“Moreno Cedroni è lo chef a 2 stelle Michelin che ha portato uno spirito
avanguardista nella cucina italiana. Nato ad Ancona nel 1964, aprì appena
ventenne il ristorante La
Madonnina del Pescatore a Senigallia (nominato dal Wall
Street Journal tra i prrimi dieci ristoranti europei di pesce del 2011, e
decorato dalla Guida Espresso 2011 del punteggio di 18/20). Da allora, ha
scritto vari libri tra cui Sushi & Susci, nel quale presenta il concetto di
susci, ovvero un modo innovativo di reinterpretare il pesce crudo, che partì
come imitazione dell’idea tradizionale del sushi giapponese per diventare, più
tardi, un vero e proprio studio indipendente. Il regno del suo susci diverrà
nel 2000 il Clandestino Susci Bar, proprio nel cuore del paesaggio più
spettacolare della costa dell’Adriatico, Portonovo. Nel 2003 ha cominciato a
produrre nel suo laboratorio Officina le rinomate conserve gourmet e nello
stesso anno ha aperto la prima salumeria di pesce al mondo, Anikò, nella città
di Senigallia. Nel 2010 si è unito a Moschino per creare una versione urbana
del suo susci bar, il Clandestino Milano. Cedroni ha ricevuto vari premi e
riconoscimenti tra cui il Sole di Veronelli, le Tre Forchette del Gambero Rosso
e lo svedese Kungsfenan Seafood Award. Egli è considerato uno degli chef
italiani più innovativi, un vero enfant terrible della cucina internazionale
che gioca tra le radici nella tradizione culinaria italiana e la vivacità del
proprio spirito visionario.”
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venerdì 22 giugno 2012
Orta Beach Club
“Nel meraviglioso contesto di uno dei laghi più belli del mondo, il lago
d’orta, nasce l’orta beach club; una struttura situata a fronte lago, a 1 km dal centro storico della
magica cittadina di orta san giulio. Un gioiello creato per rendere piacevoli
le vostre giornate con i servizi offerti dalla spiaggia e le vostre serate con
i servizi del ristorante, della pizzeria e del lounge bar. La spiaggia
attrezzata offre ai nostri ospiti un servizio di noleggio lettini, ombrelloni,
pedalò e canoe. Inoltre i nostri ospiti potranno usufruire del servizio offerto
dal chiosco situato in spiaggia che da quest’anno oltre a proporre frutta,
gelati e bibite offrirà griglia e piatti freddi per rendere ancora più
piacevoli le vostre giornate sotto al sole. La nostra terrazza è affacciata
direttamente sul lago e offre agli ospiti la possibilità di consumare pranzi e
cene godendo della meravigliosa vista. Con i nostri piatti abbiamo cercato di
creare il perfetto equilibrio tra cibo e natura. Oltre alla cucina offriamo
anche il servizio di pizzeria.”
Qui
giovedì 21 giugno 2012
Ninja Senshi Tobikage
Ninja Senshi Tobikage (Ninja Warrior Tobikage), noto anche come Ninja Robot Tobikage e Robot Ninja, è un anime giapponese prodotto dallo Studio Pierrot, in onda dal 6 ottobre 1985 al 13 luglio 1986 sulla Nippon Television Network. E 'stato anche trasmesso in tutta l'Asia meridionale, Sud-Est asiatico e Australia da Cartoon Network.
Nazi International: The Nazis' Postwar Plan to Control the Worlds of Science, Finance, Space, and Conflict by Joseph P. Farrell (Adventures Unlimited Press)
“Physicist and Oxford educated historian
Joseph P. Farrell continues his best-selling series of exposés on secret Nazi
technology, Nazi survival, and post-war Nazi manipulation of various
manufacturing technologies, economies and whole countries. Beginning with
pre-War corporate partnerships in the USA, including the Bush family, he
moves on to the surrender of Nazi Germany, and evacuation plans of the Germans.
He then covers the vast, and still-little-known recreation of Nazi Germany in South America with help of Juan Peron, I.G. Farben and
Martin Bormann. Farrell then covers Nazi Germany's Penetration of the Muslim
World including Wilhelm Voss and Otto Skorzeny in Gamel Abdul Nasser's Egypt before
moving onto the development and control of New Energy Technologies including
the Bariloche Fusion Project, Dr. Philo Farnsworth's Plasmator, and the Work of
Dr. Nikolai Kozyrev. Finally, Farrell discusses the Nazi desire to control
space, and examines their connection with NASA, the esoteric meaning of NASA
Mission Patches, plus final chapters on: Alchemy, Esotericism, The SS and the
Unified Field Theory Craze; 1943-1945: Strange Events from the end of World War
II and other "Postwar Shenanigans." This book is literally packed
with information.”
X-MEN FIRST CLASS 3 (Marvel – Panini Comics)
Nuove avventure, nuovi tormenti amorosi, nuove piccole e grandi tragedie per
gli studenti della Scuola Xavier per Giovani Dotati. Si chiamano Ciclope,
Marvel Girl, Uomo Ghiaccio, Bestia e Angelo e sono destinati a grandi cose… se
riusciranno a sopravvivere a un’adolescenza turbolenta! Ospiti d’onore di
questo volume: Scarlet, la
Vedova Nera e l’Uomo Cosa.
RISTORANTE VENUS A ORTA
“Elegante ed accogliente, il ristorante sa
regalare ai propri clienti il gusto dei sapori della buona cucina. Situato nel
Centro Storico della cittadina di Orta, uno dei più bei borghi antichi
d’Italia, vicino dell’antico edificio storico del comune, il ristorante ha una
vista mozzafiato sul lago. Vi regalerà un'atmosfera intima, rilassante e
romantica, ideale per pranzi privati, o ricorrenze speciali. Il ristorante
posto sulla riva del lago, si affaccia sulla magnifica Piazza Motta, un salotto
chiuso su tre lati dai portici, che si specchia nell’incanto del lago
abbracciando idealmente, la gemma preziosa dell’isola di S. Giulio. Piazza
Motta, 50, 28016 Orta San Giulio, Italia 0322.90362”
PICCOLE DONNE di Louisa May Alcott (Rizzoli). Intervento di Vittoria Coppola
Purezza e semplicità ne hanno fatto un capolavoro della
letteratura per l’infanzia. Profondità, vita di giovanissime donne raccontata a
piccoli passi, maternità e riflessione sono – al contempo – peculiarità che
incontrano anche un pubblico adulto. Il linguaggio fruibile, l’amore, il sogno di diventare una scrittrice che
pervade una delle protagoniste, consacrano il romanzo della Alcott ad opera
senza tempo (nonostante sia uscito per la prima volta, in America, tra il 1868
ed il 1869).
Piccole donne che prima di tutto sono sorelle e amiche.
Figlie di genitori legati tra di loro nel profondo, a discapito di qualunque
distanza (e malattia). La scrittrice è abile a delineare i caratteri delle
protagoniste offrendoci la loro quotidianità.
Benché possa apparire molto distante dall’oggi, il romanzo è quanto mai
necessario proprio alle nuove generazioni, poiché propone “l’alternativa” più
autentica all’esasperata virtualità dei rapporti moderni. Sperando vivamente
che, mai e poi mai, l’impercettibile virtuale diventi davvero un’alternativa
alla concretezza dei sentimenti! In questo spaccato di vita di piccole donne è
forte la figura materna: sempre presente, mai invadente.
Persino la più ribelle tra le figlie, quella che non accetta
di avere un ruolo marginale rispetto all’uomo, quella che scrive (e per questo
appare strana e complicata), non riesce -
né vuole – fare a meno di parlare con sua madre, che è comunque donna
amorevole e carica di esperienza. È donna che può insegnare senza giudicare.
Piccole donne è un romanzo necessario. Perché la normalità è necessaria.
L’autenticità. La complicità. Il sogno di “essere” prima ancora di “diventare”.
LUCA TELESE RICEVE IL PREMIO MAURIZIO RAMPINO
Il 22 giugno 2012 Luca Telese riceverà il “Premio
Giornalistico alla carriera” della sesta edizione del Premio Giornalistico
Maurizio Rampino, realizzato in collaborazione con la Gazzetta del Mezzogiorno
e promosso dal Comune di Trepuzzi, dall’Associazione “Amici di Maurizio”, e con
il patrocinio e il sostegno dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti, dell’Ordine
dei Giornalisti di Puglia, della Regione Puglia, della Provincia di Lecce e
della Coldiretti Lecce. L’appuntamento dunque è per venerdì 22 giugno alle ore
19.30 (ingresso gratuito) presso l’aula consiliare del Comune di Trepuzzi (Le),
in corso Garibaldi. Luca Telese , quarantaduenne, ha una carriera ricca di
traguardi come co-conduttore televisivo di In Onda su LA7, come giornalista de
Il Fatto Quotidiano fino a non poco tempo fa, scrittore di successo (l’ultimo
libro pubblicato nel 2011, “Gioventu’, amore e rabbia”) collabora sin da
giovanissimo con L’Unita’, Il Manifesto,
Il Messaggero, Il Foglio e Il Giornale. Luca Telese, è una garanzia di affidabilità
e onestà intellettuale anche con la sua
irriverenza a volte corrosiva, nel
multiforme mondo dell’informazione di
oggi, dove sono più le zone d’ombra, che le possibilità di un’informazione
chiara e trasparente
mercoledì 20 giugno 2012
The Philosopher's Stone: Alchemy and the Secret Research for Exotic Matter by Joseph P. Farrell (Feral House)
“Prolific author Joseph P.
Farrell, who commands a growing and devoted audience on Coast to Coast AM,
Erskine Overnight, and other programs, initiates his Feral House association
with The Philosopher’s Stone, in which he demonstrates the connections of
modern physics and ancient alchemy by investigating monatomic gold, the work of
Russian astrophysicist Nikolai Kozyrev, and the fuel for the mysterious Nazi
"Bell" device, Serum 525. Farrell’s previous books investigated the
scientific and astronomical implications of ancient monuments and the secret
space operations of the Nazis who were brought into NASA to continue their
highly classified research as a result of “Operation Paperclip.” The author is
now working with best-selling authors Richard C. Hoagland and Mike Bara on a
book about secret American space programs. Chapters within The Philosopher’s
Stone include: The alchemical view of the physical medium; transmutations and
time; David Hudson's Monatomic Gold; the Platinum Group Metals and High Spin
State Atoms; an Alchemical Examination of the Soviet Red Mercury Legend; the
Physics of Rotation: Dr. Nikolai Kozyrev; H-Bombs and Torsion Physics; the
Greater German Alchemical Reich; Nazis, Lasers, and Isotope Enrichment; the
Bell and Serum 525”
SPIDER-MAN 583 - AMAZING SPIDER-MAN 1. L'UOMO RAGNO (Marvel – Panini Comics)
La rivista si rinnova con un avvincente ciclo di storie scritto da Dan
Slott. Si parte dalle tristi conseguenze che Spider-Island ha avuto sulla vita
di Peter Parker. In questo numero, la saga completa Da grandi altezze, con un
vecchio criminale che tutti amiamo… odiare! Disegni di Giuseppe Camuncoli. In
appendice, il primo episodio delle Guerre Segrete dell’Uomo Ragno, by Tobin &
Scherberger.
BIG O
The Big O (THE Za Biggu Ō) è un anime televisivo la cui prima serie è stata trasmessa dal 13 ottobre 1999 al 19 gennaio 2000, mentre la seconda nel 2003. L'anime, creato e prodotto dalla Sunrise, combina noir, mecha e investigations. Il manga corrispettivo è stato disegnato da Hitoshi Ariga e pubblicato da Kodansha.
IL PELLICANO RELAIS E CHATEAUX
“Il Pellicano è un resort esclusivo ed
appartato che sorge in un luogo straordinario ed intatto del litorale toscano.
La sua ubicazione riservata garantisce la discrezione dei propri ospiti sia
all’interno dei cottage sia nella struttura principale. L’albergo offre con
orgoglio una cucina raffinata e tutti i servizi e comfort che ci si aspetta da
un hotel di prestigio. La continua dedizione alla ricerca dell’eccellenza del
servizio, offerto con passione, professionalità e cortesia, fa si che Il
Pellicano sia frequentemente annoverato da riviste di settore quali Travel
& Leisure e Condé Nast Traveler, come uno tra i migliori alberghi del
mondo. La Storia - Michael Graham era
un famoso aviatore inglese reduce dalla Seconda Guerra Mondiale e verso la metà
degli anni ‘50, il suo nome aveva fatto il giro del mondo per essere stato
l’unico superstite di un disastro aereo nel cuore dell’Africa. In tale
occasione, Graham era scampato miracolosamente alla morte lanciandosi senza
paracadute dall’aereo che stava precipitando, affidando il suo destino alla
fitta vegetazione a terra. La notizia di questo incredibile evento venne
riportata dalla maggior parte dei quotidiani europei ed americani. Quasi
dall’altra parte del mondo, Patsy Daszel, signora dell’alta società
hollywoodiana, lesse la vicenda di questo coraggioso e fortunato soldato
britannico, sognando un giorno di poterlo incontrare. Ritagliò così l’articolo
di giornale e lo incollò sul proprio diario personale. Grazie ad una di quelle
bizzarre coincidenze che rendono la vita unica ed emozionante, Michael e Patsy
erano destinati ad incontrarsi. Alcuni anni dopo infatti, nel periodo trascorso
da Graham negli Stati Uniti per conto della Volkswagen, l’azienda presso la
quale lavorava a quei tempi, i due s’incontrarono in occasione di una festa a
Pelican Point, un promontorio della California, a cui Graham partecipò
nonostante una certa riluttanza iniziale. Fu amore a prima vista, benché il
rivale in tale occasione non era altri che l’affascinante attore Clark Gable.
Michael e Patsy decisero di viaggiare insieme e di godere in ogni istante
dell’intensità dei loro sentimenti. Attraversarono l’Europa e il comune amico,
il Principe Tinti Borghese, gli fece scoprire un’inesplorata insenatura
dell’Argentario, un luogo unico per il suo fascino, proprio come la loro storia
d’amore. Fu un secondo colpo di fulmine: all’interno di quella cornice
spettacolare e incontaminata, i Graham decisero di costruire come simbolo del
loro amore un resort, Il Pellicano, che inaugurarono il 2 giugno 1965. Gli anni
trascorsero senza che l’atmosfera unica creata dai suoi fondatori venisse in
alcun modo intaccata. Il Pellicano divenne presto una meta privilegiata per gli
amanti del lusso, dell’esclusività e della riservatezza. Questo litorale
straordinario e preservato del Mar Tirreno procurò all’hotel un gran numero di
ammiratori, non ultimo l’attuale proprietario nonché amico dei Graham e cliente
sin dal 1968, il quale per il grande amore per questo luogo e per l’atmosfera
che vi si respirava, nel 1979 quando Michael e Patsy rientrarono in
Inghilterra, decise di acquistarne la proprietà, che nel 1982 divenne parte
dell’associazione Relais & Châteaux. Grazie alla cura del dettaglio e a
quell’esclusività e passione che solo una gestione indipendente può garantire,
Il Pellicano è ancora oggi un albergo di fama mondiale ed una delle
destinazioni più sognate, in cui l’atmosfera che si respira è più quella di una
“casa speciale” che di un albergo.”
Regina Spektor - "Us"
Regina's official music video for "Us" directed by Adria Petty. Regina's new album 'What We Saw from the Cheap Seats' is available now: http://smarturl.it/whatwesawitunesyt For more Regina: http://Facebook.com/ReginaSpektor http://ReginaSpektor.com http://myspace.com/ReginaSpektor
La conca del tempo, di Elio Lanteri. Prefazione di Bruno Quaranta. Postfazione di Marino Magliani (Transeuropa). Intervento di Nunzio Festa
Gli intellettuali appartati esistono ancora. Ma uno dei
maggiori è scomparso nel 2010, e si chiamava Elio Lanteri. Scrittore di suo,
potremmo dire, oltre che grande lettore per esempio di Char e Lorca, Lanteri
nel suo ora postumo "La conca del tempo" ci spiega, tramite sempre
Damìn, il Ponente ligure che s'affaccia negli occhi dei fenicotteri, nelle
orecchie del macaone, nella solidità liquida del Calvados - sempre e ovunque
amico presente. Persone nel paesaggio. E, meglio, un paesaggio di persone;
oltre che descrizioni personalizzate, persino. Il lirismo di questa breve e
flautata opera letteraria, inoltre, s'assume il compito di scoprire che la
natura si vince con la natura: il mistero dell'acqua non può che esser salutato
da quattro giovani lavoranti e invaghiti di Liguria e Marsiglia. Dal fine
settembre che riaccoglie i fenicotteri, alle chiacchierate d'un Bellagioia e
d'una Rosy. Il mistero più grande, però, sta nella memoria: nel ricordo per
l'esattezza. Perché Lanteri fa scorrere l'acqua dolce dell'infanzia che si fa
futuro insieme a piccoli progretti di vita e discorsi ancor più piccoli ma
evidentemente superiori alla monotonia monologante del nulla di vagheggiamenti
contro-natura. Vedrete, come dire, non ridurre o ridursi tutto e il tutto alla
passione per il calcio e similari. La commossa e pure questa lirica assai
introduzione firmata da Quaranta, poi, che è impostata e strutturata all'esatto
contrario del contributo scritto del Magliani, afferma tutti gli altri concetti
di conterraneità e anti-sensazionalismo utili alla letteratuta di Lanteri.
Premio Biamonti, ricordiamo, all'anno della sua morte. E che scompare lasciando
l'altra magnificienza "La ballata della piccola piazza", pubblicato
sempre dai massesi di Transeuropa. I vari Rovelli, Vaccari eccetera che,
sostenuti proprio dallo scrittore Marino Magliani, e non lo diciamo per
puntiglio di 'tecnica' editoriale, hanno giustamente deciso di rimettere in
vita la scrittura spiritante e quasi fiabesca ma dannatamente perentoria coi
luoghi dell'Elio Lanteri accolto nella giusta e appropriata quanto adeguata al
testo "Narratori delle riserve". Mentre, diciamo, sarà un caso, è da
poco tornato in libreria il romanzo d'esordio di Celati "Comiche"
(Quodlibet).
martedì 19 giugno 2012
Alterra - L’alleanza dei tre di Maxime Chattam. Traduzione di Donatella Rizzati (Fazi Lain)
Cresciuto leggendo libri fantasy e thriller,
appassionato lettore di Tolkien e Golding, Maxime Chattam dà vita con
L'alleanza dei tre a una saga, quella di "Alterra", ambientata in un
mondo in cui gli unici sopravvissuti dotati di caratteristiche
"umane" sono i bambini. Una riflessione intorno alla perdita
dell'innocenza che ha venduto in Francia più di 200.000 copie. Il 29 marzo
l'autore sarà in Italia alla Fiera Internazionale del Libro per Ragazzi di
Bologna, ospite del FantasyCamp organizzato dall'Università degli Studi di Roma
"La Sapienza"
in collaborazione con la Fiera
e che vedrà coinvolti i principali scrittori e opinion leader del mondo
fantasy. Nessuno si era accorto del suo arrivo, e di colpo è sopra tutta la
città: una spaventosa, gelida tempesta. Quando il quattordicenne Matt la vede
incombere, vorrebbe avvisare i genitori, capire che cosa succede, se c'è un
reale pericolo. Ma è già troppo tardi: viene colpito da un fulmine e perde
conoscenza. Quando si risveglia, è solo. La madre e il padre sono scomparsi,
volatilizzati i vicini di casa, vuote le strade• Cosa è successo? Insieme
all'amico Tobias, Matt cerca disperatamente di trovare qualcuno ancora in vita,
in questa New York muta e fredda che sembra non dare speranze. Eppure, i due
non sono soli: strane presenze dagli occhi di ghiaccio ne seguono i movimenti,
bizzarre creature mutanti li spiano. Ai due ragazzi non resta che fuggire dalla
città. Li attende un mondo selvaggio, nel quale la natura ha ripreso totalmente
il sopravvento. Riescono a trovare riparo su un'isola a ovest, presso una
comunità di bambini, i "Pan". Il loro rifugio è però tutt'altro che
sicuro: perché ad Alterra, gli unici adulti sopravvissuti sono diventati ormai
cacciatori di bambini•
Maxime Chattam, considerato l'enfant prodige
del thriller francese, a soli trent'anni vanta numerosi titoli di successo. Con
la trilogia Alterra, si è rapidamente affermato anche nel campo della narrativa
per ragazzi, riscuotendo il consenso di pubblico e critica. In Francia i primi
due titoli si sono posizionati ai vertici delle classifiche, e il terzo è
attualmente presente nella lista dei bestseller.
The Cosmic War: Interplanetary Warfare, Modern Physics and Ancient Texts by Joseph P. Farrell (Adventures Unlimited Pr)
“This work presents the
full history of the Exploded Planet hypothesis. There is ample evidence across
our solar system of cataclysmic and catastrophic destruction events, and many
planets are scarred from incredible impacts, and teeter in their orbits from
unexplained causes. Rejecting naturalist and materialist assumptions of
catastrophism forwarded by other researchers, Farrell seriously asserts that
the causes are based in ancient myths of a Cosmic War in the heavens.
Incorporating extraterrestrial artefacts, cutting-edge ideas in contemporary physics,
and the texts of ancient myths into his argument, Farrell maintains that an
ancient interplanetary war was fought in our own solar system with weapons of
extraordinary power and sophistication. The book includes: secret technology
behind the ancient Tablets of Destinies, the ancient texts telling of such
destructions: from Sumeria (Tiamats destruction by Marduk), Egypt (Edfu and the
Mars connections), Greece (Saturns role in the War of the Titans) and the
ancient Americas; ancient and current mechanisms which could explode planets;
and, the true scientific reason for our solar system's asteroid belt..”
L'ILIADE - LE GRANDI OPERE A FUMETTI (Marvel – Panini Comics)
“Cantami, o Diva” le avventure a fumetti del pelide Achille e della leggendaria
e logorante guerra tra i Greci e la città di Troia! Il caposaldo della
letteratura mondiale tramandato da Omero è adattato sotto forma di graphic
novel da un team di autori Marvel di altissimo livello: il veterano Roy Thomas
(Conan), uno degli sceneggiatori più a suo agio con i toni epici, e l’astro
nascente Miguel Angel Sepulveda (Thunderbolts). Gli intrighi, le battaglie, le
profezie, gli inganni, gli intrecci amorosi scaturiti dal rapimento di Elena,
moglie del re greco Menelao, da parte dell’innamorato principe troiano Paride… Un fumetto che non può mancare in
nessuna libreria!
Tengen Toppa Gurren Lagann
“Sfondamento dei cieli Gurren Lagann” (Tengen toppa Guren Ragan) è un anime shōnen di genere mecha-fantascientifico realizzato dallo studio GAINAX in co-produzione con Aniplex e Konami.
LA SOMMITA’ RELAIS - RISTORANTE CIELO
“L'idea dell'Italia come luogo di vacanza crea
determinate aspettative e determinati scenari: dai palazzi ed i canali di
Venezia alle strade di Roma, piene di motorini, dai tetti rossi ed i filari
della Toscana alle ville sulle scogliere della costa amalfitana. Ostuni invece
sembra un altro mondo: un insieme di edifici in pietra bianca raggruppati su
una collina che si eleva sulla pianura della costa adriatica pugliese. La vista
dalla terrazza de La Sommità,
su chilometri di ulivi e fino al mare, sui tetti bianchi della città, dà una
sensazione di infinito. Relais La Sommità Hotel 5 stelle ad Ostuni allieterà il
Vostro soggiorno con menu raffinati in armonia con le peculiarità stagionali
nel nostro elegante Ristorante Cielo con lo Chef Sebastiano Lombardi, di
recente premiato con la prima stella Michelin. Tradizione il passato,
innovazione il futuro: questa è la filosofia proposta dallo Chef Sebastiano
Lombardi, la cui cucina evoca ricordi lontani e nello stesso tempo conduce in
spazi del gusto non ancora esplorati. I suoi piatti raffinatamente elaborati
promettono viaggi sensoriali tra il passato e il presente, con la proiezione in
un futuro in cui dovrà regnare sempre più il rassicurante sapore della terra. Ecco
allora rivisitati in chiave contemporanea chiave contemporanea i piatti tipici
della memoria gastronomica pugliese: l’Acquasale di mare, un piatto travolgente
per la sua semplicità; l’Agnello della Valle d’Itria con polline di
finocchietto e taralli oppure i folcloristici Gnumarieddi con crema di peperoni
e capperi. Accompagna i nostri piatti una sapiente scelta di vini pugliesi e
italiani e d’estate la cena è servita nell’antico giardino spagnolo, dove
aranci ed ulivi fanno da cornice a questo splendido quadro. Una scala scavata
nella pietra ci guida verso tre antiche cisterne destinate in passato alla
raccolta dell’olio, oggi dedicate alla degustazione dei vini: la preziosissima
Vinoteca. Gli antichi salotti e le grandi logge del palazzo che ospita l’Hotel
5 stelle La Sommità
di Ostuni sono dedicate alla lettura ed alla prima colazione. Durante le ore
pomeridiane il relax viene arricchito da dolci appena sfornati, cioccolato, tè
e tisane. In aggiunta a tutto questo si organizzano Corsi di Degustazione,
Corsi di Arte Culinaria Locale, Cene a Tema, Degustazione di Vini e Olii,
Pranzi domenicali ed aziendali, Tour turistici e culturali, Eventi, Convegni
oltre ad implementare il Lunch e Cocktail Bar con Finger Food, Aperitivo e dopo
Cena per i Vostri momenti di socializzazione fra amici tra le armoniose ed
antiche mura del nostro Hotel.”
SULLE ORME DI IDRUSA ALL’EX CONSERVATORIO S.ANNA DI LECCE
Mercoledì 20 giugno 2012 alle
18:00 presso l’Ex Conservatorio S.Anna di Lecce in Via G. Libertini nell’ambito
della personale di Silvana Bissoli “Quello che gli ulivi ci dicono...” è prevista la presentazione del volume “Sulle
orme di Idrusa” di Wilma Vedruccio edito da Kurumuny. Ci sarà un’azione di lettura con voce
narrante di Wilma Vedruccio con l’accompagnamento alla fisarmonica di Rocco
Nigro.
Protagonista del racconto di
Wilma è Idrusa, personaggio di donna otrantina creata da Maria Corti e
trasfigurata dalla storia nel mito. Quella raccontata da Wilma è quasi
un’epopea e Idrusa ha la potenza di un’eroina della classicità: è senza età,
non è soggetta alle categorie del tempo e dello spazio, incarna l’archetipo di
donna proviene dal passato e si proietta indomita nel futuro.
Idrusa ci riporta alla mente il
ricordo di donne eccezionali, dotate di una straordinaria e inquietante
personalità che si esterna nei rapporti interpersonali o che emerge a livello
della coscienza individuale. Idrusa ha la stessa forza di Didone innamorata,
che per amore mette in discussione il suo ruolo di regina e sempre per amore
decide di uccidersi sulla spada di quello che è stato il suo uomo pur di non
rinunciare a nulla di se stessa. Ogni scelta di Idrusa sembra scaturire da un
sentimento di inadeguatezza, dalla percezione del divario incolmabile tra lei e
la realtà circostante: Idrusa si ribella alle convenzioni della sua intera
comunità, stretta tra esigenze razionali e istanze emotive. Ma Idrusa non cede
il suo cuore, non si rassegna, rivendica la sua anima e la sua intelligenza,
resiste fino a incontrare l’amore e la passione sfrontata, che stravolge il
cuore e imprime una svolta decisiva e irreversibile alla sua esistenza.
Al libro è allegato il CD con il
racconto di Idrusa letto da Wilma, che ci porge la sua voce con il giusto
pudore, senza pretese attoriali, ma lasciandosi trasportare, come è naturale
per l’autrice, dal desiderio del racconto.
La musica di Rocco Nigro segue
con grande sensibilità il disegno di Wilma, amplifica le emozioni, sa
allontanarsi fino a farsi bordone, oppure sa far danzare a fianco della voce il
proprio tema. Personaggi del libro sono anche Otranto, il profumo del mare, i
colori di certe albe, gli odori delle erbe, il Salento dei tratturi e delle
pietre parlanti, civette dagli “occhi dolci come lampade a petrolio”.
SIMULAZIONI ALL'ACAYA GOLF CLUB
Nella splendida cornice
dell’Acaya Golf Club (Strada Comunale di Acaya Km 2) dal 20 giugno al 12 luglio
2012 ci sarà una prestigiosa mostra d’arte che vedrà coinvolti alcuni tra i più
prestigiosi artisti contemporanei viventi salentini di fama nazionale e
internazionale: Raffaele Capraro, Fabio De Donno, Sandro Greco, Corrado
Lorenzo, Cosimo Marullo, Antonio Massari, Piero Paladini, Paola Scialpi.
L’appuntamento che ha il titolo emblematico di “Simulazioni” nasce da un’idea
della fotografa leccese Ornella Cucci, e aprirà al pubblico con
un’inaugurazione prevista per il 20 giugno alle 19,30. Ciascun artista seguendo
il proprio percorso di ricerca è intervenuto pittoricamente sulle foto della
Cucci, trasformando un immagine fotografica in un ibrido foto-pittorico di
grande impatto emotivo ed evocativo.
Ogni immagine foto-pittorica presentata offre un modello di esistenza altro, e
consente al fruitore di osservare lo svolgersi dinamico di una serie di eventi
che attingono alla quotidianità più pura, ovvero si parte da azioni e contesti
che ciascuno può vivere giorno dopo giorno e che necessitano di un salto logico
per comprenderne il simbolo, la bellezza e la forza della vita. Il progetto a
cui hanno aderito Raffaele Capraro, Fabio De Donno, Sandro Greco, Corrado
Lorenzo, Cosimo Marullo, Antonio Massari, Piero Paladini, Paola Scialpi su invito di Ornella Cucci non è una
trasposizione logico-matematica-procedurale di un "modello concettuale"
della realtà ... anzi è un percorso d’emozione che inchioda il pubblico a
riflettere attraverso le immagini su ciò che è veramente conta
INFO
DOUBLETREE BY HILTON ACAYA GOLF RESORT
Strada Comunale di Acaya Km 2
Cap: 73029
Città: ACAYA–FRAZ. DI VERNOLE
Prov.: LECCE
E - mail: info.acaya@hilton.com
Tel.0832/861385 - fax:0832/861384
Sulla strada per Leobschütz di DANIELE SANTORO (La Vita Felice). Intervento di Alessandra Peluso
Sulla strada per Leobschütz di Daniele Santoro, docente e
critico letterario, si affronta adottando il linguaggio della poesia - “la casa
dell’essere” (M. HEIDEGGER) - un tema
drammatico della storia: i campi di concentramento e l’olocausto nel periodo
del nazismo. Di questi lunghi e tragici anni compresi tra le
due guerre mondiali, nessun uomo deve e può dimenticare. Come lo Zarathustra, Daniele Santoro
ripercorre quelle tappe servendosi di documenti, fonti cercate con lavoro
certosino e attento, animato da una volontà di potenza. Sembra infatti come se
volesse ad ogni modo imporre la sua forza, animosità di pensiero su ogni
lettore perchè ricordi il passato, ricordi parte della storia, nella quale a
causa di menti folli sono state compiute azioni disumane, che nulla hanno a che
fare con l’essere umano. Non si può dire che sia insolito scrivere in poesia la
storia, come appare azzardato banalizzare il modo di fare poesia oggi. Tuttavia molti hanno scritto e poetato sui
campi di sterminio, come Salvatore Quasimodo, o Primo Levi che nei suoi libri
narra la dura sopravvivenza di deportato ad Auschwitz nel 1944 e sopravvissuto
avverte il bisogno di scrivere e lasciare una testimonianza nei versi in cui
raccomanda e comanda nell’incipit di Se questo è un uomo: «Voi che siete sicuri
nelle vostre tiepide case, voi che trovate tornando a sera il cibo caldo [...]
scolpite nel cuore queste parole, ripetetele ai vostri figli. O vi si sfaccia
la casa, la malattia vi impedisca, i vostri nati torcano il viso da voi». Analogamente Santoro intende riportare
all’attenzione ogni lettore “se questa è una vita degna di essere vissuta”, una
vita per la quale Camus si chiederebbe “se ne vale la pena di vivere”, una vita
senza dignità che uomini, donne, bambini, anziani deportati, erano costretti a
subire. Leggiamo così nei versi: «voi
non sapete un uomo che significhi / sfinito, sfilare nudo a passo militare / il
piede congelato nel suo zoccolo di legno / malgrado la diarrea gli coli per le
cosce / ... / sfilare invece,
addirittura correre / quando sarà il tuo turno, non dimenticare / di togliersi
il berretto, non guardarlo in faccia». (p. 13). L’inequivocabile condizione di
disagio e di realtà conduce il lettore alla riflessione che oggi, se pur con
tante difficoltà, viviamo nel benessere e godiamo di molti benefici. Esiste
nella società occidentale la possibilità di scelta e di decisione secondo
volontà e ragione. Pertanto, il sorriso
e la felicità dovrebbe esternarsi in ognuno di noi solo perchè viviamo o per lo
meno la maggior parte dell’umanità vive in condizioni privilegiate. E ancora si legge: «dillo che sei un
filosofo, un intellettuale / e che sai a menadito Platone, Plotino, Porfirio /
e che hai insegnato ad Heidelberg, a Friburgo. / La tua chiara presenza al
campo ci lusinga / un corno, Professore, un fico secco / delle tue
irrefragabili elucubrazioni. / ... / più convincente qui dei tuoi filosofami è
il nerbo / di bue che stringe l’SS nelle mani / e il logos fa tremare, il nous,
il nomos / e manda la tua metafisica a riposo». (p.19). Nessuna parola avrebbe
senso in questo momento, significato, come direbbe Wittgenstein “ci sono delle
cose sulle quali è meglio tacere”. Inspiegabili questi versi, toccano il
profondo, scuotono l’animo umano e rinsaviscono persino i sensi perchè mai
niente di tutto questo sia rimosso e dimenticato.
«Là dove c’è il
recinto (il campo della morte - per intenderci) / pali per le fustigazioni non
esistono / e nel piazzale non si fanno appelli / la ragione - diciamocelo è
semplice: / la minima infrazione e sei fregato / sul posto ti fucilano, ti
bruciano sulla / graticola - due volte non ci pensano, / mio caro». (p. 45).
Appare lo stesso stile descrittivo, lineare, chiaro, di Salvatore Quasimodo che
scrive: «Da quell’inferno aperto da una
scritta bianca: “Il lavoro vi renderà liberi” uscì continuo il fumo di migliaia
di donne spinte fuori all’alba dai canili contro il muro del tiro a segno o
soffocate urlando misericordia all’acqua con la bocca di scheletro sotto le
doccie a gas».
È paralizzante lo
scenario che appare alla nostra vista, leggendo infatti questi versi si ha
l’impressione di vedere, vivere tali scene orribilanti che non hanno nulla da
condividere con la ragione. Qui peraltro è assurdo e inconcepibile identificare
realtà e ragione, non si può ammettere il panlogismo hegeliano: qui non si
scorge nulla che sia razionale, niente che sia frutto di una ragione.
Così si leggono i
bellissimi versi: «Calma / la sua preghiera a sera, viva fiamma / illuminava il
cuore / e lo stringeva forte. / Peccato che durasse poco lo stupore / se dalla
branda il tonfo della morte...». (p. 30). La morte, condizione condivisa anche
dai bambini che «avevano i piedi congelati/ e sotto le percosse delle guardie /
le mamme si inchinavano a staccarglieli da terra / ... / poi insieme entravano
tenendosi per mano». ( p. 38).
Daniele Santoro
nell’ultima parte del libro intitolata “Principio e fine” continua la
descrizione della misera quotidianità nei campi di sterminio a Leobschütz, una
città polacca poco distante dal confine con la Repubblica Ceca,
chiamata in questo modo dai tedeschi. Pertanto, nelle poesie conclusive si
assapora la libertà, una “libertà ch’è sì cara” e si leggono dei versi
commoventi: «straniero amico compagno di questa sciagura senza senso / è qui
che si separano le nostre strade. Addio. [...] di Te che non conosco nome,
nazionalità so quanto basta / so la parola dello sguardo milleniaria antica
nella sofferenza / e so la breve intensa gioia, l’incanto che si prova se a
rapirci, / se a liberarci dall’angoscia è una giusta una misura di stupore, /
una bellezza che dia senso, amico, come quella sera/ che puntavamo al cielo gli
occhi e ci sorprese / il pieno delle stelle immenso il firmamento» (p. 54).
Colmi di pathos i
versi: la gioia provata alla vista delle stelle, dopo tanta sofferenza. Questo
vuole insegnarci Santoro ad apprezzare la natura, le cose semplici, pure, che
gratificano l’animo, danno gioia e appaiono importanti quando e solo quando si
è potuto assaporare il valore inestimabile della libertà.
lunedì 18 giugno 2012
La Paura di Francesca Bertuzzi (Newton Compton)
Un capanno lontano dalla città e avvolto nel
buio. Due ragazze legate a una sedia, una di fronte all’altra. Cos’hanno in
comune? Apparentemente nulla. Solo una serata trascorsa a bere nello stesso bar
di Torino. Eppure qualcuno le ha stordite, rapite e rinchiuse entrambe in un
luogo che odora di morte. E con implacabile e spietato calcolo si accanisce
contro una di loro, torturandola fino a ucciderla. Ma non Giuditta: l’ignoto
carnefice ha deciso di risparmiarla e lasciarla andare. Pur sconvolta e sotto shock,
in mente ha un solo obiettivo: allontanarsi dalla casa delle torture e
mantenere una promessa. «Via Exilles 12. Emma. Promettilo. Emma»: le ultime
parole della ragazza rapita insieme a lei. La sorpresa non tarderà ad arrivare:
Emma è una bambina di soli cinque anni e la casa in cui vive rivela torbidi e
inquietanti particolari sulla madre che non vedrà mai più. Un lavoro in un
ambiguo locale, tanti soldi in contanti di dubbia provenienza, nessun legame.
Ma cosa nascondeva nel suo passato? Chi può avere avuto una ragione per
vendicarsi di lei? Giud inizia a cercare, scavare, indagare nella sua vita,
senza che nulla emerga. Qual è il particolare che le sfugge e che potrebbe dare
un senso a ciò che è accaduto? Forse è qualcosa di importante, qualcosa che la
sua memoria ha voluto rimuovere…
Babylon's Banksters: The Alchemy of Deep Physics, High Finance and Ancient Religion by Joseph P. Farrell (Feral House)
“In this latest installment
of his remarkable series of books of alternative science and history, Joseph P.
Farrell outlines the consistent pattern and strategy of bankers in ancient and
modern times, and their desire to suppress the public development of
alternative physics and energy technologies, usurp the money creating and
issuing power of the state, and substitute a facsimile of money-as-debt. Here,
Farrell peels back the layers of deception to reveal the possible deep physics
that the “banksters” have used to aid them in their financial policies. Feral
House also published Farrell’s Philosopher’s Stone: Alchemy and the Secret
Research for Exotic Matter.”
FANTASTICI QUATTRO 333 (Marvel – Panini Comics)
Albo-evento per celebrare Fantastic Four 600. Una cover wraparound metallica
di Joe Quesada sancisce il ritorno al fantastico del “fumetto più bello del
mondo”, la testata Marvel più longeva. Fondazione Futuro e Vendicatori uniti
per combattere minacce aliene al di là di ogni immaginazione! Le forze Kree e
le legioni della Zona Negativa di Annihilus sono pronte a distruggere la Terra! Poi, i retroscena
della morte della Torcia Umana! Un numero “tutto FQ” by Hickman, Epting, Di
Giandomenico, Doyle & Yu.
TEKKAMAN BLADE
Tekkaman (Uchu no Kishi Tekkaman) è un anime di stampo mecha risalente agli anni settanta. Alla serie originale si aggiunsero due serie Uchu no Kishi Tekkaman Blade e Uchu no Kishi Tekkaman Blade II. La casa di produzione Tatsunoko è la stessa di Hurricane Polimar, Kyashan e Gatchaman. Nel 2005 la casa editrice Dynit ha proposto in DVD l'intera serie rimasterizzata e restaurata, e con speciali contenuti extra del tutto inediti.
HOTEL SAN ROCCO
“Chi Siamo - Affacciato sulle sponde del
magico Lago d’Orta, in un contesto naturale e delimitato dalle mura di un
antico monastero, questo complesso conserva la propria identità grazie alle
innovazioni che il Gruppo Giacomini, di cui fa parte, ha saputo attuare,
coniugando l’austerità delle caratterischiche architettoniche con la
funzionalità high-tech, il tutto a salvaguardia della natura e dell’ambiente,
per cui nel 2010 ha
ottenuto la certificazione ICIM come primo edificio alberghiero ecosostenibile.
Nel 2002 il complesso si è arricchito della prestigiosa Villa Gippini, elegante
edificio barocco annesso all’hotel.
Storia
- Il canonico Angelo Fara riporta, nella sua opera "La Riviera di San Giulio,
Orta e Gozzano" pubblicata a Novara nel 1861, che il nucleo centrale
dell'attuale Hotel San Rocco era stato in un primo tempo abitazione a vita del
sacerdote Giovanni Gemelli d'Orta, (canonico dell'Isola di San Giulio), il
quale cedette in seguito il San Rocco ed alcuni suoi terreni, per la fondazione
nel 1647 di un collegio dedicato a S. Orsola, tenuto dalle suore Orsoline. A
sostegno di questa tesi, ancora oggi è possibile ammirare nella hall dell'hotel
un dipinto ad olio, datato 28 ottobre 1605, raffigurante la prima badessa, Anna
Theodora Silana, fondatrice del collegio. Soppresso e venduto nel 1813 con
Napoleone imperante, il San Rocco ridiventò luogo di meditazione qualche anno
dopo: l'edificio, infatti, dopo aver assunto una configurazione architettonica
molto simile all'attuale, fu acquistato da Sua Eminenza Monsignor Giacomo
Felice Gentile, allora vescovo, che ne fece una scuola femminile, sotto la
direzione delle suore di Giuseppe. Fu per quasi 150 anni convento di clausura,
fino agli anni '60, quando le suore Giuseppine a loro volta lo cedettero per
farne l'attuale albergo..”
GLI OROLOGI DEL PAESE DI ZAULù di Carla Saracino (Lupo editore)
Nel paese di Zaulù gli orologi improvvisamente smettono di
funzionare: è l'occasione per entrare in un mondo antico abitato da creature
curiose che hanno il coraggio nel cuore, la sfida dell'impossibile nelle vene,
la promessa della bellezza sugli occhi. Dieci fiabe per dieci avventure che
passeggiano sulla corda dell'immaginazione: dal capriccioso Orologaio, un
orologiaio al contrario che invece d'aggiustar orologi li distrugge, a Benblù,
eroe per caso chiamato a salvare l'amore di una caraffa ballerina, passando per
ombrellai, ginepri parlanti, mercanti, Re e Principesse, fabbricanti di
Destini, fornai scalzi, fantasmi di vescovi e impavide ragazze. Sullo sfondo
luoghi riposti nelle scatole degli incantesimi, sopravvissuti alle eccedenze
della modernità, scenari di grandi sentimenti ma anche di minuscoli dettagli in
grado di trasformare la morte in vita e la vita in un sogno perfetto. Un libro
di cartone che può essere letto tanto dai bambini quanto dagli adulti e che
invita a riflettere sulle responsabilità della parola e dei suoi poteri
visionari.
Carla Saracino - Nasce nel 1980 a Maruggio (Taranto).
Autrice in versi, ha pubblicato I milioni di luoghi (Lietocolle, 2007, Premio
Saba Opera Prima). Sue poesie sono apparse su Nuovi Argomenti (Mondadori),
Specchio di La Stampa,
l’immaginazione (Manni), Tabula rasa (Besa) e su varie antologie, tra cui
quella curata da Giuseppe Goffredo, Poeti Circus (poiesis). Ha partecipato a
diverse rassegne e letture di poesia, in particolare a quelle del teatro Out
Off e a quelle della Casa della Poesia di Milano. Nel febbraio 2009 è uscito il
suo libro di fiabe “14 fiabe ai 4 venti” (Lupo editore). E’ stata finalista al
Premio Cetonaverde Poesia. Insegna Lettere a Milano.
In libreria SCIROCCHI BAROCCHI RACCONTI MERIDIANI DI AMORE E RANCORE di GIUSEPPE RESTA e con la prefazione di Livio Romano (KURUMUNY)
Bozzetti, istantanee, schizzi, novelle, documentari, registrazioni e
cartoline non illustrate provenienti dal profondo sud-est della penisola. Un
viaggio nel presente e nel recente passato, tra personaggi e interpreti del
Salento di ieri e di oggi. I racconti, alternandosi tra commedia e tragedia, si
sviluppano intorno a quella pulitica
intesa dai vecchi salentini come dignità civica, come rigore etico,
presentabilità sociale. Un ritratto ironicamente impietoso, e senza
infingimenti, su di una realtà sociologica sciroccata. Da un rapporto d’amore
contrastato con questa terra, la riflessione su come eravamo e come siamo
diventati, così da ripartire per migliorarci.
I racconti, molto diversi tra loro ma accomunati da un irrefrenabile spirito
savonaroliano sono scritti in una lingua sincera, potente e sfrenata che è
anche cifra stilistica che pervade l’intero volume. Resta mette in scena
frammenti di realtà paesana, attuali e antichi, appunti di viaggio, notarelle
nostalgiche sulla propria e altrui esistenza: costantemente animato
dall’indignazione, animata da un forte sentimento etico-politico ma anche dal
rimpianto per valori antichi che sembrano essere stati spazzati via dalla
massificazione prima, dalla globalizzazione poi. In molti dei pezzi di questo
collage, risuonano parole come “onore”, e si avverte, inconfondibile, una
basilare scelta di campo che è quella di raccontare le storie degli uomini dal
punto di vista della storia della lotta fra le classi. Ed è così che scorrono
istantanee di vita giovanile degli anni Settanta, scritte con lingua mimetica e
contaminatissima, e pagine di minuziosi ricordi d’infanzia in cui la personale
madeleine dell’autore si incarna nella sessula, sorta di paletta per
raccogliere i legumi da un sacco di juta. Gente che si arricchisce, gente che
fallisce miseramente, donne virtuose e donne sfrontate, figli che crescono “con
pane e senza pane” e monumenti zurighesi all’emigrante e resoconti di vita
quotidiana che devono tutto alla propagazione orale e, per questo, via via più
contraffatta. In un quadro d’insieme in cui la fiducia per il futuro è assai
tenue: come scrive Resta, nel dialetto salentino non esiste il tempo futuro, ma
siamo pieni zeppi di passati remoti, c’è ancora spazio per l’incanto dorato di
un bagno purificatore in questo nostro mare amato non meno che deturpato di
Così cambia la vita.
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