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mercoledì 2 maggio 2012

Goodbye, Columbus: And Five Short Stories by Philip Roth (Vintage Books)


“Roth's award-winning first book instantly established its author's reputation as a writer of explosive wit, merciless insight, and a fierce compassion for even the most self-deluding of his characters. Goodbye, Columbus is the story of Neil Klugman and pretty, spirited Brenda Patimkin, he of poor Newark, she of suburban Short Hills, who meet one summer break and dive into an affair that is as much about social class and suspicion as it is about love. The novella is accompanied by five short stories that range in tone from the iconoclastic to the astonishingly tender and that illuminate the subterranean conflicts between parents and children and friends and neighbors in the American Jewish diaspora..".

OSHKOSH DEFENSE


“This is Oshkosh Defense. Our Focus - At Oshkosh Defense, we specialize in serving our military customers by designing, producing and sustaining a portfolio of best-in-class vehicles, components and logistics solutions. Since 1917, we have delivered more than 100,000 tactical and armored vehicles and trailers for a full range of missions in the most challenging terrain. We proudly deliver the most trusted vehicles to the Armed Forces including the M-ATV, FMTV, MTVR, LVSR, HET and more, to support every branch of the military in all parts of the world. We stand behind all of our products by offering full life-cycle sustainment and services including fleet maintenance and modernization, operator training, technical training, logistics and parts support. Altogether, we provide an integrated approach to achieving the highest levels of performance in support of our customers' missions.
Our Duty - For the employees of Oshkosh Defense, it is an honor and privilege to serve the men and women who risk their lives for the mission. Every Oshkosh innovation, product and service is designed to help them successfully complete that mission. We go to great lengths to understand their ever-changing needs, then harness our expertise to respond.

Through research and collaboration with our customers, we redefine the limits of tactical vehicle performance – continuously advancing off-road mobility, survivability, power generation and fuel economy.
Our Commitment - For more than 90 years, we have pioneered defense technologies and delivered vehicles to support and protect the men and women who serve. The Oshkosh Defense team is comprised of approximately 4,000 employees, including hundreds who have served, or are currently serving in the military, and thousands with family members and friends currently serving. We are inspired by them, committed to them and driven to provide them with our very best. Oshkosh Corporation has a long-standing history of charitable giving and support for programs that assist members of the armed forces and their families, both in the field and when they return home. We are proud to partner with organizations such as Fisher House, USO, Wounded Warrior, Tragedy Assistance Program for Survivors (TAPS), Armed Forces Foundation (AFF), Our Military Kids and many more.”

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WORKERS … pronti a tutto!




Commedia sul tema della disoccupazione raccontata attraverso l'esperienza di tre giovani alle prese con il precariato e suddivisa in tre episodi legati da un avvenimento comune. Workers - Pronti a tutto è un film a colori di genere commedia, episodi diretto da Lorenzo Vignolo e interpretato da Dario Bandiera, Alessandro Bianchi, Paolo Briguglia, Nino Frassica, Nicole Grimaudo, Francesco Pannofino, Michelangelo Pulci, Alessandro Tiberi, Daniela Virgilio, Luis Molteni. Prodotto nel 2012 in Italia e distribuito in Italia da Cinecittà Luce il giorno maggio 2012.

Il libro del giorno: Il tuo corpo implora acqua di Fereydoon Batmanghelidj (Macro Edizioni)



Il Tuo Corpo Implora
Acqua Buono


“Il messaggio di questo libro è semplice. Tu non sei malato, sei assetato”. Nato in Iran nel 1931, il dottor Fereydoon Batmanghelidj ha studiato medicina all’Università di Londra. Ha esercitato a Teheran fino al 1979 quando, assieme a moltissimi iraniani, fu trascinato in prigione per essere fucilato durante la rivoluzione che rovesciò lo Scià. In attesa di essere giudicato, scoprì i poteri guaritori dell’acqua prescrivendone due bicchieri ad un prigioniero che si contorceva per dei fortissimi dolori allo stomaco. L’uomo guarì ed il dottor Batmanghelidj si salvò la vita quando, diversi mesi più tardi, presentò al giudice uno studio su come l’acqua avesse guarito tantissimi prigionieri dai dolori di stomaco. Rilasciato, fuggì negli Stati Uniti nel 1982, dove da oltre vent’anni diffonde la sua scoperta, ovvero che la disidratazione è la vera causa di molte malattie. La semplice regolazione della quantità di acqua e di sale che assumete, può aiutarvi a curare e a prevenire moltissime malattie permettendovi di eliminare costose medicine e di godere di una perfetta salute. Con Il tuo corpo implora Acqua scoprirete: i segnali di sete e di disidratazione del vostro corpo; di quanta acqua e di quanto sale avete bisogno per stare bene; perché le altre bevande, incluso tè, caffè e bibite non possono sostituire l'acqua; come alleviare naturalmente o addirittura eliminare i sintomi di allergie, angina, artrite, asma, costipazione, emicrania, ipertensione, ulcera e tanti altri disturbi con la più semplice delle soluzioni: ACQUA!

AMBRA SENATORE


“Nata a Torino nel 1976, lavora nell’ambito del teatro di danza in Italia e in Francia dal 1997. Dopo alcune esperienze di creazione collettiva dal 2004 si dedica a sue creazioni personali. Ha collaborato con Jean Claude Gallotta, Giorgio Rossi, Georges Lavaudant (produzione Théâtre de l’Odéon, Parigi), Marco Baliani; è parte della compagnia ALDES, diretta da Roberto Castello. Collabora come autrice con Antonio Tagliarini. Si forma con Raffaella Giordano, Carolyn Carlson, Dominique Dupuy, Jean Cébron, Malou Airaudo, Bill T. Jones, Ivan Wolf, Nigel Charnock, Karin Waehner, Michele Abbondanza, Antonella Bertoni e Roberto Castello. Nel 2001 frequenta l’Accademia Isola Danza di Venezia, diretta da Carolyn Carlson. Ha concluso un dottorato di ricerca sulla danza contemporanea in Italia e collabora all’insegnamento di Storia della Danza presso il DAMS di Torino e presso l’Università Statale di Milano – dove ha un assegno di ricerca. Ha pubblicato il libro La danza d’autore. Vent’anni di danza contemporanea in Italia, Utet, Torino, 2007. Vince, con il progetto Passo, il Premio Equilibrio 2009 della Fondazione Musica per Roma (Auditorium Parco della Musica di Roma). I suoi spettacoli sono stati prodotti e/o sostenuti da : Danse à Lille, Festival Interplay/TorinoDanza, Short Formats/Teatro CRT- Milano, Es.Terni Festival Internazionale della Creazione Contemporanea, Junge Hunde, Ass. Sosta Palmizi, ALDES, Spazi per la Danza Contemporanea/Regione Piemonte-ETI. Vince con Studio- prima tappa per creazione 2011, il premio del pubblico , il secondo premio della giuria e il premio speciale CCAS al concorso (re)connaissence 2010.”

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SAIKYO ROBO DAIOJA




Daiōja (Saikyō Robo Daiōja), lett. Daioja il robot più forte, è una serie anime di produzione Sunrise. I diritti su questa serie erano stati acquisiti dalla casa editrice VID (la stessa di Gundam)

ESCE IN LIBRERIA LA CICALA DI FABIO LUZIETTI (Youcanprint)


La coinvolgente storia di Marco e dei suoi amici, che lo accompagnano lungo il percorso che compie, insieme a Sara, verso una vita nuova, nonostante la grave malattia che deve affrontare. Ambientato lungo la valle del Metauro, in un ambiente pieno di storia e di natura intatta, ripercorre il cammino difficile, affrontato con ironia e voglia di vivere, da una condizione di normalità insoddisfacente a una di invalidità pienamente appagante, con un aiuto che viene da lontano nel tempo ma è sempre lì accanto, Margherita.

QUI IL SITO DELL’AUTORE

Vi sono luoghi … Intervento di Leonardo Pisani


Vi sono dei luoghi dove la spiritualità si percepisce, si sente, si vive impregnata da secoli di storia e fede; quasi che la memoria e la sacralità abbiano trovano dimora tra il cielo e la terra, tra il mondo dell’intelliggibile e il mondo delle creature viventi. Vi sono luoghi unici talmente unici che potrebbero trovarsi contemporaneamente in ogni parte e allo stesso momento sembrare angoli che non sono umani ma quasi immaginari o parte di un Divino il quale si manifesta e concede nella materialità. Vi sono luoghi divenuti simboli di una millenaria speranza e fede che possono essere gli stessi del Golgota di 2000 anni fa oppure per magia ed incanto materializzarsi; come il Golgota che da poco lontano dalle mura dell’antica Gerusalemme a volte appare quasi per miracolo di fede in un contemporaneo mondo che a volte a perso il senso del divino e della sacralità. Lo aveva intuito Pier Paolo Pasolini, che quelle Murgie e quelle pietre memori della vita di antiche civiltà, testimoni di atti di fede scavate in buie ed umide grotte vi era qualcosa di misterioso, di pulsante e vivo. Che la fede degli antichi monaci, il misticismo dei cenobiti arrivati chi sa da dove, forse dall’antica Bisanzio è vivo, presenza discreta ma pregnante e si percepisce, si vive, aleggia e impregna quei paesaggi senza età, quasi che la Storia si sia fermata. Mater Sacra, Madre Sacra o anche Matera Sacra, perchè no in quei sassi con le sue centinaia di chiese scavate nella roccia, con gli affreschi della vite dei Santi, con le testimonianze di vite dedicate alla contemplazione ed alla vita monastica. Sì Matera sembra essere un ponte invisibile verso il Cielo; può essere la Città del Bareoso e allo stesso tempo il Golgota, reale e vivo, vero e concreto dove vi è il centurione Longino, il custode del calice Giuseppe di Arimatea, il centurione Longino che trafisse il costato come ricorda il Vangelo di Giovanni “ ma uno dei soldati gli colpì il fianco con la lancia e subito ne uscì sangue e acqua. » . E Mater ridiventa ancora una volta il luogo della Passione di Cristo, tra luci, ombre, l’oscuro della notte ove fa capolino imprevista ma suggestiva una Luna piena da sembrare irreale nel suo splendore; deux ex machina non previsto dall’abile regia di Gianpiero Francese; ma gradita perchè segno di una natura che ha voluto partecipare alla suggestiva sacralità messa in opera dal regista lucano.  Se la Murgia lucana si è scoperta essere un pezzo di Terra Santa tra le magie dei giochi di luce, le musiche portanti allo stesso tempo ammalianti, foriere di brividi e viatico nel vivere il dramma del Calvario nel suo messaggio di speranza ed umanità. Ogni particolare, ogni carattere, ogni personaggio caratterizza quel mistero della fede dove l’Uomo morì per Risorgere quale estremo sacrificio per una Salvezza degli uomini. Pietro il pescatore e suo fratello Andrea, Giovanni il Prediletto, Giuda Taddeo, Giacomo, Filippo, Tommaso, Bartolomeo, Matteo, Simone lo Zelota e Mattia: gli undici apostoli; e le pie donne e lei la madre dell’uomo ma Mater Sacra Maria. Universalità e senso del Sacro oltre le religioni, un messaggio ecumenico di fratellanza e amore che il regista Francese è riuscito ancora a offrire tra emozioni e empatia; una drammaturgia dei sentimenti e delle sensazioni quella creata dai 50 figuranti, lo spettatore ad un tratto non sapeva se fosse nella Palestina di Re Erode oppure nei Belvedere lucano dell’antica Matera: luogo senza tempo, tempo senza dimora , un passato che vive e pulsa nelle sensazioni dello spettatore. Sarà la magia dell’arte, l’abilità dei doppiatori e dei figuranti, forse anche l’armonia e i bassi e gli alti delle musiche forse è tutto questo, forse anche altro; qualcosa di inpercepibile, ma così materialmente concreto che Francese riesca a trasmettere nelle sue opere – spettacoli è limitativo- un affresco di percezioni e sensazioni spaziando dalla meraviglia, dalla malia della drammaturgia, dal rapimento dell’animo nelle luci, suoni, odori, voci. Chissà anche l’energia di secoli di storia e di uomini, donne senza volto e senza nome che impregnano quel luogo poliedrico di era e spazi; un’Alchimia di commozione, contemplazione ed estasi; caratteristiche della drammaturgia di Francese. (foto Pino Losignore)
(L'articolo è stato pubblicato sul Quotidiano della Basilicata domenica 15 aprile 2012)

martedì 1 maggio 2012

Vis Dearum - La Forza delle Dee a Mondo Bizzarro Gallery


Vis Dearum (la forze delle Dee) è il secondo capitolo dedicato all'esplorazione dell'universo delle donne tatuatrici. Nel primo «capitolo», Le sante peccatrici, la cui mostra ha debuttato lo scorso anno presso Mondo Bizzarro, si dava spazio alla scena italiana, mediante il tema, sempre attuale della religione e del peccato. Questa nuova avventura invece ci conduce in sette nazioni diverse, sulle tracce delle più brave e rappresentative tatuatrici della scena mondiale, alle quali è stato proposto di esporre sul tema del Sacro, inteso come archetipo ed entità della notte dei tempi: la mistica delle divinità femminili. Una pletora di dee pagane di culture differenti convergerà dunque su Roma, una delle città simbolo delle antiche culture, la cui nascita a sua volta affonda le radici nella leggenda. Da qui il titolo Vis Dearum, volutamente latino. Diciotto valorose tatuatrici di caratura mondiale, si destreggeranno a colpi di pennello, china e quant'altro per interpretare la forza della loro dea protettrice. Della mostra verrà pubblicato un catalogo la cui introduzione è stata affidata alle parole di Loretta Leu, «Grande Madre» del tatuaggio mondiale. A cura di Viola Von hell, Ilaria Beltramme
(Logo artwork by Bruno Todisco)
Le artiste partecipanti sono: Rose Hardy (Australia), Stephanie Tamez (USA), Cecilia Granata (Italia), Horiren (Giappone), Claudia De Sabe (Inghilterra), Deborah Necci (Italia), Viola Von Hell (Italia), Genziana (Italia/Mondo), Miss Arianna (Italia), Maria Roca (Spagna/Italia), Angelique Houtkamp (Olanda), Morg (Italia), Anita Rossi (Italia), Tiziana Sawyer (Olanda/USA), Jo Harrison (Inghilterra), Chantale Coady (Inghilterra), Louise Schiffmacher (Olanda), Morrison Schiffmacher (Olanda)

Dal 02/05/2012 al 27/05/2012 qui

WESTERN DIGITAL


“Welcome to the New Western Digital - We are thousands of people worldwide working to enable you to store, collect, access, and use a vast and growing body of digital information. Our reliable hard drives and solid state drives, marketed under the WD and HGST brands, are everywhere that digital information and content is found: in the cloud, supporting your mobile digital lifestyle; in business and personal computers; in external storage devices; in the digital video recorder in your home; and in sophisticated medical, military, aerospace, automotive, manufacturing and telecommunications systems. We also make media players that enable you to enjoy your digital content on the biggest screen in your house – your TV. Our customers range from some of the largest companies in the world to individual users like you. With the acquisition of Hitachi Global Storage Technologies (HGST), now a wholly owned subsidiary of Western Digital Corporation, we have expanded R&D resources, a broader product portfolio, greater manufacturing scale and a larger geographic footprint. With two successful independent subsidiaries, WD and HGST, we expect to accomplish great things as we build the new WD to be the world’s leading storage solutions provider. (John F. Coyne - Chief Executive Officer)”

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Skagboys by Irvine Welsh (Vintage)



“Mark Renton has it all: he's good-looking, young, with a pretty girlfriend and a place at university. But there's no room for him in the 1980s. Thatcher's government is destroying working-class communities across Britain, and the post-war certainties of full employment, educational opportunity and a welfare state are gone. When his family starts to fracture, Mark's life swings out of control and he succumbs to the defeatism which has taken hold in Edinburgh's grimmer areas. The way out is heroin. It's no better for his friends. Spud Murphy is paid off from his job, Tommy Lawrence feels himself being sucked into a life of petty crime and violence - the worlds of the thieving Matty Connell and psychotic Franco Begbie. Only Sick Boy, the supreme manipulator of the opposite sex, seems to ride the current, scamming and hustling his way through it all. "Skagboys" charts their journey from likely lads to young men addicted to the heroin which has flooded their disintegrating community. This is the 1980s: a time of drugs, poverty, AIDS, violence, political strife and hatred - but a lot of laughs, and maybe just a little love; a decade which changed Britain for ever. The prequel to the world-renowned "Trainspotting", this is an exhilarating and moving book, full of the scabrous humour, salty vernacular and appalling behaviour that has made Irvine Welsh a household name..".

Graziella Gardini (Direzione Sea Marconi Envirotech Italia) consiglia: E SE DARWIN SI FOSSE SBAGLIATO? DI PELLEGRINO DE ROSA (YOUCANPRINT)


In un panorama editoriale dominato, talvolta con ingiustificata arroganza, dai sostenitori del darwinismo, il prof. Pellegrino De Rosa, dottore agronomo-forestale ed esperto di ecologia e tutela del territorio, nonché giornalista e scrittore, presenta una nuova ipotesi evoluzionistica da lui denominata “Plasticismo evolutivo”, che si propone come possibile terza via tra evoluzionismo e creazionismo. Nel saggio “E se Darwin si fosse sbagliato?” l’autore tenta di affrontare la problematica evoluzionistica secondo un approccio multidisciplinare. Partendo da osservazioni naturalistiche (criptomimetismo dei fasmidi, rapidomimetismo dei sepiidi, presunta memoria collettiva degli insetti sociali), fisiologiche (effetto placebo, presunta memoria degli organi trapiantati) e neurologiche (sindrome di personalità multipla, monoideismo ipnotico) giunge a formulare l’ipotesi che l’evoluzione delle specie viventi sia determinata da una possibile azione ideoplastica della psiche degli individui sulle cellule germinali. Per spiegare, poi, alcuni aspetti della sua ipotesi fa esplicito riferimento ad alcuni settori di frontiera (meccanica quantistica e neurobiologia vegetale). L’ipotesi del “Plasticismo evolutivo” è stata presentata in diversi articoli e scritti, a partire dal 2009, e costituisce il nucleo centrale di un fortunato fanta-thriller pubblicato nel 2011 dallo stesso autore con il titolo “Metamorfer. La gemma di Darwin”

INFO

Il libro del giorno: Non è crisi è truffa di Salvatore Tamburo (Edizioni Studio)



>Non è Crisi è
Truffa! Da non
perdere


Quella che fanno passare agli occhi della gente come crisi, in realtà non è altro che la conseguenza di operazioni ben progettate a monte dall'oligarchia al potere, ossia banche e corporation; in realtà si tratta di una truffa che grava sulle spalle della collettività, chiamata a sostenere sacrifici e misure di austerità imposte proprio dagli stessi fautori di questa grande truffa. Purtroppo, come nel campo della medicina esiste una teoria ufficiale che viene fatta passare per giusta e corretta (ignorando cure alternative che spesso si rivelano migliori delle cure ufficiali, ma che non creano business) allo stesso modo anche in campo economico esistono teorie ufficiali, insegnate nelle università e spacciate per autentiche. Tali teorie, invece si discostano notevolmente dai fenomeni reali: sono semplicemente false. I banchieri creano moneta e indebitano gli Stati, assoggettandoli... finanziano partiti e mass-media per nascondere alla gente la realtà, e illuderla di avere libertà di scelta. Ma questa libertà è mera illusione. Viviamo nella più spregevole delle dittature. Come popoli e come individui non abbiamo nessuna possibilità di incidere su scelte che determinano la nostra vita. Possiamo scegliere giusto la marca del telefonino cellulare... Dopo aver letto questo libro non avrai più dubbi su chi, me e perché ti sta derubando di libertà e benessere, dovrai solo decidere di scegliere la libertà

DIEBUSTER





Diebuster (Toppu o Nerae Tsu) è un anime creato da Gainax nel 2004. Il primo episodio è andato in onda il 3 ottobre 2004, mentre l'episodio finale è stato trasmesso il 14 agosto 2005. Chiamato anche Gunbuster 2, è il seguito diretto di Gunbuster (All rights reserved to Gainax)

“12:47 strage in fabbrica” di Saverio Fattori e Le monetine del Raphaël di Franz Krauspenhaar (Gaffi). Intervento di Nunzio Festa


Due libri consequenziali e complementari di trasversale congiungimento. Sono i recenti “12:47 strage in fabbrica”, di Saverio Fattori e “Le monetine del Raphaël”, di Franz Krauspenhaar. Perché, innanzitutto, il protagonista del romanzo di Fattori rifiuta e rende diniego allo stato di cose, mentre il protagonista del romanzo di Krauspenhaar accetta un compromesso al quale in un certo senso, seppur forse soccombendo alla possibilità della fama, avrebbe potuto evitare. Ma procediamo con ordine. Premettendo che questi due decisivi romanzi escono non a caso dai tipi di Gaffi Editore in Roma e sono conservati nella brillante collana GODOT. “Così vennero gli anni Ottanta: rimasti a metà bottiglia, quegli anni; e Craxi, ubriaco fradicio, prende la braciola di maiale con le mani, (…) e muore”. A pagina 69 l’immagine creata da Franz Krauspenhaar, che lo ricordiamo come l’autore dell’intenso e ‘intimamente’ feroce “Era mio padre”, può rappresentare la premessa temporale, nel senso di spiegazione del e nel periodo storico d’entrambi, addirittura, i libri - quindi sia quello di Fattori che quello dello stesso Krauspenhaar. Perché l’Italia raccontata dal pittore delle “monetine”, Fabrizio Bucchi, a Milano è propriamente quel che diventa e poi resta della Milano-da-bere di craxiana/socialista memoria, ma per l’operaio di Cattedra che lavora in un’azienda non proprio rossa però proprio rosa dell’Emilia Romagna è un contorno derivante dal contesto nazionale e non solo, appunto (perché a Cattedra è arrivata la socialdemocrazie resistente e non il piccì dell’emilia “la rossa”). E, per aggiunta, senza pericolo di risultare sovrabbondanti, possiamo spiegare quanto il popolo – elettore – di F. Krauspenhaar somigli alla classe operaia di S. Fattori. Spesso, insomma, ipocrita e irriconoscente e, specialmente, senza spina dorsale ma prima di tutto opportunista e malato d’individualismo dell’interesse personale oltre che d’un razzismo persino esibito. Grazie a un’estrema somiglianza dai piani strutturali e di scelta stilistica delle opere in oggetto, inoltre, possiamo dire che il protagonista narrante del romanzo post-industriale “12:47 strage in fabbrica” è un tecnico del Controllo Qualità di nome Ale e alienato dal lavoro, che si troverà a non comprendere il motivo della sua retrocessione aziendale a livello d’operaio semplice: un ridimensionamento che lo fa impazzire. E dunque l’intera azienda, visto che il responsabile dell’atto non si riesce a rintracciare, diventa colpevole. Con una serie, d’altronde, d’accuse formalizzante puntualmente da questa voce narrante. Eroinomane come molti operai nella realtà diventano cocainomani, dunque, il nuovo operario od operaio nuovo decide di condannarsi condannando tutti quanti. Eppure senza rientrare nel sistema, si diceva all’inizio, che non condivide in nessuna aspetto. Mentre il pittore Bucchi che parla nelle monetine, s’esprime in quanto consapevole, e lo diventa a caduta del regime craxiano avvenuta e/o mostrata, d’aver ottenuto il peggioramento qualitativo della sua arte in virtù degli accoppiamenti avuti col Potere; e scopate o non scopate, quando dentro si sta male si può solamente combattere il demone della rassegnazione. Krausphenhaar nella narrazione s’ammala di nuovo della sua scrittura intransigente e iraconda. Sorridendo amaro col suo alter ego, che riferisce per filo e per segno ad Angela dove è convinto, usando parole chiare, d’aver comunque sbagliato. E qui nuovamente intercetta quell’Ale che si confessa, seppur fino a un certo punto, davanti a un magistrato. Entrambi però sconvolti dalle rovine delle quali fanno parte. Siamo e non siamo noi.   

lunedì 30 aprile 2012

LUIGI BOILLE




 “Nato a Pordenone nel 1926 Boille ha vissuto e studiato a Roma, dove si è diplomato all'Accademia di Belle Arti nel 1949 e laureato in Architettura nel 1950. Viaggia in Europa e dopo un soggiorno in Olanda, si stabilisce nel 1951 a Parigi dove rimane fino al 1965. Attualmente vive a Roma. Il segno di Boille "svolgendosi e modulandosi come pura frase pittorica, realizza e comunica uno stato dell'essere, di immunità o distacco o contemplazione" (Argan). La scelta di Boille è quella di fare pittura, soltanto pittura, la pittura più pura possibile. L'itinerario artistico di Boille è contrassegnato da tre importanti incontri. L'incontro con Parigi, un clima culturale e il gusto per la ricerca, l'incontro con Michel Tapié, l'avventura artistica e l'inserimento professionale in un contesto francese e internazionale, l'incontro con Giulio-Carlo Argan, l'essenza concettuale della pittura e il suo legame col rinnovamento italiano.” (l’opera qui proposta è di LUIGI BOILLE in un video di Youtube)
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A Storm of Swords: A Song of Ice and Fire: Book Three by George R.R. Martin (Bantam)


“Here is the third volume in George R. R. Martin's magnificent cycle of novels that includes A Game of Thrones and A Clash of Kings. As a whole, this series comprises a genuine masterpiece of modern fantasy, bringing together the best the genre has to offer. Magic, mystery, intrigue, romance, and adventure fill these pages and transport us to a world unlike any we have ever experienced. Already hailed as a classic, George R. R. Martin's stunning series is destined to stand as one of the great achievements of imaginative fiction. A Storm of Swords - Of the five contenders for power, one is dead, another in disfavor, and still the wars rage as violently as ever, as alliances are made and broken. Joffrey, of House Lannister, sits on the Iron Throne, the uneasy ruler of the land of the Seven Kingdoms. His most bitter rival, Lord Stannis, stands defeated and disgraced, the victim of the jealous sorceress who holds him in her evil thrall. But young Robb, of House Stark, still rules the North from the fortress of Riverrun. Robb plots against his despised Lannister enemies, even as they hold his sister hostage at King's Landing, the seat of the Iron Throne. Meanwhile, making her way across a blood-drenched continent is the exiled queen, Daenerys, mistress of the only three dragons still left in the world.... But as opposing forces maneuver for the final titanic showdown, an army of barbaric wildlings arrives from the outermost line of civilization. In their vanguard is a horde of mythical Others--a supernatural army of the living dead whose animated corpses are unstoppable. As the future of the land hangs in the balance, no one will rest until the Seven Kingdoms have exploded in averitable storm of swords. . .".

Graziella Gardini (Direzione Sea Marconi Envirotech Italia) consiglia: Hunger games di Suzanne Collins (Mondadori)


Quando Katniss urla "Mi offro volontaria, mi offro volontaria come tributo!" sa di aver appena firmato la sua condanna a morte. È il giorno dell'estrazione dei partecipanti agli Hunger Games, un reality show organizzato ogni anno da Capitol City con una sola regola: uccidi o muori. Ognuno dei Distretti deve sorteggiare un ragazzo e una ragazza tra i 12 e i 18 anni che verrà gettato nell'Arena a combattere fino alla morte. Ne sopravvive uno solo, il più bravo, il più forte, ma anche quello che si conquista il pubblico, gli sponsor, l'audience. Katniss appartiene al Distretto 12, quello dei minatori, quello che gli Hunger Games li ha vinti solo due volte in 73 edizioni, e sa di aver poche possibilità di farcela. Ma si è offerta al posto di sua sorella minore e farà di tutto per tornare da lei. Da quando è nata ha lottato per vivere e lo farà anche questa volta. Nella sua squadra c'è anche Peeta, un ragazzo gentile che però non ha la stoffa per farcela. Lui è determinato a mantenere integri i propri sentimenti e dichiara davanti alle telecamere di essere innamorato di Katniss. Ma negli Hunger Games non esistono gli amici, non esistono gli affetti, non c'è spazio per l'amore. Bisogna saper scegliere e, soprattutto, per vincere bisogna saper perdere, rinunciare a tutto ciò che ti rende Uomo.

Oggi mangio da … n. 226: Ristorante Trattoria da Ciccio


“Da Ciccio Cielo Mare Terra è uno dei ristoranti più antichi della Costiera Amalfitana. Gestito dall'inizio del secolo scorso dalla famiglia Laudano, intorno al 1925 fu ristrutturato ed ereditato da Francesco Laudano, detto Ciccio, che sposò Caterina Cavaliere. Non ebbero figli. Giunsero però un bel numero di nipoti per supportare gli zii nella gestione del ristorante che pian piano si ingrandiva e diventava sempre più noto. Tra i giovani dimostrarono grande interesse per questa attività Salvatore e Franco. Il primo possedeva grande passione per la cucina in cui si esprimeva con creatività e professionalità. Il secondo, invece, curava la sala mirando non al facile ed immediato guadagno ma alla soddisfazione dei clienti, proiettando così il ristorante in un futuro di sicuro successo. Ancora oggi Franco, con la sua cordialità riservata, continua a perseguire il suo obiettivo aiutato da tutta la famiglia a cominciare dalla moglie Marinella che si dedica ai dolci, dai figli Giuseppe, il sommelier, Antonio in sala, Marco in cucina e Stefano alla reception. Tutto ciò conferisce al ristorante un'atmosfera familiare e accogliente e dona agli ospiti un'occasione di totale relax.”
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Il libro del giorno: Tesla – Lampo di Genio di Massimo Teodorani (Macro Edizioni)


Tesla Lampo di Genio -
Libro Buono


A quasi 70 anni dalla sua scomparsa (il 7 gennaio 1943) vogliamo rendere omaggio al genio di Nikola Tesla. Nonostante la grandissima importanza dei suoi studi, non hai mai avuto il giusto riconoscimento, se non tardivo e comunque mai esteso. Il suo nome è ignoto ai più, così come le sue origini serbe. Per questo motivo oggi presentiamo due opere indispensabili per conoscere e apprezzare la vita e le straordinarie scoperte di Nikola Tesla. Tutto sulla vita di Nikola Tesla, sulla sua formazione, le sue invenzioni e inclinazioni, la sua intelligente sensibilità…  La storia della scienza non sempre ha reso il giusto tributo a coloro che ne sono stati i veri protagonisti, al contrario spesso ha dato spazio a impostori, opportunisti senza scrupoli, o a veri e propri ladri di idee. Nikola Tesla è stato uno dei più originali inventori che il mondo abbia mai conosciuto, è a lui che dobbiamo l’energia elettrica – in particolare le correnti alternate – di cui usufruiamo ogni giorno, ma anche tantissime altre invenzioni come le lampade a fluorescenza (neon), la radio, la TV, il radar, la turbina, i robot, le macchine elettroterapeutiche, invenzioni che troppo spesso sono state attribuite ai protagonisti dei libri scolastici: Edison per l’energia elettrica, Marconi per la radio… In molti conoscono o hanno sentito parlare alla lontana della sua vita professionale poliedrica ma contrastata, e la sua memoria giace un po’ sfocata, astrusa come quella di ogni genio incompreso e non riconosciuto. Questo libro intende sottrarre la sua vita e le sue invenzioni da questo tipo d’oblio rassicurante per restituirle con fedeltà ai fatti del suo operato, rendendo onore alla sua indagine, alla sua intelligenza e originalità, che lo portarono a incontrare ostacoli di ogni genere. Il libro è strutturato in due parti, la prima riguardante lo studio del personaggio e l’altra prettamente storico-scientifica.

The Brave Fighter of Legend Da-Garn




The Brave Fighter of Legend Da-Garn è una serie televisiva  giapponese andata in onda nel 1992, creato sotto la direzione di Katsuyoshi Yatabe, e finanziato dalla Takara e prodotto da Sunrise.

PALERMO SECONDO LONELY PLANET


“Com'è difficile distillare Palermo: s'è già detto tutto, bene, male, luci, ombre, verità, sciocchezze, leggende. Cosa sai prima di arrivare a Palermo? Sai la mafia, sai il Gattopardo, sai lo splendore, sai la decadenza, sai gli arabi, sai i normanni, sai il traffico, sai i cannoli, sai i carretti, sai la spiaggia di Mondello, sai Sellerio, sai Santa Rosalia, sai Falcone, sai Borsellino, sai gli arancini (guai: qui si dice arancine!), sai il pane ca' meuza, sai i pupi, sai Vito Ciancimino, sai Ustica, sai Guttuso, sai la coppola, sai Ballarò, sai la Vucciria. Poi sbarchi - come sono sbarcato io, in un settembre dalla luce speciale - e tutto quello che sai nello stesso tempo si invera e si smentisce, ché Palermo ama contraddirsi, sbugiardarsi. La prima città che vedi l'avevi già letta nel romanzo di Tomasi di Lampedusa: scritto sessant'anni fa, ambientato un secolo e mezzo fa. Proprio vero che tutto cambia, tutto rimane uguale. Ovvero: il fasto e la decadenza, lo sfarzo e lo sconcerto, un passato aristocratico ma retrivo, un progresso necessario ma spietato. E tu, tra l'incudine e il martello, immerso nel presente. La città vecchia - i quartieri Kalsa, Vucciria, Capo e Albergheria - è un dedalo ingarbugliato come un suk ed esuberante come il barocco delle chiese strabordanti degli effetti speciali d'un tempo: stucchi, marmi, statue, bassorilievi, ori, luci, chiaroscuri, inganni per l'occhio. Fuori c'è la vita brulicante dei mercati, le abbainate (le urla degli astanti), la calca, le merci, i profumi delle pentole che bollono, dentro odori d'incenso, litanie, ex voto, santi e re di pietra che paiono poter prendere vita da un istante all'altro. È dolce e speziato allo stesso tempo naufragare in questo mare, perdendosi tra casino e preghiere, senza capire niente, lasciandosi trasportare dalla corrente. La seconda città che vedi, sono le cose che non puoi non vedere: il palazzo dei Normanni, la cappella palatina, la cattedrale, i musei, la Zisa, Monreale, palazzo Steri con la grande tela della "Vucciria" di Guttuso (piena di vita ma cupa come un memento mori), l'esotico orto botanico, quel che resta del liberty straziato dai palazzinari, il Massimo, il Politeama, le spaventosissime catacombe dei Cappuccini. La terza città che vedi è quella che incontri. Palermo sono i palermitani. Se avete in testa stereotipi meridionali, sicuramente sono fondati sui campani. Qui è tutta un'altra musica: il panormita - con l'approssimazione di tutte le generalizzazioni - è più segreto, più gentile, più tagliente, profondamente innamorato di una città che spesso vorrebbe lasciare. È amore e odio, quello tra Palermo e i palermitani, la città è una femme fatale seducente e perniciosa. Amante e mantide. Gli incontri a Palermo sono importanti come i monumenti, capirete di più della Sicilia bevendo una birra in una drinkeria che visitando il museo di arte moderna. Io ho avuto fortuna, ho incontrato tante persone speciali. Tanino, lo stigghiolaro della Vucciria, quello che all'imbrunire butta il grasso sulla griglia per attirare col suo messaggio di fumo la clientela che poi soddisfa con interiora, teste d'agnello, salsicce, scalogni, bistecche. Enzo Sellerio, che sarebbe scomparso pochi mesi dopo, il più caustico degli intellettuali cittadini, un uomo innamorato del bello e imbufalito per gli scempi del cemento. Roberto Alajmo, lo scrittore che con eccentrica e certosina pazienza ha raccolto tutte le storie dei pazzi di Palermo che raccontano la città meglio di qualsiasi volantino turistico. Davide Enia - con cui abbiamo sofferto di fronte a un match Milan-Palermo consolandoci con un'orata di due chili comprata dal suo pescivendolo di fiducia al Capo -, il drammaturgo che ha smesso d'essere drammaturgo perché Palermo è ingenerosa con il teatro (ora fa lo scrittore, e con successo). Mimmo Alba, che s'occupa di fondi europei, che con il suo motorino mi ha fatto scoprire le meraviglie della costa, da Sferracavallo a Mondello, dall'Addaura a Capo Gallo. Amici recenti ma generosi e golosi che m'hanno fatto gustare le tavole economicissime e saporitissime della città, da Mafone a Rosanero, dal pane ca' meuza di Rocky allo sfincione, da I Cascinari alla frittola, al quarume, ai babbaluci. Queste e tante altre sono le città che vedrà chi arriva qui: Palermo è cangiante, sfaccettata, difficile da codificare. Quello che ho capito - almeno così penso io dopo averci passato settimane - è che non c'è niente da capire. Del resto, l'ingrediente fondamentale del fascino non è forse il suo enigma?”
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MARIA LIBERATI

"As a former international supermodel, Maria Liberati never dreamed that she would go from being a fashion diva to a domestic diva. Ironically, while jet setting off to modeling assignments around the world, Maria became closer to the simplicity of life and food in the country setting of her family’s vineyard in the mountains of central Italy. She began to experience the real tastes of food that she knew from her childhood. An Award Winning  cookbook author and Celebrity Chef -her passion with food began at the early age of 4, when she would accompany ‘nonno’ (grandfather) on his early morning Saturday trips to the Italian Market in Philadelphia to pick out all the fresh ingredients for the Sunday family meal. Years later, Maria was spotted by international artist Sergio Terzi (known as Nerone) and was asked to sit for a portrait at his studio in the Emilio-Romagna region of Italy. While sitting for this portrait, the months lingered on and Maria found herself spending more and more time at Nerone’s family farm nearby. During her time there, she studied the art of making the famed Parmigiana-Reggiano cheese. When the painting was finished, it was exhibited all throughout the world including the Metropolitan Museum of Art where the painting and the artist were honored at a special ceremony for the contributions of Italians to the World. Today, Maria is considered one of the foremost experts on Italian Cuisine and culture,has been called the Italian ’Martha Stewart’ (Celebrity Society magazine 06/06) and is a frequent guest on radio, TV and national media features. She is frequently called upon to be  spokesperson for many food and kitchen related companies to bring across their message of artisan, fresh local products to her audience. She also serves as food  consultant for new products. Maria is frequently found  cooking center stage at many consumer and trade show events  as guest Celebrity Chef and designs corporate teambuiliding programs for Fortune 500 companies. As a professional speaker, Maria is asked to speak at many  events on her success. The rest, as they say, is history. She divides her time between her office and residence in the USA and Italy where she writes her books and hosts specialty culianryadn wine programs at some of Italy’s most magnificent castles and vineyards. Maria’s  philosophy  is to create recipes that simply transform the freshest ingredients without changing their essential flavors…”that is an art  and cooking is an art..a basic art”. For more tips on cooking, foods, style and decorating, visit  Maria’s blog  where food meets art, travel and life!”

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domenica 29 aprile 2012

MAURO BELLUCCI


 “MAURO BELLUCCI Frequenta la Scuola Libera del Nudo dell’Accademia di Belle Arti per la durata di 4 anni conseguendo l’attestato finale e, in seguito, per la durata di 3 anni, la Sezione Pittura della Scuola San Giacomo del Comune di Roma con relativo attestato. Diploma di scuola superiore di 2° grado, ha frequentato la facoltà di Lettere indirizzo Storia dell’Arte.
Studio: Via G. Cerbara, 76/A – 00144 ROMA. E-Mail:     mauro-bellucci@libero.it” (l’opera qui proposta è di MAURO BELLUCCI)
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KIEWIT


“Jobs Done Well - Just as a rock is not shaken by a strong or sudden gust of wind, neither should we be affected by praise or success. We must not be satisfied with our past accomplishments and we should make every effort to improve and expand our operations – but only in an orderly and beneficial manner…a company cannot stand still for long – either it goes ahead or it slides back. - (Peter Kiewit, 1964)
Excellence. It is the foundation of everything we do. What began in 1884 with two hardworking brothers has grown into a Fortune 500 construction, mining and engineering powerhouse. Kiewit’s ethical, forward-thinking workforce continues to build upon the company’s reputation of safe, high-quality engineering. Consistently ranked among the top five of the Engineering News-Record Top 400 Contractors, our company is a leader in a variety of market sectors throughout North America and, most recently, Australia. As an employee-owned company, Kiewit’s assets are managed by the people who know our work best. For us, business is personal. As our own stakeholders, we’re invested in every project we take on. We continuously strive to build high-quality work at the lowest cost. Our philosophy on safety is simple: Nobody Gets Hurt. Knowing that one lapse in judgment can lead to catastrophic events, the safety of the men and women on our job sites and the community that surrounds our projects is our No.1 priority. Kiewit never stands still. Just as our founders relentlessly chased their dream, we continue to chase new and exciting opportunities, leaving in our wake a trail of jobs done well...”

The Broker by John Grisham (Dell Publishing Company)


“In his final hours in the Oval Office, the outgoing President grants a controversial last-minute pardon to Joel Backman, a notorious Washington power broker who has spent the last six years hidden away in a federal prison. What no one knows is that the President issues the pardon only after receiving enormous pressure from the CIA. It seems Backman, in his power broker heyday, may have obtained secrets that compromise the world's most sophisticated satellite surveillance system. Backman is quietly smuggled out of the country in a military cargo plane, given a new name, a new identity, and a new home in Italy. Eventually, after he has settled into his new life, the CIA will leak his whereabouts to the Israelis, the Russians, the Chinese, and the Saudis. Then the CIA will do what it does best: sit back and watch. The question is not whether Backman will survive--there is no chance of that. The question the CIA needs answered is, who will kill him? ".

Oggi mangio da … n. 225: Ristorante Casal Di Gioia


“Un ristorante nato da un vecchio casale del '900, da un pizzico di speranza e tanta voglia di realizzare quel sogno nel cassetto che ognuno di noi ha. Situato alle porte di Amorosi, paesino che il tempo non ha cambiato, dai sapori sani e genuini e a pochi passi dal fiume Calore, il casale si affaccia su di una ricca pianura ricca di verde e di sole. L'amore per la cucina sana e l'uso di prodotti genuini, danno vita a piatti di assoluta genuinità e pregio, conservando e valorizzando le tradizioni che ci appartengono. Il più sincero benvenuto ai nostri graditi ospiti e l'augurio di una buona permanenza.”

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Amore senza fine. Love me love me. Vol. 3 di Stefania S.

PUBBLICITA' / ADVERTISING L'amore non è mai sbagliato. È ormai giunto l'ultimo anno di liceo per June. Le cose tra lei e James n...