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venerdì 22 giugno 2012

Moreno Cedroni


“Moreno Cedroni è lo chef a 2 stelle Michelin che ha portato uno spirito avanguardista nella cucina italiana. Nato ad Ancona nel 1964, aprì appena ventenne il ristorante La Madonnina del Pescatore a Senigallia (nominato dal Wall Street Journal tra i prrimi dieci ristoranti europei di pesce del 2011, e decorato dalla Guida Espresso 2011 del punteggio di 18/20). Da allora, ha scritto vari libri tra cui Sushi & Susci, nel quale presenta il concetto di susci, ovvero un modo innovativo di reinterpretare il pesce crudo, che partì come imitazione dell’idea tradizionale del sushi giapponese per diventare, più tardi, un vero e proprio studio indipendente. Il regno del suo susci diverrà nel 2000 il Clandestino Susci Bar, proprio nel cuore del paesaggio più spettacolare della costa dell’Adriatico, Portonovo. Nel 2003 ha cominciato a produrre nel suo laboratorio Officina le rinomate conserve gourmet e nello stesso anno ha aperto la prima salumeria di pesce al mondo, Anikò, nella città di Senigallia. Nel 2010 si è unito a Moschino per creare una versione urbana del suo susci bar, il Clandestino Milano. Cedroni ha ricevuto vari premi e riconoscimenti tra cui il Sole di Veronelli, le Tre Forchette del Gambero Rosso e lo svedese Kungsfenan Seafood Award. Egli è considerato uno degli chef italiani più innovativi, un vero enfant terrible della cucina internazionale che gioca tra le radici nella tradizione culinaria italiana e la vivacità del proprio spirito visionario.”

Orta Beach Club


“Nel meraviglioso contesto di uno dei laghi più belli del mondo, il lago d’orta, nasce l’orta beach club; una struttura situata a fronte lago, a 1 km dal centro storico della magica cittadina di orta san giulio. Un gioiello creato per rendere piacevoli le vostre giornate con i servizi offerti dalla spiaggia e le vostre serate con i servizi del ristorante, della pizzeria e del lounge bar. La spiaggia attrezzata offre ai nostri ospiti un servizio di noleggio lettini, ombrelloni, pedalò e canoe. Inoltre i nostri ospiti potranno usufruire del servizio offerto dal chiosco situato in spiaggia che da quest’anno oltre a proporre frutta, gelati e bibite offrirà griglia e piatti freddi per rendere ancora più piacevoli le vostre giornate sotto al sole. La nostra terrazza è affacciata direttamente sul lago e offre agli ospiti la possibilità di consumare pranzi e cene godendo della meravigliosa vista. Con i nostri piatti abbiamo cercato di creare il perfetto equilibrio tra cibo e natura. Oltre alla cucina offriamo anche il servizio di pizzeria.”

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giovedì 21 giugno 2012

Progetto Blue Beam - part 1

Ninja Senshi Tobikage

Ninja Senshi Tobikage (Ninja Warrior Tobikage), noto anche come Ninja Robot Tobikage e Robot Ninja, è un anime giapponese prodotto dallo Studio Pierrot, in onda dal 6 ottobre 1985 al 13 luglio 1986 sulla Nippon Television Network. E 'stato anche trasmesso in tutta l'Asia meridionale, Sud-Est asiatico e Australia da Cartoon Network.

Nazi International: The Nazis' Postwar Plan to Control the Worlds of Science, Finance, Space, and Conflict by Joseph P. Farrell (Adventures Unlimited Press)


“Physicist and Oxford educated historian Joseph P. Farrell continues his best-selling series of exposés on secret Nazi technology, Nazi survival, and post-war Nazi manipulation of various manufacturing technologies, economies and whole countries. Beginning with pre-War corporate partnerships in the USA, including the Bush family, he moves on to the surrender of Nazi Germany, and evacuation plans of the Germans. He then covers the vast, and still-little-known recreation of Nazi Germany in South America with help of Juan Peron, I.G. Farben and Martin Bormann. Farrell then covers Nazi Germany's Penetration of the Muslim World including Wilhelm Voss and Otto Skorzeny in Gamel Abdul Nasser's Egypt before moving onto the development and control of New Energy Technologies including the Bariloche Fusion Project, Dr. Philo Farnsworth's Plasmator, and the Work of Dr. Nikolai Kozyrev. Finally, Farrell discusses the Nazi desire to control space, and examines their connection with NASA, the esoteric meaning of NASA Mission Patches, plus final chapters on: Alchemy, Esotericism, The SS and the Unified Field Theory Craze; 1943-1945: Strange Events from the end of World War II and other "Postwar Shenanigans." This book is literally packed with information.”

X-MEN FIRST CLASS 3 (Marvel – Panini Comics)


Nuove avventure, nuovi tormenti amorosi, nuove piccole e grandi tragedie per gli studenti della Scuola Xavier per Giovani Dotati. Si chiamano Ciclope, Marvel Girl, Uomo Ghiaccio, Bestia e Angelo e sono destinati a grandi cose… se riusciranno a sopravvivere a un’adolescenza turbolenta! Ospiti d’onore di questo volume: Scarlet, la Vedova Nera e l’Uomo Cosa.

RISTORANTE VENUS A ORTA


 “Elegante ed accogliente, il ristorante sa regalare ai propri clienti il gusto dei sapori della buona cucina. Situato nel Centro Storico della cittadina di Orta, uno dei più bei borghi antichi d’Italia, vicino dell’antico edificio storico del comune, il ristorante ha una vista mozzafiato sul lago. Vi regalerà un'atmosfera intima, rilassante e romantica, ideale per pranzi privati, o ricorrenze speciali. Il ristorante posto sulla riva del lago, si affaccia sulla magnifica Piazza Motta, un salotto chiuso su tre lati dai portici, che si specchia nell’incanto del lago abbracciando idealmente, la gemma preziosa dell’isola di S. Giulio. Piazza Motta, 50, 28016 Orta San Giulio, Italia 0322.90362”


PICCOLE DONNE di Louisa May Alcott (Rizzoli). Intervento di Vittoria Coppola


Purezza e semplicità ne hanno fatto un capolavoro della letteratura per l’infanzia. Profondità, vita di giovanissime donne raccontata a piccoli passi, maternità e riflessione sono – al contempo – peculiarità che incontrano anche un pubblico adulto. Il linguaggio fruibile, l’amore,  il sogno di diventare una scrittrice che pervade una delle protagoniste, consacrano il romanzo della Alcott ad opera senza tempo (nonostante sia uscito per la prima volta, in America, tra il 1868 ed il 1869).
Piccole donne che prima di tutto sono sorelle e amiche. Figlie di genitori legati tra di loro nel profondo, a discapito di qualunque distanza (e malattia). La scrittrice è abile a delineare i caratteri delle protagoniste offrendoci la loro quotidianità.  Benché possa apparire molto distante dall’oggi, il romanzo è quanto mai necessario proprio alle nuove generazioni, poiché propone “l’alternativa” più autentica all’esasperata virtualità dei rapporti moderni. Sperando vivamente che, mai e poi mai, l’impercettibile virtuale diventi davvero un’alternativa alla concretezza dei sentimenti! In questo spaccato di vita di piccole donne è forte la figura materna: sempre presente, mai invadente.
Persino la più ribelle tra le figlie, quella che non accetta di avere un ruolo marginale rispetto all’uomo, quella che scrive (e per questo appare strana e complicata), non riesce -   né vuole – fare a meno di parlare con sua madre, che è comunque donna amorevole e carica di esperienza. È donna che può insegnare senza giudicare. Piccole donne è un romanzo necessario. Perché la normalità è necessaria. L’autenticità. La complicità. Il sogno di “essere” prima ancora di “diventare”.




LUCA TELESE RICEVE IL PREMIO MAURIZIO RAMPINO


Il 22 giugno 2012 Luca Telese riceverà il “Premio Giornalistico alla carriera” della sesta edizione del Premio Giornalistico Maurizio Rampino, realizzato in collaborazione con la Gazzetta del Mezzogiorno e promosso dal Comune di Trepuzzi, dall’Associazione “Amici di Maurizio”, e con il patrocinio e il sostegno dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti, dell’Ordine dei Giornalisti di Puglia, della Regione Puglia, della Provincia di Lecce e della Coldiretti Lecce. L’appuntamento dunque è per venerdì 22 giugno alle ore 19.30 (ingresso gratuito) presso l’aula consiliare del Comune di Trepuzzi (Le), in corso Garibaldi. Luca Telese , quarantaduenne, ha una carriera ricca di traguardi come co-conduttore televisivo di In Onda su LA7, come giornalista de Il Fatto Quotidiano fino a non poco tempo fa, scrittore di successo (l’ultimo libro pubblicato nel 2011, “Gioventu’, amore e rabbia”) collabora sin da giovanissimo  con L’Unita’, Il Manifesto, Il Messaggero, Il Foglio e Il Giornale. Luca Telese, è una garanzia di affidabilità e onestà intellettuale  anche con la sua irriverenza a volte corrosiva,  nel multiforme  mondo dell’informazione di oggi, dove sono più le zone d’ombra, che le possibilità di un’informazione chiara e  trasparente

mercoledì 20 giugno 2012

The Philosopher's Stone: Alchemy and the Secret Research for Exotic Matter by Joseph P. Farrell (Feral House)


“Prolific author Joseph P. Farrell, who commands a growing and devoted audience on Coast to Coast AM, Erskine Overnight, and other programs, initiates his Feral House association with The Philosopher’s Stone, in which he demonstrates the connections of modern physics and ancient alchemy by investigating monatomic gold, the work of Russian astrophysicist Nikolai Kozyrev, and the fuel for the mysterious Nazi "Bell" device, Serum 525. Farrell’s previous books investigated the scientific and astronomical implications of ancient monuments and the secret space operations of the Nazis who were brought into NASA to continue their highly classified research as a result of “Operation Paperclip.” The author is now working with best-selling authors Richard C. Hoagland and Mike Bara on a book about secret American space programs. Chapters within The Philosopher’s Stone include: The alchemical view of the physical medium; transmutations and time; David Hudson's Monatomic Gold; the Platinum Group Metals and High Spin State Atoms; an Alchemical Examination of the Soviet Red Mercury Legend; the Physics of Rotation: Dr. Nikolai Kozyrev; H-Bombs and Torsion Physics; the Greater German Alchemical Reich; Nazis, Lasers, and Isotope Enrichment; the Bell and Serum 525”

SPIDER-MAN 583 - AMAZING SPIDER-MAN 1. L'UOMO RAGNO (Marvel – Panini Comics)


La rivista si rinnova con un avvincente ciclo di storie scritto da Dan Slott. Si parte dalle tristi conseguenze che Spider-Island ha avuto sulla vita di Peter Parker. In questo numero, la saga completa Da grandi altezze, con un vecchio criminale che tutti amiamo… odiare! Disegni di Giuseppe Camuncoli. In appendice, il primo episodio delle Guerre Segrete dell’Uomo Ragno, by Tobin & Scherberger.

BIG O




The Big O (THE Za Biggu Ō) è un anime televisivo la cui prima serie è stata trasmessa dal 13 ottobre 1999 al 19 gennaio 2000, mentre la seconda nel 2003. L'anime, creato e prodotto dalla Sunrise, combina noir, mecha e investigations. Il manga corrispettivo è stato disegnato da Hitoshi Ariga e pubblicato da Kodansha.

IL PELLICANO RELAIS E CHATEAUX


“Il Pellicano è un resort esclusivo ed appartato che sorge in un luogo straordinario ed intatto del litorale toscano. La sua ubicazione riservata garantisce la discrezione dei propri ospiti sia all’interno dei cottage sia nella struttura principale. L’albergo offre con orgoglio una cucina raffinata e tutti i servizi e comfort che ci si aspetta da un hotel di prestigio. La continua dedizione alla ricerca dell’eccellenza del servizio, offerto con passione, professionalità e cortesia, fa si che Il Pellicano sia frequentemente annoverato da riviste di settore quali Travel & Leisure e Condé Nast Traveler, come uno tra i migliori alberghi del mondo.  La Storia - Michael Graham era un famoso aviatore inglese reduce dalla Seconda Guerra Mondiale e verso la metà degli anni ‘50, il suo nome aveva fatto il giro del mondo per essere stato l’unico superstite di un disastro aereo nel cuore dell’Africa. In tale occasione, Graham era scampato miracolosamente alla morte lanciandosi senza paracadute dall’aereo che stava precipitando, affidando il suo destino alla fitta vegetazione a terra. La notizia di questo incredibile evento venne riportata dalla maggior parte dei quotidiani europei ed americani. Quasi dall’altra parte del mondo, Patsy Daszel, signora dell’alta società hollywoodiana, lesse la vicenda di questo coraggioso e fortunato soldato britannico, sognando un giorno di poterlo incontrare. Ritagliò così l’articolo di giornale e lo incollò sul proprio diario personale. Grazie ad una di quelle bizzarre coincidenze che rendono la vita unica ed emozionante, Michael e Patsy erano destinati ad incontrarsi. Alcuni anni dopo infatti, nel periodo trascorso da Graham negli Stati Uniti per conto della Volkswagen, l’azienda presso la quale lavorava a quei tempi, i due s’incontrarono in occasione di una festa a Pelican Point, un promontorio della California, a cui Graham partecipò nonostante una certa riluttanza iniziale. Fu amore a prima vista, benché il rivale in tale occasione non era altri che l’affascinante attore Clark Gable. Michael e Patsy decisero di viaggiare insieme e di godere in ogni istante dell’intensità dei loro sentimenti. Attraversarono l’Europa e il comune amico, il Principe Tinti Borghese, gli fece scoprire un’inesplorata insenatura dell’Argentario, un luogo unico per il suo fascino, proprio come la loro storia d’amore. Fu un secondo colpo di fulmine: all’interno di quella cornice spettacolare e incontaminata, i Graham decisero di costruire come simbolo del loro amore un resort, Il Pellicano, che inaugurarono il 2 giugno 1965. Gli anni trascorsero senza che l’atmosfera unica creata dai suoi fondatori venisse in alcun modo intaccata. Il Pellicano divenne presto una meta privilegiata per gli amanti del lusso, dell’esclusività e della riservatezza. Questo litorale straordinario e preservato del Mar Tirreno procurò all’hotel un gran numero di ammiratori, non ultimo l’attuale proprietario nonché amico dei Graham e cliente sin dal 1968, il quale per il grande amore per questo luogo e per l’atmosfera che vi si respirava, nel 1979 quando Michael e Patsy rientrarono in Inghilterra, decise di acquistarne la proprietà, che nel 1982 divenne parte dell’associazione Relais & Châteaux. Grazie alla cura del dettaglio e a quell’esclusività e passione che solo una gestione indipendente può garantire, Il Pellicano è ancora oggi un albergo di fama mondiale ed una delle destinazioni più sognate, in cui l’atmosfera che si respira è più quella di una “casa speciale” che di un albergo.”


Regina Spektor - "Us"



Regina's official music video for "Us" directed by Adria Petty. Regina's new album 'What We Saw from the Cheap Seats' is available now: http://smarturl.it/whatwesawitunesyt For more Regina: http://Facebook.com/ReginaSpektor http://ReginaSpektor.com http://myspace.com/ReginaSpektor

La conca del tempo, di Elio Lanteri. Prefazione di Bruno Quaranta. Postfazione di Marino Magliani (Transeuropa). Intervento di Nunzio Festa


Gli intellettuali appartati esistono ancora. Ma uno dei maggiori è scomparso nel 2010, e si chiamava Elio Lanteri. Scrittore di suo, potremmo dire, oltre che grande lettore per esempio di Char e Lorca, Lanteri nel suo ora postumo "La conca del tempo" ci spiega, tramite sempre Damìn, il Ponente ligure che s'affaccia negli occhi dei fenicotteri, nelle orecchie del macaone, nella solidità liquida del Calvados - sempre e ovunque amico presente. Persone nel paesaggio. E, meglio, un paesaggio di persone; oltre che descrizioni personalizzate, persino. Il lirismo di questa breve e flautata opera letteraria, inoltre, s'assume il compito di scoprire che la natura si vince con la natura: il mistero dell'acqua non può che esser salutato da quattro giovani lavoranti e invaghiti di Liguria e Marsiglia. Dal fine settembre che riaccoglie i fenicotteri, alle chiacchierate d'un Bellagioia e d'una Rosy. Il mistero più grande, però, sta nella memoria: nel ricordo per l'esattezza. Perché Lanteri fa scorrere l'acqua dolce dell'infanzia che si fa futuro insieme a piccoli progretti di vita e discorsi ancor più piccoli ma evidentemente superiori alla monotonia monologante del nulla di vagheggiamenti contro-natura. Vedrete, come dire, non ridurre o ridursi tutto e il tutto alla passione per il calcio e similari. La commossa e pure questa lirica assai introduzione firmata da Quaranta, poi, che è impostata e strutturata all'esatto contrario del contributo scritto del Magliani, afferma tutti gli altri concetti di conterraneità e anti-sensazionalismo utili alla letteratuta di Lanteri. Premio Biamonti, ricordiamo, all'anno della sua morte. E che scompare lasciando l'altra magnificienza "La ballata della piccola piazza", pubblicato sempre dai massesi di Transeuropa. I vari Rovelli, Vaccari eccetera che, sostenuti proprio dallo scrittore Marino Magliani, e non lo diciamo per puntiglio di 'tecnica' editoriale, hanno giustamente deciso di rimettere in vita la scrittura spiritante e quasi fiabesca ma dannatamente perentoria coi luoghi dell'Elio Lanteri accolto nella giusta e appropriata quanto adeguata al testo "Narratori delle riserve". Mentre, diciamo, sarà un caso, è da poco tornato in libreria il romanzo d'esordio di Celati "Comiche" (Quodlibet).

martedì 19 giugno 2012

Alterra - L’alleanza dei tre di Maxime Chattam. Traduzione di Donatella Rizzati (Fazi Lain)


Cresciuto leggendo libri fantasy e thriller, appassionato lettore di Tolkien e Golding, Maxime Chattam dà vita con L'alleanza dei tre a una saga, quella di "Alterra", ambientata in un mondo in cui gli unici sopravvissuti dotati di caratteristiche "umane" sono i bambini. Una riflessione intorno alla perdita dell'innocenza che ha venduto in Francia più di 200.000 copie. Il 29 marzo l'autore sarà in Italia alla Fiera Internazionale del Libro per Ragazzi di Bologna, ospite del FantasyCamp organizzato dall'Università degli Studi di Roma "La Sapienza" in collaborazione con la Fiera e che vedrà coinvolti i principali scrittori e opinion leader del mondo fantasy. Nessuno si era accorto del suo arrivo, e di colpo è sopra tutta la città: una spaventosa, gelida tempesta. Quando il quattordicenne Matt la vede incombere, vorrebbe avvisare i genitori, capire che cosa succede, se c'è un reale pericolo. Ma è già troppo tardi: viene colpito da un fulmine e perde conoscenza. Quando si risveglia, è solo. La madre e il padre sono scomparsi, volatilizzati i vicini di casa, vuote le strade• Cosa è successo? Insieme all'amico Tobias, Matt cerca disperatamente di trovare qualcuno ancora in vita, in questa New York muta e fredda che sembra non dare speranze. Eppure, i due non sono soli: strane presenze dagli occhi di ghiaccio ne seguono i movimenti, bizzarre creature mutanti li spiano. Ai due ragazzi non resta che fuggire dalla città. Li attende un mondo selvaggio, nel quale la natura ha ripreso totalmente il sopravvento. Riescono a trovare riparo su un'isola a ovest, presso una comunità di bambini, i "Pan". Il loro rifugio è però tutt'altro che sicuro: perché ad Alterra, gli unici adulti sopravvissuti sono diventati ormai cacciatori di bambini•
Maxime Chattam, considerato l'enfant prodige del thriller francese, a soli trent'anni vanta numerosi titoli di successo. Con la trilogia Alterra, si è rapidamente affermato anche nel campo della narrativa per ragazzi, riscuotendo il consenso di pubblico e critica. In Francia i primi due titoli si sono posizionati ai vertici delle classifiche, e il terzo è attualmente presente nella lista dei bestseller.

The Cosmic War: Interplanetary Warfare, Modern Physics and Ancient Texts by Joseph P. Farrell (Adventures Unlimited Pr)


“This work presents the full history of the Exploded Planet hypothesis. There is ample evidence across our solar system of cataclysmic and catastrophic destruction events, and many planets are scarred from incredible impacts, and teeter in their orbits from unexplained causes. Rejecting naturalist and materialist assumptions of catastrophism forwarded by other researchers, Farrell seriously asserts that the causes are based in ancient myths of a Cosmic War in the heavens. Incorporating extraterrestrial artefacts, cutting-edge ideas in contemporary physics, and the texts of ancient myths into his argument, Farrell maintains that an ancient interplanetary war was fought in our own solar system with weapons of extraordinary power and sophistication. The book includes: secret technology behind the ancient Tablets of Destinies, the ancient texts telling of such destructions: from Sumeria (Tiamats destruction by Marduk), Egypt (Edfu and the Mars connections), Greece (Saturns role in the War of the Titans) and the ancient Americas; ancient and current mechanisms which could explode planets; and, the true scientific reason for our solar system's asteroid belt..”

L'ILIADE - LE GRANDI OPERE A FUMETTI (Marvel – Panini Comics)


“Cantami, o Diva” le avventure a fumetti del pelide Achille e della leggendaria e logorante guerra tra i Greci e la città di Troia! Il caposaldo della letteratura mondiale tramandato da Omero è adattato sotto forma di graphic novel da un team di autori Marvel di altissimo livello: il veterano Roy Thomas (Conan), uno degli sceneggiatori più a suo agio con i toni epici, e l’astro nascente Miguel Angel Sepulveda (Thunderbolts). Gli intrighi, le battaglie, le profezie, gli inganni, gli intrecci amorosi scaturiti dal rapimento di Elena, moglie del re greco Menelao, da parte dell’innamorato principe troiano Paride… Un fumetto che non può mancare in nessuna libreria!

Tengen Toppa Gurren Lagann

“Sfondamento dei cieli Gurren Lagann” (Tengen toppa Guren Ragan) è un anime shōnen di genere mecha-fantascientifico realizzato dallo studio GAINAX in co-produzione con Aniplex e Konami.

LA SOMMITA’ RELAIS - RISTORANTE CIELO


 “L'idea dell'Italia come luogo di vacanza crea determinate aspettative e determinati scenari: dai palazzi ed i canali di Venezia alle strade di Roma, piene di motorini, dai tetti rossi ed i filari della Toscana alle ville sulle scogliere della costa amalfitana. Ostuni invece sembra un altro mondo: un insieme di edifici in pietra bianca raggruppati su una collina che si eleva sulla pianura della costa adriatica pugliese. La vista dalla terrazza de La Sommità, su chilometri di ulivi e fino al mare, sui tetti bianchi della città, dà una sensazione di infinito. Relais La Sommità Hotel 5 stelle ad Ostuni allieterà il Vostro soggiorno con menu raffinati in armonia con le peculiarità stagionali nel nostro elegante Ristorante Cielo con lo Chef Sebastiano Lombardi, di recente premiato con la prima stella Michelin. Tradizione il passato, innovazione il futuro: questa è la filosofia proposta dallo Chef Sebastiano Lombardi, la cui cucina evoca ricordi lontani e nello stesso tempo conduce in spazi del gusto non ancora esplorati. I suoi piatti raffinatamente elaborati promettono viaggi sensoriali tra il passato e il presente, con la proiezione in un futuro in cui dovrà regnare sempre più il rassicurante sapore della terra. Ecco allora rivisitati in chiave contemporanea chiave contemporanea i piatti tipici della memoria gastronomica pugliese: l’Acquasale di mare, un piatto travolgente per la sua semplicità; l’Agnello della Valle d’Itria con polline di finocchietto e taralli oppure i folcloristici Gnumarieddi con crema di peperoni e capperi. Accompagna i nostri piatti una sapiente scelta di vini pugliesi e italiani e d’estate la cena è servita nell’antico giardino spagnolo, dove aranci ed ulivi fanno da cornice a questo splendido quadro. Una scala scavata nella pietra ci guida verso tre antiche cisterne destinate in passato alla raccolta dell’olio, oggi dedicate alla degustazione dei vini: la preziosissima Vinoteca. Gli antichi salotti e le grandi logge del palazzo che ospita l’Hotel 5 stelle La Sommità di Ostuni sono dedicate alla lettura ed alla prima colazione. Durante le ore pomeridiane il relax viene arricchito da dolci appena sfornati, cioccolato, tè e tisane. In aggiunta a tutto questo si organizzano Corsi di Degustazione, Corsi di Arte Culinaria Locale, Cene a Tema, Degustazione di Vini e Olii, Pranzi domenicali ed aziendali, Tour turistici e culturali, Eventi, Convegni oltre ad implementare il Lunch e Cocktail Bar con Finger Food, Aperitivo e dopo Cena per i Vostri momenti di socializzazione fra amici tra le armoniose ed antiche mura del nostro Hotel.”


SULLE ORME DI IDRUSA ALL’EX CONSERVATORIO S.ANNA DI LECCE


Mercoledì 20 giugno 2012 alle 18:00 presso l’Ex Conservatorio S.Anna di Lecce in Via G. Libertini nell’ambito della personale di Silvana Bissoli “Quello che gli ulivi ci dicono...”  è prevista la presentazione del volume “Sulle orme di Idrusa” di Wilma Vedruccio edito da Kurumuny.  Ci sarà un’azione di lettura con voce narrante di Wilma Vedruccio con l’accompagnamento alla fisarmonica di Rocco Nigro.

Protagonista del racconto di Wilma è Idrusa, personaggio di donna otrantina creata da Maria Corti e trasfigurata dalla storia nel mito. Quella raccontata da Wilma è quasi un’epopea e Idrusa ha la potenza di un’eroina della classicità: è senza età, non è soggetta alle categorie del tempo e dello spazio, incarna l’archetipo di donna proviene dal passato e si proietta indomita nel futuro.

Idrusa ci riporta alla mente il ricordo di donne eccezionali, dotate di una straordinaria e inquietante personalità che si esterna nei rapporti interpersonali o che emerge a livello della coscienza individuale. Idrusa ha la stessa forza di Didone innamorata, che per amore mette in discussione il suo ruolo di regina e sempre per amore decide di uccidersi sulla spada di quello che è stato il suo uomo pur di non rinunciare a nulla di se stessa. Ogni scelta di Idrusa sembra scaturire da un sentimento di inadeguatezza, dalla percezione del divario incolmabile tra lei e la realtà circostante: Idrusa si ribella alle convenzioni della sua intera comunità, stretta tra esigenze razionali e istanze emotive. Ma Idrusa non cede il suo cuore, non si rassegna, rivendica la sua anima e la sua intelligenza, resiste fino a incontrare l’amore e la passione sfrontata, che stravolge il cuore e imprime una svolta decisiva e irreversibile alla sua esistenza.

Al libro è allegato il CD con il racconto di Idrusa letto da Wilma, che ci porge la sua voce con il giusto pudore, senza pretese attoriali, ma lasciandosi trasportare, come è naturale per l’autrice, dal desiderio del racconto.

La musica di Rocco Nigro segue con grande sensibilità il disegno di Wilma, amplifica le emozioni, sa allontanarsi fino a farsi bordone, oppure sa far danzare a fianco della voce il proprio tema. Personaggi del libro sono anche Otranto, il profumo del mare, i colori di certe albe, gli odori delle erbe, il Salento dei tratturi e delle pietre parlanti, civette dagli “occhi dolci come lampade a petrolio”.

SIMULAZIONI ALL'ACAYA GOLF CLUB


Nella splendida cornice dell’Acaya Golf Club (Strada Comunale di Acaya Km 2) dal 20 giugno al 12 luglio 2012 ci sarà una prestigiosa mostra d’arte che vedrà coinvolti alcuni tra i più prestigiosi artisti contemporanei viventi salentini di fama nazionale e internazionale: Raffaele Capraro, Fabio De Donno, Sandro Greco, Corrado Lorenzo, Cosimo Marullo, Antonio Massari, Piero Paladini, Paola Scialpi. L’appuntamento che ha il titolo emblematico di “Simulazioni” nasce da un’idea della fotografa leccese Ornella Cucci, e aprirà al pubblico con un’inaugurazione prevista per il 20 giugno alle 19,30. Ciascun artista seguendo il proprio percorso di ricerca è intervenuto pittoricamente sulle foto della Cucci, trasformando un immagine fotografica in un ibrido foto-pittorico di grande impatto  emotivo ed evocativo. Ogni immagine foto-pittorica presentata offre un modello di esistenza altro, e consente al fruitore di osservare lo svolgersi dinamico di una serie di eventi che attingono alla quotidianità più pura, ovvero si parte da azioni e contesti che ciascuno può vivere giorno dopo giorno e che necessitano di un salto logico per comprenderne il simbolo, la bellezza e la forza della vita. Il progetto a cui hanno aderito Raffaele Capraro, Fabio De Donno, Sandro Greco, Corrado Lorenzo, Cosimo Marullo, Antonio Massari, Piero Paladini, Paola Scialpi  su invito di Ornella Cucci non è una trasposizione logico-matematica-procedurale di un "modello concettuale" della realtà ... anzi è un percorso d’emozione che inchioda il pubblico a riflettere attraverso le immagini su ciò che è veramente conta
                                            
INFO

DOUBLETREE BY HILTON ACAYA GOLF RESORT
Strada Comunale di Acaya Km 2
Cap: 73029
Città: ACAYA–FRAZ. DI VERNOLE
Prov.: LECCE
E - mail: info.acaya@hilton.com
 Tel.0832/861385 - fax:0832/861384


Sulla strada per Leobschütz di DANIELE SANTORO (La Vita Felice). Intervento di Alessandra Peluso



Sulla strada per Leobschütz di Daniele Santoro, docente e critico letterario, si affronta adottando il linguaggio della poesia - “la casa dell’essere”  (M. HEIDEGGER) - un tema drammatico della storia: i campi di concentramento e l’olocausto nel periodo del nazismo.  Di  questi lunghi e tragici anni compresi tra le due guerre mondiali, nessun uomo deve e può dimenticare.  Come lo Zarathustra, Daniele Santoro ripercorre quelle tappe servendosi di documenti, fonti cercate con lavoro certosino e attento, animato da una volontà di potenza. Sembra infatti come se volesse ad ogni modo imporre la sua forza, animosità di pensiero su ogni lettore perchè ricordi il passato, ricordi parte della storia, nella quale a causa di menti folli sono state compiute azioni disumane, che nulla hanno a che fare con l’essere umano. Non si può dire che sia insolito scrivere in poesia la storia, come appare azzardato banalizzare il modo di fare poesia oggi.  Tuttavia molti hanno scritto e poetato sui campi di sterminio, come Salvatore Quasimodo, o Primo Levi che nei suoi libri narra la dura sopravvivenza di deportato ad Auschwitz nel 1944 e sopravvissuto avverte il bisogno di scrivere e lasciare una testimonianza nei versi in cui raccomanda e comanda nell’incipit di Se questo è un uomo: «Voi che siete sicuri nelle vostre tiepide case, voi che trovate tornando a sera il cibo caldo [...] scolpite nel cuore queste parole, ripetetele ai vostri figli. O vi si sfaccia la casa, la malattia vi impedisca, i vostri nati torcano il viso da voi».  Analogamente Santoro intende riportare all’attenzione ogni lettore “se questa è una vita degna di essere vissuta”, una vita per la quale Camus si chiederebbe “se ne vale la pena di vivere”, una vita senza dignità che uomini, donne, bambini, anziani deportati, erano costretti a subire.  Leggiamo così nei versi: «voi non sapete un uomo che significhi / sfinito, sfilare nudo a passo militare / il piede congelato nel suo zoccolo di legno / malgrado la diarrea gli coli per le cosce /  ... / sfilare invece, addirittura correre / quando sarà il tuo turno, non dimenticare / di togliersi il berretto, non guardarlo in faccia». (p. 13). L’inequivocabile condizione di disagio e di realtà conduce il lettore alla riflessione che oggi, se pur con tante difficoltà, viviamo nel benessere e godiamo di molti benefici. Esiste nella società occidentale la possibilità di scelta e di decisione secondo volontà e ragione.  Pertanto, il sorriso e la felicità dovrebbe esternarsi in ognuno di noi solo perchè viviamo o per lo meno la maggior parte dell’umanità vive in condizioni privilegiate.      E ancora si legge: «dillo che sei un filosofo, un intellettuale / e che sai a menadito Platone, Plotino, Porfirio / e che hai insegnato ad Heidelberg, a Friburgo. / La tua chiara presenza al campo ci lusinga / un corno, Professore, un fico secco / delle tue irrefragabili elucubrazioni. / ... / più convincente qui dei tuoi filosofami è il nerbo / di bue che stringe l’SS nelle mani / e il logos fa tremare, il nous, il nomos / e manda la tua metafisica a riposo». (p.19). Nessuna parola avrebbe senso in questo momento, significato, come direbbe Wittgenstein “ci sono delle cose sulle quali è meglio tacere”. Inspiegabili questi versi, toccano il profondo, scuotono l’animo umano e rinsaviscono persino i sensi perchè mai niente di tutto questo sia rimosso e dimenticato.
«Là  dove c’è il recinto (il campo della morte - per intenderci) / pali per le fustigazioni non esistono / e nel piazzale non si fanno appelli / la ragione - diciamocelo è semplice: / la minima infrazione e sei fregato / sul posto ti fucilano, ti bruciano sulla / graticola - due volte non ci pensano, / mio caro». (p. 45). Appare lo stesso stile descrittivo, lineare, chiaro, di Salvatore Quasimodo che scrive:  «Da quell’inferno aperto da una scritta bianca: “Il lavoro vi renderà liberi” uscì continuo il fumo di migliaia di donne spinte fuori all’alba dai canili contro il muro del tiro a segno o soffocate urlando misericordia all’acqua con la bocca di scheletro sotto le doccie a gas».
  È paralizzante lo scenario che appare alla nostra vista, leggendo infatti questi versi si ha l’impressione di vedere, vivere tali scene orribilanti che non hanno nulla da condividere con la ragione. Qui peraltro è assurdo e inconcepibile identificare realtà e ragione, non si può ammettere il panlogismo hegeliano: qui non si scorge nulla che sia razionale, niente che sia frutto di una ragione.
   Così si leggono i bellissimi versi: «Calma / la sua preghiera a sera, viva fiamma / illuminava il cuore / e lo stringeva forte. / Peccato che durasse poco lo stupore / se dalla branda il tonfo della morte...». (p. 30). La morte, condizione condivisa anche dai bambini che «avevano i piedi congelati/ e sotto le percosse delle guardie / le mamme si inchinavano a staccarglieli da terra / ... / poi insieme entravano tenendosi per mano». ( p. 38).
   Daniele Santoro nell’ultima parte del libro intitolata “Principio e fine” continua la descrizione della misera quotidianità nei campi di sterminio a Leobschütz, una città polacca poco distante dal confine con la Repubblica Ceca, chiamata in questo modo dai tedeschi. Pertanto, nelle poesie conclusive si assapora la libertà, una “libertà ch’è sì cara” e si leggono dei versi commoventi: «straniero amico compagno di questa sciagura senza senso / è qui che si separano le nostre strade. Addio. [...] di Te che non conosco nome, nazionalità so quanto basta / so la parola dello sguardo milleniaria antica nella sofferenza / e so la breve intensa gioia, l’incanto che si prova se a rapirci, / se a liberarci dall’angoscia è una giusta una misura di stupore, / una bellezza che dia senso, amico, come quella sera/ che puntavamo al cielo gli occhi e ci sorprese / il pieno delle stelle immenso il firmamento» (p. 54).
   Colmi di pathos i versi: la gioia provata alla vista delle stelle, dopo tanta sofferenza. Questo vuole insegnarci Santoro ad apprezzare la natura, le cose semplici, pure, che gratificano l’animo, danno gioia e appaiono importanti quando e solo quando si è potuto assaporare il valore inestimabile della libertà.    

Dead Sara - Weatherman

Music video by Dead Sara performing Weatherman. (C) 2012 Pocket Kid Records

lunedì 18 giugno 2012

La Paura di Francesca Bertuzzi (Newton Compton)


Un capanno lontano dalla città e avvolto nel buio. Due ragazze legate a una sedia, una di fronte all’altra. Cos’hanno in comune? Apparentemente nulla. Solo una serata trascorsa a bere nello stesso bar di Torino. Eppure qualcuno le ha stordite, rapite e rinchiuse entrambe in un luogo che odora di morte. E con implacabile e spietato calcolo si accanisce contro una di loro, torturandola fino a ucciderla. Ma non Giuditta: l’ignoto carnefice ha deciso di risparmiarla e lasciarla andare. Pur sconvolta e sotto shock, in mente ha un solo obiettivo: allontanarsi dalla casa delle torture e mantenere una promessa. «Via Exilles 12. Emma. Promettilo. Emma»: le ultime parole della ragazza rapita insieme a lei. La sorpresa non tarderà ad arrivare: Emma è una bambina di soli cinque anni e la casa in cui vive rivela torbidi e inquietanti particolari sulla madre che non vedrà mai più. Un lavoro in un ambiguo locale, tanti soldi in contanti di dubbia provenienza, nessun legame. Ma cosa nascondeva nel suo passato? Chi può avere avuto una ragione per vendicarsi di lei? Giud inizia a cercare, scavare, indagare nella sua vita, senza che nulla emerga. Qual è il particolare che le sfugge e che potrebbe dare un senso a ciò che è accaduto? Forse è qualcosa di importante, qualcosa che la sua memoria ha voluto rimuovere…

Babylon's Banksters: The Alchemy of Deep Physics, High Finance and Ancient Religion by Joseph P. Farrell (Feral House)


“In this latest installment of his remarkable series of books of alternative science and history, Joseph P. Farrell outlines the consistent pattern and strategy of bankers in ancient and modern times, and their desire to suppress the public development of alternative physics and energy technologies, usurp the money creating and issuing power of the state, and substitute a facsimile of money-as-debt. Here, Farrell peels back the layers of deception to reveal the possible deep physics that the “banksters” have used to aid them in their financial policies. Feral House also published Farrell’s Philosopher’s Stone: Alchemy and the Secret Research for Exotic Matter.”

FANTASTICI QUATTRO 333 (Marvel – Panini Comics)


Albo-evento per celebrare Fantastic Four 600. Una cover wraparound metallica di Joe Quesada sancisce il ritorno al fantastico del “fumetto più bello del mondo”, la testata Marvel più longeva. Fondazione Futuro e Vendicatori uniti per combattere minacce aliene al di là di ogni immaginazione! Le forze Kree e le legioni della Zona Negativa di Annihilus sono pronte a distruggere la Terra! Poi, i retroscena della morte della Torcia Umana! Un numero “tutto FQ” by Hickman, Epting, Di Giandomenico, Doyle & Yu.


TEKKAMAN BLADE



Tekkaman (Uchu no Kishi Tekkaman) è un anime di stampo mecha risalente agli anni settanta. Alla serie originale si aggiunsero due serie Uchu no Kishi Tekkaman Blade e Uchu no Kishi Tekkaman Blade II. La casa di produzione Tatsunoko è la stessa di Hurricane Polimar, Kyashan e Gatchaman. Nel 2005 la casa editrice Dynit ha proposto in DVD l'intera serie rimasterizzata e restaurata, e con speciali contenuti extra del tutto inediti.

HOTEL SAN ROCCO


“Chi Siamo - Affacciato sulle sponde del magico Lago d’Orta, in un contesto naturale e delimitato dalle mura di un antico monastero, questo complesso conserva la propria identità grazie alle innovazioni che il Gruppo Giacomini, di cui fa parte, ha saputo attuare, coniugando l’austerità delle caratterischiche architettoniche con la funzionalità high-tech, il tutto a salvaguardia della natura e dell’ambiente, per cui nel 2010 ha ottenuto la certificazione ICIM come primo edificio alberghiero ecosostenibile. Nel 2002 il complesso si è arricchito della prestigiosa Villa Gippini, elegante edificio barocco annesso all’hotel.
Storia - Il canonico Angelo Fara riporta, nella sua opera "La Riviera di San Giulio, Orta e Gozzano" pubblicata a Novara nel 1861, che il nucleo centrale dell'attuale Hotel San Rocco era stato in un primo tempo abitazione a vita del sacerdote Giovanni Gemelli d'Orta, (canonico dell'Isola di San Giulio), il quale cedette in seguito il San Rocco ed alcuni suoi terreni, per la fondazione nel 1647 di un collegio dedicato a S. Orsola, tenuto dalle suore Orsoline. A sostegno di questa tesi, ancora oggi è possibile ammirare nella hall dell'hotel un dipinto ad olio, datato 28 ottobre 1605, raffigurante la prima badessa, Anna Theodora Silana, fondatrice del collegio. Soppresso e venduto nel 1813 con Napoleone imperante, il San Rocco ridiventò luogo di meditazione qualche anno dopo: l'edificio, infatti, dopo aver assunto una configurazione architettonica molto simile all'attuale, fu acquistato da Sua Eminenza Monsignor Giacomo Felice Gentile, allora vescovo, che ne fece una scuola femminile, sotto la direzione delle suore di Giuseppe. Fu per quasi 150 anni convento di clausura, fino agli anni '60, quando le suore Giuseppine a loro volta lo cedettero per farne l'attuale albergo..”


 

GLI OROLOGI DEL PAESE DI ZAULù di Carla Saracino (Lupo editore)


Nel paese di Zaulù gli orologi improvvisamente smettono di funzionare: è l'occasione per entrare in un mondo antico abitato da creature curiose che hanno il coraggio nel cuore, la sfida dell'impossibile nelle vene, la promessa della bellezza sugli occhi. Dieci fiabe per dieci avventure che passeggiano sulla corda dell'immaginazione: dal capriccioso Orologaio, un orologiaio al contrario che invece d'aggiustar orologi li distrugge, a Benblù, eroe per caso chiamato a salvare l'amore di una caraffa ballerina, passando per ombrellai, ginepri parlanti, mercanti, Re e Principesse, fabbricanti di Destini, fornai scalzi, fantasmi di vescovi e impavide ragazze. Sullo sfondo luoghi riposti nelle scatole degli incantesimi, sopravvissuti alle eccedenze della modernità, scenari di grandi sentimenti ma anche di minuscoli dettagli in grado di trasformare la morte in vita e la vita in un sogno perfetto. Un libro di cartone che può essere letto tanto dai bambini quanto dagli adulti e che invita a riflettere sulle responsabilità della parola e dei suoi poteri visionari.
Carla Saracino - Nasce nel 1980 a Maruggio (Taranto). Autrice in versi, ha pubblicato I milioni di luoghi (Lietocolle, 2007, Premio Saba Opera Prima). Sue poesie sono apparse su Nuovi Argomenti (Mondadori), Specchio di La Stampa, l’immaginazione (Manni), Tabula rasa (Besa) e su varie antologie, tra cui quella curata da Giuseppe Goffredo, Poeti Circus (poiesis). Ha partecipato a diverse rassegne e letture di poesia, in particolare a quelle del teatro Out Off e a quelle della Casa della Poesia di Milano. Nel febbraio 2009 è uscito il suo libro di fiabe “14 fiabe ai 4 venti” (Lupo editore). E’ stata finalista al Premio Cetonaverde Poesia. Insegna Lettere a Milano.

In libreria SCIROCCHI BAROCCHI RACCONTI MERIDIANI DI AMORE E RANCORE di GIUSEPPE RESTA e con la prefazione di Livio Romano (KURUMUNY)



Bozzetti, istantanee, schizzi, novelle, documentari, registrazioni e cartoline non illustrate provenienti dal profondo sud-est della penisola. Un viaggio nel presente e nel recente passato, tra personaggi e interpreti del Salento di ieri e di oggi. I racconti, alternandosi tra commedia e tragedia, si sviluppano intorno a  quella pulitica intesa dai vecchi salentini come dignità civica, come rigore etico, presentabilità sociale. Un ritratto ironicamente impietoso, e senza infingimenti, su di una realtà sociologica sciroccata. Da un rapporto d’amore contrastato con questa terra, la riflessione su come eravamo e come siamo diventati, così da ripartire per migliorarci.
I racconti, molto diversi tra loro ma accomunati da un irrefrenabile spirito savonaroliano sono scritti in una lingua sincera, potente e sfrenata che è anche cifra stilistica che pervade l’intero volume. Resta mette in scena frammenti di realtà paesana, attuali e antichi, appunti di viaggio, notarelle nostalgiche sulla propria e altrui esistenza: costantemente animato dall’indignazione, animata da un forte sentimento etico-politico ma anche dal rimpianto per valori antichi che sembrano essere stati spazzati via dalla massificazione prima, dalla globalizzazione poi. In molti dei pezzi di questo collage, risuonano parole come “onore”, e si avverte, inconfondibile, una basilare scelta di campo che è quella di raccontare le storie degli uomini dal punto di vista della storia della lotta fra le classi. Ed è così che scorrono istantanee di vita giovanile degli anni Settanta, scritte con lingua mimetica e contaminatissima, e pagine di minuziosi ricordi d’infanzia in cui la personale madeleine dell’autore si incarna nella sessula, sorta di paletta per raccogliere i legumi da un sacco di juta. Gente che si arricchisce, gente che fallisce miseramente, donne virtuose e donne sfrontate, figli che crescono “con pane e senza pane” e monumenti zurighesi all’emigrante e resoconti di vita quotidiana che devono tutto alla propagazione orale e, per questo, via via più contraffatta. In un quadro d’insieme in cui la fiducia per il futuro è assai tenue: come scrive Resta, nel dialetto salentino non esiste il tempo futuro, ma siamo pieni zeppi di passati remoti, c’è ancora spazio per l’incanto dorato di un bagno purificatore in questo nostro mare amato non meno che deturpato di Così cambia la vita.

AMADOU ET MARIAM - La réalité

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Amore senza fine. Love me love me. Vol. 3 di Stefania S.

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