'Comandare è meglio che far
l'amore', è più o meno la traduzione di un noto proverbio siciliano. Eppure, ci
sono potenti che in nome dell'amore, o spesso solo del sesso, si possono
giocare proprio il potere. La direzione del Fondo monetano internazionale, un
regno, un incarico di primo ministro, una candidatura. Oppure ci sono persone
che, al contrario, mettono l'attrazione fisica al servizio della propria
scalata al potere. Oppure che ostentano la propria capacità amatoria come
simbolo del proprio potere. Oppure che cercano di usare il potere per risolvere
i guai in cui li ha messi la propria esuberanza fisica. Oggi come ieri: un ieri
talmente lontano che può arrivare ai tempi dell'Egitto faraonico, all'epoca
d'oro della democrazia ateniese, all'inizio di Roma. E anzi, sebbene la Storia evolva, è
sorprendente scoprire quanto certe vicende si assomiglino a secoli e perfino
millenni di distanza. Alcuni dei più famosi ed emblematici scandali di sesso e
politica sono presentati in questo libro: dalla faraona Hatshepsut, che visse
3500 anni fa e fu bersaglio della più antica vignetta ingiuriosa della Storia,
al caso Strauss-Kahn.
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sabato 31 dicembre 2011
Barthes Roland (AA. VV.) a cura e con introduzione di Filippo La Porta, con scritti di Gianfranco Marrone, Matteo Marchesini, Caterina Selvaggi, Luca Doninelli, Jean-Marc Mandosio, Stefano Gallerani e Giogrio Patrizi (Gaffi Editore). Intervento di Nunzio Festa
Roland Barthes chi era costui? Riferimento
per decine, anzi in certi casi flotte d'intellettuali, il francese Roland
Barthes pare non ispiri come una volta. Ma l'opera del critico e semiotico e
filosofo, almeno, interessa ancora al "critico militante" Filippo La Porta. Che in
"Barhes, Roland" ci mette una densa e articolata introduzione, per
dare il via a un'antologia che porta pensieri al pensiero estemporaneo. E per
tornare sulle "mitologie del contemporaneo", La Porta ha chiesto parole di
giovani penne del valore di Gallerani e Marchesini, d'esperti alla Mandosio e
Marrone, e così via. Per fare una raccolta disomogenea ma che parla d'una certa
omogeneità. Passeggiando, appunto, nelle preferenze degli studiosi e
'appassionati' (vedi Doninelli - Luca - ): per esempio: autore del breve
intervento titolato "Madri": righe che mettono in parallelo il
francese a Testori. Quindi se per il filosofo Marrone due Barthes non esistono,
è proprio La Porta
a spiegare, invece, quale dei due 'preferisce' - che per lui ne estino proprio
due, diciamo. Senza entrare nei particolari degli scritti, però, possiamo già
dire che questo libro va nella direzione recentemente e nuovamente auspicata da
Berardinelli, cioé fa discutere su intellettuali che da decenni parevano essere
stati messi fuori dall'interesse generale. E rivediamo, dunque, quel Barthes
che diventò proprio il massimo rappresentante dello Strutturalismo. Ma lui,
spiega sempre A. Berardinelli in un'interessantissima recensione al piccolo lavoro
collettivo "né voleva essere un filosofo, neppure un filosofo
esistenzialista. Era più sfuggente, aborriva e temeva i concetti nitidi,
scriveva in una prosa dominata da un enigmatico, ossessivo istinto a sottrarsi,
a retrocedere dalla chiarezza e distinzione delle idee preferendo gli
indefiniti territori prelinguistici, l’esperienza incondizionata, non
verbalizzata, allo stato puro, un’esperienza singolare eppure (eccola la
novità) senza soggetto e fuori contesto". Il quale, naturalmente,
sottolinea l'intuizione di Mandosio che, con questa riproposizione d'un saggio
già pubblicato su rivista, spiega quanto il concetto che il semiotico
raccontava della "lingua fascista" è un punto d'arrivo d'una lunga
elaborazione e non un incidente da ripulire. Un'antologia che può far almeno
discutere, per fortuna. Lo si faccia o non lo si faccia più sulle prime pagine.
STARTUP ADDICT
“Welcome to Startup Addict a community and
resource for entrepreneurs, investors & startups. A haven for
entrepreneurial SuperHeros thwarting the forces of mediocrity. A place where no
good idea is left behind. Where Big Ideas are forged into success.
Founder - Tod Whipple is an a serial
entrepreneur. Commercial Real Estate Expert. Technology Ninja and lover of all
things Business. He is an advocate for startups and small business initiatives
everywhere. He continues to fuel his passion for startups through
StartupAddict.com founded in 2007.
In a former life, Mr. Whipple produced feature films,
television and new media projects. He was a partner at Scout Productions a
film/television and new media production company in Boston Massachusetts.
He founded the company’s new media division in 2000. Some of his credits
include Queer Eye for the Straight Guy for Bravo/NBC, Session 9 for USA Films,
and Deadman’s Curve for Trimark pictures to name a few. Presently, Tod is
involved in a number of businesses, including raising capital for real estate
syndication via both domestic capital and foregin capital through the EB-5
program. He enjoys blogging and crafting new business models.
You can connect with him on LinkedIn or Twitter
@todwhipple / @startupaddict.”
STEVE MADDEN
“Steve Madden is easily America's most
successful shoe designer. Considered the fashion footwear mogul of the 21st
century, Madden has been responsible for the design and marketing of the
company's trendsetting shoes for the past two decades. His vision to give
young, fashion forward women a unique way to express their individuality
through style resulted in millions of customers worldwide and propelled his
designs to the forefront of the fashion industry. In 1990, with a mere $1,100
in his bank account, Madden started crafting shoe designs from his Queens-based
factory and the Steve Madden brand was born. With sheer guts, years of
experience in the footwear industry, and unique creative designs, Steve Madden
formed his own successful enterprise. A year later, Madden introduced a
redefined version of platform shoes, resulting in one of the most spectacular
success stories in the early 1990's. Inspired by his favorite rock and roll
stars of the 1970s, the thick, chunky heel became Steve Madden's signature and
a phenomenon in women's shoes. Madden's footwear vision is continuously
evolving. Steve once said, "What inspires me is what I see people wearing
on the streets of the world from New York to London and beyond. I get
my ideas and inspiration from pounding the pavement all over the world. Today,
fashion is dictated by individual style. To me, the fashion of the future is
anything that a young guy or girl feels good wearing as long as it's put
together in the right way."
Today, the Steve Madden brand represents a
lifestyle. It is about embracing fashion while still maintaining that funky
independence that first defined the brand 20 years ago. Expanding now into
apparel and other accessories such as dresses, handbags, belts, sunwear, cold
weather, outerwear and hosiery, Steve Madden is always looking toward to the
future. As 2011 begins, more exciting opportunities are on the horizon
including re-packaging, new store design rollout and expansion in global
markets.”
TEN THOUSAND SAINTS. By Eleanor Henderson (Ecco/HarperCollins)
“Adopted by a pair of diehard hippies,
restless, marginal Jude Keffy-Horn spends much of his youth getting high with
his best friend, Teddy, in their bucolic and deeply numbing Vermont town. But when Teddy dies of an
overdose on the last day of 1987, Jude's relationship with drugs and with his
parents devolves to new extremes. Sent to live with his pot-dealing father in New York City's East
Village, Jude stumbles
upon straight edge, an underground youth culture powered by the paradoxical aggression
of hardcore punk and a righteous intolerance for drugs, meat, and sex. With
Teddy's half brother, Johnny, and their new friend, Eliza, Jude tries to honor
Teddy's memory through his militantly clean lifestyle. But his addiction to
straight edge has its own dangerous consequences. While these teenagers battle
to discover themselves, their parents struggle with this new generation's
radical reinterpretation of sex, drugs, and rock 'n' roll and their grown-up
awareness of nature and nurture, brotherhood and loss. Moving back and forth
between Vermont and New York City, Ten Thousand Saints is an
emphatically observed story of a frayed tangle of family members brought
painfully together by a death, then carried along in anticipation of a new and
unexpected life. With empathy and masterful skill, Eleanor Henderson has
conjured a rich portrait of the modern age and the struggles that unite and
divide generations.”
ABET LAMINATI S.p.A.
Nata a Bra alla fine degli anni
Cinquanta, ABET LAMINATI è oggi una tra le più importanti realtà produttrici di
laminati plastici decorativi.
La variegata gamma di prodotti
disponibili, differenziati gli uni dagli altri per caratteristiche tecniche,
particolarità estetiche e funzionali, costituisce l’eclettico universo ABET
LAMINATI, realtà avanguardista che fin dagli inizi ha saputo dare la giusta
importanza al suo relazionarsi con la cultura contemporanea. Nel corso degli
anni sono stati coltivati stretti rapporti con personaggi del calibro di
Giorgetto Giugiaro, Ettore Sottsass, Alessandro Mendini, Mario Bellini, Enzo
Mari, Joe Colombo, Francois Burkhardt, Paola Navone, Karim Rashid, Konstantin
Grcic, e molti altri grazie alla cui collaborazione l’azienda ha contribuito
alla diffusione dell’immagine del “Made in Italy” nel mondo. Fondamentale, in
questo senso, il sostegno di ABET LAMINATI alla nascita, sul finire degli anni
Settanta di Alchymia e poi di Memphis nei primi anni Ottanta, rivoluzioni
stilistiche che hanno segnato in modo definitivo il design internazionale.
L’azienda piemontese ha
costantemente lavorato sull’immagine dei propri prodotti attraverso la ricerca
di decori e texture in grado di incuriosire, suscitare emozioni, ispirare,
deviare la percezione. E’ così che il laminato ha assunto una vera e propria
identità, distinguendosi e reinterpretandosi, divenendo metafora di cambiamento
e opera in continua evoluzione.
In più di mezzo secolo di storia,
ABET LAMINATI, sempre attenta alle esigenze di mercato e alle sollecitazioni
culturali, ha costantemente investito le proprie risorse in ambito tecnologico
e creativo, per offrire al pubblico una serie di prodotti variegata e
originale.
Con una capillare rete
commerciale che si estende in tutta Italia e all’estero, ABET LAMINATI, distintasi negli
anni grazie anche ai prestigiosi riconoscimenti ottenuti quali il Compasso
d’Oro vinto nel 1987 per il Diafos, primo laminato trasparente a decorazione
tridimensionale, il premio Europeo di Design del 1990 e il Compasso d’Oro alla
Carriera del 2001, arricchisce regolarmente la propria collezione a conferma
della politica aziendale generale sempre tesa al miglior risultato possibile in
termini di standard qualitativi e creatività unica.
CERTIFICATO ISO 9001
ABET LAMINATI ha ottenuto la
certificazione di Sistema Qualità ISO 9001 / UNI EN ISO 9001: 2000.
venerdì 30 dicembre 2011
Una Via di Pace. In viaggio tra Israele e Palestina di Mario Boccia, Andrea Semplici (Terre di Mezzo)
Akko, Haifa, Taybe, Tulkarem,
Nablus, Gerico: tre città israeliane e tre palestinesi unite da un itinerario
di pace che, tappa dopo tappa, ci porta a scoprire i paesaggi, i cibi, i
profumi, la storia antica e recente, i volti e le abitudini di una terra difficile
ma bellissima.Come scrive l'autore, "incontrare la gente nei caffè,
perdere tempo nelle piazze, guardare, nelle ore del mattino, il passeggio delle
donne, aiuta a ricomporre qualche frammento del complesso mosaico di quanto è
accaduto negli ultimi sessanta anni".
Un reportage che è anche una
guida, con suggerimenti utili per chi voglia percorrere la stessa strada,
sapendo che ogni viaggiatore è un filo che contribuisce a ordire un tessuto di
pace.
Luoghi di Meditazione, di Pellegrinaggio, di Spiritualità di Paola Giovetti (edizioni Mediterranee)
OGGI MANGIO DA … 111: CANTINA GARIBALDI
“Vi ricordiamo che il menù della
Cantina cambia in qualche primo e qualche secondo ogni 2 o 3 giorni per non
annoiare gli assidui, ma anche e soprattutto perché reperiamo molte delle
nostre materie prime personalmente e quindi vi proponiamo tutto ciò che di
freschissimo abbiamo acquistato. Questo serve anche per non annoiare cuochi e
personale di sala che così hanno sempre qualcosa da dirvi!!
Riso Venere Nero al gorgonzola
Riso Rosso Selvatico al Taleggio
Riso Vialone Nano con zucchine, zafferano e tosone
Riso Carnaroli con luppolo fresco
Tagliatelle con farina di farro
biologico al sugo di guanciale
Tagliatelle di castagne con
ricotta e noci
Pasta artigianale ai pistacchi di
Bronte
Fusilli artigianali all’ubriaca
Cavatelli con salsiccia e
radicchio
Pasta artigianale “alla Norma”
con “Frant” friulano
Farro nostrano con pancetta e
gorgonzola (con farro dell’Az.Agr.Zanni)
Zuppe di cipolle; di porri patate
e porcini
Tortelli : ci dicono essere
validissimi, ma speciali quelli di radicchio al taleggio
Qualsiasi tipo di pasta condita
con il nostro soffritto
Cappellacci alla romagnola col
ragù
Guanciale di maiale con patate e
polenta
Stinco di maiale al forno
Brasato di bufalo o luganega di
bufalo (da bufali allevati sulle nostre colline: Az.Agr.Il Girasole)
Filetto di maiale al sugo d’uva
Chili con carne
Roastbeef di controfiletto alla
griglia con aceto balsamico
Spalla di S.Secondo con
parmigiano e aceto balsamico
Speck affumicato alla griglia
Costine di maiale al forno
Salama da sugo ferrarese con purè
Dolci tutti di nostra produzione.
La carta dei vini e delle birre è
fatta con amore e passione cercando sempre di selezionare il meglio ai migliori
prezzi. Ci siamo “sacrificati” ad
assaggiare tutto ciò che proponiamo per essere anche sempre preparati a
consigliare ciò che fa per voi.
QUESTO LAVORO NON SI PUO’ FARE
SENZA AMORE, SI RESISTEREBBE POCO E INVECE ORMAI DA 11 ANNI SIAMO QUI A CERCARE
DI PROPORRE UNA CUCINA GENUINA E UN PO’ ORIGINALE: FATEVI CONSIGLIARE DA NOI,
E’ NEL NOSTRO INTERESSE FARVI STARE BENE.
Il nostro sforzo è quello di
produrre tutto in casa acquistando solo materie prime di qualità. Slow Food ha
premiato questo nostro lavoro con la presenza sulla guida delle “Osterie
d’Italia” nel 2007, 2008, 2009 e 2010 Non dimentichiamo che molti musicisti
importanti hanno suonato dentro il nostro piccolo locale, facendoci sempre
grande onore.”
CANTINA GARIBALDI
Piazza Garibaldi - Cavriago
(Reggio Emilia)
tel. 0522 372065 - cell. 335
5826060
e-mail:
osteria@cantinagaribaldi.it
p.iva 01840260358”
E. Vogel Custom Boots and Shoes to measure since 1879
“E. Vogel Inc. was established in 1879 by
Egidius Vogel in lower Manhattan
very close to our present location. The tradition of highest quality has
continued through the years with the 2nd generation Harold Vogel Sr. to the 3rd
generation Jack and Hank (Harold Jr.) Vogel, and now the 4th Dean Vogel and his
cousin Jack Lynch. Our boot and shoes are manufactured by the finest craftsmen
in the world of the very best materials available. Our clientele and dealer
system extend throughout the United
States and abroad. Leading riders, The
United States Equestrian Team, and most of the foreign equestrian teams, all
use our boots. We also make fine bespoke shoes, which has always been a
trademark of Vogel. It is our mission to ensure that E. Vogel Custom Boots and
Shoes will continue to provide the finest footwear available for years to come.
That's our "Commitment to Excellence."
Sincerely
Dean M. Vogel
President”.
La Via della Costa di Monica D'Atti e Franco Cinti (Terre di Mezzo)
Quasi 300 chilometri a
piedi (o in bici) da Mentone, sul confine francese, fino a raggiungere la Via Francigena a
Sarzana. Un percorso ininterrotto attraverso la Liguria, da Ponente a
Levante, immersi in uno degli paesaggi più belli d'Italia, tra terrazzamenti
sul mare, riviere fiorite, boschi e paesini ricchi di storia, fatica e
spiritualità. Dal santuario di Nostra Signora della Guardia a quello di Soviore
sopra Monterosso nelle favolose Cinque Terre, dalla ridente Sanremo alla Genova
multicolore, dal mare trasparente di Camogli e di Sestri Levante fino alle
prime alture dell'Appennino ligure. Con tutte le indicazioni pratiche: la
descrizione dettagliata del percorso a piedi e le varianti per la bici, le
carte per orientarsi, le altimetrie, dove trovare ospitalità e i luoghi da
visitare.
JOSH’S BLOG
“About the blog: What is the focus of my blog?
I have no idea. My blog probably best fits into the "daddy blogger"
category because most of my posts revolve around my experience as a Dad.
However, you'll likely find all kinds of miscellaneous and mostly-useless
information here.
Why do I blog? I love my life. I wanted to
always remember why I love my life. Blogging seemed to be a great way to keep a
man-diary of everything going on in my life…without having to call it a
"man-diary." To be honest, I fully expected my third blog entry to be
titled "Forget it. I'm tired of blogging. Just follow me on Twitter."
Much to my surprise, my blog continues. It has been a wonderful diversion from
my day-to-day grind. Here is a better summary of "why I blog": Why I
Blog.
About Josh: I'm a native Amarilloan and have
been back in town for 7 years. Aside
from my day job (the promotion of which is not the purpose of this blog) I'm
active in the community, serving on the boards of Faith City Ministries and
Amarillo Young Professionals, as well as the advisory board of Texans for Israel. My
wife, Careese, and I are proud parents of 6 kids under the age of 7. We are
active in our local congregation, Paramount
Baptist Church.
Thanks for reading! Head on over and like my blog on Facebook here: my blog's
Facebook page...mainly because it looks kind of sad if I'm the only one who
likes my blog.”
TALLER WHEN PRONE – Poems by Les Murray (Farrar, Straus and Giroux)
“Taller When Prone is Les Murray’s first volume
of new poems since The Biplane Houses, published five years ago. These poems
combine a mastery of form with a matchless ear for the Australian vernacular.
Many evoke rural life here and abroad—its rhythms and rituals, the natural
world, the landscape and the people who have shaped it. There are traveler’s
tales, elegies, meditative fragments, and satirical sketches. Above all, there
is Murray’s
astonishing versatility, on display here at its exhilarating best.
Fame
We were at dinner in Soho
and the couple at the next table
rose to go. The woman paused to say
to me: I just wanted you to know
I have got all your cook books
and I swear by them!
I managed
to answer her: Ma'am
they've done you nothing but good!
which was perhaps immodest
of whoever I am.”
VAGA
Da più di 20 anni VAGA ha
impostato la propria attività valorizzando gli aggregati silicei con processi
produttivi sempre più efficienti e con impianti di produzione all’avanguardia;
prestando sempre particolare attenzione all’innovazione, alla qualità,
all’ambiente e alla sicurezza. Il nuovo impianto di imballaggio e produzione di
malte preconfezionate per il settore edile è il fiore all’occhiello di questo
processo; con le nuove linee dedicate a finiture, calcestruzzi, malte da
muratura e sottofondi, ci permette di essere un partner sicuro ed affidabile
nel mondo dell’edilizia tradizionale. L’innovazione non si ferma, VAGA apre le
porte alle più moderne tecniche della Bioedilizia con i nuovi prodotti, marcati
BIO, realizzati solo con materie prime NATURALI di alta qualità e che per le
loro caratteristiche sono ideali per essere utilizzati in costruzioni
Biocompatibili, realizzando così ambienti sani e traspiranti. Per VAGA è solo
l’inizio di un corso rivolto a traguardi sempre più ambiziosi per collocarsi da
leader in un mercato sempre più competitivo. Azienda con Sistema di Gestione
per la Qualità
certificato secondo lo standard UNI EN ISO 9001:2008
Kamen n. 40
È
stato pubblicato in questi giorni il quarantunesimo numero (n. 40,
Gennaio 2012), della rivista di poesia e
filosofia Kamen’ con le sezioni di Poesia, di Filosofia e di Materiali. Il
numero è dedicato alla memoria della grande poetessa svedese Birgitta Trotzig
(1929 – 2011), redattrice della rivista,
scomparsa il 14 maggio.
La sezione di Poesia curata da
Karen Mirzoian è dedicata al poeta
armeno Parouir Sevak. Oltre ad una selezione di poesie è presente la nota di
Amedeo Anelli, “Piccola nota per Sevak”.
Paruir Sevak (in realtà Paruir Rafaelovic Kazarian) nacque
il 26 gennaio del 1924 in
Armenia nel villaggio di Sovetashen
nella regione dell’Ararat. Si laureò
nel 1945 in
Filologia all’università di Erevan. Dal 1951 al 1959 Sevak studiò e lavorò a
Mosca presso l’Istituto di Letteratura Maksim Gorkij. Il capolavoro che lo ha
reso famoso e premiato è il poema lirico-narrativo scritto nel 1959 Il
campanile che non tace mai. È un testo dedicato al genocidio e al compositore
Komitas. Debuttò in letteratura negli anni ’40 e scrisse per circa 30 anni
scavando nelle radici della poesia armena multisecolare e in quella mondiale.
Creò un suo mondo poetico irripetibile conquistandosi un posto di rilievo nella
letteratura classica armena. Dopo una vita travagliata, e anche di ricerche
sulla letteratura del passato e del presente, morì a soli 47 anni con la
moglie, in un incidente stradale, il 17 giugno del 1971. Le sue opere sono
state tradotte in molte lingue fra cui
inglese, russo, ungherese, tedesco,
polacco, estone e georgiano.
La sezione di Filosofia è la
sesta selezione di Scritti sull’Umorismo dal 1860 al 1930. Questo numero è
interamente dedicato alla caricatura. Oltre al saggio introduttivo di Daniela
Marcheschi contiene scritti di Paul Gaultier, scelta da“Le rire et la
caricature (1906)”, di Ettore Allodoli, da “La caricatura inglese (1929)”, di
Lucien Refort, Préface da “La caricature littéraire (1932).
La sezione di Materiali contiene
lo scritto di Paolo Rossi del 1944, di cui avevamo già pubblicato il
Guicciardini criminalista, dal titolo I Partiti contro la democrazia.
Paolo Rossi nasce a Bordighera il
15 settembre del 1900, figlio di Iride Bagnara e del noto avvocato penalista
Francesco Rossi. Nel 1918 si iscrive a Giurisprudenza a Genova, ma frequenta
anche le lezioni di Giuseppe Rensi alla facoltà di Filosofia, rimanendone
affascinato. In quel periodo inizia a collaborare con «Il Lavoro» e, non ancora
ventenne, è picchiato per la prima volta dai fascisti. Nel 1923, laureato in
Giurisprudenza e iscritto d’ufficio all’Ordine degli avvocati, diventa il più
giovane avvocato d’Italia. Subito dopo il padre lo manda a far pratica per un
anno da un amico avvocato di Liverpool, dove conosce Mario Praz. In Inghilterra
prende con il servizio segreto inglese contatti che mantiene per tutta la
durata del Fascismo. Tornato in Italia si dichiara apertamente antifascista e
alla fine del 1926 squadristi fascisti distruggono lo studio e l’abitazione
suoi e di suo padre. Nel 1927 collabora alla rivista «Pietre», con gli amici
Francesco Manritti, Giuseppe Rensi e il libraio Mario Bozzi; in quel periodo
conosce Carlo Rosselli che all’Università di Genova sostituisce il prof. Arias
nel corso di Economia Politica. Rosselli influenza molto i giovani universitari
antifascisti di Genova, con la sua visione antitotalitaria, ma non
marxista-comunista. Nell’aprile del 1929 Rossi scrive per «Il Foro ligure –
Temi genovesi» il suo primo saggio di Diritto Penale dal titolo “Ingiuria e
diffamazione nel progetto di codice penale”. Nel 1932 esce il primo libro, La
pena di morte e la sua critica, che è sequestrato e dato alle fiamme perché in
concomitanza con la reintroduzione della pena capitale. Nel frattempo si sposa
con Giuseppina (Giugi) Bagnara. Nel 1937 scrive il suo secondo libro,
Scetticismo e dogmatica nel diritto penale, che seguirà la stessa sorte del
primo. Nel 1938 esce Il Manifesto della Razza e ne resta profondamente ferito;
intanto non può far sentire la sua voce, avere nessuna cattedra a causa
dell’obbligo di giuramento di fedeltà al fascismo. Nel 1939 scrive La riforma
penale inglese, e poiché Genova è troppo pericolosa con la moglie Giuseppina
decide di andarsene in Toscana, a Lucca, dove acquista la villa Burlamacchi di
Gattaiola. Qui si trasferisce nel 1940 quando l’Italia entra in guerra. Durante
il conflitto, si rifugiano a Gattaiola molti amici e conoscenti, tra cui
Giuseppe Rensi, Enrico De Negri ed alcuni amici ebrei. Nel 1943 scrive
Guicciardini criminalista. Nel periodo dal 1934 al 1943, ha però scritto
tutta una serie di saggi innovativi su questioni di carattere penalistico e
criminologico, collaborando a riviste come «Criminalia», diretta all’epoca da
Eugenio Florian. Dopo il 1943 i coniugi Rossi aiutano molti giovani a sfuggire
ai rastrellamenti; andato a Barga (Lucca), Rossi entra in contatto con la Resistenza e a far
parte del gruppo del CLN XI zona. Nel 1945 pubblica I partiti contro la
democrazia, e alla fine della guerra è incaricato di Diritto Penale
all’Università di Pisa; nel 1946 viene eletto nell’Assemblea Costituente dei
75, nei ranghi del Partito Socialista. Il 15 ottobre del 1947 è chiamato a far
parte della Commissione dei 18 redattori per la messa a punto definitiva del
testo costituzionale. In quello stesso anno gli è affidata la cattedra di
Diritto Penale all’Università di Genova. Nel 1948 è rieletto alla Camera dei
Deputati nel collegio di Genova. Nel 1950 per la Mondadori cura una
antologia di scritti su Carlo Cattaneo dal titolo La società umana; nel 1951
pubblica L’insurrezione di Milano nel 1848. Dal 1955 al 1957 è Ministro della
Pubblica Istruzione nel governo Segni e il 12 giugno 1958 assume la
vice-presidenza della Camera dei Deputati (riaccadrà negli anni avvenire). Il primo settembre del 1961 è
nominato dal Ministro degli Interni Scelba Presidente della Commissione di
studio sui problemi dell’Alto Adige, detta dei «19»: il rapporto conclusivo
sarà pubblicato sulla rivista «Relazioni internazionali» nel 1964. Il 2 maggio
1969 è nominato Giudice Costituzionale; ma trova il tempo di studiare e dal
1970 al 1973 pubblica i quattro volumi della sua Storia d’Italia dal 476 ai
giorni nostri, ricca di informazioni e testimonianze importanti. Dal 18
dicembre 1975 al 9 maggio 1978 (con proroga al 2 agosto 1979) è Presidente
della Corte Costituzionale. Il 24 maggio 1985 muore a Lucca e viene sepolto nel
piccolo cimitero di Gattaiola.
Kamen' n. 40 - Gennaio 2012
pp. 128 - € 10,00
Editrice Vicolo del Pavone
giovedì 29 dicembre 2011
Il mangiarozzo 2012 di Carlo Cambi (Newton Compton)
L'antiguida enogastronomica per
eccellenza è ormai divenuta un piccolo ma consolidato fenomeno editoriale. Qui
non si danno giudizi o punteggi, ma si offrono consigli, suggerimenti e
suggestioni.
Qui si racconta l'Italia
"del buono" attraverso ricette, personaggi e sensazioni raccolte in
oltre 1300 osterie, trattorie e ristoranti che custodiscono e propongono la
vera cucina tradizionale. Locali a conduzione familiare, di lunga presenza o
storica location, legati alle produzioni agricole, alla stagionalità e che
offrono un pasto completo (vini esclusi) sotto i 45 euro. Ma II Mangiarozzo è
anche un libro anticrisi: buona parte dei ristoratori recensiti pratica uno
sconto o offre un omaggio a tutti i lettori che si presentano con il volume
nell'edizione corrente. Un testo indispensabile: una mappa per orientarsi nelle
proposte culinarie di zona, un affascinante viaggio sentimentale e un manuale
di educazione al gusto. In poche parole, uno strumento fondamentale per capire,
scoprire e apprezzare il nostro Paese. Senza spendere un occhio della testa.
SWAMPLANDIA! by Karen Russell (Knopf)
“From the celebrated twenty-nine-year-old
author of the everywhere-heralded short-story collection St. Lucy’s Home for
Girls Raised by Wolves (“How I wish these were my own words, instead of the
breakneck demon writer Karen Russell’s . . . Run for your life. This girl is on
fire”—Los Angeles Times Book Review) comes a blazingly original debut novel
that takes us back to the swamps of the Florida Everglades, and introduces us
to Ava Bigtree, an unforgettable young heroine. The Bigtree alligator-wrestling
dynasty is in decline, and Swamplandia!, their island home and gator-wrestling
theme park, formerly #1 in the region, is swiftly being encroached upon by a
fearsome and sophisticated competitor called the World of Darkness. Ava’s
mother, the park’s indomitable headliner, has just died; her sister, Ossie, has
fallen in love with a spooky character known as the Dredgeman, who may or may
not be an actual ghost; and her brilliant big brother, Kiwi, who dreams of
becoming a scholar, has just defected to the World of Darkness in a last-ditch
effort to keep their family business from going under. Ava’s father,
affectionately known as Chief Bigtree, is AWOL; and that leaves Ava, a
resourceful but terrified thirteen, to manage ninety-eight gators and the vast,
inscrutable landscape of her own grief. Against a backdrop of hauntingly fecund
plant life animated by ancient lizards and lawless hungers, Karen Russell has
written an utterly singular novel about a family’s struggle to stay afloat in a
world that is inexorably sinking. An arrestingly beautiful and inventive work
from a vibrant new voice in fiction.”
OGGI MANGIO DA … 110: RISTORANTE BOSCO
“C’era e c’è ancora l’antica
stazione di posta dei cavalli, sulla strada che da Reggio Emilia porta a
Sassuolo; qui, prima ancora dell’avvento del motore esisteva un’antica
trattoria. L’edificio lo potete ancora scorgere sulla strada che porta a
Scandiano, nella parte nuova invece troverete il nostro ristorante, gestito con
passione dal 1985 dalla nostra famiglia: Graziella Violi e Loris Fiaccadori in
cucina; Cesare Fiaccadori, sommelier professionista con Manuela e Francesca in
sala”
THE STARTING LINE in New York
“THINK OF THE STARTING LINE as the epicenter of
Chelsea's
casual lifestyle. Not a style, really, but an attitude that says there is no
style but what feels right for you. You know, T-shirts that take the words
right out of your mouth and put a new spin on them. Sneakers you have to have
& before you even knew you wanted them & and before everyone else has
them. Clubwear, gymwear, streetwear, swimwear, outerwear, underwear, hot
accessories that nail the scene down cold. Is shopping this ahead-of-the-curve,
this up-close-and-personal, actually possible online? Starting now it is.
That's why we call it The Starting Line.
The Starting Line
180 8th Ave (corner of 19th and 8th)
NY, NY
10011
(212) 691.4729
gstart180@aol.com
Hours
Monday - Thursday: 11:30 AM - 9 PM
Friday & Saturday: 11:30 AM - 10 PM
Sunday: 12 PM - 7 PM
Directions - Subway
A C E to 14th St; walk 5 blocks north
1 9 to 18th St; walk 1 block west, 1 block north
Steven Gomillion, photographer // Shawn Russel,
model
SCOER Media, site design”.
Il libro del giorno: Empower Your Vision di Paolo Svegli (Consorzio editoriale)
Allargare i nostri orizzonti è un
modo per creare quello che non pensavamo che fosse possibile. Attraverso le
vicende di viaggio in Sudafrica di un team aziendale ci rendiamo conto di come
ognuno di noi stia facendo il proprio viaggio, affrontando i propri mostri,
bestie feroci, squali...Le storie che si intrecciano sono tante, e tanti sono
gli spunti di riflessione: la leadership visionaria di Nelson Mandela, che ha
saputo creare una realtà che non era ritenuta possibile nel suo mondo; la
scelta di un'azienda di fare esperienze straordinarie per fare emergere le
capacità straordinarie dei componenti del proprio team; le sfide che ogni
persona ha vissuto in questo percorso. Il racconto è punteggiato da riflessioni
sugli aspetti dell'efficacia di una mentalità sportiva, sulla capacità di poter
dare il meglio di noi in ogni situazione, evidenziando metodologie e
atteggiamenti determinanti sui risultati. Durante questo viaggio ci rendiamo
conto di come in ogni momento della nostra vita possiamo determinare i nostri
standard e di come possiamo sempre giocare per realizzare visioni sempre più
elevate.
URETEK e Mario Tozzi
“Chi è Uretek - Uretek nasce nel
1990 e si occupa da sempre del consolidamento dei terreni mediante iniezioni di
resina espandente. La mission aziendale è sempre stata rivolta alla ricerca ed
alla sperimentazione. Una filosofia ed un impegno tanto forti che nel 1996
hanno dato i loro frutti: Uretek presenta un metodo straordinario per
incrementare la capacità portante dei terreni. Nasce DEEP INJECTIONS® e si apre
una nuova strada di ricerca sulle resine espandenti. Uretek è da sempre leader
in questa tecnologia. Perché l’ha inventata.
Storia - Dal 1990 ad oggi, la
storia di Uretek® è fatta di ricerche, sperimentazioni e nuove invenzioni.
Nel 1996 DEEP INJECTIONS fa la
sua prima comparsa nel mercato. Il successo è tale che la URETEK® conosce ritmi di
crescita esponenziali. Mantiene e
rafforza l’indole pionieristica: ancora ricerca e ancora sperimentazione. Nel
2001 viene depositata la richiesta per un nuovo brevetto europeo riguardante
una resina ad elevata pressione d'espansione, sviluppata in collaborazione con
l’Università di Padova. Si tratta di Geoplus®. Nel 2004 un’altra innovazione fa
la sua apparizione: Walls Restoring®, una nuova tecnologia per la ricostruzione
del legante ammalorato all’interno di strutture murarie. Nel 2006 Cavity
Filling® risolve il problema del completo riempimento e stabilizzazione di
cavità sotterranee. Nel 2008 Uretek S.r.l. ottiene la Certificazione di
Sistema di Gestione di Qualità UNI EN ISO 9001:2000 (numero certificato 50 100
7969) per la progettazione ed esecuzione di interventi di consolidamento di
terreni di fondazione con iniezioni di resine espandenti. Un' azienda giovane
che ha già fatto storia”
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