Roberto Pinotti (Venezia, 12 settembre 1944) è un giornalista e ufologo
italiano. Ha conseguito la laurea in scienze politiche con una tesi in scienze
sociologiche all'Istituto Cesare Alfieri dell'Università di Firenze e ha poi
prestato servizio militare come ufficiale di complemento della 3ª Brigata
missili "Aquileia" dell'Esercito Italiano a Portogruaro. Appassionato
di ufologia, fin dal 1960 si è interessato alla ricerca documentale sugli UFO e
nelle sue opere afferma di essere convinto che gli extraterrestri ci facciano
periodicamente visita. Sulla quarta di copertina del suo libro UFO: il fattore
contatto, afferma che «La presenza di intelligenze extraterrestri che
periodicamente visitano il nostro pianeta è ormai scientificamente provata». A
tal proposito ha anche proposto una soluzione per il paradosso di Enrico Fermi
(«Se gli extraterrestri esistono, perché non sono già qui?»). L'ipotesi di
Pinotti è che l'umanità potrebbe trovarsi in una sorta di riserva indiana
nell'ambito di un accordo chiamato The Big Game (Il Grande Gioco), che sarebbe
stato stipulato tra i governi della Terra e specie extraterrestri per rivelare
la loro esistenza solo gradualmente. Pinotti ritiene che tale accordo possa
essere spiegato con l'intento di prevenire l'anomia, che potrebbe derivare
dalla rottura degli assunti del reale planetario, nonché dall'immediata
caducità dei valori tradizionali. Nel 1967 fondò anche una associazione, il
Centro ufologico nazionale (CUN), di cui è stato più volte presidente e
portavoce che pubblica una rivista sociale. In rappresentanza del CUN ha
partecipato a numerosi programmi radiofonici e televisivi. Possiede un vasto
archivio sul fenomeno UFO. Ha svolto attività di pubblicista dal 1975,
collaborando con diverse riviste con articoli di ufologia, scrivendo migliaia
di articoli e 34 opere divulgative a carattere ufologico, alcune delle quali
tradotte in altre lingue. Gli è stato dedicato l'asteroide 12470 Pinotti,
scoperto il 13 gennaio 1997 dall'astrofila Maura Tombelli del Gruppo Astrofili
di Montelupo Fiorentino. Nel 2000, durante un simposio ufologico a San Marino,
ha annunciato di avere ricevuto da una fonte anonima materiale proveniente da
presunti archivi fascisti sugli UFO, successivamente pubblicato, riguardanti un
disco volante che si sarebbe schiantato nei pressi di Milano nel 1933. Ne
sarebbe seguita un'indagine, condotta da un cosiddetto Gabinetto RS/33 (RS
starebbe per "Ricerche Speciali"), autorizzato dallo stesso Benito
Mussolini, guidato dal fisico Guglielmo Marconi. Nonostante la copertura
dell'OVRA, nel 1941 i fascicoli dell'indagine sarebbero caduti nelle mani della
Gestapo, per l'avvio di un analogo programma nazista da condurre in
cooperazione con l'Ahnenerbe. L'astronave sarebbe stata nascosta in un hangar
della Savoia-Marchetti a Vergiate (VA), ma non esiste alcuna prova della sua
presenza, né di un suo supposto trasferimento nell'Area 51 (Nevada in USA). Non
esistono prove documentate ma solo riferimenti di persone di ambiti militari e
politici dell'epoca sull'esistenza del Gabinetto RS, la cui storicità nemmeno
nel mondo ufologico è unanimemente accettata. Pinotti ha dedicato un libro
all'argomento: Mussolini e gli UFO, scritto con Alfredo Lissoni. Roberto
Pinotti dal 2021 è presidente dell'ICER, International Coalition for
Extraterrestrial Research.

Nessun commento:
Posta un commento