Questa edizione delle Confessioni di Agostino propone una lettura di uno
dei più grandi capolavori di tutti i tempi con una serie di novità.
Dimostra che il pensiero agostiniano si impone come la più alta forma di
filosofia tardo-antica cristiana ispirata al Neoplatonismo, e che è un
errore storico-ermeneutico intenderlo come parte del pensiero medievale,
come si è fatto per molto tempo e molti continuano a fare. Presenta la
prima interpretazione sistematica, dal punto di vista ermeneutico, dello
stile della "tarsia letteraria", ossia lo stile basato su citazioni che
Agostino desume dalla Bibbia, e che con quell'intensità e originalità
con cui egli la mette in atto non ha l'uguale in altri autori. La
"tarsia" risulta rivelatrice del senso ultimativo del parlare e dello
scrivere di Agostino, come un linguaggio dell'"allievo" che intende
parlare con la parola del "Maestro", ossia della "Verità", che gli parla
non solo nel suo Intimo, ma mediante le parole stesse della Bibbia.
Giovanni Reale offre anche, oltre a una nutrita Monografia introduttiva,
delle parafrasi di ogni capitolo dell'opera agostiniana e una serie di
apparati, che aiutano il lettore a comprendere un'opera che solo in
apparenza è facile. Il lavoro di Reale è frutto di una frequentazione
con le Confessioni di ben sessanta anni.
Nessun commento:
Posta un commento