Un
uomo perde una lente a contatto nel lavandino, guarda l'orologio e decide di
andare subito dall'ottico. Inizia cosi un viaggio stralunato nel regno
dell'oftalmologia e oltre, ricco di spassose digressioni sulla vita quotidiana,
gli affetti, la realtà che ci circonda. vDall'autore di Acquaragia - il suo
libro d'esordio che ha sfiorato il prestigioso Premio Chiara nel 2010 - un
racconto in cui l'umorismo esplode in ogni pagina, sostenuto da una scrittura
brillante, imprevedibile e sempre acuta. “Non chiedere mai chi ha inventato le
lenti a contatto. Tanto è inutile. O c'è un brevetto ancora monetizzabile, o ti
risponderanno sempre cosi: Leonardo. Nel caso in cui ci sia un brevetto ancora
monetizzabile, allora la risposta sarà: si, è vero, ma ci aveva già pensato
Leonardo. Genio. Ci mancherebbe. Un tipo scattante, infervorato, in continua
trance inventiva. Considerando anche che ci si è messo da vecchio. Non si è mai
visto un Leonardo giovane all'opera: ha sempre la barba bianca, e pure i capelli,
radi per di più. E ha messo su bottega, nel frattempo, un po' gli ci sarà
voluto.”
Stefano
Domenichini è nato a Reggio Emilia il 19 agosto 1964. È avvocato, mestiere che
lo ha portato a lavorare e abitare a Milano, Roma e Bologna. Nel 2004 è tornato
a Reggio Emilia, dove vive ancora adesso. Suoi racconti sono apparsi nelle
antologie Amore e altre passioni (Zona, 2005) e Lama e Trama 3 (Zona, 2006). Nel
2010 ha
pubblicato la raccolta di racconti Acquaragia (Perdisa Pop), finalista al
Premio Chiara 2010. "Storia ragionata delle lenti a contatto" è il
secondo titolo della collana ePop, che propone libri Perdisa Pop pubblicati
esclusivamente in versione digitale. Con le copertine di Ivana Stoyanova,
significativamente ispirate al test di Rorschach, la collana offre una
selezione di testi brevi, economici e facili da acquistare, per dare ai lettori
la possibilità di conoscere e apprezzare scritture originali e di qualità.
Nessun commento:
Posta un commento