizioni)


Come Impedire al Vostro
Medico di Nuocervi Da non
perdere

La persona che ha maggiori probabilità statistiche di uccidervi non è un ladro, un rapinatore o uno squilibrato ubriaco alla guida della sua auto. Questa persona è semplicemente il vostro medico.
Il tutto scientificamente provato:
- «Soltanto il 15 per cento dei trattamenti medici è supportato da solide prove scientifiche».
- «Quattro pazienti su dieci tra quelli che assumono farmaci soffrono di disturbi fastidiosi o molto gravi e perfino mortali che insorgono a causa dei farmaci e un paziente su sei tra quelli ricoverati in ospedale si trova lì perché un medico lo ha fatto ammalare».
- «Diversi esperti indipendenti che hanno studiato l’uso degli antibiotici dichiarano che tra il 50 e il 90 per cento delle prescrizioni fatte non sono necessarie».
- «Molte più persone vengono uccise dai farmaci prescritti che dalle droghe illegali come l’eroina o la cocaina».
- «Tanti farmaci sono stati ritirati o sono soggetti a restrizioni perché considerati troppo pericolosi. Alcuni sono stati ritirati dal mercato dopo qualche mese, mentre molti altri dopo diversi anni. Potete immaginare le proteste se succedesse la stessa cosa per i metodi usati per testare le automobili o i prodotti alimentari, e tanti tipi di auto o di alimenti dovessero essere ritirati dal mercato?».
- «Un gruppo di ricercatori ha esaminato le cartelle cliniche di 100 pazienti che, come rilevato poi dall’autopsia, erano deceduti in seguito a infarto. Lo studio ha rivelato che solo il 53 per cento di quegli infarti era stato diagnosticato. Ma quello che rende questa notizia ancora più allarmante è che la metà dei pazienti in questione era seguita da specialisti in cardiologia».
- «Uno studio condotto su 131 pazienti psichiatrici scelti a caso ha dimostrato che per circa tre quarti (cioè per il 75 per cento) dei pazienti la diagnosi probabilmente era sbagliata».

E poi cancro, AIDS, antibiotici, interventi chirurgici, ospedali, esami diagnostici, farmaci, infezioni, tranquillanti, Ritalin ecc. Con una mole infinita di consigli pratici per difendere la vostra salute in modo naturale e per tutelarvi dalla superficialità, e talvolta dall’arroganza, del sistema medico ufficiale.

Il libro del giorno: Come Tex non c’è nessuno di Sergio Bonelli e Franco Busatta (Mondadori)






















Nel sessantesimo anniversario della nascita del ranger più famoso d'Italia Franco Busatta intervista Sergio Bonelli, l'editore di Tex nonché suo storico sceneggiatore, nonché figlio di Gianluigi, il creatore del personaggio entrato nel mito del fumetto italiano. Con i suoi ricordi e grazie alla riproduzione di tavole e disegni d'epoca, l'editore ripercorre le tappe fondamentali della storia di Tex e degli autori che l'hanno fatto grande. Lasciandoci scoprire come si sia trasformato, da uno dei tanti protagonisti dei poveri giornalini a striscia del dopoguerra, in un'icona pop capace di conquistarsi un posto speciale nel cuore di molte generazioni di lettori.

LOVE GIRL




Love Girl è il nuovissimo marchio di accessori pronto a rendere la vita di ogni ragazza, glamour e trendy! Direttamente dal mondo fashion, il mix perfetto dove la moda incontra il mondo di noi teenagers. Scopri le novità che la linea Love Girl ti offre: dagli accessori di design per la scuola, alle borse trendy dai particolari ricercati. Vogliamo accompagnare nella vita di tutti i giorni la nostra Love Girl con uno stile inconfondibile, energico, per la ragazza che sa godersi le giornate con le amiche e divertirsi. Fatti allora conquistare dal gusto fashion della linea Love Girl, a scuola, per il centro a fare shopping, in palestra o dovunque tu voglia.


BOOMERANG - Travels in the New Third World By Michael Lewis (W. W. Norton & Company)















Michael Lewis nel suo nuovo libro "Boomerang", si occupa di argomenti scottanti come la crisi che ha attanagliato il Fondo Monetario Internazionale e la Banca Centrale Europea in un modo che nessuna testata giornalistica ha mai potuto fare in questi ultimi due anni. E infatti il libro non poteva essere più tempestivo data la crisi del debito che rischia di affondare l’Europa intera e chissà cos’altro. Combinando allora la sua grande familiarità riguardo argomenti come la finanza e il fisco, e la sua dote innata di talentuoso scrittore di viaggi, Michael Lewis consegna ai suoi potenziali lettori una visita guidata attraverso alcuni dei luoghi colpiti dallo tsunami fiscale del 2008, come la Grecia, l'Islanda e l'Irlanda, giungendo a tracciare l’identikit di persone e popoli molto diversi tra loro che per altrettanti disparati motivi si sono trovati sull’orlo del disastro economico. Il libro – realizzato sulla base di una serie di articoli che Lewis ha scritto per la celebre rivista Vanity Fair - non aspira a fornire una panoramica esaustiva della crisi globale, ma fornisce un piccolo e oltremodo brillante prisma con cui vedere e analizzare il problema che sta attualmente attanagliando l’Occidente. Lewis scrive ad esempio: "I leader europei non hanno fatto altro che ritardare l'inevitabile resa dei conti, rimaneggiando incautamente i bilanci, e lavorando indefessamente solo per tamponare le falle sempre più grandi in Grecia, Irlanda e Portogallo … e con la ambigua speranza di riuscire a occultare gli allarmanti buchi neri di Spagna, Italia e Francia ".
Un libro assolutamente da non perdere, soprattutto se si vuole avere un’onesta, obiettiva, lucida e imparziale analisi di quello che sta accadendo, e le sue cause. Ma soprattutto si tratta di un libro che va ricordato per una frase emblematica ovvero che la causa scatenante la crisi del 2008 è derivata da persone che prendono quello che possono, proprio perché possono, senza riguardo per gli interessi della collettività. Meditate gente meditate!

mercoledì 28 settembre 2011

GQ n. 17: Christian Vieri ed Elisabetta Canalis ... ritorno al futuro!


La prova evidente del danno di David Kirby (Macro edizioni)


La Prova Evidente del
Danno Buono


Negli anni '90 i casi di autismo registrati tra i bambini americani hanno avuto un'impennata, passando da 1 ogni 10.000 nel 1987 alla scioccante incidenza, oggi, di 1 ogni 100. Questo trend coincide con l'introduzione nel programma vaccinale nazionale di numerosi nuovi vaccini, somministrati contemporaneamente e quasi subito dopo la nascita o nei primi mesi di vita. In molte di queste dosi è presente un eccipiente poco conosciuto chiamato thimerosal, che contiene una certa quantità di mercurio e di alluminio. La Prova evidente del Danno studia e approfondisce questa preoccupante situazione, che ha indotto molti genitori, medici, pubblici ufficiali ed educatori a parlare di una vera e propria epidemia‚ e dei bambini che ne sono colpiti. Seguendo le vicende di diverse famiglie, David Kirby racconta la loro battaglia per capire come e perché i loro figli, nati sani, sono scivolati nel silenzio e si sono perduti in disturbi di comportamento che spesso provocano anche patologie fisiche. Allarmate dalla quantità di mercurio presente nei vaccini, queste famiglie hanno cercato risposte, senza trovarle, dai loro medici, dalla scienza, dalle case farmaceutiche, rivolgendosi infine ai Centri per il Controllo delle Malattie e la Prevenzione (CDC) e alla Food and Drug Administration (FDA). Scavando in profondità, hanno trovato anche importanti alleati all'interno del Congresso e in quel piccolo gruppo di medici e ricercatori che crede che l'aumento dell'autismo e di altre patologie sia correlato ai livelli tossici di mercurio che si sono accumulati nell'organismo di alcuni bambini. La Prova evidente del Danno pone interrogativi importanti, rivela ostacoli e difficoltà impensabili che persone disperate si sono trovate ad affrontare; persone che hanno scelto di opporsi all'intreccio di potere tra governo federale, enti sanitari e giganti farmaceutici.
Dagli incontri segreti tra FDA, CDC e ditte farmaceutiche alla misteriosa clausola inserita nel 2002 nel testo della legge sulla sicurezza interna, che vieta cause giudiziarie sulla questione del thimerosal, fino alle audizioni pubbliche davanti al Congresso, questo libro mostra un establishment medico deciso a negare la "prova del danno" che potrebbe confermare il legame tra l'autismo e il thimerosal nei vaccini.

Il libro del giorno: L’arte di ricordare tutto di Joshua Foer (Longanesi)





















Quaranta giorni. È il tempo che ciascuno di noi spreca in media ogni anno per rimediare a ciò che dimentica: per andare a recuperare il cellulare lasciato chissà dove, per cercare le chiavi di casa o per rintracciare informazioni importanti. Joshua Foer rientrava a pieno titolo in questa media, ma dopo un anno di allenamento si è ritrovato alla finale del Campionato statunitense della memoria. Dunque la memoria si può davvero migliorare, chiunque può riuscire a imparare 1528 numeri a caso in un'ora e ricordarseli tutti, come il pluricampione del mondo Ben Pridmore. Ripercorrendo la storia della mnemotecnica dall'antica Grecia ai giorni nostri e illustrando metodi concreti grazie ai quali possiamo tenere a mente le informazioni che ci interessano, Joshua Foer ci dimostra che "in ognuno di noi si nasconde un piccolo Rain Man". Che la memoria è un dono che tutti possediamo ma di cui spessissimo ignoriamo le potenzialità. "Che cosa ha significato per l'individuo e per la società" si chiede Foer "il passaggio da una cultura fondata sulla memoria interna a una cultura basata sulle memorie immagazzinate al di fuori del cervello? Tutto questo per noi è stato senz'altro un guadagno, ma con che cosa l'abbiamo barattato? Come affrontiamo il fatto di aver perso la memoria?" A queste e a molte altre domande cerca di rispondere il saggio di Joshua Foer, che ha suscitato un grande interesse nella stampa e nel pubblico degli Stati Uniti.

Oggi mangio da … n. 21: Ristorante Duomo (Ragusa - Località Ragusa, Ibla)















“Innovazione o tradizione? Un rebus inestricabile come a voler stabilire se è nato prima l’uovo o la gallina, tanto per restare in tema. La nostra cucina è entrambe le cose e la filosofia che guida le nostre mani nel preparare i piatti si può riassumere nel concetto di - Sperimentare ma nel solco della tradizione - . Nei nostri piatti cerchiamo di esprimere l’essenza del territorio, la gente di un tempo, le suggestioni del nostro vissuto. Il Leit Motiv è "riscoprire e riportare alla luce i sapori perduti della tradizione e rinnovarli", deturnarli in un contesto moderno e innovativo, ma rispettoso della storia dell'uomo nel suo territorio. Grande protagonista della nostra cucina è l’ingrediente genuino e naturale, è la cura che mettiamo nella selezione delle materie prime, l’esaltazione della loro essenza pura all’interno di una sinfonia di sapori e profumi che non si annullano ma si esaltano e si valorizzano a vicenda. Il piatto che realizziamo deve avere un’anima, deve essere in grado di raccontare una storia al palato e alla mente. I piatti che proponiamo non sono basati sul concetto del sottrarre ma su quello dell’aggiungere, sono intimamente barocchi, stimolano ludicamente la curiosià ma seducono con la schiettezza, la linearità, la simmetria, con l’equilibrio di tutti i loro elementi, che, per un attimo, smarriscono il loro tono per amalgamarsi in una nuova realtà gustativa. Il nostro fine è di riuscire a impossessarci e fare una sintesi di una cultura, quella siciliana, che è, per definizione e per evoluzione, piena di contrasti, contraddizioni, mutazioni, contaminazioni. Dai sicani ai romani, dagli arabi ai francesi, dagli spagnoli agli inglesi, qui ci sono stati tutti. Una cucina stratificata, nata dalla mescolanza infinita di razze e culture, probabilmente la cucina più complessa del bacino del Mediterraneo.
I confini? Non esistono. Perché, gli elementi di mare di terra e di cielo che abitano lo stesso pianeta non possono vivere nello stesso piatto (e nella stesso stomaco)?
Oggi il nostro obiettivo è di essere un grande ristorante siciliano, italiano, internazionale.
Con impegno quotidiano lavoriamo al Progetto Duomo, spinti dalla passione e dalla ricerca costante delle migliori materie prime che pretendono l’eccellenza del servizio che offriamo ai nostri clienti.
Sfide queste che ci pongono costantemente sotto pressione e ci stimolano a migliorare continuamente il nostro lavoro e il nostro livello.” (Ciccio Sultano e Angelo Di Stefano)

IL SITO

KONTATTO






















Kontatto viene fondata nel 1995 per volere di Federico Ballandi, Stefano Trecchi e Gianluca Goldoni, i tre soci che ancora la oggi la guidano con successo. Il nome Kontatto nasce da un'intuizione dei suoi creatori, dalla loro intenzione di esprimere al meglio l'idea della maglia che si posa delicatamente sulla pelle, 'con tatto' e a 'contatto'; da lì poi si è preso spunto dal linguaggio dei giovani, così la C ha lasciato il posto, con originalità, alla K.
All'interno dell'azienda non esiste una rigida divisione gerarchica di ruoli, si è creata naturalmente in base alle attitudini e predisposizioni caratteriali di ciascuno: Federico Ballandi, che ne è il presidente, cura la parte commerciale e lo sviluppo del marchio, in sintesi è l'immagine dell'azienda, mentre gli altri due soci, Trecchi e Goldoni, lavorano dietro le quinte, gestendo la produzione, arteria vitale dell'azienda.
La storia della Kontatto inizia con soli tre dipendenti ma con il passare del tempo la crescita è costante; ad oggi, considerando tutte le attività che vi ruotano intorno, l'azienda vanta un indotto di centinaia di persone che contribuiscono alla creazione delle collezioni. La posizione all'interno del Centergross di Bologna, polo di grande importanza per il commercio e l' economia della moda, ha giocato un ruolo strategico.
Il fatturato della Kontatto continua la sua costante crescita e da alcuni anni si parla di un consolidato che si aggira sui 20 milioni di euro, per un venduto di un milione e cinquecento pezzi di capi in un anno. Le politiche di sviluppo del prodotto sono incentrate sulla creatività dell'ufficio stile, fondamentale reparto interno all'azienda, incrementata dai continui viaggi di ricerca a Londra, Parigi, New York, finalizzati a regalare al prodotto un' immagine sempre più fashion e attenta ai dettagli La Kontatto si avvale di più sistemi di distribuzione: agenti, monomandatari, depositi sulle piazze di Bologna, Milano, Napoli, che tutti i giorni effettuano una vendita continua ai dettaglianti. Grazie a questa capillare distribuzione del prodotto, il brand è presente su tutto il territorio nazionale ma non solo: all'estero è venduto in Portogallo, Francia, Belgio, Grecia, Repubblica Ceca, Polonia, Russia e Giappone. La strategia di vendita si basa su una comunicazione d'impatto, nel pieno rispetto di quello che è il valore aggiunto della Kontatto: l'estrema attenzione al proprio target.
Per questo motivo si cerca di comunicare il prodotto in maniera semplice e immediata: in tutte le campagne pubblicitarie esso è il protagonista assoluto, valorizzato in modo da colpire il cliente finale.


MATTEO PERICOLI














Matteo Pericoli was born in Milan, where he graduated from the Polytechnic School of Architecture. He moved to New York in 1995, where he has worked as an architect, illustrator, author, journalist, and teacher. From 1997 to 2000 he worked at the architectural firm Richard Meier & Partners as the project architect for the Jubilee Church in Rome. His drawings have been published in various newspapers and magazines, both in the US and in Europe—including The New York Times, The New Yorker, Conde' Nast Traveler, Travel & Leisure, Vanity Fair, Il Corriere della Sera, and La Stampa, among others. He is a regular contributor of La Stampa, Gardenia, and of Bell'Italia where his monthly column Finestra sull'Italia appears. He has written for the Italian newspapers L'Unità and La Stampa. In 2007 he completed Skyline of the World, a 397-foot-long panoramic mural for American Airlines' new International Terminal at John F. Kennedy Airport in New York. He has taught architecture and illustration at Saint Ann’s School in Brooklyn, NY, and is now living with his wife and daughter in Turin, Italy, where he held a Visiting Professorship at the Polytechnic of Turin, Faculty of Architecture, where he is working on new projects on London and Turin, and where he teaches architecture to creative writing students at the Scuola Holden.
Other than in the US, his books have been published in the United Kingdom, Italy, South Korea, Taiwan, and China.

Published Books:

The City Out My Window: 63 Views on New York (Simon & Schuster, November 3, 2009)
Tommaso and the Missing Line (Knopf for Young Readers, December 2008)
World Unfurled (Chronicle, 2008)
Manhattan Unfurled (Random House, 2001)
Manhattan Within (Random House, 2003)
See the City: the Journey of Manhattan Unfurled (Knopf for Young Readers, 2004)
The True Story of Stellina (Knopf for Young Readers, 2006)
New York e altri disegni (Quodlibet, IT, 2005).
New York, Line by Line, Illustrations by Robinson, foreword by Matteo Pericoli (Universe, October 2009).

Awards:

AIGA, Borders Group, Inc. (nomination for “2006 Original Voices Award”), Cooper-Hewitt - National Design Awards (nomination for “Architecture Design Award”), Gryphon Award, Municipal Art Society (nomination for “Brendan Gill Award”), NY Book Show, NY Bookbinders Guild, NY Public Library, Pewter Award, Society of Illustrators.

Facebook Page: http://www.facebook.com/Pericoli.Matteo





WePub - editori nativi digitali































Nasce la prima casa editrice digitale a scouting diretto. Ieri, lunedì 26 settembre 2011, ha aperto ufficialmente WePub, la prima casa editrice digitale italiana a scouting diretto. L’obiettivo di WePub è creare un rapporto diretto e trasparente con autori e lettori, e costruire il proprio catalogo in maniera coerente a questa filosofia. La casa editrice inaugura quindi la sua attività con il concorso letterario WePubYou!, dedicato a opere inedite di narrativa italiana. Le opere vincitrici, pubblicate in eBook, diventeranno i primi titoli del catalogo di WePub, e saranno pubblicate a partire da gennaio 2012. Il concorso sarà aperto dal 26 settembre al 31 dicembre 2011, ma l’attività di scouting sarà sempre al centro del progetto. Voci sulla nascita di una nuova casa editrice digitale circolavano in rete già dall’estate, ma solo da martedì 20 settembre gli indizi sono diventati una certezza: alla comparsa di un countdown all’indirizzo www.wepub.it è seguita infatti la creazione del profilo Twitter @wepub_you e della pagina Facebook ufficiale, facebook.com/wepub.
I fondatori di WePub, che provengono dal mondo dell’editoria milanese, considerano il digitale una nuova, importante opportunità per gli editori, gli autori e i lettori. Scrivono nel loro Manifesto: “L’editoria è il nostro pane quotidiano. L’editoria digitale è il nostro credo. WePub è la nostra scommessa. Una realtà nuova nel panorama dell’editoria italiana: una casa editrice nativa digitale che ambisce a creare il proprio catalogo tramite scouting diretto… Il nostro obiettivo è proporre ai lettori storie di qualità a un prezzo accessibile”. Quello dell’editoria digitale in Italia è un mercato in cui si muovono attori diversi con strategie diverse. Affrontarlo con logiche differenti da quelle dell’editoria tradizionale è, per i fondatori di WePub, fondamentale. “È un mondo ancora da esplorare, ma noi crediamo che sia la strada giusta da percorrere”.

CONTATTI

WEPUB
E-mail: comunicazione@wepub.it
twitter.com/wepub_you
facebook.com/wepub

martedì 27 settembre 2011

GQ n.16: Sabrina Ferilli a ruota libera!


Oggi mangio da n.20: Locanda Liuzzi a Cattolica (RN)















Raffaele Liuzzi - Nasce a Canosa di Puglia il 13 Gennaio 1964 Inizia il suo cammino gastronomico tra la campagna di famiglia e il laboratorio di pasticceria di suo zio all'età di sette anni.Istituzionalizza poi le sue attitudini con un diploma della scuola alberghiera e diviene Executive Chef nel 1989. Da allora la sua forte personalità si impone sui fornelli a difesa del sapore originario della materia prima nonché sulla tavola a beneficio dell'occhio dell'ospite.
A questo gioco di ricerca il commensale non può e non deve estromettersi, ed ecco che il divertimento di Raffaele si estroflette in sala.
QUALITÀ, PROFESSIONALITÀ,E SERIETÀ. Sono queste le caratteristiche che contraddistingue la locanda LIUZZI: l'attenzione per i dettagli negli addobbi, nel servizio e nei piatti, mantenendo il gusto mediterraneo, senza scendere mai sul banale, rendere unico il vostro evento, significa differenziarsi, staccarsi dalla routine.
DOVE? A casa vostra o nelle ville convenzionate con noi, avrete tutta l'atmosfera della locanda LIUZZI. Inoltre per i novelli sposi la prima notte sono nostri ospiti, nei migliori hotel della riviera di Cattolica. Contattateci per preventivi e informazioni sulle ville a disposizione.


Morte Cerebrale e Donazione degli Organi - I dubbi e le indagini di una madre che ha donato gli organi del figlio di Renate Greinert (Macro edizioni)


Morte Cerebrale e
Donazione degli Organi


Dopo il caso di Eluana Englaro un libro di grande attualità. Una lettura per riflettere sul più delicato e fragile dei momenti, quello durante il quale ognuno di noi ha il diritto di essere accompagnato con dignità e amore. In questo libro racconto le mie esperienze personali dopo il prelievo degli organi di mio figlio, morto a quindici anni. Totalmente disinformata sulle conseguenze, profondamente sotto shock, condizionata dalle pressioni dei medici e assolutamente incapace di comprendere la portata di qualsiasi decisione, ho dato il consenso per l’espianto. L’autrice Il confine tra la vita e la morte si fa ancora più sottile quando a parlare è una madre orfana del proprio figlio. Nel 1985 Renate Greinert ha perso Christian a causa di un incidente stradale. Attraverso il consenso alla donazione degli organi, Christian – dichiarato in stato di morte cerebrale – è stato di aiuto a diversi bambini in tutta Europa. Ma dopo vent’anni di studi e ricerche, sua madre non ha ancora smesso di interrogarsi sulla propria scelta. Un racconto doloroso e a tratti scioccante che invita a considerazioni talvolta scomode e controcorrente. Come deve essere considerato un donatore di organi subito prima del prelievo? Un cadavere, come sostiene la trapiantologia, oppure un morente e quindi, come tale, una persona ancora in vita? Quali interessi si nascondono dietro l’equivoca medicina dei trapianti? Cos’è la morte se non un processo naturale che necessita di un proprio tempo per svolgersi? Affidandoci ciecamente alla scienza o alla religione corriamo il rischio di perdere il senso della nostra volontà individuale. Talvolta l’esperienza di altre persone può essere d’aiuto per formarci un’opinione o mettere in discussione quelle che già abbiamo.

Il libro del giorno: Morti, amanti e funerali di Matteo Gennai (Abel Books)



















Edgardo Giardini e la moglie gestiscono un´impresa di pompe funebri. Lui la tradisce con la segretaria, lei lo scopre, dopo un periodo in cui rimane muta chiede il divorzio. Lui va a vivere con la segretaria a Milano (l´impresa si divide tra Pesaro e Milano). Durante un viaggio in macchina verso Pesaro fa un incidente, entra in coma. Due spiriti, uno buono e l´altro cattivo, si contendono la sua anima. Lui vede e ascolta tutto, si riprende dal coma ma non è più lo stesso. Vede spesso lo spirito di un amico di infanzia morto in un incidente stradale. 

Matteo Gennari, nato a Milano il 9 febbraio 1975, laureato in lettere moderne. Ha collaborato come reporter con alcune riviste italiane (D di Repubblica) e cilene (Geografica) e con un settimanale (L´eco del Sud Milano), ha pubblicato un racconto sulla rivista letteraria Ellin Selae, un racconto su internet letto da numerose persone (Diario carioca), un romanzo e tre raccolte di racconti a pagamento (per Edizioni Tracce e Prospettiva Editrice). Vive in Brasile a Rio de Janeiro dove insegna italiano e portoghese presso alcune societá italiane. Scrive romanzi in italiano e li traduce in portoghese. È sposato e ha una figlia.

FITFLOP




















Tutti ci sentiamo meglio quando siamo in forma, ma trovare il tempo per fare sport spesso è più difficoltoso dell’esercizio fisico in sé. Ispirata dalla mancanza di tempo, la fondatrice di FitFlop, Marcia Kilgore (che ha anche fondato sia Soap & Glory che la catena Bliss Spa, ex-personal trainer e impegnatissima madre lavoratrice), si è posta un’altissima sfida personale: creare una calzatura che rendesse più efficace la camminata, facendola diventare una forma di ginnastica, di esercizio fisico, E che fosse anche un articolo alla moda. Per quanto riguardava gli aspetti tecnici del progetto ha ingaggiato due esperti di biomeccanica, il Dr. David Cook e il Dr. Darren James dello Human Performance Centre dell’Università Southbank di Londra. E dopo due lunghi anni di studi e prove, nei negozi è comparso il primo paio di sandali FitFlop.
A poche settimane dal lancio nel maggio del 2007 sono cominciate ad arrivare una gran quantità di testimonianze da persone che si erano liberate da tanti tipi di dolori indossando i sandali FitFlop e parlavano non soltanto di miglioramenti della postura, ma anche di sollievo da dolori lombari (bassa schiena) cronici, dolori alle ginocchia, dolore alla pianta del piede (dovuti alla sindrome dello sperone calcaneare ed alla fascite plantare) e molte altre patologie. Il fenomeno FITFLOP non passò inosservato e la stampa cominciò presto a parlarne. Nel 2007 Newsweek definì le FITFLOP il “must” della calzatura estiva, mentre l’inglese Independent Newspaper descrisse i sandali FITFLOP addirittura come “miracolosi”. Inoltre, le FITFLOP furono l’unica calzatura ad essere inclusa nell’elenco dei “Must dell’estate” di Oprah (luglio 2008).
I fan delle FitFlop sono diventati dei veri e propri fanatici, che si compravano molte paia e ci chiedevano di produrre anche scarpe e stivali con la stessa tecnica biomeccanica. I nostri sandali sono diventati l’articolo più richiesto dell’estate su AOL, l’articolo più letto sul timesonline e il primo sandalo da fitness alla moda venduto su Net-a-porter.com (ed anche l’articolo più venduto di tutti i tempi dalla fondazione del sito). Ad oggi (2009) abbiamo venduto più di 4 milioni di paia di sandali in 48 paesi. Per quanto piacere ci faccia tutta la fanfara, le innumerevoli testimonianze e le tante celebrità avvistate con le nostre calzature, c’è qualcosa di ancora più profondo che ultimamente ci ha resi particolarmente orgogliosi: l’aver ricevuto il prestigioso “Sigillo di Accettazione” (il Seal of Acceptance) dell’Associazione dei Podologi Americani.Questo prestigioso sigillo viene concesso solo dopo un rigoroso processo di valutazione scientifica ed è un riconoscimento riservato a quei prodotti che vengono certificati essere di grande beneficio per la salute del piede. Per noi è un riconoscimento ufficiale (e la prova biomeccanica) confermato da esperti in medicina che le calzature FITFLOP sono uno dei migliori prodotti del settore. Ora stiamo introducendo la nostra tecnologia Microwobbleboard™ in attesa di brevetto in altri nuovi modelli, cosicché donne, uomini e bambini potranno godere dei benefici FITFLOP tutto l’anno. Oltre ai nostri primi sandali, infatti, oggi offriamo anche ciabatte, zoccoli e stivali dai look trendy e alla moda (e sono anche in arrivo scarpe da ginnastica, da escursionismo/trekking e stivali in cuoio).
Dunque, presto sarà possibile fare esercizio e mettersi in forma durante le vostre gite, in vacanza, nelle uscite dopo cena, mentre fate shopping o durante il lavoro, sempre nelle vostre FitFlop™ preferite!



NINJA MARKETING













Fondato nel 2004 da Alex Giordano e Mirko Pallera, è da prima che esistesse YouTube  una risorsa preziosa per comprendere i cambiamenti in atto nel campo del marketing e della comunicazione, nell’innovazione tecnologica e sociale alla base dell’evoluzione rapidissima a cui stiamo assistendo. Dalla sua fondazione in un “covo” nascosto della Costiera Amalfitana, Ninja Marketing ha aggregato un movimento di creativi, professionisti del marketing,  studenti di Scienze della Comunicazione, uniti dalla voglia di rinnovare il modo di comunicare delle aziende. Al primo posto fra i blog italiani di marketing (fonte Wikio), Ninja Marketing  viene visitato giornalmente da influencer, trend setter, early adopters, in particolare imprenditori, manager di agenzie e aziende, pr, giornalisti, geek e appassionati del Web 2.0.
La filosofia - I Ninja per centinaia di anni vissero sulle montagne, praticando arti esoteriche e dedicandosi allo studio delle leggi fondamentali della natura. Furono così in grado di perfezionare un sistema di arti marziali che gli ha fatto guadagnare la reputazione di guerrieri invincibili. Al contrario dei Samurai, che servivano il rigido codice del Bushido, i Ninja utilizzavano tecniche non convenzionali come quelle utilizzate dai guerriglieri, che in battaglia non cercano lo scontro frontale non avendo alcuna possibilità contro formazioni “regolari”. Allo stesso modo noi del Clan Ninja Marketing ci dedicheremo allo studio delle “tecniche segrete” del marketing. Come i Ninja ci addentreremo nell´arte della guerriglia, del mimetismo e dell´attacco improvviso, con l´obiettivo di ottenere il massimo dei risultati con il minimo di risorse.  Come i Ninja, grandi osservatori della natura, il nostro approccio al marketing si baserà su una profonda conoscenza del territorio: sullo studio “dal basso” della psicologia del target, dello spazio in cui si muove, dei codici che ne regolano il comportamento. Come i Ninja, guerrieri spirituali che accrescevano la propria forza attraverso l´utilizzo di formule e simboli magici, riscopriremo il potere e la magia di ciò che è sconosciuto ai più, agendo sempre nel rispetto della Legge Universale.

I prodotti qui in vendita sono reali, le nostre descrizioni sono un sogno

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