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domenica 27 novembre 2011

FRANCESCAV.COM
















“Sono una blogger di Roma, ed ho aperto FrancescaV il 26 maggio 2005 alle 11.25 sulla piattaforma Splinder, ispirata da mesi di letture appassionate su diversi blog che ancora seguo. Dopo un anno e mezzo, all’inizio del 2007, sono arrivata qui, su un mio dominio e un mio spazio, gestito con WordPress. Un bel traguardo ottenuto da cui sono ripartita. In tutto questo tempo ho pubblicato ricette, spunti, notizie, quasi tutti i giorni, con un seguito di persone che è cresciuto di pari passo, e che tante volte mi dà la carica e lo stimolo per continuare e ripartire. Condividere questo viaggio attraverso il blog con chi mi segue è per me il segreto della soddisfazione che traggo dall’impegno che metto ogni giorno in questo progetto, per trarne sempre nuovi spunti, nuove passioni e nuovi interessi da coltivare. Divertitevi!
Perché un foodblog?
FrancescaV è nato nel 2005 come un classico diario condito di vari argomenti. Il passaggio verso il cibo è avvenuto gradualmente, un po’ per volta, seguendo l’evolversi dei miei interessi, ed è divenuto il mio diario personale per eplorare il vasto mondo della cucina, delle ricette, del cibo. Un osservatorio che mi ha permesso e che mi permette ogni giorno di avvicinarmi a nuovi sapori, a nuovi ingredienti, a nuove realtà culturali che il cibo rappresenta, e che mi aiuta ad arricchire la mia sensibilità culinaria e le mie percezioni a tavola.
Cosa è per te cucinare?
Per me cucinare è sperimentare, provare, assaggiare, modificare, inventare, divertirsi. E vi assicuro che anche in una cucina di casa come la mia si può fare tutto questo e anche di più.
Cosa pensi del binomio cucina-blog?
Io sono una grande entusiasta del web, che vivo sia come passione personale che professionale. E aver potuto legare questo alla scoperta quotidiana della cucina si è rilevato per me uno strumento eccezionale di espressine e di comunicazione. Penso che la cultura alimentare che si trova nei foodblog sia di aiuto a tutti a trovare e provare nuovi stimoli in cucina e a tavola.
Cosa hai imparato da quando hai aperto FrancescaV?
Potrei fare una lista di cose lunghissima, ma vi farò un sunto. La cosa più importante che ho imparato è stato riuscire a tirare fuori da me quello che pensavo, desideravo e volevo fare. E lo continuo ad imparare ogni giorno. Il passo successivo che ho sperimentato è stato quello di riuscire ad esprimermi sia con le parole che con le immagini. Ed in più, in questo viaggio che il blog rappresenta, faccio ogni volta nuove esperienze, entro in contatto sempre con persone nuove, con nuove cucine da assaporare, con nuovi odori da catturare, imparando a conoscere tante storie di vita che camminano parallele alla mia.
Cosa continueremo a trovare su FrancescaV?
Spero che l’osservatorio di FrancescaV sul mondo del cibo si ampli sempre di più, grazie anche alle collaborazioni e ai contributi esterni che continuamente creo. Sicuramente troverete sempre ricette nuove, spunti per arricchire il proprio bagaglio culinario, curiosità interessanti e quello che mi auguro è che vi divertiate sempre a passare di qua.
Come ti possiamo contattare?
Nulla di più facile! Scrivetemi a francesca@francescav.com. Ciao!”



sabato 26 novembre 2011

IN HARSH LIGHT















"Founded in 2009, In Harsh Light is a blog that focuses on independent and mainstream film; alternative music; alternative thinking; and various forms of multimedia art, with occasional forays into the more bizarre topics that populate the minds of various fringe movements and subcultures.  While it began as a scattergun site that binged on consumer tech; mobile OS quirks; “apps”; miscellaneous musings; and anti-GOP quips, it relaunched on November 15, 2011 to cast a harsher light on the arts with a more unidirectional purpose.  Shotgun mic in place of the scattergun, if you will. Not to sound narcissistic, but:  Read us, visit us and comment often.  We’d love to have you (not in the Hannibal Lecter sort of way, either)."

HERE

Il libro del giorno: Filosofia Cosmica del Pensare e dell’Agire di Ivonne Bassoli (Youcanprint)





















Questo breve saggio racchiude in sé la rifiutata consapevolezza di un mondo, quello Celeste-cosmico, che timidamente cerca di affiorare nella mente di ognuno, ma che solo pochi, nell’attuale realtà del viver quotidiano, ne danno libero accesso. E’ un mondo infinito, ampio nel suo Essere, complesso nelle sue legislature, ma, se interiorizzato nella sua vera essenza del ‘sapere’ e del ‘sentire’, dà campo libero ad un’ascesa spirituale tale da avvicinare lo Spirito a quell’amore universale cosmico, che è la chiave di apertura dell’Eccelso, inteso come il raggiungimento del vertice più elevato della perfezione. Nell’estrinsecare un mondo, noto a quei pochi Iniziati od Eletti, che, abbandonato il pragmatismo nel tempo del loro vissuto terreno, hanno saputo dare ascolto alle proprie vibrazioni ed emozioni, pervenendo alla realtà cosmica, non si poteva tacere su pensieri, dolci, incisivi, poetici e sublimi, di quel tessuto celeste, che è quello Angelico.

Ivonne Bassoli, nata a S. Benedetto Po (MN), insegnante di Storia dell’Arte ed Arti Figurative. Esperienze pittoriche e di sculture cromatiche, usa il colore come messaggero del Mondo Celeste e Cosmico. Improntata negli ultimi anni a relazionarsi con il Cielo, darà prova di esso con successive pubblicazioni. Mediatrice Cielo-Terra.

ANFINSENART


















“Carol Fort Myers, FL, United States - Grandfather was a school teacher. And during my sixth grade year, he was my school teacher. Through his eyes and his remarkable gift for teaching the subjects he loved, I developed a keen appreciation for nature. All grandpa’s stories were “hands-on” and part of a grander scheme, as he explained how important each harmless creature was in the cycle of life and to the success of his own garden. A garden that his granddaughters loved well and explored often.Grandpa fed me an endless supply of memories and enough visual pictures to keep me painting and drawing for a lifetime. Formal art classes and my own experimentation provided the backdrop, along with a free-lance writing career that merged in this blog.Please explore and enjoy my “brush” with God..”




THE BARBARIAN NURSERIES By Héctor Tobar (Farrar, Straus and Giroux)
























“The great panoramic social novel that Los Angeles deserves—a twenty-first century, West Coast Bonfire of the Vanities by the only writer qualified to capture the city in all its glory and complexity. With The Barbarian Nurseries, Héctor Tobar gives our most misunderstood metropolis its great contemporary novel, taking us beyond the glimmer of Hollywood and deeper than camera-ready crime stories to reveal Southern California life as it really is, across its vast, sunshiny sprawl of classes, languages, dreams, and ambitions. Araceli is the live-in maid in the Torres-Thompson household—one of three Mexican employees in a Spanish-style house with lovely views of the Pacific. She has been responsible strictly for the cooking and cleaning, but the recession has hit, and suddenly Araceli is the last Mexican standing—unless you count Scott Torres, though you’d never suspect he was half Mexican but for his last name and an old family photo with central L.A. in the background. The financial pressure is causing the kind of fights that even Araceli knows the children shouldn’t hear, and then one morning, after a particularly dramatic fight, Araceli wakes to an empty house—except for the two Torres-Thompson boys, little aliens she’s never had to interact with before. Their parents are unreachable, and the only family member she knows of is Señor Torres, the subject of that old family photo. So she does the only thing she can think of and heads to the bus stop to seek out their grandfather. It will be an adventure, she tells the boys. If she only knew . . .
With a precise eye for the telling detail and an unerring way with character, soaring brilliantly and seamlessly among a panorama of viewpoints, Tobar calls on all of his experience—as a novelist, a father, a journalist, a son of Guatemalan immigrants, and a native Angeleno—to deliver a novel as broad, as essential, as alive as the city itself.”

OGGI MANGIO DA … 79: RISTORANTE MAGNOLIA (Viale Trento 31, angolo Via Mario Angeloni, Cesenatico)



















“Si innesta sulla tradizione gastronomica locale per esplorare altri mondi e modi di valorizzare le materie prime, con saggezza e creatività. Magnolia Ristorante offre agli ospiti il piacere di gustare sapori integri e accostamenti armonici, piatti studiati ma non troppo, che sorprendono il palato e la vista. E’ il Ristorante di Alberto Faccani. Un luogo di ricerca ed equilibrio, che accoglie l’ospite con un servizio gentile e una sobria eleganza, in ambienti intimi e avvolgenti, luminosi di giorno, romantici la sera. Aperto nel 2003 a Cesenatico, in Emilia Romagna, ha conquistato il plauso dei gourmet e convinto il palato della critica. Spirito creativo e ricerca continua dello Chef rendono l’esperienza al Magnolia una scoperta appassionante e ricca di stimoli. “Condotto da Alberto Faccani, Jeunes Restauraters d’Europe, Stella Michelin, il Magnolia è un luogo di piacere, dinamico e fresco, dal respiro internazionale”.
ALBERTO FACCANI - Da piccolo voleva fare il cuoco, oggi l’instancabile Alberto Faccani, mebro dei JRE, festeggia cinque anni di Stella Michelin. L’Anima pulsante del Magnolia è Alberto Faccani. Tante ore trascorse ai fornelli non hanno affievolito la sua passione, à rebours, hanno alimentato la curiosità, la ricerca continua in cucina e sulla materia, sui libri e in giro per il mondo. Instancabile Chef e membro dei Jeunes Restauraters d’Europe, Alberto Faccani si prende cura di tutti gli aspetti del suo Ristorante, dalla selezione delle materie prime alla scenografia del piatto, dalla panificazione alla pasticceria. Nelle sue creazioni più che evocazioni dei maestri, si nota la volontà di crescere, imparare, sperimentare, per stupire se stesso prima ancora dei suoi ospiti. Fra i maestri, Ferran Adrià per le sperimentazioni tecniche e le sofisticate tecnologie di cucina, Massimiliano Alajmo per lo studio del prodotto e della sua più intima essenza, la mamma e la nonna.”


THE INQUISITR



















“The Inquisitr offers a constantly updated mix of the latest stories to hit the web, covering a diverse spectrum of topic areas including technology, news, sport, entertainment and offbeat stories. Founded in May 2008, The Inquisitr has grown from humble beginnings to become a top 3,000 (2833) web site in the USA (according to Alexa) and one of the worlds most popular blogs (Currently #32 for Gaming and #58 for Celebrities according to Technorati.) The Inquisitr was sold in late May 2011 three years after its inception after the sturdy and successful leadership of Duncan Riley who took the site from its humblest beginnings to the success story it has become. The Inquisitr is a young site compared to most other leading sites, but our unique mix of talented writers means that we will continue to achieve even better results. The Inquisitr stands now poised to take on the internet with only the hottest trends and the latest of stories.
If you’re interested in advertising on The Inquisitr, details are available here. For any other queries please email editor@inquisitr.com




BELLA CIAO


















“Attraverso successive trasformazioni del testo, Bellaciao divenne prima una canzone di lotta delle mondine della Val Padana, poi un canto di protesta contro la I guerra mondiale e infine la canzone simbolo della Resistenza italiana, notissima anche fuori dei confini della Penisola. Collettivo Bellaciao, dunque, per indicare la volontà dei suoi militanti di ispirarsi, praticandoli, ai valori della Resistenza italiana ed europea, cioé quelli dell’antifascismo, della democrazia diretta, del diritto all’indipendenza dei popoli da ogni sfruttamento coloniale e neocoloniale, nel rispetto dell’uguaglianza fra etnie, religioni e culture diverse e del rifiuto della guerra per risolvere le controversie internazionali. In considerazione della volontà del Collettivo di collocarsi sul terreno della sperimentazione politica, della ricerca di vie nuove in uno spirito di attualizzazione, trasformazione e rifondazione dei principi sopra delineati, questa breve presentazione del Collettivo costituisce una prima bozza di un documento che sarà perennemente aperto ai contributi, alle modifiche, agli arricchimenti che la pratica dei suoi militanti suggerirà. Attraverso il sito Internet bellaciao.org, esso coltiva un progetto politico-culturale che comprende molteplici aspetti, che sinteticamente qui indichiamo:
1. Informare sulla partecipazione del Collettivo a manifestazioni, dibattiti, trasmissioni radiotelevisive, iniziative culturali e musicali e far conoscere le sue idee.
2. Diffondere a Parigi e nel suo territorio i documenti più significativi della sinistra antagonista italiana e francese;
3. Mettere a disposizione un’agenda aggiornata delle manifestazioni che settimanalmente si svolgono a Parigi sui temi principali della lotta politica e sindacale in Francia, della lotta contro la guerra, della lotta per i diritti dei migranti;
4. Informare gli italiani residenti a Parigi delle visite in Francia di rappresentanti di Berlusconi per trasformare tali visite in altrettante occasioni per denunziare le aberrazioni istituzionali e politiche della sua "squadra"- nella quale le pulsioni autoritarie, il liberalismo affarista, l’impunità legale, la xenofobia, il nazionalismo, la propaganda razzista, l’apologia del fascismo, il disprezzo delle minoranze, gli ardori bellicisti coesistono con il monopolio dell’informazione, l’illegalità diffusa, l’attacco ai diritti economici e sociali acquisiti, la repressione della contestazione, la violazione dell’articolo 11 della Costituzione - e combattere ogni possibile permeabilità in ambito europeo della politica dell’attuale governo italiano.
5. Offrire la consultazione di una rassegna della stampa italiana ed estera;
6. Informare della pubblicazione di quei libri che approfondiscono le questioni essenziali della politica e dell’economia, della storia e della società italiana e francese;
7. Tenere a disposizione di quanti sono interessati ad effettuare ricerche archivi ricchi di materiale di indagine;
8. Aprire a chi é interessato spazi di discussione on line e di approfondimento mediante links;
9. Ospitare le lettere dei frequentatori del sito.
10. Mettere a disposizione uno spazio per la pubblicazione quotidiana di articoli e riflessioni sui problemi interni ed internazionali
Si tratta di obiettivi parziali, che non hanno la pretesa di collocarsi al livello di quelli che si porrebbe un partito. Ma é proprio grazie al basso profilo di tali obiettivi che il Collettivo, che é una struttura di movimento, aspira all’adesione di un numero di militanti molto maggiore di quello che aderirebbe ad un partito.
Il Collettivo, che aderisce al Forum Sociale Europeo, risponde ad un bisogno di massima unità, contro ogni divisione e strumentalizzazione, fra donne e uomini di generazioni diverse che lottano per il conseguimento di obiettivi specifici che la loro pratica sociale di volta in volta propone. Il raggiungimento di tali obbiettivi aumenterà, ne siamo convinti, la fiducia dei militanti nelle proprie forze, nella possibilità di un cambiamento della società globale e radicale.
Il Collettivo aspira a divenire una scuola di lotta e di autoformazione ed una palestra di democrazia. L’esistenza del Collettivo non é concorrenziale a quella dei partiti che, su un piano più alto e globale, si ispirano agli stessi valori, ma intende offrire il suo contributo per impedire che essi si riducano ad un’attività puramente propagandistica ed elettorale, continuando per quella china che ha loro alienato la simpatie e la fiducia di masse crescenti di aderenti, soprattutto delle giovani generazioni.
Il Collettivo sostiene che i partiti possono imparare dai movimenti, che é proprio militando nei movimenti che tanti compiono un salto dalla parzialità al piano del politico. Nei movimenti la presa di coscienza sull’insufficienza della militanza esclusivamente movimentista prima o poi attraversa gran parte degli attivisti.
Il Collettivo intende contribuire a sviluppare il contatto con altri movimenti, per integrare i suoi militanti ad una visione strategica, perché comprendano la necessità di una lotta più complessiva, contro il dominio non solo di classe, ma anche di genere, etnico, generazionale e di orientamento sessuale. Anche se alcuni militanti del Collettivo si ispirano ai valori della sinistra antagonista o militano in partiti di tale area, il Collettivo Bellaciao sottolinea la sua autonomia piena dai partiti, il suo rifiuto di essere un loro terreno di caccia, la vigilanza contro ogni strumentalizzazione ed egemonia. Parigi, febbraio 2003”


"La Poesia antidoto alla Crisi"























Si rinnova anche nel 2011 l'appuntamento con il Reading conclusivo in collaborazione con Besa editrice della "XVII Edizione della Città del Libro di Campi Salentina", dedicato come ogni anno alle voci della poesia e della scrittura che operano in Salento. Quest'anno, in un moto corale di partecipazione poetica e civile, gli autori sono invitati a portare il loro contributo nel attuale dibattito sulla crisi, una tematica trasversale che accomuna il mondo della politica, dell'economia, degli intellettuali di ogni generazione.  In questo 2011 che volge al termine l'informazione, i telegiornali, gli opinionisti e la gente comune sono stretti attorno alle tematiche urgenti della crisi, le pagine dei giornali dedicate all'economia 'rubano' più spazio all'informazione, lessici e terminologie tecniche diventano di uso comune. Il mondo controlla attentamente ciò che accade negli indici economici delle superpotenze e dei paese emergenti, l'Oriente e gli USA verificano che la situazione economica in Europa non raggiunga il tracollo e l'Europa a sua volta sta a guardare con attenzione che cosa accade in Italia e nei paesi a rischio del cosiddetto "PIGS".  La Grecia e l'Italia, culle della cività occidentale, luoghi dove ha avuto origine la poesia insieme al pensiero filosofico poetante, sono sotto gli sguardi impietosi del mercato, dove tutti sono nemici di tutti. A ciò si aggiunge l'instabilità di una situazione politica del nostro Governo, nel quale maggioranza e opposizione più che dettare una corrente di pensiero vagliano quotidianamente la corrente a cui tendere. Da queste mosse prende spunto "La Poesia antidoto alla Crisi", perché non è detto che da una crisi dell'economia e dei mercati debba necessariamente conseguire una crisi dello stile, di una scrittura sempre capace di rinnovarsi e raccontare i nodi del potere e della crisi stessa, indicando a volte soluzioni più concrete di quanto non possa fare il saliscendi delle statistiche, in un periodo, quello attuale, che mai come altri vede un proliferare di quel grande patrimonio che è la scrittura.
"La Poesia antidoto alla Crisi", per raccogliere in una serata le scritture di un Salento che non resta a guardare, e al di sopra di tutti gli indici della borsa, punta l'indice di una scrittura che incanta.

I partecipanti: Gianluca Conte, Vittoria Coppola, Elio Coriano, Francesco De Giorgi, Gloria De Vitis, Loredana De Vitis, Stefano Donno, Angela Leucci, Massimiliano Manieri, Pierluigi Mele, Luciano Pagano, Francesco Pasca, Raffaele Polo, Rosy Paticchio, Maria Pia Romano, Luisa Ruggio, Stefano Zuccalà, Osvaldo Piliego, Giancarlo Serafino, Piera Spedicato, Milton Fernàndez, Alessandro Macchia, Mario De Vanna, Vito Antonio Conte, Giovanni Santese, Alessandra Peluso, Riccardo Miggiano, Luigi Partipilo

L’ASSOCIAZIONE PUGLIESE EDITORI (APE) FESTEGGIA IL 27 NOVEMBRE ALLA FIERA DI CAMPI SALENTINA IL SUO ANNIVERSARIO CON IL PRIMO CATALOGO E UNA GIORNATA DI INCONTRI. TREDICI DELLE VENTICINQUE SIGLE SARANNO PRESENTI ANCHE CON STAND ESPOSITIVI



















È il primo nato in casa dell’Ape. E, trattandosi dell’Associazione pugliese editori, non può che essere un catalogo, 160 pagine a colori, ricche di dati e titoli. Nelle pagine della pubblicazione, è possibile ritrovare, sigla per sigla, i profili storico-culturali e le peculiarità, le collane e le eccellenze grafico-espressive degli editori Ape, intanto saliti al numero di 25. Il sodalizio festeggia il suo primo anno di vita proprio alla Fiera del libro di Campi con la presentazione del catalogo. Domenica 27 novembre gli editori si ritroveranno nella città salentina per una giornata ricca di eventi. L’assemblea plenaria dei soci, presso la ex Biblioteca di Campi, discuterà il Manifesto dell’Ape e le prospettive di lavoro.  In occasione della presentazione del catalogo, nel pomeriggio, alle ore 16.00, esperti del settore animeranno una tavola rotonda su  “LE FIERE DEL LIBRO E LO SVILUPPO SOCIO-ECONOMICO DEL TERRITORIO.  L’ESPERIENZA DI CAMPI SALENTINA”
Intervengono Egidio Zacheo, già Presidente della Fondazione Città del Libro, Maria Novella Guarino, Presidente della Fondazione Città del Libro, Alessandro Laporta, Responsabile Biblioteca provinciale Lecce, Angela Schena, Presidente APE.  Conduce Felice Blasi
L’ Ape sarà dunque presente alla rassegna di Campi, in programma dal 24 al 27, con stand espositivi di tredici sigle: Adda editore; Salento Books; Capone editore; Di Marsico Libri; Florestano edizioni; Kurumuny; Edizioni Giuseppe Laterza; Lupo editore; Progedit; Schena editore; Secop edizioni; Stilo Editrice; Tirsomedia.  Farà corona uno spazio della Regione Puglia con l’Assessorato al Mediterraneo.
In conclusione, sempre domenica 27 novembre 2011, alle ore 17,30, il consigliere regionale Sergio Blasi insieme a Livio Muci presenteranno “Gli Stati Generali della Lettura e del Libro”.  L’incontro si terrà a Bari in gennaio e avrà come tema centrale  l’editoria, il libro, la lettura e la sua capacità di impattare sulla mobilità sociale economica e legislativa del Paese.

venerdì 25 novembre 2011

THE ART OF FIELDING. By Chad Harbach (Little, Brown and Company)


























“At Westish College, a small school on the shore of Lake Michigan, baseball star Henry Skrimshander seems destined for big league stardom. But when a routine throw goes disastrously off course, the fates of five people are upended. Henry's fight against self-doubt threatens to ruin his future. College president Guert Affenlight, a longtime bachelor, has fallen unexpectedly and helplessly in love. Owen Dunne, Henry's gay roommate and teammate, becomes caught up in a dangerous affair. Mike Schwartz, the Harpooners' team captain and Henry's best friend, realizes he has guided Henry's career at the expense of his own. And Pella Affenlight, Guert's daughter, returns to Westish after escaping an ill-fated marriage, determined to start a new life. As the season counts down to its climactic final game, these five are forced to confront their deepest hopes, anxieties, and secrets. In the process they forge new bonds, and help one another find their true paths. Written with boundless intelligence and filled with the tenderness of youth, The Art of Fielding is an expansive, warmhearted novel about ambition and its limits, about family and friendship and love, and about commitment--to oneself and to others.”

Amsterdam è una farfalla, di Marino Magliani (Ediciclo). Intervento di Nunzio Festa



















Lo scrittore ligure Marino Magliani, è specifichiamo della Liguria perché le radici di Magliani, come sempre s'ascolta dai suoi romanzi, son profondissime, con "Amsterdam è una farfalla" visita una città partendo da due altri luoghi, appunto i mozziconi liguri rimasti e che rimarranno nella memoria e la piccola patria incontrata da una ventina d'anni in terra d'Olanda. Una visita, è da precisare con cura, che grazie al traduttore ex editore e amico Roland Fagel e non solo, Magliani con in tasca Gregorio Sanderi e nel petto Makliani approfondisce scovando le viscere d'Amsterdam. Dopo aver spiato dall'alto, quasi dal cielo: da una tetto. Cioé più esattamente Magliani continuerà facendosi un bel tratto di sottosuolo della Farfalla, dove mai Marino Magliani, questo il nome infatti del protagonista del romanzo, non pensava di trovare tutto quello che poi trova. E l'autore comincia, ma continuerà capiremo per tutte le pagine, cercando il sole. Perché l'obiettivo è dire d'un momento ben preciso del prossimo 2100. Che Sanderi vivrà facendo meridiana a ogni angolo della capitale olandese. Nonostante alla guida Fagel quest'idea proprio non piaccia, ché il rischio sarebbe di fare una guida invece di dare un libro importante all'Editore (Ediciclo) che ha commissionato l'impresa. L'autore-personaggio Marino Magliani comunque dovrebbe far appassionare all'inseguimento della necessità della bicicletta, del suo uso; quindi si piazza in sella. Sempre meno agile degli abitanti dell'Amsterdam-farfalla e persino con più lentezza del cane Bolero. Quindi è normale che il romanzo diventi una zuppa sofisticata dentro la quale s'immergono ottime mangiate e ipotesi, soprattutto, di mangiate ottime. Mentre lo stesso R. Fagel, e questo similmente al vero traduttore di Magliani in lingua olandese, consegna notizie su notizie e citazioni su citazioni e incontri seri su incontri serissimi al Magliani che deve portare a termine l'impegno lavorativo. E Marino Magliani raccoglie e appunta. Per poi ridirci. O dirci entro. E l'empatia dello scrittore con chi l'ha accolto, arriva quando più volte s'osserva e si descrive dei continui abbattimenti edili sopportati dalla città. Eppure c'è grande spazio e attenzione sulla storia e le battaglie civili riguardanti i cantieri ideali e reali della metropolitana, altro che cimiteri di biciclette e fettine di sole buone a spingerci tra le storie sotterrane d'Amsterdam... Fino a quando, addirittura, di nuovo dal cielo appare la sorpresa: il gesto/frase che ci dice del titolo epperò molto ma molto di più. Iniettando dosi di mistero nella misterica gitarella. Infatti sappiamo che questa visita di Magliani è apparentemente semplice, insomma quasi da turista un po' più attento della media, però si dimostra carica di significati nascosti. Il protagonista Marino Magliani, senza timori di smentite o accanimenti esterni all'opera letteraria, si serve dello scrittore Marino Magliani persino per una lettura urgente e comunque competente - perché in un certo qual senso sentimentale - dell'Amsterdam non sempre o troppo amata. Grazie allo spicchio di mistero detto, tra l'altro, non possiamo svelare particine della trama. Sarebbe in effetti toccare l'ultimo lembo della storia. Questo nuovo libro di Magliani è pieno delle letture di Magliani, diciamo, cosa molte volte platealmente sottolineata persino nelle pagine e certe altre fatta scorrere come sangue del sangue. Poi la memoria geografica in estinzione, si diceva, quasi costringe l'autore a rifugiarsi nelle sue origini. Per ritrovare le condizioni materiali, vedi la roccia, che si scopre somigliano e non somigliano alle olandesi. Magliani vuole affinità elettive eppure non le trova, tra Amsterdam e la Liguria. Senza pensare che sua moglie lo aspetta, o aspetterebbe, nella casetta della costa nord dell'Olanda di Ijmuiden. Nel frattempo, tra l'altro, il sedere che Magliani poggia spesso a malincuore sulla bicicletta - metro di lettura degli spazi - , è tallonato da un'altra, questa giunonica, donna. Ma nel libro non c'è tempo e spazio per sesso eccetera. Magliani allora può tranquillamente sfuggire alle insidie. Ha un altro compito, lui. E siamo sicuri che l'abbia compiuto per intero. Perché lo capiamo quando ci mettiano (al pari dei pargoli) a seguire per la vita passata e le vie del presente d'Amsterdam la due ruote dello scrittore. 

Il libro del giorno: La Versione di Vasco di Vasco Rossi (Edizioni Chiarelettere)























“Ognuno ricorda le cose alla sua maniera, ognuno un po' se la racconta. Io sono stato franco. Con questo libro di dichiarazioni forse si capirà di più la mia versione..."
“La realtà, a vederla bene, è dura, non sempre giusta, ma io la prendo come una sfida e dico sempre: andiamo a vedere fino in fondo. Questo è ciò che ci fa essere uomini, andare avanti nonostante tutto, anche se intorno la realtà ti fa schifo.”
“Mio padre era socialista e non essere schierato in quegli anni con i comunisti o i preti non pagava a Zocca. Nella comune teatrale di Bologna ho scoperto Bakunin e gli anarchici. Non quelli che mettono le bombe, ma uomini migliori, liberi, talmente responsabili che non c’è più bisogno di uno Stato che ti detti le regole.”
“Non sono mica Vasco Rossi io. Sono una persona, sono un uomo, mica un eroe invulnerabile come Achille. Dove mi colpisci io sanguino, Vasco Rossi no, lui non sente niente.”

LA PALAPA
















“La Palapa, an authentic Mexican restaurant specializing in “Mexico City style” tacos and quesadillas and regional home cooking opened in November 2000 at 77 St. Marks Place, between First and Second Avenue in the East Village. La Palapa is owned by Barbara Sibley, a chef and artist with extensive New York City restaurant experience. Barbara was born and raised in Mexico City. Her recent cookbook is Antojitos: Festive and Flavorful Mexican Small Plates. She is owner and Chef of La Palapa Cocina Mexicana. For many years she has collected traditional, rare and ancient Mexican recipes, including 17th Century recipes from Mexico’s convent kitchens, and traditional ingredients. Her interest in indigenous cuisines was deepened by her studies in Anthropology at Barnard College. Her New York restaurant career began at La Tulipe, a New York Times Three Star French Restaurant, where she was influenced by Sally Darr, Jacques Pepin, Julia Child, James Beard, Mimi Sheraton and Sarah Moulton.Since 1997, she has served as co-director and founder of the San Miguel Poetry Week, an annual poetry conference in San Miguel de Allende, Mexico.  La Palapa focuses on authentic Mexican cuisine featuring Tacos al Pastor, Mole Negro Oaxaqueno, Salsa Pibil and many other specialties from different regions of Mexico. Salsas and sauces are rich and spicy and fresh ingredients are used. A palapa is a palm-thatched shelter on a Mexican beach where you can relax with your feet in the sand looking at the ocean while you sip an ice cold cerveza flavored with lime and salt, and eat a spicy shrimp taco with salsa guajillo..”


OGGI MANGIO DA … 78: LOCANDA SAN LORENZO

















“Il Ristorante - Nel cuore dell’Alpago, tra il Lago di Santa Croce e la Foresta del Cansiglio, la Locanda San Lorenzo accoglie i suoi clienti in una magica atmosfera. Una cucina tradizionale arricchita di sapori odierni, legata ai valori del passato e pronta a rispondere ai palati più raffinati.
Qualità, raffinatezza, calore: queste le caratteristiche che da sempre fanno della Locanda San Lorenzo un un ristorante prestigioso.
Chi siamo - Sandra, Renzo e Mara.  Era la metà degli anni Ottanta quando con Osvaldo decidemmo di far rivivere l’antica Locanda San Lorenzo, costruita da nostro nonno all’inizio del secolo scorso come ultima stazione di sosta dei cavalli e delle carrozze dirette alla foresta del Cansiglio.
Volemmo ricreare l’atmosfera e  il calore familiare dei primi del Novecento e valorizzare l’importanza dei sapori tradizionali, armonizzati con fantasia dalla genuinità dei prodotti locali, come l’agnello dell’Alpago, il pesce del Lago di Santa Croce e i formaggi delle vicine malghe. Sempre senza trascurare l’innovazione e la ricerca, perché noi della Locanda San Lorenzo crediamo nell’importanza del mangiare bene e dei prodotti di prima e assoluta qualità, crediamo nella continua evoluzione culinaria e nell’offerta di sapori e prodotti del territorio, sapori tradizionali eppure sempre nuovi.”



GRAPHOMANIA – un po’ blog … un po’ magazine














“GraphoMania è il blog-magazine della Graphe.it edizioni. Come blog propone scritti di varia natura degli autori della Casa Editrice. Come magazine propone temi più strettamente legati al mondo dell’editoria, dei libri, della scrittura. Su GraphoMania attualmente scrivono (in ordine alfabetico): Roberto Fantini, docente di storia e filosofia, volontario di Amnesty International; Francesco Fiabane, scrittore e poeta; Nata-Lino Fioretto, direttore scientifico della Graphe.it edizioni; Luigi Milani, direttore della collana eTales della Graphe.it edizioni; Roberto Russo, editore e blogger; Silvana Sonno, scrittrice; Susanna Trossero, scrittrice
Ci hanno regalato loro scritti, tra gli altri: suor Anastasia di Gerusalemme (del Carmelo Santo Stefano di Ravenna), Anna Rita Armati (scrittrice), suor Aurora della Resurrezione (del Monastero Mater Carmeli di Biella), Clara Vajthò (poetessa), Concetta Aiello (poetessa), Davide Giansoldati (writing coach), Francesco Tassiello (sessuologo), Giuseppe Lucca (scrittore), Maria Concetta Bomba (del Centro Studi Edith Stein di Lanciano – Ch), Maria Concetta Brachino (della onlus Kamar), Mariella Calcagno (scrittrice), Maurizio Alberto Molinari (poeta), Mirtilla e Valeria Ferracuti (scrittrice).
Ogni tanto passano a trovarci autori e autrici: i loro interventi sono sempre graditi!”



giovedì 24 novembre 2011

SIENA ART INSITUTE















From one of the greatest writers of our time, his first collection of short stories, written between 1979 and 2011, chronicling—and foretelling—three decades of American life
Set in Greece, the Caribbean, Manhattan, a white-collar prison and outer space, these nine stories are a mesmerizing introduction to Don DeLillo’s iconic voice, from the rich, startling, jazz-infused rhythms of his early work to the spare, distilled, monastic language of the later stories.
In “Creation,” a couple at the end of a cruise somewhere in the West Indies can’t get off the island—flights canceled, unconfirmed reservations, a dysfunctional economy. In “Human Moments in World War III,” two men orbiting the earth, charged with gathering intelligence and reporting to Colorado Command, hear the voices of American radio, from a half century earlier. In the title story, Sisters Edgar and Grace, nuns working the violent streets of the South Bronx, confirm the neighborhood’s miracle, the apparition of a dead child, Esmeralda.
Nuns, astronauts, athletes, terrorists and travelers, the characters in The Angel Esmeralda propel themselves into the world and define it. DeLillo’s sentences are instantly recognizable, as original as the splatter of Jackson Pollock or the luminous rectangles of Mark Rothko. These nine stories describe an extraordinary journey of one great writer whose prescience about world events and ear for American language changed the literary landscape.
The Siena Art Institute is delighted to offer in its first semester of SPRING 2012 five half-tuition scholarships based on need and merit.
Finally a high quality SCHOLARSHIP opportunity for art students from all over the world wanting to be involved in contemporary art from the heart of Italy: Siena in Tuscany! Join students from around the world for a semester-long course of study (January 28-May 17 2012).
The Siena Art Institute is based in the historic center of Siena, Italy, a stunning medieval city in the heart of Tuscany.
All students are enrolled in our Art and Society Seminar, Critique Seminar, Italian Language and Culture Course, and three Elective Courses of your choosing, including Book Arts, Painting, Photography, Printmaking, Art History, Digital Multimedia and Installation, and more. All courses will be taught in English, and participants are required to be fluent in English so they can fully participate in group critiques, class discussions, etc.
Along with your coursework, as a student at the Siena Art Institute, you will also be able to work alongside our visiting artists: receiving feedback from them about your work as they offer you insight into the daily processes of their own artistic practices. Our Visiting Artist Program invites professional artists & writers for month-long residencies. The following Artists and Writer have been selected for the Spring 2012 semester:

Spring 2012:
Ellen Altfest (Visiting Artist, Painting. NYC, USA) February 2012
Kia Corthron (Visiting Artist, Writing. USA) March 2012
Rolando Castellon (Visiting Artist, Sculpture, Drawing, and Painting, USA and Nicaragua) April 2012
Yvonne Jacquette (Visiting Artist, Painting. USA) May 2012
Laurie Fendrich (Visiting Artist, Painting. USA) June 2012

Scholarship recipients, like all participants in the Siena Art Institute program, will have an individual studio space within a shared studio room at the Siena Art Institute, located in a historic building in the heart of Siena. For more information about our program, please visit our website at www.sienaart.org
Please note that the scholarship only covers half the cost of tuition, and you will still be responsible for other expenses including accommodation, permit of stay fee, and travel expenses. Accommodations are available in either a home stay with a local family or in a private or shared apartment. For more information please visit our website: Siena Art Institute
Although you may have already completed your university studies, we hope you may be interested in this semester-long to further your artistic development. It is not necessary to currently be enrolled in an outside university program to participate in the Siena Art Institute course of study: you may study with us for a semester as an independent artist seeking further artistic instruction and enrichment.
 The Siena Art Institute ALSO has a strong commitment to deaf accessibility. Our spring semester will be fully deaf-accessible, with professional ASL interpreters provided for classes, critiques, lectures, presentations, and other events.
 Please note that these half-tuition scholarships are only valid for the Spring 2012 semester. Please contact us for more information.

Lisa Nonken
Program Developer
Siena Art Institute

Siena Art Institute Onlus
Via Tommaso Pendola 37
53100 Siena (Italy)

www.sienaart.org
email: info@sienaart.org

tel +39 0577 532001
fax + 39 0577 1959107
skype: SienaArt
twitter @sienaart
Facebook: Siena Art Institute

THE ANGEL ESMERALDA Nine Stories. By Don DeLillo (Scribner)






















From one of the greatest writers of our time, his first collection of short stories, written between 1979 and 2011, chronicling—and foretelling—three decades of American life. Set in Greece, the Caribbean, Manhattan, a white-collar prison and outer space, these nine stories are a mesmerizing introduction to Don DeLillo’s iconic voice, from the rich, startling, jazz-infused rhythms of his early work to the spare, distilled, monastic language of the later stories. In “Creation,” a couple at the end of a cruise somewhere in the West Indies can’t get off the island—flights canceled, unconfirmed reservations, a dysfunctional economy. In “Human Moments in World War III,” two men orbiting the earth, charged with gathering intelligence and reporting to Colorado Command, hear the voices of American radio, from a half century earlier. In the title story, Sisters Edgar and Grace, nuns working the violent streets of the South Bronx, confirm the neighborhood’s miracle, the apparition of a dead child, Esmeralda. Nuns, astronauts, athletes, terrorists and travelers, the characters in The Angel Esmeralda propel themselves into the world and define it. DeLillo’s sentences are instantly recognizable, as original as the splatter of Jackson Pollock or the luminous rectangles of Mark Rothko. These nine stories describe an extraordinary journey of one great writer whose prescience about world events and ear for American language changed the literary landscape.

Il libro del giorno: Il libro proibito di Maria Antonietta di Juliet Grey (Newton Compton)





















Il ritratto di una delle principesse più spregiudicate e ribelli della Storia. Vienna nel XVIII secolo è una delle città più affascinanti e ricche d’Europa. Maria Antonietta, la giovane arciduchessa d’Austria, è cresciuta qui, nel lusso più sfrenato e nella magnifica opulenza della corte imperiale.
La sua è una vita fatta di balli, ricevimenti e feste; i suoi amici sono nobili e re, i suoi parenti decidono i destini di interi popoli. Ma l’immagine di felicità e perfezione che la circonda è destinata a dissolversi. Sua madre, la rigida imperatrice Maria Teresa, è pronta a sacrificare persino i figli alla ragion di Stato. E ben presto, per la giovane principessa, il tempo delle scintillanti serate di gala e dei magnifici banchetti finisce: le logiche del potere la obbligano a sposare un ragazzo goffo e scontroso, il futuro Luigi XVI, e a partire per la Francia. La strada per diventare regina è lunga e insidiosa: nessuno è al suo fianco per aiutarla ad affrontare intrighi, gelosie di corte, nemici interni ed esterni e la rivoluzione. Maria Antonietta è sola, e ha un compito troppo grande. Il ritratto vero e appassionato di una donna che è diventata una leggenda nera, che ha suscitato odio e invidia, ma che è stata anche una grande vittima della storia.
Sensuale come una dea. Fragile come una bambina. Intrigante come una star. Inchinatevi alla più affascinante regina di Francia.

HELL’S KITCHEN






“ -Nouvelle- Mexican Done Right "Among NYC restaurants that gussy up Mexican food for Gringo foodies, Hell's Kitchen is among the best. Offering less expensive, better food and drink than Rosa Mexicana and a modicum of comfort and courtesy missing at Mexicana Mama, Hell's Kitchen is worth a little trek. Staff was unfailingly accomodating and polite. Chef has a rare deft hand with the deep frier as evidenced in the pita-like toasts offered gratis (instead of the usual crisp tortillas) with an excellent black bean dip, the surprisingly delicate duck empanada on red mole, and the banana pastry for dessert. Excellent balance of textures and flavors in my red snapper on a bed of plantains, onions and tomato, all in banana leaf - fine attention to detail in the prep. Paired wines were excellent. Restaurant would earn a 9 were the noise lessened and the tables more generously spaced. In sum: good show!" Attention Spicy Food! "Can I say good food, friendly service and a relaxed atmosphere all in one! No reservations were required, however the small space means you most likely will need to wait a bit. Margaritas need some help - may be the cheap tequila. The food is hot, hot, hot to trott if that's what you like. However, will aim to please on the spice scale. Prices definitely match the quantity and quality of the food. Recommend eating at the bar for an intimate, relaxed dinner." "Nouvelle".
About our chef - Jorge Pareja was born in 1971 in the southern Mexican state of Guerrero. Having emigrated to the U.S. in 1989, Jorge still fondly recalls his upbringing in the thriving farm community of Alpoyeca as an ideal example of people living in harmony with the land. High in the plains between mountains, or cañada, cut by the river Tlapaneco, Alpoyeca has an excellent climate for farming of all types. Protected from the heat of the long equatorial days by the sheltering shade of the mountains, Alpoyeca has warm days and cool nights. Jorge recalls life on his grandparents’ farm: “We had the perfect conditions for growing any type of plant. In spring and summer, we grew everything from corn, beans, tomatoes and chiles to mango, melon and papaya. We would eat these foods right from the plant. In winter, when the rains flooded the river, we grew rice.” During the rainy winter, mountain streams, or barrancas, would also flood, often altering the course of the river uncomfortably close to towns alongside it. Jorge humorously recounts: “Every year the people of each town hoped the barrancas on their side of the river would flood first and direct the river away from their town.”


OGGI MANGIO DA … 77: DOLADA (Pieve d’Alpago - BL)

















“Il Dolada, Ristorante e Albergo fin dal 1923, situato alle pendici dell’omonimo Monte, domina una panoramica vista su tutta la Conca dell’Alpago, nota per il suo clima soleggiato e mite, paradiso di una Natura incontaminata anche se a due passi dal frastuono cittadino. Solo a Km 9 dall’uscita dell’autostrada A 27 , a metà strada tra Venezia e Cortina D’Ampezzo e il comprensorio delle Dolomiti raggiungibile con una sola ora d’auto tra le due località. Per gli appassionati di Golf un campo estivo a 18 buche nella Foresta del Consiglio, mentre nel sottostante lago di Santa Croce, pesca per gli appassionati della lenza e ancora il Surf e la Vela , che grazie alla presenza del vento possono essere praticati tutti i giorni.”

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