La data di nascita
“ufficiale” dell’età imperiale è il 27 a.C. con Augusto, anche se questo nuovo
regime fu in realtà il risultato di un lungo processo; per quanto riguarda il
suo epilogo le opinioni degli storici divergono, sebbene si tenda a proporre l’anno
476 d.C., data della caduta dell’Impero romano d’Occidente con la deposizione
dell’imperatore Romolo Augustolo ad opera del capo barbaro Odoacre. Nel corso
di cinque secoli Roma ebbe più di cento imperatori, alcuni dei quali hanno
lasciato un’impronta indelebile nella storia, sia per i loro indubbi meriti –
come Augusto, Traiano e Costantino – sia per il loro sconsiderato modo di agire:
si pensi a Caligola e Nerone. Il libro ripercorre l’età imperiale attraverso le
figure di tutti gli imperatori romani, compresi quelli che regnarono alcuni
mesi o addirittura solamente pochi giorni e il cui nome è caduto nell’oblio
della storia. Un saggio ambizioso che ripercorre i cambiamenti sociali,
culturali e politici che investirono l’Italia e l’Europa. Le battaglie
pubbliche e private, le follie e gli splendori di uomini straordinari e fragili
despoti, che ressero le redini del più longevo impero della storia.
Livio Zerbini insegna
Storia romana all’Università di Ferrara ed è direttore del Laboratorio di studi
e ricerche sulla Antiche province Danubiane e del Black Sea International
Centre, con sede a Batumi (Georgia). Ha al proprio attivo numerose
pubblicazioni e oltre venti saggi, tra cui recentemente editi: Pompei (UTET
2012), I personaggi che hanno fatto grande Roma antica (Newton Compton 2013),
Roma. Un impero alle radici dell’Europa (FMR 2015) e Le guerre daciche (Il
Mulino 2015). Per Odoya ha già pubblicato Storia dell’esercito romano (2014),
Le grandi battaglie dell’esercito romano (2015) e, insieme a Emanuela
Marinelli, La Sindone. Storia e misteri (2017).
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