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mercoledì 17 maggio 2017
martedì 16 maggio 2017
Vivere e morire a levante di Alessio Viola (Besa editrice)
Fra i vicoli di Bari
Vecchia si cresce in fretta, l’adolescenza bruciata in un pugno di anni da
vivere pericolosamente, la scuola vera che si fa per strada, non sui banchi:
succede così a Gabriele, a Mimmo e a tanti altri ragazzi, figli come loro di
questo pezzo di sud sferzato dallo scirocco e dal maestrale, dove i clan della
malavita locale tessono le loro attività sotto lo sguardo impotente e anzi
accondiscendente delle istituzioni e degli uomini che dovrebbero garantire
l’ordine cittadino. Qui comandano le famiglie, come quella dei Lacarbonara, il
clan storico di Bari Vecchia, cui Mimmo appartiene per sangue e al quale anche
Gabriele – suo amico da sempre – sta per essere affiliato. Traffici di droga e
contrabbando di sigarette, tangenti su appalti pubblici, giri di prostitute
pronte a soddisfare i vizi di clienti facoltosi e potenti: tutto, semplicemente
tutto passa dalle mani dei clan, che hanno come interlocutori privilegiati
ministri, politici e magistrati corrotti, insieme a imprenditori senza scrupoli
come Ninni Melograno, il Re Mida della sanità pugliese, padrone dell’impero
delle cliniche private e anfitrione prodigo e generoso, organizzatore di
faraoniche feste cui prende parte tutta la Bari che conta. In questo mondo il
desiderio di un’onesta normalità è poco più che una bestemmia e neppure l’amore
fra Gabriele e Alessandra può aspirare a una tranquilla normalità. Lui un
ragazzo del clan dei Lacarbonara, lei la bellissima figlia di uomo pieno di
debiti da saldare a Nanuccio detto Naic, boss dei Legrottaglie e viscido
spasimante della ragazza. Fra loro, fra Gabriele e Alessandra, c’è Nanuccio e
il suo ricatto cui non ci si può ribellare. Il ricatto connaturato a un mondo che
non ammette sgarri. Ambientato negli anni Novanta, nel pieno dell’epoca di Mani
Pulite, Vivere e morire a levante apre uno squarcio su una realtà torbida e
spietata, dove la corruzione e il malaffare diventano sistema. Dietro il filtro
della finzione romanzesca emergono fatti realmente accaduti, lo specchio
straordinariamente lucido di una Puglia e un’Italia dalle ferite cosparse di
sale.
Alessio Viola è nato a
Troia e vive a Bari. Laureato in filosofia, ha collaborato con “la Repubblica”
e attualmente è editorialista del “Corriere del Mezzogiorno”, dorso pugliese
del “Corriere della Sera”. Nei suoi interventi l’attenzione costante al lato oscuro
delle città, agli intrecci fra malavita, politica e affari. Ha pubblicato
numerosi libri, fra cui Il ricordo è un cane che ti azzanna (2010), Ti strappo
e ti getto in pasto ai cani (2014) e Fidati di me fratello (2016). Inoltre, nel
2013 è uscito per Rizzoli il noir metropolitano Dove comincia la notte,
successivamente tradotto e pubblicato in Francia con il titolo Celui qui ne
dormait pas.
lunedì 15 maggio 2017
Ombre. Racconti ispirati ai dipinti di Edward Hopper. Curatore: L. Block. Traduttori: L. Briasco, F. Deotto, L. Sacchini (Einaudi)
Di lui è stato detto
che "Sapeva dipingere il silenzio". Eppure Hopper è il più narrativo
dei pittori. E con questi racconti inediti tredici grandi scrittori sono
entrati nel suo mondo trasformandolo in parole. "Hopper sa fermare sulla
tela un momento sospeso nel tempo: un istante con un passato e un futuro che lo
spettatore è chiamato a rintracciare" - Laurence Block
Il diner piú famoso
d'America, con la sua vetrata piena di luce contro il buio della notte. Una
sigaretta fumata di fronte a una finestra aperta, lasciando che il sole penetri
nelle ossa. Una coppia separata da una noia invincibile. Un cinema mezzo vuoto
dove una donna aspetta l'uomo che ama. Edward Hopper immortalava frammenti di
vita invitando chi guarda a immaginare il resto. Gli autori di questa antologia
hanno dato loro respiro e ne è uscita una raccolta di testi - noir ma non solo
- pieni di grazia e realismo, in cui a prendere corpo sono i personaggi dei
dipinti. In tutti, come nei quadri che li ispirano, la scena americana svela il
suo volto magico e oscuro, la sua struggente verità.
venerdì 12 maggio 2017
Sebastião Salgado. Genesi (Taschen)
Nato e cresciuto in una
fattoria del Brasile lontano dalla civiltà e senza televisione, Salgado nutre
un profondo rispetto e amore per la natura ed è particolarmente sensibile al
modo in cui gli esseri umani vengono condizionati dalle loro (spesso
devastanti) condizioni socio-economiche. Tra le numerosissime opere che Salgado
ha realizzato nel corso della sua prestigiosa carriera, spiccano tre grandi
progetti di lungo periodo: Workers (1993), che documenta le vite invisibili dei
braccianti di tutto il mondo, Migrations (2000), un tributo alle migrazioni di
massa causate dalla carestia, dai disastri naturali, dal degrado ambientale e
dalla pressione demografica, e questa nuova opera, Genesis, il risultato di una
spedizione durata otto anni alla scoperta di montagne, deserti, oceani, animali
e popolazioni che, si sono finora sottratti al contatto con la cosiddetta
società civile - una terra e una vita incontaminate.
giovedì 11 maggio 2017
Prendiluna di Stefano Benni (Feltrinelli)
Una notte in una casa
nel bosco, un gatto fantasma affida a Prendiluna, una vecchia maestra in
pensione, una Missione da cui dipendono le sorti dell'umanità. Dieci Mici
devono essere consegnati a dieci Giusti. È vero o è una allucinazione? Da
questo momento non saprete mai dove vi trovate, se in un mondo onirico farsesco
e imprevedibile, in un incubo Matrioska o un Trisogno profetico, se state
vivendo nel delirio di un pazzo o nella crudele realtà dei nostri tempi.
Incontrerete personaggi magici, comici, crudeli. Dolcino l'eretico e Michele
l'arcangelo, forse creature celesti, forse soltanto due matti scappati da una
clinica, che vogliono punire Dio per il dolore che dà al mondo. Un enigmatico
killer-diavolo, misteriosamente legato a Michele. Il dio Chiomadoro e la setta
degli Annibaliani, con i loro orribili segreti e il loro disegno di potere. E
altri vecchi allievi di Prendiluna, Enrico il bello, Clotilde la regina del sex
shop, Fiordaliso la geniale matematica. E il dolce fantasma di Margherita,
amore di Dolcino, uccisa dalla setta di Chiomadoro. E conosceremo Aiace
l'odiatore cibernetico e lo scienziato Cervo Lucano che insegna agli insetti
come ereditare la terra. Viaggeremo attraverso il triste rettilario del mondo
televisivo, e la gioia dei bambini che sanno giocare al Pallone Invisibile,
periferie desolate e tunnel dove si nascondono i dannati della città.
Conosceremo Sylvia la gatta poetessa, Jorge il gatto telepatico, Prufrock dalle
nove vite, Hamlet il pianista stregone, il commissario Garbuglio che vorrebbe
diventare un divo dello schermo e lo psichiatra depresso Felison. Incontreremo
l'ultracentenaria suor Scolastica, strega malvagia e insonne in preda ai
rimorsi, i Bambini Assassini e i marines seminaristi. Fino all'università
Maxonia, dove il sogno diventerà una tragica mortale battaglia e ognuno
incontrerà il suo destino, Prendiluna saprà se la Missione è riuscita,
l'arcangelo Michele combatterà il suo misterioso fratello-nemico e Dolcino
sfiderà Dio nella sua alta torre, per portargli la rabbia degli uomini. E ci
sveglieremo alla fine sulla luna, o in riva al mare, o nella dilaniata realtà
del nostro presente.
Storia di una mezzosangue di Nicole Cascione (Les Flaneurs edizioni)
Come è possibile
considerarsi una straniera dopo essere cresciuta come cittadina dell’universo
della letteratura? Amira si è sentita un ragazzino che giocava sulla via Pál e
una delle piccole donne dell’America di metà Ottocento: per lei confini e
nazionalità sono solo etichette. Eppure, da egiziana che si trasferisce a Bari
per ritrovare la storia di suo padre, si scontra con l’intolleranza e la
discriminazione. Amira è un ingegnere e aspira alla serenità, alla condivisione
della vita con un ragazzo che abbia la forza di superare la disapprovazione
altrui, che non si vergogni del suo velo e delle sue preghiere quotidiane, che
comprenda il significato del ramadan. Non tutti, però, scoprirà Amira durante
il suo soggiorno a Bari, sanno accettare la diversità e abbracciarla come
portatrice di ricchezza. Le dediche di suo padre sui libri che le ha lasciato
saranno una guida per affrontare le insidie della vita, degli insegnamenti
veicolati attraverso i classici della letteratura che la aiuteranno a trovare
la propria strada e la propria identità, al di là di ogni confine.
mercoledì 10 maggio 2017
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