Il cantautore e scrittore Woody
Guthrie (Okemah, Oklahoma 1912-New York 1967), figura leggendaria del folk
americano, ha vissuto in prima persona i cambiamenti epocali nella vita
sociale, politica e culturale degli Stati Uniti, e non solo: dalla Crisi del '29
alle politiche rooseveltiane del New Deal, dalle tempeste di polvere del
Mid-West della metà degli anni Trenta all'intervento americano nel secondo
conflitto mondiale, dalla società dei consumi del dopoguerra al maccartismo. E
ha cantato canzoni che sembrano scritte apposta per dar voce a chi voce non ce
l'ha, canzoni che hanno mostrato l'altra faccia del sogno americano, quella che
lotta contro la fame e la disoccupazione, la violenza e la sopraffazione. Ma
Woody Guthrie non è stato solo questo, e le sue canzoni nel tempo hanno subito
il fascino delle contaminazioni e degli ambienti culturali di un'America
lanciata a rotta di collo sulla strada degli anni Sessanta. Questa raccolta di
canzoni ci offre un ritratto non definitivo ma abbastanza fedele di un artista
che, a quarant'anni dalla scomparsa, sembra avere ancora parecchio da dire.
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lunedì 3 settembre 2012
Una ricetta per la felicità di Chiara Curione (Besa collana Negroamaro) a LIBRI NEL BORGO ANTICO
Una ricetta per la felicità di Chiara Curione (Besa collana
Negroamaro) sarà presentato il 4 settembre alle 19.00 presso Palazzo
Ammazzalorsaa Bisceglie (BT) nell'ambito della manifestazione LIBRI NEL BORGO
ANTICO.
“Una ricetta per la felicità è una saga familiare. La
vicenda parte nei primi decenni del Novecento, quando Lucia comincia a lavorare
come domestica presso una ricca famiglia di un paese della Puglia. Lucia è una
ragazzina povera con un’intelligenza fuori dal comune e un carattere deciso con
cui si impone a tutti, riuscendo a diventare il perno della vita familiare. Una
presenza indispensabile nella casa in cui si nasconde un segreto e dove nascono
amori contrastati. Intanto Lucia scrive un diario che è anche un ricettario.
Ogni ricetta è ricordata in base a un avvenimento particolare. Così la
narrazione continua nell’alternarsi di capitoli di storia passata con gli anni
del Fascismo, della guerra, e della difficile ripresa economica, a quelli del
tempo presente. La protagonista del tempo presente è la nipote di Lucia che
decide di lasciare il lavoro di insegnante precaria al Nord e si trasferisce
con il marito e i figli in Puglia. Qui comincia una vita ben diversa da quella
che aveva immaginato ristrutturando il palazzo nel paese in cui aveva vissuto
la nonna, di cui ritrova il diario, scoprendo incredibili relazioni di
parentela. Il coraggio e la voglia di non arrendersi sono le qualità che
accomunano le protagoniste. Nel diario di Lucia sono descritte ventidue ricette
tipiche della tradizione pugliese. Qui l’arte culinaria non è fine a sé stessa,
ma diventa espressione di sentimenti creatività ed espressioni. Il personaggio
di Lucia si ispira, nel carattere, a una donna realmente esistita. Lo spiega
Pino Aprile, nella sua prefazione ricordando la zia.”
domenica 2 settembre 2012
Mark Knopfler Privateering Press kit
Mark Knopfler tells us a bit about his new album "Privateering".
Release date around September 3, 2012.
Pre-order the album here - http://bit.ly/MOxFcO
Stelline e stellette di Pino Olivieri (Besa editrice)
Stelline e stellette nasce da un antimilitarismo che per
essere militante è costretto alla violenza. Cinque ragazzi si ritrovano in una
caserma a metà degli anni Settanta. Formati secondo un’ideologia marxista e,
sotto molti aspetti, libertaria e anarchica, abituati a parlare, sempre pronti
a un dialogo che fosse costruttivo, a interiorizzare sensazioni e vicende che
andavano a comporre la loro personalità, contrari al militare e a ogni forma di
potere, si ritrovano strappati al loro mondo e messi a confronto con un potere
militare che non dà spazi, è repressivo e violento. La loro insofferenza cresce
fino a diventare insostenibile. Spinti in azioni clamorose, dilaniati da dubbi
e ripensamenti, finiscono in una spirale di violenza da cui non riescono più a
uscire.
Pino Olivieri è nato in Puglia 57 anni fa. Trapiantato a
Torino all’età di due anni, ha sempre vissuto in questa città, con una
parentesi di due anni a Londra. Influenzato, in gioventù, da una Torino piena
di fermenti, si è avvicinato agli ambienti libertari, in cui ha acquisito
valori e prese di posizioni che ancora custodisce. Stelline e stellette è il
suo primo romanzo.
DARKSIDERS II
Morte, il più carismatico e implacabile tra i cavalieri
dell'Apocalisse,giunto sul nostro piano dimensionale per scagionare suo
fratello Guerra dall'accusa di aver scatenato l'Apocalisse mossagli
ingiustamente dall'Arso Consiglio nel precedente capitolo della saga,
dovrà mietere le anime di angeli decaduti e di crudeli demoni per poter
poi risolvere tutti gli enigmi che incontrerà lungo il cammino e capire
chi o cosa vuole distruggere l'umanità e finalmente riscattare il nome
di Guerra.
La nuova storia si svolge a cavallo della prima: l'obiettivo principale sarà di scoprire chi ha tradito Guerra. Morte, il secondo dei quattro Cavalieri dell'Apocalisse viene informato della condotta di suo fratello dall'Arso Consiglio ma non riesce a credere neanche per un attimo che sia stato capace di rompere il sigillo determinando così la distruzione della razza umana.
Morte parte per la sua missione, intenzionato ad attraversare i pericolosi territori che si frappongono tra Inferno e Paradiso, con l'obiettivo di scagionare Guerra e scoprire chi è il vero responsabile di un'Apocalisse che non avrebbe dovuto essere...
Gamempire http://www.gamempire.it/
http://www.gamempire.it/gioco/darksiders-ii/pc/video/104073
La nuova storia si svolge a cavallo della prima: l'obiettivo principale sarà di scoprire chi ha tradito Guerra. Morte, il secondo dei quattro Cavalieri dell'Apocalisse viene informato della condotta di suo fratello dall'Arso Consiglio ma non riesce a credere neanche per un attimo che sia stato capace di rompere il sigillo determinando così la distruzione della razza umana.
Morte parte per la sua missione, intenzionato ad attraversare i pericolosi territori che si frappongono tra Inferno e Paradiso, con l'obiettivo di scagionare Guerra e scoprire chi è il vero responsabile di un'Apocalisse che non avrebbe dovuto essere...
Gamempire http://www.gamempire.it/
http://www.gamempire.it/gioco/darksiders-ii/pc/video/104073
Questa terra è la mia terra di Woody Guthrie (Marcos Y Marcos)
"Vedevo uomini di tutte le
razze sballottati nel vagone merci. Stavano in piedi, o sdraiati, buttati qui e
là, uno accanto all'altro, uno sopra l'altro. Sentivo l'odore acre e salato del
sudore che inzuppava i miei calzoni e la camicia cachi, e i vestiti da lavoro,
le tute, gli abiti sgualciti e sporchi degli altri. Avevo la bocca impastata da
una specie di polvere grigiastra, quella stessa che copriva il pavimento,
spessa un centimetro. Sembravamo una processione di cadaveri. Eravamo sfiniti
dal caldo di settembre... le ruote sferragliavano a sessanta miglia all'ora, e
tutto quello che riuscivo a sentire, in quel caos di voci imprecanti e
deliranti, era il rombo del motore." Dalle prime righe del libro.
American Radical di Will Kaufman (Arcana)
"Woody Guthrie. American
radical" delinea il profilo politico del più famoso autore di ballate che
l'America abbia mai prodotto. Sebbene oggi sia considerato un eroe nazionale e
il suo volto campeggi sui francobolli degli Stati Uniti, e sebbene la sua This
Land Is Your Land sia percepita come una sorta di secondo inno ufficiale
americano, Woody Guthrie dedicò la sua esistenza alla lotta politica radicale.
In questo saggio, Will Kaufman traccia il pensiero e l'attivismo di Guthrie
lungo gli anni della Grande Depressione, della Seconda Guerra Mondiale, della
Guerra Fredda, della Guerra di Corea, delle battaglie per i Diritti Civili e
dei veleni del maccartismo. Esaminandone il ruolo avuto nello sviluppo di una
coscienza proletaria nel contesto di un radicalismo guidato dal Partito
Comunista Americano, dal Fronte Popolare e dal Congresso delle Organizzazioni
Industriali, Kaufman dimostra l'importanza di Guthrie nel perpetuare gli
obiettivi del fronte culturale nell'era della New Left e ancora oltre,
sottolineando la sua influenza sui movimenti di protesta americani e
internazionali. Attraverso una prosa chiara ed efficace e una miniera di
materiali d'archivio prima inediti - lettere, testi di canzoni, saggi, appunti
personali, manoscritti vari - il libro ci consegna un Woody Guthrie finora
sconosciuto: l'astuto stratega, il filosofo irregolare e l'attivista culturale,
aspetti troppo spesso oscurati dalla romantica celebrazione del "Dust Bowl
Troubadour".
sabato 1 settembre 2012
CAMINANTE DI MINO DE SANTIS VISTO DA VITTORIA COPPOLA
«Suoni che sembrano venire fuori
dal ventre della rossa terra del sud. Parole che si mischiano con la sabbia del
nostro mare più cristallino Una voce calda e desiderosa di essere veramente
ascoltata. Questo e ancora altro percepisco da CAMINANTE, opera - nota dopo
nota, respiro dopo respiro - di Mino De Santis per ULULATI (Lupo editore). Opera,
dicevo, di ingegno e appartenenza, di vita vissuta sotto questo cielo, di
viaggi finiti in un ritorno. Un ritorno per parlare, con voce piena e mai
banale. Un ritorno per suonare e dare il giusto tempo alle emozioni. Il tempo
che meritano. I testi e le note di Mino De Santis restano nelle orecchie come
melodia irrinunciabile per chi appartiene a questo sud e se lo racconta, ma
anche per chi - il sud - se lo vuole immaginare. Al di là delle parole, dove
soave, palpita il suono del cuore.» Per
Mino De Santis e Caminante.
Sharon Jones & the Dap-Kings - If You Call
Music video by Sharon Jones & the Dap-Kings performing If You Call. © 2010 Daptone Records
“Carmelo Bene alle cinque della sera fra García Lorca, Luis Buñuel e Salvador Dalì”
Tra macchinari d’epoca e profumo
di nozze tra inchiostro e carta d’altri tempi, ecco il programma
dell’interessante memorial dedicato all’immenso Carmelo Bene, che si terrà
sabato 1 settembre 2012 alle ore 20.30 a Lecce, presso la
storica Tipografia del Commercio di Alberto Buttazzo in via dei Perroni 21 (nei
pressi della Chiesa di San Matteo). L’appuntamento che ha per titolo “Carmelo
Bene alle cinque della sera fra García Lorca, Luis Buñuel e Salvador Dalì”
vedrà l’introduzione dei prof.ri Luigi Santoro e Maurizio Nocera. Il programma
prevede VISIONE DEL CHIEN ANDALOU (CANE ANDALUSO) DI LUIS BUÑUEL e IN PRIMA
ASSOLUTA IL DIALOGO CON LUIS BUÑUEL DI F. GARCÍA LORCA. E’ prevista inoltre una
performance autoriale sui personaggi di F. GARCÍA LORCA, LUIS BUÑUEL, AUGUSTO CENTENO a cura di
IVAN RAGANATO, MAURIZIO NOCERA, MATTIA POLITI. Vi sarà anche la DECLAMAZIONE DELL’ODE
A SALVADOR DALI’ DI F. GARCÍA LORCA e il
LAMENTO PER IGNACIO SÁNCHEZ MEJÍAS DI
FEDERICO GARCÍA LORCA. PRESENTA VERONICA DE LUCA. ARTISTIC DIRECTOR:
MASSIMO MURA. CI SARA’ INOLTRE IL RITRATTO DI CARMELO BENE DEL PITTORE ANTONIO MASSARI
Evento nato da un’idea di MASSIMO MURA e a cura Evento a cura della Compagnia Mura di Flamenco Andaluso con
il patrocinio morale dell’Università del Salento, Comune di Campi Salentina,
Galleria Belle Arti Caiulo, Comune di Lecce, Provincia di Lecce, Ass. Don Di
Nanni alias Li Scumbenati.
Carmelo Pompilio Realino Antonio
Bene (Campi Salentina, 1º settembre 1937 – Roma, 16 marzo 2002) è stato un
attore, drammaturgo, regista, scrittore e poeta italiano, considerato uno degli
artisti più poliedrici nella storia del teatro mondiale.
Il cinema vuol dire (secondo tempo) di Maurizio Porro (Bompiani)
Un dizionario di registi? No. Di
titoli? No. Di attori? No. Un dizionario di cinema vissuto che parte dai suoi
lati più umoristici anche a sua insaputa, dai luoghi comuni che ha saputo
creare nel tempo, dalla moda e dalle mode che ha imposto al pensiero a volte
debolissimo del pubblico, avviando nell'inconscio di ciascuno una campagna
acquisti di divine e divini, aizzando il comune senso del pudore. Voce per
voce, slang per slang, frase per frase, tutto quello che vi siete chiesti sui
film che avete amato e sugli attori che vi stanno accanto invisibili ogni
giorno. Domani è un altro giorno e un altro titolo (che magari ancora non
esiste ma potrebbe), nessuno è perfetto, ma ogni film li contiene tutti, li
vale tutti e tutti lo valgono. L'importante è saper estrarre quel lato di
umorismo che è un salvavita e anche un salvacinema. Così incontrerete a spasso
nel tempo le figure, i capolavori veri o presunti, le boiate pazzesche, le
scene cult e scult che avete immagazzinato nella vostra provvista immaginifica,
nuova occasione per un amarcord, per un semiotico maxi gioco di maxi società
nella platea del Nuovo Cinema Paradiso.
MARCHESI DI BAROLO
“Le "Cantine dei Marchesi di
Barolo" hanno sede a Barolo, nell'edificio prospiciente il Castello dei
Marchesi Falletti. Apparteneva anch'esso ai Marchesi Falletti e divenne,
all'estinguersi di questa prestigiosa dinastia, l'Agenzia della Tenuta Opera
Pia Barolo.
La Marchesa Giulia
Vittorina Colbert di Maulévrier - La Marchesa Giulia Vittorina Colbert di Maulévrier,
pronipote del Ministro delle Finanze del Re Sole, nacque, infatti, nel castello
di Maulévrier, in Vandea, il 26 giugno 1786 e, nel 1806, sposò a Parigi il
Marchese Carlo Tancredi Falletti di Barolo. Stabilitasi a Torino, a Palazzo
Barolo, insieme al marito si prodigò incessantemente nella realizzazione di
importanti opere volte ad aiutare i più bisognosi. Nel suo libro “Il Paese del
Barolo”, il Canonico Domenico Massè, scriveva a chiare lettere che: “… a creare
quel tipo di vino che va ora sotto il titolo di Barolo furono i Marchesi
Falletti al principio dell'ottocento, i quali lo producevano con ogni cura
nelle loro estesissime tenute di Barolo… chi, dopo i Marchesi Falletti molto
contribuì a dare fama al Barolo… fu il Conte Camillo di Cavour, il quale chiamò
il Conte Odart nel suo Castello di Grinzane a fabbricare quel famosissimo
Barolo che egli faceva servire ai suoi pranzi diplomatici, ove formava la
delizia e l'ammirazione dei buongustai”.
Il Commendator Emilio Pietro
Abbona - Nel 1864 insieme alla Marchesa Giulia Colbert di Maulèvrier si estinse
la stirpe dei Falletti di Barolo, ma a perpetuarne il ricordo rimase l'Opera
Pia Barolo. In quegli anni nasceva Pietro Abbona che intorno al 1895 iniziò la
sua attività nelle cantine paterne di Barolo. Operando con tenacia ed abilità
riuscì ad acquistare l'Agenzia della Tenuta Opera Pia Barolo, i vigneti ed il
Castello della Volta. Così Massimo Martinelli lo descrive nel libro ‘Il Barolo
come lo sento io': “Fra i personaggi legati al nome del Barolo alcuni possono
essere definiti storici, veri e propri pionieri....Il primo posto va al
commendator Pietro Abbona, vero e proprio patriarca del Barolo... che fece
conoscere, alfiere indiscusso, il vino della sua terra in tutto il mondo. Vero
è che la sua era la cantina dove il Barolo mosse i primi passi storici. Le sue
botti (e sono in parte le stesse che si possono ancora ammirare nelle cantine
in Barolo) erano, infatti, patrimonio della Marchesa Falletti. Il commendator
Abbona ereditò tradizione, amore alle vigne, alla cantina, al vino ed ha
portato la sua etichetta dove figuravano i castelli di Barolo e di Serralunga
ovunque sulle mense più lontane. Ed è con piacere che gli si riconosce questo
grande merito”.
venerdì 31 agosto 2012
"San Salvador. La porta del nuovo mondo" di Francesco Pergola (Youcanprint)
Un mondo senza futuro, può avere un futuro solo con
l'intervento di Dio. L'uomo non ha né le capacità, né il potere, né le
conoscenze per risolvere i propri problemi. La scienza ha fatto grandi
progressi, inimmaginabili solo qualche decennio fa: ma non ha risolto nessun
serio problema dell'umanità,anzi,le conoscenze parziali, utilizzate da uno spirito
avido ed egoista,sta spingendo l'umanità verso la distruzione della terra e di
se stesso. È un messaggio negativo?
No, c'è speranza per l'umanità! C'è ancora un futuro per
questo mondo,un futuro meraviglioso.
Il Regno di Dio, retto da Cristo Gesù, fra breve eliminerà
la malvagità e stabilirà un paradiso dove :”la morte non ci sarà più, né dolore
né pena. Le cose precedenti sono passate”!
Questa è la visione profetica, basata sulla Bibbia,che
l'autore contrappone alla triste realtà attuale!”
Dal sito dell'editore:
Francesco fece un cappio con una lunga corda, la fece
passare attraverso un occhiello d’acciaio sul soffitto, salì su una sedia e,
dopo aver fissato la corda al muro, si mise il cappio al collo e s’impiccò.
Su un tavolo c’era una lettera:per la moglie e il figlio...
Francesco Pergola - Laureato in giurisprudenza, dopo aver
vinto la cattedra in materie giuridiche ed economiche ho insegnato per molti
anni nelle scuole medie superiori. Ho 69 anni, sposato con due figli, sono
molto impegnato nel sociale ed ho profonde convinzioni religiose, che pervadono
i miei lavori: ho già pubblicato due romanzi. Un altro, oltre a questo, è già
pronto per la stampa.
Alessia e le sue tenebre di Giacomo Balzano (Besa editrice) a Galatina per la Notte della Cultura
La "Notte della cultura" si svolgerà a Galatina
l'1 e il 2 settembre 2012. Attraverso installazioni all'aperto e mostre, ci
sarà un percorso di presentazione di libri e performance musicali per tutto il
centro storico della cittadina. L’appuntamento intende essere un momento di
cultura, arte e musica che fonda in un unico organismo testi e contesti. Non
mancheranno le sorprese e non mancheranno i nomi illustri del nostro territorio
e non solo a dare valore ad un progetto
di grande spessore. La manifestazione è
voluta dall’amministrazione comunale della Città di Galatina ed è curata da ART
& ARS GALLERY e CALLIOPE COMUNICARE CULTURA in collaborazione con J.as.s. –
Le Caveau (Jazzisti Associati Salentini) che insieme condividono un sogno,
quello che ognuno impari a vivere il proprio, arrivandoci con i propri mezzi,
per la propria strada, con le proprie forze. La casa editrice Besa parteciperà
alla Notte della Cultura con il libro “Alessia e le sue tenebre” di Giacomo
Balzano che sarà presentato dalla giornalista Alessandra Bianco. L’appuntamento
è dunque per domenica 2 settembre 2012
alle ore 23,00 in P.tta Orsini
a Galatina
Alessia e le sue tenebre racconta di destini che si
incrociano due volte a distanza di venticinque anni: quello di Alessia Simoni e
di Gianni Bardi. Nella cornice di Bari e del suo mare i due ricuciono ferite
ancora aperte, nel ruolo di analista il primo e di paziente la seconda. Il
ricordo comune di un’esplosione in un autogrill in cui Alessia bambina perse la
madre, e che Gianni, allora ventenne, riuscì a schivare per pochi minuti,
consente ai due di arginare finalmente gli scogli passati del dolore e di
ricercare la loro serenità e le vie adatte per conseguirla. Vie che nel romanzo
sono illustrate con immagini di volta in volta leggere, poetiche, aggressive,
cariche di nostalgia ma anche di calda speranza, che toccano in profondità il
cuore del lettore.
Giacomo Balzano, psicoanalista adleriano, è nato a Bari nel
1959, dove tuttora vive. Ha pubblicato quattro saggi: Disagio Giovanile: storie
di cambiamenti (1998); Giovani del Terzo Millennio (2005), vincitore del Premio
Internazionale di saggistica “Città delle Rose”; I nuovi mali dell’anima. Il
Disturbo Borderline e Narcisistico negli adolescenti (2007); Oltre il disagio
giovanile. Strategie di prevenzione e recupero (2009). Alessia e le sue tenebre
è il suo primo romanzo.
The Van Houtens - John Ferrara & Betty Karpoff (OFFICIAL VIDEO)
The Van Houtens - John Ferrara & Betty Karpoff
http://itunes.apple.com/it/album/id523134371
From the album "FLOP!" http://itunes.apple.com/it/album/flop/id523451321
Director: Manuela Giammello
Editing & Graphics: Alessandro Arba
Starring: a lot of people
http://www.facebook.com/thevanhoutens
http://itunes.apple.com/it/album/id523134371
From the album "FLOP!" http://itunes.apple.com/it/album/flop/id523451321
Director: Manuela Giammello
Editing & Graphics: Alessandro Arba
Starring: a lot of people
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Poggio Mandorlo
“Poggio Mandorlo è il frutto di
un’amicizia pluriennale. Cinque amici, Roberto, Felice, Giuseppe, Fabio ed
Aldemaro, di provenienza diversa ma accomunati dalla voglia di provare e
sperimentare le potenzialità di in un territorio che hanno sempre vissuto ed
amato, hanno deciso nel 2001 di realizzare il loro sogno e di produrre i loro
vini sotto la guida esperta dell’enologo
Roberto Cipresso. L’azienda agricola Poggio Mandorlo sorge ai piedi del
vulcano spento Amiata (1738 mt s.l.m.), nel comune di Seggiano nella zona della
DOC Montecucco. Questo angolo di Toscana
dalla suggestiva bellezza paesaggistica si trova proprio al crocevia tra la Val d’Orcia, siamo a 12 km da Montalcino e 5 km dalla famosa Abbazia di
Sant’Antimo, e gli avamposti collinari della maremma, a 10 Km da Arcidosso e 60 Km da Grosseto.
La tenuta si estende su una
superficie di 34 ettari
di cui 12 ettari
coltivati con vitigni Sangiovese, Merlot e Cabernet Franc, e circa 1 ettaro di uliveto della
cultivar locale Olivastra Seggianese Dop.
I suoli si contraddistinguono per
requisiti di ricchezza e complessità molto utili ai fini della personalità e
della espressività del vino, e vedono prevalenza di marne argilloso\calcaree
nelle zone inferiori, per arrivare alla predominanza del tufo o del galestro
negli appezzamenti più elevati, con scheletro generalmente abbondante che
include anche quarzo e pietra focaia. L’altitudine elevata, intorno ai 400 metri s.l.m., la
presenza della montagna alle spalle dei vigneti, e la cornice di vegetazione
boschiva, permettono alle piante coltivate di usufruire di una particolare
freschezza, che viene trasmessa al vino, e deve essere preservata fino alla
messa in bottiglia. Una buona ventilazione si rende infatti disponibile durante
tutto l’arco dell’anno, mentre le escursioni termiche favoriscono le corrette
dinamiche di maturazione delle uve. Le vigne sono state impiantate per gradi e
con cloni rari e unici di Merlot e Cabernet Franc di provenienza francese,
dalla zona di Saint Emilion (Bordeaux), poi acclimatati in Italia grazie al
lavoro di un vivaista privato altoatesino. L’immancabile Sangiovese invece proviene dalle ultime
popolazioni di Sangiovese selezionate a Montalcino dal nostro enologo. I vini
di Poggio Mandorlo hanno caratteristiche di eleganza, finezza ma nello stesso
tempo struttura ed intensità. I vini Poggio Mandorlo e Ombre sono considerati
dalla stampa specializzata internazionale dei Super-Tuscans di qualità
superiore.
La cantina è stata progettata con
grande rispetto per l’ambiente con l’intento principale di integrare ben 1500
mq di struttura con il paesaggio incontaminato che la circonda. Recare un impatto ambientale minimo possibile
è stato un must per gli architetti. Ecco perché la cantina si struttura su tre
livelli per seguire l’andamento della collina che la ospita, riprendendo con
bellissimi giardini pensili accanto a terrazze che dominano la vista sulla
vallata, l’idea della naturalità dell’inserimento nel paesaggio. Sono stati
utilizzati materiali locali di riciclo, le mura della cantina e delle vigne
sono state costruite con le pietre di recupero locali provenienti dai lavori di
sistemazione delle vigne.
La porzione delegata alla
produzione segue i criteri di una moderna enologia, utilizza infatti
strumentazioni di alto livello tecnologico necessarie per perseguire l’eccellenza assoluta nei vini di
Poggio Mandorlo.”
ASTORIA
“Nata nel 1987 da una storica
famiglia di viticoltori, l’Astoria di Paolo e Giorgio Polegato, fa della qualità uno dei suoi motivi di
vanto. I prodotti Astoria sono infatti presenti nella ristorazione più
esclusiva, nelle enoteche e wine bar. Astoria distribuisce i vini prodotti nella propria Azienda Agricola
“Tenuta Val De Brun” di Refrontolo, nel
cuore della zona DOCG Conegliano –
Valdobbiadene. Quaranta ettari, situati in una delle zone viticole più belle
d’Italia, famosa per il suo clima, testimoniano la dolcezza dei suoi colli e il susseguirsi
armonioso dei vigneti. L’Azienda lega il suo nome al prodotto per eccellenza
della tradizione enologica veneta: il PROSECCO; proprio con questo vino, il
Millesimato, si è aggiudicata negli anni molti riconoscimenti, tra cui il più
significativo la Gran
Medaglia d’Oro al Concorso Enologico Internazionale Vinitaly
di Verona. Prosecco Millesimato Docg e Refrontolo Passito Docg rappresentano i
gioielli di casa. Ma Astoria non è solo Prosecco, produce anche vini barricati
tra cui i Colli di Conegliano Docg Crevada e Croder e si avvale del supporto
tecnico di uno staff di grande competenza e prestigio.”
giovedì 30 agosto 2012
101 misteri della Puglia che non saranno mai risolti di Rossano Astremo (Newton Compton) a La Feltrinelli Point di Lecce
Il libro “101 misteri della
Puglia che non saranno mai risolti” di Rossano Astremo (Newton Compton) il 31
agosto 2012 ore 19,30 sarà presentato da
Pierpaolo Lala e Mauro Marino a La Feltrinelli Point di Via Cavallotti 7/a Lecce
Miti del passato, oscuri
avvenimenti ed enigmi senza spiegazione: un viaggio nell’anima di una terra dai
mille volti. La Puglia
è una regione dai mille volti. Quello del limpido mare e della sabbia dorata,
meta privilegiata del turismo nazionale e straniero, quello della terra del
buon cibo e dell’ottimo vino, abitata da gente ospitale, gioviale e solare. C’è
però una linfa scura che scorre sotto la sua pelle, un humus profondo di
misteri che la nutre sin dai tempi più remoti, una trama di domande che sono
destinate a restare senza risposte certe. Alcuni esempi? Quale mistero si
nasconde dietro la complessa e criptica costruzione di Castel del Monte? Che
significato hanno i simboli dipinti sui trulli di Alberobello? Nella basilica
di San Nicola a Bari è sepolto veramente il segreto del Sacro Graal? 101
misteri della Puglia (che non saranno mai risolti) è un viaggio in questa terra
complessa, tra miti del passato ed enigmi del presente, con un occhio puntato
sulle vicende di cronaca che hanno scioccato l’opinione pubblica negli ultimi
anni, dal caso di Palmina Martinelli a quello di Peppino Basile, dalla vicenda
di Caterina Capuano fino al terribile omicidio di Sarah Scazzi.
Tra i 101 misteri della Puglia:
Federico II e il mistero di Bianca Lancia
Il cavaliere senza testa
I misteriosi simboli sui trulli di Alberobello
Perché le case di Mattinata guardano in direzione del mare?
Le stimmate di Padre Pio, tra fede e scetticismo
Padre Cipriano e l’incontro con Satana
Estate 1953: extraterrestri a Molfetta
Palmina Martinelli: fu davvero suicidio?
Angela Petrachi: come morire impalati a Melendugno
L’omicidio del consigliere Peppino Basile
Sarah Scazzi e l’adolescenza negata
Rossano Astremo - è nato nel 1979 a Grottaglie, paese
della provincia di Taranto, ma vive e lavora da anni a Roma. Con la Newton Compton ha
pubblicato 101 cose da fare in Puglia almeno una volta nella vita e 101 storie
sulla Puglia che non ti hanno mai raccontato.
L’artista salentina Paola Scialpi partecipa a Danzarte Dancing Time 2012 dall’ 1 al 9 settembre 2012 all'Officina della Memoria e dell'Immagine di Fiuggi (Roma)
Importante evento d’arte
contemporanea a Fiuggi (Roma) dal 1 al 9 settembre 2012 presso l'Officina della
Memoria e dell’Immagine, piazza Martiri di Nassiriya (ex deposito Cotral). Si
tratta di una prestigiosa mostra collettiva di arti visive (pittura, scultura, foto, installazioni,
ecc.) interamente dedicata al tema della danza, del ritmo e del movimento,
patrocinata dal Comune di Fiuggi, che si svolgerà per l’appunto presso
l'Officina della Memoria e dell’Immagine, in piazza Martiri di Nassiriya (ex
deposito Cotral) e durerà un’intera settimana. Espongono le proprie opere :
Patrizia Pastorella, Angela Di Teodoro, Renata Kevi, Stefano Patrizi, Franca
Bolognesi, Gianni Sutera, Paola Scialpi, Luca Vesan, Sergio Zagallo, Marika
Alpegiani. Si tratta di artisti selezionati da tutta Italia, sulla base del
messaggio estetico da loro proposto per l’occasione e che ha incarnato perfettamente
lo spirito dell’intera manifestazione ovvero la trasmissione di sentimenti
forti come la passione , la gioia di vivere, il vibrante movimento, la tensione
creativa, che uniscono tutte le opere esposte in un’unica simbiosi di forme e
colori rivelanti solo e soltanto l’amore per la musica e la danza. L’artista salentina Paola Scialpi partecipa
con i suoi lavori dedicati al Tango a questa prestigiosa manifestazione d’arte
nel Lazio. L’inaugurazione è prevista per sabato 1 settembre alle ore
16,30. Seguirà alle 19,00 la premiazione finale della 1°Edizione del “Premio
d'Arte città di Fiuggi", sempre all'interno dell’Officina della Memoria e
dell'Immagine dove si svolge la collettiva.
I finalisti della scorsa edizione
(solo tre vinceranno il Premio) sono: Riccardo Battigelli, Franco Crocco,
Angela Di Teodoro, Sofia Bucci, Carlo Importuna, Pino Spagnuolo, Michele
Sorrentino D'Afflitto, Marco Trogi, Antonietta Righi, Egidio Rinaldi.
Paola Scialpi, artista salentina, ha esposto nella sua carriera
pluri quarantennale nelle più importanti gallerie d’Italia: dallo Studio D’Ars
di Milano alla Galleria d’Arte La
Scaletta di Matera. A livello internazionale ha esposto negli
Emirati Arabi Uniti presso lo Shariah Art Contemporary Museum, e a New York
presso la Broadway
Gallery. Autrice di saggi sull’intercultura, sue opere
appaiono su diverse edizioni dell’Art Diary di Flash Art, e di recente è stata
inserita nel catalogo curato da Luciano Caramel per Giorgio Mondadori dal
titolo “Mille Artisti a Palazzo”. Attualmente dirige l’Overeco Academy e
Workshop.
Info
Organizzazione e cura: Paola
Rabai concorsodanzarte@gmail.com mobile 333/3600088
Paola Scialpi
ISLAND OUTPOST
“Like a close-knit family of wildly
attractive, intelligent and anarchic kids, they are utterly independent and
quite impossible to separate from one another. But something they have all
inherited is Blackwell’s easy charm, his amused and iconoclastic view of the
world, his sense of fun and style, his instinct for beauty.” - Conde Nast
Traveler on Island Outpost properties
Our Philosophy - Island
Outpost strives to provide guests with a level of service so natural, that they
would feel as if they were staying in the home of good friends. The atmosphere
will be casual and friendly and we will make each a fun place with fresh and
local food and efficient and unobtrusive service. We will provide guests with
distinct places that share a common sensibility or aesthetic that makes them
appealing to a certain kind of person. The company is committed to creating a
unique, personal, relaxed experience - places where one can put a little
distance between themselves and the rest of the world. We will develop and
operate each property in a responsible manner, in harmony with its local
culture and environment. The company believes the strength in the brand stems
from the continuous promotion of the individual character and expression of
each property that reflects the magic of music, each with its own rhythm, its
own beat.”
VECIO FRITOLIN
“Il nostro legame con la
tradizione inizia dal nome storico del locale. "Vecio Fritolin" ha le
sue radici nei "fritolini" ovvero i luoghi dove sin dal ‘700 il
popolo poteva acquistare il pesce appena fritto. L'usanza venne meno con l'entrata
in vigore del divieto di utilizzare camini con fuochi liberi.
Storica è anche la sede che
conserva le originali architetture del ‘500, sita in Calle della Regina dove
nacque la Regina
di Cipro, Caterina Cornaro (1454-1510), ricca discendente di una nobile
famiglia veneziana La storia di Caterina Corsaro "Proporre il meglio della
cucina tradizionale veneziana rivisitata con creatività e leggerezza",
questo il principale obiettivo di Irina Freguia, titolare del ristorante. Autentica
veneziana dell'isola della Giudecca coltiva fin da ragazza una passione
speciale per la città e le sue tradizioni. Nel 1985 inizia l'attività di
ristoratore. Dopo la gestione di diversi locali nel 2001 rileva il "Vecio
Fritolin" dove sin dal primo propone giorno propone accostamenti ricercati
che arricchiscono la tradizione gastronomica veneziana di nuove e vivaci
interpretazioni. Qui il congelatore è assolutamente bandito: la qualità degli
ingredienti, rigorosamente freschi e di stagione, consentono di offrire agli
ospiti una varietà di proposte gastronomiche compatibili con i prodotti
giornalieri dal Mercato di Rialto. Il pescato è sempre di giornata, scelto
personalmente da Irina e dallo chef tra i banchi dei pescatori, ogni piatto è
arricchito con verdure ed erbe fresche. L'ingrediente segreto di ogni pietanza
è Venezia, la consapevolezza del piatto che ci si trova davanti, del perché si
sia arrivati nei secoli a quel risultato. Con Irina Venezia non si guarda più
dall'alto di un ponte o da un vaporetto : la si assaggia. Ed anche a tavola
questa città riserva molti aspetti destinati a sorprendere ...”
mercoledì 29 agosto 2012
Death Grips - The money store
www.thirdworlds.net "Get Got" from "The Money Store" out April 24th Lyrics: http://thirdworlds.net/getgot.php (C) 2012 Epic Records, a division of Sony Music Entertainment
Wirsthaus Vögele
“Che si tratti di una
chiacchierata la mattina davanti ad un cappuccino e a un pasticciono calda, di
un pranzo d’affari nei raffinati ambienti in stile Biedermeier o di un’allegra
riunione serale con gli amici sotto il cielo stellato di Bolzano: queste e
molte altre occasioni fanno del Vögele IL Vögele.
Perché qui a Bolzano, nel cuore
dell’Alto Adige, siamo sempre al passo con i tempi. Racchiuso fra le mura
secolari, il giovane ritmo moderno di questo ristorante tradizionale incanta
con storie piene di fascino e piatti sorprendenti. Esistono numerosi racconti e
storie sull‘ “Aquila rossa“, menzionata per la prima volta nel 1277 e dal 1840
di proprietà della famiglia Kamaun, e oggi chiamata affettuosamente “Vögele”
(uccellino) dai suoi ospiti e amici. Proprio qui durante la guerra hanno avuto
luogo incontri segreti e la parola d’ordine per accedervi “Vögele”, da cui il
ristorante ha poi preso il nome, era conosciuta solo dai grandi strateghi. Anche
Johann Wolfgang von Goethe apprezzava questo luogo particolare, poiché già ai
suoi tempi il “menù dell’Aquila rossa” era una vera squisitezza. Oggi vi si
riunisce regolarmente la più antica tavolata dell’Alto Adige composta da
clienti abituali, per dibattere e discutere su temi attuali.”
CAFE’ PASTICCERIA PETERCAFE’
“La piazza Erbe da secoli é punto d‘incontro dei bolzanini, dei turisti e di passanti. Luogo di ritrovo per gli appassionati delle gioie del palato, che trasmette ancora oggi un‘immagine pacifica e variopinta del vivace mondo mercantile. Dal 1971 proprio qui é situata anche la pasticceria per intenditori „Peter“. Le fondamenta per la nostra azienda famigliare vennero posate dal mastro pasticciere Peter Wojnar, che diede il nome al locale. Dopo oltre 30 anni di passione per l‘artigianato pasticcero, la stessa passione ora viene coltivata dal figlio Paul. Prima di intraprendere l´attivitá del padre, il mastro pasticciere pasticcere Paul Wojnar, raccoglie esperienze anche all‘estero. Tra l‘altro al Bareiss Hotel nella Foresta Nera e al Bayerischer Hof a Monaco di Baviera.”
Qui
martedì 28 agosto 2012
RITA ORA - How We Do (Party)
Get the new album ORA on iTunes UK and IE here: http://smarturl.it/OraAlbumDigital
Get "How We Do (Party)" on iTunes right now!
Click here: http://smarturl.it/howwedoparty
More On Rita Ora on iTunes: http://smarturl.it/RitaOraRIP
Music video by RITA ORA performing How We Do (Party). (C) 2012 Roc Nation LLC
WOW. The word on words. Grande dizionario inglese-italiano di parole e frasi idiomatiche colloquiali e gergali (Zanichelli)
Il volume a cura di Harvey Monica e Ravano Anna è un
dizionario del "colloquial English", dello slang e dei volgarismi
usati in Gran Bretagna, America e Australia dagli anni '20 a oggi. Si tratta di
termini derivati dai gerghi più diversi (professionali, giovanili, sportivi,
musicali, dei gruppi ai margini della società, della malvita ecc.), nonché
delle parlate di etnie e culture diverse dall'inglese (lo Yiddish, per
esempio), che i dizionari tradizionali possono accogliere solo in piccola parte
perché lo slang è in continuo fermento. Il volume propone, in 800 pagine, oltre
22.000 voci, 11.000 frasi idiomatiche e oltre 30.000 accezioni.
Acqua Nera di Joyce Carol Oates (Net e Il Saggaitore)
E' notte sulla strada tortuosa di Graylin Island, di fronte
al Maine. E' notte, e né il Senatore alla guida della Toyota, né la ragazza al
suo fianco sanno che al culmine di quella curva li aspetta una sbandata ed un
salto nella palude. L'uomo riesce a salvarsi. Ventisei anni, una laurea in
storia americana, una ricerca sulla vita del Senatore, Kelly Kelleher perde la
vita durante quella corsa concitata che da una festa la stava portando forse in
un motel. Da questo episodio che ha colpito l'America (l'uomo era Ted Kennedy,
la ragazza la sua giovane segretaria), Joyce Carol Oates, ha tratto un romanzo,
una storia che scorre nei minuti in cui Kelly, intrappolata nell'auto,
ripercorre la sua intera esistenza.
lunedì 27 agosto 2012
Osiris di Andy McDermott (Longanesi)
Piana di Giza, Egitto. Una squadra di archeologi sta
finalmente per entrare nella mitica Sala degli Atti, nel cuore della Sfinge,
per rivelarne i segreti sepolti da millenni. Un evento di portata storica e
mediatica mondiale, che anche Macy Sharif, studentessa di archeologia, aspetta
con ansia. Da settimane non fa che preparare caffè per i componenti della
spedizione scientifica, spostare detriti e pulire attrezzi, rimanendo ore a
fissare annoiata le enormi zampe di pietra del monumento. Ma alla vigilia
dell'evento che potrebbe cambiare non poche pagine della storia Macy scopre,
sgomenta, che la Sala
degli Atti è stata violata e che un misterioso zodiaco, una mappa per arrivare
alla favolosa e favoleggiata piramide di Osiride, è stato rubato. Incastrata da
poliziotti corrotti, Macy tenta una fuga disperata, cercando di raggiungere le
sole persone che possono aiutarla prima di essere ridotta al silenzio. Screditati,
senza lavoro e senza soldi, l'archeologa Nina Wilde e l'ex SAS Eddie Chase
hanno già abbastanza problemi per conto loro, ma non possono certo tirarsi
indietro di fronte alla disperata richiesta d'aiuto della ragazza. Bisogna
assolutamente trovare la misteriosa piramide prima di Khalid Osiris, il
carismatico leader di una setta di fanatici adoratori di Osiride, mosso
dall'avidità e dalla brama di mettere le mani sulle ricchezze contenute nella
piramide. O forse da qualcosa di più terribile.
Il tao del viaggiatore. Quando la saggezza viene dalla strada di Paul Theroux (Dalai Editore)
Paul Theroux festeggia cinquant'anni passati sulle strade di
tutto il mondo con una raccolta di scritti sul tema del viaggio tratti dai
libri su cui si è formato come lettore e come viaggiatore. Le voci di Vladimir
Nabokov, Samuel Johnson, Evelyn Waugh, Charles Dickens, Mark Twain, Bruce
Chatwin, Ernest Hemingway, Graham Greene e molti altri si intrecciano a quella
dello stesso Theroux su argomenti come la scelta dei compagni di viaggio, il
piacere del muoversi in treno, l'adattabilità dell'uomo ai cibi sconosciuti e
la perversa attrazione nei confronti dei luoghi inospitali. I brani scelti da
Theroux sono una vera e propria storia del viaggio attraverso la letteratura e
una conferma della semplice ma inconfutabile verità enunciata da Jack Kerouac:
"La strada è vita".
Kenny Chesney - Come Over
Music video by Kenny Chesney performing Come Over. (C) 2012 Blue Chair Records, LLC
MINO DE SANTIS col suo nuovo lavoro CAMINANTE (collana Ululati di Lupo editore) 29 Agosto 2012 ore 21,30 CHIOSTRO DELLA CULTURA c/o BIBLIOTECA COMUNALE GALATINA - LE
Mino De Santis con il suo nuovo
cd edito nella collana Ululati di Lupo editore sta riscuotendo non solo
consensi di pubblico, ma è arrivato alla ribalta nazionale ricevendo
segnalazioni importanti da Vincenzo Mollica (che nell’ultima puntata del 25
agosto 2012 di “Do Re Ciak Gulp” in onda su Rai 1 lo ha definito come un
artista assolutamente da non lasciarsi sfuggire) sino a Radio Rai 3, la rubrica
Billy del Tg1, e Tg 2 Mizar. Il video del brano “Lu Ccumpagnamentu”, contenuto
in questo suo ultimo lavoro prodotto da ZERO PROJECT, è stato visitato su
Youtube da più di 9000 persone. Ecco ora
che MINO DE SANTIS col suo nuovo cd CAMINANTE uscito sotto l’etichetta Ululati
di Lupo editore si potrà finalmente ascoltare dal vivo il 29 agosto 2012 alle ore 21, 30 presso il CHIOSTRO DELLA CULTURA della BIBLIOTECA
COMUNALE di GALATINA (Lecce)
Un nuovo cd, il secondo, per Mino
De Santis, il cantautore protagonista di uno degli esordi più interessanti
degli ultimi anni, sulla scia delle ballate impegnate di Fabrizio De André e
con un’ironia lacerante, degna del migliore Rino Gaetano. Sembra passato molto
più tempo, in realtà soltanto un anno, da quando l’estate scorsa venne
infuocata dagli accordi e dalla voce di Mino De Santis, autore del suo esordio
intitolato “Scarcagnizzu”, il suo brano “Tutto è cultura”, in un tam tam
partito sul web grazie a un divertentissimo video, fu capace di toccare, in
modo davvero popolare e ‘trasversale’ tuttele corde di chi si occupa, nel bene
o nel male, di cultura in Salento, e non solo: riferimenti colti si mescolano a
note popolari, e l’attenzione ai testi e alla musica è mediata da un’altrettale
attenzione verso il messaggio; le atmosfere evocate ricordano, ad esempio,
quelle del famoso “Noi semo quella razza”, inno a chi lavora, che Carlo Monni
(alias “Bozzone”) cantava nel film di Giuseppe Bertolucci, “Berlinguer ti
voglio bene”, seduto sulla canna della bicicletta di un giovanissimo Roberto
Benigni.
Info:
tel. 0832-949510
domenica 26 agosto 2012
Cibo e rito. Il gesto e la parola nell'alimentazione tradizionale di Piercarlo Grimaldi (Sellerio)
Le forme dell'alimentazione sono un fatto la cui specificità
storica e culturale è quanto di più specifico dell'identità dei popoli. Da qui
il peculiare valore degli studi sulle pratiche alimentari. Il tratto più
significativo dell'alimentazione, forse il suo specifico rispetto a altri,
consiste nell'occupare per intero il segmento ai cui estremi stanno natura e
cultura. La cucina tiene sempre strette l'una e l'altra. È facile dimostrare la
connessione tra i diversi modi di nutrirsi dei popoli e l'ambiente naturale nel
quale essi vivono e sono vissuti nel corso dei secoli. Altrettanto facile è
segnalare nella loro cucina la presenza di cibi conseguenti a scambi culturali.
Nel nostro Paese non sono pochi i cibi, ma anche le bevande, consumati grazie
al fatto di trovarsi al centro di un crocevia storico di estensione secolare.
Di fatto l'alimentazione ribadendo lo statuto unitario della condizione umana,
ne afferma la sacralità ritualizzando le sue pratiche. Si comincia a capire
solo adesso che la perdita delle tradizioni alimentari costituisce per le
società un impoverimento della loro umanità. Questa opera esemplare di Piercarlo
Grimaldi serve a ricordarcelo. Ad avvertirci che l'unica vera sfida dell'uomo
alla morte è la conservazione della propria memoria culturale. Prefazione di
Antonino Buttitta. Nota di Carlo Petrini.
L’amore è la cura di Elton John (Bompiani)
Negli anni ottanta, Elton John conobbe Ryan White, un
ragazzino dell'Indiana che aveva contratto il virus dell'HIV a causa di una
trasfusione e che era stato poi emarginato dalla scuola e dalla città. La
vicenda commovente di Ryan, conclusasi con la sua morte, condusse Elton a due
rivelazioni: la consapevolezza che, pur all'apice di una carriera musicale
entusiasmante, aveva toccato il fondo della propria esistenza, constatando
direttamente quanto il successo e la fama non avessero potuto nulla per salvare
quel ragazzo; e, di conseguenza, il bisogno di impegnarsi in prima persona per
arginare il problema dell'AIDS e stare vicino alle persone che soffrono.
"L'amore è la cura" - il primo libro di Elton John - raccoglie, tra
autobiografia, resoconto del proprio impegno civile e invettiva, il racconto di
questa straordinaria esperienza: la sua grande amicizia con Ryan White e
Freddie Mercury, con la principessa Diana ed Elizabeth Taylor, l'incontro con
il senatore Ted Kennedy e con il presidente Bush, ma anche le piccole grandi
storie di persone comuni che hanno combattuto e vinto la malattia. Come scrive
Elton John, l'AIDS "è una malattia che va curata non tanto con un vaccino
miracoloso ma cambiando i cuori e le menti, tramite un impegno collettivo ad
abbattere le barriere sociali e a gettare ponti di compassione"
sabato 25 agosto 2012
Lotta di tasse di Francesco Delzìo (Rubbettino)
Un sentimento nuevo si sta diffondendo tra gli italiani che
oggi, per la prima volta, considerano l'evasione fiscale la vera grande
emergenza del Paese. Iniziano a chiedere lo scontrino, a pretendere la
ricevuta, addirittura a fare il tifo per i blitz della Guardia di Finanza nei
luoghi cult della ricchezza nascosta. Perché gli italiani, finalmente, stanno
aprendo gli occhi su una "ingiustizia fiscale" senza pari al mondo:
l'incredibile disparità del peso delle tasse sui diversi tipi di reddito e di
contribuente. Da una parte i lavoratori dipendenti e i pensionati, schiavi di
un fisco ormai insostenibile e costretti a "pagare" l'80% del gettito
fiscale del Paese pur detenendo solo il 30% della ricchezza nazionale. Dall'altra
parte i lavoratori autonomi imprenditori, commercianti e professionisti -
troppo spesso liberi di considerare le tasse come un optional. È una situazione
insostenibile, da cui nasce un grave rischio. Nei prossimi anni potrebbe
esplodere una nuova, lacerante "lotta di classe": lavoratori
dipendenti e autonomi contrapposti gli uni agli altri, al punto da rendere più
difficile la convivenza civile. Per scongiurare questo rischio - di cui si
scorgono già segnali evidenti - è necessario rivoluzionare il rapporto tra
fisco e lavoratori autonomi, adottando subito misure impopolari che rendano il
sistema tributario molto più giusto e più equo.
La mano destra del diavolo di Dennis Mcshade (Voland)
"Maynard, vivere è pagare un prezzo. Vivere è accumulare
ore che poi si capirà di aver sprecato, perché davvero non servono a
niente..." Peter Maynard, il Califfo, è un sicario filosofo che legge i
classici, ha l'ulcera e beve latte invece del solito whisky. Pagato da un
milionario per scovare e uccidere i quattro che anni prima hanno violentato la
figlia provocandone la morte, il Califfo si muove in un mondo duro, dove la
menzogna è legge. Ma si tratta dell'America dove il Sindacato del crimine detta
legge, o del Portogallo di Salazar dove l'autore Dinis Machado per sfuggire
alla censura deve assumere lo pseudonimo di Dennis McShade e far finta di
tradurre un'opera che in realtà scrive in portoghese? L'ambiguità e il doppio,
ecco le chiavi di lettura di un romanzo che usa i generi per sovvertirli.
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