Finita in orfanotrofio all'età di otto anni, Beth Harmon sembra
destinata a una vita grigia come le sottane che è costretta a indossare.
Ma scopre presto due vie di fuga: le pillole verdi, distribuite a lei e
alle altre ragazzine dell'orfanotrofio, e gli scacchi. Il suo talento
prodigioso è subito lampante; una nuova famiglia e tornei sempre più
glamour e avvincenti le permettono di intravedere una nuova vita. Se
solo riuscisse a resistere alla tentazione di autodistruggersi...
Perdere, vincere, cedere, resistere: imparare, grazie al gioco più
solitario che ci sia, a chiedere aiuto, e a lasciarselo dare.
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