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mercoledì 23 novembre 2011

MLB TRADE RUMORS

















“MLB Trade Rumors is a clearinghouse for relevant, legitimate baseball rumors.  The site focuses on the hot stove - trades and free agent signings.  Rumors come from established journalists, and always include a link to the source material.  All 30 teams are covered.  MLBTR is written and maintained by Tim Dierkes.  You can read about Tim here, contact him here, and follow him on Twitter here. MLBTR has new material 365 days a year, and attempts to post all rumors with analysis as soon as they are available.  The site was created as a hobby in November of 2005, and has grown virally.  MLB Trade Rumors now receives hundreds of thousands of pageviews per day.  The peak day - 2,001,128 pageviews -  was July 31st, 2009, baseball's Trade Deadline day.  MLBTR also has an RSS feed with over 57,000 subscribers, a Facebook page with over 40,000 fans, a Twitter feed with over 97,000 followers, and a forum with over 8,900 members.
MLB Trade Rumors has been praised by Peter Gammons, The Chicago Sun-Times, The Chicago Tribune, USA Today, The Boston Herald, and many other major publications.  In June of 2011, MLBTR was named one of TIME's 25 best blogs of the year.  MLB Trade Rumors is a favorite of baseball writers and fans of all ages.  MLBTR is even read by baseball players, such as Dustin Pedroia, Dan Haren, C.J. Wilson, Joel Hanrahan, David Aardsma, Scott Hairston, Mark Lowe, Freddy Sanchez, Jack Wilson, Chad Qualls, Billy Butler, Michael Cuddyer, Adam Jones, Justin Morneau, Jake Peavy, and Mike Stanton!  Dodgers manager Don Mattingly and Blue Jays GM Alex Anthopoulos are also regular readers.”


L’ISOLA DEI CASSINTEGRATI





















“Il 24 febbraio 2010 un gruppo di cassintegrati Vinyls di Porto Torres occupava il carcere abbandonato dell’isola Asinara, nord Sardegna, per creare un reality di protesta alla chiusura degli stabilimenti. Non c’era nessuno, però, a riprendere quel reality. Il 25 febbraio Michele Azzu (laureato in comunicazione, musicista di professione residente a Londra) e Marco Nurra (giornalista praticante al quotidiano El Mundo, ex informatico al Grande Fratello spagnolo, residente a Madrid) decidono di aprire il gruppo facebook L’isola dei cassintegrati, per dare voce alla protesta dell’asinara. Col preciso scopo di dare forma a quel reality atipico, e di far arrivare la notizia alla ribalta dei media nazionali.
“L’isola dei cassintegrati. L’unico reality REALE, purtroppo, – dalle info del gruppo FB – dove nessuno è famoso, ma tutti sono senza lavoro. Trincerati in un’isola simbolo della più grande Sardegna ormai in crisi profonda, alloggiati in celle non peggiori delle sbarre che governo, regione ed Eni hanno messo loro davanti. Nessuno yacht, billionaire e soubrette su quest’isola, solo la cruda verità di una politica che non dà risposte, e di una società a controllo statale – ENI – che persegue i propri scopi aziendali passando sulle vite di migliaia di famiglie. E, non ultimi, un gruppo di operai coraggiosi che lotta per i propri diritti”. Gli iscritti superano i cinquemila e i due ragazzi hanno un’idea: il mail bombing. Ogni membro del gruppo facebook avrebbe dovuto inviare la stessa email a un elenco di indirizzi di posta elettronica, relativi ai maggiori quotidiani e tg nazionali, per far passare la notizia. Il risultato è immediato: in due settimane le email inviate sono più di duemila e gli iscritti al gruppo quarantamila. L’Espresso, La Repubblica, Il Corriere della Sera, Tg3, Rainews24 e Sky TG24 si accorgono del fenomeno in rete e parlano de L’isola dei cassintegrati.
Dal gruppo facebook nasce quindi il blog, per porsi direttamente come creatori di contenuti, anziché collezionarli dai media per riportarli su facebook. La strategia viene notata da Manuel De Carli, talentuoso disegnatore romano che propone le sue vignette satiriche per la causa, e da Fabio Borraccetti e Fabrizio Trapani di Porto Torres, geni dell’informatica che disegnano il sito.
Il blog viene notato ed apprezzato da Alessandro Gilioli, de L’Espresso, autore del famoso blog Piovono Rane. Il giornalista pubblicizza il blog l’isola dei cassintegrati sul proprio, e si presta a scrivere l’introduzione per l’apertura del sito novizio. Nasce così il fenomeno mediatico – e di culto – de L’isola dei cassintegrati, che in poche settimane raggiungerà tutti i media nazionali (giornali, radio, blog) per approdare poi in televisione su Tetris di Luca Telese a La7 in cinque puntate, e ben due puntate su Annozero di Michele Santoro. Mentre gli operai sono ospiti in tv e radio, tenendo testa a politici e giornalisti… la piattaforma comunicativa del blog e del gruppo facebook si espande. Cominciano le dirette video sul blog, col confessionale degli operai. Poi le dirette radio giornaliere su Radio Fujiko (Bologna), Radio Beckwith (Torino), e settimanali su Radio Popolare Roma e Radio Popolare Milano. Blog e gruppo facebook sono completamente integrati, a loro volta sincronizzati con un profilo twitter. Infine, Il Fatto Quotidiano contatta Marco e Michele per proporre loro una rubrica giornaliera sulle pagine del giornale, la rubrica de L’isola dei cassintegrati. Questo ancora non basta ai blogger, che contattando giornalisti e programmi televisivi riescono a convincere Le Iene a realizzare un servizio sulla protesta dell’Asinara, e tanti altri personaggi noti a partecipare al Blog . Il passo successivo è scrivere ai principali quotidiani e blog degli altri paesi europei. In questo modo la notizia passa prepotentemente all’agenda estera, in Francia, Spagna, Inghilterra, Germania, Austria, Ungheria, Canada, Svizzera, Australia, Messico. Perfino Internazionale riprende la notizia da un settimanale messicano. Ma una protesta operaia, per quanto innovativa ed estrema, non rimane sui media importanti a lungo, se non ci si inventa sempre qualcosa di nuovo. Nasce così l’evento facebook Stampalo, Appendilo e Fotografalo!, che permetterà di far entrare il logo de L’isola dei cassintegrati nelle case e negli uffici degli italiani. In centinaia ad invieranno la loro foto col simbolo dell’isola, da Parigi, Dublino, Sarajevo, Città del Messico, Barcellona, Ginevra. Il successo mediatico e la validità della piattaforma comunicativa de L’isola dei cassintegrati vengono riconosciuti dai media che parlano (servizio del Tg3) dell’impresa. Il gruppo facebook supera i 100.000 membri, il blog conta migliaia di contatti unici giornalieri. Sarà poi l’Università di Sassari a dare un riconoscimento accademico all’esperimento comunicativo, organizzando una giornata di conferenze sul tema, con  Luca Telese. Il posto di rilievo è per i due giovani blogger.  L’atto conclusivo dell’escalation mediatica de L’isola dei cassintegrati è la sconfitta de L’isola dei famosi agli ascolti. Cassintegrati battono famosi, titolano La Repubblica  e Il Fatto Quotidiano, e la stessa Simona Ventura, in diretta, manda un messaggio all’altra isola. Blog e gruppo facebook de L’isola dei cassintegrati sono stati un esperimento comunicativo di successo. Si è utilizzato facebook con modalità che nessuno aveva usato prima, una piattaforma comunicativa che comprende blog, facebook, twitter, stampa, radio e tv, in una maniera rivoluzionaria. C’è perfino chi dice che il fenomeno de L’isola dei cassintegrati abbia cambiato la storia della lotta operaia in Italia. Nel Marzo del 2011, un anno dopo l’apertura dei siti, il Blog entra nella Top20 dei blog di politica italiani. Riparte la rubrica dal blog sul Fatto Quotidiano e il progetto di inchiesta realizzato sul blog vince il Premio Eretici Digitali, sponsorizzato da Google,  nell’ambito del Festival Internazionale del Giornalismo di Perugia (Leggi i diari). Michele e Marco decidono dunque di aprire il sito agli altri casi di aziende in crisi (Leggi su La Nuova Sardegna), e di lavoratori in lotta d’Italia. Perché il successo del sito e gruppo facebook sono frutto della partecipazione di tantissimi. Il 24 Agosto esce in libreria per Bompiani il romanzo autobiografico dei due blogger, Asinara Revolution, la vera storia di com’è nata l’isola dei cassintegrati.”



Il museo dell'inferno di Derek Raymond e Confessioni di un cuoco eretico di David Madsen editi da Meridiano Zero e visti da Nunzio Festa






































Quest'anno sono stati nuovamente ristampati due libri imperdibili, ovvero “Il museo dell'inferno” di Derek Raymond (già ristampato l'ultima volta nel 2002) e “Confessioni di un cuoco eretico” di David Madsen (già stampato nel 2006). Ora, se di Raymond forse si sa addirittura troppo, insomma molto si dice è s'è detto sul formidabile romanziere della serie della Factory, meno forse si dice del professore inglese che si cela dietro lo pseudonimo David Madsnen e che dimostra puntualmente d'essere romanziere di grande valore. Ma torniamo momentaneamente al museo dell'inferno, testo scontroso e ovviamente apocalittico per l'intimità che Raymond inventò per pomparci dentro il pazzoide e assassino Ronald Jidney. Uno di quelli, aggiungiamo, che mette in disordine la carne spezzettata delle sue vittime per farla diventare ordine rispondente ai suoi deliri 'artistici'. E tenete in mente la parola Carne: perché qui sentiamo il legame col Madsen del cuoco eretico. Epperò per sentir meglio leggiamo e rileggiamo le copertine fresche fresche destinate alle ristampe in questione... “Dead man upright”, ultimo romanzo di Derek Raymond, raggiunge l'apice quando, e lo spiega mirabilmente Pezzotta, racconta i massimi deliri, senza freni, del serial killer. Tra esternazioni e interrogatori. Superando il genere. Dandoci la menta omicida dell'omicida. Jidney, tra l'altro, è l'artista-fallito. Comunque l'artista. Pittore, per l'esattezza. Mentre, appunto, nel romanzo di David Madsen Orlando Crispe, grazie al perverso e tirannico cuoco Egbert Swayne scopre d'essere cuoco-artista che sceglie la Carne come materia. Similmente, appunto, forse per la seconda volta a dir il vero, con l'R. Jidney di Raymond. Insomma Crispe addirittura a Roma apre il ristorante Il giardino dei piaceri. Locale 'in' che diviene alla fine luogo di sperimentazioni di Orlando Crispe e dei suoi aiutanti. Perché grazie ai suoi piatti a base di carne, Crispe riesce a sottomettere cardinali e intellettuali ai suoi desideri. Crispe usa la carne come pozione magica. La serve per farsi servire. Adesso, quindi, avrete visto il vero legame fra i due testi. La carne. Dove la carne pasto e il pasto carne trasformano vite umane. Di Raymond avevamo già fatto appuntare “Incubo di Strada” e “Stanze nascoste”, di Madsen “Amnesie di un viaggiatore involontario”. Che l'elenco continui.    


Il museo dell'inferno, di Derek Raymond, traduzione e postfazione di Alberto Pezzotta, Meridiano zero (Padova, 2011), pag. 221, euro 14.00; Confessioni di un cuoco eretico, di David Madsen, traduzione di Francesco Francis, Meridiano zero (Padova, 2011), pag. 216, euro 14.00.

martedì 22 novembre 2011

Alessandro Bastasi racconta il suo ultimo romanzo CITTA’ CONTRO (Eclissi edizioni)


























“Solo il rumore dei nostri passi, qualche parlottio isolato, gruppetti di tre, quattro uomini accucciati sui talloni tra una roulotte e una baracca. Al chiarore fioco che filtra da sotto una porta intravedo qualcosa che assomiglia a delle spranghe di ferro. Non tutti saranno ragionevoli come Khalid, penso.”


Massimo Rainer racconta il suo ultimo romanzo CHIAMAMI BUIO (Todaro edizioni)

“Prima regola dello sbirro che vuole arrivare alla pensione: fatti i cazzi tuoi.  Seconda regola: non ti distrarre e continua a farteli, ché stai andando bene.  Terza regola: se non hai seguito le prime due, la terza non ti serve più a una madonna perché sei già crepato da un pezzo.  È parola di Buio”

su CARMILLA


Il libro - Un campo di immigrati, gestito da un'organizzazione religiosa sospettata di favorire il reato di clandestinità, è oggetto delle mire di imprenditori senza scrupoli, di racket criminali e di torbidi interessi politici. La popolazione è inquieta. Ha paura di ciò che non capisce, di ciò che non sa, di ciò che è diverso: il colore della pelle, la lingua, le abitudini, le storie, la religione. In questo scenario si consuma un duplice delitto. L'intolleranza, a lungo repressa, esplode. I nuovi arrivati diventano una minaccia da allontanare subito, prima che sia troppo tardi. La città si divide, una conflittualità latente si insinua tra gli stessi immigrati. Persino tra la procura e la polizia giudiziaria cresce l’erba maligna della contrapposizione ideologica. Attorno ai due delitti si intrecciano rapporti umani e sentimenti, destini già scritti e scelte di vita, tanti misteri, piccole storie, come la vicenda drammatica di Modibo, l’africano del Mali col volto devastato dal fuoco.
Con il sostituto procuratore collabora Alberto Sartini, il protagonista del romanzo "La gabbia criminale", che nel campo dei migranti insegna la lingua italiana. Alberto, nato "alla fine della prima metà del secolo scorso", non riesce più a riconoscersi in una società nella quale i valori in cui ha sempre creduto non hanno più cittadinanza. Sarà proprio l’incontro con i nuovi "dannati della terra" a dargli la spinta necessaria per superare un difficile momento della sua vita.



Presenta Fabrizio Fulio Bragoni del blog  Nonsolonoir

Letture a cura di Luca Rinarelli
INGRESSO LIBERO FINO A ESAURIMENTO POSTIINFO: 011.3852921 – 347.5977883


BELGRAVIA LIBRERIE TORINO
VIA VICOFORTE 14/D
MARTEDI’ 29 NOVEMBRE ORE 18,30
GIALLO ITALIANO: SCRITTURE  E LETTURE

MAX ROHR - Looking Through the Trees A Distorted Diary 2010-2011






















Looking through the trees - A distorted diary 2010-2011 è un grande corpus d’opera, summa poetica e pittorica che potremmo paragonare a un visionario memoir. Realizzati nell’arco di un anno, i dipinti insistono su un pallido tonalismo e una linea ferma, decisa, che conferisce compattezza e solidità alle immagini. Esiste in esse un ferreo silenzio, una calma assoluta che proietta le figure e il paesaggio in atmosfere (e)statiche. Tutte le figure hanno zigomi dolci, rilassati, sereni; il loro sguardo è elusivo, fissano intensamente il vuoto, quasi presentissero o intravedessero qualcosa. Ma per loro “scrutare” vuol dire “frugare” dentro se stessi, come in uno scrigno. Uomini e donne, vecchi e bambini sono impassibili, statuari: sono come cedri del libano, come sequoie immortali su cui attecchiscono gli oggetti – alla maniera dei muschi sulle cortecce degli alberi, o degli insetti invischiarsi nell’ambra. I veri protagonisti di queste opere sembrano essere gli oggetti. Oggetti d’affezione, del desiderio, del ricordo, che non hanno nulla a che vedere con l’utilità: essi esprimono soltanto se stessi. Siano essi utensili di cucina o attrezzi da carpentieri, reperti o cimeli, tutti in egual modo costituiscono un arsenale iconografico che agisce sull’animo e sulla coscienza. Si tratta di forme più soprasensibili che sostanziali, quasi incorporee – fluttuano, brillano, vibrano – lasciando sospesi nel dubbio anche le figure. Non meno destabilizzante è l’incoerenza prospettica, quell’a[nta]gonismo dei piani in cui agiscono diversi livelli di gravità. Max Rohr rinuncia infatti a dipingere secondo l’intersezione della piramide visiva, rinnega la “scienza della visione” a favore di una prospettiva “scorretta e sproporzionata”, alla maniera dei pittori trecentisti. Ne nasce uno spazio contraddittorio, in cui il dentro si riversa nel fuori, il sopra nel sotto, il piccolo nel grande. Max Rohr non si limita ad autorappresentarsi ma a immedesimarsi nell’opera, adottando una forma includente che si pone al di là della cronaca e della cronologia. Grazie a un meccanismo di diversificazione e di alterazione della realtà, l’artista ci propone una cultura agronomica del ricordo (“ricordo disarticolato” di ciò che ha visto e ha vissuto). Le opere rispecchiano esattamente i suoi protagonisti: organismi affetti da semiofilia, ossia da una fuoriuscita di significati che finiscono per convertirsi in immagini e capaci di ramificarsi come cosa viva, vitale.

MAX ROHR
Looking Through the Trees
A Distorted Diary 2010-2011
A cura di Alberto Zanchetta
Inaugurazione sabato 26 novembre 2011 – ore 18
Fino al 8 gennaio 2012
Orari di apertura: dal venerdì alla domenica dalle 16 alle 19,30
Catalogo
Bonelli ArteContemporanea
Via Corrado 34 | 46100 Mantova | t. +39 0376 244769 | f. +39 0376 725747
info@bonelliarte.com | www.bonelliarte.com

IO SOTTRAGGO. La Triangolazione Cibo-Corpo-Peso. Performance by Giovanna Lacera


















4 Luglio 2005
“Lasciarsi morire di fame. Sottrarsi al mondo.
 Farlo con coscienza. Sceglierlo, ogni giorno, con vocazione.
Oggi: 475 Kilocalorie.”

Trasformare in arte la patologia.  Fare in modo che il corpo,  da anni ostaggio di rituali ossessivi, da anni contenitore di vuoti affettivi, di assenze e di mancanze, da anni vittima e carnefice di se stesso,  diventi racconto espressivo e creativo di una tra le più paradossali  malattie: il disturbo anoressico-bulimico. Mangiare niente come mangiare tutto. Svuotarsi come ingombrarsi. Mettere dentro il mondo intero, o il mondo intero rifiutare. Sbranare pulsionalmente l’amore che non si ha. O scegliere stoicamente la rinuncia.
Controllare il corpo per illudersi di controllare la vita intera. Operare calcoli minuziosi, e istituire una vera e propria aritmetica del desiderio. Sottrarsi chili per sottrarsi ai desideri. Scarnificarsi e rischiare la vita, pur di rendersi visibili. Fingersi inarrivabili, perché il contatto è già una ferita. Non ho bisogno di niente. Non ho bisogno di cibo. Non ho bisogno di te
IO SOTTRAGGO. LA TRIANGOLAZIONE CIBO-CORPO-PESO, proposta della Galleria Famiglia Margini di Milano, è un progetto ideato, scritto e agito da Giovanna Lacedra, curato da Grace Zanotto e Massimiliano Bisazza, con video-sonorizzazione a cura di Giuseppe Fiori.  Si tratta di una performance-confessional totalmente autobiografica, che nello spazio creativo-distruttivo-creativo-rigenerativo di 20 minuti, mette e rimette in scena l’ingranaggio perpetuante dei rituali ossessivi anoressico-bulimici.  IO SOTTRAGGO è atto performativo caustico, autentico, disperato, catartico, sensibilizzatore.  Un atto in cui è il corpo stesso a dire la verità.  Una verità figlia del gesto, una  verità figlia della parola, una  verità figlia del dolore, figlia di una creatività capace di sgorgare persino dall’ossessività di una patologia paradossale come quella anoressico-bulimica, dove non è l’appetito ad essere malato, ma una piaga dell’amore. Una incrinatura nell’amore.  Una fenditura tellurica nell’amore, che ha spalancato una ferita di vuoto buio e ingoiante. La ferita di quell’amore mancato, abusato, violato. E sottratto.  La ferita del disamore. La corrosione del contatto. L’incapacità della relazione.  Perché nei disturbi del comportamento alimentare non è l’appetito ad essere disturbato, ma l’anima, l’emotività, il vuoto affettivo, la relazione. Un disturbo del comportamento alimentare è un disturbo del “comportamento” , non della “alimentazione”, è una compulsione a sottrarre, sia che si digiuni sia che si divori il mondo. Ma alla fine è sempre il vuoto a dover prevalere. Quel vuoto ingombrante che nessun pane sarà mai in grado di colmare. IO SOTTRAGGO è tutto questo, in una performance di soli 20 minuti, corredata dai diari che l’artista stessa scrisse nei mesi più annichilenti: quelli di un’anoressia ha scalpellato il suo corpo, quasi fino alla morte.


IO SOTTRAGGO.
La Triangolazione Cibo-Corpo-Peso. Performance by Giovanna Lacera

Per Step09 New Art Fair

26 Novembre 2011 ore 12.00.

Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia “Leonardo Da Vinci”
Sala delle Colonne - Piazza San Vittore, 21  - Milano.
Ingresso gratuito, previa registrazione sul sito www.step09.com

Info:
www. famigliamargini.com
famiglia margini@gmail.com

The Last Sultan: The Life and Times of Ahmet Ertegun by Robert Greenfield (Simon & Schuster)
























“The Last Sultan is the definitive biography of a man who changed popular culture throughout the world. As the founder and head of Atlantic Records, Ahmet Ertegun signed and/or recorded many of the greatest musical artists of all time, among them Ruth Brown; Big Joe Turner; Ray Charles; Bobby Darin; Sonny and Cher; Eric Clapton; Buffalo Springfield; Crosby, Stills, Nash & Young; Led Zeppelin; the Rolling Stones; Bette Midler; and Kid Rock. Working alongside his older brother, Nesuhi, one of the preeminent jazz producers of all time, and the legendary Jerry Wexler, who produced great soul artists like Wilson Pickett, Solomon Burke, and Aretha Franklin, Ertegun transformed Atlantic Records from a small independent record label into a hugely profitable multinational corporation. In successive generations, he also served as a mentor to record-business tyros like Phil Spector, David Geffen, and Lyor Cohen. Brilliant, cultured, and irreverent, Ertegun was as renowned for his incredible sense of personal style and nonstop A-list social life as his work in the studio. Born into great privilege as the son of a high-ranking Turkish diplomat during the last days of the Ottoman Empire, Ertegun spent his life bringing the black-roots music he loved to the world. A larger-than-life figure, always hip, Ertegun lived in the grand manner but was never happier than when he found himself in some down-and-out joint listening to music late at night. Blessed with impeccable taste and brilliant business acumen, he brought rock ’n’ roll into the mainstream while creating the music that became the sound track for the lives of multiple generations. With supporting characters like Steve Ross, Henry Kissinger, Mick Jagger, Keith Richards, Jann Wenner, and a host of others, The Last Sultan is the fascinating story of a man who always lived by his own rules."

SWATCH



















“It already fills whole libraries. And it is far from finished. Here is the on-going story: Swatch overcomes crisis and leads to the survival of the Swiss watch industry. In the mid-seventies, the Swiss watch industry was in the midst of its worst crisis ever. Technologically speaking, the Japanese competition had been outclassed in 1979 with the launch of the "Delirium," the world´s thinnest wristwatch with a limited number of components. But the event that marked the upturn in the industry´s fortunes was the founding of SMH, the Swiss Corporation for Microelectronics and Watchmaking Industries. And its answer to the crisis was Swatch-a slim plastic watch with only 51 components (instead of the usual 91 parts or more) that combined top quality with a highly affordable price. It first went on sale in 1983. Since this time, it has gone on to become the most successful wristwatch of all time, and The Swatch Group, the parent company, is the largest and most dynamic watch company in the world. For many years, new developments have been taking place alongside the standard Swatch watch in plastic-from Irony (the metal Swatch) to the Swatch SKIN Chrono (the world's thinnest chronograph) to Swatch Snowpass (a watch with a built-in access control function which can be used as a ski pass at many ski resorts throughout the world), and Swatch Beat (featuring the revolutionary Internet Time).
Outstanding technical capabilities and advances in the fields of science and technology were already proven by Swatch during its role as the Official Timekeeper in several Olympic Games and Ski and Snowboard World Cup competition”


PEANUT BUTTER and Co.




















“Our Mission - Someone once said that the next best thing to sliced bread is peanut butter. But for a growing number of our customers, Peanut Butter & Co. brand peanut butter on sliced bread is THE best thing period. We are always asked about our formula for success. We see it this way: as kids, we grow up eating peanut butter sandwiches. But many of us never really lose our taste for this sticky stuff. Most of the peanut butter on the supermarket shelves are formulated, packaged and marketed with kids in mind. But in reality, adults eat more peanut butter than kids every day. And while most adults grew up on mass market brands, as we get older, we are ready for something a bit more sophisticated. And that's where Peanut Butter & Co. comes in. We're the good-for-you, indulgent treat that appeals to adults as well as kids. Peanut Butter & Co.'s line of all-natural peanut butter contains no hydrogenated oils, no cholesterol, no trans-fats and, no high fructose corn syrup. Our flavors are gluten-free, vegan (except for The Bee's Knees which is vegetarian), and certified kosher. Lastly, but just as importantly, we only use USA-grown peanuts in our peanut butter. At Peanut Butter & Co., we continue to find ways to bring you healthful and delicious products. We've just introduced our new line of all-natural baking mixes as well as peanut butter packets that you can enjoy on the go. We've got lots more in store, so please keep us company on your journey to deliciousness!
About the Peanut Butter Guy - Lee Zalben is the founder and president of New York City's world famous Peanut Butter & Co., and the man behind "gourmet peanut butter." Lee grew up in Philadelphia eating a lot of peanut butter. And while an under-graduate student at Vassar College, he always won the fierce competitions he and his friends held for the wackiest but best-tasting peanut butter sandwich during late night study breaks. It was then where the idea of opening a peanut butter sandwich shop sprouted. After college, Lee worked in advertising and publishing but he never forgot his dream of opening a peanut butter sandwich shop. While walking in Greenwich Village one day, he spotted a vacant storefront near NY University. Quitting his job the next day, the 26-year old entrepreneur-to-be started developing a business plan for his dream shop. On December 21, 1998, the vacant storefront became the Peanut Butter & Co. Sandwich Shop, offering not just various kinds of peanut butter sandwiches like The Elvis and Pregnant Lady but also peanut butter in newfangled flavors like Dark Chocolate Dreams and Cinnamon Raisin Swirl. It was only a matter of time when people started clamoring to take the peanut butter home. Today, Peanut Butter & Co. is sold in ten delicious flavors in over 10,000 stores around the country and in Canada, the U.K., Japan, and Hong Kong. And the sandwich shop has turned into a pilgrimage site for many peanut butter lovers all over the world. Lee's dream to open a peanut butter sandwich shop did not just become a reality, but he also created the market for specialty peanut butter.”




OGGI MANGIO DA … 75: DOLLENBERG (Relais & Chateaux Hotel Dollenberg, D – 77740 Bad Peterstal-Griesbach)



















“It is here where the successful hotelier Meinrad Schmiederer is at work and where his brother-in-law, the much-praised (Michelin-)star cook Martin Herrmann, turns his gastronomic ideas into reality. The style of the young maitre is very creative, an always surprising combination of refinement and tradition, which cannot and does not want to deny the influence of nearby France, country of the gourmets. Acknowledgement is giving us over and over again new swing and verve, to start new venture and continious our improvement. The big amount of important honours from the hotel- and restaurant guides certified our previous effort and is showing us the way into the future. So precooked our chef de cuisine Martin Hermann a star in the Guide Michelin for the new gourmetrestaurant "Le Pavillon" and a "Bib Gourmand" for our restaurant. Also other predicates certified every year the hotel Dollenberg: For example for the restaurant one cooking cap, and 2 crowns for the hotel in the "Varta Guide", 4 wooden spoon in the "Schlemmer Atlas", 2 "F" for gourmets, 14 point’s in the "Gault Millau" and 4 stars and 1 crown in the "Bertelsmann Guide". Consequently we belong to the 20 hotels of the special class. Much that is the praise of our guests very important, our best critics. And should be there a dispraise, we promise improvment, because we will be for you always on the top.”



GRIST – a beacon in the smog

















“You know how some people make lemonade out of lemons? At Grist, we're making lemonade out of looming climate apocalypse.  It's more fun than it sounds, trust us!  Grist has been dishing out environmental news and commentary with a wry twist since 1999 -- which, to be frank, was way before most people cared about such things. Now that green is in every headline and on every store shelf (bamboo hair gel, anyone?), Grist is the one site you can count on to help you make sense of it all.  Each day, we use our Clarity-o-Meter to draw out the real meaning behind green stories, and to connect big issues like climate change to daily life. We count on our users to bring their stories to the table, too -- through blogs, photos, and whatever else they care to share. Except Jell-O molds. Those things scare us. At Grist, we take our work seriously, but we don't take ourselves too seriously. Because of the many things this planet is running out of, sanctimonious tree-huggers ain't one of them. 


CATTIVA MAESTRA su Il Post

















“Emanuele Menietti  - Vivo a Milano, ma quando posso torno ad alta velocità a Torino, dove sono nato nel 1982. Ho lavorato nell’ufficio comunicazione delle Olimpiadi invernali del 2006 e per le testate del gruppo HTML.it. Ho una laurea magistrale in Scienze della comunicazione, ho scritto un libro sul Risorgimento con mio padre e ho una miscellanea sragionata di interessi, come dimostra questo blog. Per contattarmi puoi scrivermi a menietti chiocciola il post punto it, oppure a cattivamaestra chiocciola gmail punto com.”



Il libro del giorno: I VERI INTOCCABILI di Franco Stefanoni (Chiarelettere edizioni)























La metà dei componenti del Parlamento italiano è iscritta a un ordine professionale. Un gruppo trasversale: il partito dei professionisti. Stiamo parlando di più di due milioni di persone in Italia, divise in 28 categorie: avvocati, medici, notai, ingegneri, giornalisti, farmacisti... Hanno enti previdenziali propri, un patrimonio di circa 50 miliardi di euro investiti in beni immobili e titoli finanziari. Quello degli ordini professionali è un mondo chiuso e ancora tutto da raccontare. Una macchina del privilegio, con meccanismi e regole scritte e non scritte. Questo libro lo racconta, attraversando inchieste e scandali, modalità di accesso non sempre trasparenti e sanzioni disciplinari che arrivano con incredibile ritardo. Nati con l’alibi di difendere il cittadino-consumatore, gli ordini professionali proteggono solo se stessi, tramandandosi il potere in maniera quasi ereditaria (il 44 per cento degli architetti è figlio di architetti, il 41 per cento dei farmacisti è erede di farmacisti, il 37 per cento dei medici è figlio di un medico). Ogni tentativo di riforma è bloccato (così Fabrizio Cicchitto, Pdl, definisce la tentata riforma Bersani del 2006: “Un esempio estremista di vendetta sociale”). All’interno delle stesse professioni c’è chi prova a opporsi (l’Anarchit – Associazione nazionale architetti italiani, Altrapsicologia, il Movimento nazionale liberi farmacisti...): invocano l’eliminazione degli albi e un radicale cambiamento che metta in prima fila libertà e merito, abbattendo ogni privilegio. La loro battaglia è la battaglia di tutti i cittadini italiani.


STORIA RECENTE DEGLI ORDINI:

- quest'estate, sia nella prima manovra di luglio sia nella seconda di agosto, Tremonti ha cercato più volte di liberalizzare le professioni: prima con bozze drastiche (di fatto l'eliminazione di gran parte degli ordini) poi con testi più soft. Non sono passati, anzi, alla fine, grazie al pressing delle lobby degli albi, il testo finale contiene una parziale riforma che introduce pochi elementi di novità, molte cose già esistenti, e comunque che necessitano di future e improbabili altre leggi. Insomma, l'attacco di tremonti è fallito mentre gli ordini si sono detti soddisfatti.
- perché Tremonti in estate avesse preso di mira gli ordini si è capito dopo, con la venuta alla luce della lettera della Bce al governo (datata 5 agosto, firmata da Draghi e Trichet): in uno dei punti d'intervento sulle riforme da fare con urgenza si segnalava la necessità di liberalizzare le professioni regolamentate.
- il 26 ottobre, nella lettera d'intenti di Berlusconi consegnata a Bruxelles al Consiglio europeo, uno dei sei punti è stato un nuovo intervento sulle liberalizzazione di professioni e gli ordini.
- a inizio novembre, nella proposta di maxiemendamento anticrisi alla legge di stabilità, si è tornati di nuovo sulla liberalizzazione delle professioni (via barriere, via tariffe e sì alle società di capitali per i professionisti, da realizzare entro un anno).
- alcune considerazioni sul futuro, anche se è difficile dire: l'obiettivo è aumentare la concorrenza (più soggetti possono fare più cose sui vari servizi professionali) e dunque movimentare lavoro e crescita economica. secondo Catricalà, Presidente dell'Antitrust (istituto che da decenni chiede la liberalizzazione degli ordini), liberalizzare le professioni potrebbe portare a un aumento dell'1,5% del pil, ovvero 18 miliardi di euro nei prossimi anni (l'ha detto il 13 ottobre)
- attenzione: Mario Monti, Presidente del Consiglio, è stato negli anni novanta (quando era Commissario alla Commissione europea) il più convinto sostenitore della liberalizzazione degli ordini e l'argomento entrerebbe ancor più nel mirino; ieri nel discorso programmatico in senato ha parlato letteralmente di "revisione della disciplina degli ordini professionali".


AUTORE - Franco Stefanoni è giornalista de “il Mondo”. Da anni si occupa di liberi professionisti e ordini professionali, raccontandone fatti e misfatti. È autore di FINANZA IN CRAC (Editori Riuniti, 2004), IL CODICE DEL POTERE (2007), IL FINANZIERE DI DIO. IL CASO ROVERARO (2008), MAFIA A MILANO (con Mario Portanova, Giampiero Rossi, nuova edizione 2011) tutti pubblicati da Melampo.

SIAMO IN GUERRA di Gianroberto Casaleggio e Beppe Grillo (Chiarelettere edizioni)






















Cos’è veramente quella che molti si ostinano a chiamare l’antipolitica? Casaleggio e Grillo raccontano la loro esperienza e la rivoluzione che sta coinvolgendo sulla Rete milioni di persone. Il mondo sta cambiando. I movimenti spontanei stanno emergendo ovunque sostituendosi ai partiti, dall’Islanda alla Svezia, dal Partito dei pirati tedesco agli Indignados spagnoli, fino al MoVimento 5 Stelle italiano: nato in Rete, senza un euro di finanziamento pubblico, con tutti i media contro, è considerato il possibile terzo polo alle prossime elezioni politiche; già ora conta 130 consiglieri comunali e regionali con percentuali di voto tra il 4 e il 6 per cento su base nazionale. La Rete è un’opportunità unica per creare un’intelligenza collettiva che possa affrontare i problemi della società permettendo a ciascuno di partecipare alle scelte che lo riguardano. Non sarà una passeggiata, avvertono gli autori. Il vecchio mondo prima di mollare privilegi e potere venderà cara la pelle. La guerra durerà molto a lungo.
AUTORI - Gianroberto Casaleggio è presidente e socio fondatore di Casaleggio Associati, società di consulenza di strategie di Rete che cura il blog www.beppegrillo.it.
Beppe Grillo è comico, attore, attivista politico, blogger e promotore del MoVimento 5 Stelle.

lunedì 21 novembre 2011

MRS. NIXON. A Novelist Imagines a Life. By Ann Beattie (Scribner)






















“Dazzlingly original, Ann Beattie’s Mrs. Nixon is a riveting exploration of an elusive American icon and of the fiction writer’s art. Pat Nixon remains one of our most mysterious and intriguing public figures, the only modern First Lady who never wrote a memoir. Beattie, like many of her generation, dismissed Richard Nixon’s wife: “interchangeable with a Martian,” she said. Decades later, she wonders what it must have been like to be married to such a spectacularly ambitious and catastrophically self-destructive man. Drawing on a wealth of sources from Life magazine to accounts by Nixon’s daughter and his doctor to The Haldeman Diaries and Jonathan Schell’s The Time of Illusion, Beattie reconstructs dozens of scenes in an attempt to see the world from Mrs. Nixon’s point of view. Like Stephen King’s On Writing, this fascinating and intimate account offers readers a rare glimpse into the imagination of a writer. Beattie, whose fiction Vanity Fair calls “irony-laced reports from the front line of the baby boomers’ war with themselves,” packs insight and humor into her examination of the First Couple with whom boomers came of age. Mrs. Nixon is a startlingly compelling and revelatory work.

SLOGGI




















“La mutandina, lo slip, la guainetta - in breve, quel piccolo oggetto, che al giorno d'oggi ogni donna possiede - si è diffusa soltanto da un secolo: Il passo da "sotto il vestito niente" fino allo slip e al benessere sloggi è compiuto. Il primo passo verso la creazione dello slip fu compiuto già nel 16° secolo. In Italia erano conosciute mutande lunghe di seta, lino o velluto già nel 1510. Per lungo tempo le signore per bene rimasero con "senza nulla sotto il vestito". Ancora nel 18° secolo signore che portavano gli slip, venivano considerate non "chic". Le mutande venivano riservate a signore freddolose oppure malate e le domestiche ne facevano uso soltanto durante la pulizia delle finestre.Le mutande "a pagliaccetto" erano di moda già nella prima metà del 19° secolo. Ma erano riservate soltanto a fanciulle giovani.Il filosofo francese Jean-Jacques Rousseau, nel suo libro pedagogico "Emile" scrisse che le giovani fanciulle dovevano avere la possibilità di muoversi liberamente. Era quindi necessario che fossero vestite in modo adeguato. Ma a compimento del 12° anno di età, tale prerogativa veniva meno e con l'indossamento della gonne lunghe, si tornava al "sotto il vestito niente".Soltanto verso la metà del 19° secolo, l'argomento fu nuovamente ridiscusso. La moda dell'epoca propose la crinolina, che creava problemi nel sedersi, alzarsi e abbassari, rischiando di rendere visibili le parti intime. Quindi si doveva trovare una soluzione! Il risultato: "la mutandina" lunga di cotone. Questa era composta da due parti, aperte tra le gambe ed allacciate semplicemente in vita. In Inghilterra veniva denominata "l'inesprimibile". In Francia "l'indispensabile" e in Germania "l'abito delle gambe".  La strada verso uno slip perfetto e di buona vestibilità era ancora lunga! Soltanto negli anni '20 veniva realizzata una mutandina, come la conosciamo oggi, che all'epoca venne ideata per i bambini.    All'inizio della prima guerra mondiale divenne quasi normale per le donne indossare  gli slip. Avevano bisogno di libertà di movimento e inoltre, le gonne divennero più corte, quindi c'era la necessità di una maggiore protezione.Ma soltanto nel 1949 apparve in pubblico il primo slip e precisamente a Wimbledon. La tennista americana Gussie Moran vinse il trofeo non soltanto per la sua partita ma anche per il suo abbigliamento impertinente:indossava una gonnellina corta da tennis e sotto indossava uno slip completamente di pizzo! All'inizio degli anni '80, una grande società nel settore della biancheria intima con lo slogan "la rivoluzione del cotone", portava sul mercato una nuova generazione rivoluzionaria di slip, con il marchio sloggi. Gli oltre 700 milioni di slip sloggi venduti in oltre 30 Paesi dalla sua introduzione, confermano che le consumatrici e i consumatori sono soddisfatti di questo marchio di altissima qualità e vestibilità. A questo punto la mutandina non è più un tema tabù. Da oggi la domanda non è più "con oppure senza?" bensì "come". Quindi la donna acquista per lei e per lui i prodotti di marchio sloggi per le loro eccezionali qualità. Gli sloggi in Inghilterra vengono definiti con slogan come  "Fits like a glove" ("Veste come un guanto") e "Les indèformables" ("Gli indeformabili") in Francia e "Seconda pelle" in Italia. Gli slip sloggi, morbidi, attillati, aderenti, perfettamente in forma e senza pieghe, devono il loro comfort e l'ottima vestibilità all'innovazione del tessuto: Il segreto porta - tecnicamente - il nome Core-spun.Il filo di Lycra® è avvolto da cotone prima di essere abbinato con filato di cotone superpettinato. Il tessuto così ottenuto è particolarmente elastico, superconfortevole, stabile sempre in forma. Gli slip non si deformano grazie all'alta percentuale di cotone e allo speciale filato di Lycra e mantengono il loro aspetto originario anche dopo ripetuti lavaggi. Inoltre risultano particolarmente piacevoli nell'indossamento, in quanto la pelle è a contatto unicamente con la fibra naturale di cotone. Anche gli uomini si sono abituati alla qualità sloggi, infatti, dal 1986 esistono le linee sloggi for men, che garantiscono le stesse prerogative. Da capo Nord alla Sicilia, Lisbona e Rhodos, riconoscibili dalle impattanti confezioni blu, gli slip sloggi sono presenti in più di 20.000 punti vendita.Attualmente sloggi è lo slip di marca più venduto al mondo.”


Il libro del giorno: IL POTERE DELLA MENTE DI THOMAS TROWARD (BIS EDIZIONI)


Il Potere della Mente -
Libro


La moderna Scienza della Mente ha diversi rami che abbracciano un universo di conoscenze vastissimo. Tutti questi rami prendono origine dal seme gettato da un piccolo nucleo di autori, pionieri del Nuovo Pensiero e della moderna Legge di Attrazione. Thomas Troward rientra a pieno titolo in questo gruppo di avanguardie, e in questo libro traccia tutte le direttive fondamentali della Scienza della Mente. Ci sono Principi Naturali che governano la relazione tra Azioni Mentali e Condizioni Materiali, e la Scienza della Mente ne offre una descrizione seminale e precisa. I lettori hanno finalmente la possibilità di ancorare il proprio studio a un punto di riferimento comprensibile, e applicare la materia in modo pratico. Il Potere della Mente contiene le risposte a domande dirette rivolte a Troward dal pubblico del suo tempo. Risulta quindi un documento fondamentale per chi ha bisogno di radicare la propria conoscenza di concetti quali Nuovo Pensiero, Pensiero Creativo, Unità dello Spirito, Potere della Mente Subconscia, Intuizione, Rapporti tra Corpo e Spirito. Il grande successo dei discorsi di Troward ha dato il via al movimento internazionale che ha ispirato molti protagonisti di The Secret.

THE MARS 2112


















“Ever dream about going to Mars? Your opportunity to transcend the space-time continuum has arrived! The Mars 2112 restaurant is a space themed restaurant for the entire family located in the heart of the Times Square district at 51 Street and Broadway. Mars 2112 is a spectacular mingling of fantasy and reality, a 35,000-square-foot, bi-level, multi-dimensional, immersive environment that catapults travelers to a completely new world…”


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