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domenica 11 marzo 2012

Occupy Wall Street di Riccardo Staglianò (Chiarelettere edizioni)


Di certo gli indignati di Occupy Wall Street sanno cosa non vogliono. Ovvero il perdurare di questa insostenibile diseguaglianza economica dove l’1 per cento della popolazione controlla il 40 per cento della ricchezza. Loro sono il restante 99 per cento. Quelli lasciati cadere nel tritacarne del capitalismo finanziario. Che si sono stancati di veder privatizzare i guadagni e socializzare le perdite.
Riccardo Staglianò è entrato dentro al movimento. Nel libro ne racconta in presa diretta la genesi. Le storie dei protagonisti e la loro visione del mondo. Ha partecipato ai loro gruppi di lavoro. Prove tecniche di democrazia diretta, dove ogni decisione si prende all’unanimità. Niente leader («Il potere corrompe»). Niente richieste specifiche («Non chiediamo permesso al sistema; ci riprendiamo ciò che ci appartiene»). Con i riferimenti culturali più diversi, da Gandhi a Gene Sharp. Una cocente delusione per Obama. E il sostegno di intellettuali da tutto il mondo, dal premio Nobel Stiglitz a Naomi Klein, Slavoj Zizek e Roberto Saviano.
Alla domanda «Quanto resisterete?» rispondono: «Anche tutta la vita. Non avendo un futuro, siamo qui per inventarcelo». Li hanno chiamati ingenui, ma nella dittatura del cinismo potrebbero essere un antidoto. Se anche otterranno poco, sarà comunque tutto guadagnato. Con la passione che ci mettono, poi, nessun esito è da escludere. Come dicono in America, only the sky is the limit, non c’è limite a dove potrebbero arrivare.


Riccardo Staglianò, quarantatré anni, è nato a Viareggio ed è giornalista de «la Repubblica». È autore di Bill Gates. Una biografia non autorizzata (Feltrinelli 2000) e de L’impero dei falsi (Laterza 2006) sul traffico di mer­ci contraffatte dalla Cina all’Europa. Per Chiarelettere ha pubblicato con Raffaele Oriani I cinesi non muoiono mai (2008), Miss Little China, che accompagna l’omonimo documentario di Riccardo Cremona e Vincenzo de Cecco (2009), Grazie (2010) e Toglietevelo dalla testa (2012).

sabato 10 marzo 2012

Oggi mangio da … n. 176: Ristorante Trattoria del Caveoso

“Dopo una trentennale esperienza nella ristorazione, dal maggio 2011 i due soci del Ristorante del Caveoso accolgono i loro graditi ospiti in un ambiente scavato nella roccia, caldo ed elegante, dotato di una splendida terrazza esterna estiva sulla via principale di accesso al sasso Caveoso.
I signori ospiti si lasciano consigliare con fiducia da Nicola e Mimmo, che hanno la cura di scegliere per loro prodotti squisitamente locali, dai ricchi antipasti di verdure, salumi e formaggi assortiti, ad una vasta scelta di paste fresche artigianali, di ottime carni provenienti esclusivamente da pascoli lucani e cotte sulla brace a vista.
Imperdibili le preparazioni con il prelibato tartufo del Pollino fornito direttamente dal "Re del Tartufo". Lo chef si impegna a mantenere inalterati il più possibile i sapori di una volta, rievocando al palato gusti antichi, spesso riproponendoli tuttavia in chiave innovativa e creativa.
Il pasto non può non concludersi con la degustazione dei dolci fatti in casa, deliziosi, seguiti da un nocino (digestivo a base di noci) o da un'ottima grappa. Accurata la selezione dei vini.
info@ristorantedelcaveoso.it”


Il libro del giorno: Insegnamenti e Messaggi da altre Dimensioni di Carlo Biagi (Cerchio della Luna edizioni)


Insegnamenti e Messaggi
da altre Dimensioni


Quante volte nella vita ci siamo fatti domande alle quali non abbiamo saputo  rispondere?  "Perché sono qui? Qual è lo scopo della vita?" Sono domande che si annidano nella nostra mente per anni e, poiché siamo incapaci di dar loro una risposta, esse ci seguono fino alla fine dei giorni. "Questo libro contiene messaggi pervenuti, nel tempo, dai Maestri di altre dimensioni che hanno guidato tutta la mia vita. Messaggi e insegnamenti che potranno servire, se letti con fede e speranza, e trasformare la vostra vita in una strada di luce. Leggendo questi messaggi, che vanno aldilà del tempo e dello spazio, potrete trovare, nelle parole dei Maestri, la forza di affrontare e superare anche le esperienze più difficili che si potranno presentare durante la vostra vita"
“Non è facile per gli uomini riconoscere l'esistenza di altri mondi o dimensioni che non vedono, non sentono e non riescono a immaginare. Ciò é dovuto al fatto che per poter comprendere il mondo dell'invisibile bisogna avere sviluppato i sensi psichici che ci permettono di sentire, vedere e vivere l'astrale e tutte le dimensioni parallele alla nostra, che sono ciò che noi chiamiamo l'aldilà. Queste dimensioni sono popolate da esseri che non possiamo vedere con gli occhi materiali ma  che ci guidano nella nostra evoluzione. Nell'universo esiste una energia, un codice, che tiene aggregati gli elementi che compongono tutte le forme di vita esistenti: questa forza è anche dentro di noi e possiamo dirigerla a vantaggio della salute, della felicità e della pace interiore nostra e di tutti gli uomini. Il codice-energia è immortale ed è ciò che di noi rimarrà dopo la morte fisica e che ci porta a vivere e comprendere "il regno di Dio" che, come Gesù disse più volte ai suoi discepoli, è dentro di noi. Siamo ritornati sulla terra per migliorare e affinare la nostra evoluzione. L'eterna ricerca dell'uomo, le risposte e gli scopi della sua vita sono dentro di lui: scritte nella sua anima, nel suo centro spirituale, che è ciò che si evolve in ogni discesa, diventando sempre più brillante e trasparente. "L'anima è il motore della vita ed è l'energia che ha percorso, nel tempo, l'universo e sta attraversando l'eternità per evolversi ed uscire dalla catena delle esistenze" (Carlo Biagi)


ITW


“The History of ITW - During its nearly 100 years of existence, ITW's recipe for success has been focused on creating value-added products for key customers around the world. We do this by growing our business and making acquisitions that provide additional product solutions to our customers. We invite you to learn more about the history of our company.
The beginning - In 1912, on the eve of World War I, Chicago financier Byron L. Smith placed an ad seeking an investment opportunity for “a growing manufacturing business.” Four men answered: Frank W. England, Paul B. Goddard, Oscar T. Hogg and Carl G. Olson. Together, these forward-thinking businessmen formed a company to manufacture and sell metal-cutting tools. The company expands its original metal cutting tool products to include truck transmissions, pumps and other items for America’s World War I effort. The genesis of Signode, which later joins ITW, begins with John (Jack) W. Leslie’s investment in a company that incorporates coil steel strap and seals for packaging containers and products. The DeVilbiss family works diligently to combine an adjustable atomizer with a spray gun. Their innovation results in the development of spray finishing for the application of paint. DeVilbiss later becomes a significant portion of ITW’s business.
C.C. Hobart and his sons, Edward A. and William H., incorporate Hobart Brothers Company, another business that will later be acquired by ITW. Initially, the company will market a battery charger.

1920s - ITW engineers develop the Shakeproof twisted tooth lockwasher, based on a design originated by Richard K. Hosking. Hobart Brothers builds its first electric arc welder.
Another future ITW welding operation is launched when Niels Miller recognizes a market for small, affordable arc welders that operate from household single-phase power. Using scrap sheet metal, core and coil materials, he hammers together his first AC welder in his basement.
1930s - Harold Byron Smith, grandson of Byron L. Smith, joins the company and later succeeds his father, Harold C., as president. Hobart Brothers produces its first coated electrodes and enters the welding filler metal business. Harold Ransburg experiments with applying high voltage in spray painting to reduce waste and improve even surface coating. Over time, his company grows its electrostatic painting capabilities before being acquired by ITW.
1940s - ITW’s contributions during WWII include representation on the War Production Board and development of a new timesaving wafer cutter to rifle heavy artillery barrels. Led by Harold B. Smith, ITW first decentralizes its operations to better focus on specific markets—a strategy the company maintains today. The Shakeproof business moves its offices from Chicago to Elgin, Illinois. The Elgin site still serves as the unit’s U.S. headquarters today. In its new location, Shakeproof begins manufacturing plastic fasteners and components.
1950s - In order to expand success of Shakeproof’s plastic fastener and components lines beyond automotive applications, the Fastex operating unit is created to develop these products for other mass production industries. Two new operations are formed to provide major contributions to the general industrial and defense sectors. The Licon division begins production of electric switches and related products, which grows and expands to become ITW Switches. In addition, Spiroid, known for its right-angle gear product, builds upon the company’s original hobs and milling cutter lines to expand the company’s metal fabrication capabilities.
1960s - By its 50th anniversary, the company has been officially named Illinois Tool Works (ITW) and is listed shortly thereafter on the New York Stock Exchange with an initial stock price of $26. Since then, ITW’s performance has been consistently strong—each new decade has added significantly to the company’s growth. Fueled by its product developments for the construction industry, ITW became the only company in the world to produce fastening systems for wood, metal and concrete/masonry applications. Concurrently, the beverage packaging industry was transformed when the new Hi-Cone operating unit invents the six-pack ring carrier. ITW extends its global reach when German components manufacturer Ateco and Australian company W.A. Deutsher are acquired. Ateco joins to provide Shakeproof and other products to European markets, and W.A. Deutsher furthers ITW’s reach into the region’s construction, industrial and packaging markets.
Diversifying a portion of Shakeproof’s capabilities results in the formation of Buildex, a new business unit that becomes a leading supplier for the construction industry.
1970s -The 1970s saw rapid growth of ITW’s manufacturing of components, fasteners, filters and assemblies for automotive companies around the world, along with new capabilities to provide sealants, sorbent materials and other specialty chemical products used in industrial maintenance. ITW acquires Chronomatic, which utilizes proprietary polymer technology on dashboard controls and other components, to further its capabilities aimed at the automotive industry. As a result of Fastex’s continuing advancements in the use of plastics, the Deltar operating unit is formed to augment ITW’s capacity to supply automotive components. With the acquisition of Devcon, ITW takes a major step to solidify its ability to supply adhesives and epoxies for a variety of industrial applications.
1980s - In the 1980s, ITW began to increase significantly its acquisition activity and extend its reach. More than three dozen acquisitions serving both existing and new markets were made, including Dykem, Magnaflux, Mima, Minigrip, Norwood Marking, Paslode, Philadelphia Resins, Plastiglide, Ransburg Corporation (with its Gema, Micro-Poise and SIMCO businesses), Shippers Paper Products, Signode and SPIT. The company nearly doubled its revenues with the purchase of Signode, a leading multinational manufacturer of metal and plastic strapping, stretch film, industrial tape, application equipment and related products. By the close of the decade, ITW entered the finishing systems market with acquisitions of companies that provide liquid and powder applications for conventional and electrostatic painting. A portion of Fastex becomes the basis for the new Nexus operating unit, which extends ITW’s role as a supplier of plastic products to a variety of consumer applications.
ITW enters a number of joint ventures domestically and internationally, including the formation of Zip-Pak with Dow Chemical. ITW later repurchases Dow’s interest in order to combine Zip-Pak with the Minigrip business.)
1990s - During the 1990s, acquisitions increased ITW’s presence in the important metal fabrication and welding markets. ITW also increased its reach in the consumer and industrial packaging markets with enhanced capabilities in case sealing, carton printing, decorating, protective shipping, shrink and stretch wrapping and palletizing products and systems. Approximately 100 worldwide acquisitions were made during this time, including Akron Standard, Anchor Fasteners and Stampings, CS Packaging, DeVilbiss/Volstatic, Dynatec, Hobart Brothers Company, Miller Group, Orgapack, Trans Tech, United Silicone and Vortec. The acquisition of Premark International, a manufacturer of commercial food equipment and laminate products, marks the largest acquisitions in ITW’s history. Premark’s well-known brand names include Hobart, Wilsonart, Vulcan and Traulsen.
2000 - ITW’s proven strategies of increasing market penetration with product innovations, extending current products to new industries and acquiring businesses that improve customer offerings provide the foundation for continued success in the 21st century.
Today, our 825 decentralized business units in 52 countries employ approximately 60,000 men and women who are focused on creating value-added products and innovative customer solutions. The dedication of our people is the basis for our success and longevity.”


CLARA GHELLI


“Dipinge sin da bambina. L'impegno lavorativo come dirigente presso l'ASCOM di Bologna e gli impegni famigliari rallentano per un certo periodo la sua produzione artistica. Trovato un equilibrio tra impegni famigliari e vita lavorativa, a metà degli anni '80 l'incontro col maestro Mario Nanni determina una svolta nella sua attività artistica. Il suo insegnamento, alcuni anni di studio e riflessione affinano la sua capacità artistica che porta all'inizio degli anni '90 alle prime mostre di rilievo. Si rileva che la fase iniziale del suo lavoro è caratterizzata da una meditazione sul tema degli alberi tradotti in linee verticali e masse geometriche, segnate da un intenso cromatismo, che costituiscono il tramite verso la successiva esperienza informale. A metà degli anni 90 la figura riappare in opere caratterizzate dalla mescolanza di formale ed informale. La componente spaziale, già presente nelle precedenti composizioni, si sviluppa ulteriormente arricchita dall'apporto della scomposizione cubista e delle dinamiche futuriste. Nel 2000 espone il ciclo di Biancaneve dove frammenti di cartoon disneyiani si sviluppano entro uno sfondo di matrice futurista: è in questa serie che assume evidenza il tema del doppio. Nel 2002 volge l'attenzione al tema del volto sempre ripreso dai fumetti. Le sue opere mettono a fuoco le zone più espressive del volto umano, come occhi e labbra, di solito illuminati da una luce spot entro una "cornice" creata dall'artista, una sorta di bordo chiaro, quasi un passepartout, che isola l'immagine. In quest'ultimo ciclo parlare di figura non è esatto, si tratta per lo più di testi sincretici che mescolano formale ed informale, linguaggi diversi presi in prestito dalla tradizione e dal suo superamento. Da un lato il disegno e la pittura, antiche forme di espressione, dall'altro la dimensione moderna dei personaggi dei fumetti. Un mondo già noto, ma con nuove implicazioni tutte da svelare. Ha partecipato a numerose mostre personali e collettive in Italia ed all'estero. Sue opere figurano nel Museo d'Arte delle Generazioni Italiane del '900 - G. Bargellini, Pieve di Cento (Bo).”  (l’opera riprodotta è di Clara Ghelli)




La Fine del Cristianesimo - Gesù e gli Apostoli non sono Esistiti: Le Prove di Alessio De Angelis, Alessandro De Angelis (Uno editori)


Gesù, Apostoli e santi evangelisti: è possibile stabilire se, secondo la storia, sono esistiti realmente?
Ermeneutica, storia e filologia indagano sull'esistenza di questi e altri personaggi neotestamentari e sulle origini del cristianesimo e dei Vangeli, fornendo risposta a domande come:
Perché nessuno storiografo del I e II secolo ha mai parlato di un messia chiamato Gesù?
Perché le uniche due testimonianze della sua esistenza, presenti nelle opere di Tacito e Giuseppe Flavio, sottoposte a una attenta analisi linguistica e filologica risultano essere dei clamorosi falsi?
Perché i quattro vangeli canonici, vale a dire gli unici documenti che testimoniano l'esistenza di Gesù, risultano essere dei falsi introdotti nel III secolo, ma redatti intorno a un fulcro del II secolo d.C.?
Perché alcune iscrizioni epigrafiche testimoniano l'esistenza dei cristiani prima della canonica venuta di Gesù?
Può la ricerca storica dimostrare la falsità dei racconti evangelici e attestare l'inesistenza di personaggi neotestamentari come gli Apostoli e san Paolo, quest'ultimo considerato come «l'inventore del Cristianesimo»?
La ricerca storiografica comparata, coadiuvata dagli studi filologici e numismatici, indaga con scrupolosità e acribia sull'esistenza storica di questi personaggi, aprendo nuove frontiere nel mondo dell'ermeneutica e dell'escatologia.

WHY BE HAPPY WHEN YOU COULD BE NORMAL? By Jeanette Winterson (Grove Press)


 “Jeanette Winterson’s novels have established her as a major figure in world literature. She has written some of the most admired books of the past few decades, including her internationally bestselling first novel, Oranges Are Not the Only Fruit, the story of a young girl adopted by Pentecostal parents that is now often required reading in contemporary fiction. Why Be Happy When You Could Be Normal? is a memoir about a life’s work to find happiness. It's a book full of stories: about a girl locked out of her home, sitting on the doorstep all night; about a religious zealot disguised as a mother who has two sets of false teeth and a revolver in the dresser, waiting for Armageddon; about growing up in an north England industrial town now changed beyond recognition; about the Universe as Cosmic Dustbin. It is the story of how a painful past that Jeanette thought she'd written over and repainted rose to haunt her, sending her on a journey into madness and out again, in search of her biological mother. Witty, acute, fierce, and celebratory, Why Be Happy When You Could Be Normal? is a tough-minded search for belonging—for love, identity, home, and a mother.”


ADA CULAZZO CON IL SUO DONNE E AMANTI (LUPO EDITORE) ALLA CORDA DI LANA RESORT


Domenica 11 marzo 2012 alle ore 18,00 presso Corda di Lana Resort (strada provinciale Lecce- Torre Lapillo) sarà presentanto il libro di Ada Culazzo dal titolo Donne e amanti edito da Lupo editore. Introduce Dario Cillo

Una donna sola in compagnia del suo cane. Un'assolata spiaggia salentina affollata di bagnanti.
Nel pacato andare delle ore, i suoni esterni si affievoliscono per lasciare spazio alla voce interiore, mentre gli occhi attenti osservano la varia umanità che brulica intorno e il ricordo dell'ultima serata trascorsa a Villa Maria fa affiorare figure che si muovono al ritmo della musica. E i profili dei danzatori si mettono a fuoco, assumono il volto di Viola, di Tina, di Florence e dei loro partner, andando a costruire storie e a suscitare riflessioni, mentre il fedele compagno a quattro zampe ascolta. È un intero universo femminile che si traduce in racconto, con le sue gioie e con le sue sofferenze, con le sue fragilità e la sua forza, con le ferite e le conquiste che segnano le esistenze nell'alterno evolversi dei sentimenti e negli incontri che diventano svolte più o meno felici. Sovrano, su tutte le passioni, l'istinto materno – a volte sofferto, a volte fonte di energia invincibile – sintesi dell'essenza della Donna.

ADA CULAZZO - Di origine salentina, Ada Culazzo (1949) ha dedicato gran parte della sua vita all'insegnamento delle lingue straniere negli Istituti di Scuola Media Superiore. Rimasta vedova nel 1997, ha sentito il bisogno di dare sfogo alla voce del cuore iniziando a scrivere. Ha esordito nel 2005, con una raccolta di poesie dal titolo Parlo col cuore (Publigrafic) a cui ha fatto seguito, nel 2006, il romanzo autobiografico dal titolo Una donna sotto il segno del Cancro (Del Grifo), che ha ottenuto notevoli consensi. Nel 2007, con Libera di pensare (Besa), ha affrontato il romanzo psicologico, innovativo dal punto di vista dell'impostazione. Da una spiccata sensibilità verso le tematiche della vita e le bellezze naturali della sua terra, sono nati i versi dell'ultima raccolta dal titolo Pensieri sotto il cielo del Sud (Publigrafic 2009). Nel romanzo dal titolo Donne e Amanti (Lupo Editore 2011) racconta, attraverso varie storie, situazioni che la donna affronta con grande forza d'animo, spinta dall'amore o dal rancore. E lo fa ancora una volta, in un incontro tra presente e passato, accendendo le luci sullo scenario della stupenda costa salentina. ada.culazzo@libero.it

giovedì 8 marzo 2012

Il libro del giorno: Luci nel cielo di Roberto Pinotti e Alfredo Lissoni (Oscar Mondadori)


Luci nel Cielo


Comunemente si crede che l'ufologia sia nata negli Stati Uniti nel 1947, con gli avvistamenti dei primi "dischi volanti" sul Monte Rainier, nello Stato di Washington. In realtà fin dal 1933 sono documentati avvistamenti di "oggetti volanti non identificati", e non nei cieli americani ma sopra il territorio italiano. È questa la verità emersa da documenti segreti del regime fascista apparsi solo recentemente. Per tutti gli anni Trenta furono descritti con precisione tantissimi avvistamenti e Mussolini incaricò una task force di studiarli, senza divulgarne i risultati. Questo volume, opera di due ufologi, racconta la ricerca d'archivio sugli x-files fascisti dispersi nelle biblioteche di mezza Italia, e ricostruisce i fatti, trascinando i lettori in un'indagine che mira a rovesciare molte acquisizioni e a dimostrare come l'ufologia governativa, fatta di commissioni d'inchiesta segrete, insabbiamenti e retroingegneria aliena, sia nata non negli USA della caccia alle streghe ma nell'Italia del ventennio mussoliniano.


ALLY


“We are Ally Financial — a company with a rich history and a new approach. In 1919, we started out as GMAC. Our job back then was the same as it is today: to fuel the auto industry with loans that help dealers build their businesses, to support vehicle manufacturers with innovative sales programs, and to provide affordable financing to customers wishing to buy a car or truck. As years turned to decades, we added more products and services like vehicle service contracts, home mortgages and insurance. In 2006, the next chapter was written when GMAC Financial Services became an independent financial services provider. Then we took a major step forward. In 2008, we transformed into a bank holding company. That action set us on the path that would eventually lead us to Ally Financial — a company focused on understanding customer concerns and providing a better way to do business. In 2009, we took the market in a new direction with our online retail bank, Ally Bank (Member FDIC). With it, we introduced 24/7 live customer care and an online savings account that has been named best in 2009 by Kiplinger's and "Best Savings Account" by Money Magazine in 2010.
Today, as Ally Financial, we're proud to:
Rank among the largest automotive services companies worldwide
Be the official preferred source of financing for General Motors, Chrysler, Saab, and Thor Industries
Serve more than 15 million consumers and dealers
Our lines of business include retail and wholesale auto financing, insurance, commercial financing, and home mortgage products — all clearly committed to the notion that being intensely customer-focused is just good business.
And this new company, Ally Financial, is just the next step in our journey.
Our company is built on 3 simple principles. Our customers are at the heart of everything we do, including the 3 principles our company is built on. We talk straight. Talking straight means being clear, being direct and plain spoken, and not hiding behind fine print or asterisks. Whether talking to each other or our customers, we believe in saying what we mean and meaning what we say. We do right by our customers. This principle is not new for us; we have financed more than 150 million cars or trucks worldwide, helping people get the car or truck that suits their needs. We strive to be obviously better. We are a company that innovates, that enables, and that doesn't settle for anything less than perpetual forward motion. It is this spirit that drives us to be the premier auto finance company in the world, with a retail bank that works hard every day to earn the loyalty of our customers.”


STEFANO FANARA


“Stefano Fanara nasce a Favara in provincia di Agrigento nel 1963. Innata in lui una forte spinta creativa che lo porta a sperimentare, fin da tenerissima età, le potenzialità dei diversi medium espressivi. Sottrae ore al gioco reclamate dai suoi coetanei ed è pervaso da una irrefrenabile esigenza di "intervenire" su qualsiasi superficie o supporto, scalfendo o disegnando con gli strumenti più disparati: punte, matite, colori, gessi, carboni o quant'altro su superfici rigide o fogli, volontà inconscia di affermazione di sé. Nascono così, poco più tardi, alcuni timidi ed ancora insicuri elaborati che però già evidenziano calligrafie puntuali e graffianti e una sensibilità ai cromatismi molto spiccata. Tale connotazione accompagnerà sempre il lavoro dell'artista anche nell'età adulta. Nel 1989 si trasferisce a Modena dove inizia la sua attività di insegnante elementare.
Scelta non casuale quella di "lavorare" con i bambini che gli forniscono linfa e stimoli con la loro spontaneità e libertà espressiva non ancora intaccata dalla valutazione di realtà che attiene all'età matura. Si sposta successivamente a Bologna dove vive importanti esperienze nel campo del teatro, della danza ed in particolare delle discipline Zen che gli suscitano decisivi cambiamenti di rotta e nuove filosofie. I dipinti in questo periodo riflettono infatti una maggiore decantazione del segno e del colore che mantengono comunque una loro irruenza. Opere più riflessive e meditate o meglio, una posizione più riflessiva e mediata, tesa a captare impercettibili fili emozionali, scritture ed alfabeti del mondo interiore. L'attuale processo creativo vede una apparente distonica dualità:
la ricerca di una sintesi pittorica e del linguaggio e nel contempo la saturazione a tutto campo della superficie. Una necessità di estrapolare, quasi chirurgicamente, dei frammenti di vita per poi trasporli e dilatarli a largo raggio nel proprio nel proprio vissuto. Urgenza di abbandonarsi al gesto istintuale delle origini alla ricerca di antiche matrici e di possibili equilibri tra natura e ragione. Le due modalità operative trovano una convergenza proprio nel loro essere diverse ed entrano in una simbiosi di grande efficacia che parla dell'uomo e delle sue contraddizioni. Stefano Fanara vive e lavora a Bologna, è laureato in Pedagogia con indirizzo Letterario e Filosofico e specializzato in Pedagogia Speciale per l'insegnamento ai bambini disabili.”
(l’opera riprodotta è di Stefano Fanara)



Intrigo internazionale. Perché la guerra in Italia. Le verità che non si sono mai potute dire, di Giovanni Fasanella e Rosario Priore (Chiarelettere); Titanic-Europa. La crisi che non ci hanno raccontato, di Vladimiro Giacché (Aliberti Roma). Intervento di Nunzio Festa


Scrivere di magistrati è sempre difficoltoso. Ma non per causa di paura. Partiamo, per spiegarci meglio, da un esempio. Alcuni mesi fa a Matera sbarcò il sig. Armando Spataro; ovvero colui che, allo stesso tempo, e mentre l'opinione pubblica applaude sempre e comunque e superficialmente il suo operato, negli anni Settanta usava, per far uso di metafore, il pugno più che duro con "l'estremissmo e l'eversione rossa": insomma Spataro è l'uomo che mantiene nel suo animo una serie di segreti, altro che solamente 'l'indicibile' - concetto che useremo (del quale pure s'abusa) più avanti - , su torture e bugie relative, per portare la pietra che è a noi più cara, del processo a Cesare Battisti ecc. E allo stesso tempo ha sempre lottato contro la mafia e a Ragion di Stato. Per non dire, ancora, del dott. Turone. Dove vogliamo andare con queste parolacce? Detto fatto. "Intrigo Internazionale", interessantissimo volume edito dall'indomabile e comunque spesso controcorrente Chiarelettere, è una lunga intervista che il giornalista d'origini lucane Giovanni Fasanella esegue al magistrato, appunto, Rosario Priore. Il professionista, per intenderci, che fu giudice istruttore del caso Ustica, dell'attentato all'ultimo papa buono e che, più recentemente, è intervenuto sull'affaire Moro per raccontare a Mieli (quando era direttore del Corriere, per dettagliare) che il sig. Kissinger sulla morte del dc più bello nulla valse. Fasanella, come perfettamente proprone tra l'altro l'editore, chiede quindi a Priore di raccontare L'indicibile. Propronendo interrogativi di base: "perché l'Italia dal 1969 è stata funestata dal terrorismo e dalla violenza politica con centinaia di morti e migliaia di feriti? Perché solo nel nostro paese?" Che Rosario Priore non lascerà vuoti. Quindi "grazie ad anni di ricerche, testimonianze, prove, carte private, incontri con ex terroristi, agenti segreti e uomini politici anche stranieri, Priore ricostruisce uno scenario internazionale inedito per spiegare il terrorismo e la strategia della tensione in Italia, testimoniando la verità che finora nessuno ha potuto certificare attraverso le sentenze (seppure questo tante volte non risulti vero e comunque arriva quando il magistrato è da tempo in pensione, nda)". Risposte stese in undici paragrafi. Tra i quali, senza dubbio, il più vivace reca il titolo "la 'rete' di Feltrinelli". Un importante documento, in fondo, una lettura della storia reale che non convince ma che appassiona. Al di là delle tante verità e certezze, cariche di studio, a sostegno. Seppur, come al solito, tenute nascoste a lettrici e lettori - ché non troveranno alcun appendice al testo. Un libro, però, che per molti versi occorre affiancare a "Titanic-Europa". Sottotitolo a parte, insomma, "La crisi che non ci hanno mai raccontato", sugli scenari di Priore potremmo sedere l'economia disegnata dal saggista Vladimiro Giacché. Una pubblicazione, quella di Giacché, che coraggiosamente nasce con l'obiettivo di dare soluzioni, soprattutto con la sezione "I timonieri del Titanic", che servano a farci uscire dalla krisi. Dopo, chiaramente, avercela dettagliatamente aggiornata nelle nostre orecchie. L'assenza dell'indice non spaventi; in quanto la stesura è scorrevole assai; e dalle pagine non ci si deve divincolare. L'economista e filosofo marxista Giacché illustra come la stentata crescita dell’economia reale ha portato il capitale, in un processo lungo trent’anni, a finanziarizzarsi per trovare quei margini di profitto elevati che non venivano più assicurati da una produzione industriale sempre al limite della sovrapproduzione. Secondo Giacché tutto è cominciato con le banche yankee nel 2007. E quindi la crescita dei debiti pubblici avviene solamente dopo le scudisciate degli istituti bancari statunitensi. Gli Usa con Obama hanno dovuto rifocillare le bancaccie. Quindi innescando un vero e proprio processo di recessione. Prima, inoltre, del calo degli investimenti dall'estero. Vladimiro Giacché, usando ferocia precisione, mette a nudo ogni controsenso avvenuto, dunque tutte le scelte politiche sbagliate, da allora a oggi. Pensando, naturalmente, al futuro. Non a caso in ogni angolo del mondo si parla di aggiustare le economie con privatizzazioni, tagli alla spesa pubblica e aumenti delle tassazioni. Senza tralasciare, nel contesto-Pianeta, che l'ex Belpaese arriva già dai tagli di due brillanti padri della patria che han nome Berlusoni Silvio e Monti Mario. La soluzione del saggista è di stampo "neokeynesiano", come ha avuto a dire Paolo Colli. Eppure in tutto ciò non s'abbandoni l'impegno civile.  

Nelle sale esce John Carter da Walt Disney Studio






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John Carter è la storia del veterano di guerra John Carter, che viene inspiegabilmente trasportato su Marte, dove si ritrova coinvolto in un conflitto di proporzioni epiche tra gli abitanti del pianeta.

John Carter è il nuovo film del regista premio Oscar® Andrew Stanton, un'avventura di pura azione ambientata su Barsoom, un esotico e misterioso pianeta che noi conosciamo con il nome di Marte. Basato sul romanzo classico di Edgar Rice Burroughs, John Carter è la storia che ha ispirato la maggior parte dei film Hollywoodiani sulla fantascienza.

In un mondo sull'orlo del collasso, Carter scopre che la sopravvivenza di Barsoom e della sua gente è nelle sue mani.

Il libro del giorno: Telos. Vol. 2 di Aurelia Louise Jones (Melchisedek - Promarco Edizioni)


Telos. Vol. 2 Da non
perdere


Gli insegnamenti straordinari per preparaci ai cambiamenti del 2012 dei Maestri dell'Amore Incondizionato Il 2° libro di una straordinaria trilogia con gli insegnamenti di Adama, St. Germain e altri Maestri dell'Antica Lemuria per facilitare la nostra crescita spirituale ed evolutiva, Il primo libro parlava degli abitanti dell'Antica Lemuria, che vivono in "quinta dimensione" sotto il Monte Shasta, il luogo più sacro della Terra. Adama, padre eterno, ci parla del sogno di ogni uomo, delle guerre attuali e quelle di allora, della griglia di Kryon, di come fare per non avere più limiti e per fare miracoli. E poi le funzioni della Fiamma Violetta, di St. Germain. Il rapporto tra il Sole centrale e il Monte Shasta. Il Tempio di Guarigione, di come dobbiamo lasciare che il cuore ascolti la chiamata della nostra anima. Un secondo libro che ci insegna l'Amore Incondizionato. Tanti insegnamenti di molti Maestri che, attraverso l'Amore dei Lemuriani che operano per l'Ascensione della nostra umanità, ci danno i messaggi necessari alla nostra trasmutazione. Kryon ha definito il Monte Shasta come il luogo più sacro della Terra, dove riemerge la memoria delle Origini.


U.S. Steel


“About U. S. Steel . United States Steel Corporation, headquartered in Pittsburgh, Pa., is an integrated steel producer with major production operations in the United States, Canada and Central Europe and an annual raw steelmaking capability of 29.3 million net tons. The company manufactures a wide range of value-added steel sheet and tubular products for the automotive, appliance, container, industrial machinery, construction, and oil and gas industries.  U. S. Steel’s integrated steel facilities include Gary Works, which is made up of Gary Works in Gary, Ind., East Chicago Tin in East Chicago, Ind., and Midwest Plant in Portage, Ind.; Great Lakes Works in Ecorse and River Rouge, Mich.; Mon Valley Works, which includes Edgar Thomson Plant and  Irvin Plant near Pittsburgh, Pa., and Fairless Plant near Philadelphia, Pa.; Granite City Works in Granite City, Ill.; Fairfield Works in Fairfield, Ala.; Lake Erie Works in Nanticoke, Ontario, and Hamilton Works in Hamilton, Ontario, both of which make up U. S. Steel Canada; and U. S. Steel Košice in the Slovak Republic.  U. S. Steel is also involved in several steel finishing joint ventures in the United States, Brazil, Canada and Mexico.  U. S. Steel prides itself on being a leader in both process and product technology and has four research and development facilities dedicated to advancing the boundaries of steelmaking: the Research and Technology Center in Munhall, Pa.; the Automotive Center, a research and sales facility in Troy, Mich.; the U. S. Steel Tubular Products Innovation and Technology Center in Houston, Texas; and USSE Research in Košice. U. S. Steel has tubular operations in Bellville, Houston, Hughes Springs, and Lone Star Texas;  Pine Bluff, Ark.; Fairfield, Ala.; Lorain, Ohio; and McKeesport, Pa. The company also maintains tubular products sales offices in Denver, Co., Dallas and Houston, Texas, and Calgary, Alberta Canada. U. S. Steel produces coke at Mon Valley Works’ Clairton Plant near Pittsburgh as well as at Gary Works, Granite City Works, Lake Erie Works, Hamilton Works and U. S. Steel Košice. The company operates two iron ore mines through its Minnesota Ore Operations on the Mesabi Iron Range in northern Minnesota: one in Mt. Iron (Minntac) and one in Keewatin (Keetac). Both mine an iron-bearing rock called taconite and process it into concentrated iron ore pellets, which are converted to liquid iron in the company’s blast furnaces.  U. S. Steel is also involved in railroad and barge transportation services through its Transtar, Inc. subsidiary and real estate operations through its USS Real Estate division.  Every day, U. S. Steel employees around the world dedicate themselves to putting our five core values into action. Safety is first – it’s our company’s top priority. Our other core values are diversity and inclusion; environmental stewardship; focus on cost, quality and customer; and results and accountability. Focusing on these values guides our highly skilled workforce toward realizing our Vision: Making Steel. World Competitive. Building Value.  U. S. Steel’s operations are efficient and high tech, and our customer focus is intense. We’ve been making steel for more than 100 years, always with an eye to serving our customers’ needs in the most cost-effective ways possible.  Companies that want to be competitive in an increasingly global marketplace must have a global outlook and presence. U. S. Steel continually looks for opportunities to strengthen our existing presence in the global arena and strives to meet and set world-class standards in everything we do.  At U. S. Steel, creating value for our stakeholders is a priority. To ensure our long-term success, we aim to build value for our customers, employees, shareholders, creditors, and the communities in which we operate using the same responsible approach that has positioned us as a leader in our industry..”




NICOLA EVANGELISTI


“Nicola Evangelisti è nato a Bologna nel 1972 si è diplomato in scultura presso l’Accademia di Belle Arti della sua città. Dal 1995 ad oggi svolge una ricerca artistica sperimentale, che, spaziando dall’installazione al light-box, dalla fotografia al video, mostra la sua coerenza di fondo nella costante attenzione al tema della luce. Compreso fra il 1999 e il 2001 è il ciclo dei “crilex”, introflessioni su materiale plastico realizzate tramite combustione che generano linee luminose avvicinabili alle forme della grafica frattale, evocanti esplosioni cosmiche. L’esecuzione di questo ciclo di lavori, insieme con le relative diramazioni teoriche, coincide con i primi riconoscimenti, e in particolare con il Premio internazionale “Guglielmo Marconi”, nel cui ambito Evangelisti scrive la Proposta per un nuovo manifesto spaziale, simbolico omaggio al suo maestro ideale. A partire dal 2001, egli individua lo specchio quale medium privilegiato per i suoi segni luminosi, inaugurando un filone di ricerca che prosegue a tutt’oggi con molteplici variazioni e sviluppi. Nel 2002  con il light box Big Bang vince il secondo premio Targetti Light Art Award entrando a far parte della Targetti Light Art Collection. Collezione a cura di Amnon Barzel che viene esposta in numerosi musei internazionali (Chelsea Art Museum di New York, Centre for Contemporary Art “Ujazdowski Castle” di Varsavia, MAK di Vienna, MUAR a Mosca) e sarà oggetto di numerosissime pubblicazioni tra cui il catalogo LIGHT ART edito da Skira. Negli stessi mesi Evangelisti è in California per una personale alla BGH Gallery di Santa Monica, dove  presenta la monografia Luminis ora, su cui pubblica lo scritto Geometria frattale come nuovo principio per l’arte non figurativa. Nel 2004 comincia ad accostarsi esplicitamente alle istanze della Light Art, corrente che va delineandosi in quegli anni a livello internazionale. Dal 2005 il suo lavoro si consolida in una linea di stretta connessione con la sfera scientifica; lo attesta, per esempio, la stesura del Digital Sculpture Project, presentato alla Galleria PaciArte Contemporary di Brescia. Nel 2008 viene invitato a Bruxelles, insieme con Giulio Paolini, Michelangelo Pistoletto, Dan Graham e altri maestri internazionali, alla rassegna “De Narcisse a Alice, miroirs et refletes en question” evanto organizzato dall’ISELP (Institut Supérieur pour l’Etude du Langage Plastique).
Nello stesso anno la Galerie Artiscope gli dedica una esposizione personale riconosciuta  come evento collaterale della Biennale di Bruxelles. Nello stesso anno entra a far parte della collezione  di Arturo Schwarz. Nel 2009 realizza LIGHT BLADE  installazione luminosa site specific nel porticato di Villa Reale, GAM di Milano. Tale installazione è stata realizzata per un evento del Consolato Generale Britannico di Milano in occasione di Euroluce. Light Blade verrà annoverata sul catalogo LIGHT ART IN ITALY a cura del  Politecnico di Milano tra le più interessanti installazioni luminose a scala urbana del 2009. Nel 2010 è invitato a Luminale, la Biennale della Luce di Francoforte; in tale occasione presenta LIGHT PULSE una scultura luminosa irradiata di luce laser. Nel 2011 realizza una seconda installazione luminosa a scala urbana nel parco di Villa la Vedetta  a Firenze e viene invitato alla Biennale di Venezia nel padiglione Italia nel Mondo.”
(l’opera riprodotta è di Nicola Evangelisti)



Energie in cantiere il 9 marzo al Costa di Lecce


La rassegna “Energie in Cantiere” nasce per individuare e comunicare una linea di crescita percorribile tra innovazione e studio, tra sostenibilità e impatto ambientale, tra nuovo modo di concepire l'abitare e nuove tecniche di impatto energetico sul costruire. E’ un tavolo di riflessione intorno a diverse problematiche energetiche che riguardano Lecce e il Salento, voluto dalla Conferenza Permanente sul Salento e organizzato dal “Forum Convergenze Possibili” e “Repubblica Salentina”.  “Energie in Cantiere” si articola in tre appuntamenti, il primo dei quali avrà luogo venerdì 9 marzo, alle ore 11.30, presso la Sala Dante dell’Istituto Tecnico “Costa” di Lecce. In occasione di questa conferenza inaugurale, saranno presenti il sindaco della città di Lecce, Paolo Perrone, con un intervento sul tema dell’efficientamento energetico, e qualificati studiosi e professionisti, quali Daniele De Fabrizio, presidente dell’Ordine degli Ingegneri della provincia di Lecce, Vander Tumiatti, fondatore di Sea Marconi Technologies, Roberto Stomeo, Mauro Tafuro, Vincenzo Giliberti, responsabili Energy System srl, Gianluca Pasca, free lance, blogger e vice presidente dell’Ass. Kalos Manfredi Pasca. Il coordinamento è a cura di Stefano Donno.
L’incontro di venerdì prevede due presentazioni tecnologiche. La prima presentazione concerne il “Termoweb System”, un’anteprima nazionale a cura di Energy System srl, ed è un sistema wireless per il telecontrollo e la telegestione web di sistemi termici. Si rivolge in particolare a grandi strutture, aziende, alberghi, scuole, comuni, per una gestione più efficiente dell’energia termica. In seguito all’installazione di una rete di dispositivi wireless nei diversi ambienti di un edificio, Termoweb imposta la temperatura ottimale, in funzione delle differenze tra la temperatura ambiente e quella esterna,  permettendo così di ridurre i consumi energetici e i relativi costi di circa il 15 – 20%. La rete di dispositivi wireless, che non necessita di cablaggi strutturali, consente sia una facile installazione che un eventuale ampliamento del sistema in futuro; inoltre la semplicità del software di gestione via web, fruibile da tutti i dispositivi mobili e fissi (pc, tablet, smartphone, etc), permette di essere accessibile da qualsiasi utente. Il progetto nasce dall’esperienza dell’azienda in campo di riqualificazione energetica nelle strutture pubbliche, dopo aver riscontrato inefficienze degli impianti termici e sistemi di telegestione troppo complessi nell’installazione e nella gestione. La seconda presentazione riguarda le Nanospugne Funzionalizzate (NSF), un progetto di Sea Marconi Technologies di Torino e Green Has Italia di Canale d’Alba in collaborazione con la Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Torino. Per la prima volta in Puglia, è una rivoluzionaria invenzione che consente di migliorare la crescita delle piante e donare maggiore bellezza e durata ai fiori, attraverso un dosaggio ottimale dei micronutrienti e dei principi attivi necessari per uno sviluppo equilibrato e sano delle colture. Questa scoperta, frutto esclusivo della ricerca italiana, permette di ridurre sensibilmente l’uso di diserbanti e di fertilizzanti, accrescendo la produttività e migliorando la qualità dell’ambiente e delle coltivazioni. Tutto ciò grazie a microscopici veicoli, le “nanospugne” appunto, capaci di consegnare alle piante solo le sostanze nutrienti di cui hanno bisogno “goccia a goccia”, ottimizzando la fotosintesi. La notevole riduzione dei fertilizzanti renderà le colture assimilabili al “bio”, ma con una resa decisamente più alta. Costi di produzione più bassi, quindi, e, in futuro, la possibilità di estendere a molte più persone i benefici dell’alimentazione naturale. Altre applicazioni sono previste nel comparto tessile e, in particolare, nel settore dei tessuti tecnici, di cui potranno incrementare la traspirabilità, l’idrorepellenza ed altre qualità. Obiettivo della rassegna, coincidente con la mission del Forum Convergenze Possibili, è mettere in rete le risorse professionali che possono contribuire allo sviluppo sociale, culturale e occupazionale del territorio ed affrontare tematiche che riguardano il problema dell’impatto sul Salento delle energie alternative (eolico, fotovoltaico e altre tipologie), la possibilità di sviluppare un’autentica Green Economy sul territorio e l’obiettività dei mezzi d’informazione in merito a tematiche riguardanti le energie alternative.

Sono una piccola ape furibonda


Per l’8 marzo 2012, festa della donna,  alle ore 19,00  presso Overeco Academy e Workshop in via Casetti 2 a Lecce, l’artista Paola Scialpi organizza un incontro di letture dedicate ad Alda Merini e alla sua figura di donna e poetessa, dal titolo emblematico “Sono una piccola ape furibonda”. Due autrici Marta Toraldo e Anastasia Leo, realizzeranno una performance poetica dedicata alla grande poetessa e leggeranno come omaggio alcuni versi tratti dai loro ultimi lavori rispettivamente “Vie Fuggitive” edito da I Libri di Icaro e “Il Suono dell’Orologio” (Luca Pensa editore). Introduce Gianluca Pasca (fondatore della Conferenza Permanente sul Salento)

Alda Merini è stata la protagonista della scena culturale e poetica  italiana, diventando poi sempre più nota al grande pubblico con le sue frequenti apparizioni sui più importanti media televisivi del nostro paese. Nata in una famiglia poco abbiente la Merini esordì a quindici anni con la raccolta “La presenza di Orfeo” curata dall'editore Schwarz.  Fin dai primi anni della sua attività poetica conobbe e frequentò personaggi del calibro di Quasimodo, Montale e Manganelli che la sostennero costantemente facendole pubblicare diverse opere.  Rimasta vedova nel 1981, si risposerà con il poeta Michele Pierri (1983) e con lui andrà a vivere a Taranto dove sperimenterà ancora con dolore i fantasmi della sua mente, tra follia e depressione, nemici inseparabili che forse non l’hanno lasciata mai sola un momento. Sul suo sito internet, una foto con i capelli scarmigliati, lo sguardo profondo e la sigaretta in mano, e tre versi: "(Sono una piccola ape furibonda.) Mi piace cambiare colore. Mi piace cambiare di misura". Tre versi che forse sono il suo manifesto!

568 DC. I LONGOBARDI. IL RE SOLO di Sabina Colloredo (Fanucci)


E’ il 568 d.C. e un’interminabile teoria di carri e di guerrieri valica le Alpi e invade l’Italia. Due popoli sono pronti a combattere con ferocia per ciò che hanno di più caro: il proprio futuro. Questo secondo capitolo della saga longobarda spazia dagli accampamenti degli Avari, crudeli con i nemici come con le loro donne, ad una corte longobarda estenuata da una marcia perenne, agli splendori di Bisanzio, opulenta e corrotta. È una storia di donne forti loro malgrado e di uomini che resistono. Accanto alle figure dei grandi sfilano quelle del popolo, spesso eroiche in modo improvviso e inaspettato, perché quel che conta, in un mondo ostile, è vivere, ma non a qualsiasi costo.
Al sogno visionario di un grande impero longobardo del re Alboino, si contrappone la tenace speranza di Idolfo, il ragazzino sfuggito alla prigionia avara, che cerca di ricongiungersi al suo popolo. E accanto alla sete di vendetta della sacerdotessa Rodelinda e alla solitudine della regina Rosmunda, commuove la sorte incerta di Valeria Prima, ostaggio dei longobardi. Mentre Mama, figlia del Khan Bajan, si oppone alla ferocia della sua gente, con la sua dolente fragilità. Le vicende individuali del libro ci guidano attraverso una storia comune fatta di odio, comprensione, rabbia e pietà, vigliaccheria e grandezza.
Il Re Solo è il seguito di La Grande Marcia, primo volume di una saga epica che vede uomini e donne lottare per il proprio destino, nell’ombra dei grandi, alla luce della propria umanità.


Sabina Colloredo vive e lavora a Milano. È scrittrice, traduttrice e copywriter. Appena può, trasloca nelle Marche, nella sua casa in cima alla collina, dove continua a fare in allegria e senza fretta le cose più importanti: crescere le figlie e scrivere i suoi libri, romanzi, racconti e poesie per ragazzi. Ha pubblicato finora una quarantina di libri per ragazzi, molti tradotti in diverse lingue e due romanzi per adulti, per editori come Nord, EL, Einaudi Ragazzi, Carthusia.

mercoledì 7 marzo 2012

Donne viaggio in sette film di Rita Picchi. Con una prefazione di Emma Bonino (Kurumuny). Domani 8 marzo 2012 a Calimera

Donne che cambiano il mondo - L’8 marzo si celebra la giornata internazionale della donna, e a noi piace poter condividere con voi qualche dato per una riflessione su quella che è ancora la questione femminile, ma che ci auguriamo diventi anche una questione maschile. Nel 2011 il Premio Nobel per la pace è stato assegnato a tre donne con questa motivazione: “Per la loro lotta non violenta in favore della sicurezza delle donne e del loro diritto alla piena partecipazione nell’opera di costruzione della pace”: Ellen Johnson Sirleaf, presidente della Liberia. Nel 2005 fu la prima donna a essere democraticamente eletta come presidente di uno stato africano. Tawakkul Karman, giornalista e attivista per i diritti civili (la più giovane Premio Nobel della storia), è la madre della rivoluzione yemenita contro il regime del presidente Saleh. Leymah Gbowee, liberiana, avvocatessa e attivist a pacifista, ha mobilitato e organizzato le donne superando steccati etnici e religiosi per mettere fine alla guerra in Liberia e assicurare loro la partecipazione alle elezioni. Nell’industria cinematografica e nell’editoria americana, capaci di condizionare gli umori e i gusti di gran parte del pianeta, solo il 3% delle decisioni è preso dalle donne (risultati della ricerca sul sito di Forbes), il che significa che l’immagine, l’informazione, la ‘traduzione’ dello stato della donna, nel 97% dei casi sono affidate a uomini. Secondo un analogo rapporto di McKinsey (diramato il 16 febbraio scorso), sulle posizioni di top-management nell’Europa continentale, la presenza femminile non si discosterebbe molto da un 10%; eppure il titolo superiore è posseduto per il 56% da donne.
Per parlarne con voi, vi invitiamo all’incontro che si terrà giovedì 8 marzo, alle ore 19.00 presso il Nuovo Cinema Elio a Calmiera in via Montanari 30, per presentare, in anteprima nazionale, il volume “Donne viaggio in sette film di Rita Picchi” e con una prefazione di Emma Bonino.

Interverranno Mauro Marino (direttore Il Paese Nuovo), Serenella Pascali (giornalista esperta di politiche sociali), Gabriella Russo (Coop. Kama), Anna Chiriatti (Kurumuny).
L’evento è organizzato da Kurumuny, Coop. Kama, Volta la carta, Regione Puglia, D'AUTORE - circuito regione sale cinematografiche di qualità.

A seguire per il circuito CINEMAINSIEME proiezione del film di Nadine Labari "E ORA DOVE ANDIAMO?". In un isolato villaggio libanese dove cristiani e musulmani convivono pacificamente, un gruppo di persone è determinato a proteggere la comunità disinnescando le improvvise tensioni interreligiose portate religiose da forze esterne al villaggio.

INGRESSO LIBERO

Scheda del volume - Un libro che ha il pregio di affrontare, attraverso la chiave innovativa della narrazione cinematografica, questioni estremamente dolorose che toccano da vicino la vita di molte donne e che, normalmente, apprendiamo solo dalle pagine della cronaca nera.
Sette film, sette personaggi femminili con una caratteristica comune: queste donne sono delle guerriere. Sette creature così forti da acquistare vita propria uscendo dai confini della pellicola per entrare nel nostro immaginario: una suggestione che ci invade, una specie di totale immersione in volti, colori, paesaggi. Un lavoro intenso e raffinato che apre una finestra sull’universo femminile, racconta le donne, le loro difficoltà, ma anche il loro coraggio e la loro forza d’animo.
L’autrice infatti affronta temi come le mutilazioni genitali (Moolaadé di Sembène Ousmane), lo stupro (Le chaos di Youssef Chahine), l’integrazione e le unioni interculturali (La sposa turca di Fatih Akin), le adozioni e la maternità (Segreti e bugie di Mike Leigh), la moda e la società (Il diavolo veste Prada di David Frankel), il disagio mentale (Respiro di Emanuele Crialese) e infine mette due donne e due generazioni a confronto: la regina Elisabetta e Diana Spencer (The Quen di Stephen Frears). In questo libro si parla di passione, di amore per la vita e amore per l’amore stesso, attraverso i film presi in esame l’autrice sviscera l’animo femminile: al centro dell'attenzione della macchina da presa la realtà di donne diverse, ma tutte accomunate da forza, sensibilità e laboriosità.
L’analisi parte da pellicole provenienti da tutto il mondo, che raccontano storie di donne forti e coraggiose, che si trovano ad affrontare difficoltà quotidiane più o meno vicine alle nostre, poi il campo d’indagine è steso all’attualità, con dati e informazioni precise: Rita Picchi ci porta per mano in un viaggio nel reale attraverso le suggestioni del cinema, il segno del libro infatti è la capacità di stabilire una illuminante continuità tra cinema e realtà, muovendo l’analisi con grazia e precisione tra queste due dimensioni, mescolando emozioni legate alle protagoniste che attraversano anche la nostra anima.

Rita Picchi si occupa di teatro dal 1973, quando con Dacia Maraini, Laura Betti e altre, fonda a Roma il Teatro della Maddalena. Ha collaborato con diverse riviste,, tra cui «Sipario», «Scena» e «L&r squo;Espresso». Ha pubblicato per Gremese un libro su Annibale Ruccello e per le nostre edizioni Il cinema salvato dal Sud.

Info:
Kurumuny.it

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