Jeanne ha smesso di ballare, di credere, di sorridere. Lavora in una lavanderia, mangia da sola, si nasconde nei Giardini di Lussemburgo a Parigi. Poi, un giorno, sulla sua panchina, incontra un uomo. Uno che puzza di vino e di vento. Ma ha parole che scaldano e occhi che ricordano un luogo che nessuno guarda più: l’anima.
Lui si chiama Augusto. Lei lo chiamerà Monsieur Soleil.
Comincia così, nel silenzio di una città che non perdona, una delle più inaspettate storie d’amicizia e di rinascita mai raccontate. Pagina dopo pagina, tra bagliori d’infanzia e segreti che bruciano ancora, Jeanne e Augusto si scoprono specchi, rifugi, salvezze.
Un romanzo delicato e potente, che parla alle donne che hanno amato troppo, agli uomini che si sono persi e a chiunque abbia ancora bisogno di essere guardato con occhi gentili.
Perché a volte, per salvarsi, basta sedersi accanto a qualcuno che ha già visto la fine, e ha deciso di restare umano

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