“Nato a Pordenone nel 1926 Boille ha
vissuto e studiato a Roma, dove si è diplomato all'Accademia di Belle Arti nel
1949 e laureato in Architettura nel 1950. Viaggia in Europa e dopo un soggiorno
in Olanda, si stabilisce nel 1951
a Parigi dove rimane fino al 1965. Attualmente vive a
Roma. Il segno di Boille "svolgendosi e modulandosi come pura frase
pittorica, realizza e comunica uno stato dell'essere, di immunità o distacco o
contemplazione" (Argan). La scelta di Boille è quella di fare pittura,
soltanto pittura, la pittura più pura possibile. L'itinerario artistico di
Boille è contrassegnato da tre importanti incontri. L'incontro con Parigi, un
clima culturale e il gusto per la ricerca, l'incontro con Michel Tapié,
l'avventura artistica e l'inserimento professionale in un contesto francese e
internazionale, l'incontro con Giulio-Carlo Argan, l'essenza concettuale della
pittura e il suo legame col rinnovamento italiano.” (l’opera qui proposta è di LUIGI
BOILLE in un video di Youtube)
QUIIn qualità di Affiliato Amazon io ricevo un guadagno dagli acquisti idonei - As an Amazon Associate I earn from qualifying purchases
Cerca nel blog
lunedì 30 aprile 2012
A Storm of Swords: A Song of Ice and Fire: Book Three by George R.R. Martin (Bantam)
“Here is the third volume
in George R. R. Martin's magnificent cycle of novels that includes A Game of
Thrones and A Clash of Kings. As a whole, this series comprises a genuine
masterpiece of modern fantasy, bringing together the best the genre has to
offer. Magic, mystery, intrigue, romance, and adventure fill these pages and
transport us to a world unlike any we have ever experienced. Already hailed as
a classic, George R. R. Martin's stunning series is destined to stand as one of
the great achievements of imaginative fiction. A Storm of Swords - Of the five
contenders for power, one is dead, another in disfavor, and still the wars rage
as violently as ever, as alliances are made and broken. Joffrey, of House
Lannister, sits on the Iron Throne, the uneasy ruler of the land of the Seven
Kingdoms. His most bitter rival, Lord Stannis, stands defeated and disgraced,
the victim of the jealous sorceress who holds him in her evil thrall. But young
Robb, of House Stark, still rules the North from the fortress of Riverrun. Robb
plots against his despised Lannister enemies, even as they hold his sister
hostage at King's Landing, the seat of the Iron Throne. Meanwhile, making her
way across a blood-drenched continent is the exiled queen, Daenerys, mistress
of the only three dragons still left in the world.... But as opposing forces
maneuver for the final titanic showdown, an army of barbaric wildlings arrives
from the outermost line of civilization. In their vanguard is a horde of
mythical Others--a supernatural army of the living dead whose animated corpses
are unstoppable. As the future of the land hangs in the balance, no one will
rest until the Seven Kingdoms have exploded in averitable storm of swords. . .".
Graziella Gardini (Direzione Sea Marconi Envirotech Italia) consiglia: Hunger games di Suzanne Collins (Mondadori)
Quando Katniss urla "Mi offro volontaria, mi offro volontaria come
tributo!" sa di aver appena firmato la sua condanna a morte. È il giorno
dell'estrazione dei partecipanti agli Hunger Games, un reality show organizzato
ogni anno da Capitol City con una sola regola: uccidi o muori. Ognuno dei
Distretti deve sorteggiare un ragazzo e una ragazza tra i 12 e i 18 anni che
verrà gettato nell'Arena a combattere fino alla morte. Ne sopravvive uno solo,
il più bravo, il più forte, ma anche quello che si conquista il pubblico, gli
sponsor, l'audience. Katniss appartiene al Distretto 12, quello dei minatori,
quello che gli Hunger Games li ha vinti solo due volte in 73 edizioni, e sa di
aver poche possibilità di farcela. Ma si è offerta al posto di sua sorella
minore e farà di tutto per tornare da lei. Da quando è nata ha lottato per
vivere e lo farà anche questa volta. Nella sua squadra c'è anche Peeta, un
ragazzo gentile che però non ha la stoffa per farcela. Lui è determinato a
mantenere integri i propri sentimenti e dichiara davanti alle telecamere di
essere innamorato di Katniss. Ma negli Hunger Games non esistono gli amici, non
esistono gli affetti, non c'è spazio per l'amore. Bisogna saper scegliere e,
soprattutto, per vincere bisogna saper perdere, rinunciare a tutto ciò che ti
rende Uomo.
Oggi mangio da … n. 226: Ristorante Trattoria da Ciccio
“Da Ciccio Cielo Mare Terra è uno dei ristoranti più antichi della Costiera
Amalfitana. Gestito dall'inizio del secolo scorso dalla famiglia Laudano,
intorno al 1925 fu ristrutturato ed ereditato da Francesco Laudano, detto
Ciccio, che sposò Caterina Cavaliere. Non ebbero figli. Giunsero però un bel
numero di nipoti per supportare gli zii nella gestione del ristorante che pian
piano si ingrandiva e diventava sempre più noto. Tra i giovani dimostrarono
grande interesse per questa attività Salvatore e Franco. Il primo possedeva
grande passione per la cucina in cui si esprimeva con creatività e
professionalità. Il secondo, invece, curava la sala mirando non al facile ed
immediato guadagno ma alla soddisfazione dei clienti, proiettando così il
ristorante in un futuro di sicuro successo. Ancora oggi Franco, con la sua
cordialità riservata, continua a perseguire il suo obiettivo aiutato da tutta
la famiglia a cominciare dalla moglie Marinella che si dedica ai dolci, dai
figli Giuseppe, il sommelier, Antonio in sala, Marco in cucina e Stefano alla
reception. Tutto ciò conferisce al ristorante un'atmosfera familiare e
accogliente e dona agli ospiti un'occasione di totale relax.”
QUIIl libro del giorno: Tesla – Lampo di Genio di Massimo Teodorani (Macro Edizioni)
A quasi 70 anni dalla sua scomparsa (il 7 gennaio
1943) vogliamo rendere omaggio al genio di Nikola Tesla.
Nonostante la grandissima importanza dei suoi studi, non hai mai avuto il
giusto riconoscimento, se non tardivo e comunque mai esteso. Il suo nome è
ignoto ai più, così come le sue origini serbe. Per questo motivo oggi
presentiamo due opere indispensabili per conoscere e apprezzare la vita
e le straordinarie scoperte di Nikola Tesla. Tutto sulla vita
di Nikola Tesla, sulla sua formazione, le sue invenzioni e inclinazioni, la sua
intelligente sensibilità… La
storia della scienza non sempre ha reso il giusto tributo a coloro che ne sono
stati i veri protagonisti, al contrario spesso ha dato spazio a impostori,
opportunisti senza scrupoli, o a veri e propri ladri di idee. Nikola
Tesla è stato uno dei più originali inventori che il mondo abbia mai conosciuto,
è a lui che dobbiamo l’energia elettrica – in particolare le correnti alternate
– di cui usufruiamo ogni giorno, ma anche tantissime altre invenzioni come le
lampade a fluorescenza (neon), la radio, la TV, il radar, la turbina, i robot, le macchine
elettroterapeutiche, invenzioni che troppo spesso sono state attribuite ai
protagonisti dei libri scolastici: Edison per l’energia elettrica, Marconi per
la radio… In molti conoscono o hanno sentito parlare alla lontana della sua
vita professionale poliedrica ma contrastata, e la sua memoria giace un po’
sfocata, astrusa come quella di ogni genio incompreso e non riconosciuto.
Questo libro intende sottrarre la sua vita e le sue invenzioni da questo tipo
d’oblio rassicurante per restituirle con fedeltà ai fatti del suo operato,
rendendo onore alla sua indagine, alla sua intelligenza e originalità, che lo
portarono a incontrare ostacoli di ogni genere. Il libro è strutturato in due
parti, la prima riguardante lo studio del personaggio e
l’altra prettamente storico-scientifica.
The Brave Fighter of Legend Da-Garn
The Brave Fighter of Legend Da-Garn è una serie televisiva giapponese andata in onda nel 1992, creato sotto la direzione di Katsuyoshi Yatabe, e finanziato dalla Takara e prodotto da Sunrise.
PALERMO SECONDO LONELY PLANET
“Com'è difficile distillare Palermo: s'è già detto tutto, bene, male, luci,
ombre, verità, sciocchezze, leggende. Cosa sai prima di arrivare a Palermo? Sai
la mafia, sai il Gattopardo, sai lo splendore, sai la decadenza, sai gli arabi,
sai i normanni, sai il traffico, sai i cannoli, sai i carretti, sai la spiaggia
di Mondello, sai Sellerio, sai Santa Rosalia, sai Falcone, sai Borsellino, sai
gli arancini (guai: qui si dice arancine!), sai il pane ca' meuza, sai i pupi,
sai Vito Ciancimino, sai Ustica, sai Guttuso, sai la coppola, sai Ballarò, sai la Vucciria. Poi
sbarchi - come sono sbarcato io, in un settembre dalla luce speciale - e tutto
quello che sai nello stesso tempo si invera e si smentisce, ché Palermo ama
contraddirsi, sbugiardarsi. La prima città che vedi l'avevi già letta nel
romanzo di Tomasi di Lampedusa: scritto sessant'anni fa, ambientato un secolo e
mezzo fa. Proprio vero che tutto cambia, tutto rimane uguale. Ovvero: il fasto
e la decadenza, lo sfarzo e lo sconcerto, un passato aristocratico ma retrivo,
un progresso necessario ma spietato. E tu, tra l'incudine e il martello,
immerso nel presente. La città vecchia - i quartieri Kalsa, Vucciria, Capo e
Albergheria - è un dedalo ingarbugliato come un suk ed esuberante come il
barocco delle chiese strabordanti degli effetti speciali d'un tempo: stucchi,
marmi, statue, bassorilievi, ori, luci, chiaroscuri, inganni per l'occhio.
Fuori c'è la vita brulicante dei mercati, le abbainate (le urla degli astanti),
la calca, le merci, i profumi delle pentole che bollono, dentro odori d'incenso,
litanie, ex voto, santi e re di pietra che paiono poter prendere vita da un
istante all'altro. È dolce e speziato allo stesso tempo naufragare in questo
mare, perdendosi tra casino e preghiere, senza capire niente, lasciandosi
trasportare dalla corrente. La seconda città che vedi, sono le cose che non
puoi non vedere: il palazzo dei Normanni, la cappella palatina, la cattedrale,
i musei, la Zisa,
Monreale, palazzo Steri con la grande tela della "Vucciria" di
Guttuso (piena di vita ma cupa come un memento mori), l'esotico orto botanico,
quel che resta del liberty straziato dai palazzinari, il Massimo, il Politeama,
le spaventosissime catacombe dei Cappuccini. La terza città che vedi è quella
che incontri. Palermo sono i palermitani. Se avete in testa stereotipi
meridionali, sicuramente sono fondati sui campani. Qui è tutta un'altra musica:
il panormita - con l'approssimazione di tutte le generalizzazioni - è più
segreto, più gentile, più tagliente, profondamente innamorato di una città che
spesso vorrebbe lasciare. È amore e odio, quello tra Palermo e i palermitani,
la città è una femme fatale seducente e perniciosa. Amante e mantide. Gli
incontri a Palermo sono importanti come i monumenti, capirete di più della
Sicilia bevendo una birra in una drinkeria che visitando il museo di arte
moderna. Io ho avuto fortuna, ho incontrato tante persone speciali. Tanino, lo
stigghiolaro della Vucciria, quello che all'imbrunire butta il grasso sulla
griglia per attirare col suo messaggio di fumo la clientela che poi soddisfa
con interiora, teste d'agnello, salsicce, scalogni, bistecche. Enzo Sellerio,
che sarebbe scomparso pochi mesi dopo, il più caustico degli intellettuali
cittadini, un uomo innamorato del bello e imbufalito per gli scempi del
cemento. Roberto Alajmo, lo scrittore che con eccentrica e certosina pazienza
ha raccolto tutte le storie dei pazzi di Palermo che raccontano la città meglio
di qualsiasi volantino turistico. Davide Enia - con cui abbiamo sofferto di
fronte a un match Milan-Palermo consolandoci con un'orata di due chili comprata
dal suo pescivendolo di fiducia al Capo -, il drammaturgo che ha smesso
d'essere drammaturgo perché Palermo è ingenerosa con il teatro (ora fa lo
scrittore, e con successo). Mimmo Alba, che s'occupa di fondi europei, che con
il suo motorino mi ha fatto scoprire le meraviglie della costa, da
Sferracavallo a Mondello, dall'Addaura a Capo Gallo. Amici recenti ma generosi
e golosi che m'hanno fatto gustare le tavole economicissime e saporitissime
della città, da Mafone a Rosanero, dal pane ca' meuza di Rocky allo sfincione,
da I Cascinari alla frittola, al quarume, ai babbaluci. Queste e tante altre
sono le città che vedrà chi arriva qui: Palermo è cangiante, sfaccettata,
difficile da codificare. Quello che ho capito - almeno così penso io dopo
averci passato settimane - è che non c'è niente da capire. Del resto,
l'ingrediente fondamentale del fascino non è forse il suo enigma?”
QUIMARIA LIBERATI
"As a former international
supermodel, Maria Liberati never dreamed that she would go from being a fashion
diva to a domestic diva. Ironically, while jet setting off to modeling
assignments around the world, Maria became closer to the simplicity of life and
food in the country setting of her family’s vineyard in the mountains of
central Italy. She began to experience the real tastes of food that she knew
from her childhood. An Award Winning
cookbook author and Celebrity Chef -her passion with food began at the
early age of 4, when she would accompany ‘nonno’ (grandfather) on his early
morning Saturday trips to the Italian Market in Philadelphia to pick out all
the fresh ingredients for the Sunday family meal. Years later, Maria was
spotted by international artist Sergio Terzi (known as Nerone) and was asked to
sit for a portrait at his studio in the Emilio-Romagna region of Italy. While
sitting for this portrait, the months lingered on and Maria found herself
spending more and more time at Nerone’s family farm nearby. During her time
there, she studied the art of making the famed Parmigiana-Reggiano cheese. When
the painting was finished, it was exhibited all throughout the world including
the Metropolitan Museum of Art where the painting and the artist were honored
at a special ceremony for the contributions of Italians to the World. Today,
Maria is considered one of the foremost experts on Italian Cuisine and culture,has
been called the Italian ’Martha Stewart’ (Celebrity Society magazine 06/06) and
is a frequent guest on radio, TV and national media features. She is frequently
called upon to be spokesperson for many
food and kitchen related companies to bring across their message of artisan,
fresh local products to her audience. She also serves as food consultant for new products. Maria is
frequently found cooking center stage at
many consumer and trade show events as
guest Celebrity Chef and designs corporate teambuiliding programs for Fortune
500 companies. As a professional speaker, Maria is asked to speak at many events on her success. The rest, as they say,
is history. She divides her time between her office and residence in the USA and Italy
where she writes her books and hosts specialty culianryadn wine programs at
some of Italy’s
most magnificent castles and vineyards. Maria’s
philosophy is to create recipes
that simply transform the freshest ingredients without changing their essential
flavors…”that is an art and cooking is
an art..a basic art”. For more tips on cooking, foods, style and decorating,
visit Maria’s blog where food meets art, travel and life!”
HERE
domenica 29 aprile 2012
MAURO BELLUCCI
“MAURO BELLUCCI Frequenta la Scuola Libera del
Nudo dell’Accademia di Belle Arti per la durata di 4 anni conseguendo
l’attestato finale e, in seguito, per la durata di 3 anni, la Sezione Pittura
della Scuola San Giacomo del Comune di Roma con relativo attestato. Diploma di
scuola superiore di 2° grado, ha frequentato la facoltà di Lettere indirizzo
Storia dell’Arte.
Studio: Via G. Cerbara, 76/A – 00144 ROMA. E-Mail: mauro-bellucci@libero.it” (l’opera qui
proposta è di MAURO BELLUCCI)
QUIKIEWIT
“Jobs Done Well - Just as a
rock is not shaken by a strong or sudden gust of wind, neither should we be
affected by praise or success. We must not be satisfied with our past
accomplishments and we should make every effort to improve and expand our
operations – but only in an orderly and beneficial manner…a company cannot
stand still for long – either it goes ahead or it slides back. - (Peter Kiewit,
1964)
Excellence. It is the
foundation of everything we do. What began in 1884 with two hardworking
brothers has grown into a Fortune 500 construction, mining and engineering
powerhouse. Kiewit’s ethical, forward-thinking workforce continues to build
upon the company’s reputation of safe, high-quality engineering. Consistently
ranked among the top five of the Engineering News-Record Top 400 Contractors,
our company is a leader in a variety of market sectors throughout North America
and, most recently, Australia.
As an employee-owned company, Kiewit’s assets are managed by the people who
know our work best. For us, business is personal. As our own stakeholders,
we’re invested in every project we take on. We continuously strive to build
high-quality work at the lowest cost. Our philosophy on safety is simple:
Nobody Gets Hurt. Knowing that one lapse in judgment can lead to catastrophic
events, the safety of the men and women on our job sites and the community that
surrounds our projects is our No.1 priority. Kiewit never stands still. Just as
our founders relentlessly chased their dream, we continue to chase new and
exciting opportunities, leaving in our wake a trail of jobs done well...”
The Broker by John Grisham (Dell Publishing Company)
“In his final hours in the
Oval Office, the outgoing President grants a controversial last-minute pardon
to Joel Backman, a notorious Washington
power broker who has spent the last six years hidden away in a federal prison.
What no one knows is that the President issues the pardon only after receiving
enormous pressure from the CIA. It seems Backman, in his power broker heyday,
may have obtained secrets that compromise the world's most sophisticated
satellite surveillance system. Backman is quietly smuggled out of the country
in a military cargo plane, given a new name, a new identity, and a new home in Italy.
Eventually, after he has settled into his new life, the CIA will leak his
whereabouts to the Israelis, the Russians, the Chinese, and the Saudis. Then
the CIA will do what it does best: sit back and watch. The question is not
whether Backman will survive--there is no chance of that. The question the CIA
needs answered is, who will kill him? ".
Oggi mangio da … n. 225: Ristorante Casal Di Gioia
“Un ristorante nato da un vecchio casale del '900, da un pizzico di speranza
e tanta voglia di realizzare quel sogno nel cassetto che ognuno di noi ha.
Situato alle porte di Amorosi, paesino che il tempo non ha cambiato, dai sapori
sani e genuini e a pochi passi dal fiume Calore, il casale si affaccia su di
una ricca pianura ricca di verde e di sole. L'amore per la cucina sana e l'uso
di prodotti genuini, danno vita a piatti di assoluta genuinità e pregio,
conservando e valorizzando le tradizioni che ci appartengono. Il più sincero
benvenuto ai nostri graditi ospiti e l'augurio di una buona permanenza.”
Il libro del giorno: La nuova edizione del Club Bilderberg di Daniel Estulin (Arianna Editrice)
“Scopri chi governa veramente l'Italia... nella seconda edizione aggiornata
del Club Bilberberg di Daniel Estulin”. Ecco finalmente la seconda edizione
aggiornata del libro che racconta la storia dell'organizzazione segreta più
potente al mondo. Potrai scoprire gli importanti protagonisti della vita
politica,finanziaria e industriale italiana ed europea che ne fanno parte, da
Mario Monti a Mario Draghi, dalla famiglia Agnelli a Romano Prodi e tanti
altri… Siamo davvero sicuri che vogliamo affidare il nostro futuro politico ed
economico a loro? Il Club Bilderberg presenta una delle più potenti e segrete organizzazioni
del mondo. Dal 1954, una volta all’anno, questo gruppo ristretto di persone si
ritrova per decidere segretamente il futuro politico ed economico dell’umanità.
Nessun giornalista ha mai avuto accesso alle riunioni che fino a poco tempo fa
si sono svolte presso l’Hotel Bilderberg, in una piccola cittadina olandese.
Nessuna notizia è mai filtrata da quelle stanze, anche se – come dimostrano le
pagine di questo libro – è durante questi incontri che vengono prese le
decisioni più rilevanti per il futuro di tutti noi. Risultato di un’indagine
serrata e pericolosa durata oltre 15 anni, l’impressionante inchiesta di Daniel
Estulin svela per la prima volta quello che non era mai stato detto prima,
rendendo noti i giochi di potere che si svolgono a nostra insaputa. Super
protetta dalle forze di polizia, la classe dirigente globale detta legge su
politica, economia e questioni militari. La dettagliata opera di Estulin
dimostra come il Club Bilderberg sia stato coinvolto nei maggiori misteri della
storia recente, dal Piano Marshall allo scandalo Watergate e come in questa
élite emergano le figure chiave dello scacchiere internazionale, presidenti
USA, direttori di agenzie come CIA o FBI, vertici delle maggiori testate
giornalistiche. Estulin colpisce questa organizzazione proprio dove fa più
male: la priva della segretezza, della discrezione e dell’ombra di cui si è
sempre servita e di cui necessita per attuare i suoi piani. Il Club Bilderberg,
tradotto in 50 lingue e diffuso in oltre 70 Paesi, è diventato in poco tempo un
bestseller internazionale, di cui è anche prevista la versione cinematografica.
IL PRIMO MAGGIO DI KURUMUNY 2012
Kurumuny in collaborazione con l’Associazione Follevola, l’Associazione
SottoTraccia e con il patrocino del Comune di Martano presenta la XI edizione del Primo Maggio.
La festa si svolge a Martano, in campagna, località Kurumuny, con una lunga
giornata tra germogli di vino e braci di canti selvatici e balli spargi-sale,
artisti extra-vaganti giocolieri di luce, diritti in mostra ai colori della
primavera. Il lavoro dovrebbe essere la festa di tutti perché “un uomo che vuol
lavorare e non trova lavoro è forse lo spettacolo più triste che
l’ineguaglianza della fortuna possa offrire sulla terra” (T. Carlyle).
IL PROGRAMMA - La giornata sarà scandita dalla musica, con la partecipazione
di molti artisti. PARTECIPERANNO
CICI CAFARO – suoni e canti popolari . Cici è un formidabile archivio di
repertori canori, improvvisatore magistrale di brindisi, di stornelli,
cantante, suonatore di armonica, autore di canzoni; e poi conoscitore dei
funghi e del bosco, amante della compagnia, mattatore instancabile nelle feste
e sul palcoscenico, narratore arguto e accattivante: e tutto questo, e altro,
gli appartiene oggi, non in qualità di ricordo, né come residuo del passato, ma
è parte integrante delle sue giornate, del suo modo di intendere la vita.
VINCENZO SANTORO e ANNA CINZIA VILLANI in Memorie della terra .
Nell’intreccio di musica tradizionale e racconto orale, un viaggio nella
memoria del lavoro nel Salento della prima metà del Novecento, dalla rivolta di
Tricase del 15 maggio 1935, con la feroce repressione di una manifestazione di
piazza delle tabacchine dello stabilimento Acait, all’occupazione del feudo
d’Arneo nel 1949-51, la più eclatante delle azioni intraprese dal movimento
sindacale e contadino.
KAMAFEI – etnomusica dal Salento. Le radici della tradizione salentina si
fondono con nuove sonorità, si allargano a nuovi orizzonti. All’interno della
musica del collettivo salentino si nota il profondo legame con la propria
tradizione e la propria terra, ma anche la necessità e la voglia di scoprire la
contaminazione con altre culture e altre esperienze musicali. Tutto si miscela
e diventa un vero e proprio stile, la pizzica tradizionale incontra le
tradizioni del mediterraneo, legandosi ai suoni moderni e a diversi stili:
reggae, dub, hip-hop, rock, flamenco-dub.
ANDREA PRESA e SANJAY KANSA BANIK con
intervento coreografico di MARISTELLA MARTELLA - Andrea Presa e Sanja Kansa
Banik (suonatore indiano di Tabla) parteciperanno con una performance musicale,
introdotta dalla presentazione di un documentario in fase di realizzazione dal titolo
Indo pizzica, che racconta l’incontro tra i due musicisti e la nascita
dell’album musicale omonimo. Il documentario è promosso dall’Associazione AXV,
con il contributo di Apulia Film Commission e il patrocinio di Ass.
Italia-India e il GAI (Giovani Artisti Italiani) con la collaborazione
dell’Agenzia Creativa Zowart. Performance di danza di Maristella Martella.
RADIOBELLAMÌ - Radiobellamì è
l’incontro e l’inizio di un nuovo cammino di due personaggi straordinari. DJ
Dario Bellezza e Mino Giagnotti “Cavallino”, cantore di musica tradizionale
salentina. L’intento è quello di fondere due esperienze musicali diverse legate
dal comune sentimento per la propria terra, il Salento. Le basi musicali si
mescolano con il rude canto e il tamburello e si concretizzano in un
esperimento sonoro e verbale dove si fonde il dialetto e lo stile musicale
ispirato al dubstep.
PAPA RICKY - È senza dubbio uno dei personaggi musicali che ha maggiormente
rappresentato lo sviluppo e il successo del reggae salentino. Sono passati
vent’anni da quando tutto ha avuto inizio e Papa Ricky è ancora presente nelle
produzioni salentine, con l’uscita del suo nuovo album da solista, Villa barca,
dove ci regala un viaggio di suoni tra i temi più attuali e dove i suoni sono
trattati come se fossero colori e sapori del Salento, miscelati con quelli
delle culture altre del mondo. L'album è pubblicato da Elianto, con l’occhio
attento di Treble Lu Professore ed è ricco di collaborazioni artistiche. La
produzione è firmata da Frank Nemola e Treble, che è presente anche con la sua
voce in alcuni brani del disco.
MAISON ROUGES - I Maisons rouges rientrano nel genere indie. Il gruppo,
composto da due chitarre, basso, batteria e voce, produce sonorità molto
ritmate e originate dalla musica new wave dei primi anni Ottanta, in particolar
modo quella inglese. La voce è il filo conduttore dei Maisons rouges. Il sound,
invece, ricco di contaminazioni e riferimenti musicali a diversi generi, non ha
una chiara connotazione. E questo fa dei Maisons rouges un progetto che è un
laboratorio aperto alle influenze musicali contemporanee – vi è in cantiere un
percorso che guarda all’elettronica – musica che cambia e si rigenera a seconda
degli stati d’animo. Il gruppo canta in francese, da qui il nome “case rosse”.
MUFFX - I Muffx nascono nel 2006 da un’idea di Luigi Bruno (anche
chitarrista di Opa Cupa, Zina) e Amedeo Ciricugno. Chitarre abrasive e suoni
spinosi si miscelano con ballate elettroacustiche: una rilettura personalizzata
di varie sfaccettature musicali. Il sound dei Muffx stordisce, colpisce dritto
e trascina in un immaginario che parte dalle devianti atmosfere dello stoner
rock, per intingersi di psichedelica e garage. Momenti di sano rock ruspante,
spazi folk–acustici, la solarità amara di certe melodie tradizionali del sud
Italia, e ancora linee vocali che sfiorano il pop adulto insieme a un corposo
omaggio alla psichedelia onirica. I Muffx sono: Luigi Bruno (voce/chitarra),
Alberto Ria (batteria), Gianna Greco (basso), Cristiano Colopi (chitarra).
L’INIZIATIVA
IL PESO DELLA CULTURA – Leggo per legittima difesa. (Woody Allen)
Per l’edizione 2012 Kurumuny presenta l’iniziativa “Il peso della cultura:
libri al chilo”. In occasione della festa del Primo Maggio sarà possibile
acquistare una sporta di libri al chilo. Per l’iniziativa sono state create dal
marchio B22 delle sportine ad hoc che saranno anche un simpatico gadget della
festa di quest’anno. In questo momento di crisi in cui più si avverte la
necessità di sapere, in questo Paese in cui tutto è effimero, Kurumuny vuol
ripartire dal peso dei libri, da una certezza che è quella fisica e materiale
del peso della conoscenza e dell’informazione perché chi legge ha un senso in
più, perché leggere rendere liberi, perché vogliamo che i libri siano compagni
irrinunciabili.
COME ARRIVARE - Kurumuny è sita nelle campagne di Martano (nei pressi
dell’uscita per Castrignano de’ Greci). Per trovarci seguire le indicazioni
presso tutti gli ingressi del paese.
(LA FOTO E’
DI Piero Marsili Libelli)
Per info
Uff. 0832801528
Mob. 3299886391
www.kurumuny.it • info@kurumuny.it
Su facebook: Kurumuny
Kurumuny è un luogo dell’anima, un luogo di memoria e trasformazione, dove
antichi valori umani e sociali convivono con la realtà contemporanea.
DENDOH
L'invincibile Dendoh (Gear Senshi Dendō), conosciuto come Gear Fighter
Dendoh, è un anime di 38 episodi trasmesso in Italia da Rai 2 nell'estate del
2004. La serie è stata ideata e diretta da Mitsuo Fukuda e sua moglie, Chiaki
Morosawa.
Obbedienza e libertà. Critica e rinnovamento della coscienza cristiana di Vito Mancuso (Fazi Editore)
Un vero e proprio manifesto della “teologia mancusiana”. Obbedienza e libertà
è una sintesi matura del pensiero di Mancuso e lancia un messaggio chiaro:
libertà e religione non devono più essere viste come alternative. Un “discorso
sul metodo” in presa diretta, fondato sul principio di coerenza e onestà invece
che su quello di autorità. Un libro che nasce dal disagio di Vito Mancuso di
vedere la propria Chiesa riproporre una verità non al passo coi tempi,
prigioniera di una visione superata del mondo e dell’uomo. Un discorso sul
metodo, non solo della teologia, ma anche e soprattutto della coscienza. Divisa
tra obbedienza e libertà, la coscienza cristiana (e non solo essa) è inquieta
come non mai, ed è alle sue inquietudini che questo nuovo libro di Vito Mancuso
si rivolge affrontando con chiarezza i nodi più importanti del dibattito
odierno: la verità e il potere, la religione al servizio della politica e il
principio di laicità, l'identità umana tra anima e coscienza, il destino finale
tra nulla ed eternità, il dialogo tra le diverse religioni e le diverse
spiritualità del mondo. I temi sono i grandi temi di Mancuso, la radicale
onestà intellettuale e il primato della vita, ma qui trovano un loro scenario
caratteristico che distingue questo libro dagli altri: il delicato rapporto tra
il potere ecclesiastico e la verità. Partendo dal motto caro a Martini, “pro
veritate adversa diligere” (ovvero essere contenti delle contraddizioni), il
teologo della vita autentica ci spiega come la “verità autentica” non sia
qualcosa di statico, di ricevuto in eredità, ma qualcosa a cui si arriva per
contrarietà. In un corpo a corpo con l’ortodossia, Mancuso si dichiara contento
delle contraddizioni, esprimendo così il suo amore per la vita. Il pensiero di
Vito è come sempre antinomico e non dicotomico, analogico e non oppositivo.
Vito Mancuso, teologo, docente di Teologia presso la Facoltà di Filosofia
dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano dal 2004 al 2011 ed
editorialista de “la
Repubblica”. Oltre ad articoli su riviste specializzate, alla
partecipazione ad opere collettive (tra cui: Che cosa vuol dire morire. Sei
grandi filosofi di fronte all’ultima domanda, a cura di Daniela Monti, Einaudi
2010, con R. Bodei, R. De Monticelli, G. Reale, A. Schiavone, E. Severino), tra
le sue opere più recenti ricordiamo i bestseller La vita autentica (Raffaello
Cortina, 2009), Disputa su Dio e dintorni, con Corrado Augias (Mondadori,
2009), L’anima e il suo destino, con la prefazione di Carlo Maria Martini
(Raffaello Cortina, 2007) e Io e Dio. Una guida dei perplessi (Garzanti, 2011).
Con Elido Fazi dirige la collana di libera ricerca spirituale “Campo dei
fiori”. Presso una delle più prestigiose case editrici accademiche tedesche è
stato pubblicato di recente un saggio sul suo pensiero: Corneliu C. Simut,
Essentials of Catholic Radicalism. An Introduction to the Lay Theology of Vito Mancuso.
venerdì 27 aprile 2012
ANGELO BELLOBONO
“Angelo Bellobono - “Effimero e
temporaneo cerco tra gli altri protesi per continuare ad esistere”
Dal passato di sciatore professionista, allenatore e freerider riemergono
nebbie, corpi e territori congelati e poi sciolti, velocità e instabilità;
ritornano gli immensi spazi della Patagonia o delle Alpi in balia di nature estreme,
che cambiano e modificano ogni certezza, ogni riferimento e abituano alla
differenza, all’ironia e alla paura. Allo stesso modo gli anni dei centri
sociali e delle fanzines, diventati poi gli uni centri benessere o club e le
altre riviste glamour, rivelano i processi di assimilazione e
istituzionalizzazione delle subculture e delle ideologie. Dopo le esperienze
graffitiste e installative dei primi
anni 80/90 e la laurea in Scienze Motorie nel 1988, iniziano anni nomadi che lo
portano a vivere prima in Francia a
contatto con artisti agli antipodi tra loro come Bertrand Lavier e Robert
Combas, poi in California tra Liza Lou, Bill Viola, Bedia e Peter Halley. Nel
2000 rientra in Italia, a Roma, dove vive circa 6 mesi l’anno, il resto del
tempo lo trascorre a New York. Fin dall’inizio della sua attività, Bellobono,
ha sempre posto l’uomo e il territorio al centro della sua ricerca, che
evidenzia il difficile rapporto di appartenenza e identità, intesa non solo in
senso socio culturale, ma anche geo-biologico. I meccanismi in cui la
biochimica si traduce in comportamenti ed emozioni è il filo conduttore dei
suoi dipinti, dei video e delle azioni performative. Un senso di drammatica
ironia pervade così dai sui ritratti, persi in un biancore accecante, o in uno
scuro mare di petrolio, liquidi e solidi allo stesso tempo, concettualmente
instabili e temporanei, appesi al loro chimico senso di precarietà biologica.
Essi svelano il continuo sforzo compiuto nella ricerca di un’identità e di un
luogo in cui collocarsi, un continuo congelamento e scongelamento di esistenze
celate o negate e di un benessere ideale. Bellobono dà forma e fisionomia a un
campionario di emozioni, trends e comportamenti che appartengono ad ogni essere
umano e nei lavori più recenti, indagando gli sforzi migratori, le comunità e
le controculture, questa indagine è
tornata a coniugare ancora la pittura
con la performance e il video. Così donne body builders che si allenano con
ragazzi anoressici (Cardiofrequenze 1999), programmi di allenamento dei marines
nei centri wellness alla moda (Body life program 2003), icebergs alla deriva
come nazioni, protetti da eserciti di soldatini di civiltà diverse (Temporary
civilization 2006), migranti che pedalano su bike da spinning illuminando con
l’energia prodotta una scritta che richiama al benessere (Chist’è o’ paese d’ò
sole, Fondazione Volume-Union 2008) o spostano casse di frutta per svelare il
loro ritratto, ricontestualizzando l’identità in un nuovo territorio (from
ecuador to rome, Wunderkammern 2009), postpunk in un ipotetico centro sociale
che diventa ironicamente un elegante centro benessere praticano il pilates e lo
yoga con le note di “god save the queen” che diventa un mantra new-age (Lowlife
wellbeing center – Changing Role 2009, Lowereast life – Envoy Gallery NY 2009,
Eastside – Biasa ArtSpace Bali 2010), africani alle prese con blocchi di
ghiaccio, archivi di memoria ed identità che si sciolgono sulla pelle
(Afrika(n)ice, 2010-2011), mediocrità dilagante e libertà negate partendo da
John Stuart Mill (About freedom e Decimate mediocrity, 2010 e 2011). Tra le
principali mostre collettive il Premio Lissone del 2002, Futuro Italiano al
Parlamento Europeo, Arterritoty alla Centrale Museo Montemartini di Roma, TEC
alle Scuderie Aldobrandini di Frascati. Nel 2005 vince il Premio Celeste per la
pittura, partecipa alla mostra presso il Museo di Roma Pasolini e Roma. Nel
2007 è invitato a partecipare alla mostra itinerante On The Edge of Vision al
Victoria Memorial Hall di Kolkata e nei Musei di Arte moderna di New Delhi,
Mombay, Kolkata. Nel 2008 è invitato alla XV Quadriennale di Roma, presso il
Palazzo delle Esposizioni di Roma e a Experimenta nella collezione del
Ministero degli Esteri. Nel 2009 partecipa all’evento Gustovagando presso il
Museo Macro Future di Roma e alla mostra I_D Intersecting identities nel Museo
Halles de Saint Gery di Bruxelles. Nel 2009
è invitato alla Wunderkammern di Roma nella mostra Titled Untitled. Nel
2010 partecipa alla mostra Impresa
Pittura presso il CIAC Centro Internazionale per l’Arte Contemporanea di
Genazzano. Nello stesso anno è invitato al Museo d’arte moderna del Cairo nella
mostra Under the italian eyes. Hanno scritto di lui Nicola Davide Angerame,
Lorenzo Canova, Manuela De Notariis, Micol Di Veroli, Alessandro Facente,
Francesca Franco, Raffaele Gavarro, Pericle Guaglianone, Gianluca Marziani,
Angel Moya Garcia, Sabrina Vedovotto, Alessio Verzenassi.” (l’opera qui
proposta è di Angelo Bellobono)
PARKER HANNIFIN
With annual sales exceeding
$12 billion for fiscal year 2011, Parker Hannifin is the world's leading diversified
manufacturer of motion and control technologies and systems, providing
precision-engineered solutions for a wide variety of commercial, mobile,
industrial and aerospace markets. The
company's products are vital to virtually everything that moves or requires
control, including the manufacture and processing of raw materials, durable
goods, infrastructure development and all forms of transport. Traded on the New
York Stock Exchange under the symbol "PH," Parker is strategically
diversified, value-driven and well positioned for global growth as the industry
consolidator and supplier of choice.
Shopaholic Takes Manhattan by Sophie Kinsella (Dell Publishing Company)
“ - This expensive, glossy
world is where I've been headed all along. Limos and flowers; waxed eyebrows
and designer clothes from Barneys. These are my people; this is where I'm meant
to be - Becky Bloomwood
Universally beloved by
readers, Sophie Kinsella's national bestseller, Confessions of a Shopaholic,
introduced the irrepressible one-woman shopping phenomenon, Becky Bloomwood.
Now, in this hilarious follow-up, Becky and her credit cards are headed across
the Atlantic.... With her shopping excesses
(somewhat) in check and her career as a TV financial guru thriving, Becky's
biggest problem seems to be tearing her entrepreneur boyfriend, Luke, away from
work for a romantic country weekend. And worse, figuring out how to "pack
light." But packing takes on a whole new meaning when Luke announces he's
moving to New York
for business-and he asks Becky to go with him! Before you can say "Prada
sample sale," Becky has landed in the Big Apple, home of Park
Avenue penthouses and luxury department stores. Surely it's only a
matter of time until she becomes an American TV celebrity, and she and Luke are
the toast of Gotham society. Nothing can stand
in their way, especially with Becky's bills miles away in London. But then an unexpected disaster
threatens her career prospects, her relationship with Luke, and her available
credit line! Shopaholic Takes Manhattan-but
will she have to return it? ".
Oggi mangio da … n. 224: Ristorante Lido Azzurro
“Il Ristorante "Lido
Azzurro" è affacciato sul suggestivo e pittoresco porticciolo di Amalfi,
città marinara che ha da sempre intrecciato la sua storia millenaria con il
mare, la pesca e la navigazione. Ad appena due passi dal centro storico, è un
terrazzino privilegiato da cui godere a pieno delle esclusive bellezze naturali
della Costiera Amalfitana e, al tempo stesso, assaporare i piatti tipici della
tradizione locale, riscoprendo in ogni pietanza i profumi, i colori, le
sensazioni e le emozioni di questa terra incantevole dall'illustre passato.”
Il libro del giorno: IL SOFFIO DELLA COSCIENZA DI CLAUDIO GUARINI (YOUCANPRINT)
Una storia che potrebbe far crollare le tue certezze, le tue credenze, le
tue idee.. tutto ciò a cui sei attaccato per paura di perderle… tutto ciò da
cui dipendi... Hai preso un treno quando sei nato. E proprio mentre viaggiava
sul binario della tua esistenza è stato a tua insaputa deviato, attraverso
tutta la serie di condizionamenti ricevuti, in una direzione corrotta, ossia in
quella di una personalità e di un ego che non solo non rispecchiano ciò che sei
realmente, ma innescano automaticamente una serie di meccanismi che si
manifestano in un dialogo interno incessante che si finge te, che si finge un
pensiero reale, CREANDO UNA PRIGIONE PER LA TUA MENTE e per il tuo
Essere. Se crederai o meno a questa storia che ho vissuto, sarà solo un tuo
problema. Fa ciò che credi. Se ti scandalizzi nell'immaginare satana che rivela
la verità su di sé in una chiesa, oppure nel vedere Gesù che, in un ristorante
insieme a me e ad un transessuale, mi consiglia come diventare Cristo e
risorgere, se vuoi continuare ancora a credere nell'illusione del tempo, se ti
preoccupi di cosa la gente pensa di te, allora puoi anche gettare questo libro o
darlo a chi è meno condizionato di te. Ogni capolavoro autentico ci parla con
il linguaggio dell'anima. Ogni vita è unica ed irripetibile. È giunto il
momento di scrollarci di dosso tutta la spazzatura di convinzioni,
condizionamenti, paure, sensi di colpa, lamentele e credenze imposte
dall'esterno. Noi stessi siamo la vittima, il carnefice e il giudice. È ora di
gettare la moltitudine di maschere, di denudarsi del tutto e di rimanere con
l'unico reale vestito che si veste di se stesso: l'ANIMA!
Franco Quinto. Commedia di una banca, di Friedrich Durrenmatt, traduzione di Aloisio Rendi (Marcos y Marcos). Intervento di Nunzio Festa
Sappiamo sempre meglio che le banche sono il malessere della società.
Producono morti reali. Dalla morte dell’economia. Garantiscono illegalità etica
diffusa, le banche. Ma lo spettacolo teatrale di Friederich Durrenmatt, “Franco
Quinto”, commedia che oggi ci torna con un testo finalmente giunto in Italy –
per chi non possiede l’edizione svizzera dell’86 – è il racconto, paradossale
fino a un certo punto, di tutto ciò. Franco Quinto e la moglie Ottilia, eredi
d’una immortale dinastia di banchieri, ne inventano di tutte e di più per far
sopravvivere, si fa per dire, la stirpe. Da due secoli ingannano, falsificano,
e addirittura uccidono pur di far profitti e nascondere le loro tremende
nefandezze. E’ tornare indietro non è possibile. La Banca deve vincere e
vincerà! Se il premiato autore del recentemente pubblicato in Italia e anche
questo da Marcos y Marcos, “Romolo il grande”, fu acclamato all’uscita di
questa ovviamente immortale opera, capolavoro assoluto del farsesco e
dell’assurdo ma non troppo, oggi sarebbe osannato dalla parte dei medium che
cercano d’inviare criticità alla finanza. “Il rilancio di Franco Quinto – dice
giustamente l’editore nel presentare il libro - ha coinciso con l'esplosione
dei recenti scandali che hanno scosso le banche (e i risparmiatori) di mezzo
mondo”, infatti. Epperò le ambientazioni inventate dalla penna del drammaturgo
e scrittore svizzero, non è nel loro contenuto ideale che danno l’interesse più
grande. Perché è nella poesia dei soggetti della scena che rintracciamo, non
bisogna scordare, il ‘plusvalore’. Dove il gioco tra “cori” ed “Egli”
raggiunge, in effetti, la vetta più altra della drammatizzazione. Mentre,
appunto, gli affondi e le sferzate da anarchico, oggi da persona dotata di
buonsenso, sono il motivo centrale, il corpus della grande, anzi immensa
scena.
DEVILMAN
« Non sono Amon! e non sono più Akira! Sono Devilman! Un umano che ha acquisito i poteri di un demone, per distruggervi tutti! » (Dall'OAV Devilman - La Genesi )
Devilman (Debiruman) è un celebre manga di Go Nagai, il MAESTRO Go Nagai
Graziella Gardini (Direzione Sea Marconi Envirotech Italia) consiglia: Coriandoli nel deserto di Alessandra Arachi (Feltrinelli)
Ha perso la gloria e la fama, che sono andate tutte a lui, l'amico fraterno.
Il premio Nobel per la fisica. L'inventore dell'energia atomica. Enrico Fermi.
Forse sarebbe bastato poco per condividerle. Ha perso anche l'amore, quello per
lei. L'unica ricercatrice del gruppo di via Panisperna. La donna che saliva e
scendeva dagli aerei come dalla sua bicicletta. Nella Mortara. Forse sarebbe
bastato un attimo per averlo. È il giugno del 1969 quando dal suo letto
d'ospedale Enrico Persico ripercorre il tracciato della sua esistenza vissuta
all'ombra del genio. Schiacciato dal peso del genio. Non si può competere con
il più grande scienziato del Novecento quando si ha la sventura di fare lo
stesso mestiere e, ironia del destino, di averne pure lo stesso nome. Da quel
letto vediamo Persico inseguire la speranza e l'ambizione, e sentiamo il
destarsi di una voce, di segrete accensioni, di timidi stupori, di malcelati
rimpianti: la sua è la storia di un eterno secondo, sullo sfondo di un teatro
umano irrimediabilmente più grande di lui. Col passo del romanzo, in un
frenetico andare e venire del tempo, Alessandra Arachi ci racconta i coriandoli
della vita di un uomo.
LILLO BARTOLONI
“LILLO BARTOLONI (1948, Roma) Bartoloni appartiene alla generazione di
artisti Romani che oggi è intorno ai cinquanta, generazione che non ha mai
presentato una profonda uniformità. Ma come dichiarato da Cesare Vivaldi,
allora direttore dell'Accademia delle Belle Arti di Roma, Bartoloni ha sempre
avuto un posto isolato come unico appassionato dell'Art Brut del francese
Dubuffet, sviluppando da subito un tocco molto personale. I suoi dipinti
filtrano la realtà in immagini essenziali, in oggetti, creature, qualsiasi
aspetto che rappesenta in maniera non convenzionalmente gravitazionale. Il suo
precoce contatto con i malati mentali nei giardini dell'Ospedale Psichiatrico
Santa Maria della Pietà diretto dal padre (dove giocava aspettandolo con la
madre per portarlo in macchina a casa) lo hanno affascinato e hanno costruito
la sua sensibilità artistica in un mondo simbolico speciale di silenzio, gioco
e ironia. Una delle sue prime mostre si intitolava Mattoni su un gioco di
parole a loro dedicato come tali e come pesi della società. La famiglia voleva
per lui una vita da avvocato e così oltre alla facoltà di legge, frequentava
contemporaneamente l'Accademia e lo studio del veneto Enrico de Tomi, pittore
astratto. A meno di vent'anni ha partecipato su invito alla Biennale di Roma e
del Lazio e viene premiato tra i migliori pittori giovani. Bartoloni nella sua
carriera ha sviluppato oltre che su tela, i suoi temi anche su mezzi diversi
come nell'esperienza denominata Metagrafica tra pittura e fotografia, ha
dipinto su perspex e tuttora dipinge su forme originali di ceramica. Ha sempre
amato viaggiare . Nel 1971 vive a Parigi dove entra in contatto con artisti
dell'avanguardia internazionale postsessantotto. A Parigi tiene la sua prima
personale in una galleria off. Combina e ricombina i sui temi in modo molto
riconoscibile da mondi reali o letterari, o cinematografici con cui entra in
contatto. I suoi viaggi gli hanno ispirato un lungo periodo in cui nei quadri
dipingeva deserti e cammelli, una serie è stata intitolata "Camera con
vista", il mare dell'amata Gaeta con il suo castello borbonico e le
barchette sospese pilotate da strani personaggi è stato un lungo tema. Dal 1996
la lettura dei romanzi del premio Nobel Isaac B.Singer con l'incontro del mondo
yiddish in essi vivacemente raccontato, e la conoscenza di Cracovia, città in
cui tale mondo è ancora respirabile e dove ha tenuto due mostre personali (una
nel Museo jagellonico e l'altra nel Centro Giudaico) lo hanno portato a
dipingere solo di quella realtà particolarissima. I critici italiani hanno
catalogato lo stile di quest'ultima fase come "corrente neo
espressionista". Sicuramente la pittura è il suo genere prevalente, ma
negli anni ha spesso lavorato come scenografo teatrale, e ultimamemente sul
tema yiddish.” (l’opera qui proposta è di LILLO BARTOLONI)
QUI
Iscriviti a:
Post (Atom)
I prodotti qui in vendita sono reali, le nostre descrizioni sono un sogno
I prodotti qui in vendita sono per chi cerca di più della realtà
Cerca nel blog
Warhammer | Blood Angels Mephiston
PUBBLICITA' / ADVERTISING Mephiston è una figura leggendaria all'interno dell'universo di Warhammer 40.000, venerato come Bibli...
-
Di cosa siamo veramente responsabili? Qual è il margine di libertà delle nostre azioni, anche di quelle che crediamo dipenda...
-
AGNESE MANGANARO live support a SARAH JANE MORRIS Nelle due prossime date italiane del Tour europeo di SARAH JANE MORRIS, la nota jazz singe...