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giovedì 2 agosto 2012

Céline segreto di Lucette Destouches e Véronique Robert. Traduzione di Maruzza Loria (Lantana Editore)


«È con te che voglio finire la mia vita, io ti ho scelto per raccogliere la mia anima dopo la mia morte» Louis-Ferdinand Céline. Danzatrice presso l’Opéra di Parigi, la giovanissima Lucette incontra l’autore di Viaggio al termine della notte nel 1936, nella Francia del Fronte popolare. Quello che nasce è un rapporto fatto di poche parole, ma in cui immediatamente ciascuno riconosce il bisogno assoluto dell’altro. Sono anni cruciali, per la carriera e il destino di Céline, nel corso dei quali cede ai richiami dell’antisemitismo e dell’anticomunismo viscerale, ma concretamente fondato sull’esperienza dopo un viaggio in incognito in Russia, in seguito al quale denuncerà gli orrori di Stalin. Lucette e Louis-Ferdinand condividono tutto: l’arte, la guerra, la fuga attraverso la Germania, l’esilio in Danimarca e il processo per collaborazionismo, la condanna per antisemitismo, l’ostracismo della pubblica opinione e della critica. I personaggi della scena letteraria e culturale di quegli anni intersecano a vario titolo l’esistenza di Céline e Lucette – da J.-P. Sartre a Gaston Gallimard, da Albert Camus a Marcel Aymé, da Dubuffet a Paul Morand a Arletty – e vengono in queste memorie tratteggiati rapidamente, in maniera efficace e imparziale. Allo stesso modo, con lucida leggerezza, sono rievocati i momenti terribili della povertà, la solitudine, le malattie, il grande amore verso gli animali. Ciò che colpisce di queste memorie – trascritte dalla voce di Lucette quasi novantenne per mano dell’allieva Véronique Robert – è prima di tutto il sentimento vivo di fedeltà e di totale dedizione nei confronti di Céline. Lucette non vive nel ricordo del passato, ma in una condizione di assoluta fedeltà, verso un uomo il cui nome è ancora oggi in bilico tra la consacrazione e lo scandalo.

Cantina San Michele – St. Michael - Eppan


“Nel cuore degli immensi vigneti dell’Oltradige, sparse su soleggiati pendii, nascoste fra le mura di antiche residenze ci sono le cantine vinicole dei 350 soci della Cantina San Michele Appiano. I vigneti sono un tratto distintivo di questo straordinario paesaggio in cui la gente scrive la sua storia attraverso il vino: una storia fatta di tradizioni contadine e audaci visioni per il futuro.  La Cantina San Michele si erge orgogliosa sopra alla Strada del Vino. Fondata nel 1907, negli anni è diventata una delle aziende più grandi e affermate dello scenario vitivinicolo altoatesino e italiano. Con dedizione, grande passione e rispetto per la natura, i soci della nota cantina vivono la loro missione.
L’imponente manufatto all’imbocco della Strada del Vino è un landmark, testimone della movimentata storia della Cantina Vinicola San Michele Appiano. Realizzato nel 1909, il corpo centrale in stile Liberty è ancora oggi espressione dell’orgoglio e della fierezza dei contadini di Appiano che volevano dare al loro vino una cornice adeguata. Il successivo ampliamento dell’edificio originario simboleggia l’orientamento al futuro: il suo stile sobrio e le sue linee pulite sono espressione della determinazione dell’apertura dei vignaioli dell’Oltradige.”



Cici Cafaro (io scrivo la realtà) a cura di Eugenio Imbriani (Kurumuny Edizioni) a Sentieri a Sud 2012


Anche per questo 2012 si rinnova l’appuntamento con la rassegna “SENTIERI A SUD”, dedicata alle produzioni e agli attraversamenti culturali, tra musica e poesia, tra documentario e racconto, tra cultura antica ed evoluzioni moderne: uno spazio di confronto su vari temi in un luogo ricco di storia e di storie. “SENTIERI A SUD” nasce con l’idea di condividere in uno spazio fisico e mentale, un luogo dell’anima che è stato fulcro della vita di una comunità, impressioni utili a favorire una maggiore conoscenza della cultura orale salentina e di coloro che sono oggi le nuove voci narranti in questa “isola sonante”. Il quarto sentiero è per venerdì 3 agosto 2012 alle ore 21,00 nelle campagne di Kurumuny a Martano con "CICI CAFARO – io scrivo la Realtà” a cura di Eugenio Imbriani (Kurumuny Edizioni). Interverranno Eugenio Imbriani e Pierfrancesco Pacoda. Al termine della presentazione intervento musicale di Cici Cafaro con Antonio Castrignanò, Daniele Durante, Pasquale De Nigris.  Una testimonianza preziosa, un lungo racconto in cui il flusso dei ricordi sembra riannodare le fila del rapporto tra passato e presente, tra memoria e appartenenza. Un’autobiografia che ci rivela una personalità emblematica e rappresentativa della cultura dell’area grica del Salento. Cici Cafaro è un uomo che sembra aver vissuto dieci vite in una: contadino, ambulante, poi emigrante e soldato, sempre cantastorie instancabile che conosce, come gli antichi aedi, il segreto del ritmo delle parole per incantare.

Eugenio Imbriani - ricercatore di discipline demoetnoantropologiche, insegna Antropologia culturale nell’Università del Salento, Facoltà di Scienze sociali, politiche, del territorio, e afferisce al Dipartimento di Scienze sociali e della comunicazione. È in servizio presso l’ateneo leccese dal 2000; in precedenza, dal 1989, è stato in servizio presso l’Università della Basilicata. I suoi interessi e la sua attività di ricerca sono orientati allo studio del folklore, ai temi della cultura popolare, della scrittura etnografica, ai rapporti tra memoria e oblio nella produzione dei patrimoni culturali e dei discorsi sulle identità locali. Ha prodotto numerose pubblicazioni, monografie, saggi apparsi su riviste, in volumi collettanei, atti di convegni.

B22 - è un laboratorio creativo di due menti e quattro mani, Alessandro Sicuro e Francesco Cuna. Nel loro book, in ordine sparso, grafica pubblicitaria, illustrazione, scenografie, fotografia, pittura, disegno dal vivo, abbigliamento e qualsivoglia gesto creativo. Il nostro motto? "Difficile, come affezionarsi ad una mosca, ma non impossibile".

Colle Massari


“Famiglia - I fratelli Maria Iris e Claudio Tipa, che condividono da sempre la passione per la natura e per i grandi vini, hanno realizzato il loro sogno creando un “Domaine” in Toscana. L’odierna ColleMassari comprende tre tenute: dal 1998 il Castello di ColleMassari, dal 2002 il Podere Grattamacco e dal 2011 la Fattoria Poggio di Sotto.
Castello ColleMassari - Nasce nel 1998 ed è compresa nella DOCG Montecucco in Alta Maremma, tra le DOCG del Brunello di Montalcino e del Morellino di Scansano, godendo di condizioni ideali per l’allevamento del sangiovese. Il primo millesimo prodotto è del 2000.
Grattamacco - Nasce alla fine degli anni 70 ed è compresa nella DOC Bolgheri dove coglie prontamente l’interesse del mercato per questa nuova culla del Cabernet Sauvignon in Italia. Il primo millesimo prodotto è del 1982, frutto di un taglio di Cabernet Sauvignon con Sangiovese e Merlot.
Poggio di Sotto - Nasce nel 1989 ed è unanimemente considerata una dei veri e propri classici del Brunello di Montalcino DOCG. È sicuramente una delle aziende più famose e premiate dalla critica enologica italiana ed estera, non solo per il Brunello, ma anche per il suo Rosso di Montalcino DOC. Il primo millesimo prodotto è del 1991.
Alinghi - ColleMassari in qualità di Official Supplier ha accompagnato Alinghi nella vittoriosa conquista della Coppa America nelle due edizioni di Auckland 2003 e Valencia 2007, promuovendo con i prodotti delle sue tenute Toscane il vino italiano nel mondo.”


Book Yourself Solid by Michael Port (Wiley )

Book Yourself Solid

You'll learn smarter marketing that will generate leads so you book clients this month. It really happens, and it could be you. In the book, Book Yourself Solid, small business marketing expert Michael Port takes you by the hand and walks you down the path to:
Discover and set your business foundation
Build trust with your target audience
Build credibility within your marketplace

Within a few pages of this lead generation guidebook you will:
Experience one ah-ha moment after another.
Notice a shift in your thinking.
Become inspired to take action to reach your goals and set new ones beyond what you previously thought possible.
Feel the confidence to take action using smarter marketing methods.

Here's how the Book Yourself Solid Lead Generation & Smarter Marketing System works in this book:

It's a 15-step lead generation and small business marketing system broken into three modules.
Modules I and II are four chapters each that focus on building your foundation and increasing your trust and credibility.
Module III dives into self-promotion with seven chapters, one for each of the 7 core self-promotion strategies.
Each chapter provides you with verbal and written exercises and booked solid action steps to get you going and keep you moving.
You'll learn 7 core self-promotion strategies.
These 7 core self-promotion strategies will make the most of your time, money and energy - all things you'll want plenty of once your lead generation efforts start driving in boatloads of leads. You'll get an easy-to-read roadmap to build a rock-solid:

1. Networking Strategy
2. Web Strategy
3. Writing Strategy
4. Speaking/Demonstrating Strategy
5. Referral Strategy
6. Direct Outreach Strategy
7. Follow-up Strategy

Lead Generation & Small Business Marketing advice you can't afford to pass up. Small business marketing expert and business coach, Michael Port, gives the gift of knowledge in this 288 page book, jam-packed with the lead generation advice and guidance to:
Clearly articulate what you offer, and the benefits of your services.
Turn your unique traits into profits.
Emotionally connect potential clients to what you offer - Michael taps into his former life as an actor to give you a truly unique perspective!
Avoid trial and error - leverage the experience of someone who's been there, done that. The business coaching and small business marketing advice you get in this program has propelled thousands of service professionals' practice into into six- and seven-figure assets.
Pick and choose your clients, by only working with those that are ideal for you. In fact, this lead generation system will help you attract more of those ideal clients.
Overcome the most common challenges for small business marketing.
Enjoy a full calendar, with paying clients that produce an avalanche of referrals - that's smarter lead generation!

The Book is filled with small business smarter marketing success stories

You not only read about this lead generation and smarter marketing system, you'll learn how it works through real life business cases, such as a doctor that went from $300,000 to $1,000,000 annually.
The first jump from $300,000 to $600,000 in the first year came with a shift in thinking, leveraging smarter marketing techniques and an emotional connection in marketing messages. In less than one year, he was booking 115 new clients per week!
The next jump was to $1 million annually, which came when it was time to raise his rates, thanks to smarter marketing, self-promotion and following the Book Yourself Solid lead generation system. He picked the smarter marketing and lead generation advice that worked for his business - with a focus on five of seven core self-promotion strategies:

1. Web marketing
2. Referral strategy
3. Article writing
4. Public speaking
5. Automated follow-up and keep in touch strategy

Deepak Chopra presenta L'Anima del Vero Leader (Guida pratica per lo sviluppo delle qualità fondamentali della leadership) edito da Essere Felici

L'Anima del Vero Leader - Libro



Deepak Chopra, autore di numerosi bestseller, ti sta invitando a divenire il leader di oggi: una figura che ha una visione e sa come trasformarla in realtà. Deepak Chopra ha una notevole esperienza, avendo insegnato leadership a personaggi della finanza e dell'economia per tanti anni. I consigli di questo libro possono essere applicati a qualsiasi realtà aziendale ma non solo in azienda: sono consigli validi anche in famiglia, nella scuola, in politica, nella riunione di condominio. Chopra propone lo sviluppo di 7 qualità del leader, indicate nell'acronimo: L-E-A-D-E-R-S. Dopo aver identificato il tuo personale profilo dell'anima e i valori essenziali che vuoi sviluppare, puoi usare queste sette abilità per permettere alla tua potenziale grandezza di emergere. Soltanto dal livello dell'anima, sostiene Chopra, vengono a crearsi i grandi leader. Una volta che la connessione è stabilita, avrai accesso illimitato alle qualità più vitali che una guida possa possedere: creatività, intelligenza, potere organizzativo e amore. Come ama affermare Chopra, il leader è il simbolo dell'anima del gruppo.

mercoledì 1 agosto 2012

TARANTAPATIA DI PIERFRANCESCO PACODA. DA OGGI IN LIBRERIA


 
Clip promo del volume Tarantapatia, le lunghe notti della taranta di Pierfrancesco Pacoda
(Kurumuny/Affari Italiani editore 2012).

ARMANDO AL PANTHEON


“Nel lontano 1961 Armando Gargioli, approda, grazie al consiglio di alcuni suoi amici commercianti, dalle parti del Pantheon e precisamente nella Salita de’ Crescenzi. Al n° 31, rileva un vecchio ristorante, un po’ demodè ed in crisi d’identità. Lo trasforma in una, “Bottiglieria con cucina” a cui da il nome di “Armando al Pantheon”. Armando è un cuoco eccezionale e ben presto, il piccolo locale, acquista una certa notorietà. Le specialità della cucina romana eseguite nella loro pura ed essenziale forma e supportate da materie di prima qualità, diventano un punto di riferimento per gli amanti della tipicità romana. Negli anni settanta, ad Armando, si affiancano i figli: il primogenito Claudio, studente universitario e poi, l’ancora quattordicenne Fabrizio.
Sono tempi difficili, di crescita, ma ricchi di soddisfazioni. Il locale è frequentato da personaggi della cultura e dello spettacolo, ne citiamo alcuni come: il filosofo Jean Paul Sartre , i pittori: Antoci, e Cascella , gli attori: Merli, e Grazioli, i registi: Citto Maselli e Nanni Loy, grandi musicisti come: Nino Rota ed Astor Piazzolla ed ancora tanta, tanta, gente, romani e no. Nella prima metà degli anni ottanta, i due fratelli diversificano i loro ruoli e mentre Fabrizio si specializza nel servizio di sala e nella conoscenza dei vini, Claudio si affianca al padre in cucina ed apprende da lui tutti i segreti di quel mestiere. Con passione si dedica ad un lavoro di ricerca culinaria che lo porterà alla rivisitazione di ricette “Apiciane” (grandissimo cuoco vissuto alla corte dell’imperatore Tiberio circa duemila anni fa) e a far nascere alcune specialità personali, sempre improntate alla tradizione e alla tipicità romana. Passano gli anni, la società cambia, la storia cambia ed anche per “Armando al Pantheon” sono tempi di lente ma inevitabili trasformazioni; da semplice osteria con cucina, si migliora e diventa un qualcosa di unico nel suo genere, un posto di ritrovo simpatico ed accogliente dove chi lo frequenta, più che sentirsi un anonimo avventore, si sente un amico. Armando si ritira dall’attività, per ragioni di salute, all’inizio degli anni novanta, ma i due fratelli Gargioli continuano la tradizione di famiglia. A settembre del 2003 entra a far parte dello staff, una delle figlie di Claudio, Fabiana che, affianca lo zio Fabrizio nel servizio di sala.
Sono cambiati i nomi, ma il tipo di persone che attualmente frequentano il locale sono sempre le stesse: clienti per una volta, amici per sempre. Noi di “Armando al Pantheon” ringraziamo tutta la nostra clientela, quella passata e quella presente che, in tutti questi anni, grazie alla sua presenza ed al suo incoraggiamento ci ha trasmesso la voglia, la gioia e la volontà di fare sempre e meglio il nostro lavoro.”

Enoteca dell’Orologio


“L’Enoteca dell’Orologio nasce nel 1983, coronamento della grande passione per i vini di alta qualità del Patron Graziano Bernini ed è riconosciuto dalle guide gastronomiche più autorevoli.
Il locale Ristorante è disposto su due livelli con ampio giardino e affaccia nella piazza principale della città di Latina ed ospita frequentemente mostre ed eventi di carattere culturale. Ambiente di grande impatto, moderno, professionale ed allo stesso tempo elegante, si presenta ampio e spazioso su due piani e diviso in più sale. Arredato con cura, ben illuminato e raffinat,o offre riservatezza e una soave armonia. Il menu dei vini, ben curato, offre le principali selezioni delle etichette, realmente disponibili in cantina, che rappresentano le principali aree enologiche nazionali ed internazionali. La città di Latina è nata dove, fino a qualche decennio fa, regnava la palude e la malaria. Ogni famiglia ha portato con sè la propria tradizione culinaria: non è raro trovare case dove si cucina con la stessa disinvoltura il couscous, il caciucco  o i cappelletti in brodo. L’Enoteca dell’Orologio è quindi libera di proporre una carta non strettamente legata al “territorio”, pur usandone i prodotti migliori, ispirata alla classica cucina italiana e a quella di tutti gli altri paesi del Mediterraneo e non, nel rispetto dell’olio d’oliva.”


When the Press Fails by W. Lance Bennett, Regina G. Lawrence, Steve Livings (Chicago)

When the Press Fails

A sobering look at the intimate relationship between political power and the news media, When the Press Fails argues the dependence of reporters on official sources disastrously thwarts coverage of dissenting voices from outside the Beltway. The result is both an indictment of official spin and an urgent call to action that questions why the mainstream press failed to challenge the Bush administration's arguments for an invasion of Iraq or to illuminate administration policies underlying the Abu Ghraib controversy. Drawing on revealing interviews with Washington insiders and analysis of content from major news outlets, the authors illustrate the media's unilateral surrender to White House spin whenever oppositional voices elsewhere in government fall silent.
Contrasting these grave failures with the refreshingly critical reporting on Hurricane Katrina a rare event that caught officials off guard, enabling journalists to enter a no-spin zone When the Press Fails concludes by proposing new practices to reduce reporters' dependence on power.
"The hand-in-glove relationship of the U.S. media with the White House is mercilessly exposed in this determined and disheartening study that repeatedly reveals how the press has toed the official line at those moments when its independence was most needed."



martedì 31 luglio 2012

Acqua e sale di Barbara Hendel e Peter Ferreira (Macro Edizioni)

Acqua e Sale - Libro Voto medio su 5 recensioni: Buono
Acqua e sale sono molto più che semplici elementi della natura o mere formule chimiche. Dopo anni di studi e analisi, sono raccolte in questo volume le conclusioni di una coppia di ricercatori sugli effetti terapeutici di questi due costituenti primigeni dell'universo. In un linguaggio divulgativo comprensibile a tutti, si trovano qui illustrate le ultime conoscenze scientifiche in ambito di energia vitale, una delle quali afferma che «Ogni espressione della materia, ogni pietra, ogni pianta, ogni animale e ogni persona, è pura energia oscillatoria». E se alla luce delle attuali conoscenze di biofisica interpretiamo la malattia come un deficit energetico, capiamo immediatamente cosa significhi nutrirsi con alimenti vivi e di buona qualità e come sia pure importante condurre una vita semplice e gioiosa; possiamo del resto anche intuire subito quali benefici effetti possiamo trarre da quegli accumulatori naturali di energia che sono l'acqua e il sale. Un panorama completo di suggerimenti e consigli terapeutici a base di acqua e sale per numerose malattie come bronchite, asma allergica, influenza, otite, eczemi e problemi dermatologici, osteoporosi, artriti, disfunzioni del metabolismo, disturbi femminili, malattie dell'apparto genito-urinario ecc. Una spiegazione accurata delle geometrie recondite della natura e dei processi bioenergetici che si dispiegano invisibili nella materia.

Phantastic Faeries by Bob Hobbs

Phantastic Faeries

Milena Magnani con il suo Delle volte il vento a Sentieri a Sud 2012


Anche per questo 2012 si rinnova l’appuntamento con la rassegna “SENTIERI A SUD”, dedicata alle produzioni e agli attraversamenti culturali, tra musica e poesia, tra documentario e racconto, tra cultura antica ed evoluzioni moderne: uno spazio di confronto su vari temi in un luogo ricco di storia e di storie. “SENTIERI A SUD” nasce con l’idea di condividere in uno spazio fisico e mentale, un luogo dell’anima che è stato fulcro della vita di una comunità, impressioni utili a favorire una maggiore conoscenza della cultura orale salentina e di coloro che sono oggi le nuove voci narranti in questa “isola sonante”. Il terzo sentiero è per mercoledì 1 agosto 2012 alle ore 21,00 nelle campagne di Kurumuny a Martano con "Delle volte il vento” di Milena Magnani (Kurumuny Edizioni). Incontro e reading con l’autrice a cura di Anna Chiriatti, Mauro Marino e Vincenzo Santoro accompagnati alla chitarra da Armando Guit Serafinie e intervento musicale de ‘Upapadia “La Peronospora” live folk rock originale salentino.  Presenta l’autrice Fulvio Colucci
DELLE VOLTE IL VENTO di Milena Magnani (Kurumuny). Illustrazioni Lucio Montinaro. Dall'autrice del romanzo Il circo capovolto (Feltrinelli 2008)
Delle volte il vento fa uno strano giro e genera destini nuovi, in rapido divenire. Un viaggio verso una terra promessa che non c’è. L’approdo su una spiaggia di fuoco che è avamposto di un altro domani e gabbia dorata di un’idealità perduta. La nostalgia del ritorno compressa in mille ricordi sedimentati senza valigia e un Salento sempre sospeso tra un passato e un futuro troppo lenti. In mezzo due donne scandalosamente forti e radicate nel loro vissuto ma esposte a un’incertezza nucleare. Un continuo misurarsi con l’orizzonte di un mare che unisce e divide, esaspera la percezione, adultera i colori. Delle volte il vento. Lume è una fervente comunista e seguace di Hoxha, incarcerata per dieci anni dal suo stesso padre padrone per aver inteso il comunismo come punto di vista critico e mai ortodosso. Questa donna senza più mondo arriva nel Salento, nel vuoto di storia e di prospettive esistenziali e culturali dell'altra protagonista, Carmelina. Arriva con altri albanesi in cerca di povere ricchezze, a caccia di delusioni. Ma lei non è come gli altri: non è più in Albania ma non vuole essere nemmeno in Italia. Non è più all'Est ma neppure all'Ovest, forse solo nel mare, perché nel mare delle volte ci si può illudere di essere da qualche parte senza essere veramente in nessun luogo. Lume rifiuta quell'Occidente che è la negazione di tutta la sua vita e si accampa chiusa, difesa, recintata, in faccia al mare. Senza parlare con nessuno, in una specie di autismo politico-culturale. L'anomalia di questo comportamento così ostinato e diverso da quello degli altri profughi affascina Carmelina, che intuisce una richiesta profonda in quella radicalità. Una radicalità che è anche la sua, la radicalità di chi non rinuncia a cercare qualcosa tra l'orizzonte e il nostro essere qua. La tenerezza di un’amicizia fatta di molti ostinati silenzi, quelli di Lume, arroccata in riva al mare, e di altrettanto ostinate parole, quelle di Carmelina, per convincere, per smuovere, per salvare.

Info:
0832 - 801528

Alibi di Elsa Morante (Einaudi)


Tutte le poesie di Alibi sono poesie d'amore. Non importa che l'amore sia immaginario o reale, è l'amore ad essere raccontato. Un amore trattato e vissuto come un male, e insieme come la sola liberazione dal male. Era il 1958 quando Alibi uscì per la prima volta. Fu accolto con curiosità, Caproni e altri poeti lo recensirono, poi fu dimenticato per trent'anni. Nell'edizione del 1988 si faceva già cenno a un prezioso incunabolo a cui risalivano molte delle poesie di Alibi e in particolare a un testo inedito che ne era «la cellula generativa». In questa nuova edizione curata da Cesare Garboli, quel testo, dal titolo Narciso, viene per la prima volta pubblicato così da offrire ai lettori e agli studiosi di Elsa Morante la possibilità di penetrare nello sconosciuto laboratorio di una delle più singolari personalità letterarie italiane Le poesie di Alibi sono poesie da album, ma un album visitato da una tristezza veggente di chiromante pazza e disperata che interroga, cieca, le linee confuse e arruffate del suo destino ma non sa afferrarlo, perché quello che la tradisce e le manca è proprio il cinismo, l'astuzia, il terra-terra del mestiere. Diversamente da ogni altro album di poesie femminili, l'argomento di Alibi non è la memoria o il diario dei fatti del cuore; protagonista è sempre il futuro, la conoscenza, la divinazione, la spiegazione data a se stessa di un destino sempre più simile a una condanna e a un inferno - e se c'è qualcosa che non finisce di sorprendere, in questo album capovolto e mostruoso, è che la pitonessa che si arrovella sulle fatture e i filtri, e fa versi simili alle cantilene e ai sortilegi che accompagnano la magia, non smette per questo di essere una ragazza sognatrice che vuole l'amore e aspetta la felicità.

Ristorante Vecchia Aosta


“Il Ristorante è inserito nel centro storico pedonale di Aosta, all'interno della Porta Pretoriana, antico accesso alla città romana "Augusta Praetoria" fondata nel 25 a.C. dall'Imperatore Augusto a difesa della strada di comunicazione con la Gallia e con i popoli del Nord. Era anche una avamposto per controllare gli abitanti del luogo, gli antichi Salassi, che vedevano di mal occhio la dominazione Romana. La Porta è uno dei reperti storici meglio conservati dell'Impero Romano, che racchiude 2000 anni di storia, e pertanto viene spontaneo domandarsi come sia possibile che vi sia inserito un esercizio pubblico. La storia ci tramanda che già nel Medio Evo questo accesso era presidiato da un nobile del luogo, il Signore di Quart, che esigeva un dazio sul passaggio delle merci in transito, e che aveva fatto erigere sul lato Nord una Torre a sua dimora, usufruendo dello spazio interno alle due Porte. Pertanto era anche un punto di sosta per i viandanti che percorrevano le strade impervie della Valle. Esistono documentazioni che comprovano l'esistenza di una taverna, ed infine all'inizio del 1900 si installò un posto di ristoro denominato "Trattoria Aurora" di cui esistono ancora alcune lastre fotografiche dell'epoca. L'ultima ristrutturazione risale al 1999, con l'apertura di una sala al secondo piano avente una capienza di circa 40 coperti, che uniti a quelli del primo piano disposti in tre piccole sale, e a quelli della Brasserie, si raggiungono circa i 120 coperti. Inoltre nel periodo estivo conta di un grazioso dehors situato nella piazzetta delle Porte con circa 30 posti a disposizione. La proprietà è del Demanio e la cura è della Sovraintendenza dei Beni Culturali per conto dell'Amministrazione Regionale, che disponendo dell'immobile pensò bene di dare seguito alla tradizione affidandolo a privati per il proseguimento della ristorazione, con la clausola di mantenerne alto il decoro. Per questo motivo e per l'ambizione che ci spinge a dare il meglio di noi, si cerca di proporre una cucina che segua il criterio di scelte regionali e stagionali, cambiando periodicamente il nostro menu, non tralasciando le proposte tradizionali con una tendenza alla cucina d'oltralpe dei nostri vicini Francesi.”



Cave du Vin Blanc

 “In passato il Blanc de Morgex et de La Salle era commercializzato dai singoli vignerons, con produzioni peraltro modeste che non garantivano una presenza costante sul mercato né una corretta divulgazione della complessiva immagine vitivinicola. Alcuni stimoli interni, quali il giusto senso di orgoglio per le proprie tradizioni e la secolare abitudine al lavoro in gruppo nei villaggi alpini, ed esterni, quale la lungimirante azione di Don Bougeat, Parroco di Morgex fino al 1971, hanno dato spunto per la creazione della “Association des Viticulteurs”. Nel 1983, a distanza di un decennio e sulle ceneri di questa, quale primo risultato della politica di sostegno e sviluppo della viticoltura valdostana attuata dalla Amministrazione Regionale, è stata fondata la Cave du Vin Blanc de Morgex et de La Salle, che ha successivamente preso possesso dei locali della nuova sede di Morgex, tecnologicamente all'avanguardia. Nel primo decennio di attività di vinificazione la Cave du Vin Blanc de Morgex et de La Salle ha raggiunto pressoché il raddoppio del numero dei soci, attualmente un centinaio, ed incrementato del 100% la propria produzione, ora quantificabile in 150.000 bottiglie annue: una ulteriore conferma del successo di un cammino intrapreso ridando vita a vitigni ormai abbandonati sulle pendici del Monte Bianco, nel desiderio di non lasciar morire una secolare tradizione dei luoghi. Certo, il dato produttivo può sembrare ridotto rispetto ad altre realtà vitivinicole, ma occorre ricordare che questo rappresenta oltre il 90% delle uve raccolte nei comuni di Morgex e La Salle, per un totale di 20 ettari di superficie, e, soprattutto, che le caratteristiche geomorfologiche del terreno presentano scarsa possibilità di espansione.” 

Qui

lunedì 30 luglio 2012

Princess Chronicles

ADOLF HITLER: ANALISI DI UNA MENTE CRIMINALE DI RICCARDO DALLE LUCHE E LUCA PETRINI (HOBBY and WORK)


Con questa monografia Riccardo Dalle Luche e Luca Petrini si sono posti un obiettivo da far tremare i polsi: riassumere, approfondire e giudicare tutte le teorie psicologiche e psicopatologiche che hanno tentato di "spiegare" la mente di Adolf Hitler. Questi studi, frutto delle ricerche di psichiatri statunitensi ed europei, si accompagnano inevitabilmente alla storiografia sul Führer e il nazismo, in quanto le vicende del Terzo Reich rinviano ad un "nocciolo" irrazionale che pervade sia la figura del dittatore tedesco, sia l'entourage di cui si circondò, sia l'intero apparato del nazionalsocialismo. La vita privata di Hitler è segnata da episodi di indubbia rilevanza psichiatrica e si intreccia con quella, altrettanto tumultuosa, della leadership del suo movimento: un connubio micidiale che non solo ha prodotto un regime "delirante" (a dispetto del vasto consenso popolare che l'ha sorretto per dodici anni), ma che ancora oggi si segnala come caso estremo di follia al potere. Muovendosi agilmente tra biografia, affresco storico, rievocazione aneddotica e interpretazione scientifica, il saggio di Dalle Luche e Petrini compie un piccolo grande miracolo: esporre in modo nitido l'interiorità misteriosa di un uomo e di un movimento che hanno tragicamente segnato la storia del Ventesimo secolo.



Krishnamurti. Sintesi dell'insegnamento a cura di B. Ortolani (Edizioni l’Età dell’Acquario)


Il messaggio di Krishnamurti è rivolto alla liberazione interiore dell’uomo, come premessa per apprendere l’arte di vivere. La nostra esistenza quotidiana è come prigioniera di paure, ansie, problemi ma anche di schemi mentali che in qualche modo ci mantengono in una condizione di stallo. Tuttavia da sempre qualcuno si eleva al di sopra degli altri e si domanda se esiste un modo per acquisire una consapevolezza superiore di spirito e sentimento. Krishnamurti in queste lezioni, che tenne in parte negli anni ’30 e in parte negli anni ’70, libera in tutta la sua forza di suggestione quel senso di autonomia e sacralità dell’uomo che costituisce la cifra più alta e peculiare del suo insegnamento, che ancora oggi fa adepti in tutto il mondo.

 
Krishnamurti nacque in India nel 1895 in una famiglia di bramini, i sacerdoti della religione indù. In giovane età venne indicato dalla Società Teosofica, che aveva la sua sede a Madras, come incarnazione del ritorno della divinità sulla Terra. Krishnamurti però si allontanò da queste posizioni, a cui rimproverava di rinfocolare la supestizione popolare, e cominciò a diffondere il suo insegnamento attraverso innumerevoli discorsi pubblici, che spesso avevano il sapore di happening, e fondando scuole di formazione spirituale per i giovani. Krishnamurti morì nel 1986.



FLASHBOOK. LETTURE A CIEL SERENO


Chi l'ha detto che ai bambini si può leggere solo la sera, prima di andare a dormire? Si può leggere sempre, in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo! Molto meglio se su una bella Piazza che s’affaccia sul mare al tramonto. FLASHBOOK. LETTURE A CIEL SERENO – iniziativa ideata dall’associazione MaMi (Mamme a Milano), insieme ai gruppi Facebook "Libri e Marmellata" e "Letteratura per l'infanzia" – sbarca a Torre Suda, nel cuore del Salento, grazie all’idea di Walter Spennato che, insieme a Lupo Editore, e con la collaborazione dell’assessore alle Pari Opportunità Maria Rita Vergari e la consigliera Annamaria Errico, con il patrocinio del Comune di Racale, daranno vita a LUPI DI MARE RACCONTANO – quattro Flashbook pensati per i bambini del luogo ma anche per i turisti che soggiornano nella splendida marina ionica. I Flashbook sono degli incontri di lettura "dal basso", un modo nuovo ed originale di avvicinare bambini e genitori al mondo dei libri, attraverso la letture di favole e racconti. L’idea originale del Flashbook LUPI D MARE RACCONTANO sta però nel fatto che le autrici si fanno esse stesse lettrici per i bambini delle proprie favole, dei racconti che esse hanno immaginato e scritto: un modo ancora più “intimo” per far entrare i bambini all’interno della storia letta, ma anche l’opportunità per i genitori di confrontarsi con le autrici dei libri.

Il primo flashbook si terrà martedì 31 luglio dalla scrittrice-poestessa CARLA SARACINO che leggerà ai bambini il suo ultimo libro Gli orologi del paese di Zaulù (Lupo).

Martedì 7 agosto saranno la scrittrice CHIARA LORENZONI e l’illustratrice CHIARA CRINITI ad animare il secondo flashbook, dove la prima leggerà alcuni brani tratti dal suo ultimo libro Attila e Adalberta (Lupo); mentre la Criniti entrerà con i bambini nel mondo dei disegni e delle illustrazioni.

Il terzo appuntamento è per venerdì 17 agosto, dove lettrici locali leggeranno alcune delle favole e delle filastrocche pubblicate nei meravigliosi albi giganti illustratissimi Un, due, tre Stella editi da Lupo.

Chiuderà la flash-rassegna la celebre scrittrice ELISABETTA LIGUORI. L’appuntamento è per venerdì 24 agosto, con la lettura di alcuni brani del suo attesissimo libro per bambini che in autunno sarà pubblicato da Lupo, dal titolo Kora. Una storia a colori: una favola che è anche un po’ una storia vera sul mondo delle adozioni, rivolta ai bambini ma anche agli adulti.

Tutti gli incontri di lettura si svolgeranno a Torre Suda nell’Area Eventi alle ore 19.00.

Info
0832949510






USA TODAY CHARITABLE FOUNDATION. Intervento di Graziella Gardini (Direzione Sea Marconi Technologies)


Da un grande network televisivo statunitense come USA TODAY, capace di generare enormi utili e di esercitare notevole influenza, non ci si aspetterebbe interesse e cura per il prossimo. Ciò perché finanza e beneficenza sembrano termini antitetici. Eppure proprio a questo giornale si deve una splendida iniziativa che prende il nome di USA TODAY CHARITABLE FOUNDATION, il cui obiettivo principale è quello di impegnare numerose energie provenienti da diversi settori della società civile e dal governo americano per coinvolgere, illuminare e ispirare gli studenti di oggi (sia a livello nazionale, sia a quello internazionale, inclusi i paesi in via di sviluppo), formando inoltre gli educatori del domani. La struttura è  attualmente alla costante ricerca di partner, come aziende private e organizzazioni, che possano supportare la realizzazione di progetti educativi e ad alto contenuto pedagogico, scientifico e culturale, per le scuole elementari, per quelle secondarie, per  le università, cercando di mantenere costantemente alti coefficienti di efficienza, sia attraverso l’utilizzo di adeguate infrastrutture, sia attraverso programmi di formazione in grado di fornire informazioni tempestive concernenti l'integrazione tra le diverse classi sociali di oggi.
Le risorse didattiche per questi programmi sono progettate al fine di raggiungere i giovani e collegarli al mondo della vita  reale, accrescendo la loro consapevolezza all’interno delle comunità in cui vivono. Queste attività sono elaborate e poste in essere a cura della fondazione, soprattutto perché esse possano contribuire sempre di più a promuovere e sviluppare un pensiero critico e a strutturare adeguate capacità analitiche nelle nuove generazioni. Gli studenti imparano così a prendere decisioni condivise e sono incoraggiati ad applicare e integrare ciò che viene loro insegnato. Gli obiettivi principali della fondazione consistono nel motivare gli studenti a sviluppare la pratica quotidiana dell’analisi delle informazioni, attraverso la lettura dei giornali, in modo di tenersi al passo con il mutevole mondo che li circonda, fornire un clima intellettuale per lo scambio di idee e ideali attraverso l'esplorazione di informazioni pertinenti e tempestive, arricchire l'esperienza accademica degli studenti mettendo a disposizione risorse adeguate per lo studio interdisciplinare, incoraggiare il pensiero critico ed il “problem solving”, offrire opportunità di sviluppo professionale. Questo è lo splendido lato solidale dell’informazione!

Il sito è a questo indirizzo



domenica 29 luglio 2012

Come l'aria di Melinda Nadj Abonji (Voland) - traduzione di Roberta Gado


La famiglia Kocsis – padre, madre e due figlie, Nomi e Ildikó – torna dopo anni in Voivodina, nel nord della Serbia, regione dove vive la minoranza ungherese a cui appartiene. Questo è solo uno dei tanti viaggi di ritorno alla propria terra che i Kocsis compieranno. Emigrati tempo prima in Svizzera, dopo vari lavori precari, i Kocsis riescono a farsi una posizione prendendo in gestione un’elegante caffetteria sul lago di Zurigo. Ma quello che sembra il risultato finale di un lungo processo di integrazione si rivela solo un’illusione. Con lo scoppio della guerra in Jugoslavia e il successivo arrivo di profughi in Svizzera, riemergono tutti i problemi di identità che parevano superati. Un romanzo sulla difficile ricerca di una nuova patria e nello stesso tempo sul legame indissolubile con le proprie radici. E la voce è quella della giovane Ildikó, che osserva con occhio ironico la storia della sua famiglia mentre conduce una vita in bilico tra due realtà: quella svizzera a cui non è mai davvero appartenuta, e quella della minoranza ungherese in Serbia a cui già non appartiene più.

CONSORZIO DELLA DENOMINAZIONE DI SAN GIMIGNANO


“Il Consorzio della Denominazione di San Gimignano nasce con il nome di Consorzio della Vernaccia di San Gimignano nel 1972 per volontà di un piccolo gruppo produttori di Vernaccia, consapevoli dell’utilità e della necessità dell’ aggregazione per una corretta gestione della denominazione. Un’avventura a carattere privato, ma i cui effetti positivi si riversarono poi a più livelli su tutto il territorio del Comune di San Gimignano. Erano in nove: il principe Girolamo Strozzi Majorca Guicciardini, Ernesto Lorini, Libanio Lucii, Jaures Baroncini, Concino Concini, Luigi Vagnoni, Giorgio Marolli Furga Gornini, Alfredo Salini e con la presenza testimoniale dei signori Franco Bagnai, Teresio Gassino, Pietro Lorini, Ascanio Biagini, Angelo Cecchini, Ferriero Cecconi, Carlo Pertici, Franco Razzi, Luciano Bartolini e Romano Borselli. Fin dalla nascita il Consorzio aveva ben chiari gli scopi per cui veniva fondato e tali scopi ha perseguito con tenacia nel corso degli anni:

Valorizzazione dei vini e difesa della loro immagine.
Promozione del marchio.
Ricerca e sviluppo della qualità dei prodotti.

Proprio il lavoro attento e mirato del Consorzio che ha operato, negli anni, in sinergia e simbiosi con vignaioli e mastri cantinieri per far crescere la qualità delle produzioni, ha permesso di ottenere nel 1966 la Denominazione di Origine Controllata: la Vernaccia di San Gimignano è stato il primo vino in Italia a potersi fregiare della denominazione, che nel 1993 è diventata una DOCG. Ancora oggi l’impegno principale del Consorzio è volto alla valorizzazione dell’immagine e dell’identità dei vini di San Gimignano, alla realizzazione di iniziative commerciali e di marketing a sostegno della diffusione in Italia e all’estero della Vernaccia di San Gimignano e del San Gimignano Rosso Doc, al controllo, al monitoraggio ed al miglioramento qualitativo della produzione sia delle uve che del vino. Su questo ultimo punto l’attività del Consorzio si è maggiormente concentrata negli ultimi anni: l’obiettivo primario è la Crescita, intesa nel senso più generale del termine e che coinvolge tutti i settori, dalla qualità dei vini prodotti alla capacità professionale dei produttori, in vigna come in cantina, ma anche nella vendita e promozione dei loro prodotti sui mercati nazionali ed esteri. In questa ottica vanno lette le sperimentazioni condotte in collaborazione con l’Università degli studi di Firenze e i cicli di incontri organizzati con i soci, veri e propri seminari tenuti da figure competenti nelle più svariate attività che con la produzione del vino hanno a che fare, quindi agronomi ed enologi, ma anche esperti di informatica, di marketing, di ricerche di mercato.
Fanno parte del Consorzio della Denominazione San Gimignano 77 aziende produttrici e/o imbottigliatrici di Vernaccia (tra cui due cantine sociali che raggruppano altre 47 aziende produttrici di sola uva). La produzione nella vendemmia 2009 delle aziende associate al Consorzio è stata di 3,1 milioni di litri (pari al 82,5 % del totale).”


BIRRA DEL BORGO


“1999 -2004: Comincio a far la birra in casa come gioco, ma con il passar del tempo per me brassare diventa sempre più un lavoro e sempre meno un hobby. Nasce così l'idea di produrre "in grande". Abbandono il mondo della ricerca accademica e decido di dedicarmi alla mia passione. Mi metto in viaggio per l'Europa alla riscoperta degli antichi stili birrari: conoscere i vecchi mastri birrai tedeschi o gli estrosi belgi è stato fondamentale per la mia formazione. In Inghilterra assaggio le birre più interessanti, rappresentative di una cultura completamente diversa dalla nostra comune idea di birra: le "real ale", poco carbonate, molto corpose e tutte con sentori fruttati avvincenti. Poi inizio ad avere esperienze su produzioni più ampie dei miei 30 litri casalinghi. Da lì prendo il coraggio di lanciarmi nell'avventura di Birra del Borgo.
2005: Nasce ufficialmente Birra del Borgo a Borgorose, un piccolo paese in provincia di Rieti, al confine tra Lazio ed Abruzzo nella riserva naturale dei Monti della Duchessa. Nel Vecchio Birrificio di Colle Rosso vedono la luce le prime birre che avranno un grande successo e faranno conoscere Birra del Borgo in tutto il mondo: la ReAle, la DucAle, la Duchessa.
2007: BdB cresce. A maggio festeggiamo per la prima volta ufficialmente il nostro "compleanno" con il BdB Day. Il 2007 è anche l'anno di nascita del Bir e Fud di Trastevere, il primo locale che ha portato a Roma un'idea diversa su come e perché bere birra insieme al cibo. Insieme a Manuele Colonna e altri amici abbiamo voluto dimostrare che il classico binomio "pizza e birra" poteva trovare un nuovo significato accostando birre artigianali a ottime pizze fatte a regola d'arte e ad altri piatti realizzati in modo semplice ma attento.
2009: Inauguriamo il Nuovo Birrificio di Spedino, poco distante da quello già esistente, che resta il nostro laboratorio per le sperimentazioni e i progetti più folli. Nello stesso anno, in collaborazione con l'amico Teo Musso di Baladin e altri soci, apre l'Open Baladin a Roma, a due passi da Campo de' Fiori: non un semplice pub, ma una vera e propria "casa della birra" dove fare cultura birraia proponendo le migliori birre artigianali italiane e straniere insieme ai piatti – hamburger, carni, patate e panini, tutto fatto a regola d'arte e con le migliori materie prime – curati da Gabriele Bonci. Qui trovate tutte le nostre birre, compressa qualche chicca prodotta in edizione limitata.
2011: BdB vola Oltreoceano: sempre insieme a Teo Musso e stavolta anche con lo zampino di Sam Calagione, birraio dello statunitense Dogfish Head, inauguriamo la Birreria, il brewpub all'ultimo piano di Eataly NY, in piena Manatthan. I newyorkesi impazziscono per le birre artigianali made in Italy e per quelle realizzate all'interno del locale, e scoppia ufficialmente la bdbmania anche negli States! Intanto, in Italia non restiamo con le mani in mano: il Nuovo Birrificio si amplia con nuovi tini di fermentazione e una nuova linea di imbottigliamento up to date!
Nel Nuovo Birrificio trova spazio anche il Laboratorio di Controllo Qualità, il cui scopo è monitorare l'intera produzione Birra del Borgo analizzando ogni lotto durante e dopo la fermentazione per assicurarsi che il risultato finale sia quello desiderato. Tutte le birre prodotte vengono sottoposte anche ad analisi sensoriale da parte di membri dello staff e assaggiatori esterni nei panel taste settimanali. Altro obiettivo fondamentale del laboratorio è lo studio dei diversi step del processo di fermentazione e l'individuazione di ceppi autoctoni di lieviti per rendere le nostre birre ancora più uniche.” (Leonardo Di Vincenzo)



sabato 28 luglio 2012

Il giardino dei Finzi Contini di Giorgio Bassani (Feltrinelli)


A Ferrara, la comunita israelitica e sempre piu minacciata dalle leggi razziali. La famiglia dei Finzi-Contini reagisce conducendo una vita appartata, in una grande e lussuosa villa. La loro proprieta e circondata da un maestoso giardino, ammantato da un'aura di mistero. Albert e Micol, i ragazzi della famiglia, decidono di invitare a giocare a tennis, a casa loro, alcuni amici, per lo piu ebrei, estromessi dal circolo di tennis cittadino. Il protagonista della storia, che narra in prima persona, entra cosi in questa piccola comunita a cui appartiene anche il milanese Malnate. Nei lunghi colloqui tra il narratore, Micol e gli amici, si intrecciano temi politici e privati e affiora anche un sentimento d'amore tra la giovane ebrea e il protagonista. Questi si vedra invitato a diradare le sue visite alla villa quando Micol decidera di chiudere ogni via ai possibili sviluppi di quell'affetto. Il rifiuto prelude alla tragica fine della famiglia: Alberto muore di una grave malattia; Micol e tutti i suoi vengono deportati in Germania e uccisi. Malnate cade in Russia. Per il narratore rimangono i ricordi brucianti di una stagione irripetibile.

La Contessa di Lecce di Liliana D’Arpe (Lupo editore)


Liliana D’Arpe, leccese, compie gli studi presso l’Istituto margherita di Savoia, conseguendo il diploma di Maturità Magistrale. Fin dalle scuole medie le Suore scoprono e incoraggiano le sue predisposizioni artistiche e letterarie. A dieci anni, iscritta dal padre ad un concorso canoro, inizia una strada che la porterà negli anni ‘80 e ‘90 a affermarsi come una delle cantanti più conosciute e apprezzate nel Salento. Dal 2000, sentendosi matura per evolversi in un altro ruolo, si dedica alla stesura di sceneggiature e commedie musicali che metterà in scena al Politeama di Lecce, con successo di pubblico e critica. Presidente dell’Associazione culturale “Il Saraceno” dal 2006, cura la regia dei suoi spettacoli, dipingendone le scenografie teatrali. Da ogni suo elaborato traspare una profonda conoscenza e un’ardente passione.

Ci sono storie che ci aiutano a trascorrere un po’ di tempo della vita, spesso così complicata, ambigua, poco chiara. Ci sono storie che ci fanno conoscere dei personaggi che ad un certo punto vorresti fossero tuoi amici, per passare del tempo insieme a loro, al di fuori delle pagine. È il caso della famiglia Darini, di Caterina e Dalila, della loro bontà e pulizia nel cercare di lottare contro gli attacchi e gli agguati di familiari privi di scrupoli e troppo infelici per lasciarle in pace. In situazioni del genere solo l’intervento di uno spirito buono potrebbe… In una Lecce solare, in balia di profumi e colori, del suo passato e del suo avvenire, tra l’Università e il Centro Storico, in palazzi pieni di storia e di fascino si dipana un’avventura in cui fantasmi, risate, innamoramenti, gioie e dolori si intrecciano a comporre una storia leggera d’emozioni. Con, come sfondo, l’incanto e la magia di una città calda e mediterranea. Un mondo di buoni sentimenti e delicatezze dovrà difendersi dall’attacco di insospettabili (e non) pronti ad approfittare di ogni minima debolezza e piccola titubanza. La lotta tra il bene e il male si svolgerà fino alla fine, non lasciando indifferenti in cielo ed in terra. Una lettura che ci farà dimenticare i mondi di carta densi di buio e pesantezza e ci consolerà con la leggerezza e le dolci linee degli attori di quest’avventura. Il fantastico, il romantico, i buoni sentimenti ed un inarrestabile senso di giustizia ci riscalderanno come una delicata primavera.

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