In qualità di Affiliato Amazon io ricevo un guadagno dagli acquisti idonei - As an Amazon Associate I earn from qualifying purchases
Cerca nel blog
lunedì 5 luglio 2010
Il libro del giorno: Accanto alla tigre di Lorenzo Pavolini (Fandango)
E' tutto normale di Luciano Pagano (Lupo editore). Un estratto
Ludovico ha perso il conto, i bicchieri sono lì sul tavolo, tutti vuoti. Non importa. La sua mente è sfasciata, da un’altra parte. Il suo corpo reale oscilla da fermo, sotto la superficie del corpo immobile. È seduto a contemplare il Mediterraneo, un sorso dopo l’altro assiste al tramonto del sole che sta per lambire l’acqua. Si è addormentato sulla sedia. Si risveglia dopo un’ora circa. Lo stereo del pub manda uno dei suoi pezzi preferiti, Marejadilla di Astor Piazzolla. È mezzanotte, Ludovico è fradicio, la sua bocca puzza d’alcool. Nella scala che va dalla sobrietà al coma occupa un posto simile alla sonda che viene immersa nel mosto per controllarne la gradazione. L’ultima cosa che ha ingerito è stato un sandwich preparato nel pomeriggio da Carlo. «Ho una fame cane». Si è appisolato senza cadere a terra, un miracolo di equilibrio etilico. È riuscito nel tentativo di sistemare la sedia con le spalle al tavolino, in una manovra che ha attirato l’attenzione di un gruppetto di ragazzine che dall’interno del baretto osservano questo scimmione ubriaco incapace di spostare gli oggetti senza rovesciarli per terra. Al suo risveglio ha sbattuto i piedi sul tavolo, appena in tempo per non cadere con il muso a terra. Rumore di bicchieri. È vicino al muretto che delimita il piccolo terrazzo del bar, se vuole può stendere le gambe e osservare il mare con i piedi all’aria. Stato d’ebbrezza. Ha fumato, come sempre quando è in vacanza, il fumo se lo procura all’arrivo subito dopo gli abbronzanti. La testa gli ruota senza sosta. È ora di smetterla con i cocktail e restare lì dove nessuno può importunarlo, per smaltire la sbornia prima di ritornare al campeggio. L’alternativa, ad attenderlo, è una predica di Carlo. Conosce quell’attimo. È arrivato il momento di immobilizzare ogni arto, ogni moto peristaltico, ogni clausola dei polmoni che chiede un respiro. Soltanto a quel modo Ludovico potrà risparmiarsi la scena del quarantenne che vomita sui propri piedi per aver ecceduto nella misura. Se qualcuno, sì, se solo qualche cameriere si avvicinasse allora approfitterebbe per ordinare qualcosa da mangiare. D’un tratto distingue le voci di due ragazzi che discutono animatamente, le voci vengono dalla spiaggia di fronte. Uno dei due è Marco. L’ho sentito con le mie orecchie, aveva detto a Carlo che stasera sarebbe rimasto anche lui nel bungalow, forse ha cambiato idea? Un pensiero intrigante e allo stesso tempo troppo complicato, meglio non pensare, meglio resistere per non soccombere al collasso. I due ragazzi sulla spiaggia stanno litigando per qualcosa. Il ragazzo che parla con Marco sembra avere l’intenzione di scusarsi per qualcosa che ha fatto. Si trattava di Salvatore, l’amico di Sabrina e Monica, le due ragazze che hanno conosciuto al campeggio. Ludovico nel pomeriggio è rimasto a osservarli tutti e quattro, stesi sui loro asciugamani, con un po’ di invidia. C’era stato un momento in cui una delle due ragazze, Sabrina, aveva preso la mano di Monica. Erano stese, in topless, a pancia in sotto, pensando che nessuno le stesse osservando. Ludovico capì che le due non erano semplici amiche. E se Salvatore fosse gay? Il ragazzo era in acqua assieme a Marco. L’ubriachezza molesta ha dato al cervello di Ludo quella spinta logica che nemmeno la lucidità riesce a donargli. Il suo pensiero si organizza, arrestandosi ancora una volta sulla soglia di un presentimento, appena in tempo per non sboccare di vomito a terra. Reclina il capo. Ha visto abbastanza. Chiude gli occhi. Al massimo può proseguire in quella scena da semplice ascoltatore. Marco urla, non vuole saperne, non permette al ragazzo di spiegarsi, lo manda a quel paese. Ludovico prima di abbioccare si è alzato per guardare meglio. Senza occhiali capisce molto poco, se avesse bevuto meno. Dopo dieci secondi di tira e molla i due ragazzi si allontanano l’uno dall’altro, Salvatore cammina sulla spiaggia, Marco si dirige verso il parcheggio del ristorante, senza accorgersi che Ludovico è lì seduto, con le gambe sul muretto. Soltanto quando gli passa davanti il patrigno ha la certezza che si tratti di Marco.
Collana InBox (LUPO EDITORE) a cura di Miccoli Antonio
antonio.miccoli@lupoeditore.com
www.lupoeditore.com
L’immagine di copertina di “È tutto normale” è
“Evidently Goldfish” acrilico su carta realizzato da
Nicoletta Ceccoli
http://www.nicolettaceccoli.com/
domenica 4 luglio 2010
Il libro del giorno: Vita dura per le canaglie di André Héléna (Aisara editrice)
Schegge di luce di Dvora Baron (Sipintegrazioni editrice)
La SIPI (Società Italiana di Psicoterapia Integrata) e’ una associazione scientifico-culturale che non ha fini di lucro. Fondata nel 1984 ha come scopo quello di dotare l’individuo di una serie di strutture e servizi in grado di promuovere il suo sviluppo psicosociale, attraverso una integrazione multidisciplinare di tecniche e metodologie. «Era lei, la sera di sabato, a rendere candide le case povere del quartiere, dove spesso il soggiorno serviva come spaccio. Sulle finestre, dopo la lavatura, si rifletteva dopo, lo splendore del mondo e i familiari non osavano calpestare il pavimento se non a piedi scalzi». Oltre a le ricerche nel campo della psicologia applicata alla scuola, alla salute e alla famiglia, la Sipi si è dotata di una vera e propria casa editrice che oltre alle pubblicazioni scientifiche, realizza singolari pubblicazioni come “I racconti di Minima” ovvero la collana diretta da Adelia Battista. Ora la collana ha una mission generica (sensibilizzare ed informare su tematiche, nel campo della salute mentale e del benessere psicosociale), dove si sostiene che si tratta di volumetti di 30/50 pagine, alla portata di “tutti” in ogni senso, dalla praticità della confezione editoriale al costo che varia da uno a tre euro e cinquanta centesimi. In realtà vi sono pregevoli pubblicazioni di narrativa come “Schegge di Luce” di Dvora Baron (1887-1959) a cura di Sarah Kaminski e con la traduzione di M. Teresa Milano.
continua su Il Recensore
sabato 3 luglio 2010
Il libro del giorno: I terribili segreti di Maxwell Sim di Jonathan Coe (Feltrinelli)
La mamma del sole, di Andrea Vitali (Garzanti). Intervento di Nunzio Festa
venerdì 2 luglio 2010
Il libro del giorno: Corte d'Assise di Georges Simenon (Adelphi)
C'è un momento, in molti romanzi di Simenon, in cui il protagonista "raggiunge il limite", attraversa cioè una invisibile frontiera al di là della quale l'immagine che ha di sé va in pezzi - ed egli si trova di fronte a qualcosa che somiglia molto alla verità. Così accadrà anche a Petit Louis in questo romanzo. Uno che si dà arie da gangster e invece è solo una mezza cartuccia. Uno che al massimo può fare il palo, o distrarre con le sue prodezze di giocatore di bocce i turisti di Le Lavandou, mentre i gangster veri, i Marsigliesi, rapinano l'ufficio postale. E che non sa tenere la bocca chiusa: tant'è che, alla matura signora che quella notte se lo porta nella sua camera d'albergo, lascia intendere che di quel colpo qualcosa lui sa. Della signora (che si è presentata come contessa, ma è fasulla quanto lui e si fa mantenere da un ex funzionario delle dogane) Petit Louis diventa l'amante: vitto, alloggio, bei vestiti e qualche oggettino di valore gli regalano un'esistenza da mediocre gigolò che sembra appagare tutti i suoi desideri. Eppure un giorno, quando meno se l'aspetta, si troverà in mano delle carte truccate, e verrà accusato di un delitto che non ha commesso, ma in cui tutte le apparenze sono contro di lui. Solo allora, costretto a confrontarsi con una giustizia che si rivelerà "una macchina mostruosa" decisa a stritolarlo, il piccolo, fatuo malavitoso comincerà a vivere "la sua vera vita, la vita secondo il suo Destino".
Nella Storia. Poema per una terra, di Sebastiano Aglieco (Aìsara). Intervento di Nunzio Festa
giovedì 1 luglio 2010
Il libro del giorno: I mondiali di calcio di Gianni Brera (Book Time)
Cronache precarie, di Greta Rosso, Aìsara (Cagliari). Intervento di Nunzio Festa
mercoledì 30 giugno 2010
Il libro del giorno: Da Kinshasa a Las Vegas via Wimbledon. Forse ho visto troppo sport di Rino Tommasi (Limina)
101 Storie sulla Puglia che non ti hanno mai raccontato di Rossano Astremo (Newton Compton)
continua su Il Recensore
martedì 29 giugno 2010
Il libro del giorno: Nè stato nè nazione. Italiani senza meta di Emilio Gentile (Laterza)
Corpo stellare, di Fabio Pusterla (Marcos y Marcos 2010). Intervento di Nunzio Festa
lunedì 28 giugno 2010
Il libro del giorno: Canzoni della giovinezza perduta di Gaetano Cappelli (Marsilio)
Alice nel paese delle vaporità di Francesco Dimitri (Salani)
Un libro splendido, e terribile quello di Francesco Dimitri dal titolo “Alice nel paese delle vaporità” edito da una casa editrice che stimo molto per la sua linea editoriale sempre coerente con se stessa e con le sue scelte a volte non sempre propriamente commerciali, a testimonianza della volontà del suo staff di prediligere qualità, solo e soltanto qualità: parlo della Salani. Ben, “young adult” londinese, per vivere fa il lettore per una casa editrice, e soffre di terribili allucinazioni. Attraverso di lui il lettore conosce Alice, un’antropologa che vive a Londra in epoca vittoriana, esploratrice dello Steamland, una landa attraversata da gas allucinogeni più potenti di qualsiasi incantesimo o allucinazione. Alice, è la protagonista di un libro che giunge nella mani di Ben una notte, e che ha il controverso titolo di “Alice nel paese della vaporità”. Il confine tra Bene e Male è solo di natura semantica in questa dimensione, e forse nemmeno possiede quella valenza, dal momento che con stupore fortissimo pagina dopo pagina si scopre che in realtà niente è definibile nello Steamland, nulla è configurabile, qualsiasi oggetto, persona o situazione può apparire in un modo e poco dopo essere esattamente il suo contrario. Ovvero deformi e inquietanti mostri (nell’accezione secondo me latina di “monstrum”, cioè eccezionale) possono divenire compagni fidati di viaggio, mentre i propri simili si possono rivelare creature dell’abisso più malvagi di qualsiasi reietto. Come tutti i ricercatori e gli antropologi per la precisione, Alice comincia il suo cammino in questo mondo da incubo, come sulle tracce di una scoperta troppo ghiotta per lasciarsela sfuggire. In realtà tutta la vicenda si trasformerà in una delirante corsa per la sopravvivenza, dis/equilibrata nei confronti di un destino oscillante tra l’Orrore e la Meraviglia. Ben imparerà a conoscere Alice, si farà prendere dalla sua storia, ma … c’è un ma! I contenuti di quel libro, erompono dai confini della fantasia, della rassicurante pagina stampata, e qualcosa accade anche a Ben. Un libro che mi ha fatto venire in mente da subito le opere del mefistofelico Marilyn Manson (tutti corpi e visi emaciati, vere e proprie creature ectoplasmatiche post-atomiche un po’ alla Schiele un po’ alla Giger) che la pop star esporrà dal 30 giugno alla Kunsthalle di Vienna con il titolo “Genealogie del dolore”. E forse anche il lavoro di Dimitri è la narrazione dei nostri lati più oscuri, una piccola e fantasiosa “genealogia del dolore” frutto solo ed esclusivamente del pessimismo della ragione. Un libro che vale la pena comunque leggere.
domenica 27 giugno 2010
Il libro del giorno: I costruttori di vulcani di Carlo Bordini (Luca Sossella editore)
Cinema primo amore di Mirko Grasso (Kurumuny)
«Giugno 1940. A guardare il paesaggio emiliano il cuore si solleva e ignora le ansie di quel momento storico. Nella campagna circostante Parma, fino alla strada che porta a Monticelli Terme e da lì a Montechiarugolo e Torrechiara, è tutto un risplendere di grano maturo». In memoria del regista Antonio Marchi, Mirko Grasso tenta di parlare e lo fa veramente con grande abilità e passione di una personalità della cinematografia italiana contemporanea.
Questa persona si trovò a collaborare con personalità immense come Luigi Malerba, Attilio Bertolucci, Giorgio Bassani e Pier Paolo Pasolini, solo per citare disordinatamente qualche nome illustre. Di Marchi se n’è sempre parlato con grande rispetto, ma forse in canali non sempre così grandi e adeguati da farlo conoscere al grande pubblico, e questo nonostante egli avesse costruito nel suo tracciato biografico una costante di prassi e teoria fondate su impegno, bravura, e onestà intellettuale, che difficilmente oggi si possono incontrare. Antonio Marchi paradossalmente lavorò per un tempo brevissimo rispetto agli standard “carrieristici” dei registi, e di fatto egli aveva reso “orfani” i suo lavori di ripresa lasciandoli nell’oblìo di una soffitta.
Ora grazie al contributo del Fondo Giorgio Bassani, dell’Archivio Nazionale Film di Famiglia e dell’Istituto Storico Parri Emilia-Romagna per i tipi di Kurumuny di Calimera esce il volume di Mirko Grasso dal titolo “Cinema primo amore - Storia del regista Antonio Marchi” insieme a un dvd contenente due documentari: il primo, dal titolo “La liberazione di Montechiarugolo”, è la ripresa da parte del regista della liberazione di un piccolo centro dell’Appennino emiliano; il secondo dal titolo “Come un canto”si sostanzia nella ricostruzione della relazione tra Marchi e il cinema attraverso tutta una serie di suoi filmati amatoriali, conservati presso l’Associazione Home Movies - Archivio Nazionale del Film di Famiglia, e per l’occasione non solo resi in formato digitale, ma anche musicati e commentati da un testo ricavato dagli scritti in note dello stesso Marchi.
continua su Il Recensore
sabato 26 giugno 2010
Il libro del giorno: Gli scrittori inutili di Ermanno Cavazzoni (Guanda)
Memorie di un esorcista di Padre Amorth a cura di Marco Tosatti (Piemme)
Un apostolato, il suo, che trasmette, oltre che con i fatti, anche con i suoi messaggi, attraverso la sua presenza diretta a trasmissioni televisive nazionali e internazionali, attraverso la Rete, e attraverso i suoi libri.
Quasi nessuno sa che è un dottore in legge, ha fatto la guerra ed è stato partigiano. Raffinatissimo teologo (per l’esattezza egli è un teologo mariano,) ha diretto per parecchi anni l’importante periodico della San Paolo “Madre di Dio”. Diventa per volontà del cardinale Ugo Poletti a Roma “apprendista” del grande esorcista Padre Candido, del quale prenderà poi ufficialmente il posto. La sua missione, il suo “lavoro” lo pone a contatto diretto con il Demonio nella quotidianità di ogni giorno, attraverso riti esorcistici e preghiere di liberazione che cercano di sollevare da incredibili e singolari sofferenze tutte quelle persone che a lui si affidano. Gli esorcismi che Padre Gabriele Amorth ha sulle spalle sono 70/80.000 con una cadenza giornaliera dalle 15 alle persone.
Continua su Il Recensore
venerdì 25 giugno 2010
Intrigo Internazionale di Giovanni Fasanella e Rosario Priore (Chiarelettere)
La domanda di fondo è: perché l’Italia dal 1969 è stata funestata dal terrorismo e dalla violenza politica con centinaia di morti e migliaia di feriti? Perché solo nel nostro paese? Tutte le inchieste giudiziarie hanno dato finora molta importanza al ruolo dei servizi segreti deviati, della P2, della Cia. Risultato: nessuna verità giudiziaria, nessuna verità storica.
Rosario Priore, il magistrato che si è occupato di eversione nera e rossa, di Autonomia operaia, del caso Moro, di Ustica, dell’attentato a Giovanni Paolo II, qui prova a rispondere cambiando completamente scenario. E strumenti di analisi. Grazie ad anni di ricerche, testimonianze, prove, carte private, incontri con ex terroristi, agenti segreti e uomini politici anche stranieri, Priore ricostruisce uno scenario internazionale inedito per spiegare il terrorismo e la strategia della tensione in Italia, testimoniando la verità che finora nessuno ha potuto certificare attraverso le sentenze. Colpita la manovalanza (e non sempre), la giustizia si è infatti dovuta fermare senza arrivare a scoprire il livello più alto dei responsabili.
Siamo stati in guerra, senza saperlo. L’egemonia del Mediterraneo, il controllo delle fonti energetiche ci hanno messo in rotta di collisione con l’asse franco-inglese che non ha mai sopportato il nostro rapporto privilegiato con
Ustica, Piazza Fontana, il caso Moro, la strage di Bologna vanno collocati in questo contesto internazionale: cadono così molte facili convinzioni e vecchie ricostruzioni, giornalistiche e persino giudiziarie, mostrano tutta la loro inconsistenza. L’intrigo italiano è in realtà internazionale.
Rosario Priore, magistrato, per oltre un trentennio, fin dai primissimi anni Settanta, quando arrivò come giudice istruttore al Tribunale di Roma, ha seguito molti dei casi di violenza e terrorismo (interno e internazionale) più importanti della storia giudiziaria italiana: dall’eversione nera ad Autonomia operaia, dal caso Moro a Ustica, dagli attentati palestinesi al tentato omicidio di Giovanni Paolo II.
Il libro del giorno: Untamed. La casa della notte di Kristin Cast e Cast P. C. (Nord)
La casa viola di Marco Scalabrino (Edizioni del Calatino)
Quarta raccolta per il poeta siciliano (trapanese per la precisione) Marco Scalabrino dal titolo “La casa viola” edita da Edizioni del Calatino. Il lettore si troverà tra le mani un libro di 104 pagine, leggibile in poco più di un’ora, con sole trenta poesie. Dov’è il trucco? Non c’è, semplicemente perché grazie al lavoro di Adelaide Petters Lessa, Alba Olmi, Nelson Hoffmann, Ghjacunu Thiers, Monique Baccelli, Hèdi Bouraoui, Tony Di Pietro, J. Derrick McClure, Margherita Feliciano, Enzo Bonventre, Flora Restivo e Maria Pia Vigilio, questi trenta componimenti vengono tradotti in brasiliano, corso, francese, scozzese, spagnolo, oltre che italiano, a testimonianza del valore esportabile a livello internazionale della poesia di Scalabrino. Nessun lamento tragico nei versi di questo poeta, che non piange e si dispera per un passato puro e ancestrale, come da consuetudine nella poesia siciliana tradizionale; nessuna leziosità metrica in questi versi che presentano un respiro poetico asciutto ma fortemente sonoro, nonostante a volte un linguaggio duro come le pietre lascerebbe presagire un certo impeto “sauvage”, difficilmente contenibile e controllabile. Ma sola apparenza perché stiamo parlando di un poeta, senza ombra di dubbio, che sa il fatto suo e che ha distillato ogni parola in un polo denso, sino alla concentrazione di energia purissima. E per Scalabrino le parole sono importanti, fondamentali, perché permettono di costruire una dermografia esatta di autonomia e indipendenza del sentire e del conoscere umani, quasi come sforzo titanico per difendersi dalla confusione e dal caos dei nostri giorni. E la parola anche la più dura allevia il dolore di portarsi sopra la responsabilità di essere poeta e fare Poesia, quasi ad aver ottenuto una repentina illuminazione che ha portato una nuova consapevolezza, mentre fuori è solo rumore, fastidioso rumore. Imprescindibile la splendida prefazione al volume di Flora Restivo alla quale è dedicata “Battaria” – “Frastuono”
Avissivu a sentiri battaria stanotti/ è sulu l’universu/ nna tuttu lu so pisu/ chi di ncapu a li mei spaddi/ ca tramusciu d’ossa/ e sangu e lastimi/ paru paru/ jusu jusu/ nzina a li pedi/ scinni
e nesci/ e munciuniatu/ di li visciri di la terra/ subissa/ nun vi spagnati.
Frastuono
Se doveste sentire frastuono stanotte/ è solamente l’universo/ in tutto il suo peso/ che attraverso me
con sconquasso di ossa/ e sangue e spasmi/ per intero/ giù giù/ sino ai miei piedi/ scende/ ed erompe/ e sprofondo/ sgretolato/ nelle viscere della terra/ non state a preoccuparvi.
(Trad. di Maria Pia Virgilio)
giovedì 24 giugno 2010
Il libro del giorno: Il Vento della Padania di Guido Passalacqua (Mondadori)
Sul filo sottile del desiderio di Nadia Turriziani (Diamond edizioni)
«Anche Barbara è incosciente, nonostante la sua età, come incosciente potrebbe essere solo chi ama incondizionatamente. Ed è nell’oblio dell’incoscienza che accetta di incontrarlo nuovamente. Il cuore palpitante e il desiderio di amarlo clandestinamente le contrae le viscere. Si precipita all’appuntamento con la brama incontenibile di farsi baciare e accarezzare. Di lasciarsi amare. (…)Il giovane amante si avvicina a lei lentamente, quasi a non volere rompere il fragile incantesimo. Le bacia il seno avvolgendola in un caldo abbraccio, sale sul collo e le sfiora percettibilmente le spalle. Poi avidamente si accanisce sulle sue labbra, creandole un turbinio incontrollabile di emozioni. Le mani scivolano sulla schiena, le accarezzano i glutei sodi mentre la solleva lievemente per entrare in lei. (…)»
continua su Il Recensore
Elementi di critica Trans a cura di LAURELLA ARIETTI, CHRISTIAN BALLARIN, GIORGIO CUCCIO e PORPORA MARCASCIANO (Manifesto Libri). Di prossima uscita
Questo volume raccoglie interventi e riflessioni sull'esperienza "trans" intesa in senso individuale e collettivo da parte dei soggetti protagonisti in occasione del primo seminario residenziale transessuale/transgender svoltosi nella primavera del 2008. Un dibattito all'interno della variegata ed eterogenea scena trans sulle questioni che rimandano al significato della propria esperienza e alla possibilità/capacità di costruire una soggettività critica, nel tentativo di arrivare a posizioni condivise su storia, genere, sesso, patologia, autodeterminazione, senso e significato delle parole. Una discussione a più voci che si avvale anche del contributo di testimoni privilegiati, scelti in base al loro rapporto con la scena transessuale/transgender e alla loro conoscenza di essa.
I curatori: LAURELLA ARIETTI, CHRISTIAN BALLARIN, GIORGIO CUCCIO e PORPORA MARCASCIANO fanno parte del Coordinamento Trans Sylvia Rivera, che riunisce alcune realtà associative e individualità trans in Italia. Il Coordinamento si è formato nell'ottobre del 2006 come momento di confronto sulle questioni e i progetti che interessano la realtà trans nei suoi molteplici aspetti.
mercoledì 23 giugno 2010
La resistenza impura di Luca Canali (Manifesto Libri). Di prossima uscita
"Niente è più efficiente di una formica, di un'ape; e niente più trionfalmente vitale di una belva nella foresta. Mentre nulla è più umano della meditazione, del dubbio e persino dell'ozio perplesso." Racconti, esperienze di vita e riflessioni di uno tra i più eterodossi e impegnati tra gli intellettuali italiani, che si misura in queste pagine degli anni Sessanta con le ambiguità e le contraddizioni della storia d'Italia dal fascismo al dopoguerra. Attraverso la sua esperienza personale, l'impegno politico e di studioso, Canali si confronta con grandi temi quali la connessione tra politica e cultura, la crisi dell'impegno, i rapporti tra singolo e collettività, senza nulla concedere alla retorica pacificante e alle visioni conciliatorie della storia italiana. Sia nei racconti che nelle riflessioni la sua è sempre una coraggiosa operazione di verità, una battaglia contro la dignità umana offesa, un esercizio rigoroso della ragione critica. Il volume è presentato da uno scritto di Eugenio Montale.
L'autore: LUCA CANALI (1925) scrittore e studioso dell'antichità classica, ha insegnato nelle università di Roma e di Pisa. È autore di testi importanti sulla letteratura e la storia di Roma antica (Giulio Cesare; Le vite indiscrete di dodici Cesari; Ventitré colpi di pugnale; Controstoria di Roma) e di molti romanzi e racconti tra cui Autobiografia di un baro, Il sorriso di Giulia, Che gli scandali avvengano.
Il libro del giorno: La trattativa di Maurizio Torrealta (Bur)
Situazione temporanea di Marco Saya (Puntoacapo editrice)
Non mi è mai accaduto sino ad oggi di poter leggere una raccolta di versi con tanto gusto e con tanta soddisfazione e di poter finalmente apprezzare qualcuno che conosce la Poesia e i suoi spazi, come quando ho avuto tra le mani il libro di Marco Saya dal titolo “Situazione temporanea” edito da Puntoacapo editrice.
«… dove vai? mi chiedeva mia madre solcata dalle rughe della paura, ancora non so, le rispondo (dopo vent’anni) da guitto di circonvallazione, sempre un casino Piazzale Lodi sino al prossimo semaforo e gli attimi ti consumano le mani, anche il volante si deteriora!».
I riferimenti che ho automaticamente elencato nella mia testa sono stati Calvino (per una Milano dalla consistenza ectoplasmatica) e poi Dario Bellezza (per quel sapore destinale di una quotidianità in grado di passare dallo stato astratto di melanconia a quello solido di meccanismo ripetitivo e stritolante slanci ed entusiasmi). La narrazione del poiein che si sostanzia nel ritmo e nella scelta semantica adottata dall’autore, tende ad una serrata elencazione di gesti quasi automatici nella creazione di topografie allocutivamente dimostrabili come Milano, piazzale Lodi, la Esselunga, che compongono un puzzle desolante e annichilente. Quello che emerge è il nulla di una grande città, che non è più la Milano da bere ( e che francamente non lo può più essere) ma ripete stereotipi di efficienza e produttività che rasentano il rococò: ovvero come nel barocco salentino così in una perturbazione multiversica come quella descritta da Saya, il “for successful living” diventa cancerogeno nel suo autoriprodursi, e dunque mutandosi in “rococò altro” crea vuoto di senso.
continua su Il Recensore
martedì 22 giugno 2010
Il libro del giorno: Il quaderno di Josè Saramago (Bollati Boringhieri)
I prodotti qui in vendita sono reali, le nostre descrizioni sono un sogno
Cerca nel blog
-
E’ accaduto già con un altro caso letterario: il “Necronomicon” di Howard P. Lovecraft. Il dibattito ancora oggi tutt’altro che conclu...
-
Di cosa siamo veramente responsabili? Qual è il margine di libertà delle nostre azioni, anche di quelle che crediamo dipenda...
-
Il movimento MODERATI 2.0 PER LE LIBERTA’ trae le sue origini dalla rete e si riallaccia al movimento politico internazionale pirata...