La figura del sacerdote cattolico è ancora attraente? Può una persona
dedita al celibato essere felice? Quando è necessario scoraggiare il
sacerdozio o altri percorsi specifici di vocazione cristiana? Questo
libro descrive in modo pratico il “mondo interiore” di un essere umano
che, chiamato da Dio, si mette al servizio di altri esseri umani. È
inoltre pubblicato in un momento in cui molte persone, di fronte
all’epidemia di coronavirus, si interrogano più profondamente sul senso
della loro vita, e molti sacerdoti sono stati, come tanti, in prima
linea ad ascoltare, incoraggiare e cercare di mostrare il volto di
Cristo. L’autore ci introduce nelle loro dinamiche psicologiche, nei
loro conflitti e sfide, nelle loro fonti di pace e armonia. Essere
sacerdote significa dare luce, conforto e speranza, cercando di
identificarsi con Gesù, Dio fatto uomo. Molte delle idee proposte si
applicano ad altre forme di vocazione all’interno della Chiesa,
specialmente se assumono il dono del celibato. Cristo è il modello
comune.
Wenceslao Vial insegna Psicologia e vita spirituale
presso la Facoltà di Teologia della Pontificia Università della Santa
Croce (Roma). Medico e dottore in filosofia (1998). Sacerdote dal 2000.
Tra le sue pubblicazioni ricordiamo: La antropología de Viktor Frankl:
el dolor, una puerta abierta (2000); Psicologia e vita cristiana. Cura
della salute mentale e spirituale (2015); Madurez psicológica y
espiritual (2016). È stato anche il curatore di: Ser quien eres. Cómo
construir una personalidad feliz (2017). Insieme alla sua attività
pastorale e di formazione, con corsi in vari paesi, promuove una pagina
web di studi e risorse sul rapporto tra salute, psicologia e
spiritualità: www.psicologiaevitacristiana.com
Nessun commento:
Posta un commento