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domenica 29 aprile 2012

Il libro del giorno: La nuova edizione del Club Bilderberg di Daniel Estulin (Arianna Editrice)



Il Club Bilderberg -
Nuova Edizione Buono


“Scopri chi governa veramente l'Italia... nella seconda edizione aggiornata del Club Bilberberg di Daniel Estulin”. Ecco finalmente la seconda edizione aggiornata del libro che racconta la storia dell'organizzazione segreta più potente al mondo. Potrai scoprire gli importanti protagonisti della vita politica,finanziaria e industriale italiana ed europea che ne fanno parte, da Mario Monti a Mario Draghi, dalla famiglia Agnelli a Romano Prodi e tanti altri… Siamo davvero sicuri che vogliamo affidare il nostro futuro politico ed economico a loro? Il Club Bilderberg presenta una delle più potenti e segrete organizzazioni del mondo. Dal 1954, una volta all’anno, questo gruppo ristretto di persone si ritrova per decidere segretamente il futuro politico ed economico dell’umanità. Nessun giornalista ha mai avuto accesso alle riunioni che fino a poco tempo fa si sono svolte presso l’Hotel Bilderberg, in una piccola cittadina olandese. Nessuna notizia è mai filtrata da quelle stanze, anche se – come dimostrano le pagine di questo libro – è durante questi incontri che vengono prese le decisioni più rilevanti per il futuro di tutti noi. Risultato di un’indagine serrata e pericolosa durata oltre 15 anni, l’impressionante inchiesta di Daniel Estulin svela per la prima volta quello che non era mai stato detto prima, rendendo noti i giochi di potere che si svolgono a nostra insaputa. Super protetta dalle forze di polizia, la classe dirigente globale detta legge su politica, economia e questioni militari. La dettagliata opera di Estulin dimostra come il Club Bilderberg sia stato coinvolto nei maggiori misteri della storia recente, dal Piano Marshall allo scandalo Watergate e come in questa élite emergano le figure chiave dello scacchiere internazionale, presidenti USA, direttori di agenzie come CIA o FBI, vertici delle maggiori testate giornalistiche. Estulin colpisce questa organizzazione proprio dove fa più male: la priva della segretezza, della discrezione e dell’ombra di cui si è sempre servita e di cui necessita per attuare i suoi piani. Il Club Bilderberg, tradotto in 50 lingue e diffuso in oltre 70 Paesi, è diventato in poco tempo un bestseller internazionale, di cui è anche prevista la versione cinematografica.

IL PRIMO MAGGIO DI KURUMUNY 2012


Kurumuny in collaborazione con l’Associazione Follevola, l’Associazione SottoTraccia e con il patrocino del Comune di Martano presenta la XI edizione del Primo Maggio. La festa si svolge a Martano, in campagna, località Kurumuny, con una lunga giornata tra germogli di vino e braci di canti selvatici e balli spargi-sale, artisti extra-vaganti giocolieri di luce, diritti in mostra ai colori della primavera. Il lavoro dovrebbe essere la festa di tutti perché “un uomo che vuol lavorare e non trova lavoro è forse lo spettacolo più triste che l’ineguaglianza della fortuna possa offrire sulla terra” (T. Carlyle).
IL PROGRAMMA - La giornata sarà scandita dalla musica, con la partecipazione di molti artisti. PARTECIPERANNO
CICI CAFARO – suoni e canti popolari . Cici è un formidabile archivio di repertori canori, improvvisatore magistrale di brindisi, di stornelli, cantante, suonatore di armonica, autore di canzoni; e poi conoscitore dei funghi e del bosco, amante della compagnia, mattatore instancabile nelle feste e sul palcoscenico, narratore arguto e accattivante: e tutto questo, e altro, gli appartiene oggi, non in qualità di ricordo, né come residuo del passato, ma è parte integrante delle sue giornate, del suo modo di intendere la vita.
VINCENZO SANTORO e ANNA CINZIA VILLANI in Memorie della terra . Nell’intreccio di musica tradizionale e racconto orale, un viaggio nella memoria del lavoro nel Salento della prima metà del Novecento, dalla rivolta di Tricase del 15 maggio 1935, con la feroce repressione di una manifestazione di piazza delle tabacchine dello stabilimento Acait, all’occupazione del feudo d’Arneo nel 1949-51, la più eclatante delle azioni intraprese dal movimento sindacale e contadino.
KAMAFEI – etnomusica dal Salento. Le radici della tradizione salentina si fondono con nuove sonorità, si allargano a nuovi orizzonti. All’interno della musica del collettivo salentino si nota il profondo legame con la propria tradizione e la propria terra, ma anche la necessità e la voglia di scoprire la contaminazione con altre culture e altre esperienze musicali. Tutto si miscela e diventa un vero e proprio stile, la pizzica tradizionale incontra le tradizioni del mediterraneo, legandosi ai suoni moderni e a diversi stili: reggae, dub, hip-hop, rock, flamenco-dub.
ANDREA PRESA e SANJAY KANSA BANIK  con intervento coreografico di MARISTELLA MARTELLA - Andrea Presa e Sanja Kansa Banik (suonatore indiano di Tabla) parteciperanno con una performance musicale, introdotta dalla presentazione di un documentario in fase di realizzazione dal titolo Indo pizzica, che racconta l’incontro tra i due musicisti e la nascita dell’album musicale omonimo. Il documentario è promosso dall’Associazione AXV, con il contributo di Apulia Film Commission e il patrocinio di Ass. Italia-India e il GAI (Giovani Artisti Italiani) con la collaborazione dell’Agenzia Creativa Zowart. Performance di danza di Maristella Martella.
RADIOBELLAMÌ  - Radiobellamì è l’incontro e l’inizio di un nuovo cammino di due personaggi straordinari. DJ Dario Bellezza e Mino Giagnotti “Cavallino”, cantore di musica tradizionale salentina. L’intento è quello di fondere due esperienze musicali diverse legate dal comune sentimento per la propria terra, il Salento. Le basi musicali si mescolano con il rude canto e il tamburello e si concretizzano in un esperimento sonoro e verbale dove si fonde il dialetto e lo stile musicale ispirato al dubstep. 
PAPA RICKY - È senza dubbio uno dei personaggi musicali che ha maggiormente rappresentato lo sviluppo e il successo del reggae salentino. Sono passati vent’anni da quando tutto ha avuto inizio e Papa Ricky è ancora presente nelle produzioni salentine, con l’uscita del suo nuovo album da solista, Villa barca, dove ci regala un viaggio di suoni tra i temi più attuali e dove i suoni sono trattati come se fossero colori e sapori del Salento, miscelati con quelli delle culture altre del mondo. L'album è pubblicato da Elianto, con l’occhio attento di Treble Lu Professore ed è ricco di collaborazioni artistiche. La produzione è firmata da Frank Nemola e Treble, che è presente anche con la sua voce in alcuni brani del disco. 
MAISON ROUGES - I Maisons rouges rientrano nel genere indie. Il gruppo, composto da due chitarre, basso, batteria e voce, produce sonorità molto ritmate e originate dalla musica new wave dei primi anni Ottanta, in particolar modo quella inglese. La voce è il filo conduttore dei Maisons rouges. Il sound, invece, ricco di contaminazioni e riferimenti musicali a diversi generi, non ha una chiara connotazione. E questo fa dei Maisons rouges un progetto che è un laboratorio aperto alle influenze musicali contemporanee – vi è in cantiere un percorso che guarda all’elettronica – musica che cambia e si rigenera a seconda degli stati d’animo. Il gruppo canta in francese, da qui il nome “case rosse”.
MUFFX - I Muffx nascono nel 2006 da un’idea di Luigi Bruno (anche chitarrista di Opa Cupa, Zina) e Amedeo Ciricugno. Chitarre abrasive e suoni spinosi si miscelano con ballate elettroacustiche: una rilettura personalizzata di varie sfaccettature musicali. Il sound dei Muffx stordisce, colpisce dritto e trascina in un immaginario che parte dalle devianti atmosfere dello stoner rock, per intingersi di psichedelica e garage. Momenti di sano rock ruspante, spazi folk–acustici, la solarità amara di certe melodie tradizionali del sud Italia, e ancora linee vocali che sfiorano il pop adulto insieme a un corposo omaggio alla psichedelia onirica. I Muffx sono: Luigi Bruno (voce/chitarra), Alberto Ria (batteria), Gianna Greco (basso), Cristiano Colopi (chitarra).
L’INIZIATIVA
IL PESO DELLA CULTURA – Leggo per legittima difesa. (Woody Allen)
Per l’edizione 2012 Kurumuny presenta l’iniziativa “Il peso della cultura: libri al chilo”. In occasione della festa del Primo Maggio sarà possibile acquistare una sporta di libri al chilo. Per l’iniziativa sono state create dal marchio B22 delle sportine ad hoc che saranno anche un simpatico gadget della festa di quest’anno. In questo momento di crisi in cui più si avverte la necessità di sapere, in questo Paese in cui tutto è effimero, Kurumuny vuol ripartire dal peso dei libri, da una certezza che è quella fisica e materiale del peso della conoscenza e dell’informazione perché chi legge ha un senso in più, perché leggere rendere liberi, perché vogliamo che i libri siano compagni irrinunciabili.
COME ARRIVARE - Kurumuny è sita nelle campagne di Martano (nei pressi dell’uscita per Castrignano de’ Greci). Per trovarci seguire le indicazioni presso tutti gli ingressi del paese.
(LA FOTO E’ DI Piero Marsili Libelli)

Per info
Uff. 0832801528
Mob. 3299886391
www.kurumuny.it • info@kurumuny.it
Su facebook: Kurumuny
Kurumuny è un luogo dell’anima, un luogo di memoria e trasformazione, dove antichi valori umani e sociali convivono con la realtà contemporanea.

DENDOH





L'invincibile Dendoh (Gear Senshi Dendō), conosciuto come Gear Fighter Dendoh, è un anime di 38 episodi trasmesso in Italia da Rai 2 nell'estate del 2004. La serie è stata ideata e diretta da Mitsuo Fukuda e sua moglie, Chiaki Morosawa.

Obbedienza e libertà. Critica e rinnovamento della coscienza cristiana di Vito Mancuso (Fazi Editore)

Un vero e proprio manifesto della “teologia mancusiana”. Obbedienza e libertà è una sintesi matura del pensiero di Mancuso e lancia un messaggio chiaro: libertà e religione non devono più essere viste come alternative. Un “discorso sul metodo” in presa diretta, fondato sul principio di coerenza e onestà invece che su quello di autorità. Un libro che nasce dal disagio di Vito Mancuso di vedere la propria Chiesa riproporre una verità non al passo coi tempi, prigioniera di una visione superata del mondo e dell’uomo. Un discorso sul metodo, non solo della teologia, ma anche e soprattutto della coscienza. Divisa tra obbedienza e libertà, la coscienza cristiana (e non solo essa) è inquieta come non mai, ed è alle sue inquietudini che questo nuovo libro di Vito Mancuso si rivolge affrontando con chiarezza i nodi più importanti del dibattito odierno: la verità e il potere, la religione al servizio della politica e il principio di laicità, l'identità umana tra anima e coscienza, il destino finale tra nulla ed eternità, il dialogo tra le diverse religioni e le diverse spiritualità del mondo. I temi sono i grandi temi di Mancuso, la radicale onestà intellettuale e il primato della vita, ma qui trovano un loro scenario caratteristico che distingue questo libro dagli altri: il delicato rapporto tra il potere ecclesiastico e la verità. Partendo dal motto caro a Martini, “pro veritate adversa diligere” (ovvero essere contenti delle contraddizioni), il teologo della vita autentica ci spiega come la “verità autentica” non sia qualcosa di statico, di ricevuto in eredità, ma qualcosa a cui si arriva per contrarietà. In un corpo a corpo con l’ortodossia, Mancuso si dichiara contento delle contraddizioni, esprimendo così il suo amore per la vita. Il pensiero di Vito è come sempre antinomico e non dicotomico, analogico e non oppositivo.

Vito Mancuso, teologo, docente di Teologia presso la Facoltà di Filosofia dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano dal 2004 al 2011 ed editorialista de “la Repubblica”. Oltre ad articoli su riviste specializzate, alla partecipazione ad opere collettive (tra cui: Che cosa vuol dire morire. Sei grandi filosofi di fronte all’ultima domanda, a cura di Daniela Monti, Einaudi 2010, con R. Bodei, R. De Monticelli, G. Reale, A. Schiavone, E. Severino), tra le sue opere più recenti ricordiamo i bestseller La vita autentica (Raffaello Cortina, 2009), Disputa su Dio e dintorni, con Corrado Augias (Mondadori, 2009), L’anima e il suo destino, con la prefazione di Carlo Maria Martini (Raffaello Cortina, 2007) e Io e Dio. Una guida dei perplessi (Garzanti, 2011). Con Elido Fazi dirige la collana di libera ricerca spirituale “Campo dei fiori”. Presso una delle più prestigiose case editrici accademiche tedesche è stato pubblicato di recente un saggio sul suo pensiero: Corneliu C. Simut, Essentials of Catholic Radicalism. An Introduction to the Lay Theology of Vito Mancuso.

venerdì 27 aprile 2012

ANGELO BELLOBONO


 “Angelo Bellobono - “Effimero e temporaneo cerco tra gli altri protesi per continuare ad esistere”
Dal passato di sciatore professionista, allenatore e freerider riemergono nebbie, corpi e territori congelati e poi sciolti, velocità e instabilità; ritornano gli immensi spazi della Patagonia o delle Alpi in balia di nature estreme, che cambiano e modificano ogni certezza, ogni riferimento e abituano alla differenza, all’ironia e alla paura. Allo stesso modo gli anni dei centri sociali e delle fanzines, diventati poi gli uni centri benessere o club e le altre riviste glamour, rivelano i processi di assimilazione e istituzionalizzazione delle subculture e delle ideologie. Dopo le esperienze graffitiste e installative  dei primi anni 80/90 e la laurea in Scienze Motorie nel 1988, iniziano anni nomadi che lo portano a vivere prima in  Francia a contatto con artisti agli antipodi tra loro come Bertrand Lavier e Robert Combas, poi in California tra Liza Lou, Bill Viola, Bedia e Peter Halley. Nel 2000 rientra in Italia, a Roma, dove vive circa 6 mesi l’anno, il resto del tempo lo trascorre a New York. Fin dall’inizio della sua attività, Bellobono, ha sempre posto l’uomo e il territorio al centro della sua ricerca, che evidenzia il difficile rapporto di appartenenza e identità, intesa non solo in senso socio culturale, ma anche geo-biologico. I meccanismi in cui la biochimica si traduce in comportamenti ed emozioni è il filo conduttore dei suoi dipinti, dei video e delle azioni performative. Un senso di drammatica ironia pervade così dai sui ritratti, persi in un biancore accecante, o in uno scuro mare di petrolio, liquidi e solidi allo stesso tempo, concettualmente instabili e temporanei, appesi al loro chimico senso di precarietà biologica. Essi svelano il continuo sforzo compiuto nella ricerca di un’identità e di un luogo in cui collocarsi, un continuo congelamento e scongelamento di esistenze celate o negate e di un benessere ideale. Bellobono dà forma e fisionomia a un campionario di emozioni, trends e comportamenti che appartengono ad ogni essere umano e nei lavori più recenti, indagando gli sforzi migratori, le comunità e le controculture, questa  indagine è tornata a coniugare  ancora la pittura con la performance e il video. Così donne body builders che si allenano con ragazzi anoressici (Cardiofrequenze 1999), programmi di allenamento dei marines nei centri wellness alla moda (Body life program 2003), icebergs alla deriva come nazioni, protetti da eserciti di soldatini di civiltà diverse (Temporary civilization 2006), migranti che pedalano su bike da spinning illuminando con l’energia prodotta una scritta che richiama al benessere (Chist’è o’ paese d’ò sole, Fondazione Volume-Union 2008) o spostano casse di frutta per svelare il loro ritratto, ricontestualizzando l’identità in un nuovo territorio (from ecuador to rome, Wunderkammern 2009), postpunk in un ipotetico centro sociale che diventa ironicamente un elegante centro benessere praticano il pilates e lo yoga con le note di “god save the queen” che diventa un mantra new-age (Lowlife wellbeing center – Changing Role 2009, Lowereast life – Envoy Gallery NY 2009, Eastside – Biasa ArtSpace Bali 2010), africani alle prese con blocchi di ghiaccio, archivi di memoria ed identità che si sciolgono sulla pelle (Afrika(n)ice, 2010-2011), mediocrità dilagante e libertà negate partendo da John Stuart Mill (About freedom e Decimate mediocrity, 2010 e 2011). Tra le principali mostre collettive il Premio Lissone del 2002, Futuro Italiano al Parlamento Europeo, Arterritoty alla Centrale Museo Montemartini di Roma, TEC alle Scuderie Aldobrandini di Frascati. Nel 2005 vince il Premio Celeste per la pittura, partecipa alla mostra presso il Museo di Roma Pasolini e Roma. Nel 2007 è invitato a partecipare alla mostra itinerante On The Edge of Vision al Victoria Memorial Hall di Kolkata e nei Musei di Arte moderna di New Delhi, Mombay, Kolkata. Nel 2008 è invitato alla XV Quadriennale di Roma, presso il Palazzo delle Esposizioni di Roma e a Experimenta nella collezione del Ministero degli Esteri. Nel 2009 partecipa all’evento Gustovagando presso il Museo Macro Future di Roma e alla mostra I_D Intersecting identities nel Museo Halles de Saint Gery di Bruxelles. Nel 2009  è invitato alla Wunderkammern di Roma nella mostra Titled Untitled. Nel 2010  partecipa alla mostra Impresa Pittura presso il CIAC Centro Internazionale per l’Arte Contemporanea di Genazzano. Nello stesso anno è invitato al Museo d’arte moderna del Cairo nella mostra Under the italian eyes. Hanno scritto di lui Nicola Davide Angerame, Lorenzo Canova, Manuela De Notariis, Micol Di Veroli, Alessandro Facente, Francesca Franco, Raffaele Gavarro, Pericle Guaglianone, Gianluca Marziani, Angel Moya Garcia, Sabrina Vedovotto, Alessio Verzenassi.” (l’opera qui proposta è di  Angelo Bellobono)



PARKER HANNIFIN


With annual sales exceeding $12 billion for fiscal year 2011, Parker Hannifin is the world's leading diversified manufacturer of motion and control technologies and systems, providing precision-engineered solutions for a wide variety of commercial, mobile, industrial and aerospace markets.  The company's products are vital to virtually everything that moves or requires control, including the manufacture and processing of raw materials, durable goods, infrastructure development and all forms of transport. Traded on the New York Stock Exchange under the symbol "PH," Parker is strategically diversified, value-driven and well positioned for global growth as the industry consolidator and supplier of choice.


Shopaholic Takes Manhattan by Sophie Kinsella (Dell Publishing Company)


“ - This expensive, glossy world is where I've been headed all along. Limos and flowers; waxed eyebrows and designer clothes from Barneys. These are my people; this is where I'm meant to be - Becky Bloomwood
Universally beloved by readers, Sophie Kinsella's national bestseller, Confessions of a Shopaholic, introduced the irrepressible one-woman shopping phenomenon, Becky Bloomwood. Now, in this hilarious follow-up, Becky and her credit cards are headed across the Atlantic.... With her shopping excesses (somewhat) in check and her career as a TV financial guru thriving, Becky's biggest problem seems to be tearing her entrepreneur boyfriend, Luke, away from work for a romantic country weekend. And worse, figuring out how to "pack light." But packing takes on a whole new meaning when Luke announces he's moving to New York for business-and he asks Becky to go with him! Before you can say "Prada sample sale," Becky has landed in the Big Apple, home of Park Avenue penthouses and luxury department stores. Surely it's only a matter of time until she becomes an American TV celebrity, and she and Luke are the toast of Gotham society. Nothing can stand in their way, especially with Becky's bills miles away in London. But then an unexpected disaster threatens her career prospects, her relationship with Luke, and her available credit line! Shopaholic Takes Manhattan-but will she have to return it? ".

Oggi mangio da … n. 224: Ristorante Lido Azzurro


“Il Ristorante "Lido Azzurro" è affacciato sul suggestivo e pittoresco porticciolo di Amalfi, città marinara che ha da sempre intrecciato la sua storia millenaria con il mare, la pesca e la navigazione. Ad appena due passi dal centro storico, è un terrazzino privilegiato da cui godere a pieno delle esclusive bellezze naturali della Costiera Amalfitana e, al tempo stesso, assaporare i piatti tipici della tradizione locale, riscoprendo in ogni pietanza i profumi, i colori, le sensazioni e le emozioni di questa terra incantevole dall'illustre passato.”


Il libro del giorno: IL SOFFIO DELLA COSCIENZA DI CLAUDIO GUARINI (YOUCANPRINT)




Il Soffio della
Coscienza - Libro Da non
perdere


Una storia che potrebbe far crollare le tue certezze, le tue credenze, le tue idee.. tutto ciò a cui sei attaccato per paura di perderle… tutto ciò da cui dipendi... Hai preso un treno quando sei nato. E proprio mentre viaggiava sul binario della tua esistenza è stato a tua insaputa deviato, attraverso tutta la serie di condizionamenti ricevuti, in una direzione corrotta, ossia in quella di una personalità e di un ego che non solo non rispecchiano ciò che sei realmente, ma innescano automaticamente una serie di meccanismi che si manifestano in un dialogo interno incessante che si finge te, che si finge un pensiero reale, CREANDO UNA PRIGIONE PER LA TUA MENTE e per il tuo Essere. Se crederai o meno a questa storia che ho vissuto, sarà solo un tuo problema. Fa ciò che credi. Se ti scandalizzi nell'immaginare satana che rivela la verità su di sé in una chiesa, oppure nel vedere Gesù che, in un ristorante insieme a me e ad un transessuale, mi consiglia come diventare Cristo e risorgere, se vuoi continuare ancora a credere nell'illusione del tempo, se ti preoccupi di cosa la gente pensa di te, allora puoi anche gettare questo libro o darlo a chi è meno condizionato di te. Ogni capolavoro autentico ci parla con il linguaggio dell'anima. Ogni vita è unica ed irripetibile. È giunto il momento di scrollarci di dosso tutta la spazzatura di convinzioni, condizionamenti, paure, sensi di colpa, lamentele e credenze imposte dall'esterno. Noi stessi siamo la vittima, il carnefice e il giudice. È ora di gettare la moltitudine di maschere, di denudarsi del tutto e di rimanere con l'unico reale vestito che si veste di se stesso: l'ANIMA!

Franco Quinto. Commedia di una banca, di Friedrich Durrenmatt, traduzione di Aloisio Rendi (Marcos y Marcos). Intervento di Nunzio Festa


Sappiamo sempre meglio che le banche sono il malessere della società. Producono morti reali. Dalla morte dell’economia. Garantiscono illegalità etica diffusa, le banche. Ma lo spettacolo teatrale di Friederich Durrenmatt, “Franco Quinto”, commedia che oggi ci torna con un testo finalmente giunto in Italy – per chi non possiede l’edizione svizzera dell’86 – è il racconto, paradossale fino a un certo punto, di tutto ciò. Franco Quinto e la moglie Ottilia, eredi d’una immortale dinastia di banchieri, ne inventano di tutte e di più per far sopravvivere, si fa per dire, la stirpe. Da due secoli ingannano, falsificano, e addirittura uccidono pur di far profitti e nascondere le loro tremende nefandezze. E’ tornare indietro non è possibile. La Banca deve vincere e vincerà! Se il premiato autore del recentemente pubblicato in Italia e anche questo da Marcos y Marcos, “Romolo il grande”, fu acclamato all’uscita di questa ovviamente immortale opera, capolavoro assoluto del farsesco e dell’assurdo ma non troppo, oggi sarebbe osannato dalla parte dei medium che cercano d’inviare criticità alla finanza. “Il rilancio di Franco Quinto – dice giustamente l’editore nel presentare il libro - ha coinciso con l'esplosione dei recenti scandali che hanno scosso le banche (e i risparmiatori) di mezzo mondo”, infatti. Epperò le ambientazioni inventate dalla penna del drammaturgo e scrittore svizzero, non è nel loro contenuto ideale che danno l’interesse più grande. Perché è nella poesia dei soggetti della scena che rintracciamo, non bisogna scordare, il ‘plusvalore’. Dove il gioco tra “cori” ed “Egli” raggiunge, in effetti, la vetta più altra della drammatizzazione. Mentre, appunto, gli affondi e le sferzate da anarchico, oggi da persona dotata di buonsenso, sono il motivo centrale, il corpus della grande, anzi immensa scena.  

DEVILMAN




« Non sono Amon! e non sono più Akira! Sono Devilman! Un umano che ha acquisito i poteri di un demone, per distruggervi tutti! » (Dall'OAV Devilman - La Genesi )
Devilman (Debiruman) è un celebre manga di Go Nagai, il MAESTRO Go Nagai

Graziella Gardini (Direzione Sea Marconi Envirotech Italia) consiglia: Coriandoli nel deserto di Alessandra Arachi (Feltrinelli)


Ha perso la gloria e la fama, che sono andate tutte a lui, l'amico fraterno. Il premio Nobel per la fisica. L'inventore dell'energia atomica. Enrico Fermi. Forse sarebbe bastato poco per condividerle. Ha perso anche l'amore, quello per lei. L'unica ricercatrice del gruppo di via Panisperna. La donna che saliva e scendeva dagli aerei come dalla sua bicicletta. Nella Mortara. Forse sarebbe bastato un attimo per averlo. È il giugno del 1969 quando dal suo letto d'ospedale Enrico Persico ripercorre il tracciato della sua esistenza vissuta all'ombra del genio. Schiacciato dal peso del genio. Non si può competere con il più grande scienziato del Novecento quando si ha la sventura di fare lo stesso mestiere e, ironia del destino, di averne pure lo stesso nome. Da quel letto vediamo Persico inseguire la speranza e l'ambizione, e sentiamo il destarsi di una voce, di segrete accensioni, di timidi stupori, di malcelati rimpianti: la sua è la storia di un eterno secondo, sullo sfondo di un teatro umano irrimediabilmente più grande di lui. Col passo del romanzo, in un frenetico andare e venire del tempo, Alessandra Arachi ci racconta i coriandoli della vita di un uomo.

LILLO BARTOLONI


“LILLO BARTOLONI (1948, Roma) Bartoloni appartiene alla generazione di artisti Romani che oggi è intorno ai cinquanta, generazione che non ha mai presentato una profonda uniformità. Ma come dichiarato da Cesare Vivaldi, allora direttore dell'Accademia delle Belle Arti di Roma, Bartoloni ha sempre avuto un posto isolato come unico appassionato dell'Art Brut del francese Dubuffet, sviluppando da subito un tocco molto personale. I suoi dipinti filtrano la realtà in immagini essenziali, in oggetti, creature, qualsiasi aspetto che rappesenta in maniera non convenzionalmente gravitazionale. Il suo precoce contatto con i malati mentali nei giardini dell'Ospedale Psichiatrico Santa Maria della Pietà diretto dal padre (dove giocava aspettandolo con la madre per portarlo in macchina a casa) lo hanno affascinato e hanno costruito la sua sensibilità artistica in un mondo simbolico speciale di silenzio, gioco e ironia. Una delle sue prime mostre si intitolava Mattoni su un gioco di parole a loro dedicato come tali e come pesi della società. La famiglia voleva per lui una vita da avvocato e così oltre alla facoltà di legge, frequentava contemporaneamente l'Accademia e lo studio del veneto Enrico de Tomi, pittore astratto. A meno di vent'anni ha partecipato su invito alla Biennale di Roma e del Lazio e viene premiato tra i migliori pittori giovani. Bartoloni nella sua carriera ha sviluppato oltre che su tela, i suoi temi anche su mezzi diversi come nell'esperienza denominata Metagrafica tra pittura e fotografia, ha dipinto su perspex e tuttora dipinge su forme originali di ceramica. Ha sempre amato viaggiare . Nel 1971 vive a Parigi dove entra in contatto con artisti dell'avanguardia internazionale postsessantotto. A Parigi tiene la sua prima personale in una galleria off. Combina e ricombina i sui temi in modo molto riconoscibile da mondi reali o letterari, o cinematografici con cui entra in contatto. I suoi viaggi gli hanno ispirato un lungo periodo in cui nei quadri dipingeva deserti e cammelli, una serie è stata intitolata "Camera con vista", il mare dell'amata Gaeta con il suo castello borbonico e le barchette sospese pilotate da strani personaggi è stato un lungo tema. Dal 1996 la lettura dei romanzi del premio Nobel Isaac B.Singer con l'incontro del mondo yiddish in essi vivacemente raccontato, e la conoscenza di Cracovia, città in cui tale mondo è ancora respirabile e dove ha tenuto due mostre personali (una nel Museo jagellonico e l'altra nel Centro Giudaico) lo hanno portato a dipingere solo di quella realtà particolarissima. I critici italiani hanno catalogato lo stile di quest'ultima fase come "corrente neo espressionista". Sicuramente la pittura è il suo genere prevalente, ma negli anni ha spesso lavorato come scenografo teatrale, e ultimamemente sul tema yiddish.” (l’opera qui proposta è di  LILLO BARTOLONI)

QUI

AMERIPRISE


“A company with integrity. Integrity has been a core value since we were founded by John Tappan in 1894. It's how, through panics, recessions, the Great Depression and the recent Great Recession, we've grown into a global financial leader. We've never taken a bailout. Never lost our focus on our clients. That's who we are. We have over $650 billion in assets under management and administration; we are a top-10 provider of mutual funds, financial planning, annuities and insurance; more people come to us for financial planning than any other company. ”
HERE

ABOUT THAT NIGHT by Julie James (Berkley)


“HE’S PLAYING GAMES - Though Rylann Pierce tried to fight the sparks she felt for billionaire heir Kyle Rhodes the night they met, their sizzling chemistry was undeniable. But after being stood up on their first date, Rylann never expected to see him again. So when she finds herself face to face with Kyle in a courthouse nine years later, she’s stunned. More troubling to the beautiful Assistant U.S. Attorney is that she’s still wildly attracted to him.
BUT SHE’S MAKING THE RULES - Just released from prison, Kyle Rhodes isn’t thrilled to be the star witness in a high-profile criminal case—but when Rylann comes knocking at his door, he finds she may be the one lawyer he can’t say no to. Still as gorgeous and sharp-tongued as ever, she lays down the law: she doesn’t mix business with pleasure. But Kyle won’t give up on something he wants—and what he wants is the one woman he’s never forgotten. . .".


Oggi mangio da … n. 223: Ristorante El Borracho

“El Borracho nasce nel gennaio del 2003, come prima "steak house" della Campania, specializzata nella preparazione di una vasta scelta di carni pregiate provenienti dai luoghi, nazionali e internazionali, che per tradizione producono i migliori tagli del mondo. La nostra passione ci ha portato a sviluppare ed approfondire una vocazione gastronomica di più ampio respiro. Oggi il nostro ristorante è in grado di proporre una cucina di gusto ricercato che attinge dalla variegata tradizione delle regioni italiane. E' possibile vivere un intenso percorso gastronomico anche attraverso accattivanti fragranze della pizzeria.”
QUI


Il libro del giorno: Saponi e Detersivi naturali di Liliana Paoletti ( Arianna Editrice)



Saponi e Detersivi
Naturali - Libro Da non perdere


Ti piacerebbe preparare con le tue mani i detergenti necessari alle pulizie quotidiane, usando sapone, cenere e lisciva come si faceva un tempo? Desideri utilizzare saponi naturali a basso impatto ambientale eliminando definitivamente il problema dei flaconi di plastica da smaltire? Sei stanco dei detersivi industriali e non vuoi più entrare in contatto con sostanze sintetiche pericolose per la tua salute? Liliana Paoletti, attraverso tante ricette chiare e dettagliate, ti guida "passo passo" a realizzare saponi e detersivi naturali e biodegradabili. Leggendo questo libro avrai il piacere di produrre con le tue mani in piena autonomia i detergenti che ti servono per mantenere la tua casa pulita e splendente in maniera ecologicamente compatibile.

DANGUARD




Danguard (Wakusei Robo Danguard Ace) è una serie anime, l'unica di stampo mechanical realizzata da Leiji Matsumoto, con la collaborazione di Dan Kobayashi, con la produzione affidata a Toei Animation. In Italia, il manga è stato pubblicato da Panini Comics.

Graziella Gardini (Direzione Sea Marconi Envirotech Italia) consiglia: La paura della lince di Antonella Cilento (Rogiosi)


Esordio nel genere “giallo” per la scrittrice Antonella Cilento, una delle firme più prestigiose della narrativa, e non solo, italiana degli ultimi vent’anni. La paura della lince è un mistero complicato ed affascinante in cui la tensione resta alta per l’intero arco della narrazione fino a restituire al lettore tutte le risposte per un finale sorprendente ma anche l’unico possibile. Nella Napoli dei giorni nostri una guida turistica si trova, suo malgrado, a ricevere le rivelazioni di un uomo in fin di vita, inizierà da quel momento un susseguirsi di eventi inquietanti dal cui corso la protagonista non riuscirà a sottrarsi

IL FU MATTIA PASCAL di Luigi Pirandello (Newton Compton). Intervento di Vittoria Coppola


“Non solo la vita è più inverosimile della letteratura, ma è la vita stessa che copia l'arte.”. Questa è la risposta che Luigi Pirandello rivolge a chi accusa la sua opera di inverosimiglianza: Il fu Mattia Pascal, un classico moderno. L'autore siciliano sceglie di scrivere in lingua nazionale ma funzionale (quindi innovativa) e si rivolge al lettore proponendo un'opera che parla di identità. La maschera che ognuno di noi indossa ci inchioda, si. Ma fino ad un certo punto. Questo ci dice Mattia, dopo essere “morto”, divenuto Adriano Meis, “morto” un'altra volta. Il protagonista ricerca continuamente l'eccitazione pura, scappa dai dissidi coniugali e si costruisce una vita fittizia, fuori dalle leggi e dalle convenzioni. Neanche qui, però, trova appagamento. E allora torna indietro.  Mattia, o quel che di lui resta, danza sul palcoscenico della sua esistenza sicuro di poter incontrare sempre e comunque una compagna di ballo. Ma la vita non lo aspetta. Narratore della sua storia, Mattia ha scarsa voglia di lavorare e di puntare su se stesso per dare un senso vero ai suoi giorni. È devoto alla madre, che definisce “bambina cieca”, desiderosa solo di proteggere i suoi figli. Intrattiene relazioni sessuali, si imbatte in falsi amici. Luigi Pirandello è più che attuale ed Il fu Mattia Pascal rappresenta un perfetto incastro tra caso e forma, nella stessa misura in cui la famiglia è nido e prigione e Mattia è comparsa e mancato protagonista di se stesso.

giovedì 26 aprile 2012

LAURA CARMINA BARDANZELLU


“Laura Carmina Bardanzellu, nata a Roma dove tuttora vive e lavora, inizia la sua attività artistica in maniera istintiva; successivamente frequenta i corsi di Disegno e Pittura all’Accademia d’Arte di Firenze anche se sarà sempre l’istinto a portarla a dipingere l’intangibile che c’è in ogni immagine che l’affascina, sia un volto che un paesaggio… in una sintesi che diviene idea, emotiva interpretazione del reale. I colori, molto diluiti, scorrono leggeri sulle sue tele e creano immagini evanescenti, libere dagli intellettualistici schemi del disegno; e, nel veloce rincorrersi sulla accurata preparazione, immediatamente si interrompono per far traspirare il bianco che dona luce e profondità all’intera composizione. Pur nell’essenzialità della linea – che va facendosi sempre più astratta e concettuale – la pittura di Laura è una pittura visionaria fatta di ricordi dove il dinamico movimento del pennello veloce segna il profilo di un antico obelisco, e il mistero è avvolto nel vento che piega gli alberi della Gallura e gonfia le vele in partenza per un lungo viaggio…” (l’opera qui proposta è di  LAURA CARMINA BARDANZELLU)
QUI

SUN TRUST BANK


“SunTrust Banks, Inc., with total assets of $172.6 billion on September 30, 2011, is one of the nation's leading financial services holding companies. Through its flagship subsidiary, SunTrust Bank, the company provides deposit, credit, trust and investment services to a broad range of retail, business and institutional clients. Other subsidiaries provide mortgage banking, insurance, brokerage, investment management, equipment leasing and capital markets services. Atlanta-based SunTrust enjoys leading positions in some of the most attractive markets in the United States and also serves clients in selected markets nationally. The company’s mission is to help people and institutions prosper by providing financial services that meet the needs, exceed the expectations, and enhance the lives of our clients, communities, employees and ultimately our shareholders. SunTrust’s 1,658 retail branches and 2,889 ATMs are located primarily in Florida, Georgia, Maryland, North Carolina, South Carolina, Tennessee, Virginia, West Virginia and the District of Columbia. In addition, SunTrust provides clients with a full selection of technology-based banking channels including online, state-of-the-art customer services centers, and the latest mobile devices. SunTrust’s Internet address is www.suntrust.com. To learn more about SunTrust 800.786.8787.”

HERE

 

I've Got Your Number by Sophie Kinsella (Dial Press)


“Poppy Wyatt has never felt luckier. She is about to marry her ideal man, but in one afternoon her "happily ever after" begins to fall apart. Not only has she lost her engagement ring in a hotel fire drill but in the panic that follows, her phone is stolen. As she paces shakily around the lobby, she spots an abandoned phone in a trash can. Now she can leave a number for the hotel to contact her when they find her ring. Perfect! Well, perfect except that the phone's owner, businessman Sam Roxton, doesn't agree. He wants his phone back and doesn't appreciate Poppy reading his messages and wading into his personal life. ".

Oggi mangio da … n. 222: Ristorante Trattoria da Cicciotto


 “Adagiata sulle sponde della stessa Marechiaro tanto amata dagli antichi romani ed immortalata da celebri canzoni, prima fra tutte quella di Salvatore Di Giacomo e Francesco Paolo Tosti, la trattoria marinara Cicciotto nacque nel lontano 1942 e ad offrire lo spunto per il simpatico e burlesco nome fu l'imponente e paffuta mole del fondatore Vincenzo Capuano. Don Vincenzo subito attratto dalla poesia sprigionata dall'incantevole luogo si dedica alla cucina ed alle specialità marinare con lo stesso amore che i poeti ed i musicisti profusero per mettere in versi ed in musica il paradisiaco luogo. Marechiaro divenne quasi subito il piccolo regno di Cicciotto che intanto, con il suo locale diviso tra due piccole sale interne ed uno dei più spazi all'aperto più belli che la natura poteva offrire, comincia a rappresentare per i napoletani una delle più ambite e prelibate mete gastronomiche. Il lavoro di Don Vincenzo era incessante, diviso tra i tavoli della sua nascente stella culinaria partenopea e la cucina, era sempre il più rigoroso, vigilava su tutto e tutti, pretendeva il massimo dagli esperti cuochi come dai camerieri. Tra i suoi clienti più affezionati il meglio della cultura napoletana del momento e personaggi che avrebbero fatto la storia dello spettacolo e del teatro come Totò e Eduardo De Filippo. Dopo Vincenzo Capuano al timone del locale giunse il figlio Giovanni che assunto anch'egli ben presto il soprannome di Cicciotto riuscì a mantenere integro il buon nome del pittoresco ritrovo conducendolo con passione e sacrifici indenne da ogni contaminazione industriale fino ai giorni nostri. Oggi Giovanni Capuano, nonostante si aggiri ancora tra i tavoli del locale come un antico innamorato, ha lasciato il comando ai figli Vincenzo e Gianluca. Il caratteristico ristorante che ha appena compiuto 70 anni, ora nelle attente mani degli eredi Gianluca e Vincenzo, in fatto di specialità gastronomiche ha davvero un marcia in più, appena terminate quelle caratteristiche scalette che conducono sull'ultimo tratto della mitica discesa marinara, non si può che ammirare i tavoli di Cicciotto sparsi tra il tufo ed i resti di un antico tempio romano. Incantati ed inebriati dalla brezza marina e dal sapore di quanto proposto nel delizioso angolo baciato da Dioniso, da oltre settantanni i clienti, hanno sempre trovato la felicità, la saggezza di una vita priva di frenetismi e satura di allegri e distensivi attimi. Pesce crudo oppure alla brace, frutti di mare, inimitabili frittelle, sopressate di polipo, unitamente ad indescrivibili specialità come gli Schiaffoni all'aragosta, le Linguine ai granchi, da Cicciotto hanno l'inimmaginabile sapore del mare ma, soprattutto, proprio come i dolci che concludono i luculliani banchetti, lasciano in bocca quell'umana ed intramontabile poesia i cui versi conducono”


Il libro del giorno: Permacultura per tutti di Patrick Whitefield ( Terra Nuova Edizioni)



Permacultura per Tutti -
Libro


Neologismo derivato dalla fusione di permanent e agriculture (agricoltura permanente), la permacultura nasce intorno al 1978 per opera di Bill Mollison e David Holmgren e si afferma con grande rapidità negli anni seguenti in tutto il mondo anglosassone. Il punto di forza della permacultura è la sua capacità di andare oltre l'agricoltura sostenibile per proporsi come sistema per progettare insediamenti umani modellati sugli ecosistemi naturali, allo scopo di creare sistemi produttivi durevoli, sostenibili e produttivi, ovvero in grado di automantenersi e rinnovarsi con un basso input di energia. Di carattere essenzialmente pratico, la permacultura si può applicare a un balcone, a un piccolo orto, a un grande azienda agricola o a intere zone naturali, così come ad abitazioni isolate, ecovillaggi e insediamenti urbani. Il libro, pubblicato nel Regno Unito con il titolo Permaculture in a Nutshell, e già tradotto nelle principali lingue, è uno dei testi di maggior successo sui principi ispiratori e le pratiche della permacultura. Ad arricchire la versione italiana sono le schede di Deborah Rim Moiso riguardanti le esperienze attive in diverse regioni, con le voci e le storie di chi sta già applicando i suggerimenti della permacultura in Italia.

DANCOUGA NOVA




Juso Kiko Dancouga Nova è  una serie anime di super robot prodotta da Ashi Productions e diretta da Masami Ōbari, che era anche responsabile della progettazione meccanica . La serie è presumibilmente un follow-up del suo predecessore, Dancouga - Super Beast God Machine (Chōjū Kishin Dancouga), ma è diventata un sequel spirituale di Gravino. La serie ha debuttato in tutto il Giappone sulla televisione giapponese CS.

Graziella Gardini (Direzione Sea Marconi Envirotech Italia) consiglia: Uccidimi di Ana Maria Sandu (nella traduzione di Ileana M. Pop) edito da Aisara


Ramona vive a pensione da una gentile signora con la quale convive in un clima di intimità e amicizia, ma la serena convivenza si trasforma presto in un incubo, e quella casa così accogliente in una prigione popolata di fantasmi e allucinazioni. Un luogo situato in quel labile confine fra lucidità e follia.  "Io sottoscritta Ramona Petrescu, nata il 12 aprile 1981, dichiaro che la sera di giovedì 22 settembre ho perso la ragione e ho ucciso una donna di nome Veronica Manea,  di anni settanta,  residente a Bucarest, in Strada Domenii 76. Preciso inoltre che tra me e la signora Manea non c’era alcun grado di parentela."  
“Dalla finestra, che dava su un cortile interno, vedeva l’appartamento più luminoso della terra. Quello con le vetrate dal soffitto al pavimento e una gran quantità di piante rampicanti.  A volte vedeva la ragazza che ci abitava e le veniva da andare alla sua porta a chiederle  se una casa possa rendere più felici, almeno un po’..
ANA MARIA SANDU (Târgu Jiu, Romania, 1974), scrittrice, poetessa e giornalista, debutta nel 2003 con un’opera sulla sessualità e la femminilità, nominata al premio “România Literara” come miglior esordio e al “Premio aspro” come miglior esperimento letterario dell’anno e pubblicata in Francia con il titolo L’écorchure (Chemin de Fer, 2010).

PRESENTAZIONE AL BUIO DEL LIBRO “GLI OCCHI DI MIA FIGLIA” DI VITTORIA COPPOLA


Per la prima volta in Italia un libro viene letto e presentato al buio.  A promuovere l’iniziativa L’Unione Italiana per ciechi e Ipovedenti di Lecce, la casa editrice Lupo e la libreria Liberrima.  Ad essere protagonista di questa esperienza, in uno strano gioco di significati, “Gli occhi di mia figlia”, libro best seller salentino di Vittoria Coppola, edito dalla Lupo Editore e vincitore del primo posto nell'annuale sondaggio promosso da “Billy", la rubrica letteraria del TG1. Lo scopo è quello di sperimentare nuove modalità comunicative ed espressive e sensibilizzare alla lettura.  È un percorso che si compie in totale assenza di luce dando importanza alla voce dei protagonisti e affidandosi al solo udito per vivere un'esperienza straordinaria e per avvicinarsi all’esercizio della lettura per un non vedente.  L’evento si terrà venerdì 27 aprile 2012 alle ore 19:30 presso la sala conferenze dell’Istituto dei ciechi Anna Antonacci di Lecce (via Scipione De Summa) e sarà coordinata dal giornalista Raffaele Gorgoni.  Dopo i saluti del presidente dell’Unione Ciechi di Lecce Antonio Maggiore, Tony Donno incontrerà al buio la scrittrice Vittoria Coppola per iniziare insieme questo nuovo percorso di sensi e per presentare la versione audiolibro del testo realizzata dal Centro Nazionale del Libro Parlato dell’unione Italiana Ciechi  Il libro, che ha riscosso un notevole successo, non solo in Salento, ma in tutta Italia, ha una trama di romanzo d’altri tempi e racchiude il tema dei sentimenti che legano madre e figlia e il desiderio di quest'ultima di affrancarsi da un affetto che pesa come un macigno.  La presentazione al buio diventa, quindi, non solo possibilità di incontro con l’autrice, ma occasione per ascoltare il suo libro e, soprattutto, sensibilizzare alla lettura come possibilità di dare delle forme e dei colori, costruire un percorso di associazioni e di immaginazione che si distacca dalla pura materialità del libro scritto.  Il racconto, la storia, il romanzo, diventa un’esperienza da vivere in totale libertà e distacco dal senso stesso della vista per costruire diversi mondi e vite possibili. PER INFORMAZIONI SCRIVERE A tonydo67@alice.it

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