Lo spirito della Parigi fin de siècle e dell’Impressionismo in una storia di
intrighi, passione, arte, ragazze can-can e assenzio nel nuovo romanzo di
Christopher Moore. Il titolo del romanzo si ispira al preziosissimo color
azzurro, ricavato dai lapislazzuli d’Oriente e utilizzato nell’arte sacra per
ornare gli abiti della Madonna. Ambientato a Parigi nel 1880, ne è protagonista
Lucien, fornaio e figlio di fornai, ma deciso ad abbandonare farine e impasti
per diventare pittore – il sogno di suo padre, amico e protettore di artisti
poveri e affamati di nome Renoir, Monet, Pissarro, Cézanne… Anche Lucien
dipinge – e ha come “spalla” d’eccezione nel romanzo niente meno che un certo
Toulouse-Lautrec – e la sua musa è la bella Juliette dagli occhi color del
cielo, che lo pianta in asso salvo ricomparire dopo due anni e mezzo di misteriosa
assenza dalla sua vita. Al fianco della ragazza, un venditore di colori, dietro
la cui misteriosa apparizione si celano enigmi e retroscena sconvolgenti: la
sparizione dell’azzurro da certi capolavori rinascimentali, o il misterioso
suicidio – o forse omicidio? – di Vincent Van Gogh… Dopo il Vangelo e Re Lear,
Christopher Moore ci regala la sua rilettura di un momento fondamentale della
storia dell’arte e della modernità nel suo complesso, frutto di tre anni di
ricerche che lo hanno portato in Francia e in Italia, in un capolavoro di
umorismo e riflessioni su quanto di più profondo muove gli esseri umani: la
passione, sotto qualsiasi forma essa si manifesti.
CHRISTOPHER MOORE - Nato a Toledo in Ohio, vive a San Francisco. È autore di
dodici romanzi, molti dei quali sono best seller negli Stati Uniti, in
Inghilterra, Francia, Germania e Giappone. In Italia sono usciti Un lavoro
sporco, Il Vangelo secondo Biff, Suck!, Fool, Sesso e lucertole a Melancholy
Cove e Demoni. Istruzioni per l’uso, tutti pubblicati da Elliot Edizioni. Ha
vinto numerosi premi tra cui il prestigioso Quill Award per due volte
consecutive. Il suo sito internet è chrismoore.com.
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