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sabato 31 dicembre 2011

Il libro del giorno: Sesso e potere. Grandi scandali di ieri e di oggi di Maurizio Stefanini (Boroli editore)























'Comandare è meglio che far l'amore', è più o meno la traduzione di un noto proverbio siciliano. Eppure, ci sono potenti che in nome dell'amore, o spesso solo del sesso, si possono giocare proprio il potere. La direzione del Fondo monetano internazionale, un regno, un incarico di primo ministro, una candidatura. Oppure ci sono persone che, al contrario, mettono l'attrazione fisica al servizio della propria scalata al potere. Oppure che ostentano la propria capacità amatoria come simbolo del proprio potere. Oppure che cercano di usare il potere per risolvere i guai in cui li ha messi la propria esuberanza fisica. Oggi come ieri: un ieri talmente lontano che può arrivare ai tempi dell'Egitto faraonico, all'epoca d'oro della democrazia ateniese, all'inizio di Roma. E anzi, sebbene la Storia evolva, è sorprendente scoprire quanto certe vicende si assomiglino a secoli e perfino millenni di distanza. Alcuni dei più famosi ed emblematici scandali di sesso e politica sono presentati in questo libro: dalla faraona Hatshepsut, che visse 3500 anni fa e fu bersaglio della più antica vignetta ingiuriosa della Storia, al caso Strauss-Kahn.

Barthes Roland (AA. VV.) a cura e con introduzione di Filippo La Porta, con scritti di Gianfranco Marrone, Matteo Marchesini, Caterina Selvaggi, Luca Doninelli, Jean-Marc Mandosio, Stefano Gallerani e Giogrio Patrizi (Gaffi Editore). Intervento di Nunzio Festa























Roland Barthes chi era costui? Riferimento per decine, anzi in certi casi flotte d'intellettuali, il francese Roland Barthes pare non ispiri come una volta. Ma l'opera del critico e semiotico e filosofo, almeno, interessa ancora al "critico militante" Filippo La Porta. Che in "Barhes, Roland" ci mette una densa e articolata introduzione, per dare il via a un'antologia che porta pensieri al pensiero estemporaneo. E per tornare sulle "mitologie del contemporaneo", La Porta ha chiesto parole di giovani penne del valore di Gallerani e Marchesini, d'esperti alla Mandosio e Marrone, e così via. Per fare una raccolta disomogenea ma che parla d'una certa omogeneità. Passeggiando, appunto, nelle preferenze degli studiosi e 'appassionati' (vedi Doninelli - Luca - ): per esempio: autore del breve intervento titolato "Madri": righe che mettono in parallelo il francese a Testori. Quindi se per il filosofo Marrone due Barthes non esistono, è proprio La Porta a spiegare, invece, quale dei due 'preferisce' - che per lui ne estino proprio due, diciamo. Senza entrare nei particolari degli scritti, però, possiamo già dire che questo libro va nella direzione recentemente e nuovamente auspicata da Berardinelli, cioé fa discutere su intellettuali che da decenni parevano essere stati messi fuori dall'interesse generale. E rivediamo, dunque, quel Barthes che diventò proprio il massimo rappresentante dello Strutturalismo. Ma lui, spiega sempre A. Berardinelli in un'interessantissima recensione al piccolo lavoro collettivo "né voleva essere un filosofo, neppure un filosofo esistenzialista. Era più sfuggente, aborriva e temeva i concetti nitidi, scriveva in una prosa dominata da un enigmatico, ossessivo istinto a sottrarsi, a retrocedere dalla chiarezza e distinzione delle idee preferendo gli indefiniti territori prelinguistici, l’esperienza incondizionata, non verbalizzata, allo stato puro, un’esperienza singolare eppure (eccola la novità) senza soggetto e fuori contesto". Il quale, naturalmente, sottolinea l'intuizione di Mandosio che, con questa riproposizione d'un saggio già pubblicato su rivista, spiega quanto il concetto che il semiotico raccontava della "lingua fascista" è un punto d'arrivo d'una lunga elaborazione e non un incidente da ripulire. Un'antologia che può far almeno discutere, per fortuna. Lo si faccia o non lo si faccia più sulle prime pagine.

STARTUP ADDICT
























“Welcome to Startup Addict a community and resource for entrepreneurs, investors & startups. A haven for entrepreneurial SuperHeros thwarting the forces of mediocrity. A place where no good idea is left behind. Where Big Ideas are forged into success.
Founder - Tod Whipple is an a serial entrepreneur. Commercial Real Estate Expert. Technology Ninja and lover of all things Business. He is an advocate for startups and small business initiatives everywhere. He continues to fuel his passion for startups through StartupAddict.com founded in 2007. In a former life, Mr. Whipple produced feature films, television and new media projects. He was a partner at Scout Productions a film/television and new media production company in Boston Massachusetts. He founded the company’s new media division in 2000. Some of his credits include Queer Eye for the Straight Guy for Bravo/NBC, Session 9 for USA Films, and Deadman’s Curve for Trimark pictures to name a few. Presently, Tod is involved in a number of businesses, including raising capital for real estate syndication via both domestic capital and foregin capital through the EB-5 program. He enjoys blogging and crafting new business models.

You can connect with him on LinkedIn or Twitter @todwhipple / @startupaddict.”



STEVE MADDEN
























“Steve Madden is easily America's most successful shoe designer. Considered the fashion footwear mogul of the 21st century, Madden has been responsible for the design and marketing of the company's trendsetting shoes for the past two decades. His vision to give young, fashion forward women a unique way to express their individuality through style resulted in millions of customers worldwide and propelled his designs to the forefront of the fashion industry. In 1990, with a mere $1,100 in his bank account, Madden started crafting shoe designs from his Queens-based factory and the Steve Madden brand was born. With sheer guts, years of experience in the footwear industry, and unique creative designs, Steve Madden formed his own successful enterprise. A year later, Madden introduced a redefined version of platform shoes, resulting in one of the most spectacular success stories in the early 1990's. Inspired by his favorite rock and roll stars of the 1970s, the thick, chunky heel became Steve Madden's signature and a phenomenon in women's shoes. Madden's footwear vision is continuously evolving. Steve once said, "What inspires me is what I see people wearing on the streets of the world from New York to London and beyond. I get my ideas and inspiration from pounding the pavement all over the world. Today, fashion is dictated by individual style. To me, the fashion of the future is anything that a young guy or girl feels good wearing as long as it's put together in the right way."
Today, the Steve Madden brand represents a lifestyle. It is about embracing fashion while still maintaining that funky independence that first defined the brand 20 years ago. Expanding now into apparel and other accessories such as dresses, handbags, belts, sunwear, cold weather, outerwear and hosiery, Steve Madden is always looking toward to the future. As 2011 begins, more exciting opportunities are on the horizon including re-packaging, new store design rollout and expansion in global markets.”




TEN THOUSAND SAINTS. By Eleanor Henderson (Ecco/HarperCollins)






















“Adopted by a pair of diehard hippies, restless, marginal Jude Keffy-Horn spends much of his youth getting high with his best friend, Teddy, in their bucolic and deeply numbing Vermont town. But when Teddy dies of an overdose on the last day of 1987, Jude's relationship with drugs and with his parents devolves to new extremes. Sent to live with his pot-dealing father in New York City's East Village, Jude stumbles upon straight edge, an underground youth culture powered by the paradoxical aggression of hardcore punk and a righteous intolerance for drugs, meat, and sex. With Teddy's half brother, Johnny, and their new friend, Eliza, Jude tries to honor Teddy's memory through his militantly clean lifestyle. But his addiction to straight edge has its own dangerous consequences. While these teenagers battle to discover themselves, their parents struggle with this new generation's radical reinterpretation of sex, drugs, and rock 'n' roll and their grown-up awareness of nature and nurture, brotherhood and loss. Moving back and forth between Vermont and New York City, Ten Thousand Saints is an emphatically observed story of a frayed tangle of family members brought painfully together by a death, then carried along in anticipation of a new and unexpected life. With empathy and masterful skill, Eleanor Henderson has conjured a rich portrait of the modern age and the struggles that unite and divide generations.”

ABET LAMINATI S.p.A.


























Nata a Bra alla fine degli anni Cinquanta, ABET LAMINATI è oggi una tra le più importanti realtà produttrici di laminati plastici decorativi.
La variegata gamma di prodotti disponibili, differenziati gli uni dagli altri per caratteristiche tecniche, particolarità estetiche e funzionali, costituisce l’eclettico universo ABET LAMINATI, realtà avanguardista che fin dagli inizi ha saputo dare la giusta importanza al suo relazionarsi con la cultura contemporanea. Nel corso degli anni sono stati coltivati stretti rapporti con personaggi del calibro di Giorgetto Giugiaro, Ettore Sottsass, Alessandro Mendini, Mario Bellini, Enzo Mari, Joe Colombo, Francois Burkhardt, Paola Navone, Karim Rashid, Konstantin Grcic, e molti altri grazie alla cui collaborazione l’azienda ha contribuito alla diffusione dell’immagine del “Made in Italy” nel mondo. Fondamentale, in questo senso, il sostegno di ABET LAMINATI alla nascita, sul finire degli anni Settanta di Alchymia e poi di Memphis nei primi anni Ottanta, rivoluzioni stilistiche che hanno segnato in modo definitivo il design internazionale.
L’azienda piemontese ha costantemente lavorato sull’immagine dei propri prodotti attraverso la ricerca di decori e texture in grado di incuriosire, suscitare emozioni, ispirare, deviare la percezione. E’ così che il laminato ha assunto una vera e propria identità, distinguendosi e reinterpretandosi, divenendo metafora di cambiamento e opera in continua evoluzione.
In più di mezzo secolo di storia, ABET LAMINATI, sempre attenta alle esigenze di mercato e alle sollecitazioni culturali, ha costantemente investito le proprie risorse in ambito tecnologico e creativo, per offrire al pubblico una serie di prodotti variegata e originale.
Con una capillare rete commerciale che si estende in tutta Italia e all’estero,             ABET LAMINATI, distintasi negli anni grazie anche ai prestigiosi riconoscimenti ottenuti quali il Compasso d’Oro vinto nel 1987 per il Diafos, primo laminato trasparente a decorazione tridimensionale, il premio Europeo di Design del 1990 e il Compasso d’Oro alla Carriera del 2001, arricchisce regolarmente la propria collezione a conferma della politica aziendale generale sempre tesa al miglior risultato possibile in termini di standard qualitativi e creatività unica.
CERTIFICATO ISO 9001
ABET LAMINATI ha ottenuto la certificazione di Sistema Qualità ISO 9001 / UNI EN ISO 9001: 2000.


Introduzione Alla Fisica Moderna 1



venerdì 30 dicembre 2011

Seminario: AMARE CIO' CHE E'. The Work of Byron Katie


Seminario: AMARE CIO' CHE E'. The Work of Byron Katie

Una Via di Pace. In viaggio tra Israele e Palestina di Mario Boccia, Andrea Semplici (Terre di Mezzo)


Una Via di Pace



Akko, Haifa, Taybe, Tulkarem, Nablus, Gerico: tre città israeliane e tre palestinesi unite da un itinerario di pace che, tappa dopo tappa, ci porta a scoprire i paesaggi, i cibi, i profumi, la storia antica e recente, i volti e le abitudini di una terra difficile ma bellissima.Come scrive l'autore, "incontrare la gente nei caffè, perdere tempo nelle piazze, guardare, nelle ore del mattino, il passeggio delle donne, aiuta a ricomporre qualche frammento del complesso mosaico di quanto è accaduto negli ultimi sessanta anni".
Un reportage che è anche una guida, con suggerimenti utili per chi voglia percorrere la stessa strada, sapendo che ogni viaggiatore è un filo che contribuisce a ordire un tessuto di pace.

Luoghi di Meditazione, di Pellegrinaggio, di Spiritualità di Paola Giovetti (edizioni Mediterranee)


Luoghi di Meditazione, di
Pellegrinaggio, di Spiritualità


In questa nostra epoca frenetica e dominata dalla velocità sembrano quasi un controsenso, o forse una sfida: sono i luoghi del raccoglimento, del silenzio, della meditazione. Luoghi dove si ritrova se stessi, ci si ricarica di energia, si recupera l'armonia interiore messa a dura prova dalla convulsa e stressante vita quotidiana. In Italia di questi luoghi di raccoglimento e di meditazione ce ne sono tanti, molti più di quanti si potrebbe pensare: nelle città, nelle campagne, sulle colline, in montagna, in riva al mare, improntati alle tradizioni più diverse: cristiana, induista, buddhista, islamica e altro ancora, passando per una grande varietà di origini, tradizioni e fondatori. Questo libro traccia, per quanto possibile, una mappa di questi luoghi, suddivisi per tradizione e orientamento: templi, monasteri, santuari che custodiscono antiche memorie, e istituzioni moderne, create appositamente ai giorni nostri per ospitare iniziative religiose e laiche più recenti, o da poco approdate in Italia. Scopo comune: insegnare a meditare, secondo regole, rituali e discipline diverse, antiche e moderne, ma tutte tese a mettere il praticante in condizione di ritrovare il proprio centro , calmare la mente, far pace con se stesso, con il prossimo e con il mondo, dare un senso alla propria vita, intraprendere il cammino che conduce al divino, al Dio che vive nel profondo di ognuno di noi. Con gradualità, poco a poco, un passo dopo l'altro, un orizzonte dopo l'altro. Nel libro si parla anche della "meditazione in movimento", ovvero il pellegrinaggio, un tema importante e molto suggestivo, ricco di storia, tradizioni, spiritualità. Camminando con la mente rivolta alla meta del pellegrinaggio, alla sua storia e alle vicende ad essa legate, si compie una meditazione spontanea che arricchisce e rasserena. Come scrive l'autrice: "Un viaggio straordinario, pieno di sorprese e di scoperte, di incontri con persone insolite e ricche di spessore e spiritualità, che mi ha coinvolta e arricchita e che ora offro con amore a chi è interessato a questo tipo di esperienza".

OGGI MANGIO DA … 111: CANTINA GARIBALDI



























“Vi ricordiamo che il menù della Cantina cambia in qualche primo e qualche secondo ogni 2 o 3 giorni per non annoiare gli assidui, ma anche e soprattutto perché reperiamo molte delle nostre materie prime personalmente e quindi vi proponiamo tutto ciò che di freschissimo abbiamo acquistato. Questo serve anche per non annoiare cuochi e personale di sala che così hanno sempre qualcosa da dirvi!!

Riso Venere Nero al gorgonzola
Riso Rosso Selvatico al Taleggio
Riso Vialone Nano  con zucchine, zafferano e tosone
Riso Carnaroli  con luppolo fresco
Tagliatelle con farina di farro biologico al sugo di guanciale
Tagliatelle di castagne con ricotta e noci
Pasta artigianale ai pistacchi di Bronte
Fusilli artigianali all’ubriaca
Cavatelli con salsiccia e radicchio
Pasta artigianale “alla Norma” con “Frant” friulano
Farro nostrano con pancetta e gorgonzola (con farro dell’Az.Agr.Zanni)
Zuppe di cipolle; di porri patate e porcini
Tortelli : ci dicono essere validissimi, ma speciali quelli di radicchio al taleggio
Qualsiasi tipo di pasta condita con il nostro soffritto
Cappellacci alla romagnola col ragù
Guanciale di maiale con patate e polenta
Stinco di maiale al forno
Brasato di bufalo o luganega di bufalo (da bufali allevati sulle nostre colline: Az.Agr.Il Girasole)
Filetto di maiale al sugo d’uva
Chili con carne
Roastbeef di controfiletto alla griglia con aceto balsamico
Spalla di S.Secondo con parmigiano e aceto balsamico
Speck affumicato alla griglia
Costine di maiale al forno
Salama da sugo ferrarese con purè
Dolci tutti di nostra produzione.

La carta dei vini e delle birre è fatta con amore e passione cercando sempre di selezionare il meglio ai migliori prezzi.  Ci siamo “sacrificati” ad assaggiare tutto ciò che proponiamo per essere anche sempre preparati a consigliare ciò che fa per voi.

QUESTO LAVORO NON SI PUO’ FARE SENZA AMORE, SI RESISTEREBBE POCO E INVECE ORMAI DA 11 ANNI SIAMO QUI A CERCARE DI PROPORRE UNA CUCINA GENUINA E UN PO’ ORIGINALE: FATEVI CONSIGLIARE DA NOI, E’ NEL NOSTRO INTERESSE FARVI STARE BENE.

Il nostro sforzo è quello di produrre tutto in casa acquistando solo materie prime di qualità. Slow Food ha premiato questo nostro lavoro con la presenza sulla guida delle “Osterie d’Italia” nel 2007, 2008, 2009 e 2010 Non dimentichiamo che molti musicisti importanti hanno suonato dentro il nostro piccolo locale, facendoci sempre grande onore.”


CANTINA GARIBALDI
Piazza Garibaldi - Cavriago (Reggio Emilia)
tel. 0522 372065 - cell. 335 5826060
e-mail: osteria@cantinagaribaldi.it
p.iva 01840260358”


E. Vogel Custom Boots and Shoes to measure since 1879


























“E. Vogel Inc. was established in 1879 by Egidius Vogel in lower Manhattan very close to our present location. The tradition of highest quality has continued through the years with the 2nd generation Harold Vogel Sr. to the 3rd generation Jack and Hank (Harold Jr.) Vogel, and now the 4th Dean Vogel and his cousin Jack Lynch. Our boot and shoes are manufactured by the finest craftsmen in the world of the very best materials available. Our clientele and dealer system extend throughout the United States and abroad. Leading riders, The United States Equestrian Team, and most of the foreign equestrian teams, all use our boots. We also make fine bespoke shoes, which has always been a trademark of Vogel. It is our mission to ensure that E. Vogel Custom Boots and Shoes will continue to provide the finest footwear available for years to come. That's our "Commitment to Excellence."
Sincerely
Dean M. Vogel
President”.


La Via della Costa di Monica D'Atti e Franco Cinti (Terre di Mezzo)


La Via della Costa


Quasi 300 chilometri a piedi (o in bici) da Mentone, sul confine francese, fino a raggiungere la Via Francigena a Sarzana. Un percorso ininterrotto attraverso la Liguria, da Ponente a Levante, immersi in uno degli paesaggi più belli d'Italia, tra terrazzamenti sul mare, riviere fiorite, boschi e paesini ricchi di storia, fatica e spiritualità. Dal santuario di Nostra Signora della Guardia a quello di Soviore sopra Monterosso nelle favolose Cinque Terre, dalla ridente Sanremo alla Genova multicolore, dal mare trasparente di Camogli e di Sestri Levante fino alle prime alture dell'Appennino ligure. Con tutte le indicazioni pratiche: la descrizione dettagliata del percorso a piedi e le varianti per la bici, le carte per orientarsi, le altimetrie, dove trovare ospitalità e i luoghi da visitare.

JOSH’S BLOG




“About the blog: What is the focus of my blog? I have no idea. My blog probably best fits into the "daddy blogger" category because most of my posts revolve around my experience as a Dad. However, you'll likely find all kinds of miscellaneous and mostly-useless information here.
Why do I blog? I love my life. I wanted to always remember why I love my life. Blogging seemed to be a great way to keep a man-diary of everything going on in my life…without having to call it a "man-diary." To be honest, I fully expected my third blog entry to be titled "Forget it. I'm tired of blogging. Just follow me on Twitter." Much to my surprise, my blog continues. It has been a wonderful diversion from my day-to-day grind. Here is a better summary of "why I blog": Why I Blog.
About Josh: I'm a native Amarilloan and have been back in town for 7 years.  Aside from my day job (the promotion of which is not the purpose of this blog) I'm active in the community, serving on the boards of Faith City Ministries and Amarillo Young Professionals, as well as the advisory board of Texans for Israel. My wife, Careese, and I are proud parents of 6 kids under the age of 7. We are active in our local congregation, Paramount Baptist Church. Thanks for reading! Head on over and like my blog on Facebook here: my blog's Facebook page...mainly because it looks kind of sad if I'm the only one who likes my blog.”


TALLER WHEN PRONE – Poems by Les Murray (Farrar, Straus and Giroux)






















“Taller When Prone is Les Murray’s first volume of new poems since The Biplane Houses, published five years ago. These poems combine a mastery of form with a matchless ear for the Australian vernacular. Many evoke rural life here and abroad—its rhythms and rituals, the natural world, the landscape and the people who have shaped it. There are traveler’s tales, elegies, meditative fragments, and satirical sketches. Above all, there is Murray’s astonishing versatility, on display here at its exhilarating best.

Fame

We were at dinner in Soho
and the couple at the next table
rose to go. The woman paused to say
to me: I just wanted you to know
I have got all your cook books
and I swear by them!

I managed
to answer her: Ma'am
they've done you nothing but good!
which was perhaps immodest
of whoever I am.”

VAGA















Da più di 20 anni VAGA ha impostato la propria attività valorizzando gli aggregati silicei con processi produttivi sempre più efficienti e con impianti di produzione all’avanguardia; prestando sempre particolare attenzione all’innovazione, alla qualità, all’ambiente e alla sicurezza. Il nuovo impianto di imballaggio e produzione di malte preconfezionate per il settore edile è il fiore all’occhiello di questo processo; con le nuove linee dedicate a finiture, calcestruzzi, malte da muratura e sottofondi, ci permette di essere un partner sicuro ed affidabile nel mondo dell’edilizia tradizionale. L’innovazione non si ferma, VAGA apre le porte alle più moderne tecniche della Bioedilizia con i nuovi prodotti, marcati BIO, realizzati solo con materie prime NATURALI di alta qualità e che per le loro caratteristiche sono ideali per essere utilizzati in costruzioni Biocompatibili, realizzando così ambienti sani e traspiranti. Per VAGA è solo l’inizio di un corso rivolto a traguardi sempre più ambiziosi per collocarsi da leader in un mercato sempre più competitivo. Azienda con Sistema di Gestione per la Qualità certificato secondo lo standard UNI EN ISO 9001:2008


Kamen n. 40

























È  stato pubblicato in questi giorni il quarantunesimo numero (n. 40, Gennaio 2012), della rivista  di poesia e filosofia Kamen’ con le sezioni di Poesia, di Filosofia e di Materiali. Il numero è dedicato alla memoria della grande poetessa svedese Birgitta Trotzig (1929 –  2011), redattrice della rivista, scomparsa il 14 maggio.
La sezione di Poesia curata da Karen  Mirzoian è dedicata al poeta armeno Parouir Sevak. Oltre ad una selezione di poesie è presente la nota di Amedeo Anelli,  “Piccola nota per Sevak”.
Paruir Sevak  (in realtà Paruir Rafaelovic Kazarian) nacque il 26 gennaio del 1924 in Armenia nel villaggio di Sovetashen  nella regione dell’Ararat. Si laureò  nel 1945 in Filologia all’università di Erevan. Dal 1951 al 1959 Sevak studiò e lavorò a Mosca presso l’Istituto di Letteratura Maksim Gorkij. Il capolavoro che lo ha reso famoso e premiato è il poema lirico-narrativo scritto nel 1959 Il campanile che non tace mai. È un testo dedicato al genocidio e al compositore Komitas. Debuttò in letteratura negli anni ’40 e scrisse per circa 30 anni scavando nelle radici della poesia armena multisecolare e in quella mondiale. Creò un suo mondo poetico irripetibile conquistandosi un posto di rilievo nella letteratura classica armena. Dopo una vita travagliata, e anche di ricerche sulla letteratura del passato e del presente, morì a soli 47 anni con la moglie, in un incidente stradale, il 17 giugno del 1971. Le sue opere sono state tradotte in molte lingue fra cui  inglese, russo, ungherese, tedesco,  polacco, estone e georgiano.
La sezione di Filosofia è la sesta selezione di Scritti sull’Umorismo dal 1860 al 1930. Questo numero è interamente dedicato alla caricatura. Oltre al saggio introduttivo di Daniela Marcheschi contiene scritti di Paul Gaultier, scelta da“Le rire et la caricature (1906)”, di Ettore Allodoli, da “La caricatura inglese (1929)”, di Lucien Refort, Préface da “La caricature littéraire (1932).
La sezione di Materiali contiene lo scritto di Paolo Rossi del 1944, di cui avevamo già pubblicato il Guicciardini criminalista, dal titolo I Partiti contro la democrazia.
Paolo Rossi nasce a Bordighera il 15 settembre del 1900, figlio di Iride Bagnara e del noto avvocato penalista Francesco Rossi. Nel 1918 si iscrive a Giurisprudenza a Genova, ma frequenta anche le lezioni di Giuseppe Rensi alla facoltà di Filosofia, rimanendone affascinato. In quel periodo inizia a collaborare con «Il Lavoro» e, non ancora ventenne, è picchiato per la prima volta dai fascisti. Nel 1923, laureato in Giurisprudenza e iscritto d’ufficio all’Ordine degli avvocati, diventa il più giovane avvocato d’Italia. Subito dopo il padre lo manda a far pratica per un anno da un amico avvocato di Liverpool, dove conosce Mario Praz. In Inghilterra prende con il servizio segreto inglese contatti che mantiene per tutta la durata del Fascismo. Tornato in Italia si dichiara apertamente antifascista e alla fine del 1926 squadristi fascisti distruggono lo studio e l’abitazione suoi e di suo padre. Nel 1927 collabora alla rivista «Pietre», con gli amici Francesco Manritti, Giuseppe Rensi e il libraio Mario Bozzi; in quel periodo conosce Carlo Rosselli che all’Università di Genova sostituisce il prof. Arias nel corso di Economia Politica. Rosselli influenza molto i giovani universitari antifascisti di Genova, con la sua visione antitotalitaria, ma non marxista-comunista. Nell’aprile del 1929 Rossi scrive per «Il Foro ligure – Temi genovesi» il suo primo saggio di Diritto Penale dal titolo “Ingiuria e diffamazione nel progetto di codice penale”. Nel 1932 esce il primo libro, La pena di morte e la sua critica, che è sequestrato e dato alle fiamme perché in concomitanza con la reintroduzione della pena capitale. Nel frattempo si sposa con Giuseppina (Giugi) Bagnara. Nel 1937 scrive il suo secondo libro, Scetticismo e dogmatica nel diritto penale, che seguirà la stessa sorte del primo. Nel 1938 esce Il Manifesto della Razza e ne resta profondamente ferito; intanto non può far sentire la sua voce, avere nessuna cattedra a causa dell’obbligo di giuramento di fedeltà al fascismo. Nel 1939 scrive La riforma penale inglese, e poiché Genova è troppo pericolosa con la moglie Giuseppina decide di andarsene in Toscana, a Lucca, dove acquista la villa Burlamacchi di Gattaiola. Qui si trasferisce nel 1940 quando l’Italia entra in guerra. Durante il conflitto, si rifugiano a Gattaiola molti amici e conoscenti, tra cui Giuseppe Rensi, Enrico De Negri ed alcuni amici ebrei. Nel 1943 scrive Guicciardini criminalista. Nel periodo dal 1934 al 1943, ha però scritto tutta una serie di saggi innovativi su questioni di carattere penalistico e criminologico, collaborando a riviste come «Criminalia», diretta all’epoca da Eugenio Florian. Dopo il 1943 i coniugi Rossi aiutano molti giovani a sfuggire ai rastrellamenti; andato a Barga (Lucca), Rossi entra in contatto con la Resistenza e a far parte del gruppo del CLN XI zona. Nel 1945 pubblica I partiti contro la democrazia, e alla fine della guerra è incaricato di Diritto Penale all’Università di Pisa; nel 1946 viene eletto nell’Assemblea Costituente dei 75, nei ranghi del Partito Socialista. Il 15 ottobre del 1947 è chiamato a far parte della Commissione dei 18 redattori per la messa a punto definitiva del testo costituzionale. In quello stesso anno gli è affidata la cattedra di Diritto Penale all’Università di Genova. Nel 1948 è rieletto alla Camera dei Deputati nel collegio di Genova. Nel 1950 per la Mondadori cura una antologia di scritti su Carlo Cattaneo dal titolo La società umana; nel 1951 pubblica L’insurrezione di Milano nel 1848. Dal 1955 al 1957 è Ministro della Pubblica Istruzione nel governo Segni e il 12 giugno 1958 assume la vice-presidenza della Camera dei Deputati (riaccadrà negli anni  avvenire). Il primo settembre del 1961 è nominato dal Ministro degli Interni Scelba Presidente della Commissione di studio sui problemi dell’Alto Adige, detta dei «19»: il rapporto conclusivo sarà pubblicato sulla rivista «Relazioni internazionali» nel 1964. Il 2 maggio 1969 è nominato Giudice Costituzionale; ma trova il tempo di studiare e dal 1970 al 1973 pubblica i quattro volumi della sua Storia d’Italia dal 476 ai giorni nostri, ricca di informazioni e testimonianze importanti. Dal 18 dicembre 1975 al 9 maggio 1978 (con proroga al 2 agosto 1979) è Presidente della Corte Costituzionale. Il 24 maggio 1985 muore a Lucca e viene sepolto nel piccolo cimitero di Gattaiola.

Kamen' n. 40 - Gennaio 2012
pp. 128 - € 10,00
Editrice Vicolo del Pavone

Introduzione Alla Fisica Moderna 0


giovedì 29 dicembre 2011

Il mangiarozzo 2012 di Carlo Cambi (Newton Compton)


Il Mangiarozzo 2012 Mediocre


L'antiguida enogastronomica per eccellenza è ormai divenuta un piccolo ma consolidato fenomeno editoriale. Qui non si danno giudizi o punteggi, ma si offrono consigli, suggerimenti e suggestioni.
Qui si racconta l'Italia "del buono" attraverso ricette, personaggi e sensazioni raccolte in oltre 1300 osterie, trattorie e ristoranti che custodiscono e propongono la vera cucina tradizionale. Locali a conduzione familiare, di lunga presenza o storica location, legati alle produzioni agricole, alla stagionalità e che offrono un pasto completo (vini esclusi) sotto i 45 euro. Ma II Mangiarozzo è anche un libro anticrisi: buona parte dei ristoratori recensiti pratica uno sconto o offre un omaggio a tutti i lettori che si presentano con il volume nell'edizione corrente. Un testo indispensabile: una mappa per orientarsi nelle proposte culinarie di zona, un affascinante viaggio sentimentale e un manuale di educazione al gusto. In poche parole, uno strumento fondamentale per capire, scoprire e apprezzare il nostro Paese. Senza spendere un occhio della testa.

SWAMPLANDIA! by Karen Russell (Knopf)























“From the celebrated twenty-nine-year-old author of the everywhere-heralded short-story collection St. Lucy’s Home for Girls Raised by Wolves (“How I wish these were my own words, instead of the breakneck demon writer Karen Russell’s . . . Run for your life. This girl is on fire”—Los Angeles Times Book Review) comes a blazingly original debut novel that takes us back to the swamps of the Florida Everglades, and introduces us to Ava Bigtree, an unforgettable young heroine. The Bigtree alligator-wrestling dynasty is in decline, and Swamplandia!, their island home and gator-wrestling theme park, formerly #1 in the region, is swiftly being encroached upon by a fearsome and sophisticated competitor called the World of Darkness. Ava’s mother, the park’s indomitable headliner, has just died; her sister, Ossie, has fallen in love with a spooky character known as the Dredgeman, who may or may not be an actual ghost; and her brilliant big brother, Kiwi, who dreams of becoming a scholar, has just defected to the World of Darkness in a last-ditch effort to keep their family business from going under. Ava’s father, affectionately known as Chief Bigtree, is AWOL; and that leaves Ava, a resourceful but terrified thirteen, to manage ninety-eight gators and the vast, inscrutable landscape of her own grief. Against a backdrop of hauntingly fecund plant life animated by ancient lizards and lawless hungers, Karen Russell has written an utterly singular novel about a family’s struggle to stay afloat in a world that is inexorably sinking. An arrestingly beautiful and inventive work from a vibrant new voice in fiction.”

OGGI MANGIO DA … 110: RISTORANTE BOSCO


















“C’era e c’è ancora l’antica stazione di posta dei cavalli, sulla strada che da Reggio Emilia porta a Sassuolo; qui, prima ancora dell’avvento del motore esisteva un’antica trattoria. L’edificio lo potete ancora scorgere sulla strada che porta a Scandiano, nella parte nuova invece troverete il nostro ristorante, gestito con passione dal 1985 dalla nostra famiglia: Graziella Violi e Loris Fiaccadori in cucina; Cesare Fiaccadori, sommelier professionista con Manuela e Francesca in sala”


THE STARTING LINE in New York




















“THINK OF THE STARTING LINE as the epicenter of Chelsea's casual lifestyle. Not a style, really, but an attitude that says there is no style but what feels right for you. You know, T-shirts that take the words right out of your mouth and put a new spin on them. Sneakers you have to have & before you even knew you wanted them & and before everyone else has them. Clubwear, gymwear, streetwear, swimwear, outerwear, underwear, hot accessories that nail the scene down cold. Is shopping this ahead-of-the-curve, this up-close-and-personal, actually possible online? Starting now it is. That's why we call it The Starting Line.

The Starting Line
180 8th Ave (corner of 19th and 8th)
NY, NY 10011
(212) 691.4729
gstart180@aol.com

Hours
Monday - Thursday: 11:30 AM - 9 PM
Friday & Saturday: 11:30 AM - 10 PM
Sunday: 12 PM - 7 PM

Directions - Subway
A C E to 14th St; walk 5 blocks north
1 9 to 18th St; walk 1 block west, 1 block north

Steven Gomillion, photographer // Shawn Russel, model
SCOER Media, site design”.


Il libro del giorno: Empower Your Vision di Paolo Svegli (Consorzio editoriale)


Empower Your
Vision


Allargare i nostri orizzonti è un modo per creare quello che non pensavamo che fosse possibile. Attraverso le vicende di viaggio in Sudafrica di un team aziendale ci rendiamo conto di come ognuno di noi stia facendo il proprio viaggio, affrontando i propri mostri, bestie feroci, squali...Le storie che si intrecciano sono tante, e tanti sono gli spunti di riflessione: la leadership visionaria di Nelson Mandela, che ha saputo creare una realtà che non era ritenuta possibile nel suo mondo; la scelta di un'azienda di fare esperienze straordinarie per fare emergere le capacità straordinarie dei componenti del proprio team; le sfide che ogni persona ha vissuto in questo percorso. Il racconto è punteggiato da riflessioni sugli aspetti dell'efficacia di una mentalità sportiva, sulla capacità di poter dare il meglio di noi in ogni situazione, evidenziando metodologie e atteggiamenti determinanti sui risultati. Durante questo viaggio ci rendiamo conto di come in ogni momento della nostra vita possiamo determinare i nostri standard e di come possiamo sempre giocare per realizzare visioni sempre più elevate.

URETEK e Mario Tozzi






“Chi è Uretek - Uretek nasce nel 1990 e si occupa da sempre del consolidamento dei terreni mediante iniezioni di resina espandente. La mission aziendale è sempre stata rivolta alla ricerca ed alla sperimentazione. Una filosofia ed un impegno tanto forti che nel 1996 hanno dato i loro frutti: Uretek presenta un metodo straordinario per incrementare la capacità portante dei terreni. Nasce DEEP INJECTIONS® e si apre una nuova strada di ricerca sulle resine espandenti. Uretek è da sempre leader in questa tecnologia. Perché l’ha inventata.
Storia - Dal 1990 ad oggi, la storia di Uretek® è fatta di ricerche, sperimentazioni e nuove invenzioni.
Nel 1996 DEEP INJECTIONS fa la sua prima comparsa nel mercato. Il successo è tale che la URETEK® conosce ritmi di crescita esponenziali.  Mantiene e rafforza l’indole pionieristica: ancora ricerca e ancora sperimentazione. Nel 2001 viene depositata la richiesta per un nuovo brevetto europeo riguardante una resina ad elevata pressione d'espansione, sviluppata in collaborazione con l’Università di Padova. Si tratta di Geoplus®. Nel 2004 un’altra innovazione fa la sua apparizione: Walls Restoring®, una nuova tecnologia per la ricostruzione del legante ammalorato all’interno di strutture murarie. Nel 2006 Cavity Filling® risolve il problema del completo riempimento e stabilizzazione di cavità sotterranee. Nel 2008 Uretek S.r.l. ottiene la Certificazione di Sistema di Gestione di Qualità UNI EN ISO 9001:2000 (numero certificato 50 100 7969) per la progettazione ed esecuzione di interventi di consolidamento di terreni di fondazione con iniezioni di resine espandenti. Un' azienda giovane che ha già fatto storia”





I prodotti qui in vendita sono reali, le nostre descrizioni sono un sogno

I prodotti qui in vendita sono per chi cerca di più della realtà

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