“Scopri chi governa veramente l'Italia... nella seconda edizione aggiornata
del Club Bilberberg di Daniel Estulin”. Ecco finalmente la seconda edizione
aggiornata del libro che racconta la storia dell'organizzazione segreta più
potente al mondo. Potrai scoprire gli importanti protagonisti della vita
politica,finanziaria e industriale italiana ed europea che ne fanno parte, da
Mario Monti a Mario Draghi, dalla famiglia Agnelli a Romano Prodi e tanti
altri… Siamo davvero sicuri che vogliamo affidare il nostro futuro politico ed
economico a loro? Il Club Bilderberg presenta una delle più potenti e segrete organizzazioni
del mondo. Dal 1954, una volta all’anno, questo gruppo ristretto di persone si
ritrova per decidere segretamente il futuro politico ed economico dell’umanità.
Nessun giornalista ha mai avuto accesso alle riunioni che fino a poco tempo fa
si sono svolte presso l’Hotel Bilderberg, in una piccola cittadina olandese.
Nessuna notizia è mai filtrata da quelle stanze, anche se – come dimostrano le
pagine di questo libro – è durante questi incontri che vengono prese le
decisioni più rilevanti per il futuro di tutti noi. Risultato di un’indagine
serrata e pericolosa durata oltre 15 anni, l’impressionante inchiesta di Daniel
Estulin svela per la prima volta quello che non era mai stato detto prima,
rendendo noti i giochi di potere che si svolgono a nostra insaputa. Super
protetta dalle forze di polizia, la classe dirigente globale detta legge su
politica, economia e questioni militari. La dettagliata opera di Estulin
dimostra come il Club Bilderberg sia stato coinvolto nei maggiori misteri della
storia recente, dal Piano Marshall allo scandalo Watergate e come in questa
élite emergano le figure chiave dello scacchiere internazionale, presidenti
USA, direttori di agenzie come CIA o FBI, vertici delle maggiori testate
giornalistiche. Estulin colpisce questa organizzazione proprio dove fa più
male: la priva della segretezza, della discrezione e dell’ombra di cui si è
sempre servita e di cui necessita per attuare i suoi piani. Il Club Bilderberg,
tradotto in 50 lingue e diffuso in oltre 70 Paesi, è diventato in poco tempo un
bestseller internazionale, di cui è anche prevista la versione cinematografica.
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domenica 29 aprile 2012
IL PRIMO MAGGIO DI KURUMUNY 2012
Kurumuny in collaborazione con l’Associazione Follevola, l’Associazione
SottoTraccia e con il patrocino del Comune di Martano presenta la XI edizione del Primo Maggio.
La festa si svolge a Martano, in campagna, località Kurumuny, con una lunga
giornata tra germogli di vino e braci di canti selvatici e balli spargi-sale,
artisti extra-vaganti giocolieri di luce, diritti in mostra ai colori della
primavera. Il lavoro dovrebbe essere la festa di tutti perché “un uomo che vuol
lavorare e non trova lavoro è forse lo spettacolo più triste che
l’ineguaglianza della fortuna possa offrire sulla terra” (T. Carlyle).
IL PROGRAMMA - La giornata sarà scandita dalla musica, con la partecipazione
di molti artisti. PARTECIPERANNO
CICI CAFARO – suoni e canti popolari . Cici è un formidabile archivio di
repertori canori, improvvisatore magistrale di brindisi, di stornelli,
cantante, suonatore di armonica, autore di canzoni; e poi conoscitore dei
funghi e del bosco, amante della compagnia, mattatore instancabile nelle feste
e sul palcoscenico, narratore arguto e accattivante: e tutto questo, e altro,
gli appartiene oggi, non in qualità di ricordo, né come residuo del passato, ma
è parte integrante delle sue giornate, del suo modo di intendere la vita.
VINCENZO SANTORO e ANNA CINZIA VILLANI in Memorie della terra .
Nell’intreccio di musica tradizionale e racconto orale, un viaggio nella
memoria del lavoro nel Salento della prima metà del Novecento, dalla rivolta di
Tricase del 15 maggio 1935, con la feroce repressione di una manifestazione di
piazza delle tabacchine dello stabilimento Acait, all’occupazione del feudo
d’Arneo nel 1949-51, la più eclatante delle azioni intraprese dal movimento
sindacale e contadino.
KAMAFEI – etnomusica dal Salento. Le radici della tradizione salentina si
fondono con nuove sonorità, si allargano a nuovi orizzonti. All’interno della
musica del collettivo salentino si nota il profondo legame con la propria
tradizione e la propria terra, ma anche la necessità e la voglia di scoprire la
contaminazione con altre culture e altre esperienze musicali. Tutto si miscela
e diventa un vero e proprio stile, la pizzica tradizionale incontra le
tradizioni del mediterraneo, legandosi ai suoni moderni e a diversi stili:
reggae, dub, hip-hop, rock, flamenco-dub.
ANDREA PRESA e SANJAY KANSA BANIK con
intervento coreografico di MARISTELLA MARTELLA - Andrea Presa e Sanja Kansa
Banik (suonatore indiano di Tabla) parteciperanno con una performance musicale,
introdotta dalla presentazione di un documentario in fase di realizzazione dal titolo
Indo pizzica, che racconta l’incontro tra i due musicisti e la nascita
dell’album musicale omonimo. Il documentario è promosso dall’Associazione AXV,
con il contributo di Apulia Film Commission e il patrocinio di Ass.
Italia-India e il GAI (Giovani Artisti Italiani) con la collaborazione
dell’Agenzia Creativa Zowart. Performance di danza di Maristella Martella.
RADIOBELLAMÌ - Radiobellamì è
l’incontro e l’inizio di un nuovo cammino di due personaggi straordinari. DJ
Dario Bellezza e Mino Giagnotti “Cavallino”, cantore di musica tradizionale
salentina. L’intento è quello di fondere due esperienze musicali diverse legate
dal comune sentimento per la propria terra, il Salento. Le basi musicali si
mescolano con il rude canto e il tamburello e si concretizzano in un
esperimento sonoro e verbale dove si fonde il dialetto e lo stile musicale
ispirato al dubstep.
PAPA RICKY - È senza dubbio uno dei personaggi musicali che ha maggiormente
rappresentato lo sviluppo e il successo del reggae salentino. Sono passati
vent’anni da quando tutto ha avuto inizio e Papa Ricky è ancora presente nelle
produzioni salentine, con l’uscita del suo nuovo album da solista, Villa barca,
dove ci regala un viaggio di suoni tra i temi più attuali e dove i suoni sono
trattati come se fossero colori e sapori del Salento, miscelati con quelli
delle culture altre del mondo. L'album è pubblicato da Elianto, con l’occhio
attento di Treble Lu Professore ed è ricco di collaborazioni artistiche. La
produzione è firmata da Frank Nemola e Treble, che è presente anche con la sua
voce in alcuni brani del disco.
MAISON ROUGES - I Maisons rouges rientrano nel genere indie. Il gruppo,
composto da due chitarre, basso, batteria e voce, produce sonorità molto
ritmate e originate dalla musica new wave dei primi anni Ottanta, in particolar
modo quella inglese. La voce è il filo conduttore dei Maisons rouges. Il sound,
invece, ricco di contaminazioni e riferimenti musicali a diversi generi, non ha
una chiara connotazione. E questo fa dei Maisons rouges un progetto che è un
laboratorio aperto alle influenze musicali contemporanee – vi è in cantiere un
percorso che guarda all’elettronica – musica che cambia e si rigenera a seconda
degli stati d’animo. Il gruppo canta in francese, da qui il nome “case rosse”.
MUFFX - I Muffx nascono nel 2006 da un’idea di Luigi Bruno (anche
chitarrista di Opa Cupa, Zina) e Amedeo Ciricugno. Chitarre abrasive e suoni
spinosi si miscelano con ballate elettroacustiche: una rilettura personalizzata
di varie sfaccettature musicali. Il sound dei Muffx stordisce, colpisce dritto
e trascina in un immaginario che parte dalle devianti atmosfere dello stoner
rock, per intingersi di psichedelica e garage. Momenti di sano rock ruspante,
spazi folk–acustici, la solarità amara di certe melodie tradizionali del sud
Italia, e ancora linee vocali che sfiorano il pop adulto insieme a un corposo
omaggio alla psichedelia onirica. I Muffx sono: Luigi Bruno (voce/chitarra),
Alberto Ria (batteria), Gianna Greco (basso), Cristiano Colopi (chitarra).
L’INIZIATIVA
IL PESO DELLA CULTURA – Leggo per legittima difesa. (Woody Allen)
Per l’edizione 2012 Kurumuny presenta l’iniziativa “Il peso della cultura:
libri al chilo”. In occasione della festa del Primo Maggio sarà possibile
acquistare una sporta di libri al chilo. Per l’iniziativa sono state create dal
marchio B22 delle sportine ad hoc che saranno anche un simpatico gadget della
festa di quest’anno. In questo momento di crisi in cui più si avverte la
necessità di sapere, in questo Paese in cui tutto è effimero, Kurumuny vuol
ripartire dal peso dei libri, da una certezza che è quella fisica e materiale
del peso della conoscenza e dell’informazione perché chi legge ha un senso in
più, perché leggere rendere liberi, perché vogliamo che i libri siano compagni
irrinunciabili.
COME ARRIVARE - Kurumuny è sita nelle campagne di Martano (nei pressi
dell’uscita per Castrignano de’ Greci). Per trovarci seguire le indicazioni
presso tutti gli ingressi del paese.
(LA FOTO E’
DI Piero Marsili Libelli)
Per info
Uff. 0832801528
Mob. 3299886391
www.kurumuny.it • info@kurumuny.it
Su facebook: Kurumuny
Kurumuny è un luogo dell’anima, un luogo di memoria e trasformazione, dove
antichi valori umani e sociali convivono con la realtà contemporanea.
DENDOH
L'invincibile Dendoh (Gear Senshi Dendō), conosciuto come Gear Fighter
Dendoh, è un anime di 38 episodi trasmesso in Italia da Rai 2 nell'estate del
2004. La serie è stata ideata e diretta da Mitsuo Fukuda e sua moglie, Chiaki
Morosawa.
Obbedienza e libertà. Critica e rinnovamento della coscienza cristiana di Vito Mancuso (Fazi Editore)
Un vero e proprio manifesto della “teologia mancusiana”. Obbedienza e libertà
è una sintesi matura del pensiero di Mancuso e lancia un messaggio chiaro:
libertà e religione non devono più essere viste come alternative. Un “discorso
sul metodo” in presa diretta, fondato sul principio di coerenza e onestà invece
che su quello di autorità. Un libro che nasce dal disagio di Vito Mancuso di
vedere la propria Chiesa riproporre una verità non al passo coi tempi,
prigioniera di una visione superata del mondo e dell’uomo. Un discorso sul
metodo, non solo della teologia, ma anche e soprattutto della coscienza. Divisa
tra obbedienza e libertà, la coscienza cristiana (e non solo essa) è inquieta
come non mai, ed è alle sue inquietudini che questo nuovo libro di Vito Mancuso
si rivolge affrontando con chiarezza i nodi più importanti del dibattito
odierno: la verità e il potere, la religione al servizio della politica e il
principio di laicità, l'identità umana tra anima e coscienza, il destino finale
tra nulla ed eternità, il dialogo tra le diverse religioni e le diverse
spiritualità del mondo. I temi sono i grandi temi di Mancuso, la radicale
onestà intellettuale e il primato della vita, ma qui trovano un loro scenario
caratteristico che distingue questo libro dagli altri: il delicato rapporto tra
il potere ecclesiastico e la verità. Partendo dal motto caro a Martini, “pro
veritate adversa diligere” (ovvero essere contenti delle contraddizioni), il
teologo della vita autentica ci spiega come la “verità autentica” non sia
qualcosa di statico, di ricevuto in eredità, ma qualcosa a cui si arriva per
contrarietà. In un corpo a corpo con l’ortodossia, Mancuso si dichiara contento
delle contraddizioni, esprimendo così il suo amore per la vita. Il pensiero di
Vito è come sempre antinomico e non dicotomico, analogico e non oppositivo.
Vito Mancuso, teologo, docente di Teologia presso la Facoltà di Filosofia
dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano dal 2004 al 2011 ed
editorialista de “la
Repubblica”. Oltre ad articoli su riviste specializzate, alla
partecipazione ad opere collettive (tra cui: Che cosa vuol dire morire. Sei
grandi filosofi di fronte all’ultima domanda, a cura di Daniela Monti, Einaudi
2010, con R. Bodei, R. De Monticelli, G. Reale, A. Schiavone, E. Severino), tra
le sue opere più recenti ricordiamo i bestseller La vita autentica (Raffaello
Cortina, 2009), Disputa su Dio e dintorni, con Corrado Augias (Mondadori,
2009), L’anima e il suo destino, con la prefazione di Carlo Maria Martini
(Raffaello Cortina, 2007) e Io e Dio. Una guida dei perplessi (Garzanti, 2011).
Con Elido Fazi dirige la collana di libera ricerca spirituale “Campo dei
fiori”. Presso una delle più prestigiose case editrici accademiche tedesche è
stato pubblicato di recente un saggio sul suo pensiero: Corneliu C. Simut,
Essentials of Catholic Radicalism. An Introduction to the Lay Theology of Vito Mancuso.
venerdì 27 aprile 2012
ANGELO BELLOBONO
“Angelo Bellobono - “Effimero e
temporaneo cerco tra gli altri protesi per continuare ad esistere”
Dal passato di sciatore professionista, allenatore e freerider riemergono
nebbie, corpi e territori congelati e poi sciolti, velocità e instabilità;
ritornano gli immensi spazi della Patagonia o delle Alpi in balia di nature estreme,
che cambiano e modificano ogni certezza, ogni riferimento e abituano alla
differenza, all’ironia e alla paura. Allo stesso modo gli anni dei centri
sociali e delle fanzines, diventati poi gli uni centri benessere o club e le
altre riviste glamour, rivelano i processi di assimilazione e
istituzionalizzazione delle subculture e delle ideologie. Dopo le esperienze
graffitiste e installative dei primi
anni 80/90 e la laurea in Scienze Motorie nel 1988, iniziano anni nomadi che lo
portano a vivere prima in Francia a
contatto con artisti agli antipodi tra loro come Bertrand Lavier e Robert
Combas, poi in California tra Liza Lou, Bill Viola, Bedia e Peter Halley. Nel
2000 rientra in Italia, a Roma, dove vive circa 6 mesi l’anno, il resto del
tempo lo trascorre a New York. Fin dall’inizio della sua attività, Bellobono,
ha sempre posto l’uomo e il territorio al centro della sua ricerca, che
evidenzia il difficile rapporto di appartenenza e identità, intesa non solo in
senso socio culturale, ma anche geo-biologico. I meccanismi in cui la
biochimica si traduce in comportamenti ed emozioni è il filo conduttore dei
suoi dipinti, dei video e delle azioni performative. Un senso di drammatica
ironia pervade così dai sui ritratti, persi in un biancore accecante, o in uno
scuro mare di petrolio, liquidi e solidi allo stesso tempo, concettualmente
instabili e temporanei, appesi al loro chimico senso di precarietà biologica.
Essi svelano il continuo sforzo compiuto nella ricerca di un’identità e di un
luogo in cui collocarsi, un continuo congelamento e scongelamento di esistenze
celate o negate e di un benessere ideale. Bellobono dà forma e fisionomia a un
campionario di emozioni, trends e comportamenti che appartengono ad ogni essere
umano e nei lavori più recenti, indagando gli sforzi migratori, le comunità e
le controculture, questa indagine è
tornata a coniugare ancora la pittura
con la performance e il video. Così donne body builders che si allenano con
ragazzi anoressici (Cardiofrequenze 1999), programmi di allenamento dei marines
nei centri wellness alla moda (Body life program 2003), icebergs alla deriva
come nazioni, protetti da eserciti di soldatini di civiltà diverse (Temporary
civilization 2006), migranti che pedalano su bike da spinning illuminando con
l’energia prodotta una scritta che richiama al benessere (Chist’è o’ paese d’ò
sole, Fondazione Volume-Union 2008) o spostano casse di frutta per svelare il
loro ritratto, ricontestualizzando l’identità in un nuovo territorio (from
ecuador to rome, Wunderkammern 2009), postpunk in un ipotetico centro sociale
che diventa ironicamente un elegante centro benessere praticano il pilates e lo
yoga con le note di “god save the queen” che diventa un mantra new-age (Lowlife
wellbeing center – Changing Role 2009, Lowereast life – Envoy Gallery NY 2009,
Eastside – Biasa ArtSpace Bali 2010), africani alle prese con blocchi di
ghiaccio, archivi di memoria ed identità che si sciolgono sulla pelle
(Afrika(n)ice, 2010-2011), mediocrità dilagante e libertà negate partendo da
John Stuart Mill (About freedom e Decimate mediocrity, 2010 e 2011). Tra le
principali mostre collettive il Premio Lissone del 2002, Futuro Italiano al
Parlamento Europeo, Arterritoty alla Centrale Museo Montemartini di Roma, TEC
alle Scuderie Aldobrandini di Frascati. Nel 2005 vince il Premio Celeste per la
pittura, partecipa alla mostra presso il Museo di Roma Pasolini e Roma. Nel
2007 è invitato a partecipare alla mostra itinerante On The Edge of Vision al
Victoria Memorial Hall di Kolkata e nei Musei di Arte moderna di New Delhi,
Mombay, Kolkata. Nel 2008 è invitato alla XV Quadriennale di Roma, presso il
Palazzo delle Esposizioni di Roma e a Experimenta nella collezione del
Ministero degli Esteri. Nel 2009 partecipa all’evento Gustovagando presso il
Museo Macro Future di Roma e alla mostra I_D Intersecting identities nel Museo
Halles de Saint Gery di Bruxelles. Nel 2009
è invitato alla Wunderkammern di Roma nella mostra Titled Untitled. Nel
2010 partecipa alla mostra Impresa
Pittura presso il CIAC Centro Internazionale per l’Arte Contemporanea di
Genazzano. Nello stesso anno è invitato al Museo d’arte moderna del Cairo nella
mostra Under the italian eyes. Hanno scritto di lui Nicola Davide Angerame,
Lorenzo Canova, Manuela De Notariis, Micol Di Veroli, Alessandro Facente,
Francesca Franco, Raffaele Gavarro, Pericle Guaglianone, Gianluca Marziani,
Angel Moya Garcia, Sabrina Vedovotto, Alessio Verzenassi.” (l’opera qui
proposta è di Angelo Bellobono)
PARKER HANNIFIN
With annual sales exceeding
$12 billion for fiscal year 2011, Parker Hannifin is the world's leading diversified
manufacturer of motion and control technologies and systems, providing
precision-engineered solutions for a wide variety of commercial, mobile,
industrial and aerospace markets. The
company's products are vital to virtually everything that moves or requires
control, including the manufacture and processing of raw materials, durable
goods, infrastructure development and all forms of transport. Traded on the New
York Stock Exchange under the symbol "PH," Parker is strategically
diversified, value-driven and well positioned for global growth as the industry
consolidator and supplier of choice.
Shopaholic Takes Manhattan by Sophie Kinsella (Dell Publishing Company)
“ - This expensive, glossy
world is where I've been headed all along. Limos and flowers; waxed eyebrows
and designer clothes from Barneys. These are my people; this is where I'm meant
to be - Becky Bloomwood
Universally beloved by
readers, Sophie Kinsella's national bestseller, Confessions of a Shopaholic,
introduced the irrepressible one-woman shopping phenomenon, Becky Bloomwood.
Now, in this hilarious follow-up, Becky and her credit cards are headed across
the Atlantic.... With her shopping excesses
(somewhat) in check and her career as a TV financial guru thriving, Becky's
biggest problem seems to be tearing her entrepreneur boyfriend, Luke, away from
work for a romantic country weekend. And worse, figuring out how to "pack
light." But packing takes on a whole new meaning when Luke announces he's
moving to New York
for business-and he asks Becky to go with him! Before you can say "Prada
sample sale," Becky has landed in the Big Apple, home of Park
Avenue penthouses and luxury department stores. Surely it's only a
matter of time until she becomes an American TV celebrity, and she and Luke are
the toast of Gotham society. Nothing can stand
in their way, especially with Becky's bills miles away in London. But then an unexpected disaster
threatens her career prospects, her relationship with Luke, and her available
credit line! Shopaholic Takes Manhattan-but
will she have to return it? ".
Oggi mangio da … n. 224: Ristorante Lido Azzurro
“Il Ristorante "Lido
Azzurro" è affacciato sul suggestivo e pittoresco porticciolo di Amalfi,
città marinara che ha da sempre intrecciato la sua storia millenaria con il
mare, la pesca e la navigazione. Ad appena due passi dal centro storico, è un
terrazzino privilegiato da cui godere a pieno delle esclusive bellezze naturali
della Costiera Amalfitana e, al tempo stesso, assaporare i piatti tipici della
tradizione locale, riscoprendo in ogni pietanza i profumi, i colori, le
sensazioni e le emozioni di questa terra incantevole dall'illustre passato.”
Il libro del giorno: IL SOFFIO DELLA COSCIENZA DI CLAUDIO GUARINI (YOUCANPRINT)
Una storia che potrebbe far crollare le tue certezze, le tue credenze, le
tue idee.. tutto ciò a cui sei attaccato per paura di perderle… tutto ciò da
cui dipendi... Hai preso un treno quando sei nato. E proprio mentre viaggiava
sul binario della tua esistenza è stato a tua insaputa deviato, attraverso
tutta la serie di condizionamenti ricevuti, in una direzione corrotta, ossia in
quella di una personalità e di un ego che non solo non rispecchiano ciò che sei
realmente, ma innescano automaticamente una serie di meccanismi che si
manifestano in un dialogo interno incessante che si finge te, che si finge un
pensiero reale, CREANDO UNA PRIGIONE PER LA TUA MENTE e per il tuo
Essere. Se crederai o meno a questa storia che ho vissuto, sarà solo un tuo
problema. Fa ciò che credi. Se ti scandalizzi nell'immaginare satana che rivela
la verità su di sé in una chiesa, oppure nel vedere Gesù che, in un ristorante
insieme a me e ad un transessuale, mi consiglia come diventare Cristo e
risorgere, se vuoi continuare ancora a credere nell'illusione del tempo, se ti
preoccupi di cosa la gente pensa di te, allora puoi anche gettare questo libro o
darlo a chi è meno condizionato di te. Ogni capolavoro autentico ci parla con
il linguaggio dell'anima. Ogni vita è unica ed irripetibile. È giunto il
momento di scrollarci di dosso tutta la spazzatura di convinzioni,
condizionamenti, paure, sensi di colpa, lamentele e credenze imposte
dall'esterno. Noi stessi siamo la vittima, il carnefice e il giudice. È ora di
gettare la moltitudine di maschere, di denudarsi del tutto e di rimanere con
l'unico reale vestito che si veste di se stesso: l'ANIMA!
Franco Quinto. Commedia di una banca, di Friedrich Durrenmatt, traduzione di Aloisio Rendi (Marcos y Marcos). Intervento di Nunzio Festa
Sappiamo sempre meglio che le banche sono il malessere della società.
Producono morti reali. Dalla morte dell’economia. Garantiscono illegalità etica
diffusa, le banche. Ma lo spettacolo teatrale di Friederich Durrenmatt, “Franco
Quinto”, commedia che oggi ci torna con un testo finalmente giunto in Italy –
per chi non possiede l’edizione svizzera dell’86 – è il racconto, paradossale
fino a un certo punto, di tutto ciò. Franco Quinto e la moglie Ottilia, eredi
d’una immortale dinastia di banchieri, ne inventano di tutte e di più per far
sopravvivere, si fa per dire, la stirpe. Da due secoli ingannano, falsificano,
e addirittura uccidono pur di far profitti e nascondere le loro tremende
nefandezze. E’ tornare indietro non è possibile. La Banca deve vincere e
vincerà! Se il premiato autore del recentemente pubblicato in Italia e anche
questo da Marcos y Marcos, “Romolo il grande”, fu acclamato all’uscita di
questa ovviamente immortale opera, capolavoro assoluto del farsesco e
dell’assurdo ma non troppo, oggi sarebbe osannato dalla parte dei medium che
cercano d’inviare criticità alla finanza. “Il rilancio di Franco Quinto – dice
giustamente l’editore nel presentare il libro - ha coinciso con l'esplosione
dei recenti scandali che hanno scosso le banche (e i risparmiatori) di mezzo
mondo”, infatti. Epperò le ambientazioni inventate dalla penna del drammaturgo
e scrittore svizzero, non è nel loro contenuto ideale che danno l’interesse più
grande. Perché è nella poesia dei soggetti della scena che rintracciamo, non
bisogna scordare, il ‘plusvalore’. Dove il gioco tra “cori” ed “Egli”
raggiunge, in effetti, la vetta più altra della drammatizzazione. Mentre,
appunto, gli affondi e le sferzate da anarchico, oggi da persona dotata di
buonsenso, sono il motivo centrale, il corpus della grande, anzi immensa
scena.
DEVILMAN
« Non sono Amon! e non sono più Akira! Sono Devilman! Un umano che ha acquisito i poteri di un demone, per distruggervi tutti! » (Dall'OAV Devilman - La Genesi )
Devilman (Debiruman) è un celebre manga di Go Nagai, il MAESTRO Go Nagai
Graziella Gardini (Direzione Sea Marconi Envirotech Italia) consiglia: Coriandoli nel deserto di Alessandra Arachi (Feltrinelli)
Ha perso la gloria e la fama, che sono andate tutte a lui, l'amico fraterno.
Il premio Nobel per la fisica. L'inventore dell'energia atomica. Enrico Fermi.
Forse sarebbe bastato poco per condividerle. Ha perso anche l'amore, quello per
lei. L'unica ricercatrice del gruppo di via Panisperna. La donna che saliva e
scendeva dagli aerei come dalla sua bicicletta. Nella Mortara. Forse sarebbe
bastato un attimo per averlo. È il giugno del 1969 quando dal suo letto
d'ospedale Enrico Persico ripercorre il tracciato della sua esistenza vissuta
all'ombra del genio. Schiacciato dal peso del genio. Non si può competere con
il più grande scienziato del Novecento quando si ha la sventura di fare lo
stesso mestiere e, ironia del destino, di averne pure lo stesso nome. Da quel
letto vediamo Persico inseguire la speranza e l'ambizione, e sentiamo il
destarsi di una voce, di segrete accensioni, di timidi stupori, di malcelati
rimpianti: la sua è la storia di un eterno secondo, sullo sfondo di un teatro
umano irrimediabilmente più grande di lui. Col passo del romanzo, in un
frenetico andare e venire del tempo, Alessandra Arachi ci racconta i coriandoli
della vita di un uomo.
LILLO BARTOLONI
“LILLO BARTOLONI (1948, Roma) Bartoloni appartiene alla generazione di
artisti Romani che oggi è intorno ai cinquanta, generazione che non ha mai
presentato una profonda uniformità. Ma come dichiarato da Cesare Vivaldi,
allora direttore dell'Accademia delle Belle Arti di Roma, Bartoloni ha sempre
avuto un posto isolato come unico appassionato dell'Art Brut del francese
Dubuffet, sviluppando da subito un tocco molto personale. I suoi dipinti
filtrano la realtà in immagini essenziali, in oggetti, creature, qualsiasi
aspetto che rappesenta in maniera non convenzionalmente gravitazionale. Il suo
precoce contatto con i malati mentali nei giardini dell'Ospedale Psichiatrico
Santa Maria della Pietà diretto dal padre (dove giocava aspettandolo con la
madre per portarlo in macchina a casa) lo hanno affascinato e hanno costruito
la sua sensibilità artistica in un mondo simbolico speciale di silenzio, gioco
e ironia. Una delle sue prime mostre si intitolava Mattoni su un gioco di
parole a loro dedicato come tali e come pesi della società. La famiglia voleva
per lui una vita da avvocato e così oltre alla facoltà di legge, frequentava
contemporaneamente l'Accademia e lo studio del veneto Enrico de Tomi, pittore
astratto. A meno di vent'anni ha partecipato su invito alla Biennale di Roma e
del Lazio e viene premiato tra i migliori pittori giovani. Bartoloni nella sua
carriera ha sviluppato oltre che su tela, i suoi temi anche su mezzi diversi
come nell'esperienza denominata Metagrafica tra pittura e fotografia, ha
dipinto su perspex e tuttora dipinge su forme originali di ceramica. Ha sempre
amato viaggiare . Nel 1971 vive a Parigi dove entra in contatto con artisti
dell'avanguardia internazionale postsessantotto. A Parigi tiene la sua prima
personale in una galleria off. Combina e ricombina i sui temi in modo molto
riconoscibile da mondi reali o letterari, o cinematografici con cui entra in
contatto. I suoi viaggi gli hanno ispirato un lungo periodo in cui nei quadri
dipingeva deserti e cammelli, una serie è stata intitolata "Camera con
vista", il mare dell'amata Gaeta con il suo castello borbonico e le
barchette sospese pilotate da strani personaggi è stato un lungo tema. Dal 1996
la lettura dei romanzi del premio Nobel Isaac B.Singer con l'incontro del mondo
yiddish in essi vivacemente raccontato, e la conoscenza di Cracovia, città in
cui tale mondo è ancora respirabile e dove ha tenuto due mostre personali (una
nel Museo jagellonico e l'altra nel Centro Giudaico) lo hanno portato a
dipingere solo di quella realtà particolarissima. I critici italiani hanno
catalogato lo stile di quest'ultima fase come "corrente neo
espressionista". Sicuramente la pittura è il suo genere prevalente, ma
negli anni ha spesso lavorato come scenografo teatrale, e ultimamemente sul
tema yiddish.” (l’opera qui proposta è di LILLO BARTOLONI)
QUI
AMERIPRISE
“A company with integrity. Integrity has been
a core value since we were founded by John Tappan in 1894. It's how, through
panics, recessions, the Great Depression and the recent Great Recession, we've
grown into a global financial leader. We've never taken a bailout. Never lost
our focus on our clients. That's who we are. We have over $650 billion in
assets under management and administration; we are a top-10 provider of mutual
funds, financial planning, annuities and insurance; more people come to us for
financial planning than any other company. ”
HEREABOUT THAT NIGHT by Julie James (Berkley)
“HE’S PLAYING GAMES - Though
Rylann Pierce tried to fight the sparks she felt for billionaire heir Kyle
Rhodes the night they met, their sizzling chemistry was undeniable. But after
being stood up on their first date, Rylann never expected to see him again. So
when she finds herself face to face with Kyle in a courthouse nine years later,
she’s stunned. More troubling to the beautiful Assistant U.S. Attorney is that
she’s still wildly attracted to him.
BUT SHE’S MAKING THE RULES
- Just released from prison, Kyle Rhodes isn’t thrilled to be the star witness
in a high-profile criminal case—but when Rylann comes knocking at his door, he
finds she may be the one lawyer he can’t say no to. Still as gorgeous and
sharp-tongued as ever, she lays down the law: she doesn’t mix business with
pleasure. But Kyle won’t give up on something he wants—and what he wants is the
one woman he’s never forgotten. . .".
Oggi mangio da … n. 223: Ristorante El Borracho
“El Borracho nasce nel gennaio del
2003, come prima "steak house" della Campania, specializzata nella
preparazione di una vasta scelta di carni pregiate provenienti dai luoghi,
nazionali e internazionali, che per tradizione producono i migliori tagli del
mondo. La nostra passione ci ha portato a sviluppare ed approfondire una
vocazione gastronomica di più ampio respiro. Oggi il nostro ristorante è in
grado di proporre una cucina di gusto ricercato che attinge dalla variegata
tradizione delle regioni italiane. E' possibile vivere un intenso percorso
gastronomico anche attraverso accattivanti fragranze della pizzeria.”
QUIIl libro del giorno: Saponi e Detersivi naturali di Liliana Paoletti ( Arianna Editrice)
Ti piacerebbe preparare con le tue mani i detergenti necessari alle pulizie
quotidiane, usando sapone, cenere e lisciva come si faceva un tempo? Desideri
utilizzare saponi naturali a basso impatto ambientale eliminando
definitivamente il problema dei flaconi di plastica da smaltire? Sei stanco dei
detersivi industriali e non vuoi più entrare in contatto con sostanze
sintetiche pericolose per la tua salute? Liliana Paoletti, attraverso tante
ricette chiare e dettagliate, ti guida "passo passo" a realizzare
saponi e detersivi naturali e biodegradabili. Leggendo questo libro avrai il
piacere di produrre con le tue mani in piena autonomia i detergenti che ti
servono per mantenere la tua casa pulita e splendente in maniera ecologicamente
compatibile.
DANGUARD
Danguard (Wakusei Robo Danguard Ace) è una serie anime, l'unica di stampo
mechanical realizzata da Leiji Matsumoto, con la collaborazione di Dan
Kobayashi, con la produzione affidata a Toei Animation. In Italia, il manga è
stato pubblicato da Panini Comics.
Graziella Gardini (Direzione Sea Marconi Envirotech Italia) consiglia: La paura della lince di Antonella Cilento (Rogiosi)
Esordio nel genere “giallo” per la scrittrice Antonella Cilento, una delle
firme più prestigiose della narrativa, e non solo, italiana degli ultimi
vent’anni. La paura della lince è un mistero complicato ed affascinante in cui
la tensione resta alta per l’intero arco della narrazione fino a restituire al
lettore tutte le risposte per un finale sorprendente ma anche l’unico
possibile. Nella Napoli dei giorni nostri una guida turistica si trova, suo
malgrado, a ricevere le rivelazioni di un uomo in fin di vita, inizierà da quel
momento un susseguirsi di eventi inquietanti dal cui corso la protagonista non
riuscirà a sottrarsi
IL FU MATTIA PASCAL di Luigi Pirandello (Newton Compton). Intervento di Vittoria Coppola
“Non solo la vita è più inverosimile della letteratura, ma è la vita stessa
che copia l'arte.”. Questa è la risposta che Luigi Pirandello rivolge a chi
accusa la sua opera di inverosimiglianza: Il fu Mattia Pascal, un classico
moderno. L'autore siciliano sceglie di scrivere in lingua nazionale ma
funzionale (quindi innovativa) e si rivolge al lettore proponendo un'opera che
parla di identità. La maschera che ognuno di noi indossa ci inchioda, si. Ma
fino ad un certo punto. Questo ci dice Mattia, dopo essere “morto”, divenuto
Adriano Meis, “morto” un'altra volta. Il protagonista ricerca continuamente
l'eccitazione pura, scappa dai dissidi coniugali e si costruisce una vita
fittizia, fuori dalle leggi e dalle convenzioni. Neanche qui, però, trova
appagamento. E allora torna indietro.
Mattia, o quel che di lui resta, danza sul palcoscenico della sua
esistenza sicuro di poter incontrare sempre e comunque una compagna di ballo.
Ma la vita non lo aspetta. Narratore della sua storia, Mattia ha scarsa voglia
di lavorare e di puntare su se stesso per dare un senso vero ai suoi giorni. È
devoto alla madre, che definisce “bambina cieca”, desiderosa solo di proteggere
i suoi figli. Intrattiene relazioni sessuali, si imbatte in falsi amici. Luigi
Pirandello è più che attuale ed Il fu Mattia Pascal rappresenta un perfetto
incastro tra caso e forma, nella stessa misura in cui la famiglia è nido e
prigione e Mattia è comparsa e mancato protagonista di se stesso.
giovedì 26 aprile 2012
LAURA CARMINA BARDANZELLU
“Laura Carmina Bardanzellu, nata a Roma dove tuttora vive e lavora, inizia
la sua attività artistica in maniera istintiva; successivamente frequenta i
corsi di Disegno e Pittura all’Accademia d’Arte di Firenze anche se sarà sempre
l’istinto a portarla a dipingere l’intangibile che c’è in ogni immagine che
l’affascina, sia un volto che un paesaggio… in una sintesi che diviene idea,
emotiva interpretazione del reale. I colori, molto diluiti, scorrono leggeri
sulle sue tele e creano immagini evanescenti, libere dagli intellettualistici
schemi del disegno; e, nel veloce rincorrersi sulla accurata preparazione,
immediatamente si interrompono per far traspirare il bianco che dona luce e
profondità all’intera composizione. Pur nell’essenzialità della linea – che va
facendosi sempre più astratta e concettuale – la pittura di Laura è una pittura
visionaria fatta di ricordi dove il dinamico movimento del pennello veloce
segna il profilo di un antico obelisco, e il mistero è avvolto nel vento che
piega gli alberi della Gallura e gonfia le vele in partenza per un lungo
viaggio…” (l’opera qui proposta è di LAURA
CARMINA BARDANZELLU)
QUISUN TRUST BANK
“SunTrust Banks, Inc., with
total assets of $172.6 billion on September 30, 2011, is one of the nation's
leading financial services holding companies. Through its flagship subsidiary,
SunTrust Bank, the company provides deposit, credit, trust and investment
services to a broad range of retail, business and institutional clients. Other
subsidiaries provide mortgage banking, insurance, brokerage, investment
management, equipment leasing and capital markets services. Atlanta-based
SunTrust enjoys leading positions in some of the most attractive markets in the
United States
and also serves clients in selected markets nationally. The company’s mission
is to help people and institutions prosper by providing financial services that
meet the needs, exceed the expectations, and enhance the lives of our clients,
communities, employees and ultimately our shareholders. SunTrust’s 1,658 retail
branches and 2,889 ATMs are located primarily in Florida,
Georgia, Maryland,
North Carolina, South
Carolina, Tennessee, Virginia, West Virginia
and the District of Columbia.
In addition, SunTrust provides clients with a full selection of
technology-based banking channels including online, state-of-the-art customer
services centers, and the latest mobile devices. SunTrust’s Internet address is
www.suntrust.com. To learn more about
SunTrust 800.786.8787.”
HERE
I've Got Your Number by Sophie Kinsella (Dial Press)
“Poppy Wyatt has never felt
luckier. She is about to marry her ideal man, but in one afternoon her
"happily ever after" begins to fall apart. Not only has she lost her
engagement ring in a hotel fire drill but in the panic that follows, her phone
is stolen. As she paces shakily around the lobby, she spots an abandoned phone
in a trash can. Now she can leave a number for the hotel to contact her when
they find her ring. Perfect! Well, perfect except that the phone's owner,
businessman Sam Roxton, doesn't agree. He wants his phone back and doesn't
appreciate Poppy reading his messages and wading into his personal life. ".
Oggi mangio da … n. 222: Ristorante Trattoria da Cicciotto
“Adagiata sulle sponde della stessa
Marechiaro tanto amata dagli antichi romani ed immortalata da celebri canzoni,
prima fra tutte quella di Salvatore Di Giacomo e Francesco Paolo Tosti, la
trattoria marinara Cicciotto nacque nel lontano 1942 e ad offrire lo spunto per
il simpatico e burlesco nome fu l'imponente e paffuta mole del fondatore
Vincenzo Capuano. Don Vincenzo subito attratto dalla poesia sprigionata
dall'incantevole luogo si dedica alla cucina ed alle specialità marinare con lo
stesso amore che i poeti ed i musicisti profusero per mettere in versi ed in
musica il paradisiaco luogo. Marechiaro divenne quasi subito il piccolo regno
di Cicciotto che intanto, con il suo locale diviso tra due piccole sale interne
ed uno dei più spazi all'aperto più belli che la natura poteva offrire,
comincia a rappresentare per i napoletani una delle più ambite e prelibate mete
gastronomiche. Il lavoro di Don Vincenzo era incessante, diviso tra i tavoli
della sua nascente stella culinaria partenopea e la cucina, era sempre il più
rigoroso, vigilava su tutto e tutti, pretendeva il massimo dagli esperti cuochi
come dai camerieri. Tra i suoi clienti più affezionati il meglio della cultura
napoletana del momento e personaggi che avrebbero fatto la storia dello
spettacolo e del teatro come Totò e Eduardo De Filippo. Dopo Vincenzo Capuano
al timone del locale giunse il figlio Giovanni che assunto anch'egli ben presto
il soprannome di Cicciotto riuscì a mantenere integro il buon nome del
pittoresco ritrovo conducendolo con passione e sacrifici indenne da ogni
contaminazione industriale fino ai giorni nostri. Oggi Giovanni Capuano,
nonostante si aggiri ancora tra i tavoli del locale come un antico innamorato,
ha lasciato il comando ai figli Vincenzo e Gianluca. Il caratteristico
ristorante che ha appena compiuto 70 anni, ora nelle attente mani degli eredi
Gianluca e Vincenzo, in fatto di specialità gastronomiche ha davvero un marcia
in più, appena terminate quelle caratteristiche scalette che conducono
sull'ultimo tratto della mitica discesa marinara, non si può che ammirare i
tavoli di Cicciotto sparsi tra il tufo ed i resti di un antico tempio romano.
Incantati ed inebriati dalla brezza marina e dal sapore di quanto proposto nel
delizioso angolo baciato da Dioniso, da oltre settantanni i clienti, hanno
sempre trovato la felicità, la saggezza di una vita priva di frenetismi e
satura di allegri e distensivi attimi. Pesce crudo oppure alla brace, frutti di
mare, inimitabili frittelle, sopressate di polipo, unitamente ad indescrivibili
specialità come gli Schiaffoni all'aragosta, le Linguine ai granchi, da
Cicciotto hanno l'inimmaginabile sapore del mare ma, soprattutto, proprio come
i dolci che concludono i luculliani banchetti, lasciano in bocca quell'umana ed
intramontabile poesia i cui versi conducono”
Il libro del giorno: Permacultura per tutti di Patrick Whitefield ( Terra Nuova Edizioni)
Neologismo derivato dalla fusione di permanent e agriculture (agricoltura
permanente), la permacultura nasce intorno al 1978 per opera di Bill Mollison e
David Holmgren e si afferma con grande rapidità negli anni seguenti in tutto il
mondo anglosassone. Il punto di forza della permacultura è la sua capacità di
andare oltre l'agricoltura sostenibile per proporsi come sistema per progettare
insediamenti umani modellati sugli ecosistemi naturali, allo scopo di creare
sistemi produttivi durevoli, sostenibili e produttivi, ovvero in grado di
automantenersi e rinnovarsi con un basso input di energia. Di carattere
essenzialmente pratico, la permacultura si può applicare a un balcone, a un
piccolo orto, a un grande azienda agricola o a intere zone naturali, così come
ad abitazioni isolate, ecovillaggi e insediamenti urbani. Il libro, pubblicato
nel Regno Unito con il titolo Permaculture in a Nutshell, e già tradotto nelle
principali lingue, è uno dei testi di maggior successo sui principi ispiratori
e le pratiche della permacultura. Ad arricchire la versione italiana sono le
schede di Deborah Rim Moiso riguardanti le esperienze attive in diverse
regioni, con le voci e le storie di chi sta già applicando i suggerimenti della
permacultura in Italia.
DANCOUGA NOVA
Juso Kiko Dancouga Nova è una serie
anime di super robot prodotta da Ashi Productions e diretta da Masami Ōbari,
che era anche responsabile della progettazione meccanica . La serie è
presumibilmente un follow-up del suo predecessore, Dancouga - Super Beast God
Machine (Chōjū Kishin Dancouga), ma è diventata un sequel spirituale di
Gravino. La serie ha debuttato in tutto il Giappone sulla televisione
giapponese CS.
Graziella Gardini (Direzione Sea Marconi Envirotech Italia) consiglia: Uccidimi di Ana Maria Sandu (nella traduzione di Ileana M. Pop) edito da Aisara
Ramona vive a pensione da una gentile signora con la quale convive in un
clima di intimità e amicizia, ma la serena convivenza si trasforma presto in un
incubo, e quella casa così accogliente in una prigione popolata di fantasmi e
allucinazioni. Un luogo situato in quel labile confine fra lucidità e follia. "Io sottoscritta Ramona Petrescu, nata il
12 aprile 1981, dichiaro che la sera di giovedì 22 settembre ho perso la
ragione e ho ucciso una donna di nome Veronica Manea, di anni settanta, residente a Bucarest, in Strada Domenii 76. Preciso
inoltre che tra me e la signora Manea non c’era alcun grado di parentela."
“Dalla finestra, che dava su un cortile interno, vedeva l’appartamento più
luminoso della terra. Quello con le vetrate dal soffitto al pavimento e una
gran quantità di piante rampicanti. A
volte vedeva la ragazza che ci abitava e le veniva da andare alla sua porta a
chiederle se una casa possa rendere più
felici, almeno un po’..
ANA MARIA SANDU (Târgu Jiu, Romania, 1974), scrittrice, poetessa e
giornalista, debutta nel 2003 con un’opera sulla sessualità e la femminilità,
nominata al premio “România Literara” come miglior esordio e al “Premio aspro”
come miglior esperimento letterario dell’anno e pubblicata in Francia con il
titolo L’écorchure (Chemin de Fer, 2010).
PRESENTAZIONE AL BUIO DEL LIBRO “GLI OCCHI DI MIA FIGLIA” DI VITTORIA COPPOLA
Per la prima volta in Italia un libro viene letto e presentato al buio. A promuovere l’iniziativa L’Unione Italiana
per ciechi e Ipovedenti di Lecce, la casa editrice Lupo e la libreria
Liberrima. Ad essere protagonista di
questa esperienza, in uno strano gioco di significati, “Gli occhi di mia
figlia”, libro best seller salentino di Vittoria Coppola, edito dalla Lupo
Editore e vincitore del primo posto nell'annuale sondaggio promosso da
“Billy", la rubrica letteraria del TG1. Lo scopo è quello di sperimentare
nuove modalità comunicative ed espressive e sensibilizzare alla lettura. È un percorso che si compie in totale assenza
di luce dando importanza alla voce dei protagonisti e affidandosi al solo udito
per vivere un'esperienza straordinaria e per avvicinarsi all’esercizio della
lettura per un non vedente. L’evento si
terrà venerdì 27 aprile 2012 alle ore 19:30 presso la sala conferenze
dell’Istituto dei ciechi Anna Antonacci di Lecce (via Scipione De Summa) e sarà
coordinata dal giornalista Raffaele Gorgoni.
Dopo i saluti del presidente dell’Unione Ciechi di Lecce Antonio
Maggiore, Tony Donno incontrerà al buio la scrittrice Vittoria Coppola per
iniziare insieme questo nuovo percorso di sensi e per presentare la versione
audiolibro del testo realizzata dal Centro Nazionale del Libro Parlato
dell’unione Italiana Ciechi Il libro,
che ha riscosso un notevole successo, non solo in Salento, ma in tutta Italia,
ha una trama di romanzo d’altri tempi e racchiude il tema dei sentimenti che
legano madre e figlia e il desiderio di quest'ultima di affrancarsi da un
affetto che pesa come un macigno. La
presentazione al buio diventa, quindi, non solo possibilità di incontro con
l’autrice, ma occasione per ascoltare il suo libro e, soprattutto,
sensibilizzare alla lettura come possibilità di dare delle forme e dei colori,
costruire un percorso di associazioni e di immaginazione che si distacca dalla
pura materialità del libro scritto. Il
racconto, la storia, il romanzo, diventa un’esperienza da vivere in totale libertà
e distacco dal senso stesso della vista per costruire diversi mondi e vite
possibili. PER INFORMAZIONI SCRIVERE A tonydo67@alice.it
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