William Essex cresce negli slums di Manchester e riesce a sfuggire a un
destino di miseria grazie a un benefattore che ne intuisce il talento
letterario. Il suo migliore amico è Dermot O'Riordan falegname irlandese
e sostenitore della causa repubblicana. William e Dermot seguono strade
parallele ed entrambi riescono a realizzare i propri sogni: William si
afferma come scrittore mentre Dermot diventa un industriale di successo.
Si sposano entrambi e hanno due figli maschi nati nello stesso giorno:
Oliver e Rory. E su di loro investono tutte le speranze che i padri
investono sui figli. «Vorrei realizzare per mio figlio ciò che ho
mancato io. Voglio che abbia tutto! Voglio dargli una vita splendida!».
Ma la vita, quella vita evocata, deciderà diversamente. I progetti che i
due amici fanno sui loro figli non andranno esattamente come avevano
sognato una sera, al «fumo delle pipe, gli occhi velati dalle incerte
nebbie del futuro». Oliver e Rory cresceranno ma, contro le aspettative
paterne, non perpetueranno l'amicizia tra le due famiglie, anzi, per
ragioni sentimentali, si ritroveranno acerrimi nemici, mentre sul loro
destino e quello dei loro genitori, si stende l'ombra tragica della
Grande Guerra. Narrata da William, questa storia di genitori e figli,
amici e rivali, ragazzi e soldati, è incalzante come le canzoni
popolari, la rivista, i canti tradizionali che accompagnavano i giovani
in guerra e che battono il tempo facendo da sfondo e restituendo il
sapore di un'epoca intera. Howard Spring, romanziere oggi ingiustamente
dimenticato, si fece conoscere al mondo intero proprio con questo
romanzo, pubblicato nel 1938 (e uscito in Italia nel 1940 grazie
all'intuito di Gian Dauli, direttore della collana degli "Scrittori di
tutto il mondo") che ne mette in risalto la capacità di costruire trame
complesse e appassionanti con un ritmo narrativo capace però di
sciogliersi in un largo adagio quando descrive i paesaggi che assistono
imperturbabili, nei loro cicli vitali, al muoversi dei tanti personaggi
che affrontano la vita in modi così diversi.
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