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martedì 11 ottobre 2011

KEPLERO – il blog di Amedeo Balbi
















“Sono un astrofisico, e lavoro come ricercatore all'Università di Roma Tor Vergata. Mi occupo principalmente di problemi all'interfaccia tra la fisica fondamentale e la cosmologia, tra i quali lo studio dell'universo primordiale e l'indagine sulla natura della materia e dell'energia oscura. Ho pubblicato oltre settanta articoli scientifici su riviste scientifiche internazionali, e decine di atti di conferenze e contributi a volumi. Ho lavorato alla University of California a Berkeley con il premio Nobel George Smoot, partecipando all'esperimento MAXIMA. Poi ho passato periodi di ricerca in numerosi istituti internazionali, tra cui il Fermilab di Chicago, l'Institute of Cosmology and Gravitation della University of Portsmouth, e il Jet Propulsion Laboratory di Pasadena. Collaboro alla missione spaziale Planck dell'ESA, attualmente in corso. Sono membro dell'International Astronomical Union e del Foundational Questions Institute (FQXi). Negli ultimi anni, accanto all'attività di ricerca e insegnamento, ho iniziato a occuparmi di divulgazione scientifica, attraverso libri, articoli, conferenze pubbliche e interventi su radio e tv. Dal 2006, curo keplero.org, uno dei più seguiti blog scientifici italiani. Nel 2007 ho pubblicato il libro La musica del big bang (Springer), tradotto in inglese nel 2008. Nel 2010 è uscito Seconda stella a destra (De Agostini). Sono stato "astrofisico di riferimento" della trasmissione radiofonica Condor su Radio2, e attualmente continuo l'esperienza su Radio Deejay, con Matteo Curti e il Trio Medusa. Scrivo per il Post dalla sua fondazione. Collaboro con Saturno, l'inserto culturale de Il Fatto Quotidiano. Il mio ultimo libro è Il buio oltre le stelle (Codice).


Oggi mangio… da n. 34: Il Rigoletto di Giovanni D’Amato (Reggilo, Reggio Emilia)


Il Rigoletto
















La storia del Rigoletto inizia sul rigagnolo di un fiume, dove Gianni D’Amato e Fulvia Salvarani decidono di realizzare il loro sogno: aprire un ristorante tutto loro. La vocazione culinaria di Gianni D’Amato nasce però ben prima, con i bisnonni di Gianni, Giovanni e Domenica, che proponevano la cucina della tradizione all’osteria “Dalla Meghina” ad Aulla. Proprio nell’entroterra lunigianese inizia l’avventura del Rigoletto… Dopo molte esperienze in Italia e all’estero, Gianni e Fulvia decidono di fare il grande passo. E’ il 1986 e il Rigoletto apre ad Aulla…. Una scelta non facile. Gianni e Fulvia, entrambi molto giovani, si trovano ad affrontare le difficoltà del lavoro di imprenditori. L’entusiasmo, la passione e il desiderio di realizzare il sogno di una vita, li portano però a costruire un progetto che, ancora oggi, si rivela in continua evoluzione. Dall’iniziale sede di Aulla, Gianni e Fulvia si spostano nel 1998 a Reggiolo (RE) all’interno della villa Settecentesca un tempo di proprietà della famiglia Manfredini, una delle più potenti di Reggio Emilia. Nel 2002 arriva la prima Stella Michelin, nel 2005 la seconda. Nel 2008 nasce la Locanda Rigoletto, quattro suite esclusive, ognuna diversa, realizzate da Fulvia come se fossero le componenti della propria casa. E se le soddisfazioni sono state tante, il progetto Rigoletto è ancora in divenire. Ogni singolo ingrediente ha la sua storia ma non per questo mi limito nella sperimentazione di piatti nuovi con accostamenti che in un primo momento potrebbero sembrare impensabili. Sono convinto infatti che ogni piatto debba avere il suo carattere e che debba trasmettere i miei valori e la mia  infinita dedizione e passione per la cucina.

BRACCIALINI



















Osare e sperimentare. Inventare e modellare, con audace determinazione, innato coraggio. È così che lavora da sempre Carla Braccialini, anima creativa, straordinaria fondatrice del marchio Braccialini. Il suo sogno ha inizio nel 1954, quando lei, assieme al marito Roberto, comincia a cucire impacciata, ma carica di naturale capacità e copiosa inventiva, la prima borsa Braccialini. Dentro, decide di infilarci autentico estro, puro divertimento, sfavillante colore. E ancora un pizzico di sorpresa, tanta fantasia, la giusta dose di evasione. Perché la sua non dovrà essere una borsa come tutte le altre. Dovrà raccontare qualcosa ed emozionare, sbalordire e uscire dagli schemi, aprire nuove strade, creare generi. Inventando uno stile eterno e universale, che cuce insieme concetti come passione e carisma, personalità e anticonformismo. Senza mai dimenticare eleganza e buon gusto, femminilità. Così, pian piano, punto dopo punto, zigzag dopo zigzag, il piccolo progetto artigianale comincia a prendere forma, a crescere e a consolidarsi. Fino ad assumere, dopo oltre cinquant’anni di storia e successi, le dimensioni industriali e commerciali di oggi. A seguire le orme della madre, a raccogliere e a sostenere i valori inestimabili dell’artigianalità e della qualità che hanno reso famose le borse Braccialini, i figli Riccardo, Massimo e Lorenzo. Assieme alla capacità innovativa e tecnologica, alla costante sperimentazione e ricerca di nuove direzioni, di uno stile libero ma sempre fedele a sé stesso, consapevole e creativo. Mai disposto a confondersi con il “qualunque” o lo “scontato”. La Braccialini è oggi una delle aziende più dinamiche nel settore della pelletteria. Simbolo di un’avventura imprenditoriale molto italiana nelle radici, nella conoscenza e nella fantasia, è sempre stata audace e internazionale nella visione strategica, nella rapida espansione che ha conosciuto. Europa, Russia, Medio Oriente, Cina, Corea del Sud e Giappone: in ogni angolo del mondo il marchio Braccialini contribuisce alla costruzione di un’idea di irriproducibilità e autenticità del Made in Italy. Il fatturato di Braccialini dal 2000 al 2010 è cresciuto di otto volte, con una media del 40% annuo, puntando sui propri marchi e su accordi con maison internazionali.


lunedì 10 ottobre 2011

BATA
















Bata in Italia è Compar S.p.a., con sede a Limena (PD) opera dal 1931 ed è azienda leader nel settore delle calzature in Italia. E' presente su tutto il territorio nazionale con una rete capillare di oltre 300 negozi con le formule Bata City, Bata Superstore, Bata Factory Store e Athletes World.. Compar S.p.a. è anche la prima azienda in Italia nel franchising delle calzature. I reparti Franchising Italia e Franchising International supportano gli affiliati per l'avvio, lo sviluppo e il consolidamento dei punti vendita. Compar S.p.a. opera con successo nell'import con l'approvvigionamento di prodotti provenienti da fabbriche Bata situate in Far East, India e sud America. E' inoltre dotata di un modernissimo centro di ricerca e sviluppo che, dallo stilismo alla produzione, segue la creazione delle collezioni esclusive Bata.
Il gruppo Bata è la prima compagnia mondiale per la produzione e commercializzazione delle calzature. E' presente in tutto il mondo con una rete capillare di 4,600 punti di vendita diretti e oltre 50000 dettaglianti indipendenti in più di 50 paesi. A questi si aggiungono le fabbriche di produzione calzaturiera, le concerie, i reparti di meccanica industriale, i laboratori controllo qualità, i centri di ricerca e sviluppo.


GQ n.29: Un anno con Eva Herzigova!


Il libro del giorno: (anteprima): “Il bacio della notte” di Sherrilyn Kenyon edito da Fanucci a giorni in libreria




















Amanti del paranormal ecco per voi  il 27 ottobre in libreria “Il bacio della notte” di Sherrilyn Kenyon edito da Fanucci. Wulf Tryggvasen è un antico guerriero vichingo che possiede un vantaggioso, ma estremamente irritante, potere amnesico. A causa di questa sua singolarità, nessuno tra quelli che lo incontrano può ricordarsi di lui dopo soli cinque minuti. E questo, se da un lato gli facilita i piacevoli incontri notturni, dall’altro gli rende quasi impossibile costruire una relazione duratura; e senza un vero amore, come ogni Cacciatore oscuro sa bene, non potrà mai rientrare in possesso della sua anima. Una sera, mentre si trova per caso in un club, Wulf si vede costretto a intervenire per salvare dai demoni un’affascinante sconosciuta. Ma il fato non promette nulla di buono. Quando finalmente riesce a conoscere meglio Cassandra Peters, l’unica donna che può ricordarsi di lui, scopre che lei è una principessa Apollite, la razza maledetta a cui Wulf ha giurato di dare la caccia. A ritmo accelerato, i due dovranno affrontare antiche maledizioni, profezie, e l’ingerenza diretta degli dèi greci per trovare, se tutto andrà per il meglio, la vera felicità tanto sognata. Il quinto volume del ciclo dei Dark Hunters, la serie che ha consacrato Sherrilyn Kenyon come un fenomeno internazionale da 10 milioni di copie vendute.

SHERRILYN KENYON è un’autrice ormai di culto in Germania, Inghilterra e Australia. Il suo sito internet registra 120.000 contatti la settimana. Fanucci Editore ha già pubblicato i primi quattro episodi della serie Durk-Hunters: Anche i diavoli piangono, Fantasy Lover, Notte di piaceri, L’abbraccio della notte e Danza con il diavolo.

La Rivoluzione della Salute di Shigeo Haruyama (Macro edizioni)


La Rivoluzione della
Salute - Libro


La Rivoluzione della Salute di Shigeo Haruyama dimostra che la vera medicina consiste nell'evitare la malattia! Ma com'è possibile? Come possiamo potenziare le nostre innate energie di autoguarigione? Possiamo eliminare lo stress dalla nostra vita? Siamo in grado di contrastare la formazione di radicali liberi e vivere una vita lunga e piena di energia? Per sapere come fare, basta seguire i rivoluzionari consigli del famoso medico giapponese Shigeo Haruyama. Attraverso una straordinaria metodologia, l'autore ci fornisce la dimostrazione medica di come il pensiero positivo sia la miglior medicina per il nostro corpo. Il nostro cervello, infatti, produce i cosiddetti ormoni della felicità, sostanze che non solo sollevano l'umore, ma hanno anche sorprendenti risultati farmaceutici che ci impediscono di ammalarci. Il dott. Haruyama sfrutta questi effetti positivi per le sue terapie. Una giusta attitudine mentale, unita a un'adeguata attività fisica per il rafforzamento dei muscoli, combinata con una corretta alimentazione, ci consentono di accedere al nostro emisfero cerebrale destro e di aumentare la secrezione degli ormoni della felicità, ottenendo una vita sana e felice. La salute del cervello è la condizione fondamentale per il benessere di tutto l'organismo e nel libro Shigeo Haruyama ci illustra in maniera pratica come ottenerla.


Oggi mangio da … n.33: Casa Vissani … quella di Gianfranco e Luca! (SS 448 Todi – Baschi, Terni)
















“Civitella del Lago 22 novembre 1951. Proprio da questa data si è iniziata a scrivere la storia di Gianfranco Vissani, il cuoco Umbro che per eccellenza si è distinto nel tempo grazie alla sua Arte che quotidianamente offre a chi lo segue in TV come showman che come cuoco professionista presso il Suo Ristorante. Le esperienze di formazione di Gianfranco Vissani ne sono molte a partire dalla Scuola Alberghiera di Stato a Spoleto. Sin da subito si mette in mostra grazie alla sua particolare predisposizione per la cucina ma il suo più importante risultato lo ottiene girando il mondo, avendo così l'occasione di conoscere Chef quali Ramponi, Rispoli e Giovanni Gavina del quale nutre ricordi molto particolari, ancora oggi punti fermi per l'insegnamento e la valorizzazione dei cuochi. Questo infatti, a costo anche di utilizzare i pugni, gli imparava a capire nel profondo che il cuoco è un lavoro bellissimo ma di grande sacrificio e attenzione! Si formano così due componenti fondamentali della sua cucina: da una parte la conoscenza e la pratica della cucina internazionale e della grande cucina classica, dall'altra la freschezza, la varietà dei sapori e la fantasia delle diverse cucine territoriali. Dopo aver girato per anni l'Italia e il Mondo, nel 1974 decide, prima di prendere un volo per Londra, di rientrare a casa e iniziare a mettere in pratica tutto quello che aveva imparato in questi anni di pesante ma meravigliosa Gavetta. Nel 1979/1980 iniziano ad arrivare i primi riconoscimenti delle migliori guide Italiane che poi lo accompagneranno ai vertici delle classifiche stilate fino ad oggi. Oltre alle guide Nazionali, solo più tardi, ottiene anche importanti riconoscimenti in campo Internazionale convinti alla fine che la Sua filosofia, espressa attraverso i piatti, possa essere utile e costruttiva per l'intero globo. Oltre al suo ristorante e grazie al successo ottenuto con la grande gavetta fatta negli anni, molti giornali autorevoli si avvicinano al suo personaggio perché ritenuto, ancora oggi, uno delle migliori bandiere per i cuochi Italiani. Dal 1990 tiene una rubrica di arte culinaria su "Il Venerdì" di Repubblica, consegue numerosi premi e riconoscimenti per libri ritenuti best- sellers della gastronomia. In particolare: "La tradizione regionale nella cucina di Vissani", e "La grande cucina di Gianfranco Vissani" . In ordine di tempo seguirà "Il Vissani" edito da Rai Eri nel 2002, con il quale ha conseguito due importanti riconoscimenti : il "Bancarel Vino" nel 2003 e Gourmand World Cookbook Awards 2003 per la categoria "Best easy recipes book" e nel 2007 "Vissani a Casa Tua" dove vengono reinterpretate le ricette della cucina italiana secondo Gianfranco Vissani edito da Mondadori. Nel percorso di Gianfranco Vissani, molto importante è stata anche l'opera di divulgazione culturale che ha sempre presieduto attraverso la televisione e radio, ponendosi sempre in prima persona, facendo scuole di cucina e mostrando l'enorme conoscenza che ha sulla materia prima "imponendo" così la filosofia di pensiero legate alla sua attività. Inizia così nel 1997 il percorso in TV con Rai Uno con il programma Uno Mattina e Uno Mattina Estate, dove tiene una rubrica di cucina e dove venne soprannominato anche cinquantino per l'eccezionale audience che otteneva durante il suo spazio, questa la proseguì, con formule diverse ma sempre legate alla sua attività, fino al 2009. Grazie a questo sua modo burbero e aggressivo ma con una grandissima centralità estremamente passionale, il 30 settembre del 2000 riceve la Laurea Honoris Causa dall'Università di Camerino come "Testimonial Accademico dell'Arte gastronomica per la Valorizzazione dei Prodotti del Territorio". Partecipò anche a Domenica In dal 2000 al 2005, al Dopofestival di Sanremo nel 2003, condusse un'importante spazio su Linea Verde e Linea Verde Orizzonti dal 2003 al 2006, il programma denominato Sabato e Domenica e Sabato e Domenica Estate 2008 e 2009. Nel 2009/2010 collabora sempre con Rai Uno per La Prova del Cuoco, programma televisivo dedito proprio alla cucina dove Gianfranco Vissani veniva chiamato per giudicare gli chef in competizione, anche in questa veste di giurato ma comunque sempre attento alle preparazioni dei partecipanti, interagiva con loro andando così a sviluppare, passivamente, una sorta di scuola di cucina dove i concorrenti erano ripresi in caso di errori. L'11 novembre 2009, in occasione della presentazione della Duemilavini edito da Bibenda Editore, Elsa Mazzolini incorona Gianfranco Vissani come nuovo presidente della prestigiosa, nonché fondamentale, Accademia Nazionale Italcuochi. Oggi 2010/2011, collabora ancora con Rai Uno e con la Prova del Cuoco con spazi diversi e sicuramente tutti da scoprire anche per noi, inoltre condurrà anche Linea Verde Orizzonti, programma cult dedicato alle usanze e ai sapori della terra. Attualmente Gianfranco Vissani, dopo altre 45 anni di esperienze sulle spalle, è ancora in continua ricerca della perfezione cosa che nel suo inconscio sa già di non poter trovare perché appartenente ai traguardi a chi pensa di essere arrivato, un messaggio alle generazioni future che intraprendono questa strada, ogni prodotto ha la sua storia ed ogni uomo ha la sua interpretazione... Gianfranco Vissani ha appena iniziato!”



GIORNALISMO PARTECIPATIVO





















Perché “giornalismo partecipativo” – “Il mondo della comunicazione nell’ultimo decennio si è rivoluzionato. I mass media continuano a fabbricare consenso, ma vivono un crollo verticale di credibilità. Al polo opposto, la biodiversità informativa generata da Internet sta democratizzando la comunicazione in nuove forme di giornalismo diffuso e partecipativo che può e deve contaminare in positivo i primi. Giornalismo partecipativo è un frammento di una nebulosa informativa formata da migliaia di siti. Dal 1995 produce approfondimento giornalistico, affianca, e integra in maniera collaborativa, i media tradizionali o ne denuncia il conformismo e le manipolazioni dell’opinione pubblica. Di fronte ad un giornalismo tradizionale sempre più o tendenzioso o sciatto, rivendico un giornalismo fatto di autorevolezza. Autorevolezza fatta di competenze professionali nel campo specifico (dichiarato in questo caso dalla testata “America latina, media, politica internazionale, guerre infinite, comunicazione politica”), e di passione informativa e di impegno civile contro il burocratismo delle vie Solferino dei media tradizionali. E’ un giornalismo in prima persona, versus un giornalismo mainstream in terza persona. Partecipativo perché diffuso in milioni di siti che si intersecano e incrociano quotidianamente informazioni tra loro. Partecipativo perché estraneo ai rituali di cooptazione e alle logiche commerciali. Partecipativo perché vissuto e condiviso intensamente in una grande rete di lettori-autori. Un giornalismo che funge da controllore dei media tradizionali ma che, con la parte migliore di questi, può e deve attivare una sinergia positiva. Un giornalismo nel quale molti parlano a molti, e nessuno ha più il monopolio dell’informazione. Partecipativo perché da oggi Gennarocarotenuto.it fa un ulteriore passo avanti: tutti gli utenti registrati ne sono automaticamente autori inviando articoli e non solo commenti.” (Gennaro Carotenuto)

GENNARO CAROTENUTO - Gennaro Carotenuto insegna Storia del Giornalismo presso la Facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Università di Macerata. Laureato in Storia presso l’Università di Pisa e dottore di ricerca a Valencia, Spagna, è stato prof. invitato in università in Uruguay, Cile, Tunisia. Giornalista pubblicista, dal 1998 collabora con programmi di Radio3Rai e il trimestrale Latinoamerica dove scrive dal 1992. Ha lavorato o collaborato con quotidiani come El País di Madrid, La Stampa di Torino, La Jornada di Città del Messico. Dal ‘97 è analista di politica internazionale ed è socio della cooperativa editoriale del settimanale uruguayano Brecha. Nel 2005 ha pubblicato Franco e Mussolini, la guerra vista dal Mediterraneo, Sperling&Kupfer, Milano. Nel 2007 ha curato il volume Storia e comunicazione. Un rapporto in evoluzione, EUM. Nel 2009 Giornalismo partecipativo. Storia critica dell’informazione al tempo di Internet.


domenica 9 ottobre 2011

GQ n.28: Madonna!!!


Il libro de giorno: Racconti meravigliosi del nero continente di Kama Sywor Kamanda (Besa editrice)





















Con i suoi racconti Kamanda ci conduce per mano in un viaggio nelle leggende e nelle magie dell'Africa, facendoci scoprire un universo meraviglioso pieno di vita, sincerità e fantasia.

Kama Sywor Kamanda è nato nel 1952 a Luebo (Congo) e vive a Lussemburgo. Ha scritto numerosi racconti, fiabe, romanzi  e poesie. E’ Considerato uno dei più grandi poeti africani.
Ha vinto importanti premi letterari ed è tradotto in numerose lingue. In Italia ha pubblicato Le miriadi di tempi vissuti, poesie (2004); La stretta delle parole, poesie (2004), e con Besa editrice Fiabe africane, racconti (2009).

Oggi mangio da … n.32: ENOTECA PINCHIORRI di Annie Feolde e Giorgio Pinchiorri (via Ghibellina a Firenze)
















“Nel cuore della città dei Medici, a due passi dal Palazzo della Signoria che fu loro dimora, in quella via Ghibellina dove Michelangelo e Giovanni da Verrazzano hanno avuto i natali, inaspettato e solenne fra due colonne di granito si apre l´accesso a Palazzo Jacometti Ciofi, dove è ospitato un tempio del gusto e del buon bere. Il trait d´union fra Ie culture italiana e francese, sembra ispirare il sodalizio tra Giorgio Pinchiorri, italiano del modenese, e Annie Feolde, nizzarda, i quali in trentacinque anni di lavoro comune e appassionato hanno creato qualcosa di unico, che oggi rappresenta sulla scena internazionale il primato italiano nel gusto e nella tavola”.
“Forse il piacere del gusto è racchiuso nell’emozione che ci suscita, un’emozione che attraversa la nostra storia, che ci giunge da una comunione di esperienze, personali e culturali. Il sapore è un percorso poliedrico che si alimenta di tutti i nostri sensi, si dice che bendandosi gli occhi la nostra concentrazione aumenti, che la ricezione delle papille si acutizzi, la sensibilità alle sfumature si accentui... può darsi, ma noi crediamo che la “percezione estetica del gusto” sia un’esperienza completa, un viaggio attraverso un equilibrio tra creatività, sostanza e immagine.”.
La Cantina – “L´incontro con il "Buon Bere" all'Enoteca è caratterizzato dalle due Carte dei Vini, La Carta Italiana e La Carta Internazionale, completate da una serie di "degustazioni" uniche nel loro genere, sia per la varietà, la possibilità di scelta e il prestigio dei vini proposti, che per la selezione: circa 200 tipi di vino, fra cui etichette pregiate e millesimi storici offerti a bicchiere per un totale di oltre 4000 bottiglie. Tutto questo è messo a disposizione dell´ospite, che viene condotto verso la scelta ideale con la competenza e la professionalità del Sommelier. E infine, la Carta dei distillati che offre una cernita di rari e importanti Bas Armagnac, Cognac, Whisky e Rhum nonché una pregiata selezione di distillati d´uva e grappe d´Autore, con la possibilità di gustarli e accompagnarli a ricercati sigari, messi a disposizione nel salotto fumoir”.


GUIDO SCORZA.it – IL BLOG









Avvocato, Dottore di ricerca in informatica giuridica e diritto delle nuove tecnologie, è docente presso il Master di diritto delle nuove tecnologie della facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Bologna, presso il Master in Sicurezza dei sistemi e delle reti informatiche dell’Università La Sapienza di Roma, presso la Scuola Ufficiali dell’Arma dei Carabinieri, presso il Corso di Laurea in tecnologie informatiche dell’Università La Sapienza nonché presso la European School of Economics. E’ membro del Consiglio scientifico e del Consiglio dei docenti del Master di diritto delle nuove tecnologie dell’Università degli Studi di Bologna. Tiene lezioni e seminari in numerosi corsi di specializzazione, di laurea e master presso i quali cura prevalentemente l’insegnamento delle materie connesse alla tutela giuridica del software, alla proprietà intellettuale nella società dell’informazione, ai contratti ad oggetto informatico nonché al diritto della concorrenza e dei consumatori in internet (Il Sole 24 ore, Master Diritto e impresa - Polo didattico di Rimini - Università degli Studi di Bologna, European School of economics, Università degli Studi di Messina, Università di Pisa, Centro Studi in Informatica Giuridica, SCINT - Sviluppo e cooperazione per le imprese ed internazionalizzazione, Centro Studi in informatica giuridica CSIG, Facoltà di Informatica dell’Università di Roma La Sapienza, Master in Management e diritto dell’innovazione digitale, Scuola di formazione Aforisma e SCINT).
Collabora con numerosi periodici, quotidiani e riviste: L’Espresso, Wired.it, Punto Informatico, PC Magazine, Win Magazine, Office Magazine, Computer Business Review, Internet Magazine e Quale computer, il Corriere Giuridico già membro del comitato di redazione della Rivista di Diritto dell’Internet (IPSOA) nell’ambito della quale ha curato l’Osservatorio di diritto comunitario ed internazionale nonché della redazione della rivista giuridica Temi Romana.
E’ giornalista pubblicista. Esercita la professione legale presso lo Studio Scorza, Riccio & Partners del quale è socio fondatore e presso il quale si occupa, prevalentemente, di questioni connesse al diritto civile, industriale e della concorrenza con particolare riferimento alle problematiche dell’Information society.
Partecipa a numerose trasmissioni e dibattiti televisivi come esperto di IT Law. Già membro della Commissione sul diritto societario è membro di quella sull’informatica giuridica ed il diritto dell’informatica del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma.ì Ha fondato l’Istituto per le politiche dell’innovazione che presiede. E’ autore di numerose pubblicazioni in materia di informatica giuridica e diritto dell’informatica ed interviene a numerosi convegni e conferenze sulle medesime materie.


BAGATT
















La stessa cura di un tempo - Grazie a un processo integrato che si avvale delle tecniche più avanzate di produzione e di distribuzione, le aziende del gruppo hanno dato vita a un sistema moderno e competitivo. E dal 1984, grazie alla formula del franchising diffondono in Europa e nel mondo la stessa indiscussa qualità. Grazie all'aggiornamento continuo e alle ricerche del Centro Stile, Bagatt interpreta i segnali che provengono dal pubblico e dai punti vendita e li trasforma in prodotti evoluti. Lavorare le pelli, conciarle, trattarle, creare il prodotto finito… La storia di Bagatt è un'antica storia. Ma anche un'avventura dei nostri giorni. Un'esperienza lunga più di cent'anni, in grado di proiettare nel futuro la stessa cura di un tempo per prodotti artigianali e per il cliente. Una rete di poli produttivi specializzati e in sinergia costante per soddisfare le richieste e i gusti di una clientela sempre più esigente e di un mercato competitivo e internazionale. Al passo con un mondo e una sensibilità che mutano rapidamente.
L'universo Bagatt - Passo dopo passo, nel corso di cinque generazioni, abbiamo visto nascere un mondo che prima non c'era. Un mondo che ha preso la forma dei nostri pensieri e della nostra voglia di crescere. “Abbiamo anche imparato, nel corso degli anni, che non si finisce mai di costruire, e che il traguardo si sposta sempre più in là: tutte le volte che ci sono idee nuove e persone che vogliono metterle in pratica.” Con quell'entusiasmo indispensabile e quella passione che abbiamo sempre riconosciuto nei nostri collaboratori e che desideriamo condividere con chi vuole lasciare le sue tracce sul nostro futuro cammino.

Quattroci

Luciano Capra e Alessandra Capra


sabato 8 ottobre 2011

GQ n. 27: Bionda ovvero Pamela Anderson o bruna ovvero Monica Bellucci?



















Il libro del giorno: I menù di Benedetta Parodi (Rizzoli)















 
Benedetta Parodi cucina per il marito Fabio e i figli Matilde, Eleonora e Diego, ma anche per tutti i telespettatori che la seguono ogni giorno sugli schermi televisivi e per voi lettori che qui troverete 237 piatti inediti. Come sempre, sono ricette che si cucinano in un attimo con ingredienti semplici ed economici oltre che sfiziosi e facilissimi da trovare. Quest'anno, però, Benedetta ha deciso di accompagnarvi passo dopo passo nella preparazione di pranzi e cene, immaginando per voi oltre 60 menù adatti ai pasti di tutti i giorni ma anche alle occasioni speciali: dalla festa di compleanno dei bimbi alla cena con un amico vegetariano, dallo spuntino davanti alla tv alla serata romantica a lume di candela, dalla cenetta di pesce che costa poco al pranzo perfettino per suocere criticone... Sempre "raccontandoli" con il suo consueto stile che mescola consigli e trucchi del mestiere ad aneddoti e ricordi personali. Per la prima volta, inoltre, Benedetta si è cimentata anche con la macchina fotografica immortalando proprio i piatti che lei stessa porta in tavola e che scoprirete sfogliando le pagine illustrate di questo suo nuovo libro.

Oggi mangio da …n.31: San Domenico – ristorante dal 1970 a Imola





















Uno spazio per la felicità proposta con eleganza riservata, in ambienti raffinati, dove i clienti diventano ospiti. Lo abbiamo immaginato e voluto così il San Domenico di Imola. E dopo più di 40 anni di attività, sentiamo ancora viva questa aspirazione che ha portato Gianluigi Morini ad aprire il ristorante, il 7 marzo del 1970, con l’idea di dare a tutti la possibilità di conoscere e apprezzare la grande cucina delle case nobiliari italiane. Un luogo che diviene “casa”, con una cucina curata e attenta ai dettagli, che unisce l’armonia dei cibi e alla qualità delle bevande. Tutto questo non sarebbe stato possibile senza il nostro indimenticato maestro Nino Bergese, il massimo esperto di “cucina di casa” il quale ha trasmesso il suo sapere a Valentino Marcattilii che, in particolare negli anni ’80, ha avuto la possibilità di confrontarsi con altre culture gastronomiche. Senza dubbio la scuola francese, dai fratelli Troigros a Vergé, passando per Haeberlin e Point, ha definito, unita alla tradizione italiana, la nostra precisa identità, sia in cucina che nel servizio. Un servizio impeccabile, nella sua discrezione, diretto da Natale Marcattilii, entrato dal primo giorno a far parte del ristorante. Oggi, per garantire il futuro della “casa”, è entrato a far parte della squadra Massimiliano Mascia, nipote di Natale e Valentino (entrambi soci del ristorante assieme a Gianluigi Morini). Un segno di continuità nell’innovarsi e nel rinnovarsi, conservando allo stesso tempo solide radici nella tradizione gastronomica italiana. Una cucina del territorio in continua evoluzione, con nuove tecniche al servizio della tradizione. Un’arte che nella fantasia e nella passione di chi la interpreta trova le basi per continuare ad occuparsi della felicità dei suoi ospiti.
Nino Bergese - Giacomo Bergese nasce a Saluzzo nel 1904 e diventa cuoco a soli 13 anni. Nel 1917 entra in casa del Conte Bonvicino con l'incarico di aiuto giardiniere, ma lascia presto il suo incarico per affiancare, sempre presso il conte, lo Chef Giovanni Bastone, futuro cuoco della famiglia Agnelli. Durante questo periodo tiene un diario in cui annota le ricette che riesce a carpire e che chiamerà sempre "il mio unico tesoro". A sedici anni è già aiuto cuoco presso il Conte Costa Carrù della Trinità e ha ospiti famosi: dai sovrani d'Italia a Re Fuad d'Egitto, dal Duca d'Aosta al Duca di Genova. Nel 1926, a soli 22 anni, è il primo cuoco dai Wild, una ricca famiglia di cotonieri. Dunque una carriera folgorante, senza però mai un giorno di riposo, né per il matrimonio, né per la nascita di sua figlia. Nello stesso anno passa al servizio del conte Alborio Mella di Sant'Elia, cerimoniere di Casa Savoia. Fu a Villa Crocetta, tra Intra e Pallanza, residenza estiva del cerimoniere, che Bergese preparò il pranzo per il ventiduesimo compleanno di Umberto di Savoia: era il 15 settembre. Il pranzo fu un grande successo, Bergese prepara la torta fiorentina che il principe gli fa ripetere per tre giorni di fila: a strati di cioccolato gli procura un premio di 500 lire e dei gemelli in argento con lo stemma reale. Da allora in poi è tutto un susseguirsi di casate aristocratiche e palazzi borghesi, tra cui i marchesi Medici del Vascello e i marchesi Baldi. Dopo la guerra Bergese abbandona le grandi famiglie e si ritira a Genova dove, in vico Indoratori, un antico carrugio del centro storico, apre il ristorante "La Santa", di cui è proprietario e cuoco. Conquista le due stelle della guida Michelin, il massimo riconoscimento, allora, per l'Italia. Il ristorante diventa uno dei punti di ritrovo della buona cucina, frequentato da personaggi del cinema, della cultura, dell'arte e del bel mondo, oltre che da re come Costantino di Grecia e Michele di Romania. Fu Giangiacomo Feltrinelli che lo convinse a raccogliere le 513 ricette più famose nel libro "Mangiare da re". Dopo la chiusura del ristorante Bergese decide di ritirarsi, ma dietro le insistenze di Gianluigi Morini, patron del ristorante San Domenico di Imola, torna ai fornelli nel ristorante romagnolo. Non fu facile convincere Bergese a ricominciare, questi si considerava ormai in pensione e inizialmente declinò l'offerta. Su suggerimento di Veronelli, Morini continuò ad insistere fino ad ottenerne il consenso, ma altrettanto difficile fu convincerlo a restare. L'insicurezza del grande cuoco consisteva nell'imprevedibilità del numero di commensali di un ristorante, così confidò a Morini, ma questi ebbe l'arguzia di dargli carta bianca per potersi esprimere liberamente in cucina. Bergese muore a Genova nel 1977. A Savona ha fondato una scuola che resta un punto di riferimento per gli intenditori di tutto il mondo.


AnnaRita N















BORG S.p.A. - Solida e dinamica. Fin dalle origini proiettata nel futuro. Dal 1995 Borg Spa produce e distribuisce le collezioni Anna Rita N. Il marchio di abbigliamento femminile made in Italy diventa da subito protagonista della moda internazionale. Una realtà in costante crescita, grazie allo spirito imprenditoriale e alla passione di Anna Rita Noviello, fashion designer di lunga esperienza, creatrice dell’azienda e della griffe. Modernissimi e di impatto, gli headquarter di Borg Spa ne rispecchiano il successo. Alle porte di Bologna, in una zona strategica per la distribuzione e commercializzazione, sono stati ampliati di recente 6.500 mq che comprendono, oltre all’area uffici e stile, la nuova, vasta area showroom accanto al prestigioso spazio-teatro per le sfilate delle collezioni.
Anna Rita Noviello. Anima ispiratrice e fashion designer di Anna Rita N. Una passione innata per la moda, intesa come immaginazione, classe, seduzione. Un’esperienza coltivata in anni di lavoro, guardando alla grande sartorialità italiana. Per comunicare emozioni, a partire da un contenuto di alta tecnica, cura nei dettagli, selezione dei tessuti. Le sue collezioni, abiti e accessori per un poliedrico total look, riflettono un’instancabile curiosità. Gli stimoli provengono dal cinema, dall’arte, dalle culture lontane e vicine. E da uno staff che come lei e’ propositivo e pieno di energia.
Nasce così Anna Rita N. Un’identità forte, uno stile unico e versatile. Tante donne in una. Per sorprendere prima di tutto se stessa


noisFromAmerika

















Siamo un gruppo di italiani che vivono e lavorano (o l'hanno fatto in passato) negli Stati Uniti d'America. Oltre a questo abbiamo, con l'eccezione della solita pecora nera, un certo numero d'altri attributi comuni: i) un Ph.D. in economia preso negli USA, ii) attività di ricerca nello stesso campo ed in istituzioni USA. Questo blog è totalmente autofinanziato, non fa propaganda per nessuno (nemmeno per noi, come si scoprirà leggendolo), ed è serio-ma-non-troppo; lo facciamo anche, o soprattutto, per divertirci e discutere fra noi e con amici e colleghi. Nessuno di noi vuole diventare deputato, senatore, ministro, governatore della banca centrale e via elencando. Siamo economisti, facciamo ricerca, e siamo contenti così. Lasciamo la politica romana (e quella di Washington) ad altri, più capaci di noi. Per tutte queste ragioni ci piace pensare a quello che scriveremo come “Noise” : non perchè si voglia noi far solo rumore, ma perchè come tale verrà probabilmente percepito. Inoltre, siamo cresciuti nelle scuole superiori italiane negli anni 70-80 e lì abbiamo imparato a riferirci al paese dove stiamo ora a nostro agio come “Amerika”.
Pensiamo di poter dire qualcosa di non totalmente inutile su questioni che hanno a che fare con ciò che accade in Italia (ma non solo). Questioni “economico-politiche” frequentemente, ma anche questioni “banali” se così ci muove lo spirito. Le virgolette, in questo caso, sono di rigore.
La periodicità delle pubblicazioni è irregolare, ovvero non esiste, ma cercheremo di avere in Ex Kathedra un'analisi originale almeno una volta al mese, mentre le sezioni meno impegnative conterranno novità con frequenza probabilmente giornaliera.
La guida al sito spiega l'organizzazione dei contenuti. Per il resto, libertà di parola più assoluta. I contributi d’altri sono benvenuti, anche se non promettiamo di pubblicare tutto e subito, data la natura volontaria – e privata – del blog.
Se vi interessa sapere più esattamente chi siamo, ecco la lista dei malfattori:

Redazione

Alberto Bisin, Aldo Rustichini, Andrea Moro, Giulio Zanella, Sandro Brusco

Dall'1 luglio 2009. Dall'1 gennaio 2010.

Michele Boldrin è stato redattore dalla fondazione di noiseFromAmeriKa fino a Giugno 2011
Gian Luca Clementi è stato redattore dal 1/6/2006 al 1/9/2008.
Giorgio Topa è stato redattore dalla fondazione di noiseFromAmeriKa fino a Giugno 2011

Collaboratori regolari

Alberto Lusitani, Axel Bisognano, Enzo Michelangeli, Fausto Panunzi, Franco Bocchini (DoktorFranz), Marco Boninu, Marco Esposito, Ne'elam, Palma, Sabino patruno

Webmasters
Andrea Moro e Marcello Urbani




venerdì 7 ottobre 2011

GQ n. 26: Valentino Rossi … yes, i can!



MasterChef Italia



MasterChef il talent show culinario più famoso al mondo in prima tv su Cielo

 

Oggi mangio da … n. 30: Villa Crespi (Orta San Giulio a Novara)





















"La passione per la ristorazione e per l'ospitalità ci hanno portato a dedicarci con amore, studio e rispetto a questo affascinante mestiere. Lo stile della nostra cucina è mediterraneo innovativo, coccoliamo i nostri ospiti nelle romantiche sale del ristorante, dove si respira un’armonia autentica tra ambiente e staff.". Antonino si occupa quotidianamente della cucina, traendo ispirazione anche dal suo percorso di vita. I suoi piatti sono un po’ la sintesi e l’unione di questo affascinante tragitto: dalla sua patria nel sud Italia a Cinzia originaria del Nord. Questi sono i segreti del nostro Ristorante due stelle Michelin.
La cantina di Villa Crespi è situata nei sotterranei, un tempo luoghi di preghiera; secondo una leggenda popolare dai sotterranei partivano dei cunicoli segreti che collegavano la Villa all’isola di San Giulio e alla Torre di Buccione. Nella cantina - una per i vini rossi ed una per spumanti, champagne e vini bianchi - i vini riposano a temperatura e umidità ideali e la carta contempla il meglio dell’enologia nazionale ed internazionale e comprende mille etichette, suddivise per regioni e zone vinicole. La carta dei vini è in continua evoluzione. Il suo scopo è di assecondare ogni vostra richiesta e curiosità. Essa percorre l' intero territorio italiano, spingendosi anche oltre confine: non solo in Francia, ma anche più lontano, nel resto del mondo.


Il libro del giorno: Il potere delle premonizioni di Larry Dossey (Macro edzizioni)


Il Potere delle
Premonizioni


Un sogno spinge una madre a togliere il figlio dalla culla, un'ora prima che un lampadario vi cada sopra. Decine di persone non si presentano alle prove del coro, cosa mai avvenuta prima, proprio la sera in cui la loro chiesa esplode. La visione di alcuni aerei che si schiantano contro degli edifici spinge una madre a cancellare il viaggio di famiglia a Disney World, l'11 settembre 2001. Semplici coincidenze oppure c'è dell’altro? Si tratta di vere e proprie premonizioni? A queste domande, il medico e autore di bestseller Larry Dossey, risponde fornendo un'analisi di casi reali e una panoramica delle ricerche scientifiche che dimostrano che noi possediamo le facoltà per conoscere il futuro. Ripetuti esperimenti provano che abbiamo le capacità di sapere ciò che sta per succedere, così come di vedere, sentire, udire e pensare. Dossey utilizza la scienza più all’avanguardia per dimostrare come ciò che per lungo tempo è stata considerata una "ciarlataneria spirituale" è, in effetti, una realtà che ci accompagna nel quotidiano. Chiunque desideri conoscere il significato più profondo della propria esistenza dovrebbe leggere questo libro. DEEPAK CHOPRA (Scienziato e autore di bestseller di fama mondiale)



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