Questo tarocco in bianco e nero corrisponde ai “fogli stampati” che i
mastri cartai coloravano in base alla loro scelta e preferenza. Può
essere utilizzato come tale o colorato a seconda dell’umore di chi lo
possiede. I cartieri del XV e del XIX secolo stampavano "foglie" di
tarocchi in bianco e nero, a partire dagli stampi in legno di pero.
Queste immagini venivano poi incollate su cartone, colorate e tagliate
per andare a comporre dei giochi di carte. Il mestiere di incisore di
stampi è stato spesso distinto dal mestiere di cartiere propriamente
detto, che consisteva più che altro nella maestria della stampa, la
gestione della carta, la colorazione e la vendita delle carte. Il
"Progetto del Tarocco" consiste in una restaurazione digitale di questi
stampi antichi, viene proposto al pubblico sia sotto forma di un gioco
di carte stampate ma anche in una versione digitale. Il primo esemplare è
basato su un tarocco del 1709, quello di Pierre Madenié inciso da
Claude Pater a Digione. La direzione artistica del progetto è di
Marianne Costa con la collaborazione di Javi Moreno, e gli artisti
disegnatori sono Goulven Quentel ed Eric Carpe. Le cattedrali gotiche
francesi che noi conosciamo oggi come sobri monumenti in pietra bianca,
sono state ai loro tempi dei monumenti policromi. Il nostro sguardo
contemporaneo è, quindi, abituato a vedere la struttura nuda, priva di
colori; è possibile che l’osservazione del Tarocco in bianco e nero ci
sia, da un certo punto di vista familiare e fruttuosa. D’altra parte il
codice colori non è universale, varia a seconda delle culture, delle
società, degli individui e delle epoche. Il lutto si porta in nero, in
bianco, in giallo o in rosso a seconda dei paesi. A livello individuale
le variazioni di colore e di umore ci suggeriscono delle gamme di colori
mutevoli, adattate ai diversi momenti o epoche della nostra esistenza.
Grazie alle carte del “Progetto del Tarocco” ci possiamo permettere di
considerare i colori del Tarocco come variabili: Tarocco d’inverno o di
primavera, Tarocco a pastelli, sepia o fluo, ognuno potrà sperimentare
una gamma cromatica vicina ai propri bisogni, al proprio umore e nel
proprio stile.
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