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lunedì 3 settembre 2012

Le canzoni di Woody Guthrie (Feltrinelli)


Il cantautore e scrittore Woody Guthrie (Okemah, Oklahoma 1912-New York 1967), figura leggendaria del folk americano, ha vissuto in prima persona i cambiamenti epocali nella vita sociale, politica e culturale degli Stati Uniti, e non solo: dalla Crisi del '29 alle politiche rooseveltiane del New Deal, dalle tempeste di polvere del Mid-West della metà degli anni Trenta all'intervento americano nel secondo conflitto mondiale, dalla società dei consumi del dopoguerra al maccartismo. E ha cantato canzoni che sembrano scritte apposta per dar voce a chi voce non ce l'ha, canzoni che hanno mostrato l'altra faccia del sogno americano, quella che lotta contro la fame e la disoccupazione, la violenza e la sopraffazione. Ma Woody Guthrie non è stato solo questo, e le sue canzoni nel tempo hanno subito il fascino delle contaminazioni e degli ambienti culturali di un'America lanciata a rotta di collo sulla strada degli anni Sessanta. Questa raccolta di canzoni ci offre un ritratto non definitivo ma abbastanza fedele di un artista che, a quarant'anni dalla scomparsa, sembra avere ancora parecchio da dire.

Una ricetta per la felicità di Chiara Curione (Besa collana Negroamaro) a LIBRI NEL BORGO ANTICO



Una ricetta per la felicità di Chiara Curione (Besa collana Negroamaro) sarà presentato il 4 settembre alle 19.00 presso Palazzo Ammazzalorsaa Bisceglie (BT) nell'ambito della manifestazione LIBRI NEL BORGO ANTICO.

“Una ricetta per la felicità è una saga familiare. La vicenda parte nei primi decenni del Novecento, quando Lucia comincia a lavorare come domestica presso una ricca famiglia di un paese della Puglia. Lucia è una ragazzina povera con un’intelligenza fuori dal comune e un carattere deciso con cui si impone a tutti, riuscendo a diventare il perno della vita familiare. Una presenza indispensabile nella casa in cui si nasconde un segreto e dove nascono amori contrastati. Intanto Lucia scrive un diario che è anche un ricettario. Ogni ricetta è ricordata in base a un avvenimento particolare. Così la narrazione continua nell’alternarsi di capitoli di storia passata con gli anni del Fascismo, della guerra, e della difficile ripresa economica, a quelli del tempo presente. La protagonista del tempo presente è la nipote di Lucia che decide di lasciare il lavoro di insegnante precaria al Nord e si trasferisce con il marito e i figli in Puglia. Qui comincia una vita ben diversa da quella che aveva immaginato ristrutturando il palazzo nel paese in cui aveva vissuto la nonna, di cui ritrova il diario, scoprendo incredibili relazioni di parentela. Il coraggio e la voglia di non arrendersi sono le qualità che accomunano le protagoniste. Nel diario di Lucia sono descritte ventidue ricette tipiche della tradizione pugliese. Qui l’arte culinaria non è fine a sé stessa, ma diventa espressione di sentimenti creatività ed espressioni. Il personaggio di Lucia si ispira, nel carattere, a una donna realmente esistita. Lo spiega Pino Aprile, nella sua prefazione ricordando la zia.”



domenica 2 settembre 2012

Mark Knopfler Privateering Press kit



Mark Knopfler tells us a bit about his new album "Privateering".
Release date around September 3, 2012.
Pre-order the album here - http://bit.ly/MOxFcO

Stelline e stellette di Pino Olivieri (Besa editrice)



Stelline e stellette nasce da un antimilitarismo che per essere militante è costretto alla violenza. Cinque ragazzi si ritrovano in una caserma a metà degli anni Settanta. Formati secondo un’ideologia marxista e, sotto molti aspetti, libertaria e anarchica, abituati a parlare, sempre pronti a un dialogo che fosse costruttivo, a interiorizzare sensazioni e vicende che andavano a comporre la loro personalità, contrari al militare e a ogni forma di potere, si ritrovano strappati al loro mondo e messi a confronto con un potere militare che non dà spazi, è repressivo e violento. La loro insofferenza cresce fino a diventare insostenibile. Spinti in azioni clamorose, dilaniati da dubbi e ripensamenti, finiscono in una spirale di violenza da cui non riescono più a uscire.


Pino Olivieri è nato in Puglia 57 anni fa. Trapiantato a Torino all’età di due anni, ha sempre vissuto in questa città, con una parentesi di due anni a Londra. Influenzato, in gioventù, da una Torino piena di fermenti, si è avvicinato agli ambienti libertari, in cui ha acquisito valori e prese di posizioni che ancora custodisce. Stelline e stellette è il suo primo romanzo.

DARKSIDERS II




Morte, il più carismatico e implacabile tra i cavalieri dell'Apocalisse,giunto sul nostro piano dimensionale per scagionare suo fratello Guerra dall'accusa di aver scatenato l'Apocalisse mossagli ingiustamente dall'Arso Consiglio nel precedente capitolo della saga, dovrà mietere le anime di angeli decaduti e di crudeli demoni per poter poi risolvere tutti gli enigmi che incontrerà lungo il cammino e capire chi o cosa vuole distruggere l'umanità e finalmente riscattare il nome di Guerra.

La nuova storia si svolge a cavallo della prima: l'obiettivo principale sarà di scoprire chi ha tradito Guerra. Morte, il secondo dei quattro Cavalieri dell'Apocalisse viene informato della condotta di suo fratello dall'Arso Consiglio ma non riesce a credere neanche per un attimo che sia stato capace di rompere il sigillo determinando così la distruzione della razza umana.

Morte parte per la sua missione, intenzionato ad attraversare i pericolosi territori che si frappongono tra Inferno e Paradiso, con l'obiettivo di scagionare Guerra e scoprire chi è il vero responsabile di un'Apocalisse che non avrebbe dovuto essere...

Gamempire http://www.gamempire.it/
http://www.gamempire.it/gioco/darksiders-ii/pc/video/104073

Questa terra è la mia terra di Woody Guthrie (Marcos Y Marcos)


 "Vedevo uomini di tutte le razze sballottati nel vagone merci. Stavano in piedi, o sdraiati, buttati qui e là, uno accanto all'altro, uno sopra l'altro. Sentivo l'odore acre e salato del sudore che inzuppava i miei calzoni e la camicia cachi, e i vestiti da lavoro, le tute, gli abiti sgualciti e sporchi degli altri. Avevo la bocca impastata da una specie di polvere grigiastra, quella stessa che copriva il pavimento, spessa un centimetro. Sembravamo una processione di cadaveri. Eravamo sfiniti dal caldo di settembre... le ruote sferragliavano a sessanta miglia all'ora, e tutto quello che riuscivo a sentire, in quel caos di voci imprecanti e deliranti, era il rombo del motore." Dalle prime righe del libro.

American Radical di Will Kaufman (Arcana)


"Woody Guthrie. American radical" delinea il profilo politico del più famoso autore di ballate che l'America abbia mai prodotto. Sebbene oggi sia considerato un eroe nazionale e il suo volto campeggi sui francobolli degli Stati Uniti, e sebbene la sua This Land Is Your Land sia percepita come una sorta di secondo inno ufficiale americano, Woody Guthrie dedicò la sua esistenza alla lotta politica radicale. In questo saggio, Will Kaufman traccia il pensiero e l'attivismo di Guthrie lungo gli anni della Grande Depressione, della Seconda Guerra Mondiale, della Guerra Fredda, della Guerra di Corea, delle battaglie per i Diritti Civili e dei veleni del maccartismo. Esaminandone il ruolo avuto nello sviluppo di una coscienza proletaria nel contesto di un radicalismo guidato dal Partito Comunista Americano, dal Fronte Popolare e dal Congresso delle Organizzazioni Industriali, Kaufman dimostra l'importanza di Guthrie nel perpetuare gli obiettivi del fronte culturale nell'era della New Left e ancora oltre, sottolineando la sua influenza sui movimenti di protesta americani e internazionali. Attraverso una prosa chiara ed efficace e una miniera di materiali d'archivio prima inediti - lettere, testi di canzoni, saggi, appunti personali, manoscritti vari - il libro ci consegna un Woody Guthrie finora sconosciuto: l'astuto stratega, il filosofo irregolare e l'attivista culturale, aspetti troppo spesso oscurati dalla romantica celebrazione del "Dust Bowl Troubadour".

sabato 1 settembre 2012

CAMINANTE DI MINO DE SANTIS VISTO DA VITTORIA COPPOLA



«Suoni che sembrano venire fuori dal ventre della rossa terra del sud. Parole che si mischiano con la sabbia del nostro mare più cristallino Una voce calda e desiderosa di essere veramente ascoltata. Questo e ancora altro percepisco da CAMINANTE, opera - nota dopo nota, respiro dopo respiro - di Mino De Santis per ULULATI (Lupo editore). Opera, dicevo, di ingegno e appartenenza, di vita vissuta sotto  questo cielo, di viaggi finiti in un ritorno. Un ritorno per parlare, con voce piena e mai banale. Un ritorno per suonare e dare il giusto tempo alle emozioni. Il tempo che meritano. I testi e le note di Mino De Santis restano nelle orecchie come melodia irrinunciabile per chi appartiene a questo sud e se lo racconta, ma anche per chi - il sud - se lo vuole immaginare. Al di là delle parole, dove soave,  palpita il suono del cuore.» Per Mino De Santis e Caminante.

Sharon Jones & the Dap-Kings - If You Call



Music video by Sharon Jones & the Dap-Kings performing If You Call. © 2010 Daptone Records

“Carmelo Bene alle cinque della sera fra García Lorca, Luis Buñuel e Salvador Dalì”



Tra macchinari d’epoca e profumo di nozze tra inchiostro e carta d’altri tempi, ecco il programma dell’interessante memorial dedicato all’immenso Carmelo Bene, che si terrà sabato 1 settembre 2012  alle ore 20.30 a Lecce, presso la storica Tipografia del Commercio di Alberto Buttazzo in via dei Perroni 21 (nei pressi della Chiesa di San Matteo). L’appuntamento che ha per titolo “Carmelo Bene alle cinque della sera fra García Lorca, Luis Buñuel e Salvador Dalì” vedrà l’introduzione dei prof.ri Luigi Santoro e Maurizio Nocera. Il programma prevede VISIONE DEL CHIEN ANDALOU (CANE ANDALUSO) DI LUIS BUÑUEL e IN PRIMA ASSOLUTA IL DIALOGO CON LUIS BUÑUEL DI F. GARCÍA LORCA. E’ prevista inoltre una performance autoriale sui personaggi di F. GARCÍA  LORCA, LUIS BUÑUEL, AUGUSTO CENTENO a cura di IVAN RAGANATO, MAURIZIO NOCERA, MATTIA POLITI. Vi sarà anche la DECLAMAZIONE DELL’ODE A SALVADOR DALI’  DI F. GARCÍA LORCA e il LAMENTO PER  IGNACIO SÁNCHEZ MEJÍAS  DI  FEDERICO GARCÍA LORCA. PRESENTA VERONICA DE LUCA. ARTISTIC DIRECTOR: MASSIMO MURA. CI SARA’ INOLTRE IL RITRATTO DI CARMELO BENE  DEL PITTORE ANTONIO MASSARI

Evento nato da un’idea di  MASSIMO MURA e a cura Evento a cura  della Compagnia Mura di Flamenco Andaluso con il patrocinio morale dell’Università del Salento, Comune di Campi Salentina, Galleria Belle Arti Caiulo, Comune di Lecce, Provincia di Lecce, Ass. Don Di Nanni alias Li Scumbenati.

Carmelo Pompilio Realino Antonio Bene (Campi Salentina, 1º settembre 1937 – Roma, 16 marzo 2002) è stato un attore, drammaturgo, regista, scrittore e poeta italiano, considerato uno degli artisti più poliedrici nella storia del teatro mondiale.


Il cinema vuol dire (secondo tempo) di Maurizio Porro (Bompiani)


Un dizionario di registi? No. Di titoli? No. Di attori? No. Un dizionario di cinema vissuto che parte dai suoi lati più umoristici anche a sua insaputa, dai luoghi comuni che ha saputo creare nel tempo, dalla moda e dalle mode che ha imposto al pensiero a volte debolissimo del pubblico, avviando nell'inconscio di ciascuno una campagna acquisti di divine e divini, aizzando il comune senso del pudore. Voce per voce, slang per slang, frase per frase, tutto quello che vi siete chiesti sui film che avete amato e sugli attori che vi stanno accanto invisibili ogni giorno. Domani è un altro giorno e un altro titolo (che magari ancora non esiste ma potrebbe), nessuno è perfetto, ma ogni film li contiene tutti, li vale tutti e tutti lo valgono. L'importante è saper estrarre quel lato di umorismo che è un salvavita e anche un salvacinema. Così incontrerete a spasso nel tempo le figure, i capolavori veri o presunti, le boiate pazzesche, le scene cult e scult che avete immagazzinato nella vostra provvista immaginifica, nuova occasione per un amarcord, per un semiotico maxi gioco di maxi società nella platea del Nuovo Cinema Paradiso.

MARCHESI DI BAROLO


“Le "Cantine dei Marchesi di Barolo" hanno sede a Barolo, nell'edificio prospiciente il Castello dei Marchesi Falletti. Apparteneva anch'esso ai Marchesi Falletti e divenne, all'estinguersi di questa prestigiosa dinastia, l'Agenzia della Tenuta Opera Pia Barolo.

La Marchesa Giulia Vittorina Colbert di Maulévrier - La Marchesa Giulia Vittorina Colbert di Maulévrier, pronipote del Ministro delle Finanze del Re Sole, nacque, infatti, nel castello di Maulévrier, in Vandea, il 26 giugno 1786 e, nel 1806, sposò a Parigi il Marchese Carlo Tancredi Falletti di Barolo. Stabilitasi a Torino, a Palazzo Barolo, insieme al marito si prodigò incessantemente nella realizzazione di importanti opere volte ad aiutare i più bisognosi. Nel suo libro “Il Paese del Barolo”, il Canonico Domenico Massè, scriveva a chiare lettere che: “… a creare quel tipo di vino che va ora sotto il titolo di Barolo furono i Marchesi Falletti al principio dell'ottocento, i quali lo producevano con ogni cura nelle loro estesissime tenute di Barolo… chi, dopo i Marchesi Falletti molto contribuì a dare fama al Barolo… fu il Conte Camillo di Cavour, il quale chiamò il Conte Odart nel suo Castello di Grinzane a fabbricare quel famosissimo Barolo che egli faceva servire ai suoi pranzi diplomatici, ove formava la delizia e l'ammirazione dei buongustai”.
Il Commendator Emilio Pietro Abbona - Nel 1864 insieme alla Marchesa Giulia Colbert di Maulèvrier si estinse la stirpe dei Falletti di Barolo, ma a perpetuarne il ricordo rimase l'Opera Pia Barolo. In quegli anni nasceva Pietro Abbona che intorno al 1895 iniziò la sua attività nelle cantine paterne di Barolo. Operando con tenacia ed abilità riuscì ad acquistare l'Agenzia della Tenuta Opera Pia Barolo, i vigneti ed il Castello della Volta. Così Massimo Martinelli lo descrive nel libro ‘Il Barolo come lo sento io': “Fra i personaggi legati al nome del Barolo alcuni possono essere definiti storici, veri e propri pionieri....Il primo posto va al commendator Pietro Abbona, vero e proprio patriarca del Barolo... che fece conoscere, alfiere indiscusso, il vino della sua terra in tutto il mondo. Vero è che la sua era la cantina dove il Barolo mosse i primi passi storici. Le sue botti (e sono in parte le stesse che si possono ancora ammirare nelle cantine in Barolo) erano, infatti, patrimonio della Marchesa Falletti. Il commendator Abbona ereditò tradizione, amore alle vigne, alla cantina, al vino ed ha portato la sua etichetta dove figuravano i castelli di Barolo e di Serralunga ovunque sulle mense più lontane. Ed è con piacere che gli si riconosce questo grande merito”.



venerdì 31 agosto 2012

"San Salvador. La porta del nuovo mondo" di Francesco Pergola (Youcanprint)



Un mondo senza futuro, può avere un futuro solo con l'intervento di Dio. L'uomo non ha né le capacità, né il potere, né le conoscenze per risolvere i propri problemi. La scienza ha fatto grandi progressi, inimmaginabili solo qualche decennio fa: ma non ha risolto nessun serio problema dell'umanità,anzi,le conoscenze parziali, utilizzate da uno spirito avido ed egoista,sta spingendo l'umanità verso la distruzione della terra e di se stesso. È un messaggio negativo?
No, c'è speranza per l'umanità! C'è ancora un futuro per questo mondo,un futuro meraviglioso.
Il Regno di Dio, retto da Cristo Gesù, fra breve eliminerà la malvagità e stabilirà un paradiso dove :”la morte non ci sarà più, né dolore né pena. Le cose precedenti sono passate”!
Questa è la visione profetica, basata sulla Bibbia,che l'autore contrappone alla triste realtà attuale!”

Dal sito dell'editore:

Francesco fece un cappio con una lunga corda, la fece passare attraverso un occhiello d’acciaio sul soffitto, salì su una sedia e, dopo aver fissato la corda al muro, si mise il cappio al collo e s’impiccò.
Su un tavolo c’era una lettera:per la moglie e il figlio...

Francesco Pergola - Laureato in giurisprudenza, dopo aver vinto la cattedra in materie giuridiche ed economiche ho insegnato per molti anni nelle scuole medie superiori. Ho 69 anni, sposato con due figli, sono molto impegnato nel sociale ed ho profonde convinzioni religiose, che pervadono i miei lavori: ho già pubblicato due romanzi. Un altro, oltre a questo, è già pronto per la stampa.

Alessia e le sue tenebre di Giacomo Balzano (Besa editrice) a Galatina per la Notte della Cultura



La "Notte della cultura" si svolgerà a Galatina l'1 e il 2 settembre 2012. Attraverso installazioni all'aperto e mostre, ci sarà un percorso di presentazione di libri e performance musicali per tutto il centro storico della cittadina. L’appuntamento intende essere un momento di cultura, arte e musica che fonda in un unico organismo testi e contesti. Non mancheranno le sorprese e non mancheranno i nomi illustri del nostro territorio e non solo a dare valore  ad un progetto di grande spessore.  La manifestazione è voluta dall’amministrazione comunale della Città di Galatina ed è curata da ART & ARS GALLERY e CALLIOPE COMUNICARE CULTURA in collaborazione con J.as.s. – Le Caveau (Jazzisti Associati Salentini) che insieme condividono un sogno, quello che ognuno impari a vivere il proprio, arrivandoci con i propri mezzi, per la propria strada, con le proprie forze. La casa editrice Besa parteciperà alla Notte della Cultura con il libro “Alessia e le sue tenebre” di Giacomo Balzano che sarà presentato dalla giornalista Alessandra Bianco. L’appuntamento è dunque  per domenica 2 settembre 2012 alle ore 23,00 in  P.tta Orsini  a Galatina

Alessia e le sue tenebre racconta di destini che si incrociano due volte a distanza di venticinque anni: quello di Alessia Simoni e di Gianni Bardi. Nella cornice di Bari e del suo mare i due ricuciono ferite ancora aperte, nel ruolo di analista il primo e di paziente la seconda. Il ricordo comune di un’esplosione in un autogrill in cui Alessia bambina perse la madre, e che Gianni, allora ventenne, riuscì a schivare per pochi minuti, consente ai due di arginare finalmente gli scogli passati del dolore e di ricercare la loro serenità e le vie adatte per conseguirla. Vie che nel romanzo sono illustrate con immagini di volta in volta leggere, poetiche, aggressive, cariche di nostalgia ma anche di calda speranza, che toccano in profondità il cuore del lettore.

Giacomo Balzano, psicoanalista adleriano, è nato a Bari nel 1959, dove tuttora vive. Ha pubblicato quattro saggi: Disagio Giovanile: storie di cambiamenti (1998); Giovani del Terzo Millennio (2005), vincitore del Premio Internazionale di saggistica “Città delle Rose”; I nuovi mali dell’anima. Il Disturbo Borderline e Narcisistico negli adolescenti (2007); Oltre il disagio giovanile. Strategie di prevenzione e recupero (2009). Alessia e le sue tenebre è il suo primo romanzo.

The Van Houtens - John Ferrara & Betty Karpoff (OFFICIAL VIDEO)

 


The Van Houtens - John Ferrara & Betty Karpoff
http://itunes.apple.com/it/album/id523134371
From the album "FLOP!" http://itunes.apple.com/it/album/flop/id523451321

Director: Manuela Giammello
Editing & Graphics: Alessandro Arba
Starring: a lot of people

http://www.facebook.com/thevanhoutens

Poggio Mandorlo


“Poggio Mandorlo è il frutto di un’amicizia pluriennale. Cinque amici, Roberto, Felice, Giuseppe, Fabio ed Aldemaro, di provenienza diversa ma accomunati dalla voglia di provare e sperimentare le potenzialità di in un territorio che hanno sempre vissuto ed amato, hanno deciso nel 2001 di realizzare il loro sogno e di produrre i loro vini sotto la guida esperta dell’enologo  Roberto Cipresso. L’azienda agricola Poggio Mandorlo sorge ai piedi del vulcano spento Amiata (1738 mt s.l.m.), nel comune di Seggiano nella zona della DOC Montecucco. Questo angolo di  Toscana dalla suggestiva bellezza paesaggistica si trova proprio al crocevia tra la Val d’Orcia, siamo a 12 km da Montalcino e 5 km dalla famosa Abbazia di Sant’Antimo, e gli avamposti collinari della maremma, a 10 Km da Arcidosso e 60 Km da Grosseto.
La tenuta si estende su una superficie di 34 ettari di cui 12 ettari coltivati con vitigni Sangiovese, Merlot e Cabernet Franc, e circa 1 ettaro di uliveto della cultivar locale Olivastra Seggianese Dop.
I suoli si contraddistinguono per requisiti di ricchezza e complessità molto utili ai fini della personalità e della espressività del vino, e vedono prevalenza di marne argilloso\calcaree nelle zone inferiori, per arrivare alla predominanza del tufo o del galestro negli appezzamenti più elevati, con scheletro generalmente abbondante che include anche quarzo e pietra focaia. L’altitudine elevata, intorno ai 400 metri s.l.m., la presenza della montagna alle spalle dei vigneti, e la cornice di vegetazione boschiva, permettono alle piante coltivate di usufruire di una particolare freschezza, che viene trasmessa al vino, e deve essere preservata fino alla messa in bottiglia. Una buona ventilazione si rende infatti disponibile durante tutto l’arco dell’anno, mentre le escursioni termiche favoriscono le corrette dinamiche di maturazione delle uve. Le vigne sono state impiantate per gradi e con cloni rari e unici di Merlot e Cabernet Franc di provenienza francese, dalla zona di Saint Emilion (Bordeaux), poi acclimatati in Italia grazie al lavoro di un vivaista privato altoatesino. L’immancabile  Sangiovese invece proviene dalle ultime popolazioni di Sangiovese selezionate a Montalcino dal nostro enologo. I vini di Poggio Mandorlo hanno caratteristiche di eleganza, finezza ma nello stesso tempo struttura ed intensità. I vini Poggio Mandorlo e Ombre sono considerati dalla stampa specializzata internazionale dei Super-Tuscans di qualità superiore.
La cantina è stata progettata con grande rispetto per l’ambiente con l’intento principale di integrare ben 1500 mq di struttura con il paesaggio incontaminato che la circonda.  Recare un impatto ambientale minimo possibile è stato un must per gli architetti. Ecco perché la cantina si struttura su tre livelli per seguire l’andamento della collina che la ospita, riprendendo con bellissimi giardini pensili accanto a terrazze che dominano la vista sulla vallata, l’idea della naturalità dell’inserimento nel paesaggio. Sono stati utilizzati materiali locali di riciclo, le mura della cantina e delle vigne sono state costruite con le pietre di recupero locali provenienti dai lavori di sistemazione delle vigne.
La porzione delegata alla produzione segue i criteri di una moderna enologia, utilizza infatti strumentazioni di alto livello tecnologico necessarie per  perseguire l’eccellenza assoluta nei vini di Poggio Mandorlo.”


ASTORIA


“Nata nel 1987 da una storica famiglia di viticoltori, l’Astoria di Paolo e Giorgio Polegato,  fa della qualità uno dei suoi motivi di vanto. I prodotti Astoria sono infatti presenti nella ristorazione più esclusiva, nelle enoteche e wine bar. Astoria distribuisce i  vini prodotti nella propria Azienda Agricola “Tenuta Val De Brun” di Refrontolo,  nel cuore della zona DOCG  Conegliano – Valdobbiadene. Quaranta ettari, situati in una delle zone viticole più belle d’Italia, famosa per il suo clima, testimoniano la  dolcezza dei suoi colli e il susseguirsi armonioso dei vigneti. L’Azienda lega il suo nome al prodotto per eccellenza della tradizione enologica veneta: il PROSECCO; proprio con questo vino, il Millesimato, si è aggiudicata negli anni molti riconoscimenti, tra cui il più significativo la Gran Medaglia d’Oro al Concorso Enologico Internazionale Vinitaly di Verona. Prosecco Millesimato Docg e Refrontolo Passito Docg rappresentano i gioielli di casa. Ma Astoria non è solo Prosecco, produce anche vini barricati tra cui i Colli di Conegliano Docg Crevada e Croder e si avvale del supporto tecnico di uno staff di grande competenza e prestigio.”

giovedì 30 agosto 2012

101 misteri della Puglia che non saranno mai risolti di Rossano Astremo (Newton Compton) a La Feltrinelli Point di Lecce



 Il libro “101 misteri della Puglia che non saranno mai risolti” di Rossano Astremo (Newton Compton) il 31 agosto 2012 ore 19,30  sarà presentato da Pierpaolo Lala e Mauro Marino a La Feltrinelli Point di Via  Cavallotti 7/a Lecce


Miti del passato, oscuri avvenimenti ed enigmi senza spiegazione: un viaggio nell’anima di una terra dai mille volti. La Puglia è una regione dai mille volti. Quello del limpido mare e della sabbia dorata, meta privilegiata del turismo nazionale e straniero, quello della terra del buon cibo e dell’ottimo vino, abitata da gente ospitale, gioviale e solare. C’è però una linfa scura che scorre sotto la sua pelle, un humus profondo di misteri che la nutre sin dai tempi più remoti, una trama di domande che sono destinate a restare senza risposte certe. Alcuni esempi? Quale mistero si nasconde dietro la complessa e criptica costruzione di Castel del Monte? Che significato hanno i simboli dipinti sui trulli di Alberobello? Nella basilica di San Nicola a Bari è sepolto veramente il segreto del Sacro Graal? 101 misteri della Puglia (che non saranno mai risolti) è un viaggio in questa terra complessa, tra miti del passato ed enigmi del presente, con un occhio puntato sulle vicende di cronaca che hanno scioccato l’opinione pubblica negli ultimi anni, dal caso di Palmina Martinelli a quello di Peppino Basile, dalla vicenda di Caterina Capuano fino al terribile omicidio di Sarah Scazzi.

Tra i 101 misteri della Puglia:

Federico II e il mistero di Bianca Lancia
Il cavaliere senza testa
I misteriosi simboli sui trulli di Alberobello
Perché le case di Mattinata guardano in direzione del mare?
Le stimmate di Padre Pio, tra fede e scetticismo
Padre Cipriano e l’incontro con Satana
Estate 1953: extraterrestri a Molfetta
Palmina Martinelli: fu davvero suicidio?
Angela Petrachi: come morire impalati a Melendugno
L’omicidio del consigliere Peppino Basile
Sarah Scazzi e l’adolescenza negata


Rossano Astremo -   è nato nel 1979 a Grottaglie, paese della provincia di Taranto, ma vive e lavora da anni a Roma. Con la Newton Compton ha pubblicato 101 cose da fare in Puglia almeno una volta nella vita e 101 storie sulla Puglia che non ti hanno mai raccontato.

L’artista salentina Paola Scialpi partecipa a Danzarte Dancing Time 2012 dall’ 1 al 9 settembre 2012 all'Officina della Memoria e dell'Immagine di Fiuggi (Roma)

Importante evento d’arte contemporanea a Fiuggi (Roma) dal 1 al 9 settembre 2012 presso l'Officina della Memoria e dell’Immagine, piazza Martiri di Nassiriya (ex deposito Cotral). Si tratta di una prestigiosa mostra collettiva di arti visive  (pittura, scultura, foto, installazioni, ecc.) interamente dedicata al tema della danza, del ritmo e del movimento, patrocinata dal Comune di Fiuggi, che si svolgerà per l’appunto presso l'Officina della Memoria e dell’Immagine, in piazza Martiri di Nassiriya (ex deposito Cotral) e durerà un’intera settimana. Espongono le proprie opere : Patrizia Pastorella, Angela Di Teodoro, Renata Kevi, Stefano Patrizi, Franca Bolognesi, Gianni Sutera, Paola Scialpi, Luca Vesan, Sergio Zagallo, Marika Alpegiani. Si tratta di artisti selezionati da tutta Italia, sulla base del messaggio estetico da loro proposto per l’occasione e che ha incarnato perfettamente lo spirito dell’intera manifestazione ovvero la trasmissione di sentimenti forti come la passione , la gioia di vivere, il vibrante movimento, la tensione creativa, che uniscono tutte le opere esposte in un’unica simbiosi di forme e colori rivelanti solo e soltanto l’amore per la musica e la danza. L’artista salentina Paola Scialpi partecipa con i suoi lavori dedicati al Tango a questa prestigiosa manifestazione d’arte nel Lazio. L’inaugurazione è prevista per sabato 1 settembre alle ore 16,30. Seguirà alle 19,00 la premiazione finale della 1°Edizione del “Premio d'Arte città di Fiuggi", sempre all'interno dell’Officina della Memoria e dell'Immagine dove si svolge la collettiva.
I finalisti della scorsa edizione (solo tre vinceranno il Premio) sono: Riccardo Battigelli, Franco Crocco, Angela Di Teodoro, Sofia Bucci, Carlo Importuna, Pino Spagnuolo, Michele Sorrentino D'Afflitto, Marco Trogi, Antonietta Righi, Egidio Rinaldi.

Paola Scialpi, artista salentina, ha esposto nella sua carriera pluri quarantennale nelle più importanti gallerie d’Italia: dallo Studio D’Ars di Milano alla Galleria d’Arte La Scaletta di Matera. A livello internazionale ha esposto negli Emirati Arabi Uniti presso lo Shariah Art Contemporary Museum, e a New York presso la Broadway Gallery. Autrice di saggi sull’intercultura, sue opere appaiono su diverse edizioni dell’Art Diary di Flash Art, e di recente è stata inserita nel catalogo curato da Luciano Caramel per Giorgio Mondadori dal titolo “Mille Artisti a Palazzo”. Attualmente dirige l’Overeco Academy e Workshop.

Info
Organizzazione e cura: Paola Rabai concorsodanzarte@gmail.com  mobile 333/3600088

Paola Scialpi
paolascialpi@gmail.com          

ISLAND OUTPOST


“Like a close-knit family of wildly attractive, intelligent and anarchic kids, they are utterly independent and quite impossible to separate from one another. But something they have all inherited is Blackwell’s easy charm, his amused and iconoclastic view of the world, his sense of fun and style, his instinct for beauty.” - Conde Nast Traveler on Island Outpost properties           
Our Philosophy - Island Outpost strives to provide guests with a level of service so natural, that they would feel as if they were staying in the home of good friends. The atmosphere will be casual and friendly and we will make each a fun place with fresh and local food and efficient and unobtrusive service. We will provide guests with distinct places that share a common sensibility or aesthetic that makes them appealing to a certain kind of person. The company is committed to creating a unique, personal, relaxed experience - places where one can put a little distance between themselves and the rest of the world. We will develop and operate each property in a responsible manner, in harmony with its local culture and environment. The company believes the strength in the brand stems from the continuous promotion of the individual character and expression of each property that reflects the magic of music, each with its own rhythm, its own beat.”


VECIO FRITOLIN


“Il nostro legame con la tradizione inizia dal nome storico del locale. "Vecio Fritolin" ha le sue radici nei "fritolini" ovvero i luoghi dove sin dal ‘700 il popolo poteva acquistare il pesce appena fritto. L'usanza venne meno con l'entrata in vigore del divieto di utilizzare camini con fuochi liberi.
Storica è anche la sede che conserva le originali architetture del ‘500, sita in Calle della Regina dove nacque la Regina di Cipro, Caterina Cornaro (1454-1510), ricca discendente di una nobile famiglia veneziana La storia di Caterina Corsaro "Proporre il meglio della cucina tradizionale veneziana rivisitata con creatività e leggerezza", questo il principale obiettivo di Irina Freguia, titolare del ristorante. Autentica veneziana dell'isola della Giudecca coltiva fin da ragazza una passione speciale per la città e le sue tradizioni. Nel 1985 inizia l'attività di ristoratore. Dopo la gestione di diversi locali nel 2001 rileva il "Vecio Fritolin" dove sin dal primo propone giorno propone accostamenti ricercati che arricchiscono la tradizione gastronomica veneziana di nuove e vivaci interpretazioni. Qui il congelatore è assolutamente bandito: la qualità degli ingredienti, rigorosamente freschi e di stagione, consentono di offrire agli ospiti una varietà di proposte gastronomiche compatibili con i prodotti giornalieri dal Mercato di Rialto. Il pescato è sempre di giornata, scelto personalmente da Irina e dallo chef tra i banchi dei pescatori, ogni piatto è arricchito con verdure ed erbe fresche. L'ingrediente segreto di ogni pietanza è Venezia, la consapevolezza del piatto che ci si trova davanti, del perché si sia arrivati nei secoli a quel risultato. Con Irina Venezia non si guarda più dall'alto di un ponte o da un vaporetto : la si assaggia. Ed anche a tavola questa città riserva molti aspetti destinati a sorprendere ...”


mercoledì 29 agosto 2012

Death Grips - The money store




www.thirdworlds.net "Get Got" from "The Money Store" out April 24th Lyrics: http://thirdworlds.net/getgot.php (C) 2012 Epic Records, a division of Sony Music Entertainment

Wirsthaus Vögele


“Che si tratti di una chiacchierata la mattina davanti ad un cappuccino e a un pasticciono calda, di un pranzo d’affari nei raffinati ambienti in stile Biedermeier o di un’allegra riunione serale con gli amici sotto il cielo stellato di Bolzano: queste e molte altre occasioni fanno del Vögele IL Vögele.
Perché qui a Bolzano, nel cuore dell’Alto Adige, siamo sempre al passo con i tempi. Racchiuso fra le mura secolari, il giovane ritmo moderno di questo ristorante tradizionale incanta con storie piene di fascino e piatti sorprendenti. Esistono numerosi racconti e storie sull‘ “Aquila rossa“, menzionata per la prima volta nel 1277 e dal 1840 di proprietà della famiglia Kamaun, e oggi chiamata affettuosamente “Vögele” (uccellino) dai suoi ospiti e amici. Proprio qui durante la guerra hanno avuto luogo incontri segreti e la parola d’ordine per accedervi “Vögele”, da cui il ristorante ha poi preso il nome, era conosciuta solo dai grandi strateghi. Anche Johann Wolfgang von Goethe apprezzava questo luogo particolare, poiché già ai suoi tempi il “menù dell’Aquila rossa” era una vera squisitezza. Oggi vi si riunisce regolarmente la più antica tavolata dell’Alto Adige composta da clienti abituali, per dibattere e discutere su temi attuali.”


CAFE’ PASTICCERIA PETERCAFE’

“La piazza Erbe da secoli é punto d‘incontro dei bolzanini, dei turisti e di passanti. Luogo di ritrovo per gli appassionati delle gioie del palato, che trasmette ancora oggi un‘immagine pacifica e variopinta del vivace mondo mercantile. Dal 1971 proprio qui é situata anche la pasticceria per intenditori „Peter“. Le fondamenta per la nostra azienda famigliare vennero posate dal mastro pasticciere Peter Wojnar, che diede il nome al locale. Dopo oltre 30 anni di passione per l‘artigianato pasticcero, la stessa passione ora viene coltivata dal figlio Paul. Prima di intraprendere l´attivitá del padre, il mastro pasticciere pasticcere Paul Wojnar, raccoglie esperienze anche all‘estero. Tra l‘altro al Bareiss Hotel nella Foresta Nera e al Bayerischer Hof a Monaco di Baviera.” 

Qui

martedì 28 agosto 2012

RITA ORA - How We Do (Party)



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More On Rita Ora on iTunes: http://smarturl.it/RitaOraRIP
Music video by RITA ORA performing How We Do (Party). (C) 2012 Roc Nation LLC

WOW. The word on words. Grande dizionario inglese-italiano di parole e frasi idiomatiche colloquiali e gergali (Zanichelli)


Il volume a cura di Harvey Monica e Ravano Anna è un dizionario del "colloquial English", dello slang e dei volgarismi usati in Gran Bretagna, America e Australia dagli anni '20 a oggi. Si tratta di termini derivati dai gerghi più diversi (professionali, giovanili, sportivi, musicali, dei gruppi ai margini della società, della malvita ecc.), nonché delle parlate di etnie e culture diverse dall'inglese (lo Yiddish, per esempio), che i dizionari tradizionali possono accogliere solo in piccola parte perché lo slang è in continuo fermento. Il volume propone, in 800 pagine, oltre 22.000 voci, 11.000 frasi idiomatiche e oltre 30.000 accezioni.

Acqua Nera di Joyce Carol Oates (Net e Il Saggaitore)


E' notte sulla strada tortuosa di Graylin Island, di fronte al Maine. E' notte, e né il Senatore alla guida della Toyota, né la ragazza al suo fianco sanno che al culmine di quella curva li aspetta una sbandata ed un salto nella palude. L'uomo riesce a salvarsi. Ventisei anni, una laurea in storia americana, una ricerca sulla vita del Senatore, Kelly Kelleher perde la vita durante quella corsa concitata che da una festa la stava portando forse in un motel. Da questo episodio che ha colpito l'America (l'uomo era Ted Kennedy, la ragazza la sua giovane segretaria), Joyce Carol Oates, ha tratto un romanzo, una storia che scorre nei minuti in cui Kelly, intrappolata nell'auto, ripercorre la sua intera esistenza.

lunedì 27 agosto 2012

Osiris di Andy McDermott (Longanesi)


Piana di Giza, Egitto. Una squadra di archeologi sta finalmente per entrare nella mitica Sala degli Atti, nel cuore della Sfinge, per rivelarne i segreti sepolti da millenni. Un evento di portata storica e mediatica mondiale, che anche Macy Sharif, studentessa di archeologia, aspetta con ansia. Da settimane non fa che preparare caffè per i componenti della spedizione scientifica, spostare detriti e pulire attrezzi, rimanendo ore a fissare annoiata le enormi zampe di pietra del monumento. Ma alla vigilia dell'evento che potrebbe cambiare non poche pagine della storia Macy scopre, sgomenta, che la Sala degli Atti è stata violata e che un misterioso zodiaco, una mappa per arrivare alla favolosa e favoleggiata piramide di Osiride, è stato rubato. Incastrata da poliziotti corrotti, Macy tenta una fuga disperata, cercando di raggiungere le sole persone che possono aiutarla prima di essere ridotta al silenzio. Screditati, senza lavoro e senza soldi, l'archeologa Nina Wilde e l'ex SAS Eddie Chase hanno già abbastanza problemi per conto loro, ma non possono certo tirarsi indietro di fronte alla disperata richiesta d'aiuto della ragazza. Bisogna assolutamente trovare la misteriosa piramide prima di Khalid Osiris, il carismatico leader di una setta di fanatici adoratori di Osiride, mosso dall'avidità e dalla brama di mettere le mani sulle ricchezze contenute nella piramide. O forse da qualcosa di più terribile.

Il tao del viaggiatore. Quando la saggezza viene dalla strada di Paul Theroux (Dalai Editore)

Paul Theroux festeggia cinquant'anni passati sulle strade di tutto il mondo con una raccolta di scritti sul tema del viaggio tratti dai libri su cui si è formato come lettore e come viaggiatore. Le voci di Vladimir Nabokov, Samuel Johnson, Evelyn Waugh, Charles Dickens, Mark Twain, Bruce Chatwin, Ernest Hemingway, Graham Greene e molti altri si intrecciano a quella dello stesso Theroux su argomenti come la scelta dei compagni di viaggio, il piacere del muoversi in treno, l'adattabilità dell'uomo ai cibi sconosciuti e la perversa attrazione nei confronti dei luoghi inospitali. I brani scelti da Theroux sono una vera e propria storia del viaggio attraverso la letteratura e una conferma della semplice ma inconfutabile verità enunciata da Jack Kerouac: "La strada è vita".

Kenny Chesney - Come Over



 Music video by Kenny Chesney performing Come Over. (C) 2012 Blue Chair Records, LLC

MINO DE SANTIS col suo nuovo lavoro CAMINANTE (collana Ululati di Lupo editore) 29 Agosto 2012 ore 21,30 CHIOSTRO DELLA CULTURA c/o BIBLIOTECA COMUNALE GALATINA - LE


Mino De Santis con il suo nuovo cd edito nella collana Ululati di Lupo editore sta riscuotendo non solo consensi di pubblico, ma è arrivato alla ribalta nazionale ricevendo segnalazioni importanti da Vincenzo Mollica (che nell’ultima puntata del 25 agosto 2012 di “Do Re Ciak Gulp” in onda su Rai 1 lo ha definito come un artista assolutamente da non lasciarsi sfuggire) sino a Radio Rai 3, la rubrica Billy del Tg1, e Tg 2 Mizar. Il video del brano “Lu Ccumpagnamentu”, contenuto in questo suo ultimo lavoro prodotto da ZERO PROJECT, è stato visitato su Youtube da più di 9000 persone.  Ecco ora che MINO DE SANTIS col suo nuovo cd CAMINANTE uscito sotto l’etichetta Ululati di Lupo editore si potrà finalmente ascoltare dal vivo il 29  agosto 2012 alle ore 21, 30 presso  il CHIOSTRO DELLA CULTURA della BIBLIOTECA COMUNALE di GALATINA (Lecce)

Un nuovo cd, il secondo, per Mino De Santis, il cantautore protagonista di uno degli esordi più interessanti degli ultimi anni, sulla scia delle ballate impegnate di Fabrizio De André e con un’ironia lacerante, degna del migliore Rino Gaetano. Sembra passato molto più tempo, in realtà soltanto un anno, da quando l’estate scorsa venne infuocata dagli accordi e dalla voce di Mino De Santis, autore del suo esordio intitolato “Scarcagnizzu”, il suo brano “Tutto è cultura”, in un tam tam partito sul web grazie a un divertentissimo video, fu capace di toccare, in modo davvero popolare e ‘trasversale’ tuttele corde di chi si occupa, nel bene o nel male, di cultura in Salento, e non solo: riferimenti colti si mescolano a note popolari, e l’attenzione ai testi e alla musica è mediata da un’altrettale attenzione verso il messaggio; le atmosfere evocate ricordano, ad esempio, quelle del famoso “Noi semo quella razza”, inno a chi lavora, che Carlo Monni (alias “Bozzone”) cantava nel film di Giuseppe Bertolucci, “Berlinguer ti voglio bene”, seduto sulla canna della bicicletta di un giovanissimo Roberto Benigni.

Info:
tel. 0832-949510

domenica 26 agosto 2012

Cibo e rito. Il gesto e la parola nell'alimentazione tradizionale di Piercarlo Grimaldi (Sellerio)


Le forme dell'alimentazione sono un fatto la cui specificità storica e culturale è quanto di più specifico dell'identità dei popoli. Da qui il peculiare valore degli studi sulle pratiche alimentari. Il tratto più significativo dell'alimentazione, forse il suo specifico rispetto a altri, consiste nell'occupare per intero il segmento ai cui estremi stanno natura e cultura. La cucina tiene sempre strette l'una e l'altra. È facile dimostrare la connessione tra i diversi modi di nutrirsi dei popoli e l'ambiente naturale nel quale essi vivono e sono vissuti nel corso dei secoli. Altrettanto facile è segnalare nella loro cucina la presenza di cibi conseguenti a scambi culturali. Nel nostro Paese non sono pochi i cibi, ma anche le bevande, consumati grazie al fatto di trovarsi al centro di un crocevia storico di estensione secolare. Di fatto l'alimentazione ribadendo lo statuto unitario della condizione umana, ne afferma la sacralità ritualizzando le sue pratiche. Si comincia a capire solo adesso che la perdita delle tradizioni alimentari costituisce per le società un impoverimento della loro umanità. Questa opera esemplare di Piercarlo Grimaldi serve a ricordarcelo. Ad avvertirci che l'unica vera sfida dell'uomo alla morte è la conservazione della propria memoria culturale. Prefazione di Antonino Buttitta. Nota di Carlo Petrini.

L’amore è la cura di Elton John (Bompiani)


Negli anni ottanta, Elton John conobbe Ryan White, un ragazzino dell'Indiana che aveva contratto il virus dell'HIV a causa di una trasfusione e che era stato poi emarginato dalla scuola e dalla città. La vicenda commovente di Ryan, conclusasi con la sua morte, condusse Elton a due rivelazioni: la consapevolezza che, pur all'apice di una carriera musicale entusiasmante, aveva toccato il fondo della propria esistenza, constatando direttamente quanto il successo e la fama non avessero potuto nulla per salvare quel ragazzo; e, di conseguenza, il bisogno di impegnarsi in prima persona per arginare il problema dell'AIDS e stare vicino alle persone che soffrono. "L'amore è la cura" - il primo libro di Elton John - raccoglie, tra autobiografia, resoconto del proprio impegno civile e invettiva, il racconto di questa straordinaria esperienza: la sua grande amicizia con Ryan White e Freddie Mercury, con la principessa Diana ed Elizabeth Taylor, l'incontro con il senatore Ted Kennedy e con il presidente Bush, ma anche le piccole grandi storie di persone comuni che hanno combattuto e vinto la malattia. Come scrive Elton John, l'AIDS "è una malattia che va curata non tanto con un vaccino miracoloso ma cambiando i cuori e le menti, tramite un impegno collettivo ad abbattere le barriere sociali e a gettare ponti di compassione"

sabato 25 agosto 2012

Lotta di tasse di Francesco Delzìo (Rubbettino)


Un sentimento nuevo si sta diffondendo tra gli italiani che oggi, per la prima volta, considerano l'evasione fiscale la vera grande emergenza del Paese. Iniziano a chiedere lo scontrino, a pretendere la ricevuta, addirittura a fare il tifo per i blitz della Guardia di Finanza nei luoghi cult della ricchezza nascosta. Perché gli italiani, finalmente, stanno aprendo gli occhi su una "ingiustizia fiscale" senza pari al mondo: l'incredibile disparità del peso delle tasse sui diversi tipi di reddito e di contribuente. Da una parte i lavoratori dipendenti e i pensionati, schiavi di un fisco ormai insostenibile e costretti a "pagare" l'80% del gettito fiscale del Paese pur detenendo solo il 30% della ricchezza nazionale. Dall'altra parte i lavoratori autonomi imprenditori, commercianti e professionisti - troppo spesso liberi di considerare le tasse come un optional. È una situazione insostenibile, da cui nasce un grave rischio. Nei prossimi anni potrebbe esplodere una nuova, lacerante "lotta di classe": lavoratori dipendenti e autonomi contrapposti gli uni agli altri, al punto da rendere più difficile la convivenza civile. Per scongiurare questo rischio - di cui si scorgono già segnali evidenti - è necessario rivoluzionare il rapporto tra fisco e lavoratori autonomi, adottando subito misure impopolari che rendano il sistema tributario molto più giusto e più equo.

La mano destra del diavolo di Dennis Mcshade (Voland)


"Maynard, vivere è pagare un prezzo. Vivere è accumulare ore che poi si capirà di aver sprecato, perché davvero non servono a niente..." Peter Maynard, il Califfo, è un sicario filosofo che legge i classici, ha l'ulcera e beve latte invece del solito whisky. Pagato da un milionario per scovare e uccidere i quattro che anni prima hanno violentato la figlia provocandone la morte, il Califfo si muove in un mondo duro, dove la menzogna è legge. Ma si tratta dell'America dove il Sindacato del crimine detta legge, o del Portogallo di Salazar dove l'autore Dinis Machado per sfuggire alla censura deve assumere lo pseudonimo di Dennis McShade e far finta di tradurre un'opera che in realtà scrive in portoghese? L'ambiguità e il doppio, ecco le chiavi di lettura di un romanzo che usa i generi per sovvertirli.

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 PUBBLICITA' / ADVERTISING Gundam è più di un semplice anime o manga. È un fenomeno culturale che ha travalicato i confini del Giappone ...