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venerdì 15 aprile 2011

Il Muchacho, il libro di Roberto Parpaglioni (Cavallo di Ferro)




Da ieri in libreria Il Muchacho, libro di Roberto Parpaglioni, Cavallo di Ferro. Un viaggio Un viaggio nell'Italia che cambia, l'Italia del Boom economico, attraverso il rock 'rivoluzionario' dei Rolling Stones, dei Beatles o dello Spencer Davis Group, la chitarra di Trini Lopez e Nat King Cole e le canzoni di Gilbert Becaud, Nilla Pizzi e Claudio Villa, o il grande cinema di Fellini, Antonioni, Visconti. Il Muchacho è Saverio, un bambino di otto anni, che ci racconta un'infanzia a Roma, tra il 1962 e il 1967. Siamo nel pieno del boom economico, è la Roma della Dolce Vita, di Cinecittà, delle industrie cinematografiche. Si ascolta "We can work it out" dei Beatles, "Let's spend the night together" dei Rolling Stones, "Gimme some lovin" dello Spencer Davis Group. Si viaggia in Fiat 850. Escono film come "Il Gattopardo", "Per un pugno di dollari"...
Di seguito il booktrailer e qui il link per leggere le prime 36 pagine del libro

Al libro Il Muchacho è stato dedicato un sito http://www.ilmuchacho.it/ ricco di materiale: si possono ammirare le foto delle auto d'epoca, vedere le partite di calcio con i campioni famosi e spezzoni di film che ricordano quei magici anni. Presto arriveranno anche dei premi speciali per il lettori e appassionati degli anni 60.

sabato 27 giugno 2009

Il libro del giorno: Frank Capra non era un mafioso di Francisco Moita Flores e António de Sousa Duarte (Cavallo di ferro)

Frank (Francesco) Capra, il famoso regista, è nato a Bisacquino, un luogo sperduto nelle montagne a pochi chilometri da Corleone, paese natale di Don Vito Cascio Ferro. Questi due conterranei si imbarcarono sulla nave «Germania» per raggiungere la terra promessa dell’immigrazione italiana: l’America. In questa nuova terra delle grandi occasioni le loro vite marcheranno, sebbene in modo molto diverso, la Storia. Don Vito diventerà il fondatore di Cosa Nostra, il capo dei capi, desideroso di lavare il suo denaro sporco attraverso l’industria cinematografica, e Capra, «l’uomo-bambino», si trasformerà nell’inventore dell’«happy end» e creatore del «sogno americano». Le loro vite si incroceranno con quella di un altro personaggio italiano molto famoso: l’agente Joe Petrosini, oriundo di Palermo e responsabile pubblico della brigata antimafia della Polizia di New York, che sarà assassinato da Don Vito. «Frank Capra non era un mafioso» è un romanzo storico che descrive fatti reali ispirandosi alle biografie di questi tre uomini tanto diversi tra loro, uomini che segnarono profondamente la Storia dell’America e del Mondo e le cui vite non fecero che incrociarsi. Una storia sull’Italia del XIX secolo e l’America del XX secolo.

"Frank Capra non era un mafioso è anche un romanzo sulla emigrazione, quella d'inizio secolo, quando la terra promessa erano gli Stati Uniti e i migranti eravamo noi: italiani miserabili pieni di fame e di energia"

di Rosella Simone tratto da D La Repubblica delle donne, n. 652, p.30


casa editrice Cavallo di Ferro: http://www.cavallodiferro.it/catalog/pags/spip.php


Frank Capra non era un mafioso
di Francisco Moita Flores e António de Sousa Duarte
Pagg.192, anno 2009 (Cavallo di Ferro)

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