"... l'antologia di Buber resta il più bel breviario di mistica che io
abbia mai letto. In una materia così difficile, Buber conserva lo
sguardo preciso, quando si rifiuta di spiegare la mistica "dal punto di
vista psicologico, fisiologico o patologico" ... Non vorrei proporre
gradini o supremazie nella vita dello spirito, affermando che la mistica
è la suprema attività spirituale dell'uomo. Lo è nel senso più
semplice: non perché essa sia più nobile della filosofia o della
letteratura o dell'arte - ma per il fatto che il mistico attraversa con
violenza quasi demoniaca il territorio della filosofia e della
letteratura, della religione, della morale e dell'estetica, lo lacera,
lo spezza, ed esce al di sopra, in quel lago infinito dell'anima che
egli solo conosce." (Pietro Citati).
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