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giovedì 5 marzo 2009

Il Colore delle Parole

Città di Cavallino
Assessorato alla Cultura
Assessorato alle Politiche Sociali


Presenta


Il colore delle parole

Sala Consiliare- Palazzo Ducale- Cavallino (Lecce)

7 marzo -19 aprile 2009

ore 18








Ma io, come farò a diventare un mito, povero pescatore di amuleti,
con un’ostrica al posto del cuore?


Rina Durante





Si apre sabato 7 marzo alle ore 18.00 il “salotto” di Cavallino dove “Il colore delle parole” assumerà il tono e la nuance del Futurismo. La location è la Sala Consiliare di Palazzo Ducale.

La rassegna “Il colore delle parole”, è curata da Ambra Biscuso e Alessandro Turco ed è promossa dall’Assessore alle Politiche Sociali Carla Rugge e dall’Assessore alla Cultura on. Gaetano Gorgoni.

I due curatori, hanno inteso iniziare questo percorso con un evento legato al Futurismo, in concomitanza con la mostra "Futurismo, nel suo centenario la continuità" realizzata dall’Amministrazione Comunale di Cavallino.


7 marzo futurista.

Letture di poesie dei maggiori esponenti del futurismo, Gian Pietro Lucini, Corrado Govoni, Marinetti, Aldo Palazzeschi, Luciano Folgore, Depero con Massimiliano Manieri e Roberto Bergamo.


Intervento musicale del M. Fulvio Palese e del M. Alessandro Trianni: KONZERSTUCK fur zwei Altsaxophone (1933) di Paul Hindemith(1895-1963)



Banchetto futurista con aperitivo, a cura di Roberto Bergamo- work in progress di un Banchetto futurista.


Nel corso della serata si alterneranno momenti di poesia, musica e gusto, tutto nello stile futurista. Massimiliano Manieri e Roberto Bergamo ci daranno un assaggio della poetica dei futuristi fondata sulle “Parole in libertà”, ovvero la programmatica disintegrazione delle strutture sintattiche all’insegna dell’“immaginazione senza fili”; l’analogia sostituisce la vecchia metafora e diventa l’unico mezzo di rappresentazione (irrazionale) del flusso misterioso e fermentante del vivente. La poetica futurista celebra i prodotti della scienza e della tecnica e la proiezione totale dell'uomo verso il futuro. I futuristi introdussero nelle poesie onomatopee, suoni ritmati e rumori, dove le strofette senza senso intervallano strofe vere e proprie che hanno l’effetto di divertire e provocare le reazioni di un pubblico anonimo e il dialogo tra questo e il poeta; un “concertato di voci” anonime in cui si avverte anche quella del poeta.

Seguirà un breve concerto di Paul Hindemith (1895-1963) che Filippo Tommaso Marinetti definì "esponente del macchinismo futurista", trovando legami nell'opera Neues vom Tage con la Macchina del Cioccolato di Marcel Duchamp. Saranno il Maestro Fulvio Palese e il Maestro Alessandro Trianni ad eseguire “KONZERSTUCK fur zwei Altsaxophone

Il work in progress di un Banchetto futurista, curato dall’artista Roberto Bergamo, accompagnato dalla voce di Massimiliano Manieri e con elaborazione video di Claudia Ingrosso, proietterà il pubblico nel mondo della cucina futurista cogliendone i colori, il profumo, il gusto. La cucina futurista sviluppatasi all'inizio del Novecento si legava alle idee del futurismo. Nel 1914 il cuoco francese Jules Maincave aderì al futurismo, proponendo quindi l'accostamento di nuovi sapori ed elementi fino allora "separati senza serio fondamento". Il 20 gennaio 1931 Marinetti pubblicò il Manifesto della cucina futurista, sulla rivista «Comoedia». Secondo Marinetti bisognava eliminare la pastasciutta, così come forchetta e coltello e condimenti tradizionali, e incoraggiare l'accostamento ai piatti di musiche, poesie e profumi.




Organizzazione e coordinamento: Ambra Biscuso e Alessandro Turco.

email: ilcoloredelle_parole@libero.it
cell: 339.5607242



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P. Klee

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