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mercoledì 6 febbraio 2013

Ecco I Gialli del Corriere della Sera. Si parte con La casa dei sette cadaveri Jefferson Farjeon



Si tratta di una collana di 20 libri gialli che usciranno con cadenza settimanale a partire dal 9 febbraio come supplemento a Corriere della Sera. In offerta il primo libro costerà 1 euro + il prezzo di Corriere, dal secondo in poi le cose cambieranno (ma ne vale la pena) 6,90 euro + il prezzo di Corriere. Si tratta di autori poco noti in Italia, cosa interessante sono tutti di provenienza anglosassone, e “dotati”  di ottime traduzioni. Parliamo di gialli di tipo classico, tradizionali, che possono essere apprezzati da chi ama i grandi pilastri del genere come Agatha Christie, Simenon, Chandler e chi più ne ha più ne metta!. Il Corriere della Sera, con questa iniziativa vuole creare un appuntamento settimanale presso gli appassionati del genere, ma anche intercettare chi vuole scoprire il giallo e imparare ad amarlo.

Ted Lyte è un ladro molto sfortunato. Abituato a sbarcare il lunario con piccoli furti e borseggi, per una volta ha deciso di puntare in alto e di introdursi in una villa sulla costa dell’Essex. Ma lo spettacolo che si trova davanti è così spaventoso che per poco non impazzisce: sette persone – sei uomini e una donna – giacciono privi di vita nel salotto dell’abitazione. Ted fugge a gambe levate, ma viene subito acciuffato da Thomas Hazeldean, un giornalista freelance appena approdato nei paraggi con il suo amato yacht. L’ispettore Kendall, accompagnato sul posto dallo stesso Hazeldean, trova un biglietto che lascerebbe pensare a un suicidio collettivo: una soluzione fin troppo facile per il numero di interrogativi che il caso solleva. Chi erano costoro? Da dove venivano? E, soprattutto, perché si erano riuniti lì? Forse i due abitanti della casa, un certo Fenner e la sua giovane nipote Dora, potrebbero gettare un po’ di luce sulla vicenda, ma a quanto pare sono partiti in tutta fretta verso una destinazione ignota. E più il salotto viene esaminato più particolari curiosi emergono:
un ritratto a olio trapassato da una pallottola, una misteriosa palla da cricket appoggiata sopra un vaso da fiori, un indecifrabile indirizzo scritto in punto di morte da uno dei presunti suicidi… Un mystery del 1939 che tiene col fiato sospeso fino all’ultima pagina.

Jefferson Farjeon (1883-1955) nacque a Londra in una famiglia di artisti. Il padre era un noto romanziere e commediografo, il nonno materno un famoso attore americano e i tre fratelli si sarebbero ben presto affermati nel campo della letteratura per bambini, del teatro e della musica. Dopo aver lavorato per una decina d’anni per una casa editrice specializzata in riviste umoristiche, nel 1924 Farjeon pubblicò il suo primo mystery,
The Master Criminal, dopodiché si dedicò a tempo pieno alla scrittura. Autore estremamente prolifico, in una trentina d’anni scrisse circa ottanta romanzi, in prevalenza gialli, un’incredibile quantità di racconti, nonché alcune sceneggiature cinematografiche tra cui quella per Number Seventeen – un film diretto da Alfred Hitchcock nel 1932 – che si basava su una pièce da lui scritta nel 1926. Elogiato dalla critica per la sua capacità di ideare trame ingegnose e personaggi intriganti e per il suo stile pulito e scorrevole, Jefferson
Farjeon fu uno degli scrittori preferiti da Dorothy L. Sayers. Tra i titoli più noti ricordiamo The Fancy Dress Ball (1934), Mystery in White (1937, Sotto la neve) e Death in the Inkwell (1942).

Potete dare intanto un’occhiata qui



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Fumetti Marvel: anteprima di Iron Man 7, Tony Stark sotto processo - Nuvole parlanti

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LEO ZAGAMI: “Solidarietà all’avvocato Simona Giannangeli del Centro Anti Violenza dell’Aquila, vittima di un gesto che non va e non può essere tollerato in alcun modo!” « The Law of News

LEO ZAGAMI: “Solidarietà all’avvocato Simona Giannangeli del Centro Anti Violenza dell’Aquila, vittima di un gesto che non va e non può essere tollerato in alcun modo!” « The Law of News

“INVISIBILI, VIVERE E MORIRE ALL'ILVA DI TARANTO” (Kurumuny) e proiezione di “SETTANTA” UN CORTOMETRAGGIO DI PIPPO MEZZAPESA A CALIMERA



L’associazione di Promozione Sociale “Polemonta” in collaborazione con Kurumuny e la libreria Volta la carta di Calimera vi invitano a partecipare all’incontro che si terrà presso la libreria Volta la Carta in via Atene 39 a Calimera (Le) per parlare di diritto al lavoro e diritto alla salute, di Ilva e di Taranto, ma non solo. Ospiti della serata il giornalista della Gazzetta del Mezzogiorno Fulvio Colucci, autore di Invisibili Vivere e morire all’Ilva di Taranto (Kurumuny) e Nandu Popu dei Sud Sound System, autore del libro Salento fuoco e fumo (Laterza). A conclusione dell’incontro sarà proiettato SettanTa, un cortometraggio del regista Pippo Mezzapesa. L’appuntamento è per l’8 febbraio 2013 alle ore 19,00

Invisibili - Quello di Fulvio Colucci e Giuse Alemanno è un lavoro a quattro mani che raccoglie e racconta storie di uomini, inanellate come i grani di un rosario. Sono storie di operai la cui vita è indissolubilmente legata al lavoro, sospesa in aria come il braccio di una gru, operai del più grande stabilimento siderurgico d’Europa, l’Ilva di Taranto. Invisibili è il racconto che nasce dal desiderio di rivelare l’umanità degli operai stretti tra il ricatto occupazionale e il sentirsi colpevoli di lavorare.
Invisibili è la narrazione di un’umanità divisa fra la necessità e il rifiuto, la psicologia di chi ogni giorno passa quei cancelli aspettando il momento di uscirne, il malessere di chi sa che non può farne a meno pur essendone sempre tentato. Invisibili è anche un lavoro storico: di storia e di storie: si intrecciano gli aspetti umani con quelli più analitici, nel tentativo di creare una memoria storica, una coscienza collettiva che consenta di riconoscere gli errori per non perseverare. Un’operazione storica che serve a Taranto e al resto del Paese per capire che cosa è successo nel rapporto tra la città e i suoi lavoratori, perché si sono interrotte le comunicazioni e perché si sono inceppati dei meccanismi di solidarietà che in un primo momento, nei primi anni dell’avvento del siderurgico, si era tentato di costruire.  un messaggio su qual è la condizione degli operai nel nostro Paese, la condizione di una classe che ha smesso di sognare di andare in paradiso e che invece si è trovata a far fronte alla difficile realtà di una società liquida, la società della globalizzazione, con cui ha dovuto fare i conti mimetizzandosi.
Taranto è una delle città più inquinate d'Italia, con indici di mortalità in crescita impressionante e sempre a Taranto il tasso di disoccupazione è altissimo e se l'Ilva chiudesse andrebbero in fumo circa 12mila posti di lavoro.
Una guerra tra poveri. Da una parte chi ha in casa una persona malata o che non vuole che si ammali, dall'altra chi vive con un marito o un figlio lavoratore e non vuole perdere l'unica fonte di sopravvivenza.

SettanTA - È stato realizzato dal regista Pippo Mezzapesa nei giorni successivi all'uragano che si è abbattuto su Taranto. Il documentario racconta la vita di un uomo tarantino che vive nel rione Tamburi, alle case-parcheggio: sono case di emergenza, costruite per ospitare coloro che vivevano nel Borgo antico di Taranto e che, dopo vari crolli, necessitavano di un’altra abitazione.
L'uomo non ha un lavoro e così “per fare la giornata” (cioè guadagnare qualche soldo, nel dialetto tarantino) invita tutti gli abitanti della zona ad acquistare dei numeri per una riffa tutta particolare: in palio ci sono due cestini di vari generi alimentari (provolone, salsiccia, dolci) e il numero (Settanta, per l'appunto) viene estratto sempre da un bambino, simbolo dell'innocenza e garanzia di trasparenza della riffa. Tra un acquisto e l’altro, si sentono le voci dei cittadini che parlano dell'Ilva e la associano alla morte, alle malattie; c’è chi dice di preferire la salute al lavoro e chi chiede solo tre cose: salute, ambiente e lavoro, così difficili da far convivere.
Un occhio su una parte della città, molto spesso dimenticata, e nella quale sembra che il tempo si sia fermato.


Per info
329 9886391 • info@kurumuny.it
320 7225960

Viaggio nelle tante personalità di Carmelo Bene - Affaritaliani.it

Viaggio nelle tante personalità di Carmelo Bene - Affaritaliani.it

martedì 5 febbraio 2013

Le bambine che cercavano conchiglie - Richell Hannah - Garzanti Libri

Le bambine che cercavano conchiglie - Richell Hannah - Garzanti Libri

Uno splendido disastro - McGuire Jamie - Garzanti Libri

Uno splendido disastro - McGuire Jamie - Garzanti Libri

PARTE DA ZOLLINO IL PROGETTO POLYSONG. Primo incontro informativo Giovedì 7 febbraio alle ore 18,00 presso l’Auditorium “Tondi” di Zollino



Nell’ambito del progetto POLYSONG, programma di cooperazione territoriale europea, Grecia – Italia 2007-2013, che per la parte italiana vede coinvolti i comuni di Calimera, Sternatia e Zollino, giovedì 7 febbraio alle ore 18,00 presso l’Auditorium “Tondi” di Zollino si terrà la prima giornata informativa dal titolo: “I canti polifonici di tradizione orale della Grecìa salentina.
Ai saluti iniziali dei partners italiani e greci, seguiranno i contributi degli studiosi Luigi Chiriatti e Francesca Zacheo.


Il termine POLYSONG è l’acronimo di PHOLYPHONIC SONG, una piattaforma transfrontaliera tra l’area della Grecìa salentina e il Comune di Pogoni, città dell’Epiro.
Le due regioni, Epiro e Puglia, sono separate dal mare, ciò nonostante ci sono somiglianze sorprendenti negli usi, costumi e tradizioni, soprattutto per ciò che riguarda i repertori sonori di tradizione orale e quindi le musiche, i canti e le danze popolari. Tanto più se si considera l’aspetto linguistico che rappresenta il filo rosso che da secoli tiene legate le due aree geografiche e che testimonia come nei secoli ci siano stati rapporti molto intensi fra questi due popoli.
Questa ricca eredità culturale è oggi al centro dell’attività del progetto Polysong, un programma di Cooperazione territoriale europea, tra Grecia e Italia che ha come obiettivo principale quello di preservare gli aspetti peculiari delle due culture, creando un ponte, una rete che favorisca lo scambio transfrontaliero, il confronto che metta in luce somiglianze e differenze.
Polysong ha il merito di richiamare l’attenzione su un patrimonio che va verso una lenta ma progressiva dissoluzione. Molto è stato fatto in questo campo, soprattutto negli ultimi anni, ma si è trattato prevalentemente di iniziative isolate che non hanno dato esiti duraturi nel tempo. Molto ancora si può fare sul piano della documentazione, della ricerca e della valorizzazione di un bene immateriale per evitarne la scomparsa e POLYSONG nasce con queste finalità.

Mission del progetto POLYSONG, infatti, è migliorare la qualità della vita, tutelare l’ambiente, e promuovere la coesione sociale e culturale, attraverso le seguenti azioni:
1) Promozione e conservazione del patrimonio culturale immateriale delle regioni partecipanti.
2) Promozione dell’identità culturale delle comunità che partecipano al progetto.
3) Scambio di conoscenze musicali e storiche relativamente ai canti polifonici, alle musiche  alle danze tradizionali, attraverso la cooperazione transfrontaliera e la capacità di “fare rete”.
4) Il confronto utilizzato come metodologia di scambi e studio.
5) Tutela del patrimonio culturale inteso come musica polifonica e danze popolari locali anche come fattori che possano favorire lo sviluppo del turismo.

L’EVENTO È ORGANIZZATO DAL COMUNE DI ZOLLINO
LA PRODUZIONE È CURATA DA KURUMUNY

Per maggiori info
0832801528 | 3299886391 | info@kurumuny.it;

Ok, panico! Guida alle crisi di panico - Fabio Lubrano: vivi serenamente l'ansia

Ok, panico! Guida alle crisi di panico - Fabio Lubrano: vivi serenamente l'ansia

Lo strano caso dei tre nubiani di Francesco Signor (‘round midnight edizioni)



«Rifarei tutto quello che non ho fatto.».
Ana è una ragazza di facili costumi, figlia di “Uomoni e Donne” e “Sex and the city”. Ana è un’aspirante zoccola, sì avete letto bene. La cosa peggiore che le potesse succedere era quella di essere assunta in un’autodemolizioni, in cui lavorano tre nubiani dai fisici scultorei e dalle doti (non troppo nascoste) sproporzionate. La paga da fame è compensata dai sogni erotici che allietano le notti della protagonista, dagli orgasmi multipli, dalle masturbazioni folli. Ana è una ragazza espansiva, troppo, e il suo carattere “allegro” non è ben visto dalla ex moglie del suo squallido datore di lavoro, il grasso e scorreggiante Mr. Grasso. Sesso, volgarità, noir, vibratori, cosa volete di più, cari lettori? Signor ci racconta un mondo di precariato, di follia, un mondo in cui per sopravvivere bisogna “cacciare le palle” e non sempre in senso figurato.

Francesco Signor è giornalista e autore satirico. Scrive per Affaritaliani.it. è stato responsabile editoriale di «Giudizio Universale» e, prima ancora, ha curato per tre anni «Bookmark», l'inserto settimanale di cultura del quotidiano «il Riformista». Ha lavorato in teatro e televisione con Enrico Montesano e Beppe Braida. Inoltre, ha scritto per «Cuore», «Comix», «Zapata», «Pippol». Tra le sue pubblicazioni, la raccolta satirica Carognate di Natale (Aa.Vv., Gremese, 2008) e il romanzo in coppia con Ornella Gaido Tutto l'amore in un bicchiere rotto (Editrice Zona, 2009).

sabato 2 febbraio 2013

Libri: il 'Candidato Reagan' secondo Francesco Chiamulera - Adnkronos Spettacolo

Libri: il 'Candidato Reagan' secondo Francesco Chiamulera - Adnkronos Spettacolo

Letteratura e caccia: dibattito all'Hunting Show - BigHunter

Letteratura e caccia: dibattito all'Hunting Show - BigHunter

Due libri sul presente dell’energia. Intervento di Vander Tumiatti (Imprenditore e Fondatore di Sea Marconi Technologies)



Da qualche anno a questa parte, con l’evoluzione della tecnologia “green” e un aumento di consapevolezza della coscienza ambientalista, noi tutti abbiamo appreso il significato dell’espressione “fonti di energia rinnovabili” o della forma breve con cui comunemente le si definisce: “le rinnovabili”. Sappiamo che questa tipologia di energie non pregiudica le risorse naturali, si rigenera e può essere considerata praticamente “inesauribile”. Sappiamo quali sono queste particolari fonti di energia: l’energia solare, l’energia eolica, le biomasse, la geotermia, l’idroelettrica, il moto delle onde e le correnti marine, tutte accomunate dal fatto che il loro utilizzo attuale non ne pregiudica minimamente la disponibilità futura. Eppure, nonostante la loro netta superiorità in quanto a sostenibilità ambientale, le energie rinnovabili alimentano a tutt’oggi accesi dibattiti, suscitando numerose polemiche circa la loro utilità o meno, a dimostrazione che in tal senso c’è ancora molto da lavorare. Basti ricordare a tal proposito che, se prendiamo ad esempio una regione come la Puglia e in particolare il Salento, territorio dove queste fonti energetiche vengono valorizzate in maniera abbastanza intensiva, col passare del tempo si è formato un fronte piuttosto ampio di oppositori, al cui interno figurano movimenti ambientalisti e più genericamente d’opinione, ma anche operatori della comunicazione, pregiudizialmente ostili a qualsivoglia proposta o progetto di ricerca in senso “green”. Ciò sta ostacolando di fatto e al di là di ogni ragionevolezza, una crescita “verde” anche in senso occupazionale. Eppure tutti sappiamo che, in momenti come quello che stiamo attraversando, lo sviluppo di un settore in cui presumibilmente prevarrebbe l’occupazione giovanile, sarebbe altamente auspicabile . A proposito di questo e altri temi la mia attenzione è stata catturata di recente da due pubblicazioni che reputo piuttosto interessanti, proposte da Edizioni Ambiente.
In ordine di novità editoriale prenderei in considerazione per primo il libro dal titolo “Fonti rinnovabili. Autorizzazioni, connessioni, incentivi e fiscalità della produzione elettrica” a cura di Anna Bruno, della Redazione di Nextville e con la prefazione di Gianni Silvestrini. Il punto da cui muove il libro, che intende offrire un panorama di fotovoltaico e rinnovabili elettriche, è un’analisi, datata 2012, di come stiano cambiando gli scenari a proposito delle energie rinnovabili. Si scopre così che, nel corso dell’anno preso in esame, molte piccole e medie imprese hanno dimezzato il loro fatturato dal momento che non sono state in grado di percepire in tempo la sproporzione palese tra incentivi e i costi degli impianti. Ciò a causa del fatto che, proprio nel cuore della crisi economica, sono intervenuti tagli sempre più consistenti agli incentivi al fotovoltaico, allontanando coì il break even point per le aziende che vi avevano investito. Ma anche le altre fonti rinnovabili sono finite in stallo, in conseguenza di un’incertezza normativa che ha reso praticamente impossibile qualsivoglia pianificazione. Uno scenario che a fine dicembre 2012 appare tutt’altro che incoraggiante. Questo libro rappresenta un tentativo, a mio parere riuscito, di semplificare l’analisi dei diversi aspetti legislativi, così come degli incentivi (e della loro possibile evoluzione futura) alle rinnovabili termiche e all’efficienza energetica: elementi assolutamente indispensabile per chi opera professionalmente in questi settori, o per coloro che stanno meditando di entrarvi.
Il secondo titolo è “Energia da biogas. Manuale per la progettazione, autorizzazione e gestione tecnico-economica degli impianti” con contributi di Francesco Arecco, Alexander Albrecht, Davide Chiesa, Paola Caputo, Alessandro Casula, Gabriele Insabato, Francesca Malpei, Luca Marigo, Pierangelo Pasqualin. Francesco Arecco svolge la professione di avvocato, è civilista e amministrativista in materia di ambiente ed energia, e coordinatore della Formazione Rinnovabili Nextville.it. In questo pregevole lavoro si parla di come l’energia ottenuta dai biogas avrà nell’immediato futuro una incredibile convenienza, sia per la facilità di reperimento che per la grande disponibilità di tecnologie avanzate per il trattamento, la sicurezza e l’utilizzo. Un’opera che preannuncia il prossimo successo del biogas come fonte energetica alternativa e che si pone alcuni interrogativi fondamentali: “cosa fare?”, “conviene farlo?” e “come farlo?” Due lavori che consiglio assolutamente di leggere a chi desidera approfondire, per ragioni professionali ma non solo, il tema della produzione di energia rinnovabile e dei molteplici aspetti che ne condizionano la sostenibilità economica.

Fonti rinnovabili. Autorizzazioni, connessioni, incentivi e fiscalità della produzione elettrica, 2011, €18, p. 256, Edizioni Ambiente, a cura di Anna Bruno

Energia da biogas. Manuale per la progettazione, autorizzazione e gestione tecnico-economica degli impianti 2012, €34, p. 210, Edizioni Ambiente, a cura di Francesco Arecco

Intervento apparso sul Blog Libri de La Repubblica Bari


Rassegna cinematografica dedicata alla fantascienza alla Mediateca di Asciano

Rassegna cinematografica dedicata alla fantascienza alla Mediateca di Asciano

CARMELO BENE, IL FENOMENO E LA VOCE di Antonio ZORETTI (Lupo editore) domani alla Libreria Palmieri a Lecce



Alla Libreria Palmieri  in via Trinchese 62 a Lecce domani domenica 3 febbraio 2013 si presenta “Carmelo Bene, il fenomeno la voce” di Antonio Zoretti. Dialoga con l’autore il prof. Giovanni Invitto.

“Ecco” - diceva Cesare Garboli - “quello che a volte ci manca quando si sente parlare di Carmelo Bene in maniera dotta e molto impegnata, oggi, è quell’esperienza degli anni ‘60 che, per chi andava a teatro, vedeva non solo qualcosa di straordinario…un attore geniale, ma la risata (non perché faceva il comico), una risata liberatoria, di uno che faceva piazza pulita, distruggeva montagne di carta in un colpo di mano. Non solo prendeva in giro i critici o le persone che pensavano di avere cultura (avendone dieci volte di più lui), stralciando soprattutto il resto dell’intellettualità italiana, ma faceva proprio piazza pulita di forme, valori, pseudovalori culturali.”
Per questo è importante tornare a riflettere sull’operato di Carmelo Bene, il quale è da considerare un fenomeno culturale del XX secolo. A conferma e a testimonianza dell’oramai unanime riconoscimento attribuitogli: essere considerato uno dei massimi artisti del Novecento.

Antonio Zoretti - Vive tra Lecce e Bologna. Nel capoluogo emiliano durante gli anni Ottanta frequenta il corso di Laurea DAMS della Facoltà di Lettere dell’Università. Segue sempre con interesse lo sviluppo delle attività letterarie, teatrali e artistiche in senso lato. Come operatore culturale, questo è il suo primo saggio su un autore.


La verità (musicaos) eBook: Roberta P. Jarussi, Luciano Pagano: Amazon.it: Kindle Store

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L’Ilva. Lavoro, veleni, speranze | Eventi e Concerti in Salento

L’Ilva. Lavoro, veleni, speranze | Eventi e Concerti in Salento

giovedì 31 gennaio 2013

LietoColle: Recensione di Alessandra Peluso su La trama dei metalli

LietoColle: Recensione di Alessandra Peluso su La trama dei metalli

Dal teatro al Web, il nuovo Max Frisch | Liguria | cultura | Il Secolo XIX

Dal teatro al Web, il nuovo Max Frisch | Liguria | cultura | Il Secolo XIX

Giuseppe Calogiuri con il suo Tramontana (Lupo editore) al Cibo per la mente di Taranto



Venerdì 1 febbraio 2013 alle ore 19.00 al “Cibo per la Mente” Caffè Letterario a Taranto (Via Duomo, Palazzo Gennarini), è prevista la presentazione del nuovo libro di Giuseppe Calogiuri “Tramontana” edito da Lupo editore. Dialogherò con l'autore.

Una inquietante sequenza di oscure morti e sparizioni agita le acque di una tranquilla cittadina del sud coinvolgendo indistintamente rampolli di buona famiglia, onesti professionisti e modesti lavoratori. L’apparente gratuita casualità dei fatti mette in allerta il fiuto di Michelangelo Romani, giornalista del Messaggero Quotidiano, e di Sandro Gennari, direttore di TeleCittàUno, che decidono di investigare nonostante la servile prudenza dei rispettivi editori quando l’indagine sembra infastidire le poltrone di politicanti affaristi o turbare antiche coscienze. Affiancati dalla fedele Carla, i due amici si mettono ostinatamente in cerca di polverosi “scheletri” negli armadi più insospettabili, seguendo l’esile filo di una traccia che appare sempre più sfuggente, in attesa del segnale anomalo rivelatore. Cosa sa il vecchio colono Antimo? E chi è il cinico giustiziere? Un giallo tutto salentino in cui lo studio delle atmosfere d’ambiente si sposa con la scrittura elegante e il gusto della suspense.

Giuseppe Calogiuri - Nato a Lecce e qui vive e lavora come avvocato specializzato in diritto d’autore e degli artisti. Già cronista e reporter per quotidiani e riviste locali, all’avvocatura associa l’attività di chitarrista blues e jazz. Scrittore sin dall’età giovanile, ha esordito nella narrativa nel 2005 (premio “Corto Testo”). Scrive su ogni pezzo di carta gli capiti tra le mani. Tramontana è il primo romanzo della serie con protagonista il giornalista Michelangelo Romani.

Taranto (Taranto)
Cibo per la mente
ore 19:00
ingresso libero
Info. 099/4007520

Leo Zagami C'E' . Il rapper OUT ha scritto questo pezzo per Leo Zagami

Frankenstein. Le creature della notte ∂ Fantascienza.com

Frankenstein. Le creature della notte ∂ Fantascienza.com

MARIGLIANO.net - Incontri su: Ambiente, cinema e letteratura.

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Novità: “GoodMooning!” di Stefano Saldarelli (Phasar Edizioni)



La missione spaziale che portò l’uomo sulla Luna nel luglio 1969 non fu la prima. Anche se di pochi mesi, fu preceduta da un’altra. Assolutamente top secret. Poiché la posta in gioco era altissima e gli imprevisti inimmaginabili, fu deciso di inviare alcuni volontari sulla Luna per preparare lo sbarco ufficiale. Questo libro raccoglie i diari di missione del programma spaziale più segreto al mondo, oggi conosciuto grazie al contributo di alcuni testimoni chiave che hanno messo a rischio la loro vita per far luce sul caso di insabbiamento più importante della storia. Questa missione fu battezzata GoodMooning! ed oggi voi conoscerete la verità.
Stefano Saldarelli è nato a Firenze il 21 settembre 1969, in pieno programma spaziale Apollo.
Da sempre è appassionato di fantascienza e missioni spaziali. Vive e lavora a Prato dove svolge l’attività di grafico freelance (www.achrom.it). Nell’inseguire i propri sogni, nel 2006 progetta e realizza l’allestimento dell’ambiente di lavoro nel quale svolge la propria attività, prendendo ispirazione dal design della serie televisiva “Spazio1999” (www.studio1999.it). Alla fine del 2009 studia e realizza il logo GoodMooning! e l’astronauta John Doe. All’inizio del 2012 il sogno GoodMooning! prende vita attraverso la realizzazione di alcuni disegni che vengono poi riprodotti su t-shirt e “mug”. Nascono parallelamente anche alcune brevi storie che cominciano ad essere raccolte in un blog (www.goodmooning.it). Queste storie si sviluppano e a dicembre 2012 diventano un libro, questo libro…

"GoodMooning!", Stefano Saldarelli, Phasar Edizioni, 2012, €11, ISBN: 978-88-6358-167-6, pp. 122

Visita il sito dell’autore.


Scarica l’anteprima del libro in formato PDF

Info:

Vedi il BookTrailer di "GoodMooning!" su YouTube

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Toradora (Trailer)

mercoledì 30 gennaio 2013

Ebook Musicaos.it – Catalogo | @lucianopagano – musicaos.it

Ebook Musicaos.it – Catalogo | @lucianopagano – musicaos.it

Ano Hana - Ancora Non Conosciamo Il Nome Del Fiore Che Abbiamo Visto Que...

“Con i colori del cielo e della notte” di Raffaele Procacci (Phasar Edizioni) | @lucianopagano – musicaos.it

“Con i colori del cielo e della notte” di Raffaele Procacci (Phasar Edizioni) | @lucianopagano – musicaos.it

Prove di libertà di Stefano Dal Bianco (Mondadori). Intervento di Nunzio Festa



Decorato a suo tempo d’alloro dal critico Mengaldo, il poeta Stefano Dal Bianco, dopo oltre un decennio dall’ultima opera letteraria, ridiscute la sua poesia con “Prove di libertà”. Scandito dalle sette note del pentagramma, il libro si rasserena solamente nelle brevi prose poetiche poste quasi a far da pausa al navigare. Nell’agire, invece, è più che compulsivo. Anche quando, pure senza dimostrarlo sfacciatamente, parla dei doveri sentimentali. Esplorando le grazie dell’esser padre. Le cadute arrivano molto prima dei passaggi che intercettano le dolci violenze dedicate all’Io. Debolezze che san di canzonetta battistiana, per giunta. Eppur l’imperfezione, allora, condisce il Prove di libertà dell’olio dell’arte. Il meglio e il peggio di Dal Bianco è tutto comunque in questi versi: “Qui davanti alla finestra bellissimo / c’è un arcobaleno ogni tre giorni / che canta la gloria di Dio, e io / che me ne faccio?”. La Fede ‘anti-retorica’ assicura la forza della parola. Mentre il frugare nelle tasche del semplice ammorbidisce il Tono. In “Arcobaleno”, questo il titolo esemplare della composizione, abbiamo Dal Bianco. Per intero. Prima di mischiare, invece, il verso impareggiabile con il male del petto a petto con la poesia stessa, anzi solamente con la parola “poesia”. (E’ necessario che ci si sbatta? E l’han fatto i più grandi, - e lo fanno e faranno i minori). Le poesie destinate agli sguardi dal finestrino della vita, invece, partono lentamente. Ma per divenire frenesia pura. Non serve, in effetti, farsi afferrare dalla chiusa. Per capirlo. Ché le chiuse portano i puntini di sospensione alla ricerca. Non terminano. Saluta il mondo Stefano Dal Bianco. Quando s’inabissa nella propria dimensione personale. Dove la navigazione si tiene ferma nei contrappunti del parlare. Non è parlato, quello del poeta. Comunque. Però la voce dice. Il metro tutt’altro che antico si ricopre di nudità allevando negli scatti facili la semplicità dell’errore dovuto all’incedere. I cambi di passo, ritmo, lo testimoniano. Il poeta Dal Bianco si scrolla di dosso le regole dell’accademia. In quanto vuole fidarsi ciecamente di se stesso, affidarsi a sé stesso. Come se il mondo fosse piccolo. Consapevole, di contro, della sua vastità. Ascoltata.
   

martedì 29 gennaio 2013

ANW - Agenzia News World: L'ambiente ad Alanno: Leo Zagami plaude alla forte coscienza ecologica dell’Abruzzo e del WWF nella regione

ANW - Agenzia News World: L'ambiente ad Alanno: Leo Zagami plaude alla forte coscienza ecologica dell’Abruzzo e del WWF nella regione

ANW - Agenzia News World: Leo Zagami: “Partiamo da un risveglio delle coscienze!”

ANW - Agenzia News World: Leo Zagami: “Partiamo da un risveglio delle coscienze!”

“Ha chiamato il futuro… dice che è in ritardo” a cura di Luca Pieralisi (Phasar Edizioni) | @lucianopagano – musicaos.it

“Ha chiamato il futuro… dice che è in ritardo” a cura di Luca Pieralisi (Phasar Edizioni) | @lucianopagano – musicaos.it

El Vacìo - di Marta Toraldo (Lupo editore) by Bigsur Visioni

Nel vento di Emiliano Gucci (Feltrinelli). Intervento di Nunzio Festa



"Nel 1992 mio padre uccise mio fratello nella neve. Nel 2007 ho perso Caterina per sempre. Io per questi motivo corro". L'incipit infuocato, a dir poco lampante, del romanzo scritto dal libraio part-time toscano, Emiliano Gucci, attacco camusiano e decisivo, soccorre il titolo dell'opera, "Nel vento". E definitiva è la corsa del protagonista del libro. Alla stregua del colpo lanciato dal giudice di gara delle gare vitali del centometrista estraniato e gelido. Un centrometrista che vuole, dopo dolori immani e fortificanti assai, la gara perfetta: una vittoria nell'albo dell'eterno secondo; mentre scorrono nella testa fantasie che sono molto più lancinanti della realtà, addirittura. Il narratore autodiegetico del libro si concrentra e, allo stesso tempo, non evade che sui blocchi di partenza. Dai quali deve darsi lo slancio, per scappare. Perennemente. Correre via dal passato, in ogni caso. Ben conscio che sopravvive in un mondo di steroidi e altre sostanze stupefacenti - utili alla corsa sportiva. Ma, soprattutto, elementi che devono alimentare il fuoco delle scommesse clandestine e di tutto il resto del giro d'affari del suo sport. Tra falso e non vero. Mentre sa bene il protagonista di Nel vento, che l'irreale certo che ha in testa lo porta a citare i suoi avversari con nomi che non sono nomi. UNO, DUE, CINQUE. Persone identificate solamente con le postazioni che coprono in pista. Dove il pensiero del fratello morto ammazzato dal padre, crollato sulla neve fresca sotto i suoi occhi e l'abbandono senza remissioni di peccato dell'unico amore della sua vita, lo tengono in stato di sana pazzia. Davvero dunque "non ci si deve fermare a pensare". Gucci, autore tra le altre cose dell'indimenticato "Donne e topi" (Fazi), ha fatto proprio un "romanzo esistenzialista", come è stato definito dal concittadino e anche lui giovane scrittore, Vanni Santoni. La lingua è perfetta. Dalla quale, insomma, apprendiamo tutti i tormenti del protagonista del romanzo. Perché non ci si può inzuppare dell'acqua della pioggia che lo terrà sotto scacco. Ma uscendo da quella, riprendere l'ansia da 'prestazione' della voce. Nel vento abolisce la presenza dei riflettori. Che pur ci sono. Però li fa oggetto, al pari d'altri, della trama. Il discorso è attualissimo. Eppure stravolge le regole della modernità che vorrebbero confini netti tra i momenti della narrazione. Qui, infatti, il romanzo diventa imperdibile.

lunedì 28 gennaio 2013

CELEBRATION DAY, Led Zeppelin. Intervento di Giuseppe Calogiuri






 






































Era il 1999 o giù di lì. Stavo lavorando ad una serie di articoli sulla storia del rock e quello che narrava la nascita dell’hard rock principiava così “Due accordi. In MI minore, suonati da una Gibson diavoletta”. A distanza di quindici anni torno sul luogo del misfatto parlando sempre di quelle due, stramaledette, note. Maledette, perchè tutta la tiritera sul rock satanico parte essenzialmente da lì.

uuuuuuUUUUHHH!!!

rock sataaaaAAAHHHNICOOOOooooo


Ecco, questo dovrebbe aver fatto allontanare i benpensanti.

Si diceva, due stramaledette note in MI minore che ieri aprirono “Good Times, Bad Times” primo solco del monumentale “Led Zeppelin” e che oggi, a distanza di oltre quarant'anni, aprono il lussuosissimo Celebration Day, ricco cofanetto di ciddì e divvuddì con la fedelissima ripresa audiovideo del concerto tenutosi nel 2007 alla londinese O2 Arena dal quartetto che ci ha insegnato le scale pentatoniche minori sul quinto tasto.


Che, poi, diciamolo. Abbiamo spulciato iutùb, torrent ed emiùl alla ricerca di una ripresa audiovideo decente che potesse testimoniare quel che sei anni fa è accaduto in quella O2 che vibrava di feedback ad otto ohm e di Plantiani gridolini femminei dell'appollineo dio del falsetto rock. Niente di niente, solo ripresine con quei cellulari che ci han fatto dimenticare gli ustionanti accendini di SanSiriana memoria. Sono stati parchi, gli Zep.  Come sempre. Ci han fatto attendere, e parecchio, con l'usuale giochetto del no, ci mancherebbe, ma forse chissà. E il tempo che si è dovuto attendere è stato benedetto.

Ops.
Maledetto.
Maledettissimo.
Dall'onnipresente Cornuto del Rock.

Novità: “Panni sacri” di Roberta Pilar Iarussi, ebook 06 Musicaos.it



disponibile qui:


“Ho stretto con forza il mio sesso giovane e l’ho spinto fuori da me. Ho chiuso le gambe. Ho irrigidito tutti i muscoli fino a sentire dolore. Ho serrato la bocca. Mi ha sporcato l’inguine di liquido giallastro senza seme, andava fiero del suo pesce morto come fosse un trofeo di guerra. Prima dell’orgasmo che non è arrivato più, ha sussurrato alcune parole in disordine, sbattevano nell’abitacolo della macchina e nella mia pancia e da tutte le parti…” (Panni sacri)

In un piccolo centro del nostro sud, decadente e insieme rassicurante, un prete anziano, socialmente impegnato e sensibile alle ferite dell’umanità, incontra casualmente una bellissima ragazza. La giovane donna è sola e anche il prete, a suo modo, lo è. Tra i due nasce subito una forte intesa. L’uomo e la donna avviano una strana frequentazione, a metà strada tra la voglia ingenua della donna di affidarsi completamente e la smania dell’uomo di impastar le mani nelle vite degli altri. La storia segue così un doppio filo narrativo: se nella vita vera, la ragazza si confronta con un uomo maturo, spirituale, distante dai nodi carnali che sempre complicano le relazioni, nella realtà virtuale, condita di chat erotiche notturne e veloci sms, la donna ‘frequenta’ un “Ragazzo” giovane, desiderante e lubrico. Evidentemente, però, le cose sono diverse da come appaiono. Il racconto Panni sacri è parte di una mini raccolta che mette insieme tre diverse storie accomunate dall’elemento di uno ‘strappo’. Il medesimo strappo in forme differenti. L’Amore, non solo erotico, quindi, e quell’inevitabile lacerazione che si porta appresso, quasi come se le due cose, piacere e ferita, fossero inscindibili.

[dalla postfazione a "Panni sacri", Luciano Pagano]

‘Due che fanno sesso virtuale, come si chiamano?’. La prima domanda che compare in ‘Panni sacri’ di Roberta Pilar Jarussi, è di una semplicità disarmante, eppure nasconde quello che sarà uno degli atteggiamenti ricorrenti in tutta la narrazione, ovvero sia il contrasto continuo tra sacro e profano, tra ingenuità nell’amore e esperienza del sesso, tra conoscenza dei profondi anditi della psiche umana e ricerca ossessiva della verità corporea, quando due, tre persone, hanno a che fare con l’innamoramento e con la totale miscredenza delle reazioni che l’amore può indurre, d’improvviso. La protagonista di questo racconto vive due storie contemporaneamente, più esatto sarebbe dire che vive diverse storie, dato che la schizofrenia amorosa, ad esempio nel rapporto con Ragazzo, si identifica con il duplice rapportarsi all’immagine virtuale, digitale, web-voyeuristica e all’immagine fisica, materiale, a quel verbo ricorrente con cui di denota l’incontro e l’atto insieme, cioè il “prendersi”. Una realtà fatta di gesti, atti, sequenze di prendere, stringere, abbandonare. Roberta Pilar Jarussi, in questo suo trittico di storie che si intrecciano, presenta una vera e propria fenomenologia dell’amor ‘intrapreso’, per tentativi, approcci, manovre lontane che si appressano e diventano vere e proprie sospensioni di gravità. La cosa che colpisce di più il lettore è sempre questo correre su un crinale, da una parte la purezza della carne e dall’altra la (presunta) falsità di uno spirito che ambisce a qualcosa di impossibile, salvare le capre e i cavoli, avere tutto, possedere la carne e dominare il pensiero, carpire, se c’è, l’amore cerebrale. Come se ciò non bastasse Celso, il francescano narcolettico esperto in mercatali pesche miracolose e avances etoromani, è brutto e con la pancia, mentre Ragazzo è bello, punto e basta. La protagonista del racconto sembra oscillare come un pendolo tra entrambi, ed è come se la virtualità dell’amore, a tratti, concedesse un po’ di stupore in avanzo al fatto che la forma fisica, forse, non importa granché quando c’è di mezzo il desiderio.

Una lettura, quella di “Panni sacri”, che procede rapidamente, come scorrendo delle polaroid, una dopo l’altra, anticipando ciò che sarà, ripetendosi che no, la protagonista non cadrà nel tranello, per poi scoprire che è come se questi tranelli, in fondo, fanno parte di un gioco meditato, una partita a scacchi dove la regina è circondata, per scelta, da una manciata di minuscoli pedoni. Fino al culmine del suo personale viaggio al termine della notte, in un ‘solito’ pomeriggio, sudicio e afoso, col finestrino abbassato per respirare, in attesa di un afflato che non è spirito, perché lo spirito oramai se l’è squagliata…chissà che fine ha fatto, da questo quadro così perfetto, lo spirito.


Roberta Pilar Jarussi ha pubblicato il romanzo “Nella casa” (2003, Palomar – collana Cromosoma Y, diretta da Michele Trecca e Andrea Consoli) e Dal vivo, racconti (2002 , zerozerosud). Nell’ottobre 2003, è selezionata a ‘Ricercare’ convegno-laboratorio per nuove scritture (Reggio Emilia), con un brano dell’allora inedito romanzo “Nella casa”. Collabora con BooksBrothers, sito e laboratorio letterario, che ha prodotto l’antologia “Frammenti di cose volgari – Acqua passata – Volume Uno 2006/08”, a cura di Maurizio Cotrona e Antonio Gurrado (2009), nella quale sono presenti alcuni suoi racconti inediti. È operatrice culturale della Biblioteca Provinciale di Foggia. Dal 2006 al 2009, ha curato il progetto e Premio Letterario nazionale ‘Libri a trazione anteriore’ della Provincia di Foggia, in collaborazione con Casa Circondariale di Foggia, con la direzione artistica di Michele Trecca, che includeva, in Carcere, un ciclo di incontri con gli autori ed eventi per i detenuti’; ha collaborato con il Kollettivo – associazione studentesca dell’Università degli Studi Foggia, nella realizzazione delle prime edizioni di BAOL – concorso letterario per scrittori esordienti, rivolto agli studenti e ai detenuti di Foggia, giunto ora alla sua 4° edizione.
Nel 2006 ha curato l’organizzazione del convegno nazionale sui blog letterari, “Le tribù dei Blog”, tenutosi a Foggia e al quale hanno partecipato (anche) Christian Raimo, Maurizio Cotrona, Giulio Mozzi, Michele Trecca, Enzo Verrengia, Anna Maria Paladino, Rossano Astremo, Ivano Bariani, Luciano Pagano, Silvana Rigobon, Fabio Dellisanti, Manila Benedetto.
Ha collaborato con il gruppo di musica popolare ‘I cantori di Carpino’ e con studiosi e portatori della tradizione, lavorando sulla struttura originaria della Danza Tradizionale Pugliese e sulle sue contaminazioni.

Il suo blog personale è “In punta di dita”: http://robertajarussi.blogspot.com/


“Il campo di cinabro” di Vitantonio Amato (Phasar Edizioni) | @lucianopagano – musicaos.it

“Il campo di cinabro” di Vitantonio Amato (Phasar Edizioni) | @lucianopagano – musicaos.it

domenica 27 gennaio 2013

ZERCALCARE, LA CLASSIFICA DELLE VENDITE E I FUMETTI PROIBITI DAL VATICANO - Cartoonist globale

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Libri: Stephen King annuncia un giallo dal titolo provvisorio 'Mr. Mercedes' - Adnkronos Spettacolo

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Avicii - Avicii X You - Session #3 Beat/Rhythm

Gundam Unicorn (Trailer)

Punti sul nero ed esce il rosso Elliot edizioni

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una letteratura a «realtà aumentata»? no grazie | Rubriche | www.avvenire.it

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venerdì 25 gennaio 2013

Gundam Char's Counterattack (Trailer)

LA B CAPOVOLTA di Sofia SCHITO (Lupo editore) per la giornata della memoria



“E’ un libro che può (e dovrebbe) essere letto indipendentemente dalla giornata delle celebrazioni. Una lettura coinvolgente” (Roberto Denti, Tutto Libri de La Stampa)

Romanzo Vincitore del Premio Letterario Torre dell’Orologio di Siculiana 2012 nella sezione letteratura per l’infanzia e l’adolescenza “lo Scarabocchio di Giufà”

Il Giorno della Memoria si celebra in Italia e in Europa il 27 gennaio di ogni anno come giornata in commemorazione delle vittime del nazismo, dell'Olocausto e per tutti quelli che a rischio della propria vita hanno protetto i perseguitati. Lupo editore propone in questa solenne occasione per l’edizione del 2013 il libro La B capovolta di Sofia Schito. Un libro necessario per ricordare e poter pensare ad un futuro sempre migliore!
Si può parlare della Shoah in tanti modi. In "Se questo è un uomo" Primo Levi lo ha fatto con poesia, coinvolgendo l'umanità intera in un capolavoro che tocca l'emozione di tutti, nel suo unire la bellezza della parola all'orrore umano. E in questa storia proprio "Se questo è un uomo" e Primo Levi guidano un bambino che vivrà con la grazia propria della sua età un evento che ancora gli uomini non si riescono a spiegare. L'infanzia entra nella Storia più cupa ed aberrante, provando a sfiorare il mistero del buio della coscienza dell'uomo europeo. Levi la accompagna nei luoghi del degrado della nostra civiltà, e lo fa con la sua prosa immortale come intermezzo, che cerca di spiegare l'inspiegabile all'innocenza di chi non ha ancora saputo tutto dell'Uomo. Questo romanzo ci condurrà per mano in un incubo che non può essere lasciato solo al passato. Una storia che ci porterà a sentire l'inesorabilità del male ammantato dall'ingenuità dell'infanzia e dalla profondità della letteratura. Un libro che fa della semplicità lo strumento di narrazione per rispettare quei fatti senza rinunciare all'immaginazione e alla speranza. Riuscirà l'ingenuità dell'infanzia a lenire la drammaticità della realtà? O nulla si può al cospetto di quello che l'uomo è capace di fare quando conosce l'inverno della sua coscienza? Un libro scritto senza artifizi intellettuali, che parla con la lingua dei ragazzi di quello che i ragazzi non dovranno mai conoscere.

Sofia Schito vive a Felline, in provincia di Lecce. Da anni impegnata in attività che vedono coinvolti ragazzi delle scuole elementari e medie, trae da loro continua ispirazione. Ama scrivere da sempre, sin da quando a scuola ha sentito parlare per la prima volta di soggetto, verbo e complemento. Lo testimoniano le scatole sull'armadio della sua stanza piene di diari che ha cominciato a scarabocchiare quando era poco più che bambina. La storia invece è una passione che le è venuta negli anni. Lo testimoniano i voti, poco lusinghieri, che ai suoi compiti dava il professore del liceo. Ogni volta che le restituiva un compito corretto, la domanda era sempre la stessa: "Sofia, a che serve copiare?". Per lei allora aveva un senso, significava evitare di trascorrere interi pomeriggi a memorizzare date, luoghi e avvenimenti. Col passare del tempo, per fortuna, si è resa conto che la storia è ben altro. Dopo la maturità scientifica, si iscrive alla facoltà di Lettere dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e al terzo anno, al momento della scelta dell'indirizzo, forse per una sorta di legge del contrappasso, sceglie proprio l'indirizzo storico. La B capovolta è il suo primo romanzo per ragazzi. Nella scelta dell'argomento, ci sono buone probabilità che si sia ispirata alle iniziali del suo nome.

“PER SEMPRE CARNIVORI…” una lettura forse diversa… (di Angela Ferilli) | @lucianopagano – musicaos.it

“PER SEMPRE CARNIVORI…” una lettura forse diversa… (di Angela Ferilli) | @lucianopagano – musicaos.it

giovedì 24 gennaio 2013

Vasco Rossi - L'uomo più semplice

Un ebook gratis sul mondo senza memoria - Firenze - Repubblica.it

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Cinema: in uscita a febbraio “Hansel e Gretel: cacciatori di streghe” | euronews, cinema

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Cinema, iniziano le riprese di 'Neverlake' ghost story italiana - Adnkronos Spettacolo

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"Il fuoco imperfetto" di Mauro Pieroni (Phasar Edizioni)

Cosa può spingere Marco Bembo, ricco e affermato fotografo naturalista, a far perdere ogni traccia di sé durante uno dei suoi lunghi viaggi all’estero alla ricerca di animali selvatici?
Preoccupati del suo prolungato silenzio, alcuni amici cominciano a investigare tra Firenze e la Maremma, in una Toscana piovosa e un po’ cupa, che non sembra voler dare soluzioni ai molti interrogativi che vanno delineandosi. La storia porterà lontano, verso due remote isole dell’Egeo, lungo i temi del viaggio e della fortuna, del riscatto di sé e del destino, della morte e della colpa, articolando una profonda riflessione sul vedere e guardare, sul voyerismo come difesa dalla vita, come stratagemma per nascondersi e fuggire da essa. Una riflessione sui grandi pericoli a cui il troppo guardare, piuttosto che vivere, può esporci.

Mauro Pieroni è nato a Roma nel 1955 ma da sempre vive a Firenze. Medico, da molti anni si dedica, nel tempo libero, alla fotografia di natura. Sue immagini, ma anche suoi articoli, sono comparsi in libri e riviste di settore e in diverse pubblicazioni ed esposizioni legate all’Afni, Associazione Fotografi Naturalisti Italiani.
"Il fuoco imperfetto" è il suo primo romanzo.

"Il fuoco imperfetto" di Mauro Pieroni (Phasar Edizioni)


"Il fuoco imperfetto" di Mauro Pieroni (Phasar Edizioni)2006, 12€, ISBN: 88-87911-70-3, pp. 426

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mercoledì 23 gennaio 2013

168 spaventi mortali di Andrea Leone (Edizioni della Sera)



Il libro. Quattordici racconti. Quattordici storie di adolescenti. Naomi Vittadini, una ragazza in procinto di uccidersi, assolda una sosia, che vivrà dopo la sua morte. Sarah Davanzati si innamora di un’altra ragazza, invidiosa della sua bellezza. Celine Lafouge sogna di essere smembrata e mangiata dai membri della sua famiglia. Irene Korczac, pianista, conosce il suo doppio, che ha il suo stesso nome. Diana Beaumarchais è una giovane stella del teatro: sua madre, invidiosa, progetta di accecarla.  Sara Appiani, una ragazza affetta da epilessia, finisce in un istituto di cura. Barbara Cenci si uccide, risorge e si presenta al Teatro dell’Opera. Sonja Turati è una ragazza malata, vessata dal suo insegnante sadico. Claudia Arconati è odiata e perseguitata dal padre, nato illegittimo. Mylene Merat, una giovane drammaturga, mette in scena uno spettacolo e poi si uccide. I membri della famiglia di Elettra Detmers le chiedono di partecipare al loro suicidio collettivo. Sophie Sutter finisce in un istituto psichiatrico e un medico tenta di guarirla. Laura Weber non è figlia di suo padre e di sua madre, ma di suo padre e di sua zia.  Il fratello di Demetra e Cristina Lambertenghi spinge al suicidio le sue due sorelle, nate da un incesto.

Fullmetal Alchemist The Movie- La Sacra Stella Di Milos (Trailer)

Editoria, Financial Times: la carta taglia 35 cronisti, il sito ne assume 10 - Il Fatto Quotidiano

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Giuseppe Fantasia: I libri della settimana

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Gli Sloveni tra storia, arte e letteratura a Trieste, se ne parla in un convegno | Bora.La - notizie e opinioni su Trieste, Gorizia e el Litoràl Adriatico

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