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venerdì 20 maggio 2016
giovedì 19 maggio 2016
mercoledì 18 maggio 2016
martedì 17 maggio 2016
“Ode al vento (Una historia de antípodas)” di Pietro Berra (iQdB Edizioni di Stefano Donno) oggi in Cile alla Casa Museo di Pablo Neruda
Incontro con la poesia
di Pietro Berra (Italia) e letture dal suo ultimo libro “Ode al vento” (Una
historia de antipodas) edito da iQdB Edizioni di Stefano Donno . Presenta:
Mariagrazia Muscatello
Martedì 17 maggio, ore
19, Fondazione Pablo Neruda / Casa museo La Chascona, Fernando Márquez de la Plata 0192, Barrio
Bellavista, Providencia (Santiago de Chile)
La sesta raccolta di
poesie di Pietro Berra, con testo a fronte in spagnolo a cura del poeta cileno
Mario Castro e di Mirna Ortiz, è un viaggio sentimentale, letterario e
metaforico tra due paesi, l’Italia e il Cile, lontani geograficamente, ma
sornpredentemente vicini dal punto di vista umano. Una ricerca di luoghi
dell’anima, seguendo l’ispirazione dell’amore, dei paesaggi, della poesia (di
Pedro Salinas e Pablo Neruda, in particolare) e degli emigranti del secolo
scorso. “Ode al vento (Una historia de antípodas)” (42 pagine, 7 euro) del
comasco Pietro Berra, alla sua diciannovesima pubblicazione in volume, la sesta
in versi, propone un viaggio tra l’Italia e il Cile, che combina sogno e
realtà, richiami poetici (un’eco di Neruda è presente, non a caso, fin dal
titolo) e affettivi (la donna amata, che sulle ali della poesia si è trasferita
da Santiago al lago di Como), stagioni della natura e della creatività umana,
storie d’amore e di emigrazione. Il libro è inserito nella collana di poesia
delle edizione I Quaderni del Bardo Edizioni curate da Stefano Donno, che
puntano a recuperare il valore umano e sociale della parola poetica, vivendo
nel rapporto diretto tra l’autore e il suo pubblico, fatto di incontri, più che
di semplici presentazioni, anche a domicilio. E da una serie di incontri è nato
questo libro: in primis quello tra Pietro Berra e Mirna Ortiz Lopez, che “Da opposti
cieli guardavano / la stessa luna di novembre. // Lui dalla terrazza sospesa /
tra il castello del Barbarossa / e le cime dei noci. / Lei sopra l’insegna del
centro /commerciale di Ñuñoa” e poi con il poeta cileno (che vive tra la Svezia
e la Romania) Mario Castro Navarrete, curatore della traduzione dei testi in
castigliano con la collaborazione della Ortiz Lopez. Anfitrione di questi
incontri il grande poeta spagnolo della generazione del ’27 Pedro Salinas
(Mirna gli ha dedicato un gruppo su Facebook, che è stato luogo di conoscenza
prima di quelli materiali) cui è dedicata l’epigrafe che apre il volumetto (“I
cieli sono uguali / guardarli ci avvicina”). Le poesie sono tutte inedite,
tranne una: la già citata “Luna di novembre”, che lo sorso settembre fu
lanciata su piazza Duomo a Milano, assieme ai testi di altri autori cileni e
italiani, in uno dei “Bombardeos de poemas” che il collettivo Los Casagrande
sta organizzando da 15 anni nelle città che subirono ben altri bombardamenti
durante le guerre. In quell’occasione di realizzò il finale, in qualche modo
profetico, della poesia: “La notte che taglieranno il cielo / con un aereo per
abbracciarsi / dall’altro lato del sipario / alzate la testa ai sogni: / sul
mondo pioveranno bombe / di poesia”. Così come sono diventati materia e storia
i versi della poesia che dà il titolo al libro, simbolicamente riportati sul
risvolto di copertina: “Vento il mio cuore a forma di foglia / fallo volare
fino alla casa / di Neruda, fa’ che si posi sul mosaico / del pavimento accanto
ai miei piedi”. Un libro che è testimonianza della forza vitale della parola
poetica e invito a seguirla con l’anima e anche con il corpo.
iQdB edizioni di
Stefano Donno (i Quaderni del Bardo
Edizioni di Stefano Donno)
Sede Legale e Redazione:
Via S. Simone 74 - 73107 Sannicola (LE)
Redazione - Mauro
Marino
Social Media
Communications - Anastasia Leo, Ludovica Leo
lunedì 16 maggio 2016
domenica 15 maggio 2016
sabato 14 maggio 2016
venerdì 13 maggio 2016
Tutti i colpevoli di Giovanni Heidemberg (Enrico Damiani Editore). Intervento di Nunzio Festa
Splende la decadenza
morale, in buona sostanza le condizioni morali del popolo italiano, dell'ex
Belpaese - sempre clerico-fascista seppur in forma (un po') rinnovata - di
"Tutti i colpevoli". La storia di questo libro è comunque lunga; già
nel 2005, per esempio infatti, col titolo "Ho ucciso un poeta"
(catalogo Pequod) - questo thriller anzi spy story fu pubblicato ma subito
messo da parte dall'Editore stesso. Mentre adesso torna in distribuzione, prima
a capitoli sul sito della Enrico Damiani, e poi in forma volume nelle librerie.
Tutti i personaggi del romanzo sono malati d'individualismo. Che spesso finisce
nelle terre dell'egoismo. Perfino quando si pensa dietro alcune delle vicende
che alimentano storie su storie hanno fini più alti. Però ripartiamo dall'autore.
Dove Giovanni Heidemberg è pseudonimo che cela chi? Davvero una spia? Oppure
semplicemente un investigatore privato? O, più semplice, uno scrittore alla
Pinketts? Capirlo mai potremo, perché le informazioni del libro sono tantissime
eppero innanzitutto, trovandoci difronte a un romanzo puro, di note
bibliografiche e similari nisba. Heidemberg è comunque anche il personaggio
intorno al quale sembra ruotare l'intera trama, apparentemente per caso. Ché
Giovanni Heidemberg vorrebbe raccontaper per darci: "lo specchio della
ridicola volontà di potenza che assilla i minuscoli titani del mio tempo senza
più vigore né orgoglio". Da questo asssunto, una sfilata di tradimenti e
colpi bassi. Il luogo-Italia è qui fatto ad ambientazione di vicissitudine
tutte alla statunitense. Sebbene inganni e intrighi sono divenute nei secoli
caratteristiche identitarie dell'Italietta appunto. Tant'è vero che alla base
del libro è un memoir dell'autore dell'omicidio del nostro Pier Paolo Pasolini.
All'epoca della prima edizione di Tutti i colpevoli, l'autore infatti già
spiegava: "Per mio conto, ho svolto le mie indagini e ho avuto la chance
di incontrare alcuni 'amici' di Pasolini che, magari senza volerlo, mi hanno
detto più di quanto credevano. Il tutto è confluito nel libro". Fra
terrorismo e fondamentalismo islamico. "Tutti si schermiscono e parlano di
fiction, ma la fiction, come Pasolini ben sapeva e come il mio anonimo
assassino memorialista scrive, è più vera di
ogni incapacità,
barrata dal pudore, dall'amore, dal rispetto, dalla mitizzazione, di raccontare
una realtà che non si arriva a concepire perché non poeti", aggiungeva.
Pasolini era per troppi da eliminare. All’inizio l’agente Heidemberg viene
richiamato dalla Cia, dopo l’attentato alle Torri Gemelle, per un’operazione
coperta che riguarda il terrorismo islamico, ma nel frattempo Heidemberg porta
all’editore Deville il manoscritto d'un autore ignoto che racconta come ha
ucciso Pasolini: "Chi ha ucciso il poeta". L’editore comincia a
leggerlo e sotto i suoi occhi scorre la complicata vicenda italiana, con i suoi
tanti e diversi intrecci. Con un Pasolini descritto con pregi e difetti.
giovedì 12 maggio 2016
mercoledì 11 maggio 2016
DIMMI TRE SEGRETI di Julie BUXBAUM (De Agostini)
Intelligente.
Inaspettato. Romantico. Ci si può innamorare giorno dopo giorno, parola dopo
parola di un Perfetto Sconosciuto? Una storia d’amore romantica, intelligente,
imprevedibile.
Per
tutte le ragazze che aspettano il messaggio che cambierà la loro vita. Jessie
ha sedici anni e una vita da schifo. O almeno così le sembra il giorno in cui
lascia Chicago per frequentare il liceo più snob di Los Angeles. Ma proprio
quando le cose si mettono male, riceve una mail misteriosa. Una mail in cui Un
Perfetto Sconosciuto si offre di aiutarla a orientarsi nella giungla della
nuova scuola, mantenendo però l’anonimato. Jessie è perplessa: si tratta di uno
scherzo di cattivo gusto o qualcuno vuole davvero darle una mano?Il punto è che
lei non è nelle condizioni di rifiutare un aiuto tanto generoso: sua madre è
morta ormai da un paio di anni, e suo padre si è riposato, costringendola a
trasferirsi dall’altra parte del Paese, in un posto che odia con un
fratellastro che odia ancora di più.Ecco perché Jessie non può fare altro che
fidarsi: presto, Un Perfetto Sconosciuto diventa il suo migliore amico, e lei
decide che è arrivato il momento di incontrarlo. Ma, si sa, ci sono segreti che
è meglio non svelare mai...
“Primo: mi è piaciuto
tantissimo. Secondo: davvero, mi è piaciuto tantissimo. Terzo: vorrei
consigliare a ogni adolescente di leggerlo.” (Jodi Picoult, autrice bestseller
internazionale)
“Primo: è dolce, divertente
e romantico. Secondo: il mistero vi terrà con il fiato sospeso fino all’ultima
pagina. Terzo: lo adorerete.” (Jennifer E. Smith, autrice del bestseller
internazionale)
Julie Buxbaum è
un’autrice bestseller internazionale e i suoi lavori sono stati tradotti in
venticinque lingue. Dimmi Tre Segreti è il suo primo romanzo young adult. Vive
a Los Angeles con il marito, i due figli piccoli, e un pesciolino rosso...
apparentemente immortale. Una volta ha ricevuto un’email anonima, che ha
ispirato la storia di Jessie. Potete trovare Julie online all’indirizzo
juliebuxbaum.com e seguirla su Twitter @juliebux.
martedì 10 maggio 2016
lunedì 9 maggio 2016
domenica 8 maggio 2016
STRANALANDIA di Stefano Benni (Feltrinelli). Intervento di Chiara Evangelista
Ognuno combatte la routine come può. C'è
chi spezza le catene della monotonia ritagliandosi uno spazio per sé, chi
interrompe la ciclicità temporale salendo su un aereo che attraversa oceani di
pensieri e chi utilizza la fantasia per raggiungere il tanto agognato Eden...
Stefano Benni ci propone un "laboratorio della fantasia della natura dove
tutto è così strano che nulla più sembra strano". Sfogliando le pagine, il
lettore avrà incontri ravvicinati con il Gattacielo, il Cubolo, il Frotz e
altre creature fantastiche ma rese realistiche dalle illustrazioni di Pirro
Cuniberti. Un libro per "bambini" che ogni adulto dovrebbe leggere.
L' autore cela dietro ogni animale i pregi e i difetti di un' umanità che
potrebbe essere definita con un solo aggettivo: strana. Sognare è l'unico mezzo
di difesa contro una normalità che è sempre più anormale. Quindi perché non provarci? Tanto è gratis!
"Ditegli di continuare a sognare,
ditegli di resistere..." (Cit. Stefano Benni)
sabato 7 maggio 2016
venerdì 6 maggio 2016
giovedì 5 maggio 2016
LE AMICHE CHE NON HO PIÙ Lucia, Federica, Roberta di Francesca Carollo. Postfazione di Luciano Garofano
In appendice un vademecum di buoni
comportamenti, “Linee guida in caso di persone scomparse”, a firma del generale
Luciano Garofano, ex comandante del RIS di Parma, esperto di investigazioni
scientifiche.
«Secondo
l’ultima relazione semestrale del Commissario Straordinario per le Persone
Scomparse, ammontano a 31.372 le persone ancora da rintracciare, dileguatesi
tra il 1974 e il giugno del 2015. La tendenza, purtroppo, registra un costante
e preoccupante aumento: nei primi sei mesi del 2015, infatti, sono state
presentate quasi ottomila nuove denunce e solo nel 2014 sono scomparse 5.364
donne, di cui 1.028 non sono state ancora ritrovate. Inoltre, secondo gli
stessi dati, sono circa 200 le possibili vittime di reato […]». (dalla Postfazione di Luciano Garofano)
«Ho
scritto questo libro non per accusare qualcuno, ma per tentare di proteggere
qualcuno. L’ho scritto perché le donne si ricordino sempre di tenere gli occhi
ben aperti, quando qualcosa non va con i loro mariti, con i loro compagni o,
più semplicemente, perché sappiano sempre essere vigili. La mia esperienza
nella cronaca – e queste tre inchieste ne sono testimonianza – mi porta ogni
giorno a osservare con attenzione quanto succede attorno a me, alle mie amiche,
alle donne delle storie che seguo, e a riflettere su quanto siamo esposte,
spesso senza rendercene conto, a pericoli. Non è un monito, il mio libro, ma lo
specchio di un pezzo del nostro Paese, in cui non siamo abbastanza tutelate. C’è
del giallo, c’è inchiesta, c’è racconto di verità a cui ho assistito, ma
soprattutto c’è cuore».
«Lucia
era un’impiegata di banca, Federica era una pornodiva, Roberta una mamma e una
moglie. Di Roberta non si può dire che “fosse” o che “fosse stata”, perché di
Roberta non si sa più nulla. Potrebbe anche essere ancora viva, ma per ora
Roberta non “era” e non “è” più nulla. […] Di due di loro, appunto, si conosce
la fine. Il corpo di Lucia è stato ritrovato e la sentenza per omicidio e
soppressione di cadavere è stata emessa. Il corpo di Federica è riemerso da un
lago e si attende il giudizio definitivo a carico di uno psicopatico
pluriassassino. Invece Roberta è scomparsa, lasciando tracce praticamente nulle
che a fatica possono indurre a pensare a una fuga volontaria. La sua presenza
si è estinta all’improvviso, senza alcun preavviso drammatico particolare…
Anzi, la donna, prima di scomparire, ha lasciato segni del tutto banali, resti
di vita quotidiana ordinaria: una lista della spesa incompleta sul tavolo della
cucina, un pigiama rosa indossato come ultimo indumento. […] Ci sono affinità
profonde, talvolta inquietanti, tra le storie di Lucia, di Federica e di
Roberta. Storie di vita comune che diventano celebri per la cronaca, ma restano
comuni per chi continua a frequentarle, anche se non ci sono più…». Francesca
Carollo prova a raccontarcele, prendendoci per mano e conducendoci attraverso
un campo minato, interrogandosi – e interrogandoci – sui mille significati
della parola “femminicidio”; perché: «Anche se queste tre donne non le
conoscevo, e non si conoscevano tra loro, io sto dalla loro parte. E non sto
dalla parte dei loro aguzzini… Perciò le chiamo amiche. E poiché sono amiche
che non ho più, poiché continuo a occuparmi di loro testimoniando il seguito
dei processi che riguardano le loro scomparse, come portando ogni giorno un
fiore alla loro memoria, qui le voglio ricordare riproducendo fedelmente la
cronaca, ma uscendone anche, e aggiungendo, dove mi sarà concesso, le verità
del cuore che la televisione non può raccontare per ragioni di tempo».
Francesca Carollo è inviata e volto storico di «Quarto Grado»,
programma televisivo in onda in prima serata ogni venerdì su Rete 4. È nata a
Thiene, in provincia di Vicenza. Dopo la laurea in Giurisprudenza, nel 2002 si
trasferisce a Bruxelles, dove lavora per un anno al Parlamento Europeo.
Giornalista
professionista dal 2008, ha lavorato come autrice e caporedattrice a «TVModa»,
passando quindi alla redazione di «Studio Aperto». Tra il 2012 e il 2015 è stata inviata per
«Mattino Cinque», «Pomeriggio Cinque», «Domenica Live», «Segreti e Delitti». Collabora
inoltre continuativamente con il programma «Quinta Colonna». Ha un blog nel
portale «Tgcom24» di Mediaset: www.diariodiunagiornalista.com
mercoledì 4 maggio 2016
martedì 3 maggio 2016
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